la Fiera Letteraria - XIV - n. 6 - 8 febbraio 1959

Domenica 8 febbraio 1959 LA FIER LETTERARIA Pag. 3 L'ABBONDANZA DELLA PRODUZIONE E LA STUPEFACENTECNICA NUOCCIONO ALLASUADEFINIZIONE L TTERARIA L E T 'l.' E RA R O J.1 A 1\· A * Bravura diWillian1 Sansom * di GlrlCQ.fIQ A,\.TQiHtU ~ae~cid~po~:r/r~v~u~ri~~~~~= ~~~a~~isaJeuJ~ .i~~~r:::.ta~~~ ~~s:~s~,i net/;s:O~~a ~! v~~~ Nelle d)scussioni e nei bi- quando si tratta di LondralTutto si S\"olge fra la stanza di non \·edere più spesso ci- questa eccez.ione i romanz.i giornate. la fila di giardinetti tata. messa più in alto. l'ope-- pur tenui nell'lmpìanto rap- interni, le slrade attigue ed ra di William Sansom perchè presentano ciascuno una pre- un locale notturno dove in– egli è uno scrittore singolar- cisa affermazione dell'artista., fine affronta la realtà riu– mente dotato. con una partJ- Benchè William Sansom si scendo a_ conquistare Liiy. colare sensibiliti per le s!u- sia !atto notare all 'iniz.io co- Per animare e rende,e ar– mature dell'idioma ed un me particolarmente dota\o tascinante un romanw co– forte accento personale. Lo per la stesura di racconti struito sur un cosi tenue pre– elogio di William Sansom è questi appaiono ora neU'in- testo occcorreva un artista stato d'altronde fatto di volta sieme troppo esclusivamente come William Sansom o co– in volta dai critici più dHfl- arndati alla bravura. Certo me ieri Henry Green in • Lo– ciii e l'opera sua a circa in ogni voh.nne, e special- ving •• « Back » e " Nothing ~1. quindici anni di distanza dal mente in cr Something 'ferri- In ambo i casi retretto è pro– momento del suo debutto ble. Something Lovely 11, \"e dotto da una forte tensione conta già cinque romanzi. oL- ne sono alcuni eccellenti. in- interiore sorretta nel caso di to volumi di novelle. due ro- confondibili con quelli di al- Henry Green da un dialogo manzi brevi. un volume di tri autori contemporanei. Ma scintillante ed in quello di saggi e qualche altra cosa otto volumi di racconti in po- Sansom da un talento pitto– ancora. Fo~ è proprio que- chi anni sono troppi. quelli rico notevolissimo. \Villiam Sansom Nessuno losapeva che ravamo santi * di iJIARIO PICCHI Nel volume L'At.zttéra.ture con.temporaine, che contiene una serie di impegnati saggi su un gruppo di scrittori rappresentativi del nostro secolo (Ka!ke. Art.aud. Miller, Becketl, Bata.Ule, Camus, Micbaux, Weidlé. Robbe-Grillet, Sarraute, ecc.) Cleude Mauriac cosi spiega il titolo che ha voluto dare all0 suaOpera: • L'aletteretura (ossia la letterature liberata dalle fa– cilità che han deto alla parola un senso peggiorativo) è una mèta mai raggiunta ma sempre perseguita. da quando esistono gli uomini, e da quando gli autori onesti scrivono ... Per evitare di degradarsi nella let– teratura essa semmai cade nell'eccesso contrario. ln Kafka è una richiesta d·aiuto, chiaramente espresse per quanto non sempre sj sia certi di capirla, mentre in -altri scivola nell'incoerenza. ln Rimbaud conduce al silenzio. in Mallarmé alla peg!na b:anca. in ~ud al grido inarticolato: l"eletteratura in a1Utteraz1on1 'finisce di dissolversi in Joyce ... ,._ bisogno dell'Hlim:tata libertà che gli. c.onc~e, . ~T d:rla ancora col Mauriac, quella mèta U'rag~u.ng1bile che è l'Assoluto. Pure. il contatto con la reeltà. e quindi con ~ pubblico, esistente o potenzia1e, che il poeta cerca di porre In comunicazione, attraverso sé, con l'Irraggiun– gib;le, s'impone, almeno ·come movimento i.niziale. E non poch! sono I casi, oggi, di coloro che te~tano u~ poes.:.8 corale, una interpretazione ~ella real~ non. piu soltanto. o eccessivamente, o endamente interiore. ma esterna. e non per questo superficiale, mutando completamente il punto di vista. Un volume recente– mente uscito presso red~tore Rebellato, Neuuno lo .saJ)et.'a. che eravamo santi, di Eretdo Ml.scia, può seT– vire di esempio, per mostrare attraverso quali s!~ad~ si cerchì, da parte di alcuni che diverranno molti, di rendere testimonianze di sé agli altri. sta per l'Inghilterra un po· scritti su ordinaz.ione. sfrut- « The cautious Heart » eccessh·a abbondanza a nuo- tando un semplice pretesto. (The Hogarth Press. edit. cergli. Solo un narratore come da noi le novelle di London) ha le stesse qualità !atte. bellocce ed ottuse che gli possono invidiare. Ciò ha molto. robusto_ ricco di u.na Terza Pagina dei quotid~ani. ed i medesimi· limiti pur es- sbarcano il lunario facendo però i suoi limiti; sono quelli fantas1~ crea uva ba12.acch!_a- so~? .numerosi e nuoc1ono sendogli come romanzo deci- le modelle per la pubblicità che impediscono oggi a \Vii• ~a puo perm~ttersela .. \\ 11- all 1~s1~me- . samente superiore perchè industriale. Assieme a lei Ham Sansom di ottenere il ham Sansom e uno scrittore \\•1ll1am Sansom ogg1 non senza nulla perdere di quel egli si trova sempre addosso plauso caloroso e la risonan– fine. de~cato, sorpr~ndente \·a ricercato in vo~umi come carattere ossessivo che egU alla coppia di innamorati ap- za che non gli sarebbero ma. non e. robusto ne molt~ « A.rnong the DBh;has » (The ha saputo finora dare a quasi profittando della tenerezza mancati un quarto di secolo \·ano. anzi nella scelta dei Hogarth Press ed1t. London) ognuno dei suoi romanzi \Vil- che ::\1arie ha per lui per in- fa. Anche in « The Cautious temi è alquanto limitato. sebbene vi si trovi 11: The liam Sansom ha lavorato tromettersi di continuo nella Heart » l'ammirevole equili– qua.si diremmo ossessivo. Equilibria•d ,1. un curioso ro- questa \·olta sur una trama loro intimità. Invano il pro- brio è creato fino al momento Di contro alla letteratura •·pura" sta quella pro– fessionale: in una rivista fotografica americana. il fo– tografo Peter Gibbons spiega ai lettori in qual modo ci si possa creare l'habitu3 professionale: la differen– za !ondamentale tre il dilettante e il professi!mista. egli dice. non sta nei mezzi usati che. pote_nzialmente: sono uguali per tutti. bensi ne11·auegg1amento d1 fronte al lavoro. Leddove, per esempio. il dilettante può disporre d'una libertà illimitata, il professionista è costretto a disciplinarsi, e economlzzare: egli lavora spesso su commissione. segue certi binarl princi~l– mente trecciat! cfal gusto del pubblico e del comm~t– tente: nell'uno e nell'altro caso V1 sono inconveni.enti. rischi: la dispersione. la commercielizzazione. Voler fare dei nomi. per accostarvi quello di M.– s~e e suggerire anche genericemente le caratteri– stiche del suo stile e della sua poetica., è difficile e rischioso. Nel suo poemetto d·un tono volutamente po– polaresco ed ess:eme raffinato, parla, per bocca del– l'autore, un intero paese: popolare e corate è la me– tcria, la tragica vita d'una popol..azione povera, di gente aggredita, percossa,. um.11;ata, popolare e diretto il modo dell'esposizione. versetti rapidi, cantilenanti., singhiozzanti, dove la sintesi e l'effetto poetic.o sono ottenuti non per virtù di ritmo, di sep!ente disposi– zione. di contemplazione interiore, ma con un taglio, con uno scorcio rappresentativo quasi di narratore. Un t:pogra!o, un povero gobbo, un meccanico, un bar– biere. un racchino. un muratore, sono alcuni tra i personaggi. tra i molti personaggi, una folla,. più che un paese una intera nazione, che compaiono in questa tragica ballata, c.iascuno aggiungendo un suo carico d~ sofierenz.e, di inutile dolore, d: povera vogl:.a dJ vivere, a quello altrui, e quello di tutti. Inoltre. !;econda circostanza manzo breve che r_imane una più concreta con dei per!;O- tagonista cerca di• reagire. dell'arresto di Co1in. Nelle a non essergli favorevole. in delle opere più fehci del pri- naggi. più convincenti. Sako Egli è costretto a subirlo. a ultime pagine la tensione vie– un clima letterario come mo periodo. e gli ahri tredici un breve drammatico episo- prestargli a sua \·olta del de- ne a mancare perchè la bra– quello oruerno londinese do- pe~zi diano prova del suo dio alle isole SciUy. note per naro. a divenirne quasi l'ami- vura sola che ha mera,.·iglio– minato dal desiderio di co- brio di stilista. di mago del la mitezza del loro clima co. Finchè Colin rimasto oo- samente sorretto tutto il resto struire opere possenti con un lin~aggio. Anche i racconti benchè in pieno Atlantico. me spesso avviene senza al- qui non è più sufficiente. La ritorno a George Eliot. londinesi superiori agli altri tutto si svolge a Londra in loggia è introdotto per caso drammaticità della situazione Hen:-y James. Joseph Conrad sono solo un pretesto per pre- poche strade. un appartamen- nella dimora di suoi facoltosi richiedeva da parte dell'au– e D. H. Lawrence come sentare un ambiente od un to ed un locale notturno. :\la amici e ne approfitta per tore una più intensa emozio– grandi esempi del passato ed paesaggio .:\la pure. questi ambienti e strade sono resi perpetrare un grosso furto. nata partecipazione da co– una nostalgia per Dickens e risultano molto più vivi e con tale e\·idenza pittorica L'incidente avviene mentre i municarsi al lettore. Questa per Trollope. uno scrittore persuasivi in un roman~ da renderli per sempre indi- due innamorati sono andati è mancata. perchè \\'illiam come William Sansom si tro- come « The Loving Eye ». da menticabili. Sansom ha il do- e trascorrere una breve va- Sansom bra\'iSsimo rimane \'a leggermente spaesato. Egli iscri\·ersi fra le sue cose mi- no speciale di saper ricreare canza alle isole Scilly. )!arie come Henry Green tuttora un cordsponde nei momenti mi- gliori. La parentela fra Wil- un clima di ridare la sensa- pronta a tutto per salvare romanzi.ere cerebrale pronto gliori. nei libri più riusciti lia~ Sansom ed_Henry Green zione precisa di un luogo in Colin gli telefona di venire ad affidarsi troppo esclusiva– piuttosto al gusto di ieri che qui appare chiara. Non si determinate circostanze. Egli subito a raggiungerli provo- mi:nte alla tecnica Ei::.saè in- non a quello di oggi. La sua tratta più di un'influenza co- fa vedere i colori. sentire gli cando involontariamente il d bb' 1t · . - t serietà si esaurisce intera- ffl:e per_ !(-a.fka all'inizio ma ~dori. udire i suoni. Questa disastro. Dopo penose scenate u iamente modo ,mp~r an- mente nella stesura del ro- d1 affimta. e la sua bravura. e l'arresto di Colin il prota- te ma un gra.n e nar.a t . 0 re manzo. cioè :1ella cura e~re- « The Loving Eye J1 come In « The Cautious Heart » gonista sposerà ::\Iarie ma forse ~a maggio~~ente bi!;o- ma dello stile. nella brmsa i romanzi di Henry Green ha il protagonista innominato forse non riuscirà a sbaraz- gno di altre qualita. La differenza appare più evidente nel cinema. dove la grande massa della produzione. regolata da rig:d~ leggi economiche. sta di fronte alle poche opere d1 alcuni isolati che. senz'altro guida che il loro gusto e le loro qualità artistiche liberamente espresse. cercano di comunicare. per lo più senza esito. col vasto pubblico. Passiamo alla poesia: qui di \·esto pubbHco non è neppure il caso di parlare (per quanto le rad_io e la televisione, specie quest'ultima, possano addirittura rovesciare la situazione): i poeti moderni, seppure dal punto di vista professionale. - l'impegno del lavoro. la perseveranz.a in certe ricerche. - abbiano tutte le certe in regola. possono per altri versi cons:derers: dei dilettanti. nello stesso senso, beninteso. con cui Claude Mauriac parla di letteratura e di aletteratu– ra? Me torse il poeta. più d'ogni altro creatore. ha bisogno di parlare prima che agli altri a sé stesso, ba L"originalità del poemetto ste nel !atto che, une volta tanto. il poeta be voluto dimenticare sé stesso per rendersi rinterprete d'una passione più impor– tante, più alt.a. delle sue; la sua efficacia sta nello slancio, nel calore che sorreggono e spingono il can– tastorie nella narrazione; la sua bellezza sta nella veristica, umana. commossa rappresentazione di tante vi te che ne formano una sole, per mezzo di quei ver– setti aspri e·impetuosl quasi in.significanti a conside– ra\li uno per uno, ma nello stesso modo in cui, s:.0- golarmente, lo sono le note musicali, e come esse con le capacità, - sostenute dall'ordine. dalla passione. dall'arte. - di dar vita a un canto. YARJO PICCID scelta degli accenti e dei \·o- una trama molto tenue. si narra la propria avventura zarsi mai dell'importuno. GL<\COJIO ASTO:S-L'\"I ~aboli. Es~ n?n con~ern~ nè limita a presentare e dare che è insoliLa e banale al Personaggi alquanto banali --------------------------------------------------- 1I tema. ne l'intreccio. ne lo s\·iluppo aUo stato d'animo di tempo stesso .Egli è un gio- dunque non tanto· esplorati in st1!.dio e_la presentazione dei due o tre personaggi e regge vane m~_ici~ta con inappaga· profondità quanto ben deli· R-\S~.EGX~\. DJ ca.atter1. tutto sulla bravura dello te amb1z.iom di compositore neati grazie al talento pla- STCDI CL.\.SSICI .\ C(;R.\. DI ETTORE PA.JI ..I.TORE Per questo nel caso di \Vii- s~rittore che curando i par- che si guadagna bene la vita stico di William Sansom che Se c'è un autore classico p L u T A R e o ripartisce. e che è veramente lìam Sansom si può e si deve ucolari .s~ d_ar vita e colore acc?mpagnan~o solisti alla sa dare rimpressione della che oggi può sembrare asso- singolare anche in conL-onto parlare di bravura come pe:- ad ogni mCidente. Matthew radio, partecipando a delle presenza fisica dei suoi per- lutamente inaccosiabile al delle lussuose ma.ni !estazioni certi grandi virt~~i del pia~ Ligne lavorando senza fervo- registrazioni ~ dischi e suo- sonaggi. Una tram.a tenue gusto moderno. questi è Più- editD:-iali cui la casa Einaudi noforte o del v1o_lmo_la cw re a~ una n:i'Onogra~a sul nan~o un pa10 di volte alla fatta di minimi incidenti do- tarco. Proprio il fanatismo da ci ha abituati. lo scrupolo con stupefacente tecnica mteres- q.uart1ere londmese di Ken- setumana 1.0 un locale ele- ve salvo per il furto e !'arre- cui le sue Vite parallele fu- cui la t:-aduzi.one è stata co:--- sa gli-uditori assai più della smgton dove abita e curando gante a formula di club come sto- ai quali d'altronde non rono circondate dall'età del 1 • 0 una nuova veste i•tali•ana redata di note. rubriche il!u- sonata o del concerto che essi un'ulcera duodenale vive rin- è divenuto di moda a Lon- si assiste direttamente - tut- Rinascimento fino alla me- strative. glossa:i. indice ra- interpretano- Ciò non toglie chiuso nella propria stanza dra negli ultimi lustrL In to appartiene al ritmo norma- tà del secolo scorso. come de- gionato dei nomi fanno di però che egli debba essere a_Uidato alle cure di un cu· questo locale. il New Mari- le della vita quotidiana di positarie del più alto ideale questa eccezionale strenna considerato uno degli scrit- noso ex-attore Leslie Love- ven. si lega una sera con una innumerevoli abitanti delle morale e politico della classi- è finito per escludere a priori dall'Impero romano. Prima mondo classico, quella del- una delle più sontuose fra le tori più personali e significa- !ace che gli serve di facto- strana coppia innamorandosi grancti metropoli. Tutto ciò cità. sembra oggi determinare dal diritto a una valutaz.ione che con la caduta di Domi- l'ansia platonica di conciliare molte che l'editoria italiana tivi delle lettere inglesi de_l tum. L'unic~ distrazione_ l>E:rq_uasi.subito della_ donna. Ma- però reso evidente, concreto. per reazione· un distacco an- estetica tutte le opere inqua- ziano si scatenasse il gigan- esigenze etiche ed esperienza ha signorilme?te gettate sul dopoguerra. La sua ascesa e Matthew L1gne oltre a1 d1- rie O Hara. un dia\·o!etto a!- persuasivo dalla certezza di cor più completo e reciso. drabili sotto retichetta della tesco lo3 von Rom che 'pro- politica. essi ci mostrano mercato per il DUO"ç"o anno. stata continua anche se len- scorsi saporiti di Lovelace è fascinante. intelligente. pieno un'arte letteraria. da una ge- Per giunta i moderni indiriz- storiografia e dell'o:-atoria o voeò .l'insanabile frattura spi. chiaramente che il grande n traduttore. Carlo Carena, ta e non sempre evidente. quanto osserva guardando di cisorse e per di più indi- nllina poesia ed un'ammire- zi estetici escludono dal mon- del trattato filosofico o del- rituale [ra genti latine e geo- biografo nato e vissuto in già noto per una raccolta di l\Ientre nei primi racconti. dalla finestra che attraverso pendente avendo;'\ un'ottima vole abilità. « The Caut.ious do della poesia. e quindi dei l'indagine morale o persino ti greche e orientali e che. quella Cheronea amaramente versioni da poeti latini della pur sorprendenti per il loro ll?a _lunga serie di dO:PPi posiz~one in un'azienda com- Heart II è il più maturo e valori supremi dello spirito. della satira, partendo dal incoraggiato da imperatori consacrata dalle memorie sto- età imperiale di cui s'è già brio. si poteva notare u~·in- g1ard1~et~i ?a sulle fa~c1ate 1!1ercrnle. Egli ne divien~ ra~giunto dei romanz_i di quelle opere ietterarie che. presupposto Che in tutt~ gli pur di o_rigine occidentale C?- r!che alla ~duta della liber: par!ato: su ~este_~lo7:1-De, _ha· fiuenza vagam~nte k3fk!ana po,stenon d_1u_na ~la d1 case I ~-m~!1!e e presto. n?n puo W1I1:iam~ansom la gelosi~ os- profilandosi sorrette da un'in- scritti del genere U _dismte- mE: Adriano e Marco A~reli?, ta greca. d1 front~ all~- artnJ a,.-uto il mento di limita...-s1 a allora molto diffusa nell am- tu.te ugµah di un altra stra: pm \ nere senza di lei. Tutto sess1va di « The Body"· hdea teresse prevalentemente sto- resse della pura creaz10ne ar- fini per logorare la pnmaz.ta macedoni. presentiva I msur- quelle che sono le vere e biente letterario londinese da. 1:'n mondo chiuso quindi andrebbe bene se non vi fos- fissa del protagonista di rico O fi'.osofico O comunque tistica sarebbe soverchiato da di Roma. il mondo ellenico rezione antiromana della co- prop:-ie Vite parallele, esc!u-– egli è andato col tempo li- com'e frequente non soltan~ se l'altro uomo, ~olin. che è ognuno dei suoi romanzi. si non esclusframente artistico. preoccupazioni di ordine pra- sembrava tornare con Plutar- scienza ellenica ch'egli avreb- dendo le quattro indipendenti berandosi da ogni scoria rag- a Londra ma in molte citta soltanto un amico ma del ritrovano ma motivati. meno non an·ebbero il diritto di tico co all'atteggiamento di due be fatto in tempo a consta- di Arato. A.rt.aserse. Galba e giungendo come impostazione dell'Europa nord-occidentale. qual~' no~ riesce più à di- cerebrali. più concreti di occupare il primo posto in Per quanto concerne le secoU prima. quando con Pa- tare. essendo vis..c:uto fino al· Otone, di cui le due ultime ed es?ressio~e un·o_riginalità In questo ambiente a ly.i s,farsi. Col~, che_forse è stato quanto lo erano altrove. quella valutazione critica che Vlre plutarchee a questo pre- nezio _e Polibio aveva_ cel~- l'età d! ~driaoo: Ma ad_o~ s~no, sicuramente g1:1 avanzi che st nota m ogm suo ro- noto in ogni minimo parti- l amante di i\Iane. d7l quale William Sansom è un pit- sola sembra poter assicurare concetto se ne è sovrapposto b_rato 11grande connub10 spi- mod? e t.nnegab!le ~he m lu~ di un altra ra~lta b10:~C3.: manzo~ colare una mattina Ligne cenamente essa era mnam?"" tore. Per lui sembrano con- a questi f:-utti dell'ingegno un altro di natura ancor più rituale con la nas_cente poten- palpita ancora 11_~1sogno di 9-uella de.lle Vtte_ dei prun.1 :V-onche i cinque siano tut- scopre una nuo\·a apparizione rata. P:ovoca la sua gelosia tare soltanto i corpi che sa umano il diritto alla sopra,;·- sottile e meno confessabile. 11 za roma.n_a. additando nella contem1;>l~re tradmone greca ~~era:,On romaru. qual~~ ti egualmente riusciti. « A in una ~nestra dì fronte: dall: ci_rcost anze tr~s!or;nata rendere con una rara eviden- \·h·enza e all'ammirazione. biografo di Cheronea è.. come ~lasse d!r1gente ~7ll'Urbe la e t:ad~1one rom'7°a come c1.oe di analogo! alle _d~o Bed of Roses» ci sembra net- quella di una gio,·ane ù.onna. pre~,o m una specie d1 os- za. le linee ed i colori del Chè infatti una delle mag- tutti sanno. il più insigne tnca:nazione d~l1 ideale del parti. dt un medestmo tutto. b1ogr~e suet~ane. i\ell ~– tamenie in!eriore agli altri Ligne se ne delizia. essa di- sessione. paesaggio; il clima di un am- giori sorprese provocate in- rappresentante di quella bre- s~g~10 ~ome ~1da. dell'~a: illum~nato dal fulgore dj una trod~on~ egli ba ~,,."ut? il peN;hè la trama sen·e troppo ,.-enta per lui un'ossessione. Co!in è uno di 9,uei tanti bieo\e- In "The Cautious yoJont~rillmente d'11 pensiero ve quanto tipica rase della n~ta. ~ orgoglio dei Greci si supenor_e saggezz3: . .. !Den~ .d 1 cen~: m pieno e\·iàentemente di pretesto ad una immaginaria passione sfaccendati. spostati. tra\·iati Heart>, riesce a creare una estetico moderno è quella di storia spirituale del mondo pi~ga\a .con ~lutar~ a se~ Propno_questo -~ 1 1 P 1 U ~ 1 .~otiv1. ché gmsli.fìcano. ~– una scorribanda attraverrn laiche non osa tradurre nella che in una grande città vi- tensione. a mantenere un in- ricreare di nascosto :a teoria ellenico. in cui la coscienza gui.re _ 1 esempi? d! quegU g_ret? motl\'O dell 1mpopolan- ZI unpong~no la nesuma.zio– Spagna mentre questa rima- realtà. :\la poi indotto da \"Ono alle spalle del prossimo. teresse evocando circostanze dei generi letterari dopo es- dei Greci. abbagliata dallo scrittoi: 1 romam _(Var:one _e ta cli Plutarco n1:l mond~ con- ne de.1;le V:ue plutarchee e la ne un elemento occasiona:e Lo\·elace che in gran parte cli preferenza di una donna. e lievi incidenti della vita o.;- sersi tanto affaticato a di- splendore della Roma flavia· Cornelio Nepote m pnma_ li· ~mporaneo .. Det grandi s~ Io:o d~ione presso un pub-. esterno al quale l'autore non racconta la storia finisce per Egli ha o finge di avere una dinaria. In questo rivela il struggerla. proprio in quanto na. finì per riconoscere il \'a• n~a). che avevan~ scritt? r~ografi greci a mala. PE:na s1 bli~ P 1 1:1 _vas t0 · in quell.o che riesce a dare un accen10 pro- incontrarla. per innamorar- amica la giornnissima Eileen. suo particolare note\·olissimo essa era una rancida eredità lore positivo della grande biografi!? ~aralJele ~ 1 _Ieue:a_t 1: n<:'°no~ce. ad Erodoto tl _f~• egli ~nye sul ,valore !deale prio. Grande paesaggista sene dan~ero e per sposarla. una di quelle ragazze beo talento di scrittore che tanti. della retorica classica: cosi si esperienza storica costituita ~~t~ie~~an~o~~~~rloh~:: -:;=~ 1 nona~~:.:; ~~~di~a e gi~:,: :!~~~d~~.._~!~ilct; i,~ Presentandoc: il megl:o del suo lavoro di poeta snJlto nelrarco di tempo che \·a dal ·44 al ·57_ molto opportunamente F ·z o Cetrangolo. g'.à noto al pubblico per alcune traduz:oni da Catullo. da Lu– crezio. da \·:rgil:o e da Ennio che gli valsero la lode di .\Ianara \·algimigli. nonché per un e .\Iarzotto :J che nel ·55 g;i procurò un lusinghiero g:udizio di Em;I:o Ceccili. c: ol1re con I miti del Tìrreno (Collezione dello Specchio. ).lon· dador:. .\filano) la dimensione intera della propria \·oce quaJe e andata ma.– tu:andosi fi!1o ad oggi. e il senso preciso della propria ,·ocazione e della propria ricerca. quest·u1t:ma piuttosto appartata e d:ffic:lmente '.nquart.abile. d:C:amolo subito. ne! c.,mw1e stemma di fam!glia sotto il quale si appare:nano. p;U o me– no alla lontana. tua: i paeti del :\"o\·e– cento e. in part:colare. i suo: coetanei. [I Lb:-o che ne r·su'.ta e dh·:so :n par:as tres. e prec'.s2mente (I parte) I mili del Tir:-eno da cui prende :1 titolo (quas: a sug,ge:-ire che questi so· no :I 110::sc --J de!'.' n:e':-a raccolta). se– yuiti (Il partel da Sclie.·=o e altri r:ersi e (III p2 te) da f",·amme:lti. :;econdo un ord:Jle che non e propr:o rorè'.ne cro- ~~"~i~fbu~~nf!u~!f:~e:~t~·i~ir~~~sftr:t~~ sos,e:ier la par:e più fragile de!l"opera. mes.::a li a mo· d·:nterludjo. fra le p:ù solide colonne ·e: r'.s:..?!tat: u!timl. a:,che se ciò. conf ,:,nt1:te le date di comp::-si* z·one. non v:- del tutto p;aso - alla lettera - nel ~enso C::e! calendario. In realtà. a Oropos;to qe!:o Scherzo, non d·un in~erludio si tratta ma d'un preludio (forse pili abbondante ~el ne– cessar:o>. se non addi:-'ttura d·un :ncerto c:-epusco!o. :1 quale poteva anche pro* mettere un·aJtra giornata da quella che in\·ece. con l mit; e con i Frammenti. abbiamo pai \·:sto sorgere e distendersi intorno a noi. Pare infatti. in questa aurora. che Cetrangolo rnfri in pr~mo luogo a un linguaggio discors:yo e famil'.are. il qua· Je non manca di g:unger-e a quakhe epprodo (el'ce. ma che nell'insie~e de– lude rapo:•:1~amento con la graz;a, non per ma-nèanza di sincerità. bensi per pO\·erta dffivenz!one ri!mi:a ; modale. che qui par contentarsi di ripetere la POESIE DI ENZIO CETR NGOLO * I miti del T-irreno * di GIORGIO CAPRO:\"I stanca formula Pioggia nel Pineto .J.. un tantino di scan.:onatura comune a tanLa parte (ma qaanti anni prima del ·44) di quella poesia pseudocrepuscolare. ester– namente deri\·ata da,) Crepuscolarismo. che formò allora la media della buona c. poesia d'avanguardia~- fatalmente re– sp:nta a imp!.gliarsi fra i giunchi delle sponde dal procedente. anche se non sempre limpido e qualche \·olta affati- ~:t~~i5~~~~:~~/elior~~ftra~/0~fu ~1:::~~ ta di mapalda I invecchiata: I sogno di poeti I creduli... Scommetto che sei an– eora innamorata I del pastore nottur– no. I non queUo errante. I ma l'altro cubante I non so in qual. bosco~ I in qua! valle delt'Ellade ... lo vorrei dirti I un andamento I agile. I ma questa volta I s11di una corda I più acuta. I quasi. voce sepolta I venuta I a sorgimen.ro I su di una fuga I di sussulti malfidi: I e la memoria ti muta I il suono I a iri– descenze I or veloci ora. stanche I or scialbate ora lente I solamente varia– te I da una muta impronta I di spari– menti I imminenti). Xé più riuscito appare, in questa prima fase della ri– c~rca. il tentath·o d'aggiornamento pren– dendo in prestito (ancora dall'esterno) moduli marcatamente montaliani. desti– nali anch'essi a restare un episodio nel– la storia di Ceirangolo (La mano che ti porge sul ditucolo I iI gerani-O cresta· to. che la sera I odora di garofano, è la stessa I che stringeva neU'a.lto le tem– peste ...). storia che invece comincia. do– po questi due estremi errori che nem– meno a farlo apposta \·ediamo runo di rimpetto all'altro alle pagg. 76 e 77, dalla sua storia di traduttore dei classici. Le traduzioni di Cetrangolo sono d'una ,·erità. e d'una novità. su cui non c·e bisogno d'insistere. )la ciò che dobbia– mo ripetere e che son proprio quegli esercizi (più giusto sarebbe dire quegli atti d·amore e di fede) ad aprire innanzi a no.i l'inattesa giornata dopo l'incerto crepuscolo. in quanto è giustappunto nel e disperato> tentativo di reinventare e di restituirci i miti e il linguaggio dei suoi Classici che Enzio Cetrangolo e riu– scito (e la lez!one d_j C'ngaretti non è certo passata im·ano per lui) a in,.·en– tare un suo proprio linguaggio. con un suo timbro originale. il quale forse senza quel supparto (non soltanto letterario. dal momento ch"egli riesce ancora a sen– tire e a farci sentire quel mondo come d\·a \·:ta) non a\·rebbe tro\·ato modo di comporsi. impaniato com'era nel gar– buglio di seduzioni troppo contrarie al temperamento: Oh tristi favole degli uccelli marini I che l'autunno rimanda contro il molo. II Esce il tuo volo dalle nuvole. Scilla, I e interrompe la piog· gia. I/ E se tu passi -radendo la ghiaia I Iride tinge la tua pena antica, brinar.a dai cicloni. I I Cjris. memoria di corse nel tardo ch.i.arore ... E ti perdevi sciolta nella sera I tra i colori degli alberi confusi: I riuvola solitaria che fra po– co I se La guardi svanisce. passeggera figura nel sereno. Ma dovremmo riportare interi i rag– giungimenti massimi (anche nella mi– sura materiale) come L'auriga e come La cometa, per render \·:sibile fino a che punto rautore d: questa raccolta. salernitano fino al midCJllo delle ossa. riesca a riprendere ~ modernità (dicia– mo pure in attualità) il pensiero poetico degli Antichi e. quel che più conta. la bellezza (l'eternità) di tale pensiero. specie nell'ultima parte della seconda composizfone citata. Qui - in queste sezioni I e I I del libro. che formano poi il \·ero libro di Cetrang0lo - egli raggi-unge la più alta tensione della \·oce. profondamente im– medesimato nelle fa\·Ole e nei miti del suo Tirreno. dove tro\·a. e coo singolare chiarezza comunica. il proprio mondo ideale e reale. E il linguaggio educatis– simo ma non libresco né estetizzante che ne risulta è un raro esempio. in un cli– ma come quello d'oggi cosi scarso ap– punto di lingua. in Quanto questa h si cerca (o non la si cerca affatto) nella inerte prosa d'informazione. di quanto una profonda e sentita cultura classica possa gio,.·are accoppiata con l'istinto e con l'ispirazione sincera. alla ricostru– zione del discorso ]'(}etico: e. parallela· mente. di quanto una sensibilità moder– na e una moderna conosceJlza anche tec– nica della poesia possa. ancora dar vita alle fa\·ole antiche Certo. ciò non esclude del tutto che il Cetrangolo poeta-traduttore nel piU nobile e proficuo significato della parola. in quanto egli sa tradurre anche quando scrive in proprio. appunto come sa scri– ,.·ere in proprio anche quando traduce. non ceda qualche \·olta al demone di mettersi in gara col testo. \·ero o pre· supoosto che sia. fino ad in\·entare Sul· rerba Iride scorre. rorido scintillio, pec– catuccio in fin dei conti \·en!ale a peLto di queste e Allitterazioni>: Come su or– ride erme arcigne are-i timidi I spiriti t'idi miti iridi ridere ... ).la dal Petrarca in poi. di tali e: aUi - terazioni >. non è d·altronde ricca la no– stra Antologia. nella quale figurano al– meno due moderni? Quel che conta è che tali nei o ,.-eni. giustificati in parte dal genere di ricerca in cui Cetrangolo si cimenta. non tur– bino l'equilibrio sobrio dell"insieme. co– si come non lo tu:bano certe tracce an– cora dsib:li della cultura dalla quale il suo l:nguaggio pro,.·iene. GIORGIO CAPROi''"I rh·endicare il diritto di .Ro- libio sono meritatamente ri- àei pocbj critici intelligenti ma ad essere considerata ere- \·eriti, ma solo come modelli che banno msistito di recente de della tradizione spirituale di un già maturo pensiero sulla -çalidità àelle Vite plu– ellenica e sua degna conti· storico. Valore d'arte si è pro- tarcbee anche per il lettore nuatrice. sì da poter giustifi- pensi a riconoscere solo a moderno. c'è p_ es. l'eco di care la sua dignità di centro quegli storici romani. Sallu- Gennaro Perrotta. ).1a ciò del mondo civile. Avallando stio. Tacito e persino Sueto- non toglie che si leggano con con la sua autorità di segua- nio. in cui con acceso colori- vi\"O consen...<::oparole come ce dell'ormai più classica t:-a- smo tripudia la più perento- queste: dizione filosofica greca '(lo ria e violenta svalutaz.ione « Le Vite parallele ... cbia:-i– stoicismo) questa !enden~a a degli a_spetti positivi del mon- scono. a chi \; entri. il senso porre sul medesuno piano do poht.Ico e morale di Roma. che si dava a!Ja vita allora tradizione greca e tradizione Lo s<:rittore che con la fo!"'Zae il modò come essa si svol~ romana. Plutarco perpetra\·a della sua [ede morale ha sa- geva. Sono inoltre opera di il connubio. già celebratosi al puto creare più d'ogni altro poesia. perchè Plutarco sa tempo degli ScipiQni. fra il per i posteri il mito della pe- raccontare. sa sostenere l'in– pensie_ro storico e !'esperie□- renne continuità della ch·iltà teresse del lettore. sa rico– za P?htica e morale della ro- g~o-:on:iana come deposita- struire gli a,--venimeoti con mamt.à e lo rendeva ancor na dei più grandi modelli di grandiosità. 0 con calo-e, 0 più esemplare alla luce degli saggezza e di ero~mo nut~to con ingenuità.. 0 con dol~ ormai. saldi valo:-i costi~iti di pro_fonda coscienza etica. o con drammaticità_. un li~ dal t;1~:m!ante impero polittco lo_ sc~t~ore che ha ispirato bro che. oltre a dilettare. ba e.. spmtuale della Roma Ha- gh er?1c1 fur~r,i di ~hakes~a- fon:nato generazioni e gene– v1ana. . re. dt Corne1Le. d1 Alfieri e razioni di uomini. che è stato Indu~btamente n~l parago- ?a r~ppr~ntato il più alto spesso il termine di confronto ?e fra 11per:5onagg10 greco .e ~e:m1~e dt ~onfronto per tutti di una civiltà. Le sue possibi- 11 personaggio romano costi- gh agitatori morali dei secoli lità anche per il mondo at– tuenti )e s!ng.ole coppie della Più costru!th-i dell'età mo- tuale risiedono nella nobee 7ua serie d1 b1ogra~e Plutarco d~ma. o~g1. nel torpido am- interpretaz.ione della vita che m~~g~ anch~ lw alla \'e!- b1ente d1_tutti. i più scetti.c_i esse contengono e propongo– l~1ta d1 magm~~are _1~ tr,ad1- abb~ndom e di tutte le p1u no ... Anzi. conviene riflettere z.ione e _ la ~pmtualtta oella cavillose n~?azioni .. non può su queste pagine soprattutto sua patria d1 ti:ome a quelle che far !;o:-ndere dt compati- oggi. quando sembra di do– d!l po~lo domm~tore; Lut~a: mento. E questa snobistica \"ersi staccare violentemente via quei paraileh conclusivi no~cura~a si d:-appeggia del dal passato. dimenticarne le che. pur_ essen?o frutto delle f~c1le disdegno per una sto- categorie per stabilirne di scuole, d1 reton~a. i_-appresen riografia ,che. essendo guidata nuove; quando i valori dello tano l ~PE:tto più singolare e sop:attut _, dalla preoccupa- spirito si annullano e l'atth;. carat~enst1co della sua opera paz1c:ne d1 esaltare esempi di tà spirituale stessa · tr tu– magg1ore. palc-~n? uno sfor- m~d1tata magnanimità. sa- ma, si sminuzza in :ott!° mi– zo talvolt~ add!ri~tura stuc: cn_fica _arte e comprensione nori. ognuna delle quali cer– che,.·o~e _d,1 sot~igliezza e di dei f~th a un moralistico con- ca di sottrarsi a una visione ~quarum1ta ~-ol..a a_,spaccare ten~~smo. ~ quindi - secon- globale. a.U1Jmanesimo, per 11 cappello m 9-uani:o. eh!: do ~ mÌ:ansig~nza delle odier- crearsi ragioni proprie; quan– oltr~ a de~unc1ar~ 1 f:-ut,1 n_e ,eone sull arte e sulla sto- do il mondo della natura e le dell ~ssuef~one al.:a contr<: rtografia_ - finisce per con- meraviglie della scienza ri– ''.ers1a retonca _e fi.lo~ fi~a._ ri- danD:ars1. a no_n fare più né chiamano l'attenzione degli \ela anch~ la \Olonta d1 neo.: poes1a_ne stona. individui, sostituendosi all'in– noscere: 518 pure a t;>rezzo d1 . E' stato perciò un merito- teriorità ed al pensiero dei acrob~zte ~ncettu~li. quello no atto di coraggio quello veri problemi dell'esistenza che v e~a _di.buono m entram- della ca~a ~ina_udi di offrire cui richiamava così imperiO.: be le c1v1l1:à. . a! pubblico italiano una \-er- samente il dio di Plutarco _A _parte. il fatto eh~ m mol- s1one moderna òelle Vite pa- Apollo di Delfi._ Una ci'\·iltà ~ 1 ue1:o qi: 1 J~:~o~hLl~~~g~s) ~::il~,. net~mc;;!f~• I d~tl; si misura soprattutto dagli vibra palesemente la ,,oce riesumazione. l'eleganza dei ETrORE PARATORE delb. più grande eredità del tre volumi in cui l'opera si (cant-inua--; pai-. 4)

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