la Fiera Letteraria - XIII - n. 48 - 30 novembre 1958

Pag. l5 LA FIEHA LETTERARI.A Domenica 30 novembre 1958 DO VE NEL CENTENARIO DELLA NASCITA DI SEL~IA LAGERLÒF e quando ALESSANDRO PARRON– CHl ha pubblicato nella Bi– blioteca di Paragone della Casa editrice San.soni un \'o– lume sugli « Arti!l:li toscani del primo Novecento"· RE ZO FRATTAROLO ha raccolto in volume per l'edi– tore J\1arzorari di Milano la bibliografia della letteratura jlaliana dalle Ofigini al No– vecento. RICCARDO BACCHELLI, "di cui e recentemente uscito in una nuova edJzione eco– nomica presso Mondadori ., Il mulino del Po». ha ter– minato un volume sulla vita italiana nelle Corti degli Estensi a Ferrara negli anni tra la fine del secolo XV e l'inizio del XVI. II volume intitolato « La congiura di Don Giulio d"Este » contiene inoltre alcuni saggi critici sull'origine della poesia ario– stesca. ELIO FILIPPO ACCROC– CA e LfVIO JANNATTONI hanno pubblicato nei « Qua· derni degli Studi Romani ,, un ampio saggio sugli scrit– tori. dal 1870 ad oggi, i quali si siano occupaU a ritrarre in romanzi e racconti i mol– teplici -aspetti della capitale. 11 saggio. riccamente illustra· to. si intitola: u Roma allo specchio" , • • • Sclma Lagcr!O! La bio;:rafia * Romanticismo inte~rale ,Li * CA Il LO p I e e Il I o Selma LagerlOf, quando, da Siena altrettanto melo- te e operante lo Strindbcrg, I nonni - ma che non sono più rebrale e corrosivo della ru- ~elp~::1/iN~~!~ ; i ~lc1~i~ :roh:mc~t;~!to~u~~ito • ::f~u:Cdo~Ì ~:~~~ ~/a e:tein~!fa:ae_co:~ :::~~ e r ~~~t~:=• ::rc èc~~ !~;:;:_- t~~~ete~~~i vdo:~ ~~~ teratu~a, non era, in Italia, dell'Antic1~s_to », di dipmge- Svezia,_ un~ violenta rea~io: sta» nel Vàrmland si svolge lecarl:a, descnlti in e Jeru· c~mosc~~ta _eh~da qualche de• r~ una Slc1ha nella q~ale ~na ne ant1reah_sta con ca~p1om nel 1820 _ sono rielaborate salem ,,, noi commetteremmo cma d m1z1at1. Oggi, a cento violenza clamo~osa d1 toni e come lo He1dcnstan e 11 ~o- . . t . ! _ •. tess· errori di valutazio– onnl dalla sua nascita, il suo di tinte copre ti vuoto psico· dingo, e come la Lagerlò!, i e r_ivissu e con. genuma . an g,i s_ 1 • 1 La– nome è obbligatorio per la logico, cd e così riuscita a quali avevano ripreso. a na- ta_s1anord1c3 _ .libere dagh et- ne ~ prospettiva che a media, e forse anche per la mutare un paesaggio etnico vi.gare risolutamente m ec- tributi che p1u e sud, anche gerlof ha commesso tenta nd0 in!1rr.a, cultura letteraria. , solare in una corrusca !anta- que romantiche. Ma lI loro in Germania, possono fuor- di rappresentare la gente del- Ho detto: il suo nome. sia di crepuscolo. Così essa romanticismo era qualche viare il camminO della crea· la nostra Sicilia. Eppure cJe– Quanto alle opere il progres- nel cattolicismo, levigato da cosa di più di quello ehe zione romantica. Avventure rusalem,, è anche per noi. s~ C stato assai meno gran- una pratica imrr,e~sa: rav~~ aveva i~perato all'inizio e di un eroismo a volte grosso· un libro potente. Può. per il d1oso. Nel 1909, certo, non sa soltanto aspetti mfanl!h nella prima metà del seco- 1 . h . t - lettore latino avere il fasci· era state tradotta in italia· e pittoreschi e non ne sa ar- lo XIX. Questo neoromant1· ano, spesso comic e, s one 11 ' 1 ntane aver no, della Lagerlof, che una ferrare l'essenza, perchè per cisrr.o, come e _chiamat_o da di amori di rapim~nti e di no de e cose _ 0 _. • g tan~ novella, IL Pettirosso, senza lei. luterana e scandinava, molti. è stato m Svezia - danze. Qualcl.no v1 ha tro- nate da leggi piu lon che un motivo plausibile la_ tutto ciò eh'? è trascendenta- ma io intendo soprattutto di- vato un alito cervantesiano. ancora delle cose. avesse fatta preferire ad al· le ed arcano ha da essere te· re della LagerIOf - il più una nordica reminiscenza del Senza III Jerusalem 11 la co– tri scritti. Ma, fino a questo nebra o almeno penombra e puro, il più pieno e schietto Don Chisciotte. Ma e l'ironi 3 noscenza di Lagerlof è senza 1958, ~on c_redo che al nostro semp:e urto di elemE:nti sca- r~manticismo ?i tutti .i _t~m- romantica, quell'ingrediente dubbio monca e forse falsa. pub~h_co sia stat~ _ reso ac- tenali, non cos~ret~1 entro p1, superante in ~-enumttà o non sempre chiaro in molti Soprattutto per chi non la cess1blle molto p1u che un una legge ed un orbita._ purezza - non, s mtende, In d . 1 . . . . l"fi 1 . possa seguire negli altri ro– quarto dell'opera della scrit- Si giunge così al risultato pregio artistico -:- financo il ei rom_an ici piu_qua 1 ca 1. e . e raccont· arimenti trice. La distanza e la dif- grottesco nel quale l'ingiu- romanticismo originale te- tedeschi che qui, In Svezia. manzi . . . i ~- I f !erenza di lingua non ba- sta e, più che ingiusta, falsa desco. . vie? fuori da prem~e più dr~nunatlci, n~1 qua I a an– stano a spiegare questa no- sentenza di primitività e di L'intera dottrina schlegel- schiettamente germaniche, e- t~•a spesso si butta .J'>C!" le stra riluttanza. Dello 6vedese infantilismo diventa recipro- liana del movimento, che si vidente e· spontanea. vie del tenebroso. o del ma– Par Lagerquist credo che sia ca, onde latini ~ mediterra- contrappone alla classica Non vi è, in tutto il gro"i- cabro. come. per es.. nel « Te– stata ormai tradotta l'ope_r nei scorgono poi nell'autri- staticità, dell'aspirazione al- glio del e GOsta Bcrling ", del- soro di Arne,. dove il pastore ii:itera._ .strinçl_berg, !econd1s- ce _svede_scuna me_nt~ ed una l"infinito,. dell'illimitél:to giuo- la psicologia profonda. Ma Torarin. due settimane dopo simo, e m Italia letto, rappr~- amm~ rimaste a~tlst1camente co d~!la ltbe~a ra_n~.s1a,e tut~ anche questa è caratteristica l'uccisione del parroco Arne. scnlato e. asc?ltat~ alme~o m el h~ello dcli adolescen~. lo c10 eh~ 1 cnl!c1 ted~sch1 del più genuino romantici- trova nella parrocchia tutti i t:g~~:~t\::;c:u~~e~t:~r~ ~ ~~~~ 1 ;o;u~~~n~ 0 c~e~~:~~~~ ~~n~a;>: 1 a~~jdu~ ~~!~\~~: smo. Qu~ndo 1a fantasia si ~~~i. assassi~ati del luogo stentato, a !arsi strada per· ancora, che la Lagerlo! si::i veste e struttura di sistema, S!ren~ e 11 poe~, o narra tor~ nun 1~1. per deliberare_ sul m~ -sino in Francia dove, per la tutta nel e Viaggio mar-avi- anzi per rintracciare e de!t- che sia, gode d1 creare, o di do f:>lU opportuno dt vendi– singolare fortuna della }in- glioso di Nils Holgersson » e nire una idea romantica e rievocare, gesta leggendarie. cars1 dei loro uccisori. o come gm1, il mercato librario ha, nella visione, diremo cosi, per fissarne il programma, egli insegue immagini su im- nelle novelle « Leganti im•isi– si può dire, possibilità illi- aeronautica di una Svezia non sempre si adatta alla ga- magini. scene su scene, e la bili •1. o come nella Leggenda ~itate. L'apostolo francese rap~resentat~ con cuore in- gliard~ fioritura poetica_ e commozione generata dal del Maniero (En Herregard– di _~elma, A~dré Bellesort, !ant~lc; che, _msomma, la La- narrativa tede~ca del glorio- maraviglioso si sostituisce a siigen) 0 in altri racconti che GIOVANNI CAI'..ENDOLI 5ta corre,gendo le bozze di un volume che sarà pubbli– cato dalle Edizioni dell.'Are– neo e che s'intitola: (e L'at– tore - Storia di un ·arte 1). E' infatti la storia dell'arte dell'attore dalle origini del teatro greco fino alla tele– visione. corredata di una ,·a– sta antologia e d>una ricca documentazione iconografica. I! volume C di circa cin– quecento paii,ne in grande formato. ~~:ic:laTt~!;~~i! s~il t~r::~ !~ 1 ~~r"~a~'3e,s~~~t~~~e u;:; ~~u~~a 1 ~3:de~~~~t~s\~ ;r~~~ que~la .. più intima, deg_li al· non cit~ p~rchè. ~on giova in- Setma. LagerlOf nacque it ed ammirata anche i.n Ger- che nei paesi l.a.tini, mo- paese il primo volume di la gioventù e per l"infanzia? avvisaglie del realismo e del fett1. .E. stato dello che 11 Ro- filare_ titoli eso~1c1~enza dare. 20 novembre 1858 a. Mar- mania. IL suo secondo li.- dello d'innumerevoli altri Jer-usalem e non potè _che La spiegazione di ciò si naturalismo. Corr.e sempre man_lic1smo. ha collocato il per ciascuno d1 essi, u_nsunto volumi per l'injunzia. Nel. dopo qualche enno fargh se- può trovare nell'ignoranza avviene per le opere d"artb sentimentalismo al posto del o. almeno un cenno 11lustra- backa, nella provincia sve- bro, Osynliga Lankar (ln- guire la traduzione del se- che ha regnato, quasi fino a che sono vive creature calde sentirr.ento. E' vero solo in tivo dello scritto al quale si dese del Vtirmla.nd dove iL visibili legami.), compa:rve 1909 la. Lar,erlof ebbe as· condo. ieri in Italia sul e costa d'umanità, riesce talora di(- parte, ma è vero. riferiscono. padre di ki, ufficiale del- nei 1894 e incontrò grande segnato il. Premio Nobel Grandissimo favore ha Be;ling » e che continua a flcile. in~rir!e ne?l_i schemi In e Jcrusalem », l'altro Qualche cosa. tuttavia. ri- l'escrcito, aveva casa e favoTe tra il pubblico, co- per la Letteratu-ra, che sempre goduto invece la La- regnare per il e Jerusalem "· escogitati dai teonct. massimo romanzo della La- mane anche per chi non ha qualche ettaro di terra. Fu me lo ebbero poi tutti i consacro definiti.va.mente la gerlOC_in_9erman!a. dove, fin cosi come si pu? da: _c~lpa Ma una rispondenza piena, ger!OC, l'indagine psicologica letto. 0 non può leggere. gran avviata alt'tnsegna.mento suoi scritU S1Jccessivi, seb- sua. fama di scrittrice ~aleff~n~~~ 10 ;i~:of~r= !~~~~~~~ :e~~;~~esa~fl~i~ad ~c~i::i~ :~~~-~~i~:n!e'latr:ea\~à d~~~;~i~ è meno superficiale. Vinter- par~ delle o~re ~ella ~a- :X'IARIO PR.A..Z ha pubbli– cato in questi giorni pre"so la Casa editriCP.: Mondadori. in ncca edizione. un vobme d.il titolo ((La casa della vi– ta u nel quale ~ descritto. camera per camera. oggetto per oggetto. ricordo per ri– cordo., lo !i\9riso appartamen– to da lui abitato. Illustrano H testo riproduzioni in bian– co e nero e a colori. primario e, come assi.sten.- ~~~a ::::~!i r:~~iu~~ -;:onl!ia~~i:a ne~o~:~ :~~ smo. Anche in lingua inglese pare Turiddu (non a quelli di ca si trova invece nelle ope- ve~gono,_ d~l. resto, a~che i~t- ~erlof. Re st a 1 ~monsmo o~l- te, trascorse due anni in messa nell'austera Ac,cade- la si può leggere in quasi Verga, rr,a a quelli, più di(- re della Lagerlof, ed in quella ton reahstiCJ, ma dt scoroo. l lmperatore dt Porrogalha.; un istituto a. Stoccohna fi- la popolarità det GOSt a tutte le opare, maggiori e fusi e canori, della Cavalle- soprattutto che le diede per Qui opera gente della terra, resta il fiabesco avventuroso no a.che le fu dato un po- Berling. mia. di Svezia. NeL 1930 iL minori. ria. Rusticana). Tuttavia è prima la Cama e che restò il cont-adini che l'autrice ben co- di Nils Holgersson. il rag.,zzo sto di. maestra elementare Libera orma.i dagLiobbli- Governo francese la. nomi• Vi è dunque una sensibile certo che, oltre questi, vorrei suo capolavoro: il e GOSta nosce e sa ben descrivere. Ma discolo che Martin, il Gao- a. Landskrona, dove rimase ohi delL'insegnamento, la nO Cavaliere deUa Legion differenza di giudizio, o, piut- dire, ostacoli materiali, si è Berling "· sono contedini che si esaltano skarl. roca maschio. porta fino al 1895, quando potè scrittrice intraprese a.lcu- d'Onore. tosto, di _ra_vore che dispaia s~mpre oppos~o ad _u~ no st ro Qui, veramente, troviamo di mn;tico fervore alla predi- con se in volo in Lapponia. lasciare la scuola per de- ni viaggi. all'estero e fu in Intanto era.no 1tsciti di lettori latm1 e lettori gerrr.a- hbcro scambio s_pirituale e la integre romantica fluidità cazione di uno dei loro redu- con i suoi panorami di me:-a- dicarsi tutta. alle lettere. Italia, donde trasse, tra. Lei, tra. gli aLtri, Korkarlen nici, e proprio _questa dilfe- !~tterarlo con la ~?eale S"'.'e: della creazione artistica, la cc dall'America dove si è con- viglia e con un antropomor- Da scrit,rice d'-isti>1toquar- l'altro, argomento per H (1912), la. novella. dramma- ~~~:: 1~ 1 c~~~tt=~~;~~: ; 0 ;~~= ;::m!~ 1 ~hc~!~ 1 :: eilst!;:a !Ych:~!i~~d;; 1~: r~~~~ 1~ 1 ::: vertilo e_f~tl-0 apostolo di una ft~mo senza -~te il quale dà L'era aveva, a L<tndskronq, suo Antik.r.ists Mirakler (l tica. Dunungen <IL pulci.• mentale della scrittrice la il nostr~. mon_do estetico da monia, la preponderanza del- setta rehg1osa. Metà del pae- vita e palp1t1 e voce wnana incominciato a. rielabora.re Miracoli dell'Anticristo) no • 1914 ), Troll oeh quale, dat canto suo, appare q_ue~lopiu schiettamente, ~n- la fantasia che, liberatasi dai con arte personalissima e pubblicato net 1897. Due manniskor (Démoni e uo- poi incerta, o addirittura fuo• Zl integralmente, romantico. freni della logica, attinge a con stile Lirico episodi di anni appresso comparvero mini. • l9l5· 2 l). In que!te ri strada, quando deve giu- Romanticismo ufficiale, di piene mani ella leggenda e la CLAUDIO RENDINA ha in preparazione un saggio su Vitaliano Brancati in rap– porto all'opera giovanile; ha anche terminato di scrivere un gruppo di poesie che ver– rà presto raccolto in volume presso un noto editore con il titolo: « Cuore di ragazzo n. certe leggende locali del Drottningar i KrungahaJJe sue opere ultime il lirismo dicare o, comunque, ritrarre fonte e marca tedesco, nato trasfigura cd elabora senza suo Vtirmlànd, non remote (Regine a KungahQUe) e della LagerlOf cede a vol- la nostra meridionale spiri- e cresciuto, c"'mc tutti sanno, darsi pensiero dei richiami neL tempo, ma ricche di En Herregardsa-gen (La te H passo ad una più tualità. Di questa essa. come a Jena ed a Heidelberg, il pratici della vita d'ogni gior- ~~:~;iae u!:J:,'~;; :;~:~•::::~ ! :;o"';:r\~::::,: ;:~,~:e E0:::~i;:;~::!~l~ ~ ;, ~ •:11~~~:~~~t:i~~y~;I~ E;:~ [;:€t2~ !~N!t ~ if :1 ;~::~i :~~~f:~g~:.; un settimanale di S t occol- ce in Palestina, Je1,usalem ... ,... ..., più falsi. Degli italiani, in ancora di Kleist e di Hoff- re, di un movimento, tra la ma, lo e Idun », bandì un (1901·02), la. seconda ope- e mp r a.leggiante. ispecie, non ha mai saputo mann, eveva avuto, s 'int.en - fine del XVIII e il principio concorso letterario SeLma. ra. capitale di lei. Nel J904 Già anziana la. scrittrice cogliere che la vivacità este- de, i suoi aràent1 seguaci in del XIX secolo è attuato, in La.gerlOf vi niandO quei seguirono le e Ler,gende di si era trasferita nella na- riore, l'abbondante gestire, la Svezia, che si erano chiamati Svezia, con assoluta natura- suoi racconti che già era- • 1 d ) tìa. Marbacka dove tra.- tradizionale esuberanza ver- Atterbom, Geijer, Tegnér: ma le1.za dalla Lagerlo! al termi- PIETRO DI DONATO. au- no capitoli. delta Saga di ~~~ ;l ~;s:,u~t1:~ 1 .e:l scorse gli ultimi. anni e do- bale. Tutto ciò che vi è di quel romanticismo d1mporta- ne dell'Ottocento e sulla !o~~istie;ra r:mm~~attr~~a~~ GOsta Berling. Vincitrice grande libro per i più gio- ve la morte la. colse il 16 ~~ta eq~~:~r:lo m~r~~~~~~ f1~=on~~~~ ~~ch~n inpe~::zii sof~!a e tàs~os~irl~~v:~n\o~ fu tradotto in diciannove ~;~~e:s°:ai•~!li~!t~~=n~ vani, il. e Viaggio me"a1,i- ~::: ::.;i~i~:a g:i:~: ~~~ quell'intima armonia che vi dopo di lui avevano regna- e Jerusalerr. ». ~;w: i~o~;i~?;,ub~»~f~; !:l ~~i:io q~r~.'1f ?~;,°i ~t,o';! (Nr~a'\ 0 res 1 = 0 -::1!,11:u:b~,.lsto:,~~Ld~o::eo';ç{ : ~~:n,~· ;,~~.:. co,ate e ~~!f~::;~?,i~i~~[:i~E::; 1r 1.:~ i~:?!i~fruii.~;r =~~tt 1;1~~! 0 ~:h~~~ blicato a distanza di venti di Svezia, tradotta subito '"" "" C. P. acuta intuizione. Perciò essa meno che da Augusto Strind- sane, che l'autrice ha udilo ~~ni ti~~o: se:~n~~ :c,~:~z~ 1-------------------------------' ci ha descritto una Caterina berg. Tuttavia, ancora viven- raccontare dai padri e dai (Questa donna) che narra la storia d'amore fra un mura- tore italiano in America e IN una vedova di origine inglese . . .. GHAB IL HAGNANIHO « LA SITUAZIONE n, nu- :~r; ~~e~~ti~~e V~~iri~tut!~ Ingmar andò verso _ la. baracca d'Ing– r~ni di Alcide_ Paolini, e<_ Qua: ;;o;~:fci~~~a c:~~~;~i/~df ~!l~~:,; 0 ~t~:~ ~J~od~ tra ~lto _e realta ,> ~l rie voci forti e concitate. Dovevano es– G•org,o _Barben ~qu~rotti, serci, là dentro, dei forestieri, e subito « Anabas1 e _catabas1 d1 Ru 1- lngmar si -ritrasse. Ma, mentre era su.l b~.,u" ct1 Gianr1i Nicoletti e punto di andarsene, udi una. voce d'uo– un "Ricordo di Vieri N.m· mo altissima, che diceva: e Siamo t-re netti» di Ugo Fasolo. Inol- frat'elli, o Giovanni Hellgum, e siamo ve– tre. poesie di Rafael Morales, nuti da lontano perchè tu ci. dia conto del Cerala, Lo.nd.i, Marniti. No- nostr~ fratello m_inore eh.e è a_ndato in d" T · · e un America due a.nm fa. Noi sappiamo che '}arda'.\ R~n t, orr~r Sereni laggiù si. è iscritto alla. tua. comunità ~ me J O in prosa • · una lettera ci. ha informati, di quesh • • • giorni, che, a. furia. di stillarsi il cervello MATIZ.IA MARONI LUM- sulla. _ tua dott_rina, nostro fratello ha BROSO ha pubblicato presso smarrito la..,ragione..._• .. l'editore Rebellato un v~Iu: lngmar s\ allontano m gra~ fretta. _ me di riflessioni e pensieri Dunque cerano anche altri che aveva. dedicati al proprio cane. Il no ragione di muovere a~cusa. a ~e!lgum, titolo é: « Solitudine con Gu- e anche cost~ro, co~e lut: da.i:an~t a _,HeU– stavo >).la prefazione di Pan- gmn si sentivano incertt e tndtfest• filo Gentile. Ingma.r, adesso, scese giù alla. seg~eria. • • • lngma rone gici vi stava lavorando d1 for- « L'ALBERO» diretta da za. Mentre strideva la sega e crosciava. c·rolamo Comi. pubblica l'acqua della cascata pa:ve ad lngmar n;ll'ultimo numero «Il pen- di udire un gr!do che veniv~ dalla. bara~– siero italiano nel Trecento,, ca; ma non vt badò. Non cera pos_to, in di Ma.rio Pensa. 11 Fray Luis lui, in quel n_1omento, che per l'odio fe: De Le6n e Sainte-Beuve nel- roce che sentiva contro Hellgum. Tra s~ la critica di Menéndez Pe- egli. continuava.. a rifare il conto di c10 Jayo )) di Oreste Macrì. (f Ri· che Hellgum. gh aveva portato via: Cer– lettura di Onofri 11 di Villo· trude e Karm, la sega. ad acqua e la. rio Vettori. 11 A proposito del- terra! . l'amico Ca\·ani 11 di Cnrlo Ancora r,li parve _di udir~ ~n grido e Betocchi, « Lettere all'Anta_- pensO tosto che quei for~stten dovevano gonista ,1 di Girolamo Comi, essere venuti alte man~ con Hellgum. , II canto VII delrinferno • Niente di male - penso lngmar - se di Mario Marti. u Frammenti anche, tra. loro, si accoppavano . . Inediti da Saggi e Teorie 11 di Ma ad un tratto risuono acutts~imo 1':~ Arturo Onofri. <( :\Iemoria di grido d'aiuto, e allora .Ingmar St Lancio De Pisis » di Vincenzo Ciar- di corsa su per it pendio. do, « se mi offri re br~cci~ » Più si avvicinava e più distinte udiva di Cri.stanziano Serr1cch10. le invocazioni. d'aiuto di Hellgu.m, e quan– « Canti popolari pugliesi 1> di do fu presso la ba.racca, pareva eh': addi· Paolo To3chi. « Nola sulla rìttura tremasse la. terra per la violenza ceramica Apula de1l'estremo di quella rissa. Salento 11 di Mario Bernar- Jngm.ar soteva aprire le porte senza far dini._ e un imp?rtante. car_- rumore e questa volta. raddoppiò la sua tegg10 tra ~acn e ~pinelh_. abituale cautela. Scivolò zitto zitto nella ol~r~ a rubriche vane e di stanza e vi. trovo Hellgum che, sospinto critica. RED alla parete, si difendeva con una piccola accetta. I tre foresiieri, uomini tutti grandi e gagliardi, r,li dava.no addosso con pezzi di legno che brandivano come eia– -e. Armi da fuoco non ne aveuano ed lngmar capi che erano venuti cot solo proposito di dare a. HeUgum un buon ca.· rico di. legnate, ma. che poi, quando lui s'era difeso, era.no stati presi. dalla. furia omicida e che ormai ne andava della sua. vita. Ad Ingma.r quast non badarono. Non si trattava, in fondo, che di uno spilungo– ne sgraziato. Per un attimo lngma.r si fermo a guardare. Gli sembrava. di far uno di quei sogni nei quali ci si trova proprio davanti a ciò che sì vorrebbe, senza. ca.pire da. che parte Ci venga. Ogni tanto Hellgum gettava un grido d'aiuto. • Non sarai così. scemo da. soccorrerlo!•• pensava. Ingmar. Ma uno degli. uomini colpì adesso HeU– gmn al. ca.po con tanta violenza che que– sti lasciò cadere l'accetta e si accasciO a terra. Cli altri buttarono subito i loro pezzi di legno e gli saltarono addosso. Un pensiero attraversò in QU(l punto la mente di Ingma.r. C'era. nelta sua fami– glia 11na vecchia l.egge.nda, secondo la quale ciascun miembro di essa doveva, una votta nella. vita, fa.r qualche cosa di malvagio e d'indegno. Che fosse quella. la sua. votta? D'improvviso uno dei fratelli si senti preso atte spalle da due braccia robuste che lo sollevarono e lo gettarono fuori della stanza. Il secondo non ebbe nep– pure il tempo di pensare a levarsi che giQ. gLi era toccata la medesima. sorte, e il terzo, che era riuscito a drizzarsi., si ebbe una tal botta che lo mandO, a ri– troso, a fare compagnia. agli altri due. Quando tutti e tre furono 3caraventati fuori, l11gmar si piantò sulla porta. e Non vorrete mica tornare, per caso? » domandò ridendo. Non gli sarebbe nep– pure n,iaciuto che quelli avessero assa– lito anche lui. Gli avrebbe fatto bene dover impiegare tutte le sue forze. Anche ai tre fratelli sembrava che ve– nisse voglia di ricominciare, ma ad un tratto uno di loro gridò che dovevano battersela perche aveva visto qual· ~uno venire in qua sul sentiero di.etra la boscaglia di ontani. Tuttavia erano rabbiosi di. non aver po– tuto spuntarla con Hellgu.m. e, proprio mentre si voltavano per darsela a. gambe, uno di loro si. getto come uno sparviero su Ingmar e gli pianto il coltello nella nuca: e Tienti questa. per esserti voluto tmmischiare nei fatti nostri!» gli gridò. lngmar stramazzo a terra, mentre quello scappava via sghignazzando. Due minuti dopo Karin era. -nella barac– ca. Trovò lngmar seduto sulla. soglia con una ferita. alla. collottola. e vide Hellgum dentro la stanza. Si era. rialzato, ma stava. appoggiato alla parete. Teneva ancora. in mano l'accetta e aveva. la. faccia imbrat– tata. di sangue. Karin -non aveva visto i fuggitivi e cre– dette che fosse stato lngmar ad aggredire HeHgum e a. ferirlo. Si spavento tanto che le tremavano le ginocchia. «No!» pensava, e non puO essere; n~:f– suno della nostra famiglia sarà mai un assassino ». Poi, d'improvuiso, le tornO in mente la storia di sua madre e mormoro: « Si, sì, ecco donde viene q1testo! •· Passo davanti a. lngmar e corse da Hel.lgum. cNo, no, prima Jngmar!» gridò l·lellgum. * Non si cura l'assassino prima della vit– tima'.» disse Karin. « Prima lngma.r, prima Ingma.r! • urta– va Hellgum. Era così eccitato che agitava l'accetta contro Karin. « E' sta.to lui, lui che ha colpito gli assassini, che mi ha salvato la vita!•- Quando Kurin finalmente ebbe capito il senso delle cose e si vottO verso lngmar, questi si era levato in piedi ed era. uscito. Karin lo vide che stava attraversando lo spiazzo, barcollando. Cli. corse dietro gridando: e I11gmar, Ing· mar!». Ma Jngmar continuava. a. ca.mmi· nare senza neppure voltarsi. Senza troppa fatica Karin lo raggiunse e r,li poso una mano sul braccio. « Fermati, Jngmar, che ti possa fascia– re», gli disse. Ma Ingmar si svincolò e contmuO la sua strada. Avanzava come un cieco, vacillan– do, senza badare al sentiero ne al P')nte. ll sangue della sua ferita -~•era 1a1to stra– da sotto i panni e colava giù 111 una scar- pa che ben presto fu. tutta plena di san– gue. Ad ogni passo che faceva il sangue schizzava dalla scarpa e lasciava un'im– pronta rossa suL s1to!o. Karin. correva dietro a lngmar torcen– dosi le mani :« Fermati, lngmar! rimani, dove vuoi andare? Resta qui, lngmar! ». Ingmar andava. dritto verso il bosco, dove non c'era proprio nessuno che po– tesse soccorrerlo. Karin teneva. gli occhi fissi. sulle site scarpe piene di sangue. Ad ogni momento le sue orme diventavàno più rosse. « Dio ti benedica, lngmar, che hai soc– corso Hellgum •. disse Karin con voce tre– mante. « Per fur questo si. deve essere davvero un uomo forte, avere coraggio da uomd!». lngm,ar camminava sempre, sen.:::a ascoltarla. Un piroscafo della naviiazione svedese che porta il nome della scrittrice Allora Karin lo sorpasso e gli sbarro la via. Egli si fece da parte senza aprire gli se è con_tr? il profeta, ma rat- alle pietre e agli animali. al- occhi per guardarla e mormoro: tra m~ta e perdutamente con le piante e alle stelle: temi • Va. a. soccorrere Hellgumi ». lu~ e risolve ~i lasci~re la pa- e vicende per i bambini e per • Ascolta quel che ti dico, Jngmar! tna. l_ecase, t campi per emi- il cuore dei grandi che sia ri– Halfvor ed io eravamo pentiti di. quel che ~ar m Terrasanta. Pure qui masto un cuore fanciullo avevamo detto stamane ed to· andavo ap· 11 noS t ro spirito latino avver- ella Danza delle Gru. dov~ punto da Hellgum per dirgli che tu .devi te la presen~a di un d_iafram~ culmina l'inestinguibile Uri– avere sempre il mulino!». ma opaco, insuperabile. Qui smo del viaggio di· Nils Hol- • Già, e adesso potrai darlo a Hellgum! • ci sc?ncerta, insiem~ con l'at- gersson. non c'è tutta la La– suonò la. voce di lngmar. Continuava a teggi~-m~nto roman.ttco, la ca- gerlO!. c:è di lei soltanto una camminare, inciampava ogni tanto, ma rattei \Sllca. rr.entahtà _lutera· parte. ma essenziale. Quando na che chmnque abbia sog- tutt·, · · • andava. andava. sempre. giornata in Svezia ha, del _ glt ~sser1. alati e non Karin gli correva dietro cercando di resto, sentito operante e, vor- alati. asp1ra~o ad inalzarsi afferrarlo. rcì dire, incombente intorno sopra le nubi. a cercare oltre • Devi perdonarmi se, per un momento, e sè non soltanto negli aspetti quelle. a liberarsi dal corpo ~t:tos~~~i~~ll~u',1:. 'J.:'~!u!~a.c:aecif ;e;;~s~ì:; religiosi, ma pure in quelli greve che li ritrascina al suo– diversamente •. più. norm~li della vi~a, in una lo. a &Piccare il volo verso e Già! per te era. facile credere tuo fra- !usi~me dt sac.ro e dt pro~ano, il firmamento, questo anelito !elio un assassino!» disse lngmar sen.:a ~i pli:i~~, st ~h~ 1 i~~c~~~ar~~~ ~ immenso. inebriante._ esprime voltar la /accia. verso di lei. campi e tutte le attività. Ciò ~n elemento romantico puro. Continuava ad andare, senza fermarsi che la Lagerlof narra è, in 1~ nostalgia dell'irraggiungi– mai. Quando l'erba che egli aveva. pestata Svezia, non soltanto possibì- b1l2, ma tocca. insieme. le si. raddrizzava gocciolava sangue da ogni le, ma neppure anormale. n vette di una poesia non com- st~o~desso che Ingmar continuava O ripe- suo racconto è stato, proba· posta secondo i paradigmi di tere il nome di Hellgum Ka.rin capì final- bilmente, ispirato dal vero. un programma e di una scuo– mente quanto egli l'odiasse. E capi anche Per noi è assurdo. Le crisi la, e che anche parla al no– quanto grande fosse ciò che lngmar aveva mistiche sono frequenti, pu- stro come a tutti gli spiriti fatto. re tra la gente più umile, sensibili. perchè è poesia sen- SEL~tA LAGERLOF j là dove ha trovato terreno za aggettivi e senza etichette {traduzione dl cano PicchJo) buono lo spirito inquieto, ce- CARLO PICCHIO .

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