la Fiera Letteraria - XIII - n. 48 - 30 novembre 1958

LAFIER-A LETTERAR Anno XIII . N. 48 SETTIMANALE DELLE LETTERE DELL ARTJ E DELLE SCIENZE Domenica 30 noveml:ire 1958 SI PUBBLICA LA DOMENICA Direttore VINCENZOCARDARELLI QUESTO NUMERO c.;. 60 DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE: Roma • Via dJ Port.a Cast.e.llo, 13. Telefoni: Redazione 655.487 - Amministrazione 655.158 - PUBBLlCITA': Amm1nistraz1one: « LA FI..ERA LETTERARIA n - Via di Porta Castello. 13 - Roma • TARIFFA: L. 150 al millimetro - A BBONAMF.NTt: Annuo L. 2.700 . Semestre L. 1.400 • Trimestre L. '750 • Estero: Annuo L. 4.000 . Copia arretratn L. 100 . Soedlzlone In conto corrente oostale (Grupoo 11) • Contocorrente oostale n. 1/3l 426 DI CUI SI PARLA. * La dispersione dell'uomo * I"RACCONTI,, DI BILENCHI di BRV~ELLQ UQNDI * J!Ì~;:sf1~ ;~; g~!"?i qd~a~f~ ~:~ti. 0 ~\:u;;:ss 5 tl1a~1\~~~n:~~~ f~e~o~ 1~0 ;.f;i~~~~~ q~al~~~g~:: di F E,, n, ,,, A,,· no fl I li n I ti sovente nella lunghissima. in giro l'idea delle e diffe. gli uomini c'C diversità e gridata Italia!) ma in ogni rcnze• fra gli uomini. per non differenza. gli uomini in Dessi, in Emanuelll, nel certi personeggi: Marco. Di-1in tutto questo primo gruppo città lrovando lo stesso. e cui lo spettacolo che vedia- stanno e ammucchiali• e primo Pratolini (e ad essi po- no, Andrea, Anna, Bruno, di racconti, oltre al nome in ogni, o quasi, parte del mo nelle città e nelle cam- non c'C alcun isolamento ari- tremmo aggiungere un Del- cosi da offrire nella raccolta comune di un protagonista, mondo, incontriamo paesi e pagne (cb ventimila anni lo stocratico, nessuna salutare f\nl, anche se quest'ultimo di cui si parla quasi una trac- Me.reo, una prima apparlzlo- cittadine di provincia, che uomo ha preso l'abitudine distanza. nessuna fiera soli- istintivamente portato a for· eia, che non è una traccia di I ne di quella che è la repul- sembrano tagliate fuori da di non occuparsi seriamente !udine. Nella differenzia.zio- z~re la realtà, ,a deformarla identità assoluta tra perso- sione O I'a!fezione, o l'una e tutto, dove chi vive e chiu- delle cose umane) sa.rcbbe ne organica. gli uomini pro- secondo le es1genze di un suo nagglo e pe~sonaggio, ma di l'altra assieme, dei giovani so in un breve giro, ridotto da considerarsi pacificamcn- prio in quanto tengono un estro particolarlss1mo) quello affinità morali alle quali è protagonisti di Bilenchi ver· a scarsissimi commerci in- te come un frutto della posto nell'organismo (quel· studio di un'umile verità non affidata poeticamente l'asso- so gli avi viventi o no. tellettuali e morali, costret- e differenza• umana. Ora C l'organismo che non è mai significava affatto ricalcare ciazione di certi stati d'animo In "Dino, invece appare to, per la pochezza dei pro- da dire, che il distacco e dato. che C Sempre da fare le strode di un Intimismo e che appunto persistono se- per la prima volta un altro pri contatti. dei propri rap- J':ltroce e diversità,. che si e da rinnovare. che non è di un crepuscolarismo, ma condo la prospettiva nella tema tipico di Bilenchi, la porti. a sentirsi parte e par· accumula fra gli uomini (e mai garantito e non C pos- nella società italiana di que- quale essi sono angolati a scoperta giovanile dell'altro tecipe di un misero orga- meglio si farebbe a dire su- sibile solo come mito e sen- gli anni diventava un impe- seconda delle situazioni. sesso e il suo rapporto con nismo. tolto alle maggiori gli uomini), e che è un frut- timento o e comunione>) so- gno polerr.ico, oltre che poe- va aggiunto che in ogni gli a!!etti familiari con l'ami- sfere del vivere. Quelle in- to di inerzia, di atroce man- no profondamente i so Iati tico; era la scoperta di una racconto del Bilenchl traspi- cizia, ed anche con il.a com- finite genti sedute sulle canza ritmica e armonica. è l'uno dall'altro, non possono amara provincia it.aliana, ra una certa aura familiare plicata materia di situazioni porte delle case che guar- esattamente il contrario del- convertirsi runo nell'altro. tanto più 3mara quanto, nel- che si trasfonde dall'uno al- economiche generali e parti- dano passare le macchine la ·,differenza• tra gli uo- non sono interscambiabili. la maggior pa11e dei casi, si l'altro: la famiglia del rac- colari. Tra i più belli nello ci fanno sentire la nostra mini. Una società disorga- non sono ammucchiati. Net- trattava di una provinci'l conto • La fabbrica• in cer- sviluppo di un tema siffatto è atroce inorganicità. Essi non nica non può dar luogo a la diversità sono i.nvece am- ricca di tr3.dizioni civili e to senso getta un riverbero in Il racconto che reca per ti- sembrano servire a nessuno. differenze ma a e-diversità>. nrncchiuti: non c'C onda rit- culturali, come quella tosca· quella di « Due vedove,. Si tolçi "La mamma,. nel quale non hanno contatti con le cioè a stacchi bizzarri. a mica tra loro, o articolazio- na, lombarda, piemontese o tratta di due storie desolate si intreccia la violenta pas- città, non sono membri di inerti trasfigurazioni. ad ac- ne, non c'è e spazio• dietro emiliana,, e ancora vibra~t.e di famiglia, ma dietro di esse sione sensuale di Marco (tor- una grande comunità: la na- cumulazioni spropositate. di loro, ma solo incoeren- Romano Bilenclu degli echi delle lotte pohh- si svolge una trama sottile di na il nome di questo pcrso- zione si costruisce dentro E" una , differenza> quel- te. misteriosa e diversità•· che e soc1ah -soffocate dalle affetti positivi O negativi, nagg 1 o) per la bella comqui· poche sfere c~e si t:aggono. la che c·è tra mc e gli uo- pu ~refazi.oi :ie n~ll'in?rgan~co. , Dopo alcuni annt d1 .s1len- esigenze d1 una d1ttatura che arruc1Z1e e 1epuJs 1oni che 61 lma Lina, e l'amara presen– a sdegnoso rnnorch10. tutte mini seduti sugli usci nelle Gli uomm1 e d1vers1 • abita- zio (quasi qu1nd1c1) durante p1opno m quegh anm sem· sviluppano nella ltaccia di za accanto a lui della rr.adre. le altre. Questi uomini dei doloro:-:e provincie? No. è no vicini, non hanno forze i quali 'l'att1v1tà d1 Romano brava ave1 toccato 11 mas- mteress 1 conciell attTaveiso che prop11 0 con una sua evo– paesi deserti seduti sulle una diversitil, poiché e' e in movimento, relazion_i che Bilenchi si era particolar: simo della sua potenza e .del- i quali trasparisce altresi il cazione della fanciulla ha porte delle ca~e .. ~ccedono differenza solo tra gli ele- 0Cfr3!10. loro operose distan- mente riv?lta ne_!.campo d1 la sua tracotanza. ~ra. ncer· complicato disfarsi di una svegliato l'Interesse del gio· a una parte mfm1tamente menti di un organismo. E' ze. Essi potrebbero conver- un giornalismo nuhtante, tut- care In quella provmc~a non provincia borghese. Così al- vane per la sua bellezz.a. misera della ricchezza uma- necessario che una totalità. tirsi l'uno nell'altro. perché tavia assai ricco di interessi 50ltanto la grand: n01a che tre siluaziom familiari, Inter- Proprio in questi racconti 50 - na, ne. se essa (cultUL':l, sia presente e armonica per- non hanno forma (altrimcn- e di impegni cultu:ali l'ap- si estendeva su ·SI e.ssa, ma dipendenti appunto nelle di- no già in nuce tutti i motivi grandi azioni spiritua)i, pro- ché qt\alcosa si differenzi. ti avrebbero opposizione, p,arizione pt·esso l'editore Val- mettere in luce altres1 le pro: verse ambivalenze degli af- interni della narrativa di Bi- fonde formazioni. rapporti e In una musica il differen- ritmi e rapporto). lecchi di un suo grosso vo- fonde angosce, i sotterranei !etti e degli interessi sono Jenchi il mondo di Bilenchi, Spadini: • Figura• ritmi 'maggiori•) arriva.s- ;darsi cli un nucleo ritmico Quando jncontro un uo- lume di prose_ narrative., sol· d!ssidi m.oral!, !o squ;31tore q~elle dei racconti "Il nonno e dirdi altresi che in essi la .. se loro, sarebbero forse u~ è il risultato d'una pro- mo qualunque cli una terra lo il titolo d1 Ra~conti che d1 l~na vtta italiana ndot~a di Marco• e,. Le nonne,, ma sua narrativa si imposta an- fre una toscanita .che non <;:al racconto e Il capo!ab– grado di affronta:la e d1 fonda tensione armonica: ci qualunque. quando in una raccoglie prcssoc~e tutta la al sil:~zlo, _scavando. proprio ambedue in certo senso trag- che come linguaggio. cioè nei scade _mai e bozzettismo e a bnca, ---: che è i~ ~m~-pd– elaborarla organ!camcnte, si dHferenzia solo profon- strada d'Italia sulla porta sua produzione d1 narratore, nel p1u ln~1mo e. vivo con- gono un ccrlo riverbero da termini di un'esatta rispon- lingua1olismo: una prosa ma- ma i:ed3:z1one_uno oei p1u no: perché sono ~rga~ica~n~nte, damente rivivendo in ogni di c,1sa un contadino mi a\l'infuo:i d~l romanzo Con- tras.to degh ~ff~~li, sc.oprcn- e La fabbrica, e da "Le due I denza dell.a nan-azion~ .al~ gra ma non fredda, _di~dor- ti d1 B1lench1, a~~e. perche per un peso d1 ab!tud1111 se- nucleo la totalità e in vi- guarda, il mi O dolore e seruatono dl Santa, Te;es~. d?. 1 co~trasli.?1u so.tt1~1,ma vedove,., mentre la Joro le- l'ambiente. La sua analisi s 1 na, talvolta, ~a mai sciatta, esso impostava g1a, s1a pure colari, incapaci d1 quei la- sta della totalità; ci si dif- spesso un dolore della di- dal 1930 al 1944, ha 1! s1g111-piu veri e piu forll, m un malica illurr,ina le situazioni compie con i mezzi 6carsissi- volta ,alla prec1sa espressione FERDIN~O VlRDIA vori. e_di quei. ritm_1 vi.tali. ferenzia nell'opposizione, ma uersità elle non è differenza. ftcato di un ritorno .alla. Jet- sottofondo che ~1 tramutava del racconto • I pazzi,, Vi è mi, ma essenziali, che gli o!- delle cose. (continua a. pag. 2) Enormi energie giacc1ono anche nella relazione con Me lo sento addosso quello teratlll'a di uno degli scritto- nel ;sottofondo d1 .tu~ta_la .vita inutilizzate in fondo ai loro gli altri uomini'. La diffe- sguardo, che mi rapisce nel ri più interessanti di quella e.d, tutta I.a soc1eta 1tahanal-------------------------------------_-,----– cuoi, e nei loro cervelli, ed ,e11za p,esuppo11e l'o,ga,1i- suo mistern. mi ritaglia in generazione di giovani che di quel penodo. . UNA GUSTOSISSrnJA EVOCAZIONE DELLA VITA D'UN PATRIZIO ROMANO Al TEMPI e~si non si ~en.tono me?1br~ smo come. la cli.v.ersità pre- un battito di vita che non appunto ~ra il 1930 ? il secon· Era dun.que u~a n.3rra.tiv~ T , , T , , , T TI COSTU'lE DELLA RO111ADI OGGI d1 una soc1ela. capa~1 d) s 11 ppone L'ino,gan,co. La pre- potrò conoscere mai. mi por- do confl1llo mondiale reca· che_obbediva 0H1céhe a 1spl DI AUGUSTO CON EVIDENTI RIFERIMEN AL 1' meditare e riflettere m se sentazione de 11 a diversità ta via in un flusso che mi rono nella nostra narrall"'.a ra.z,on.1 ~ersonahss!me, a m- tulta l'immensa poten_za del- come differenza era il frut- sembra tragicamente , ecce- l'apporto di un n1-:1ovo studi~ clmaz10111 ~':tteranc spanta- * le cose umane; essi son-.) to del presupporre la , na- zionale >. La mia sofferenza della realtà ita'i!ana, sarei nee 1 alla ,v1:;ionL del m~ndc. elementi di piccoli gruppi tura umana• presente e ope- è alloro veramente data dal per dire dell'umile realtà i,ta- e ~ella vita, alla· fantasia e d • M 11 derelitti, esclusi da tut,t~, rante in tutti. Era quello lo non ritmo: quello sguardo liana, condotto sia tenendo .all'invenzione di ciascun n~r~ L' t abbandonali_ alla, casuahla organismo che assicurava viene dalle profondità del presenti le scoperte e i ri· ralore:._an?he aHa ne~essil~ avven urosogno I one I dei rapporti, all arhficiale una coerenza nella disper- nulla e nel nulla si risom- suita ti di una letteratura eu- di ,om ~te 1 altra unm.agme ~ 1 distanza provocata da una sione. una separazione che merge, con la mia immagine ropea e italiana di indagine u_nItalia presso~hé vietata, 11 lacerazione del tessuto uma- non dovesse essere dissolu- rapita. con quello che nel- e di analisi psicologica, sia r!sv?lt.o ~ngosciato della so– no. Vivono con quel poco zione: le diversità diventa- le segrete trasmutazioni lo quanto ancora potesse _ri~a- c.ieta ital~~n~. II. nuovo rea: che hanno sottomano, men- vano pure e semplice e dif- altro mi farà diventare in nere valido d1 una tradmone l~srr.o nauahvo italla~o pa~ trè i e maggiori beni> ~tan- ferenziazioni • dcll'impassi- sé: e le operazioni atroci del verismo e del naturalisrr.o l~va con una sua canea .cn- * no chiusi, ~ b~n .al s1~t11~0bile e natura umana•: gli della impassibile conoscenza italiano, senza d~menl!c.are ltc~, con una. sua vocazio~e nelle fort1f1caz.10111dell :tbJ- uomini. spezzato ogni rap- non sono forse le uniche tuttavia quanto di pos1hvo, politica, ed e senza dubbio di G I A e o ili o 1\. ~ T o N I~ I tudine. Essi si esercitano in porti. gettato ai quattro ven- possibiili sul terreno del- di acquisibile - al di fuori importante annot~re com~ minuscole trame di po~o re- ti ogni legame. rimanevano l'inorganico, quando i veri di ogni estetismo e di ogni ess<? debba e~sere l~tto nei Una sl:!ra del marzo 1951 desideri, d 1 un.a cultura ap· trarre la realta colla scrupo- resse per gli studi dt lingue spiro: le I? 0 che ,che riesc?: pur sempre e figli d1 Dio•· rapporti non possono essere sopravvivenza di un lirico suo. 1 doc~menh/he. 1. 1 1 salgon~ avendo eccezionalmente ce- profondila, d1 una assai va- Iosa ob1ethv1tà d1 un .vero comparate e~ se~an~ca? ba no a co!'"bipare, 1 loro ~ 11~1~1 Bastava richiaman;i a que- costruiti? Che cosa ha da culto dell'immagine e della agh anni, prece en~i I secon nato a casa Paolo Monelli rio. esperienza di vita e di cronista ha lasciato libero poi voluto a:ric:ch1~e il hbro rapporti, seml?re esaun'.:uli. sto comodo concetto perché danni più di uno sguardo parola _ si avvertiva allora do ;onfl. 1tto. m~?diale, f 0 m: in attesa della consueta te- un ammirevole amore per le sfogo alla sua fantasia. Que- con osservaz1ont d1 carat~re sempre e~au st1 •. e c.am.mma- si potesse pacificare le co- un contadino italiano sulle 11 •· ·che di stile e di te s t11;1om~~za. _.1 una ~tte_ Je!onata di qualche amico lettere. Da questo sogno eia· sto a_lmeno nell'ispirozione e !ilologico non semp~e pnve no lll orizzonti. c_hwsi: Pe~ scienze e ricono.scere che porte delle città e delle ca- ~e e u~et . Il' Il° de- ratu~a de a te~iSlenzr a m~_ sentendosi un po' infreddoli- borato poi a risveglio avve- l'impianto generale dell'ape- di una punta polemica. le minoranze d1r!g~nt 1 ess, un'unione c·era. che nessuna se dolorose? Lo sguardo e hngu.aggio ae u imo no m nuce: ~ 1 quel a resi_ to si sedette con un buon nuto in tutti i particolari e ra chè nell'elaborazione poi "Avventura nel Primo Se- app~rtengo?o addmttura ad essurda d-istanui fosse stata la sua unica articolazione. cenmo.. _ . . Slenza. letwi~na c,he d~ _no~ Whisky accanto al caminet- commentato con sapida ira- ha cercato di rimanere nei colo,. è una gustosissima co- altn mondi. s~no come u~ presa. BRUNELLO RONDI In B1\ench,, 111 B.enede.tti, come m .~ n p~e~i as?ir~ a to e si assopì. Forse per la nia, a volte anche con pale- particolari il più aderente lori la vivace evocazione del- gregge di morti, e per altri In una cosa _ però _ 1 nel Pavese di Paesi tuoi e e~sere piu ta~di . 1 esp,essio~e stanchezza, forse per il te- mica insistenza, è nato un possibile alla realtà coll'in- la vita di un patrizio romano uomini non sono. nem~eno chi abita e ra abitare so- (continua a 1>ag.2) della Spiaggia, in Tofanell:, di uno . st ~to d il'i",lmo~opolai.e pare delle fiamme vicine libro, il primo vero romanzo tento di raggiungerla cambi· ai tempi di Augusto, Tiberio, dei contemporanei. Gli uo- . ______________________________ 7 e ~egno m m~ li ca.si un ri~ combinato con quello dell'al- di Paolo Monelli • Avvento· nando i risultati di un accu- Caligola e Claudio con evi- mini in fa t t .i non. nascono 1· to~no a una ~malica popo_ coo\ il sonno gli si appesanti, ra nel Primo Secolo• (Mon- rato studio delle fonti stari- denti riferimenti al costume contemporanei. 10 di.ventano DIA R . .... 1\LL' ... BI .a ·•PTiòR'I, ,a ~~lC: QueSlO se~g~er?bbe al_ non senti più alcun appello dadori edit., Milano). che e letterarie colle impres- della Roma di oggi. L'addor- lentamente e a fatic~. Pe1 ,., tS. i.. ~ .,J .t-. iesi come, a 1. eiazio.ne ~.v telefonico ed invece fece un Perchè questa volta Mo- sioni dirette dei luoghi dove mentato Monelli ebbe la \.-1.· la r:iaggior: parte,_de1 rap- ~e~ut~, alcuni di 1ueg!. 1 ~ 1 :t lungo sogno, un sogno bellls- nelli ha saltato decisarr_ente s\ svolgono i fatti. L.etter~tis• sita di uno, strano _persoD:ag~ porti umani. non ce contem- * 1 011 timanes~f.r~ 1 ° 011 3 ~ simo, frutto di suoi ardenti il fosso e rinunciando a rl· simo, con uno spec1ale mte- gio, certo B1ancbeth, un g1or- poraneità. e con vera colpa etteratura. mi 1 . ne per .~s nalist.a morto giow.ne in noi lasciamo addirittura in ~are al ~io:naJlsmo politico, IFr================================================ guerra, il quale divenuto fun- fondo al passato (e non si L 1 • b t"' d II' • ,1 che, poi, .rndurrebbe al ~o- zionario dea•u.o.u., un'istitu- tratta delrultima moda dei a I er a e a IlIma spetto che .m loro la vocaz1?- zione dell'al di là intesa ad vestili) le infi~ile mollitu- ne lell~rana fosse seco nd ana LA FIERA LETTERARIA esaudire i desideri Inespressi dini delle prov111c1e e dap- o d1 1_1flesso .. una vocaz~one dei mortali. il quale si presen· pertutto seminiamo pro- ~~~~~er~taq~e~::s~~~!~i~s\~! tò a lui per tras!oTTL-are in vincie. * era vietata sul diretto piano realtà u~ sogno a lungo acoo.- fu:~[ gria~:.e 0cir:~fv~~'n~ politico. 1 19 ~ 9 rezzato m ~egre~o: qm~:llo dl nostra città, ci accorgiamo ,li GVGL/E/.,.110 PETROLI I Questo discorso si è fall_o 11 e ~ vive:~o\i'"~i!~ ';;; ~~~~1,';.' di que~to. Non si tratta del- no_~ ·dd1drea 1 d 8 o;_JPen1·ocphr 1 10sennzea1 lre1: ~~~- I so_gni com'~ noto_ han- la differenziazione degli uo- Che cosa sia presso uno scrittore l'in· litica e sociale, è divenuta talmente sol· gu-at I tm 1 d mini e dei lavori. e dei luo- dipendenza e la libertà dell'anima, ~ei tile ed ha influito talmente nella menta- ner conto, a mio parere, che * ~o liun n lt' 0 ~o to, ivers~ ghi di lavoro. per cuz ci confronti degli obblighi civili che lo scnl- lità' da indurre anche molti scrittori a :I mondo piccolo borghese ac:e ~~a m~It mm:nnoorf p~ò sono maggiori e minori tore ha alla pari di ogni altro cittadino, pen 1 sare che il loro impegno di uomini e della provincia toscana che flf Pfll"TA/\ITE a_n. 0 .t int 6 ei ritmi, e ci sono vari tipi di è cosa di cui si è perduto, 0 almeno con- di cjttadini ingaggia in e~ual misura la il Bilenchi scopriva con tanta l ' • riv1~er~ ~nac·~t a era n ]avori, e varie forme di rap- !uso il signi[icato nel passaggio di questi loro coscienza di poeti. Se oggi, attorno capacità di penell'azione era parti~~ a~1. ! 1 evver:ine con porti. Enormi blocchi di dii- ultimi decenni. a noi vediamo I• letteratura. l'arte con· un mondo troppo parllcolare :, LA FIERA LETTERARIA>)SARA' SUBITO E GRATUI- Mone I tra~ or;:ia~?- 1m~: ferenze artificiali giacciono La confluen 7 .a del significato delle fusa con I mezzi di espressione utili alla e legato alla sua stessa espe- v!samen e 1n ~ 1u~ . e-- sulle nostre strade, e d1lfe- opere, dello spirito della poesia con Jo discussione o alla lotta sociale, quando rlenza d'uomo perché non si TAMENTE SPEDITA A COLORO CHE VERSERANNO nus Monel~us, il di_ciasst- renze che non sono una dif- spirito e gli obblighi dello scrittore qua· non addirittura ali.a, propaganda, lo dob- riconosca In esso qualcosa dì L'I~•1POR te~ne sec~n. ~gemto di un. a- ferenziazione tra gli uomini le membro di una comunità civile, crea biamo soltanto alla diretta e indiretta verarr.ente genuino é nativo l'v TQ DI ABBONAì\iIENTQ PER TUTTO IL 1959 c~ toso pa nzi~ro~ano runico ma a 11z j l'impossibilita di un equivoco nel quale l'arte stessa deve coercizione che la politicizzazione della direttamente legato alla sua d1 :ugusii° f ~mF-ntato una differenziazione. discendere da pura espressione umana vita odierna porla anche là ove finiscono umanità più verace, Non si CO l'DIZI',. ,., DI I nno I' I IIE l'TO anc e CO a amig a 1mpe .. Per molti secoli l'uomo ha capace d'ogni astensione possibile, 0 stru- I limiti del lecito, dove si contamina quel· può dire sino a che punto la 1 '.I ._,, ' ~~ ., · , l- 1 ! riale. vissuto credendo che tra lui mento della vita contingente, a strumen- la parte e religiosa• della vita che ha si- esplorazione di certi interni Bianchetti cperò la tras!or- e gli altri uomini i rapporti lo di interessi che. anche quando sono gnificato comunque ed in qualsiasi mo- familiari sia il frutto di espe- ABBONAMENTO annuale L. 2.700 mazione in un modo subita· riposassero nell'uni-versale Importanti e vitali, appartengono ad una mento storico, perchè segna la sua pro· rlenze diret\e, sarei per dire ABBONAl\fENTO annuale con J>agamento semestrale l.<100 neo e perfetto ma purtroppo garantiti da qualche Asso• sfera nella quale l'arte, come espressione prla storia nell'ambito della Illimitata li- autobiografiche, rientri in- ABBONAMENTO annuale con pagamento trimestrale 750 lasciò a Pubhus Valerius gio .. Iulo O dalla pacifica vali- totale della vita, rimane mutilala proprio bertà dell'anima. somma in quello che è un EST ER O • annuale 4 _ 000 vamssirr.o la memoria del d1tà d'una e natura um.'.llla s di quella sua possibilità di assoluta E' da credere che questo sia, se pur tra clima di aHl!tti personalmen- maturo Paolo Monelli, la con .. pres~nte in tutti. Cosi quella estensione che è condizione essenzia:e, i più dHficill a capirsi, uno degli aspet~i te sofferto, ma è ben certo N. B, - Gli abbonati che gradiscono il pagamento semestrale e ttimestrale sapevolezza di essere un let- umanità che dovremmo co- sia per la sua esistenza, sia per il signifi- più avvilenti dei costumi nati durante 11 che ogni racconto di Bilenchi ASSUI\IONO L'IMPEGNO DI EFFETTUARE I PAGA.MENTI ANTICIPATI E terato ed un cronista del No· struirci attivamente e sen- cato che assume tra gli uomini quale \ento e drammaticamente incerto periodo è ambientato in una realtà PER TUTTA L'ANNATA. vecento e di partecipare za inerzia figurava come ga- simbolo della vita stessa, del pensiero, di trapasso in cui siamo tutti coinvolti. E regionale ben solida e I suoi qui nd i soltanto In sogno egli rantita: così il relegare la dell.i fantasia, della passione, della fan- quando si tratta di veder travolti I va~ person.ag• gi vi sono radicati eventi del Primo Secolo. Così. maggioranza degli uomi~li ai lasia. dell.i passione O dell'indifferenza, lori essenziali O assoluti per fatalità delle in modo tale da non lasciare Ahhonamenti cu,nulativi annuali operando gli fece un grosso bassi ser\"izi che la rapisco- della fede o della negazione, che contie- cose, non rimane che lottare e credere alC'un margme di sospetto torto perchè la riserva più no alla forma storica. e ci()(' ne un germe la cui contaminazione con le ugualmente in quei valori; ma quando, &ulla loro aut~nticità; rr:ia n~n L.A FrERA LETTERARIA e fL 1..'EMPO ticr 6 numeri settimanali L. 9 _ 930 seria da formulare allo scrit- all'umanità. era giustificato idee predisposte. anche le più nobili, come oggi avviene tanto spesso. assistla- ba st a; tutta a narrativa I per 7 numeri settimanali ll.lSO tore Monelli è il continuo ir· dal fatto che comunque. in l'uccide. mo ad uno acceltazione di tali situazioni, Bilcnchi è foo d ata sul ritor- ritante riferimento ad eventi essi. l'umnnilii. era presente E' per questa sola ragione che molti non per fatale cedimento di fronte ad nare d.a un racconto all'altro, • IL RAGGUAGLIO LIBRARIO 3.510 e circostanze della vita con ... come , natura umana :t e la ira gli artisti. ancor oggi, pur essendo una realtà con la sua forza certo trovo!- a seco nd a di prospettive di· • UUi\lANITAS 5.130 temporanea che rompe il rit• comune dignitfl era assicura· magari drammaticamente presenti alle gente. ma per facile calcolo di vita. per verse,. d! t~lun_i terso~aggl mo della narrazione e sciupa ta. Ora bisogna dire chia- lotte della vita civile. aspirano ad affer- adeguamento aJle esigenze csterlori. pur essenziali <:f c~i ~ !cntlo~e CI-O PROCURERA' CfNQUE ADBONAì\lENTl ANNUI riceverà in omaggio nei momenti salienti l'illu- ramente che la natura urna- mare che la loro arte. la loro armirazio- avendo la cosrienza di quali siano quelle evocf le vic~n e a ure h i « LA FIERA LETTERARIA • per uu a.nno. sione. L'autore dirà che ciò na non esiste già !atta, essa interiori, allora ci sentiamo veramente una oro coscienz~ mora e, e e avviene di deliberato propo ... è solo possibile essa dev'es· ne alla poesia. è ruori della queS t ione al- impotenti a difendere certi ideali. certa appunto O Si sviluppa nella I PUESIDI DELLE SCUOLE MEDIE E SUPERIORI che Invieranno cinque sito. Egli non si è accinto ad sere aperta e conquistata tuale, passo t a, 0 magari futura, che con· libertà dell'anima. Jn altro modo che non narrazione, 0 1 de_let~~iin~nella abbonamenti fra gli studenti e le classi dell'Istituto avranno gratuito il giorna.le una ricostruzione st orica; di Gli stessi ipocriti che ripo- duce alla scelta nello schieramento degli sia quello di accettare nella solitudine e narlr:3ziont f 1 atil a~~mo e per la Biblioteca scolastica. gusto modernissimo ba in· savano nella certezza d1 una 11omlni nella vita civile. di considerare certo proprio sacrificio, sa- sen imen 1 a a or vo a em- teso anzi evitare toni ed at- e natura umana• perenne- Purtroppo, la tecnica di coloro che aspi- crificio senza mai possibilità dl com- ble~a}icit di fati. e d\ situ~- Si prega vivamente di effettuare i pagamenti sul c. c. postale n. 1131426 • tegefamenti troppo solenni ed mente distribuita a tutti e rano ad aver dalla propria parte gli scrit- penso o di consolazione. ; 1011 \ or err'tl ~.mse~~ e ne - Via di Porta Castello 13 _ Roma. .artificiosi in quanto non del in tutti presente ad assicu- tori come entità che conta nella vita po· GUGLIELiUO PETRONJ a 1 t a. \~a ~t· 1 ~o I come tutto corrispondenti all'animc, rare quei legami e quei be- eg curi , rt orno a un rac~ odierno. Ciò non toglie ch11 ni che ci si guardava bene L----------•---------------------' conto ali altro dei nomi di i!!:===================================:;;JM data l'impostazione del ro•

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