la Fiera Letteraria - XIV - n. 6 - 8 febbraio 1959

Pag. 4 LA FTER~ tETTERARIA bomemca 8 febliraio 1959 fflTRI:\'ETT.\. DI VLA.DDIIRO CA.JOLI * si, che sembra conlNddlre la ,---------------------------------------7 tJapog-rassi vivo nostra apertura, e !nvece ne rafforza l'umore polemico con le parole del fr. 183: e Forse, e senza fm-se. io non sono capace di comuni– care, se non nell'intimità. Se c'è una cosa per cui io non sono fatto, è propr!o il mae– stro, nel doppio 6enso, angu- Pochi giorni fa, A. C. Je- Capograssi le parole che L:1- bile un libro? o non è una gine altrui, con la lettura e sto e augusto della parola. molo, commemorando sulla ly scrisse per Ne\vman: e Oh.i cosa irriproducibile che nem- la meditazione? e ... il fatto Quanto più invecchio, tanto Stampa di Torino Calaman- conosca soltanto i suoi scritti, meno l'autore è poi capace è che non si sa più che cosa più sento questa mia impo– drei e C3pograssi, d fece pro- conosce il meno di lui». Al- di leggere? Il libro è l'indi- è l'uomo; e si confonde l'uo- lenza (che mi addolora, s1 ca– vare l'acuto rimpianto di non tri celebri maestri hanno la- viduo: l'individuo è ineffabi- mo con tante altre cose. tTBn- p:sce. ma Insomma è cosi. aver conosciuto uno di que- sciato libri importanti, ma le: cioè è qualche cosa di cui ne che con l'Uomo! Vale a Non c"è nulla da fare). Forse st.i due uomini d'eccezione, non una sola pagina in cui non c'è altra cosa di eguale dire, il fatto è (e questo è ve- sarà perché alla fine non rle– recentemente scomparsi. Del sia possibile ritrovare la toro e di analogo nell11.miverso. e ramente centrale, perché co- sco a pensare che solo per primo, eravamo stati fa qual- più vera grandez:za. Per quindi non si può nominare. glie il centro di tutto), che me stesso. Non è tanto facile, che modo alunni, per aver esemP:o, come diretti testi- Perciò, veramente s1 leggono l'uomo non sa più che cosa come sembra, uscire dalla so– frequentato le sue lezioni fio- moni deH'insegnamento di i libri. o uno non !egge del egli sia. Di qui lo smarrlmen- litudine di se stesso. Per me, rentine: del secondo, sapeva- Giorgio Pasquali, sappiamo libro dell'altro (nell'aitro) che to della nostra epoca, e del per farmi uscire, ci vuole la mo ben poco. Tuttavia com- che nessuna scintilla delle quello che ognuno ci mette? ,. povero pensiero contempora- Graz:a, nientemeno! •. prendiamo benissimo e i ò sue fiammeggianti iezioni so- Che sarebbe opinione ag- neo» (!r. 157). Intimità, Grazia: non ¼eve– che vuol dire Enrico Opo- pravvive nella pagina 61:ram·ghia-cciante. se non fosse in- Ohi potrebbe dire a quan- diamo assicurate dai tramiti cher, citando a proposito di paia (e vorremmo che rifiet- tegrat.a dal fr. 4: e Forse il te domande rispondono i 203 audio-visivi. Quanto a lui, tessero su constatazioni si!- raccoglimento è il dovere più pensieri raccolti in questo immaginiamolo responsabile Plutarco fatte, coloro che vanno Iar- alto, e certamente. esso è il lindo Ubricef.no? Vi è adu- di un seminario, se resii,nge neticando di progresso didat- vero modo per l'an:mo di ri- nata la saggezza e ne spira !a lezione cattedratica; ma tico, unificazione e sublima- trovare quella vita profonda, l'alacrità nascenti dall'eserci· sarà pur sempre, anche per– zione da raggiungere con I quella vita nascosta, con la zio che Capograssi confessa ché non vuol essere, un mae- (conttnua da pa.r. 3) mezzi audio--visivj: TV, cine- quaJe possiamo toccare l'es- al fr. 201: « Riesco a difen- stro. Jemolo e Opocher ci di- . - . . ma, dischi ed equivalenti im- sere più profondo della vita. dere me stesso stando a sen- cono che egli fu prodigo d'in- ~d~ali fe 7~~va.- E. gli ide~! balsamazioni, forse della dot- La giornata ordinaria si di- tire il lento chiaro discorso timità con chi meritasse d'ot- e 3 e .assici si ripresen trina, non certo della cordia- sperde ln modo così crudele! di vecchissimi libri. Solo nel tenerla; e questo l:briccin0 ci n~ 0 '!1 1 volta p~ntua~m~nte. lità e della simpatia, e nem- Ci dissipiamo tanto; e dila- li bro ve cchio si tTova la gio- prova che la Grazia fu pro– a ~ ncerca co~_tmua. ei se- meno dell'abbandono confl- pidiamo tanto tempo! Racco- v: .nez.za" · Vi è concentrata diga con lui. coli. com~ i PJU alti ch~b !a denzia!e o dell'improvvisazio- gliendoci, possiamo sentire in l'a vidità di conoscere espres- C'è da augurarsi che una Pfr; rfgione wnana a 18 ne ad hominem, che fecon- noi sempre più vive le cer- sa dal fr. 198: « Poesia, veri- ricerca più lay,g-a f-ra i suoi e ~.ora O ;· .d lit" tr sf dano l'insegnamento diretto tezze sup~e. e l'invisibile tà. speculazione. s'cienza so- corrispondenti, metta Opo- / que ~;. e~ t ·r/ pri= e l'apprendimento dal vivo). testimone nel quale ere- no, quando sono veramente cher e ia Casa editrice Stu- :ac~eein osti~escoe o~'esem- Capograssi, rispetto a Pa- diamo>. vita, la stessa cosa•. dium in corrclizione di pub- Poesie di GIAN CARLO CONTI DAL BALCOi\"E SULLA VIA EMILIA Sulla strada del console romano che attraversa l'Emilia e Il grano in erba i rumori rimang-ono sospesi nell'aria che brucia del tramonto. E' la fine del giorno che riporta alle case corriere d'operai con le braccia protese a salutare. Mi ricordo ch'è maggio dal profumo che sale dalla siepe e per le vesti scompigliate dal vento alle ragazze. Fra poco l'usignuolo canterà dal folto col suo fischio lunare. In ascolto mi attardo sul balcone dove aspetto che l'ombra lo trasformi in un lento salire di memorie. Mi saranno compagni questa sera un libro di versi ed un amico che parla e non ba fretta dj dormire. LA GENTE CHE PASSA Ora che sono tornato di nuovo dove stavo ragazzo e mi aspettava sempre all'erta mia madre in una dolce insonnia e mi baciava tremando con le mani scarnite. la mia casa scrostata. rovinata dagli anni. co! giardino pieno d'erbe maligne. ora. dicevo. che sono ancora qui padrone in queste stanze do\'e in ogni angolo ritrovo la mia infanzia ad ogni suono o profumo. ad ogni voce che giunga nel risveglio tra le imposte socchiuse come aHora su di un viale tranquillo ai bordi estremi della nostra dimora o se la luce accendo sui miei libri di scuola che rileggo nel tepo"re del chiuso soliloquio. mi sento crescere una forza. . che prima non avevo, di vivere. di agire. una calma improvvisa di sapere che cosa farò domani. che cosa scriverò domani e scendo nel m1o viale profumato di tigli e di pianura. mentre volano le rondini veloci e nuovi ragazzi alle panchine rivivono I giochi che facemmo noi con palloni di stracci e alle finestre s'affacciano ragazze che conobbi bambine e la gente che passa mi sorride cortese. mi saluta: come uno di loro finalmente sono felice in mezzo ag:i altri. OLTRE IL CONFii\"E DELLA GIOVI~"EZZA Quando il sole si quieta dietro l'estrema cerchia delle case andremo dove si vedono le colline chiare come questo cielo dj settembre. in cui si spengono gli ardori dell'estate. Somiglia la mia vita giunta ormai oltre il confine della giovinezza. GlAS' CARLO COSTI Queste poesie fanno parte di una raccolta di ve:si. II profumo dei tiQli. di prossima pubblicazione presso l'Editore Feltrinelli nella collana diretta da Giorgio Bassani. Jficaziine cosi ~cc e pre- squali, si riserbava ad una C'è un modo IW..gliore di E, per ricondurre il discor• blicare presto un altro. e ma– iiosa che a pr:~t.rne le intimità anche più ristretta ~cc_ogli~ e resist~ alla so. come l'ab~iamo comincia- ga-ri_ n?n ultimo, flQrjegio di .. hiare •te t zion· 'è e racco!ta. Ma forse Opocher d1ss:paz.ione, che m ttendo to. alla definizione del mae- penster:.. L_______________________________________ _, :ro cl'imbar~:.Z~ d~a s~l~ e l'editrice Studium, pubbli- qualcosa di proprio nelle pa- stro, ascoltiamo lui, Capogras- VLADIMIRO CAJOU E se. sfruttando il colori~ cando i suoi P~ieri dalle ---------------------------------------------------------------::_-::_-::_-::_-:_-:_:_:_----- smo dì tanti storici ellenisti lettere (Roma, 19:>9, pp. 120, • d•F come Duride. Filarco. Clitar: L. 1000), salvano e trasmet- E' TEi\IPO DI SITUARE IN UNA GIUSTA PROSPETTIVA I L f gl erosse I errero CO. sovrabbondano nelle bio- tono una sorta di dialogo per- e o I !~a!~if~i~~~~,;:J: ::: ~~~g~~ss?er'::'n~~ci~:r Ma 1· a I{ OVS I{ 1· , gnanimità viene raffigurata i•espenenza. co:mune; IL pr_o- * di GINO :XOGA.R.l. nei più elevati ambienti ro- blema detta _sc•enza d•l dir>!– man.i. Si pensi all'addio di to; Introduzione alla vita etl– Bruto alla moglie Porcia. do- ca) <;:ostitiuisconol'eredità cri- ve più significativa dello spi- stallizz.ata del _penss t ore e d~ * "D:ammatico. e perciò non galleria di figure in aria mos- rito di Plutarco è la sottoh- gnmsta che msegnava, ulti- • G .& "IBO'l''J'O elegiaco Né s0&111, né nm- sa. d1 estn serotini. o autun- neatura degli elementi dl spi- mamente dalla cattedra ro- dJ • .rll.• • ..: pianti Ma uno scavo. un esa- nah' ma im.magmiamo sem- ~~~:~iàn~~~:1~~i;~310d;n~:- ~~~zi~"!°:m~elgi~~~:! 0 ~~ Mi pare che questa lussuo- po di s1tuarlt nella loro g1u- me. Non pe:- n_ulla. spesso. la pre 'un'ana come allora sot- gono in rihevo di quali lm= stituzionale, TQa questi Pen- sa e ponderosa strenna curata sta prospett•~a, si ch~ammo ~~~ 1cr~!~r~i:!tt:~o~s:~~:e ulmente ~pm~ale; anche qui fe s1 fosse nutrito quell'alto sten daUe lettere son rJtratt1 recentemente da Ignazio Am- Essemn Block o Maiakovsk1. ,. l Il . l'mtens1ta. 1 efficacia nella sentire parlanti dell'uomo che ~ brogio per l hpt degli ~1- tanto oer citare I pnm1 no• ~:e~~r~::e~t:- un s:i~r::~e~ stessa agilità di schermare il Il culmine è poi raggiunto una più ampia e intensa vita ton Riuniti (Vladmur Ma a- nn che vengono al:: labbra re• Cosi G C V1gorelh. nel- vero per lasciarlo mtravede- (creando la poesia sgorgante sJ)lntuale, e che segU1terà a kou~ki· doOpe~~en;;l~miro 4 >: ~::O adegu_:r\:~tu~: P::~ la l~ttera premessa a sene ~ re intrasenbre s~nza alcuna dal culto della personalità. v,verla finché Cl sia chi vo- rito ga PP P po Fran~ _ nell'élSS!m~laz,one alm~ foglie roue (Cappelli. definitiva certezza. E questo !:~roall~pre:: d:~l ~::~e; glia interrogarlo Non solo perchè offre agJ1 di uno dei momenh declSlvi 1958) di Pier. Demetrio Fer- dà un po' nella favola. 1ron1- J?Og ) « Certo, di questa mtensa studios la poss:b,htà d1 della coscienza poetica con· rero Un giudizio non poteva ca. nell'allusione consentita e P. D. Ftrrero ep1sod10 d1 Cesar_e;7entura- spiritualità l pensien che puntua:1zzare m sede dt cn- temporanea. E nel sottohnea- essere dato _più strm~atamen- consenziente a particolari m- vero di una scrit ura. e sa- ~<>;1 ;~«:i~~at~~llou t~et~~~ ~e:n~:o~ ~;~o~~~ tica !'~pera di una delle f1gu- re 1:arco d1 un processo d1 as- :~:taco~i \~~n~~~o ;1~ 1 ~;:: 11 ~~!~--------- pendo il Fe:rero piemontese. merario tentativo d1 raggmn- frammenti Appartengono ad re ptu i nteressan ti ed m- similazione, non .s1' pens, ad . o. se vogliamo. racconti 1D e sulla cinquantina. cioè con gere le sue truppe sull'altra un penodo relahvamente quiete del pr.mo novecento, un cechmento ne. rrguardi d.: nuce personaggi fulminati u N G I u DI z I o memoria diretta di un deter- s'JOnda dell'Adriatico, quel- breve e, per d1 pm, sono trat- ma anche per la probabilità certa metodol~g1a contempo entro un'mquadratura della minato clima storico. cultura- l'ep1sod10 che manca nei com- ti da lettere dirette a poch1 che apre di una revisione ranea perchè .l momento p1 memona che ne fa quasi em- le. potrà qua e là risonar mentan cesarian1, e che gra- t l t od oramru improrogabile e ne- EeV1tante rnnane sempr blem1 storici Una memoria DIZAVATl'INI Gozzano. Ma ne siamo lon- zie a Plutarco c1 sfolgora ne~- ~~:On~u:"• :r,.~el m pe~OO~ cessana, di un controllo che .,, 1 11 '"' , -. _ _.___ morale più. e prima che sen- tani, proprio per la malinco- la memona a carattenuare tl d t d sottragga fmalmente al g;o- sposizione, quasi un apertura hmentale e pertanto rigorosa nia che è pungente - cau- demonico d1 quell'eccelsa fi- ~ ~::~ a:izaG1:~~1;: g:: co degli r,u1vOC1, e forse ~~: ~Ji~a~~~ e s~~~~~~n~lle c~; Vladlmlr l\lalako,,skl decantatr;ce d'ogni umore che Forse ;erdiè T, conosco st1ca sarebbe dir troppo - e gura pograssi Ma quea.,li mterlo- la specu azione. tutto un Al t d di trovare un consenso, d1 aoramtca del fenomeno ).lata- urga dai sensi e dal cuore. da tanto tempo e. davanu saggia. e 3 suo modo diverti- I brani che abbiamo ricor-- cutori sono tra t discepoli e tera movimento poetico.. - sca ur.scono da ~nat ~~ celebrare le g101e ed l dolori kovsk1 ne.l gioco intricato ed ma non per questo raggelan- a un quadro o di notte da- ta. Una malinconia intellet– dati e gh altn consimili c1 h am1ct a1 qualt pm volen- ludo - come 11 lettore gia ~a tuttora can~a I papi an e a - degli uoniìru. (enfando di -U'N!quieto delle sue accen- te. ché corretta essa stessa nanti al tuo poncne, sta pu.. tuale. nel senso che non si !anno chiaramente compren- ~en aprwa il Suo cuore E solo avrà capito - alla ser.e t.uahtà, e di u\ vigore mor,a.~e correggerne altraver.so la s 1001 mist1chegg1ant.1 della da una 1ntelligenza coltivata re in fretta. e1 11amo scam- permette di SOffrirsi. che ri– dere e valutare i moclt tiella •n deftmtiva è propno qu; d1 poeh nvolUZ1onan, di com- ener~co e ~en it~, capace t sferzata oppur e la defo rma- giovinezza nel fermento con 3.1 valon (letteran) e alle btatt dei pen.sten sopra ,1 fugge dal patetico. tradUZJone. E' nsaputo che sta i ro ~mentanetà que- pagm dt strada dei. tempi adenre e di tras lgurare ix;- zione grottesca 1 VlZI ed 1 dl- vulso degli anni maturi scossi suggestioni dell'emoz1one, ché bene e sopra il male. d,eia- De Luca in quel suo giu– una vers1?ne d1 , Plutarco, sto 1~ distaccarsi da ~ngo- er01c;, intorno a1 quah aleg- ::n~::i!!t tl ;,~~ ~~!ce~~o~ feth. Nei quaÙro voltunJ di come da una specie 'di vi- ahment~ta da quella « occulta b~::~ ;:i.;te'~::::!:c:~ti dizio parla di artista e di quella dell Amyot. e alle on- iariSS1me sttuaziom concrete. pia ancora tenace e res:isten- P M-aiakov- Opere della versione italrana brante nevrosi. e pot nel ma- vena d 11:on1a •· d1 cui dice anche m ., Sette e altre Jo- tecnico. Riprendiamo senza g,ru della grande tradmone eh co !ensce 3.1 penSien QUI te uno strascrco romant:co. ~,a per to:nare a • . (condotta sui testi della terza linconico addio alla lettera- ancora V1gorelh la quale per pite rosse~ con le tue an- incertezze l'a.'"1.ista. Non c'è della prosa __ francese in ~tà ra~l; la forza dell'lmme- A tutto danno s'jntende della ~~~ e:.ss~v~~.ar:Cmua~ic~1s-:e~~raccolta apparsa in Russia, tura ed alla vita, che si chi.ude sua natura. c~e le P":O:'iene .!di,~ ..mon•,:_alLai e P''ar',".'p',?u!1'r•a•~a-!~b~e~S:~:~::.~=:e moderna. _CIOba~a a far u:i- diatezz.a e, dunque. il valore valutazione PO:Ctica, che_ pu- sua leU:enda umana. una di· edita dall'I~tuto di ~ettera- con l'accorata e laconica let- dalla fo:maz1one spmtual~ .... ~ .. positiva del termine. Vedia- ~d~?;~~;filif fi~E~ ~;;~0:o.p:.:ti :es~,= i!~t;t~~;:;=~i; ri;j~J!~1~t::::.:Ji f!i"J:::~~tif~~~ ffirf~r~~:~~~::~;p:r:c= ;i~:~;'~l~;i~~:{;~~;~j~~ ~·i,g5:~~1i-É fi~~::f~~~~ co:o laeis!~~!msi~p:t~~:; ste. ~amo il. fr. 64._ che n~chistica, non è m~i sfug- rire al futurismo, e la vam- gli scr itti ai:teriori al 1927; co~unar e a1 1a figura di ~- intimo dell'uomo in una con- le papine del Cappello di so !o eserciti. come spesso Plutarco è che il suo stile par dir~to a. noi, !ettor1. per glta al gorg<;>pole":1co, nel pata futuristica nostrana. me :t.re per il; teatro. I~ sce: s:nt.n ~an.no ~to una ser.e siderazione storica. di costu- paglia. 1\'o. La tua qualità. avviene. su materia autobio- f!~i: ~na1~f~:i= e:~;;~ ~: ~~ ~~~r vf:~~; ~:1~: :~!~~r~.a fini~ sem- ~e~~n~ea~e ~~t~u!~~f/ :n: ~t~~~~t~o :te.ri ~i~it~:- ~~ ~:i:~~v;rr:~;~:ni~~eva~~: :!·g:1:r:i :!:n~:e::nt~~ !~~:o;iz'!~ en;,:~~rf1f~-t~5! ~~~at~o ;;W:(c~e :~:= uguali in tutto il corso del- un libro! E veramente leggi- Mentre al contrario e tem- tatto. di sca:"b~o attivo. dopo : 1~ J ~ 1 \:;~~~~)h t 1 1 ':st:-a~i ~ee:::~~~~: fls~~~un~~t~/ù 3.!~ segno d'umana incarnazione crisi cristiana. al contrasto biografia. Non ci sono due l'opera. La prosa plutarchea e --------------------• n~n molt? in!!l~ro;o ~radle Maiakovski sono o~dinati ero- cora una accoralezz.a morale Un umorismo etico. ~[a ie:~:er;i: ":ci:::e~~~i! misure. questo è il punto. In ~~~=it~a~ftk 0 ~~~t~i~}:era~: T R E po E s I E :~=~re~~~·so~a~:;n sr r~dices~ nologicamente: il primo com- che il curatore. si sforza di Nel '54 P. D. Ferrero dava del nostro iempo. ~~~t;e~~; ~~:~ 0 e~~~~ à~ . t tt· • 1 _ sero soltanto a taluni moduli prende le opere dal 1912 al sottrarre al pencolo del ge- alle stampe una scelta anto- '----------1 stile. Il fatto stesso che si e~:./ d;n:i; ~~d~:i~n: :~- formali. 192~, _il secondo dal 1922 al sto letterari.o. dell'avvenimen- logie~ di a!or~smi. pensie~i. . . . . . tratta di composizioni bre,; mente salda nella prosa elle- Con questo non che si vo- l~. li terzo da 1926 al 1927, to dec~dente. . _ mass1_me dal tit~lo -:re~e-ntc d1nzz1 di disegno m.or~ le, e O brevissime comporta un nistica. sia per un car:attere glia insinuare, come ha ratto ed il Q\.lilrto dal 182 6 al 1930 ; Ma e zel~ th ~ no~ 1 _~teres. menu e Illuminaz10m. In qualche volta m oralistic o. tm~gno di scaltrimento della positivo dell'opera. cioè per d. v· D T p~ù di un critico, che la sua ~er agevolare la let~ura d, ~a. perchèdi Maiako,_S~I a ~o~ quella occasione Giuseppe De Un'allusione per nulla poe- frase. e l'originalità ba mag- ia sua notevole adattabilit_à I 1ncenzo e omasso avventura futur!st:ca si è svi- c,asc~~. ':olume,.t essi ~ani~ importa. 1,31 (o~ lmcad f Luca scrisse: {{Raramente ticizzante. anche se potrà ~:ior agio d~ ris~~are,_ speci': ai ~utarnenti di tono e ~i s1- luppata all'insegna dell'er_rore suddii:.,si 1 ~i~~:a\r~ :e~~~e~ =~nt~ta~~1;~i ci;a~ ::.iag~ una .raccolta di bre_vi br?ni sembrare che coroni l'animus 10 un ordit~ p1u . ncco di tuaz.Jone. A questa cang1anza morale che andrebbe taciuto. poes poe 1 .; . l"ber ·n raggmnge tanta mtensità narrativo del Ferrero un'aura figure che d1 fatti_ e tutt~ il Carena s'è sforzaro di ade- SENTI? L"ARIA ODORA negando i suol evidenti acco- ma. Insom!11a non credo oc-~~ poem.co k ~ /~tanta efficacia. L'autore si di sentimenti memori. E per contrappunJato d'mterven~ guarsi. Non tutte le durezze. stamenti con Surliuk e Chleb- corra aggmnge~ a q_u~sta ~ ar a pur:2:7 --3. ne e uo . . . . e conduttori» dell'autore 1 le opacità e i salti di tono che Senti? L·arie odore.. nikov. ma solo ridimensio- breve e sommaria espos1z.i~ne .n fondo ci i:i~a solo per rivela i~sieme un artista e n':1-l ~a.ap~ unto .c~puscol~re. quali. nel momento in cui lo si possono avverti,.e ne'la c:ua C'è in questo caldo vento di scirocco • t · • d' s 0 pe• altri dati per illustrare 1'1m- questo, al d1 fuon delle ra-,un teenico •· Trasposta a un Ttnam o m ballo 11 termme coinvolgono nell'opera.zio e versione son_o da·. add~bit~r:e rodare della pioggia. ~=~J g~~~!~i1e: I~tat~ se ~ portanza dello ~forzo edito- gioni po:iliche. d~verso re~rto~io. d"umanità, ~r_ché a qualcun~. ~iù sen- della fantasia -. ree~ ~ a quella patina d1 scolastici- Fre poco scenderà dall'alto il pianto primi tentativi poetici di rlale. che offre mtera la pa• . G. A. cmorro d epoca. d ambiente. per una s1b1le alle suggestioni che al sa dalla memona O inventi smo da cui i giovani tradut- degli angeli. il lemento Maiakovski. cedono alle sug• -----------------------------------------. - .. ~e partecipano la perso- tori di testi classici non rie- delle nuvole che vagano pel cielo gestioni del:la « pittura sono- na_hta; natura. cultura. scelta SCODO mai a liberarsi del tut- àal tempo dei tempi. trascinate ra ,._ successivamente, sotto L .:-1 JI .4. C C Il I .,- __ , D EL IJ A V E R J T A, ehca e affetti letterarL Quel- to; molti squilibri risalgono da un destino crudele: la spinta dell'lnsegnamento di la • occulta vena d'ironia» indiscutibilmente all'origina- fra poco scenderà dall"alto il pianto Gorki e dell'atmosfera risen· * serve all'originalità del con- le. In compenso bisogna ri- che ci fa tutti tristi. Ascolta: il vento lita e violenta creata dalla trappunto. e viceversa. Esi- conoscere che spesso il rec-en- ha cambiato spartito. è divenuto seconda guerra mondiale, ste cioè una mutuazione del- te traduttore ha saputo se- flebile come reco d'un rimorso. bruscamente il monologo li- so GN I E 'ME Mo R I A la pa~la. dell'immagine e guire Plutarco nella mutevo- s·oscura il cielo, si nasconde il sole r!co si piegò al tono gridato del sentimento di esse nell'in- leua dei suoi atteggiamenti dietro un velo di nebbia; a poco a poco della Nuvola In pantaloni e teriore, persino recondita, ~tilistic.ì. e _ha saputo t~mersi si confonde il contorno del tuo volto alle convulse metafore di collezione umana dello scrit- 1~ equ1libn? fra le esigenze con l'ombra delle cose intorno. Guerra e universo. S'jnten- tore, mutuazione che si ripe- di una versione adatta al. ~u-- Ecco, tu sei scomparsa! de che per arrivare alla ma- * te nella pagina nel ~o di sto moderno e quella auhclta La tua bocca che più non sorride, turità del suo canto biso- , :1 • • ~ che. ~nostani,e _il. carattere la tua pellida fronte di fanciulla, gnerà attendere le folate im- d •. -:n L I o T A L A R I e o ~:~- e contmu:tà espres- compos1to dell or_1gmale ~ I~ son svanite nel buio: se non fosse petuose della rivoluzione, •~ · rep~gnanza .. degli. orecchi ~ 1 per la tua meno calda che si stringe quando dopo le prime iUu· 0~ 1 alle P_1u _tornite solenm- forte alla mia. ti crederei un fantasma. sioni che gli fecero sperare di Mentre da più parti ci si chiede se è vero. come terrena. Sembra che i moribondi, prima del grande ta. non puo nmanere assente Solo i tuoi occhi scorgo: ritrovare nell'ottobre - come aUermano i freudiani. che tutti sognano e che il non viaggio. rivedano a ritroso :l film della loro es:Stenza: L'Incontro delloscrittore nella resa di una pagina pl_u- sono belli ! bene ha puntualizzato Arn· sognare dipende solo dalla memorla. illustri personag- è sempre la memoria a confortarli. o magari a dan- ta.rchea, senza. che lo spmto Cè in essi una dolcezza nuova, un triste brogio - la giustificazione gi - in vena di scientifiche fumisterie.! - indagano narli, .nell'attimo supremo: l'ultimo somo di vitalità. perLongo ne venga _tradit? ~ la sco:l"e- rimprovero che sento storica di quella rivoluzione adesso per sapere se l"uomo sogna tutta la notte o il desideMo di non morire. (Dice Graham Green. in un • L'lncontro con lo ~~~ea~fà s~i:~~re~bes~: 1 :~: ~~:~~i~ strane che ml spinge ~~~:za f~7":~i ~ra ~!~~~ !~~ 0 n~m:d~!~i~:.n~~~~:;e~.el/l:a:fli~~~ ::~~io;l: ~~~le m:~i~C:n{a~~~i~~ ~h~~~n~\\ ~~~~~ h:1~~~ !~~it~~: ;i ~ ;:::,~:;o tu~ rare in senso contrario pre- a cercare entro me colpe nascoste. bUe Ja stessa risoluzione del l'az:one reale In una serie di esperimenti sono stati quella di sopravvivere). Ma gli scienziati guastano di scorso aU'Albergo Ex- tendere di scoprire in Plutar- o dolci occhi di madre nel tuo volto contenuto,., la sp:nta del registrati automat:camente i movimenti della pupilla tutto. perfino certi misteri senza dubbio al di sopra celsior di Roma.. è stato co una feSìevolezza narrativa di fanciulla ! realismo socialista iniettò nel- durante il sonno: qumdi i dormienti venivano svegliati della nostra comprensione: per esempio, lo svedese dedicato alto scrittore da spregiudicato novellatore Tu piangi e piange il cielo: silenzioso 1-asua torrenziale foga lirica all'improvviso. allo scopo di far raccontare loro i so- Holger Hyden. professore presso l'Università di Go• Giuseppe Longo, ed al sia pure in rappot to coi per- scorre il tuo pianto nell'oscurità. come una qualità nuova. Da gni. se ne avessero avuti. In tal modo si è potuto di- teborg. è riuscito a constatare il processo chimico che suo volume di saggi ed sonaggl che più si preS t ereb- Per le strada deserte un ubriaco allora certo gusto tendente mostrare che gli occhi, sotto le palpebre abbassate, porta. neHe fibre nervose del cervello. alla « foto- elzeviri « Foglietti e pia.- be:-o a simili toni. sia pure in riempie di suoni l'universo. all'astratto, certa maniera di seguono i movimenti che avvengono nel sogno. Inoltre grafia• di una sensazione: in altre parole. è riuscito a nete >1. branj remoti dalla proverbla- fare presa sulla realtà, gli si si constatò che. se si svegliavano i dormienti nei mo- scoprire « la memoria•. Centinaia di. convenuti, le rolennità di quelle scen1 TU ED JO mutarono dentro. puntualiz- menti !.n cui la registrazione rivelava la presenza di Ne è stato discusso recentemente a Vienna. nel e tra essi molte persona- di morte eroica nelle quali i zando tutta la traiettoria movimenti oculari. quasi sempre i soggetti erano in corso di un Congresso internazionale di b~ochimica: !itd della cultura, della. biografo di Cheronea ec~lle. Tu ed io. delle sue detenninazioni. e grado di raccontare un sogno. mentre, quando veni- il professor Hyden e riuscito a separare dal cervello politica e dell'arte, Si so- E bisogna dare aUo al a;e- C'incontriamo e siamo raggiungendo i momenii sa- vano destati in assenza di movimenti oculari. non singole fibre nervose. e a constatare il processo chi- no incontrati nei saloni r: nd~ll~~i:~: df~ir:s~i;~~ a~ come universi diversi: lienti in 150.000.000. Lenin, ricorda-..-ano alcun sogno. A giudicare dai risultati di mico che in esse si svolge quando trasmettono un·:m- deU'Albergo per festeg- Plutarco colori estranei alla ~~a ";ie~do immenso d'un ricordo. Be;t•tr~/~~i~=st~ ~~eB~~~: ~~~t~=!~~z:n~~g~I~~~~;c:~~~~::beer~~~t:~ h~~~oni~ 1:~i;o~o~;;~~~~e;.°~~;~nd~ ~~~~~~~e~ ~~~~Ul~o scrittore e gior- SU3 tavolrzza.b Bas_tan? a_d<: terebbero ovviamente una cettuate le prime ore di sonno profondo. I sogni non si ripete, si produce automaticamente la sensaz:one, Ha fatto gli onori di g ~s~~/~1 i; ~fi~~~it;f ~r,· eg[g~ro~!::n~~e~t!ANCO ~mua~mnua ~~btoas .. tderntà~~aif~f:eprermlata~rl~eiocnh!e: :~ ~r~~:~~ e;Lf,~;:1J~~e~~:! ~1~em~!•,~u~ni~ :~~;:~\~~~n rue~~;;t:u~;e~~:~~:c~~:!efrc~~e :;~: faa3~c~t~:;eP1~~~ suo ricordo sarebbe collegato alla sua .apparizione nel e nozioni,. che ne compongono la memoMa E' tutto ni. a t·b d' Lo è ~~;~:i:d~r ;,~~~n~~~ri~:n~~ :ot~~~~ds~l! ~~e:lm~e:!e ~~~~~e da tutti, pur nella varietà periodo di tempo che precede di poco il risveglio. così semplice. ma così tremendo. che ci rifiutiamo di stato ~;~e-n~to n:Uo Plutarco di nUO\"O genere. e invita a andare più lento, dei temi e dei moduli formali, Eccoci dunqué. ancora una volta, alle prese con la accettare una tale scoperta: anche percbè non è la scrittore Giancarlo Vipo- mentre anche nei particolari più lento. lentissimamente. promana un serie impegnto memoria. questo divino e maledetto segreto che dà prima volta che il nostro cervello V:ene paragonato a rem. I! e meinu • era co- di più mosso e insolito colo- Il muro bianco e un confine etico, una fervida e senti a valore alla vita umana: felice o infelice, povero o rie- un cervello elettronico: considerato, questo. il limite stituito dai titoli dei vo- rismo è ravvisabile il con- fra me e il mondo. esigenza morale.• E propdrio co, intelligente o stolto, l'uomo deve le sue gio:e e i estremo della per(ezione. Per fortuna, però, memoMa e lumi finora pubblica ti da sueto anelito a rivelare la da queS t a coSlan.e etica e- suoi dolori soltanto alla memoria: è la memoria che Io vita sono irripe ti bili segreti che nessun uomo, scien- Longo. L'ultimo di e.J.ti è formazione di un essere ec- :ri~:l~~io di caldo. rivano non tanto la violenta condiziona. che lo rende partecipe del mondo. che gli z.iato e no. potrà svelare, né oggi né mai. adppel'~r.!oc,e•• •. soctotoncluswnef,:_• itezionale. il corrusco lampeg• sua prote s t.a contro i1 si st e- dà la speranza o l'illusione di una diversa avventura ELIO TALA.IUCO "' ,..,._ v, ,,_ giare di un'anima eroira. VlSCESZO DE TO:\tASSO :~~~pi~~~:o~ :u:~ert~ di un. riuscito dolce. ETIORE PARATORE L...----------------------------------------1 '----------' GD.'O SOGA.RA

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