la Fiera Letteraria - XIII - n. 52 - 28 dicembre 1958

Pag. 4 LA FIERA LETTERARIA Domenica 28 d1cemhre 1958 te c. L<m•o non me ne voc,à .----------------- ----------------, :\ O 'I' I z I t;J D I p O 11' S I \ ILMERCAMTE DIPRATO !~~C,,i,ci:o~u~fia~on:!:~a:i~; 1 .1J • (Conli~a,. I) e~':-:.~1:/' questa mia con- t:XA AXTJCJI~.\ZIOi'\E D.\ LLl!J «TA \'OLI~ El'C.rUJXh » * accaduti r•••~ ricavare da Ecco il primo: * IL NASO NELLA PILA un piccolo archivio . ...La storia d-cUa Sicilia è la Perciò sono affe;,:innato al- fi~~l~r1;'~;.t;:i€;~ Due poes1·e d · Umberto Marvard1· * m~ 1 · :!~:ra 1 t~ il! gJ1ano. bensì colate- di fuoco. econC'lmla tor;C'ana. italiana "'d tcr.remotl. colori aecei1i flno ,,ropea tra_ il '300, ed il '400. f~la~~:à~~~~~"~efl1:~o:.ci~~~ Ùjtjti ci da il ltbro della ~~~-=!~~~"~ f;rb~J~~on~ Il na o e ~li O\('hi. naluralmrnle. e quc-1 po· di c·uore rh"P ri- o\::~e non è un libro pro- ho visto coi miei ocehi impaz- Queste due liriche di Umberto Marvardi e i ceraioli t cori della gioia. maslo. per apprezzare ,i porhi doni rarrhiu1-i nella <'O!)ertina fessionale sulle orijtini caL- ~~~:Ji!nC:1~ri,g':!ti:;a~ r~~~ fa11no pàrre del volume: ll'Tavole EttQttbinen. Che a maggio, forse, irruppero da terre dclJa ~peranza. rari per le dis('hiuc;:e parole che essi ronten~ono ~~;~~e i~elcoc:rr~l~~~~i .~f~ sana. Je c&;c di Siraeusa ,w- :~~~ 0 ~!~:a:r~~b~i::,iti;( ";reas:,: 1 ;t'7d~~~~~! !~nt~~e.P~i=~~~ll:n~~~~. ea~c::angue * nota tesi !ulle sue on.gtni y~r:n.i:os.'\e di !!Oleocciduf' esperimeriro per una guida politica d'una lo- conquista l'arduo monte e 11 Santo onora prote st anti. Non e u_n libro ~~~-e d rktn: r~i,~~ne~om! calitd, irt questo caso la cittd di Gubbio. e che là su pose, ov'era guardia al cielo e,.. ~ui metodi di contabillta. dt lama d'acciaio, I ftumiclattol\ ci. sembra opportuno presentarlo e ~ouoli- l'estrema irragglungibile difesa. ,li El.,,ltJ 1 7 1I.,,ll'l'tJ A( I.JlltJ A commercio. di corrispon~en- portarc fuoco al ma.re . l tor- 11earlo. 11011 solo come ghiotta primizia. ma Armati, I ceraioli, degli immanr C d 1 . . 0 L"b G' r I h d t I nl mi,, za. di creazione di filt~h- nnti tra6porta.~ bra«. ros~i anche pcrchè gli editori più allenti accol- Ceri, stanno. ché il vescovo mitrato onti~uan o ne mest1e· rotti. e I ero. ig i. o· e P ar ore _por a,w di ammm\strazione di Con a- = 1 !oco~~!rt~ 1 d:1°•~~c~:~ gtrno il suggerimento d'una nuova forma di Il benedica In artlculo mortis, ;fa ~\s~~~~o~~;~~;~.P~~cfe~: ~i~s~yit;:;ii~i-~a~~ri1:; Rs~s;~ ~:r:tfio~:d:t~%tan?Et:r: ~v\;~~;a~a. ~;ll~en;avl:~;r Stromr>Ji: in Sicilia I colorì !t,;c;;i~it~n;t~!}~~;:imdc~ ;~t;: r:~f:/i 1 ;~/ 1 ilc :~t; 0 Viin ~e~~~•·tr!~~~~nt!~1!•:~i~~a cess1vamente d1 chi la vuol usc1t1 1 pnm1 tre_ volumi: chm_de la grazia rl, m~ILP\Tutto ciò e stato chiarito e rc~~ 1 . 0 dil b,~r:rit~:ee~~~fi calano In volo alla città gremita. ~! 1 d:e!g/ic~~ec;tt:a i~~e~~f~: g;~e::a::."t:li:~\,1' 11~~:e~~ ~li:~~ J; u~i~~ 1 ~~.rie d~;:_'~~;~ ;:r;r:s~!r!l~~ia~i~one~n~;= il rosso ~Ile aran~. sono co- La ,·itto1•i11:_1, ~:,~.~~:ai1~ 0 ~1!:" a~~~iotr: i~;t·:;,w;nto nati a render conto dei libri Mario Lattes. Qui e~ ora d1 di tlttte le cofllnp I ro,, profondilo: che la messe e lori iN"cali e irrealizzabili per In un luogo selvaggio tutt'attorno, e libretti di versi che. recen. Oscar Navarro. 1'ult1mo dei ogn, ora rlt>lln tua pre,rpn~a I abbondante e molti possono YiJi!ore d1 pennellata. Noi che era la Villodna una chiesetta rollf ~~ ln~ocazionl, e grida. a volte, t~mente. o meno. 'h~nno r~g- ·q~a)j r~cco~lie un grup~? P un .tempo Pterno . ~lllll.!O e~sere i ricercatori. vhiamo nel Nord abbiamo vòto a nta Maria, per la vittoria se ne ina 'ella macohina o giù crolla giunto 11 tavolo d1 redaz10" d1 poesie dt un autore g1a ""' (11TO deUP -rup rn·,p.~e. I ~o· la Orìf,!o narra la vita dentro di noi tutti i colori, d . su gente in fuga; ma subito s·erge ne: oh. scandalo nelle pa- qua_lificato:-1 per la .collabo. uola d'alohe inrC1li<-ah1lp e ·. fatti dell"uomo Datini. r~a n~fd:~~t\11C~lorf7e~ sig~ar~~=~t;,:elat:ta:gc combattuta :ot~~~::noco~~ t~en!~~ll~~:i~li g;~"~io trie lettere .. ). ecco questa ranone a Campo dt Marte. ""' clesPTI() fPMr,rlf) 1tnunfp del' mercante Francesco d1 fiori. la fragranza del J)("l5Ce. onnai qu~ttrocent'ann! prima. d 1 h" settimana Recare il naso Uli~-~e. Aut-Aur mare•· ~Iarco Datini. al quale Pra- il Gapore del latte e d-el frutti. Poi, la sel\'a, nei secoli incupita eg i stanc t, e le donne nella pila che sovrasta il Versi imp_rontati ad una Felice intuizione del <:en- lo riconoscente ha eretto un ~~~''\~ 0 t.e dt 0 ~d;~~t~t 1 ~11;~ ~·a:~;i t~al!~~:re paurose, a pena ~=~s~:~u~~r~~t\i~oe;ti r:1~~~-~alto. ~~~~ar~~gt~~:nifi~~uteettt:~~ ~~~)1~t:11r;:~~~~~e d~;!!";~~ ~~T.~nf~~i~; 'f 1;:i~c:~ edefl~ ~f~zz:onp~:~~;~le.nel~uo~~ di sapori. Tutta la pelle del- e in pallido disegno l'ammu!fita L'ansia atterrita della corsa sbarra vati d1 p1ogg1a e le terrazzi- ~1b1!Jtan0lflre. d1 que ... to pre· storia m chiave romaneSC'::l Datini quale vien fuori dai ~~~~!:ti ~~f\'1.1~\~~~~a dJ rovina delle Coglie. ~~ieo::i~n: r:~1a; 1 ~:g~ie~!~t~:::~~ ~net~~ ne ai:igl~Ste di ~orta Castel: ciso _mo~ento ancorato alla <c~e vu<;>I ~igni!iC'ar~ c_di suoi ricordi. dalla sua cor- una potente sinfonia alleq~i- Già, Fi-ancesco d·Assisl, rivestito lo. l_1ev1tate dai sonnolenti lnqu1etudme de I n'?stro ghiotta ironia 3.) nei cm rispondenza: avido di gua- ca. Ecco perchC nelle grandi dai l'icchi Spadalonga il gramo saio, Ma a Pia7.za grande I Ce1; rag~1_dello smorto sole pre· e breve pre_sente •_:un htc et qua~totto sonetti che ha mes dagno. deliberato ad arric- metropoli del mondo si \·edo- s'era fermato, un tempo. là, a curare entrano nella !olla. per l'assetto natalizio. . . n~nc non. 1~_muni ~al mal~ so 1~ sce~a un. ~pp_renato chi re. non mai contento del• ~~1am~~~ 0 % _. sit~:~~~i:: ~bb~os~a~~~ ~~!.7:, 1::zgri:et~~ ~gGh1;;~~i ~!a~~t~ g;~f 1 ~a:a1ro'sfre~;it!~!nle. ra:~;;~ .: t~~i°~~ 1 · 11 dti~~: ~: ;:: dt~~:\~~edid:nd:I~~~~~ ;!~~iosga~:01~::i~; 1 ~~0~~~ ~~r!~~~n~r=~~~m~l~~~·e e~~ stoa.dti. atonici. Ecco perché I ....- bl'3ndendo una gran spada e aspetta. re eh e nmasto. morso _co. e d1 una d1spers1one e. tem· sull ar,zomento. rivisto{' c~r- tempi nostri. <:ospettoso di ~i~;fst;:f:~°: ~EJ-11; :1~i d~~~ l~ c~:!~tt;e:~:~Jl~i~~~~- ~Il 1!~:~m~:1\~~t~~a v~~\~~e c:11~03 e confuso ;:rnrtaJ~ ~71iq;~~;;.la l!t~~~ ~~er~~~'ène~et~~ai~tt~Jnti~' ~~~toi/ec t~i~i'~e;;a :r [;::~; ~!~:~idrto~~oe::~~r=e~~i:~:: Fi so,m:iacciono più facilmente ~~ ~~:::~~ ~~pa 3n~~r: ;o~e~:~::.ni sudata, e palpitante che dal cenno d1:itto d_i altri a strapparlo gone che Oscar Xa\'arro e Letteratura• c:t:impate_ da to. di giorno e di notte; non altri. nei ,pressi del Pa!a- del Podestà, lo slancio repentino coi dent1. tratta_ nel bre\:e r><>:emetf:<> De Luca. Con 11Juc:;tr~z1oni alieno dagli amori \'agabon- tino O dell"-.'\rco di Costantino. Ma, frattanto, una vecchia belva s'era scatti. per tre ~ birate • vorticose, Poveri o no. saranno doni omo111mo. le migliori pag1· di Giovanni Stradone. 11rac- di ed ancillari e perciò for- alle truffe all'americana. Per- nel fitto bosco rintanata e. stenta alla ripida ascesa. su. del monte. 1>er il nostro picco!<:>alberel- ne. a mio giudizio. del vo· conr~ si sn<'d,3 da un·c in· nito. in assenza di figli le- ~f J:ro.sièili:On~~ ~e s!rJ~~~ e f~roce per !ame, Corrono avanti a !are largo i mastri lo dalle fioche l~c1 e d~II~ iume. . . . . . . venz1one • ali _altra. da una gittimi che la moglie non gli ~~h: :a~:ri:iou~:e~~~ ~oa~on~l a~~~:~e,c~~ei;er=nl~~:~ :e~~e c~,;;;i~it:.o:~~nt:~iolnl~ftsacia, ~~~ra t~~;~:rti~~n ..~:i~~ch;~=~ d_cri::d/to~~uc:~~~~:,d:,;~~~ ~!~~~a~~~p~~I ~tr:j~. ~:1n}~: ~ted;:a!u~z~a:~~ d\:Ori:st~~: sul molo del porto di Napoli.. La gente, spaventata, entro le mura i propri ceraioli che dt spalla ranza. apprezzab1lt come so- s1 notano oltre I P_oen11 1,n... no. sia nella narrazione - tare riccamente; non desi- Ed ecco il secondo esempio: della città restava, ed a far legna l'alzano: i muratod. sant'l.Jbaldo. no per. le dischiuse parole p~rfetti di J~aqunn_ Paço una ~derenz~ alratt1._1alità. derò pubblici uffici. che . ..Se mi guardo lc- ii:ambe e o raccogliere ai campi gli artigiani, san Giorgio, gli studenti che_ ~ss1 contengono. a,lcune d.Arcos ~radott1_ da Gmo Sa~ un ~o nel clima. per m_ten- quando \'ennero. curò de- le mani. il colore della pelle usciva armata come andases in guerra: e i contadini, sant·Antonio: tutto lab1h e sf~~gent1 ali orec· v1ott1 e 1_ Poemt ~elle madri clerct. della , pasc~relliana gnamente; legato ad alcuni se:>mi vedo in faccia allo ~pcc- ma non tornava, ch'era g1,ande il lupo. l'impeto ardito della giovinezza, chio. altre p1u ferme. per •.m d1 . Gabriella .~11stral._ cu.- S~opcrra dell Am.er1c_a._ m..1 pochi amici. fra i quali. con- ~io.is ~nt:0~.e~!S: :~t!itaJ: Frate Francesco, avendo compassione ti generoso sangue po almeno. 1 nella memona, rati da Graziella V1terb1, d1 un Pa~ca d o~g1g1omo. sigliere ed ammonitore sag- gente che ebbe fra i suoi an- di loro e in Dio posta fidanza. volle della Città che più ascendere brama. ma tutte ar !date al des~in~. le Liriche di t;mberto ~lan- tras~erito~i (dati i tempi) gio. ser Lapo '.\Iazzei autor_e tcneti d'egli arabi. • .\t;colto 3 incontro al lupo andare coi ..compagni. E salgono l'lngino nella corsa. al ~oro destmo, che 001. rn telba presentate da France- dall osteria _popolare al ce- di lettere indirizzate prinCl· \-Olle, nel mio petto. come un La belva, che lo vede di -lontano, cantando le tue lodi, affaticati u!1'_1ltà. non da ~ensori vi- se~ F!ora (c.scritte a iHu- lebra~ c~_ffe ~H via ,Veneto: palmente al Datini ed alla fiume sotterraneo e lontano. a bocca aperta verso di lui corire per l'erta bianca al taglio del macigno g.'h e P.reoccupat1 ~el trar- mmaz_,one di se stesso _e e ~omrnc,o c!' la solita man- moglie di questi ed entrare scorrere un desiderio di indo- e già gli è pre::."So. Ma santo Francesco O tra i cipressi e i pini delle balze, fico nazionale. vogliamo au- pubbltcate per La memoria frina: I Par1de a Sporta de nel novero dei classici della !~F i:u~~f~:~t;~?:,:~ ;at:ig:~ ~hi~~~o ed:f ~:f:li parla: ~~~e a~l~ ~!~:~n~v!la~a 1}:St, b!~~~t~. f~\~~r~ s~~~~J!~~~t:01!~:vi:~~ ~u~f .)~r~~~tàra~~~~f! 0 ~~\!~= ~!sa~:~~i/ _'Z::{e s~~:!~ a ~~~:t~~a q~:~!~n~ ~~ra~! f;i ridestano e vi;goreigiano co- e Vieni qua, frate Lupo. Io ti comando ciascuno ~1 noi .. per. mtero gh1 _anni tra~cor_s, nella s1· nttardo, se mise a sede d~ brottandola di continuo amo.- me la \·oce di cerrti cantanti dalla parte di C_r:sto, tu non faccia Da sempre la Città. volta a te, vive o a lralt1. menta d1 com. lenz1o~a med1taz.1one _pur .se Doneu. I prese un ponce .. lui rosamente: per lo pnl Jonta- !~f~:1m~~f;~ed~:Chri:6~::! :~~ :a~:1c; ~o.gl~ h~ol~i~i~st!e gli uomini la !ed.e delta tua gioiosa altezza, p1ere. ~~~~~l~ci::~~a e ~~~eJ~\~~er:t~ ;~:e b.~::t::n~n~e.~~; b~r:o~~ f~ ~~n~t~~~:~~0~1;:1 f:c::: e che i pr~dimenti di una a immagine dì D10. Dunque, tu sei da sempre asce nd e a que 5t a pace, 0 Ubaldo, .Nella nu?\'i~sima collan_a teratura. . . chi_. I su la_ bocca ~i at'Cl'a de di casa e lui a Firenze ed ;;;_~ni~~oif:~~~~e11oc\'O{~~e~ ladro e omicida pessimo; e la gente nel canto della tua dolce speranza. d1 e Questioni• (la nv1- Trentacinquesimo e qua- du o tre nei. e lut stava a a Pisa a curare le cose dei ..,:\fa se volr.?o gli oeclii a grida e mormora e tutta t'è nemica. Serena come quando sta che gli ed_itori Latte_s de1;10 di Galleria• .<una or. magnassela .co:l':'cchi •· fondaci: e di qui la corri- ~ardare come sono vissuto. Ma, voglio, frate Lupo, !are pace vecchio, stanco e malato. al Barbarossa stampano a Tonno e che n- mai nota collana d1retta da spondenza fra i due del con.- come mi 50no inserito in un tra {e e costoro, si che non li o(!enda peregrinasti per la sua salvezza. chiama at_torno a sé. oltre Leon.ardo Scia.scia~ è il nuo- Di quanti altri libretti .s! tenuto della quale· e intes· mondo completamente diverso. più ed essi ti perdonino per sempre. MS-ERTO MARVARDl a_ conse!1s.1 s~mpre cresccn: vo hb.rctto d1 Iruser_o C_re: d?vreb?e ~ar cen_no:·· chili suto in parte notabile li li- come ho imparato ad amare Ch'io ti farò dare le spese, menn·e ti. uomm1 d1 cultura quali maschi: Cento caoalLt grigi, d1 nomi. ch1lometr1 dt parole bro della Ongo Sulla trac- ~ioa i~~~e~est!u~!:tor!ìft~\: che tu vivrai, dagli uomini di questa r---------------------' Abbagnano, Barberi Squa· che .viene, cos1 a? aggiur:i- alla cui fine non gi.~nge nep- eia degli scarta!~cci. dei con. Dunque. in Longo uomo e terra. Poiché so bene che per fame ------------------------------ gers1 a L Annuncio pubbh· pure. lo. sguardo pm acuto e ti. delle lettere la Origo de- in Longo ecritto.Te. noi abbia- hai tu fatto ogni male)). BIBLIOTECA S1'RAN'IERA DI P.IE • T RO C ca~o qualche anno fa _dallo h~n~1m~rante. anc~e a ser· scrive quel che era la casa mo due mondi. uno pressochè E diede il lupo a Francesco il pié ritto l~IATTI editore Schwarz. di M1la!10. \·1~s1 d1_un ~onarto cannoc- di Oatini. come se l"era co- anttco e chiuso. l'eltro agitato in segno d'amistà, * C~l Cre1;1~sch1 - scr_:1v: ch1a~e di manna dalle spesse strutta. i poderi. il mangia- e modemo. i quali s'inter\!òie-- e daUa selva lo segui alla Porta Mario L~z1 111una nota d1 lenti. . re. i \·e.stili. i libri. i sen-L cano. Gi urtano. 6i sov.rappon- romana come agnello mansueto. pres~nt_az1':lne -:--.e_ la ,nuova Eppure, qua e la. un no1:1e gli schiavi e le schia\·e\te. ~:io 0 ·~~ànee r::it~~~n ~ : Il desertod1· Lawrence poesi_a 1 ~aliana 1niz_iauna fa- un eerso una ~arala appaio- i fattori ed i commessi di ratte.e, un accento. Proprio in o miracolo eternamente nuovo! se d1 r~accun_mlaz1one dopo no. tra le paipne. Sono se- un uomo instancabile. il qua. cotesto accento 6i rivela una Oggi torna Francesco e i suoi minori tanta d1spers1o~e ... Ed. e ~a g:n1 che r~cc ~md.on ~. a voi: le non lascia\·a quietar nes- definita personalità. '-:In parti- a s'liringere con altri lupi il patto ca~S'a. della mia fiducia 1~ te .. c~uh_ d att1~1 sospest suno e sempre era malcon- colar tono di scrittuIS. una di perdono e d'amore per Ja fame lut. \~1rt_~a~ment~ uno degli ncll aria d1 u~a. ncerc_:a che tento. Irascibile e prepaten- istintiva :!OiiUI rappresentativa d'al,.tre creature. a intridere la pace O I h . ·t . . . . . . autori p1u mtens1 d~I quadro non sempre da 1 frutti spe· te il Datini fu <::empre· ma che s·ap:-e tal\'olta a una fa- e il pane quotidiano in una dolce a qua c ~.mese.e. usci~ dne, .eh~ però gh ti:ap~la. glllmalamente dop~ un pr!c.1p_1-che ci sta sotto gli occhi...•. rati. e Segni• che traduco- anche ansioso p;r le di~gra- bulazione Jinca e sognante. paternità ohe avviva, figli a Dio, la lus ~uo.sa ,1e1za e~1zioi:ie ?.' sguscia_ mcont_rol.lab1le m ce:· toso volontario "sU1cidio Un autore _ mi si con• no lo sforzo di una imma· zie che li te\·ano capi- A dim06tra:fo apriamo i test 1. orfani figli. Bomp1.an_1 ~ uno dei. dei p1u t~ p~u:-e dell azione. ,narrat!= mentale.,. come p~r non es· ceda _ c~he viene gradua_!· ~"ine_r~masta a. mezz,'altezza. Lare: per gla ~•e che tarda- I primi racconti di Longo O t· h f celebri ltbn moderni, I serre \a, Sotto un oggettl\O {ldd1 ser stato capace d1 qualcosa mente atlmando le proprie impigliata tra 1 ramt di una . d narre.tore (alludo a I giorni di i lupicini :a::·il~ ~Jta!it:;3 pilastri della saggez:a di Th. rittura mostruo:-;o nella sua che solo valeva la pena del- intrmseche qualità di poeta. poesia irrealizzabile. e non v3i e dpotev~ essere ~n ~t~ ~ri:~lut~t~e~~~~ ~ee1f!~~ le umane belve arrende! E. Lawrence. un classico da fredda esattezza. s~ sente una la \'ita. Nell'asceta Lawrence ancora un po' disperso nella realizzata infatti. Cui però a on o_oL: enl:'ta pr L e1 moria a quelle dl'erano urm1- O carità che di selve paUTose perenne rilettura, più che un anima liquida. agilissinrn. ec• c'era un odio di se stesso che sua personale ricerca di te- don-ebbe andare non la pos. sa~ceni. l" arr;,_1lco~er. )o na teshmonianz.a di un dram- fa un ardente roveto ove è presente libro un testo di stile e di citata. che ha ~a narrare lo fece ,, straniero II e gli im· mi. ma coscienzioso e atten- sibile tenerezza di una no- e_ ~ n;ig. ie. · a~g ~rt~rago ma di Eè e di tutti. Nelle pri- segreta sapienza documento un'altra sua stona, d'ango· po::e l'Oriente come unica to nella rifinitura del verso stra nota. ma la necessaria n_m. ro _a\ano e_ 0 mc - me. fioriscono d a-icordi di una sempre la !accia del Signore! d'una guerra combattuta e scia. di ruga. d'orgogHo s!re· medicina. L'uomo occidentale e in una sua certa felice penalità del censore. gia\ ano. :a a:;Sioso _e::~- ..dolce età ... di quando ogni vinta da un poeta in nome nato e frenato. e se ne rat- è nemico di se stessq: il de- intuizione del sentimento. A quando quell"auspicata cupat~. e e_a • 0 ~ st /ce\a :f!re~r!u:: À~~~!~i!\~ I (;eri della patria e dell'eterna av- tiene. La prefazione è. a ben serto lo attira per sfuggire e come appare nell'ultima e tassa di licenza• per i poe. c_.i;1an~ncom_c~ · u t~ ta ha conde. vh-e e ri,•ive. e negli Dal' colle eletto del beato Ubaldo v.entu~a .. In es..~ Lawrence l~ggerla. rivelatrice del çe· ricomporsi. La guerra nel de- zona del libro. in e Non mi ti di prima. seconda e terza ~~j c~re~li vi:s~e~ni~-~r~ uomini e nelle cose. con quella ¾'anelante viatore scopre monti ncoslltui,sce 1: \'tcende_ ~ell.a n10 ~ascosto. E se. n~ ratt~e- serto arabo fu quella fuga e contl'asta amore•. in e Tu. categoria? Gli altri. cioe gli so g.li SO. delle due parole i;ob:-ietà e Gecca evidenza che lontani, verdi valli e dalla Rocca, gu~rra d Arabia c~e egh. ideo. ne, s1, n~a non _puo 1mped1re quel tentato ricomporsi di cedrina sorridente e seve- esclusi cui sarebbe negata con cui egli intitolò i libri sono doni naturali dello seri- nell'altezza in!inita dell'azzun-o, all ms.aputa .d~g~1 ste.ss1 _co: c~e nel_!orecchio del le~tore anima e senso. di amore alla ra •· soprattutto in e Ugua- la patente sia pure dell'in- della sua casa mercantile· ~!ftt ~-u1:a~~e~~a b~ta~~;~: pace del cuore, oltre l'ascesa, immenso ma~~t sup~n_on _mgl~s1. sp~nll s1_ tr~cc1, per su~ conto SI re: vitn eon odio del m0hdo. La· le mare, che <'hiude la rac. fimo grado. non avrebbe.- e Cho . 1 nome di Dio e di zione e di una g,LrCrracivile. respiro della terra al cielo. dall mguanb1l~ idealismo 1so- g1st.r_1a .~l~ssu_rrt, a barlum_i. wrence \·inse ~ma guerra che colta: e Eterna sei. e !1el di· ro modo di circolare neppu· ghuadagno •· quella di Dio Alle prime pagine si riallaccia Altri versanti, che un silenzio fondo lano, e che vmse. forgiando a intra\ 1s1on1 appena deh- for!'e non sentt. e perciò potè n~rso moto della pietra e re nelle strade di campagna. 1 . 1 . 1 0 . il favoloso racconto, che ha CO!Te. alito di santità, 0 Uo a-1.do, uno dopo l'altro i capi ~he neate. in un:Arabia incant.i- narrarl-a così pacatamente. del sole I semµ~e ri,rnsci alla gui«;fa di un libro O di fi8 ~:tri~~r:;~ ~~= 0 ·rat;:m~ titolo NJ&Vole e cavalli; dalle ed empie ìa memoria ohe perenne dovevano portarla avanti e ta. eppure dt sfondo. la vera dopo anni. per questo potè nel composro diadema del una sedicente casa editrice. Id . d . . seconde nasce il romanzo: t'erge da valle la Città alla cima impersonarla. e forgiandoli s~oria. l'autobiografia segreta vincerla. Quella guerra era ~ni~ amore I e mai si perde E si pensi' ~ quanto lavoro :~:/~u~· :,t~~~~~~ap':;e\~~ Cronache di Torriana. Non so- secondo la forza segreta della d1 Lawrence. che non fu ar- una sua personale avventura: tl lteve trasmutare del luo verrebbe nspanniato. non d' !" r . . ~~i~J~t dt;r:~~ef :E~ ~eld:i~ =· insonne cura ai figli, ~~~llagr~::::ai1 !~~enc~~ol~~ ~~e~:~ri~~r;~~n!\ ~~;a~~~t:~~~ :gl~:nov~~\~;c~~r~/\~~~i::'~ ~ri~so~e·dl~~t,~'i~~~so i~nr:~/ ~~im~:~~·i:/~~~flrr;i~h~o~~ s~!t \~~d~I Jf~=;~r~er:;f\= stantL inquantoohC anche la Ed essi in devozione voro di vita. Ma questa è so- qualcosa di meno e di più, esterna fu un'ironia. L"ab· sco del tuo canto I e i. quieti dìali auguri di ,fatale e di f~ ~nze c~n \da~ ~gio ~ memoria deU'Jn1anzia e della t'alzano i Ceri della loro fede. lo la maschera esterna d'una tanto di più. uno che non ar- PIETRO CIMA'ITI lavori di donna e il nrno- una nuo\·a annata all"inse- bl'nima 11s~. e ed ~ne put g.ovinezza. pur purificando I mentre c.antano a festa le campane altra guerra intestina, che rivò ad attaccarsi. a credere, verti 11eLrari<1 I che di te si gna della buona poesia al:co. . !;or~ . e e lpes 1· ~0Ù1 ii'~~·;::· ;:1~~ e;~~~! ._ __________________ __, l'uomo Lawrence non vuollneppure in se stesso. e mori (Continua a pag. 8) I colora / sono le appare11ze 1 ELIO F. ACCRocCA ~~~!v1_!1 1 ~ 1 l~a }~~~=· si° f~;~ tint.i romantica: sono piutto- ------------------------------------------------------------------------ g1re con la moglie e la fa. sto due _m~i e due misure, quest'estro di i:raccontare à"le respi:ra 6Cmpre ,.u.Ila sua t<"rra. sono persino mero\'igliare. Po- de. Bis_ogna aj!:it:unjZe_re che 1 sentazione le innoc-cnti crea- coloro che. restando credenti me adopera il bulino sulla la miglia si~o a. Bologn_a: ma u_no realist_ico e_ uno ellejZo- mi parve (clice. Favoleggiavo. P.cr ciò, Nuvole e cavalli C co o molto, ~li scrittori s1ci- la vita 111cac;erm_a,anzi in _fu. tur.e dannate alla morte. Tut- nell"uomo e ncl_la sua coscien- òtra di un mom-enlo -pc;htlc..> ~ la_ e mamncon1a •· _p1u n\·a r~oo. per rivelarci una mro~ cri!'ltianamente raecogliendo la senza dt.'lbbio un raccont_o fa- liani (tolto Veri:: -a.un -po' tut. rena. rivela di jZ1orno _m g1or-1to sembra che debba tr8\"0i• za insopprim1b1le. e ben sa. come sfuma. tra b'.anco e ne·ro gh venl\·a dal pens1e~ d_ella 6 j 3 ~penenza lJJllana: A t:- divine lspiraz1on-e. Per cui non \'Olos.o. ma ln e,,.so il ncamo ti. da Bong<.'l"e ad Aniante) SO:·no tante ...cosette .... piccole e gere Stefano, e non so.ltanto pendo che esi.stono \'alort cter- ce~i \"Olh di deputati O dÌ nta futura. Sospettos1ss1mo. 1 '? 0 di cronaca • .non. e .ma-~ si- può dire. ~i. sia in questo dell'all~oria non annulla il "? lavici e vulcanici (e 11grandi, C'he con quel dovere la ~orte di _Paolctto. Anche m <:hemal n~~na epoca mec- min11>tri.E'. questo libro. Corse egli stracciò i primi testa– ricordare c~{ "'?rni di P~! racconto art1f1c10. almeno per senso d1 une realtà che ..seppur d!r!? non è luo.go , com1:111e). st~nano ...Per esse. Stefan? d~p- la vita. la \"lt3 romana nel canica o ~1ent~f1ca o ,spu~ta:- il diano di sé, di un ..uomo menti ID fa\·ore della chiesa ma, ~ur P icati come P- 1 - q1.tel clhe ne 60. Le traspos_1- trasfigurata, non appartiene al- d1 lin-guag~lo un po strep1tan- pnma s irrita: poi le g1ud1c:1:dopoguerra. do\·e tutto s:1\'Cn- tamente maten.r.hst1ca potra che si pensa ... ma andle e Il e di lascit· .. h I" ~ mo libro. 6~ 0 . invece come zioni alleioriohe dalla fantarua 1'1mposs1b1le. te e furioso. d'idee e di sen. in fine. pl'eoo e lrn"cinato dal- dc e 6i bar~tta. e do\·e Stc-- :;opprimere. si nr:utano d1 ne- ritratto. ora tragicomico e oru . 1 pu. pere e e~pe– stesur?' PDst criort a Nuvol_t e alla realtà _non mi costaro~o E:i eccomi al ...s~ondo tem- timcnti che vanno a galoppo. I.i corre:-ite. !a p~r lui quello fano galleggia come un na.u- g,1_reagli altri uomin! la loro drammatico. del noc,;t:-o terr:-p.)· _nenza del tem~ non lo per: caval_lt. racco~to che quindi nessuna fatica._ tanto era m ($o ..: a Cronache d1 Torriana. Ma Giuseppe Longo. no. me- ehe fanno gli .iltn. Un p»·. in fr,l~o. trascinato e 9battuto m1-iura di uQmini. poiché sol. di un tempo purtroppo in c~isi· su~se che gli mtendtmentl dobbiamo considerare come l'.l me f'lvolosa. m quei tempi. il romanzo della spietata cru- no rari-"sime e-ecczioni. Longo. questo Stefano, Lon.gv ha ìn.:::i-dalle correnti. Le ultime pa. tanto _nel rispetto cJ.i essa sarà A concludere. le mie arole dei testatori fossero attuati \~ra e propria ..,~pera prima,. Ja gioia dell'Csi6tere. Fal!ca deità. '.ur se inutili. e talora descrittore e rappreGentatore .. nuato il carattere degli ita- role d1 que--te Cronache sono po,;sibile riooh•ere I rapporti sono inutili Meglio le ~arole da vesco\·i e da abati· e fini di Longo. e. a mio parer~_ol- era. ~nvece. restare dietro la anche immorali. tutt-e le gue:-. ama Il rilievo p_ulito. le linee l:om. Una i:::mu_"'i~tu:-adietro nere come la pece-: ma for.-e. di fo~e e r..a,11:g:ungerne la di Longo: ·q~elie pa'"o'e eh~ per fidarsi di alcum ; buoni tre modo sio:gol-_re e a tta. marina priiione. contenere lo re. non sarebbe ozioso. alme. essen-2:lall. lo smalto del14 sin- l'altra. e tutto s1 pianifica. Non in quell'ombra di_ Paolctto che armonia. non vogliono uceider~ fa· s e- uomini da lui _ 11. h 11 dl della nascita di questo 1 mpeto. e1opportare 11 freddo no credo. mettere a confronto lC6i. Per~ino nella pagina po- è bello. ~a C cosi. Eppure. tut. sejZue i' pa~i 1>ohta:-1 e sper. A questo punto, io n◊n \·o. ranza, e che chiudono un Pd. _ . • sce I e c_ ~ favolesco nairra.re . e il colore sotto la folgore del sole». cert_e pagine referendarie che htica. o nel t.a~)!io d_i~tu.-ne, ti i nostri postumi giudizi J>Ol'i· du11 di?l babbo, c"è un av- glio. intrattenendomi bre\-e. qu-ef;ti foglietti. quello che h~ ~O\ e\ ano ess~re. sostituitt. dell'animo ehe lo investe ,scuo- lo non Gtarò qui a raccon- testimoniarono la nostra. pr!- mal cede alla retorica e alla sono risultare sbag'iati. poic-hé vertlmi?nto di luce: una g,uida mente sopra questo f'o'1hett1 e titolo ..Qua:"ant'anni do . \ enendo a~1ch ~s.st a morte. tendolo di naBC061.cvibrazioni. tare Ja stori.a di P1k, di Puccl. ma guerra m~ndiale (di So!~ voce grossa ..'. Lavora piut- talo_ra non sono gli uomini a e una sal• rez.za . o perlom~no pianete. pas.s.are dalla lettera- .. Sui cumuli di macene~h· 3 scelta dei capi del Comune 60!:J? dis98ti e con!ess?ti nelle di Arangla la muta e di .altri fki.. d1 _Baldm1. d1. Com1s,i;o,.~1 tosto per lin~e interne. volendo decidere d<:lla loro .sorte. ma le la coseienza del proprio do- t~ra alla ~liti~. con_ il pe- c1 oono rimasti. in,;;:eme co~ di Prato. Creò cosi l'opera pa,g1ne della prosa 1ntrodut- personaggi tanto leggeri c ae- C_1vin(n1. _d1~~oncll1, d1 Puccini. persuader<> 11 lettore: Gol~anto C?S<' e jZh avv~1mentl. che !ore . ncolo. ldd:o m1 Gah-1 .. d e.s. lo spettro d-ella rame. non \':J.- del Ceppo. che dura ancor tJva: pagine ripiegate 1>opra rei da sembrare lnt~liati nel d1 OJeth. d1 M0'1Cardelh. d1 t'0n 11 calore de_!la ::1~cer1tà e s1 muovono al d1AOpr11della ..B1,sogna le,·are la masohe- sere seamb12.to per un 1mbo- 1l"l nessun fantasma di p,;>esia oggi e ci ha consen·ato at- :!m~a:1rd/On~ d~ di~~!':; ;: 0~~:· ~ròrx:, 01 !~~/"c~~e~~ ~:;{C:~i c~e alt;fa~~fn: e ,~uad; ~~,~~•:~~~·r:C:~~t_!.vi~~~i:a~~ 10 Que~fi 0 t;rimi cap'.toli Poi. ~~sf c~:~~e~"; 3o~ 1 eta~::~~f ii ~t~o~:ht~~or~l:i. ~,~rò1t~i~t.toi ;1°"un(1in~!~! ia~~!~!~:i. cant~ tra\·erso le _dciss~tudmi. dì privato. dell.a confessione au- soJito sono ama·re tutte le al- cronoca dell"ultima. con un al ragionamento, direi che Cj!"liarriva 1'8 <=t"ttembre: e l'lt,llla sa.gjZ!o Montaigne. S1 può af. sagg1-"ti autenttci s1 contano sro paeso ci annoia. ma ~~J~ un mez.zo m 1l!enmo. le car– toblogra-fica. tanto che sen•?- Jegorie. Dietro a questa, titan- su~rn~ mtimamcnte morale as- sta _in jZuardia da·\'anti al flus- fu quella che ~u. StPfan?. ha fermare ~!le Longo codesta ~ullt> dita. E Lon~o. a sua la Pt..lh'ere dei ca!ci~ncci. ti: dell arch1v10 del fonda- ~;irf~~~u~ra°1!1 ::,!,~~~~ ~ta!:1a:3~~ita~~:~E:~Le!:~f; ~f 1 !:;~~~bb! 13 Jo1~t~ ..d:"f~~~ !~c-'."t:nciò d~:c°h 0 é s};s.s~a!~~; ~:~:todl a:1 1 !"c~~~:i ~uadi;· 1 1t ~~f:c~=~~:as:~ 01 ~~1f~ 1 ~u~ 0 ~~ri~ !~~~~~aj:1/':na~~ca~ il~~oc~d::t; .. Peroh~ si pos~ continuar~ to~~ssi di un fiato le pa ine re. in un tempo tutra1tro che vanitas ,.,.o 1 1 verso di Leopar- fuori via. Ferm1ainoc1 !nvece. siano calde e vibranti tra le ,:;i rf!v.,gia in fin('. n~iem(' a me J~gme. e anchc- og,gi con- sincc-ro passione. il lum_e della f credere. e b~-perare nel ~a- della Origo nel testo •ng, Immaginato. senza il quale la di: ..,... e J'in1inita vanità del pur curren11 calamo. a quo-ta int:me piegh(', m:i. fuori. nella Mari1rosa e a Paol<'tt0, e Tor- tmua. Giornali.;ta, o sa~i.,a1ta. chiarove-ggenzo, la fc-lic:tà dc\. ~TI eterni, is»~!la ricom,_n- origina . . 1 1 .ese allegoria non a,v,rebbe fondo, tutto..,.. In fatti. Pik e il pie- storia d1 Stefano soldato di fu- loro formalità es,>r~:va. sia- r:ana. che è un paesetto di o narratorO. egli lacera ogni lo 1>punto. il sapore_ delta P3· ci.ari;. a C'Sntare. :-.lo~ lìSl),;'tha- I" rJ?· ma I teS t o Ila• 0 perlomeno perd~reboe di colo Pucci. di eeperienza in rena (che è poi la storia an- no nette in un lucido equil1- poco conto tra i monti del luo~o camune. cal-pe.;ta la pi- rola'. l'acido deJJ'ironia, la com- mo 1rteo che c1 gwd1 a nuo- 1.ano .0 ierno. r:iella tradu. mordente. Per ciò tron paigine osperienza. hanno u, sorte dJ che di Marit'lrosa e d1 Paolet- brio. ben(' imlbr~~liata la piena Montefeltro. Ma anche la..,sù l:t griz1ll delle idef', 9vuota le mozione e lo sdegno e la for- ve disperate battagli~; non zione m_b_uona lingua di ~1- proplziatrici. dall4! quali ap- coOBtatare la \'8nit8. d'ogni lo- lo). che si fa romanzo. tra I d<>isc-nt1111C'ntl dal JWSto della vita è pericolosa e_ ambii,!W'l.falsl1à. e:roclfigge I tornaconti. za. non soltanto della polemi- ~pett~mo Catullo che: in una na Ruffini. Si legge con di– prendiamo quanto questa p~o- ro atto. Passano attravenso la più tristi t> cupi isp!r.ati dalla parola perentoria. . colm_:idi trabocchetti e di a~- difende 1I s.a~ra cht>_ered1tam. ca .. ma soprattutto. delrar:a1mo.- 8 m0&/~ f, 101~sa. ~ant1 1 la do.I. letto piu sicuro e di pagina 63 di .racconto. pure orgaauz... esistenza, e nel mondo che lt gue,rra ancora reeente. _senza Dunque. queste Cronac/1p d1 1?1.1lt1. La terra scott;i a 0Rnl mo dai padn. pur nconoscen~ AggiungdC' I suo, don, di jna ei S{"l 0 til sc.ol- ga m in pagina vtemaggiore 1 l zand08'i com·e naturale m accoglie. come ornbr". Quando dubbio però _anc_he _tra I più Torriana ci dicono la Gtona passo. Mej!"!io.m<'!-Slal sicuro do che i tt>n_,picomminano e ~erittorc. Aggiungete ancòra il acnm~ per la mone pr~me- sti sono t a e . . · e– creature ,e in anime. 6ia bru,. Pik muore: «nella natura non mi6t.H·a11. sob_n. n1tld1ed0:,prt>s. di Ste!ano. di .Mariarosa l" di Paolc-tto e M:1riar~a !n un~ lt> c:ocietà E;1 rinnovano. Nt ~!ore prei,?nante della sua tura di uni J>a~Notto. dthc,at r dr~ rttt, nella ter• ciata da uno s,paumo ongi- un segno che denotas.5(' il tr:1- sivi che m1 ~ia cwp1t.ato di Paolctto. M1nto. mogli~ e !attoria. andarsene n('j boschi avemmo la pro\'a nel sage.l_oumanità .. '\!tf,!iungete in fine il ''.'eae. putl .ae. ma w, pur S0t- sa mgua e te.m~ e le pa– nario e vis 9uto. trasJ)06to e di- passo dell'uomo. Alberi e !o- le~gere. bambino. Stefano è un av\'0· del Belvedere. a fare il parti- sulle anomalie della nostra v1. suo Gguardo pungcnt-e e a un tile filo di pianto. un lar-nen. r~le ~s~te per md1care pan– sciolto in tiguraz1onl .alle,gori- ffhe !ermi. Il mare muto. La li che potrebbc- sembrar.e an. ca~o J)O\'t>rello, di .Paes('. ri- g'ano. Stefano. uon~o liberal<'. ta <:OSliluziona!e: ne ab~iamo t!""'po amoroso. ~otto il quale to. un_ grido, una mi :i.lf 'd1zionC'.111 .. c1b.1 .. vestiti. costumi ed che e simboliche. !iU!fMna e,ecca. Come se nulla che 6trano. o _eJmeno tuo~1 dal~ chiamato per cartolina Non è crede anzi tutto d1 e~<>re a 13. nprov.a oggi, In questi F~- a1 dipana.no quC'Sttnostri g1or111Aspettiamo quale-uno che. crt>- ab1tud1111 sono quelle tosca . • Io camminava lungo il mio aocad~S6e. Eppure un'anima le c~nsuetudinl.. In fatti. no: un eroe. e nemmeno _lo vuol posto con la eo:,~lenro .<' di alietfl e p1ane~e. ora sorn- ora trai,i:1cl <' ora. ridicoli. dçndo. ci induca a cred-ere ne del trecento. Pochi libri -•d"ce la pr06a introdut- prendeva la via d-el ciclo... sapp_1amo che Gaitie-ppc Longo essere. Sa ~!tanto che il Paese potere attl.'ndere giorni m1glto dcnt. e ora irndent1. In una E. a prup01,1todt questo Lon~ ancora in noi stM:.I e 11 di storia vera s - ~are_ e ~ venti mi ,porta:i.-ano Però de-vo. a.mlun)!ere che il è ~1ciliano, na~o a MCRSina: è !n -guc-_rta._dichiarat~ dal_ Re.-;r!· I _quali non arriv..ano. Ar- di qut>ste pa,g1;1e, riponendo .I?~,, no~ facciamo. via.,. n?m1 \'ila; qualcuno ehe c· , d ne a manzata · ena. non r~ iva nd elleniche iJ sus- sapOre di questo libro non è anche lo co1106c1amodi perso- e non sa chiede 8(' sia giU6to nva invece. 6U per le coste una battuta d1 dialogo con d1 sa!r'31sti o di pamphleta1rt3 n 1 in_ uca a , · reggono. per atti– dalle 6 po. e- 50 della libertà tutto nell'allegoria La favola na, in discorsi Jmpe,gnati. con o inglt1t-to quello che deve fa- d~l Belv~ere. la stmgc- fred,. Co!'lcetto Marehefii. Longo si rr.1ncesi: Courier. O'Aurevllly co Siderare la profo nd118 delle tudm_e ad ammaestrare sui ~ro ~rund1 ~ ero ri ionie~ ha momenti di 60.,'ta abbando- quegli occhi d1 ol.·va bruciata re. Un R('. egli di«>... non da. dl~umana. !oli<>, lllc,g,ca, autodefinisce un .. rcaz1011ano ... Alarn. Restl~mo in ~1 nostra. 00st re ferite. qualcuno che le tempt e sugli uommi ed a ~•g~~:!J°; 1 10E mi P c~iedevo. Data. episodi di dolce clegi"l, s!avTllantl sotto. una _folta ~rl_. m· n?:t I suoi <1Udd!t1 .a m~rire portata ,dal tc-deschi: e nPlla :\1a. n~I concrt>_to, LoDgo r('a~ Ricordiamo tutt"al più quaJcht> lenisca .e le uniuenti. costri!1gere ad andare sino come Sofia clliede a Sau.Jino. visioni di terre ~. di alben. !'1era d1 ospell1 quasi cand1d1. tr:aut,_lmente ... Que--to lo c~to str~e I atroce mortt> di don~ zlonano. non è. <' tx>_n vorrei bel tomo toscano o na~leta- .. Ahnmenti dovremmo pen- alla fme quasi rosse un gran nello Spaocio della bestia cieli awurri e moroide nuvole. il viso nobile. _nello~atto del- d ;.111.modi Stefano. ;he ~O· ne e- di bamblnL am:-he d che tutti I r~e1Zionar! fo..~c-ro "?· Ma Lon:go !1on ha bisogno sare che \•eramente una c:viltà romanzo. al para1?one di ue. t . ! t . * Onde accade che La favola 6 j raeserc-na e quasi le parole e dei .2est1 un fuoco mhtllava .lllo stalo d animo di P,10IC'tto.Bloogna dire eh<' que. della sua pat;la. Anzi. è mio di maestri: c,gh t:I con0t,""C'e. e la nostra è t t t hé sto che 1 1 . q . .non an e· a.Ida tutti uelli si muove a wia cadenza che sotterraneo che erompe per 1m- tanti ltali~nl. Se~so del dove- sto è il punto più alto del ro. parere OOe i \terl rivoktzionar1 oono.sce gli altri. Guard3te co_ · ramon a a, p~rc- · pe: 1 s~ 0 mento d! 11. 501!J.nfn 6Ce tal voltaq me- assomiglia a un soffio di danza perio di natura e d'istinto: e re: tcdclta al t:iuramc-nto d manzo. per lc- parole nude con non sono quelli che dicono di mc dc-scri,•e Mascagni morto. t~amontete S_,?noquelle. Ci\'iltà f.~a_re le 1..ecch1e carte ed 1 101 Q-l;l \duoc~H 3 . quali rnag- greca E ciò non merav!glja. allora codesta limpida sobrie- ooldato; ma poi, nel _conii:egno cui Longo. n<-1suo racc&-pric- esserlo. e llllliJari nell'animo o il giard!no della Delcdda. 0 c e la luce dtlla t>0t~1a non I n_ ben costrutti. ho l'ono. no rl6cate arisP1ènde? ". se itkordiamo che Lon-go è si- tà e codC6ta misura, l'~a e la del ;;;entlmentl, c·c qualcosa clo e nella ,sua umana pietà. sono più borghesi dell'odiato la Ferrara di De Plsìs. o la illumina... :~ ~1 presentare al puhbhco ei:~nto del ma:re mi port.ò culo. e che aria di Grecia sl altra portate w.lla pagina, pos- che non va, qualcosa che stri- fenn.a. nel ciclo della rappre- borghet.e; rlvoluzlonarl s,.:moBellana di P.anzinl; oppure co• GIUSEPPE RA\'EGNANl 1tahano. LUIGI EINAUDI

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