la Fiera Letteraria - XIII - n. 48 - 30 novembre 1958

Domenica 30 novembre 1958 LA MACCWNA DELLA \IERITA" * Ilcostumeelamoda * di ELIO TAL.\RICO Fra i tanti mali del nostro secolo. Ja moda ci sembra iJ più bizzarro: ne Qui parliamo soltanto di gonne e di cappelli, di giacche con gli spacchi laterali e di risvolti o meno ai pantaloni: molto spesso si tratta di linguaggio. di tipiche espressioni, di sentimenti: insomma. c'è una moda perfino del– l'amore - Huxlcy insegni -. della morale. del– l"onore. Il duello è ridicolo. d'accordo; ma quelle oUese che un tempo e si la\·avano col sangue> s·ac– contentano oggi di soluzioni molto meno dramma– tiche: certi processi. un tempa imperniati sul senso della famiglia e dell'onore, sembrano oggi così re• moti che forse appartengono soltanto a un tipo di narrativa ormai superata. Dan·ero non c"è feno• meno più strano: una mattina l'eccentrico signor X. decide d'indossare due calzini di diverso colore, tnccbmo ros~o e blu: è un desiderio di originalito che lo spinge a far ciò. Esce a passeggio e sùbilo viene notato e sùbito qualcuno si metle a imitarlo: invece di un eccentrico ce ne saranno due. quattro, otto, migliaia. Le mode, più sono eccentriche e più si propagano vertigino.samente, secondo una pro– gressione geometrica. e Andare alla moda• si_gnifi– ca. insomma. uniformarsi a uno standard d1 ele– ganza che. per essere comune a troppa gente. fini– sce col perdere qualsiasi interesse: tanto è vero che. quando s'indossa un'uniforme - prendiamo i soldati. gli ufficiali, le infermiere o che so io - co• loro che mal si adattano al monotono grigiore della dh-isa, c&cano con piccoli. talora impercettibili accoigimenti, di dilferenziarsi dai compagni: sarà un berretto messo di traverso, una cuf!ia più o meno inamidata, una sciocchezza da nuUa; ma è quella che dà ,il tòno personale. Chi segue. invece, supinamente la moda, rinuncia per sempre alb personalità. Guardiamo un poco la letteratura: viene D'An– nunzio. scrittore daUa potente individu'alità. e tutti ti diventano dannunziani, nel volgere di pochi an- fi~. r~:11s~ail vYtea1? 0 o a;i sèu 0 das:~~•n:i~i sia n~~~f r:: potrebb"essere il motto del periodo che va dai p_ri– mi del secolo all'intervallo fra le due guerre: vita inimitabile, osare l'inosabile. io ho quel c~e ho donato. D'Annunzio fa un teatro di poesia, m1gliaia e migliaia di versi. un lirico furore di cui - prim~ d'allora - non s'erano avuti precedenti (se non s1 \'Oglia ripensare a Lope de Vega): e Jutli, scritto– relli scrittorini scrittorucoli, a fare teatro in versi. brutti ma \•ersi, sciolti ma endecasillabi, noiosi ma drammatici. Poi la moda D\\nnunzio finisce: \'iene allora la moda Pirandello: uno nessuno e centomila, sostan– za e forma, teatro allo specchio, sei personaggi in cerca d'autore. 1l pirandellismo, come prima d'al– tronde il dannunzianesimo, diventa una vera c aJa– mità: non c'è scrittore, grande piccolo o med.io , ita– liano o straniero. che sappia resistere al {~ scino del grande drammaturgo di Agrigento. Finita la seconda guerra mondiale è di turno l'Amedea, con i suoi narratori senza peli sulla lingua che sembra vogliano ricreare l'universo: ed ecco i romanzi al– l'americana - anche se si svolgono in Piemonte o in Sicilia, in Emilia o in Lucan.ia - fitti di crudi dialoghi (naturalmente alla Hemingw-ay), di sconc~ parole. di epiteti brucianti. Tutto questo, come si vede deriva dalla moda: se si pensa che Stendhal, acco;geodosi d'andar contro corrente, conlessò la speranza d'essere capito - come in effetti avven: ne - cinquant'anni dopo la sua morte. pare quasi impossibile l'odierno desiderio d'appartenere. in maniera tanto vistosa. aJ proprio tempo. Dunque. per un signor X. veramente originale. ecco ~oni di uomini disposti a copiarlo e felici di tro\·ars1 un modello bello e pronto: per uno scrittore valido, ecco decine e decine di scrittori mediocri. pronti a ripeterne motivi e forme. Ci si dirà; ma se la moda esiste, vuol dire che risponde a un"esigenza del genere umano. Forse: però tale esigenza è chiara e viva in coloro che della moda sono i creatori. perchè sentono di non poterne fare a meno: tutti gli altri, ele;8'.an~oni ~ artisti, confessino la propria debolezza. L1ben tu.tl1 di vestirsi come vogliono. di scrivere come voglio– no, d'andarsene in sollucchero per films e romanzi di bassa estrazione; ma il brutto è che, abolisci oggi le stringhe e adotta il mocassino, imita domani il romanziere yankee e cosi via di seguito, a poco a poco la gente crede per dan·ero d'aver raggiunto il massimo della libertà. il traguardo finale della moda ra:z:ioHalistica e senza pregiµdizi. Al contra• rio. noi siamo com·inti che J",abito. e lo stile. fac– ciano ancora il monaco e lo scrittore: certa eccf's– siva spregiudicatezza odierna non s·addiceva agli uomini in tuba. a dame in crinolina, a un mondo - per intenderci - pieno di rispE'tto nei riguardi del prossimo suo e di se stesso. Conclusio!1i, per un tale discorso. non ce n_e sono e, molto probabilmente, è bene che sia cosi: però ci piacerebbe che le tantissime pecore. da cui è formato l'immenso gregge umano, cercassero un bel ~iomo d·imitare non solo il signor X.. per i calzil'li rossi e blu; ma. facendo un piccolo sforzo, anche il signor K.. per un pe~ero buono. per un sentimento originale. O. meglio ancora, che ognu– na delle pecore avesse !"ambizione - almeno una volta tanto - di recitare la parte del pastore. ELfO TALARICO LA FIERA LETTERARI:.\: Iltrebbo p etico: Laragazzad'Atene )f.- di COiUELLO ~ ...gli incontri del Trebbo poesia. Perchè quanto può canto di Dante o di ~eo~ verte~rale . . L~~ucjatelo.vive- euer.e l'au_to:~ t:!~~ ;a~~~= non si propongano risultati sfuggire nella pagina dove pardi come una comme~t(l d1 re (l assassinio e punito da ta dt versl Q • critici ... bensì di dare ai lo- il ..silenzio. letterario può Goldoni O una tragedia di tutte le c0U ettiv1td umane); ni • segna~ta. al à ~!'::;m~ ro pubblici la rivelazione di trarre in inganno, si rivela Alfieri non sono che e1pres- può inolt.re essere _ut_ile _co~ T!ebbo Poetico Cttt 1 er un piano della realtà stari- nel .. suono • della dizione sioni del nostro mondo inte- me venditor e di bigheth di via 1958. . ca e umana la cui. esistenza dove le parole sono quel!~ riore ( condizionato da rav- lotteria e come portafortuna. A Orta ( quel pae~aggio altrimenti resterebbe loro che sono nella loro misura porti). Si potTci dire che la Abbiamo fatto recente- le:ito ~t lago, paeaaggto no– per sempre ignota•· (Ange- umana, diretta, autentica. poesia lirica, inte~ta a co- mente trebbo 4: Orta (N01;_a- bale,_d1 bellezza n'::4~!:Iecr~~ lo Romanò). • Lo spirito in Il dicitore può anche • ab- ghere e ad esprimere un ra) per Sereni, a Caltanu- mani umane ha. <! cui l'operazione del Trebbo bellire • la poesia; in questo mondo più_ indefinito e p~o- setta per Quas1modo (a Qu~- to a lungo, ~aret, bellezza si svolge ga_rantisce il mi- caso però non sarà la poe- fondo, e ptù segreto e. qum- .simodo abbia771:o n-1:4n~to t~ m~rale -:- ed e co~ colta;!~ nimo di deviazioni verso lo .sia. propriamente. ad e.ssere di fenomenica,:nente ptù. Po; Ruu1a centinaia d_1 firme _dan_e1_ poeh lombarda, da . i aspetto più esteriore e a~ abbetuta. u dfcltore può vero, metafor1ctzza di ptu saluto e dt augu~?), a Ci~- nnt a R_ebora,.da Sereni a_ pariscente che di solito ca- avere dei beni da eiprimere la poe:i:ia diciamo teatrale, e ,adelia per Val~n. a. Rova- Promes.,-1 SPo.st ~ • quel ra ratterizza purtroppo una i quali :soltanto in questo ne è più lontana dalle pos- g? per {!n11ar~u_1.Mano. Go- mo del lago dt Como • ~ lettura o dizione di versi. Il arrivano all'espre&sione, alfa sibilità mimetiche. La poe- n, da N11cem1c1 1ta dedic_a~o tant.a V<:tghezza ne ho .sen _ lavoro del Trebbo ha tutta forma quando cioè sono a sia detta. avrà si una sua un numero della sua nvt- t1to ventre e pro_manare on l'aria di_ costituire una fase contat'to e com.e promossi da mimica, ma diversa da que~- sta *La. Soffi_tta •·. No~an- ch'io, a!la mi a vita, da q uf~ di prehminare importanza un testo di poesia da dire; la tea trale, solo atta a mi- tatto pagme_ da test1moman- paesagQIO che avvalora.va alla comprensione di una in questo caso là poesia ser- ma.re i moti essenziali del- ze, fotografie~ lett':re, docu- arm.o~1a e c o~poneva c are opera poetica• (Vittorio Se- virà da *materia. capace l'anim a: una partecipazione menti; molti i !1om1: da. Gat~ e att1~e ei~nenzf) ~ Orta~ reni). E già prima Giorgio di concorrere a smcitare totale dell'individuo come to a Ungaretti, da_ Capr-o_nt sotto tl portico (~ an~tco pa. Vigolo aveva de~o: • ...la quel nuovo risultato che sa- tensione, stilizzazione, ac- a Zanzotto, da Banle a Tit- lazzetto del Munic!P 1O Vt 11 poesia abbisogna di. vivere rà l'espressione del mondo cenno. ta Rosa a Romanò, Ar~an- regge sopra_ tutto intero co– come nasce, nella viva voc/ del dicitore. Questo avviene Dell'utilità del nostro la- geli, Sereni, ecc. Ne è n.sul- me 811: palafitte) c'erano per Deve essere eseguita (in sempre per un d1citore; in voro, dopo quanto sono ve: tata una documi:ntaztone Sere~~ quat~rocent~ perso– pubblicoJ come la musica•· minore O maggior grado a nuto dicendo qui sopra, .e della nostra _attav1~a, p-r~.sto ~e: l tndtUtrtale m1lane&e e Questo per rispondere a cri- seconda della sua per&ona- inutile parlare. Se la poesu~ tn~nnale, _net ~oi scopi e tl fabbro c~e ha. la ~ottega tiche mosse alta nostra at- lità. davvero non è dicibile, noi net !UOi nsultatt. Da Urba- a due pas11. Voct chtedeva- tività, e, anche, a dubbi che Che differenza poi tra chi siamo dei gobbi. Ma allora nia. pr_ess'!.U-rbino, Co&tan- no bis; non •un• bis, ma non possono non nascere in esegue una poesia lirica o è inutile dire a un gobbo: te Zont, gw !ecens-1to te~po • La ragazza d'Atene • (Se– noi. I problemi sono due: di- un testo teatrale? Fonda· sei gobbo. Non gli si rad- fa sulla • Fiera• da. _G10~ reni era conftUo tra l.a fol~ cibilita della poesia, e uti- mentalmente ne&~na. Un.drizza con que:i:to la colonna 910 Caproni, ci comumca dt la; discreto, r~ervato! gl~ lità del nostro lavoro. Il pri- ----------------------------- era costata fattca dec1d~s1 mo è astratto, e non sussiste. a venire), e q~ella • poe&ta. se la poesia non è dicibile RASSEG A DELLA MODA A CURA DI V NE A Il commento diceva:• Lara- <ma il fatto che venga .det- gazza d'Atene si. lev4: nella ~:• 1fac:~~:~~~ s~!s~~:o~= * ;;1e~~et Trt37:~/C:O~'m;::~ zione la potrà comunque al- greci e italiani. "chiedendo ~:;~:c//~~a s~~~~~- p~;a p~ii~i C a p r 1·CC1· g 1· a pp O Il e S1· ~ ~o;t par::;~;eda d~~·~~;;r- temc che nella dizione vada ne di pensieri aspro, amaro, perduta la parte più miste- a un altro ordine disteso, riosa e impatpabile della sereno, in cui si. possa pla- poesi~~ s~ potrà risp~~dere La collezione Caro!la ~ :stata con la donna del nostro mo- ad entusiasmo cd abbandonl 1 care"·. Cosi'. nell'attesa viva che c1o_~hpen~e dal d1c1tore, una delle più applaudite. E il mento?•· colori cc«:ano inetfabili Hm- e trepida dt un,bene nuovo, e che _cio che e vero per uno merito va tutt _o alla sua idea- • Senz! du_bb_lo:prima_dl tut- pidenc, la· volumino:i:ità dei di un. inizio di nuova vita, non e affat!o vero per. un trice, la princ ,pes.sa Giovanna to per I arb1tno e 1~ violenza merl etti si costringe spesso in chi abbiamo amato anche :~~i~N:e~t~ ve~~=r~e~c~~:~~ fa~rt~c~i~~~~s~o~\e 1 ~ oi~:; 0 df;~ ;~~~'::i~~"~te pz:;s_~~ ~l.en ~~ min u_tiuim~ pi~g~e. i_ ricam: se lontano e_ ~isp~r_s~per il per sordomuti come non ponente dei roodelli, alla coe- scendere la c1vetter1a dtetro scre zia~o d i luci 1 van te~,ut mondo si nfa vicino nella i7!1ma_ginia~o u'na_ da11za per ::~i~a t~~t:il;a~ra~a !aundi t~t~~ ~ia~~:r~:lep~;~ra:~1n:~;t~ol~ ::~:.ol~::anndo/::~n:;n:~ge~~ amant; memoria•· ciec~i, 0 tmmobtl~, 0 una unico, ben riconoscibile? alla quindi sul nostro costum_e,che mano palmo a palmo, cent1- • La prima volta, quando ~usica senza suom: La poe- Irreprensibilità deli~ co_nfezio-l'onente ha da un po' d1_ tem- metro a centimetro. (Cosi in l'hai detta, stasera - dice– sia per essere caPtta e go- ne? a un substrato classico c_he PO a. questa l?~rte ;e mfme un modello intitolato • Ceru- va più tardi in villa Afa- ~~~:te ~res:,.r:::;ae de~e~o~~ !fs~~epnr1c~f:r1amente qualsia- ~:J~j~~\~o d~:n:t~jP~~t~~: leo ... ~il merletto bianco'. i:ca- scherpa, aperta a poeh ar- e delle ::gioni dalle quali è Va bene; ma tali qualità, fo •, nel senso tradizionale del- mato moro e ~tgento) 1 h~- tisti amici, Stefano Pessina, nata; che poi essa sia meta- fe~rn~o~i 5 ~~: !~id!~~u~:n~:= ~o ~~la~a~i:i°àSU~rt~pf1 s~8; ~~~epr:1~!:hoè 1 uns::~~v;7;c~ c~e _ègiovane ~edico ~ fi= fora, e forma.•. nuova• na- no durante le passate stagioni. C?Stant~ di un decreto di sta- diventa il profilo dell'intero ~wtmo intenditore di poe ta per trasposizione da quel Questa volta però :si tratta- g1one, ti quale, nel nostro ca- abito (• Papillon noir•). i sta anche - eri forse trop- 1."-ondo e da quelle ragi~_i, va di superare il . trauma, (la so, s1 riassu~e nella v1ta ~lta •: bro«ati (bianco a righe oriz- po commos,o •. Siamo vivi, e vero; m4: la 'VOCe _del dt~t- ~:~o:: nnuoo~,/~;::~;p~~~-~;v;ji a1C~c~:ro~1 1 ,t~;nò o~Ìiq~:t~p~ zontali argento, o colo_rciliegi~ e la vita, a volte, ~i int~r– !Ore no.n nproduce l suoni~ pubblico; e cioè in chi non pure orizzontali, sci~llatutt, e argento) vengono 1mp1egatt bida, si fa grossa d1 pass10- t_ ~olor~ e le form! :"!tafo è al centro di quel turbine cinte complete o limitate al per le linee più ferme. o le tog- ni e di ricordi; ma qualche ~~~at~e n~~1:ss::e;•a~o~e s~ ~"!~atn~i~d:,~~ l~u~lrin~~:~~=~!TT:n}h:uc:ancs°oÌJ~e~taal!':~~tti} f:ra~~c~tà~spirano ad una certa contaminazione, for&e, que- quell'unica entità che la poe- sa çaraccio~o \'~ _è riusc1•3: seno. Si tratta di lane mor~ide, Sarebbe facile elencare, de- sto sporcare talvolta la poe– sia non metaJoricizza perchè Prod1ga!1do.' !.Uo1m_na' 1 ~oni tal~olt_a a P':~ 0 lungo, e diaio- scrivere. Velature. tmte vivis- sia può anche farle del be– è, essa_ stes~a,_ 'Iuelia,. n;ua ~~n~fti! 1 ;i:/ 1 ~a~~~'todi e~:m~~~ ~ 0 t :~~~~ttuntu~!f:• :'oss~: sime, tinte lievement~ abbru- ne. E non sempre poi è ~– SUa eSistenziahta, ~i~e l uo- cessario per attutire l'urto del- rosa. Fra i quadrettati, un nate. La tavolozza _dt ~uesta thos, impeto emozionale 1n– mo. C~e la_ !rascr1z1on1; .- Ja novità, pur accettandola m elegantissimo marrone.e _nero, collezi~ne ~ dclle ..p1ù ricche; controllato, 0 altro. E' dav- ~f~f:~tr;~ti~, ::if:o;;~~I: ::rnso~il~~;~ci~e :o:.i~i~~~~';! !j~cf:i:~~oe ;t~~Ìi!oc~~\ 1 ati~~~I~ ;a ili:;:~lt:l~: ~:~~~~~:esr~~; ve:o_un segn~ m~terioso, u~ sulla carta abbia poi ar- all'ardimen!o un'aria d'age\·o- prevale. il_castor~: quelli privi il fattore psicologico _ per b:1v1do_ ~edtan~co (~ Cost, ricchito la parola di pos- lezza. qu~s.1 noncurante. Inol- d1 peU1cc1a !> girano tntomo cui è necessario tener conto distanti, ci ventamo mcon- sibilitcì. nuove,_ e, prima ~~t~ssdeJJi 1 e~~~~e P~~!!u~i!t !~~~~~~ s~~~~ a.lt! ,~~c~?e~ 0 .: d?lla _donna_ d'oggi nella vita tro •). c~me un e_ctop~~ sconosciute, mt pare cap- tarsi a una semplice indica- 0 si appiattisc ono in pieghe d oggi - nmane al numero che v1bn e aureolt la fts1ci– zioso. Tale convinzione può zione. morbide, disegnando netta- uno. tà della parola e del suono: nascere da un gusto di clas- A proposito della vita .o.lta mente il "vu • della scollatu- Il che può sembrare quasi i fantasmi raggelati (•nel– se portato a selezionare gli ci dice: • Un. si;8nificato Pr:o- ra. per ~ns~rirsl nel tagUo del prodigioso, quando bisogna l'alta neve» della memoria) utenti della poesi_a, a fam~ ~h~d~gg\~\r:P~!~~ e ~h~~~~1l~ pu;;~ 11.~~i~ieu~ •· ne è sta- co_nvenire che la no\•ità o, r::= Pronti a riscuotersi e a ope- ::e b::~h~e~~~~ 1 ·n~~ 0 '::,~~a ~:r~otroi~at~/ic~udei:~ odfi ~~~~ ~t:a~h~ 1 !PPJf 0~~~ u~o,Pv:01r\ l~• i!~er~:;i 1 :;~f;e d;t c:Stu- rare in noi come • La ra- ia poesia in sé). Nella dizio- gerlo' in un carattere, diciamo .• tailleurs • non è il caso di me è tale da sbalestrare. gazZa d'Atene•· Avete provato a scrivere con la Lettera 22 ? I Affll penulo •ooe •••• •••• •••• .•:• •••• •••• •••• • ••• •••• •••• •••• che con pod,e or, di praUc. 1,1,..i. liberi d.4i gll Impa cci delta tcriltvra • m.no? Ptr la corrisp,on denu, qu0Udh1na. per doeumenU • donu,nd,. per KntU di xvola.. ognuno In UP ,... aYri blaogllO. E tutto In pagJM ,ordln..UI, In ~"°'• prec.lM. lt1 cno,te c.o,i._ Pag. 7 Olivetti Lettera 22' Ptt ogni scritto, In ogni luogo. la m.c:ctdna per tc:ri,...,. port.atn&. modello LL lire 42.000+ut. Ntl n1t11otl 011..-.ttl ed In qu.111 di macchine pu 1,1fflclo. tltttt-o– dom11tlcl I urt.olerl1. G.000.000 01 .UlERJCANI ADal.lSCONO .U BOOKCLOBS Lo c,citau tn.lzt4ttt,Q t ,tata reattzz.ata hl ltalta: dogit AllllUI DEL LIBRO I CU1 aderenti iQdooo de.J RiU!:ll;i beoet\d: b) ♦ ncevono a domlCillo, a mea., pos,..1 dJIN'I de.I meee– da loro riehlestl; L"adesloDe al Boot Club ltaltaDo e Ubera e ~ e u effettua con l'acqulato dJ UD dlhm de.I lllleal,. GU aderenti che preaenlano Ire naovt aaoctalt b.a.one diritto a acegliue cnta.Jl amcn~ • o c Ubro dd me.e• Richktùre aenza lmpegno dettaglta.to programma. • .c.h.mo di adutone agli Amici del Libro oiau ~ M~ 1 Roma ne coesistono evidenziate e giapponese. ll Giappone è di parlare quest'anno. St tratta ______ _:v~A~N~'E~S:S:A~:._ __ __:T~O~N~·1_c:c~o~l(E~:L:L~O__:_::'.""."'.'.""."'.'.""."'.~'.""."'.'.""."'.'.""."'.'.""."'.'.""."'.::::'.'.""."'.'.""."'.'.""."' si illuminano insieme riel- moda: films giapponesi_, arte piuttosto di completi a giacca L'atto, tu~te le ra~io~i di ~~~f.Ptft:Cchiu~ho:i~~sig~~~~~ ~e u~{~~-nocoa~I•~~~~~ ~il!~; p • 11 G1 • d • • una poesia. Che POI q1:'est~ illeggiadrbcono i miei modelli sotto il seno. rinuncian~o ad t '' at non avvenga se non dt ra non avranno !orse a che fare ogni modellatura del bianco, os I a su I sra IC I ~ 0 a ~::;:,~:er d~! ~~~riach: f,?~c~~t~vdo1~ t i~t 1 u~;e~~~::~= :;!!~t 0 r5~r!~tf 0 ~~ :~r::paeg~~~~ ' ' sorda •· nese? Le gonne strettissime mi tate _indi~t.r~. . . Quanto a "- r~u_ltati _cri_ti- r:r~i~m 1 :l, 1 u:e~~eii•tpa;:~n~t~; ro~!~1~tll i~n\~r~as~~;g:r~m~~ (continua da pag. 5) bene, _di lottare pet conqui• ne rappresentass~ la morte: nate: ec~nomi~a~ente ~tor- c, •, se per critica St in- esitazione che mette in valore lana ricciuta. in Jersey. in vel- - _ stare 11successo. Non do\·e- non poteva capire perche no a un associaz1one di mu- tend.e quell'aiuto l1 far $en• la gamba molto più che sco- luto, in seta. In tutti. la eo- adattamento. Soltan~o ~ol~- \·ano ripetere gli errori dei fossero cosi orgiastici e tu• tuo soccorso; culturalmente tire e capire e distinguere prendola. Questa è il punto: stante della vita alta. ro che erano capaci di ri· genitori che non a\·evano mu.ltuosi i funerali irlan• intorno a un teatro. Ma una ciò che poesia è da ciò c1le una lama :sottile di mahz1a là • Niente ~erò che vogli~ far nu~ciare alle_ abit~dini con- compiuto nulla di buono. desi •· \·olta dh·enuti cittadini ~e– poesia non è, ponendo a nu- d~,•~ c'era da _a;>pettarsi con:- pensare _agh angeh~ame~t~ del tad1~1: per p1egars1 alle n~- non si erano falli strada. Handlin sostiene quindi ricani con la naturalizzaz:io– do e 1n evidenza mass!m~ !Jz 1i~~o~ ~~ st ~i;~ifk·a~~td~toci~ g~i~f :~~lri~t~ 0 di~~ un~ 1 0 :~e:; ~1ta dell~ nuo\:a _condi: Ovunque guardassero. a~·e- che_ la situ_azione ?el con- ne. gli emigr_ati divennero un testo s~nza_ suggestto~u vefteria. e la messa in fuoco nostra grande arbitra della zione ~ dei nu o~i Ct~enl! vano 1~ prove dei loro in- ~dmo trapiantato 1n Ame- anche m_~ d1 mano\·ra nel– che lo alterino m bene o tn d'uno dei più rilevanti elemen- moda -. Sarebbe 1mposs1bile erano tn gr3.do di resi_st ere succe:ss1 •· r1ca era tale che esso fu le elezioru. E fu questa male, Carlo Betocc1ti, tempo ti della bellezza femminile, la andare talmente contro cor- alle succ es~1\·e espene?.ze Difficilmente il contadino portato a rafforzare i lega- un"altra loro amara espe– fa. dopo il Trebbo di Citta- gamba. La bellezza,. nel. con• r~nte_! Non s1. tratte_rebbe più dell'emigraz10.~e ... F~rse l m- europeo poteva continuare in mi con la propria religione. rienza. ma superatala, CG.pi– della (tenuto la sera del- C':tto d~lla moda varia dt sta- di Sltle: ma di maniera. Que- segnamento piu lummoso del America il suo mestiere ori~ Ma anche in questo campo rono al di là di essa i l ~a– l'l ott~bre scorso pe_r l'a_s- ~~~eo (I~ P!~~f'~;iÌimc:t~i i~~ j;:vfdd~;~;e~:r: 1~n;a~~~:~ \:!ag~io stava proprio. n:;- g~na;io._ ~c~nto alle_ solu- le diffi~ltà non !urono P'?- lore e l_"importanz.a della de-· segnazione del Prem_to ~1t- pochi millimetri; tale scarto periore, accompagnando un 1mdicare un modo di.\!- z~om. d1 rtp1~go. e agli espe- che per 1 con~ra~h ~ra le_~- mocraua. tadella e tn onore dt Diego adesso se l'è accaparrato, in larvato movimento dl chimono, vere comp_let_amente nuovo. · d1enu transitori. la massa \·erse confessioru esistenti m Questa è la storia della Valeri, presidente della giu- virtù d'_un gioco di pro:i:petti- o nella parte . inrenore, ten- _La {am1gh~ stessa delle- tro\·a,·a occupazione nelle AmericA. Il tro\·arsi improv- grande migrazione europea ria), parlava di una funzio- v~, !a hnea che va dal punto dend? a !mtnu1re e rac<:oglie- migrante_ subi le tras!orm~- fabbriche e nei cantieri Gli visamente al cospetto d'una \·erso l'Americ-a. Gli Stati ne critica della dtz1one, CO-di_~~11 :. a:n~~!~~:~~-: la [1gùra ~en~:::ie;~~' 1!an;l~h d~n~ ZIOOl p1u r:d1cah . ~ l~~ emigrati SI addensa,•ano nei molteplicità di religiom e dr Urut1 hanno lasciato aperte me di una cartina dt torna- che lei cl prospetta cosi gra- spalle• scollature discrete, tal- America nor era p1u ~ e O· centri urbani o nelle v1c1- sètte inferse un _colpo aJ le loro frontiere con lar– sole che ev1de11z1a ti valore ziosamente sbilanciata \erso volta irregolari: mille accor- mento integrante del a c nanze det moli e dei mer- mondo 1nhmo dell emigrato. ghezza fino al '21 e al '24, pos1tn;o o negativo dt una l'alto ha un eUett1vo rapporto g1ment1 in favore d1 una na- mumt~ del. villaggio, ma so- call Lavora,·~no m gruppi un colpo spmtuale _dopo una anm ID cui apparvero le turalezza espressn,a d'una 1~ un ent1ta a se In Ame- sotto la d1rez1one d1 un ca- lunga sene d1 ferite mate. ieggi-quota con le quali m vibrante lmc1ta, quasi strap- nca la famiglia perse anche po cl11amato e boss•• 11qua- nall. sostanza SJ. metteva un pun- nuova scuola del romanzo' NAZARENO POLANI· L pala a volo da!la suggestione 11 carattere d1 unlta econo- le si assume\·a anche 11 lu- Con ricchezza di partico- t . !francese ... Vittorio Lugli: -.La t storia d·una o i r. e toa f;un movimento istantando mica tanto che fini con il eroso onere d1 sllpulare i lan e profondità di mdag1- to {ermo con r~nuove ~- •poefa irll-~ceshe.ltdopo u.'falé· "-' ·-==~ r,a • Il Fau~o vcEdit~re. z1~~.;1~~c~d~;~~:1ob:n~i \~a r:= coslltmre un motivo di de- contratti d1 lavoro e di man- ne Handhn traccia la storia ¼tgr~~àon~el if91'(r~~~ "Lett ·t· h IJ5r;z:· .eu n;o:Oa~r;oa ingf~~ F1re;1ze 1958, pp. 193, 1,: cerca nell'abb1ghamento d1una b.olezza prntto st o che di {or- tenere_gh operai (a scapito delle concliziow m cui si so. \\'ilson \"I S1 f~ opposto, a urecri IC e contemporaneo ..). della Ger- re 1.000. quahta poetica e pittorica za .. e No!' appena era pos- di questi ult1m1. natural- no venute a trovare le va- il Congresso americano açe- ENZO PJCI " 'mania (Leone Traverso: • LI· . . s~mpre. consone a1 contenuti s1b1le. ciascuno _se ne an- mente). . rie chiese prima e durante . t il . Enzo Paci. ordinario di fUo-lrici espressionisti tedeschi: Questo scntto'.e _ci ha da• duna v1~a reale. s~nza tro_ppe dava_•· La moglie ~1on ~ra I contadmi emi)it:rati non il grande flusso migratorio ~a compiu O . J:>r~o passo sofia teoretica nell'Università Trak.1. Benn ..). continuand_o to fino ad oggi c_1rca\·enU remore mtellettua_h o artihc~ soddisfatta del marito nte- solo non si senti,•ano a pro- riversatosi negli Sta.li Uni• \erso le ~trtz.1om CO?. la d1 Milano. inaugurerà vener- quindi_ n~J prossimo anno 11 o_pere tra narrativa e_poe- ~~r:;~~~~a.c~:r 1~u~~i~a vfi~':~ nendo che egli. quando non prio agio in una fabbrica ti. E' una storia in gran le~ge ~ _unponeva agli rm- èl 28 alle ore 17,30 nel • Ri~ giro d onzzonte. sJ a1 '>.::~~~:Ì::5'>::::::è-, sia. ~uesto romanzo e una alludesse a quella Impero Mi guadagnava abbastanza o tanto dh·ersa dalle loro cam. parte inedita per gli italia• m1~rah di saper_ l~ggere e dotl?,. del Teatro Eliseo. ~ _Per_ la crtica rrr'e~à C di ulteriore opera della sua sembrerebbe un inganno: un portava a casa meno dei pagne: non solo non capi- ni. pur avendo essi offerto SCrl\·ere. I. colp.1li . t:1-":>no cotl~nd<!! deYet!~;~en~:m::g~- ~;;~:.rlinVJ:ol~ m~~ica ... per cos~anza nel campo l~tte- ripiego. ~rovar.1~. oggi. queUa propri -~g~i,non facesse _fron: van_o il processo di fabbri- il contributo cli molti capi- ~ur~roppo_ 1 c~nt.a~ ~ta- pa t . p lettura !e- la c itica delle arti figurative. RR f VI rano. Ha .!.n preparazione misura d1 dignita, quel presti- te al pm importante dei suoi cazione ad essi estraneo per toli. Tra le \·arie parrocchie liaru e gli slavi orientali ::1o~::;ol;gi:; :aP:-oust ... un dibattito su « Astrattismo A an<:ora due libri. r~~e c~~l~= t~:t;~~zoa f 0 Lau~:;; doveri. emmeno il mar~t~ il fatto di ess!re addetti a si_ svolgeva una lot_ta acca: Ora 1~. emigrazioni non •Letture Critiche ... la nota e Realismo .. sarà curato da LELO CJANTON: e Pas- rappresenta per me, invece. era .contento della ~oglie. un la\·or_o parziale. ma nem- nita per .I'a_ff-=nna~?n4: de! hai:ino ptu carattere ~rale, Associazione per pii .studi di !\-i~rcel!o Vent';" 011 fte pe~ la DI sant • Edizioni e Risulti.- qualcosa che somiglia a una e Pnvata delle sue soht~ oc- meno s1 rendevano conto propn pnncipt relig10Sl. det um\·ersale. ~ dmmma inve- critica presieduta da Giusep·, crnlca c~ 1~':::~rgr~a;T~rà a~i ve• Udine "1958 PP 147 h.oritura continua e veloce del- cupazioni nelJ~orto, dei ~a- dell'organizzazione economi- propri programmi liturgici. ste uomini smgoli o, al più, pe t;~gareaJ. da questo anno ~C:birfa e Ja poei:ia di Fel- B J BLI OT ECA lire' l.300. ' · ' l'1mmagmazione ,in .coinciden- vori donneschi. d~I tda1~. c~ genera~ del paese. e Ge~ta- li nazionalismo dall"una e p_icc~li gruppi. Le comunica- comincerà ad illust!'drc gli lini,. (con esempJitl~azioni). La refazione di Giusep• za con. la gioia dt y1vere •· ._ s_pesso l_a donna gh appari- ti, In una disperata _alternativa dall'altra p3:rte se:\·~va ad ziont h_anno un progr_amma aspetti della letteratura d'oggt Non è stata dimenticata la TITO l\IA JACCO: e Stagi0• ifarchetti dice che que- m~nbo~~t: 1fe grarc~~l~anf~:~ r~ ,-a apatica ~ ass«:nt~. Qua~- d1 buona e di_cattiva fortuna accent_uare 1 term_tnt della ~~ter~ma~o e spesso 1 nuo- nel mondo, occupandosi fra_t-. letteratura italiana aUa_quale . in Friuli• Quaderni. f libro è l'o ra di uno qualf orlatunt d'una tuni~a• do la mo~he po1 r1m~ne\a dal patere d1 forze remote. polemica che com volgeva \ i arrivati hanno un pare.n- tanto della Grecia <Mano sarà dedlca~o un d.lìattrodeif ~~l Provinci~le Udi.ne ~ (! migliori p~i friulani d'un bol_ero d'una ..camicia.' confinata in casa _non tmpa: essi non erano più uomini. laici ed ecclesiastici soprat- te o un amico ad attenderli Vitti: • Poeti greci d'ogg1: gli • ~spet_tl ~ probdel~tto d! l958 21 tir; 300 S~~o raccolte in uesl~ d'una sc1arPa. quando non sot~ r~~-a neppure ~Li eleme~h non lo erano più di quanto tutto per decidere chi do- al molo. E' uno degli e sra- Kavafh:. Sereri:i:. EJitls ..). del- ~~a'l~~a ~~~;~~-a '"una lettura L'auio1:f di 'questo v~lu• volume divise in q~attro tolineano un taglio particolare. p1u _rudimentali della lin- lo fossero gli ingrana~gi del- vesse a!llministrare i beni dica ti• superstiti. che forse la Francia (Carlo Bo .. La' di Giorgio Albertaui dei .. Li- metto di liriche è mollo parti tutte le liriche di ~'la . Donntt ~1ovanna non le g_ua mgle~e e allora Jl ma: le loro grosse macchine ... A della chtesa. I vesco\·i erano ancora lotta per il suo tm- rici itaJiA-nid'oggi,. ed un_sag- iovane. ton ha mai pub- uesto eta scritte in ~~: 1~~~~caen~e:cn/ 0 / uunnaf~~= r!to le dic~,;~ con tono d~ somiglia~za delle forze. di o~tili l'un l'.altro e la reli- pianto definith·o, e che però gio di Mano Petrucclam su fr alo in volume In que. Ji letto ~iulano colare romantici;mo e ~anto r1_mpro,,ero. :\la tu ~on sat natura, 11 mercato ~fugg1\•a g1one cattolica romana, che ha accumulato tanta espe- ..R~nato se;ra •- Corrado Pa- st~c rima raccoita sono a · . meno vuol rifenrs 1 ;I vecchio mente. com~ se fossi appe- a. ogni Jl:OSsibilità ~1 .Pr:e'•j. sulla fine del -~Xl!I secolo rienza da poter indicare la \-Olmi e ~mberto ?.~rr• rd ~ · n;~ le sue cose mi- JAMES DEMJ:>SEY: e M1s- li_berty. Nella sua interpreta~ na sbarcata •· s1one, e il singolo md1\·1duo era stata la pm diffusa. si ~tta strada a un nuovo eser- parler~rno moltre di r ar r;r '. una quindicina di sionc stil Ntlo •• Edttrice z1one_, le frange cl riportano a1 Jnfine c"era la frattura tra non pote\·a conoscerlo né trasformò sensibilmente sot. cito di emigranti. Ma si può gocen~e~poraneamente saran- g 0 {i 1 ' accorate e patite. N:grizia, Bologna, pp. 334, nobil_t capricci. delle _figure gemtori e figli. I ragazzi na- controll..1rlo più di quanto to la preminenza irlandese. oramai dire che gli e sradi- no 0 presentati libn recent:iui- p1tO FroELBO: e Dolce so- lire 800. . mr~,s~~:n:Òm~ ~~ a~r: 1;tga;r 0 ~ li o cr~~ciufi ~ America potesse con~sc~re_ o control- I contr-!-sti di\·ennero tant_o ~ali> ili; Amer~ca s_ono COl!1e mi o recenti. ed lnnne. saran- :;ta • Editore Alfredo Cui- E' un grosso volume d1 ~:i:o~che cot capilli estrema- erano pm adatti del padre lare le \·anaz1om del tem- profondi da pro\·Ocare SCI· 1 . e ganbaldmt • lD Italia. no promo~si dall'Associazione d l\·apoli 1958 pp 149 diario, di saggio, forse menti 1isci con quei gioielli n capire Je nuove esigenze. po. In un caso o nl.'ll"altro, smi in seno ai cattolici. L"ultimo è già scomparso da i -<Pomenggi ron 0 I'Autore .., l"a~ 700 ' · ' meglio, di vita missiona• col brio' d'un attraent~ ma proprio questo fatto li il contadino non pote\·a far Non meno difficile era per tempo. Sono rimasti i figli ·d_edlcati ad ~mtn~n ~~1f~~; ~r am · io volume di Ji. ria in un lontano paese aspttzza. . allontana\'3 dal ceppo origi. altro che piegarsi di fronte l'emigrante la comprensione che, solo per sentimento, si htàt de1~!a 1 fnte;~Iud~rante un ·\ fà sempre molte del Su dan. Sono raccolte La _parte P, 1 Ù sontuosa della nario. e I ragazzi impara\·a- alla propria impotenza ln del mondo politico america- chiamano ancora e garibal- fh! r:esi:,:o· le -Stanze.. del r:rp~essità Qui ne sono notiz.ie sui costumi, tradi• collit 0 d~ et nauira~~t~e, no qualcosa dalla scuola e un mondo così instabile e no. La sua stessa politi::.iz- dini >. L'unità d'Ualia è fat.- Teatro Eliseo: un crltic~ farà i ~accolte q·uasi un centi- zioni, vita di q~esto J?O·~:rea,aanche ~~: ila:olor:. •Qui i~ dal mondo che ~ssa _ra~p~ vorticoso ... La fine de~la vi- zaz_ione iu quindi lenta e ta: _la fus,1one t:a gli e sradi. bre~errente l elogio del! operai naio. Testimoniano una polo con modestia e Stn· senso di • spontaneità sorve- sentava. Maestr.1 e libn m- la segna\•a la fine cli un~ fatlcos_a, seb?e~e socialmen- cali •e 1Ame_nca è ancb'es- dell autore fe st eggiato e preà lun a jndagine lirica e cerità. gliata. che è alla base di segna:-7~mo ~he !1 loro_ sco_popotta !;enza speranza_. .. E ~h1 t~ egh. c_ommc1asse a orga- sa cosa compiuta. '----------' i:n~:gi~ ~1ù a!~:~in~!t1~e:ger am~ientale. Grrl'l ognuno dei tanti modelli, cede era d1 farsi strada, d1 agire non sapeva quale hberazto- mzzarst intorno a un gior• ANTONIO SPINOSA Leggete LaFiera JJPttcraria

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