la Fiera Letteraria - XIII - n. 44 - 2 novembre 1958

( Pag. 2 LA FIERA LETTERARIA Domenica 2 novembre 1958 ziom artishcl1e e letlerarle priccf alle girandole di una u • d I 1• NOVANT'A 1 1 1 FA (1868) FU« COM}IISSIONATA » LA STORIA DELLA LETTERATURA ITALIANA Anche per questo, eglt cam- tecmda narrativa, e/te accusa Ilepigono e neo1 1 ea 1s1no mrna nel solco aperto dei frafture, lacune, capovolgi· * maggion uomuu di ktterc menti e rovesci, qua e ld della Russia di ieri, rndubòtn- ~• 1 t;:P 1: 11 ~~n:~~:nt;ea-m~ ~l~~°..f (Continua da par. 1) sonagg10 dt Livia fa spicco 11 I • d mente associata ot de.stmo stessi dt espress;one sono Pl'lmavera, ~ e1sonagg10 sugli Hltrl per un ro nd o d~ ''secoo nuovo nonr1spone detla cultura europea pm va- moltepltct e vari, ardttL e av- upico di una Pletteratura amara giovinezza che lo ca ltda. 1 e più rappresentauva venturosi, ma non sempre, t~ espressionista E quanto mi- ;:~~~r~:zair~~aP: 5~;~Pg 1 i ~~~ '' Luttmia opera dt Bons Pa- de/mthva, 1 risuttatl conse meticamente espressionista (e necessario e non può fer- sternak, 1 t romanzo intitolato gmtt cor;1spondono alto sco- sia pure d1 un mconsc10 m1- marsi ad approfondire un ca- D s • J1 dotto1 Z1vago testimonia po, che l autore Sl proponeva mchsmo) è la descrizione tt fig n 'è 11 ' . . t d . F a Il et I s deU'tmpegno mor~le e creati- f;, r;~g~~:~~~= ~:~to::~t:~~:= della cas~ chiusa e della sua ~~ ~~· l~n~reg~~~L~1:acl~e\1 a I Il VI o I ra Il eeseo e t'o deU'aufore, trovatosi a do- trasto fra le tnten.zioni e le ~~~s:m~~~~o~aco:rr;~r!a tit~~ narrare sia solo azione. glo- . ; 1:;s: 0 ~~ 0 ':~::n:r: 0 :: 11 : 0 :~:- ambizioni dello scnttore e la 1 1 pullulare di danaro che co_ f~ ~~s~c~::;s~· : 1 :~;a;~r~or~ e., - resa arttsttca, anche se tl ro- shtmsce uno det motivi do- bruciare la 3 ma E ue.sto Una nlctlura della • Storia * innanzi tutto studiare la gc- Il roman ... o, pubbhcato tn lta tn.anzo lasci intravedere subi• mmant1 d1 tutto il romanzo l d p g q della Letteratura ltauaua d1 nesl dcli opera • La questione lta dall'Editore Feltrmeth dL to te hnee considerevoli del sarei per dire il suo tem~ g iQaccade spes~o gli ac d Francesco Dc Saoct1s, riesce Questo s, COIISL'tt<L rileggendo l"opera del grande critico, curata da crlt.ca fondame,1tale è questa: Milano non e stato ancora suo complesso armonioso e segreto di u~n ° mve de d ~a e sommamente piacevole e quasi ~, posti tali tempi, tali dottrine e stampa 1 to trt lingua russa, e~ ~~~i~~e:!~~~: m~:~n1en{~c;~~ D1 n~ovo 1n,~ece.o almeno re 1~.\ 1e:~:~!\ ~e:z/Jfrb~:: ::~~i;~~~t;, t 1 11 ~~'.;ie~efnct~sl~ Niccolò Gallo e preceduta da una introduzione di Natalino Sapegno ~!\~:=~~:lè 1s~a~~ela~i~:taq~:i tntthle sarebbe riparlare an l'altro, una seconda Guerra e d1 autenllco e e 11 personag- vura ben degnt d1 quelh che lettuale delle grandi opere, è ~f ,•RIO G UI DO'J"J'I oeta, in che modo quella reaL cora det not1 fatti, che ngua r- p g10 del giovane Carlo. anche furono I suoi predecessori lo sconforto d1 non averne vi- 41 i lf .i:-9.. p H l'h ! tt ? La dano t rapporti personali del- 3 1 ~e mento mag ,ore di Bo- se non s1 può dire che esca prebellici ossia si abba~do- sto un seguito nell'epoca con- ~~lt~~a è :er:m!n~~e:;:h:; ~lo lo scrittore con il governo Co p t k f t U d del tut.to dagh schemi narra- na ;illa letteratura in quel temporanea, di non trovare che s! formale hanno rinunciato aLlo scrittore che non abbia la sua1za, come esistere mat,.rlale ap- 1 st mmusta ns as erna es a O que O I t1v1 contemporanei. 11 suo è senso deteriore della arala rari discepoli di un grande In- la unità 'della visione storica monogralla e questo genere dllpartiene alla realtà, come !or- se diventa st oria e 8 oria Protagonista del libro, di- aver raccontato con vero dt· quello del ragazzo che SI !a che egli teonc.:amente pg1ura .!>cgnamento Il Dc Sanctls co- e all'mtcnd1mcnto In senso sto- lavoro v• è tenuto in grandis- ma appartiene all'arte• Però letteraria • è anche e storia venuto g1a fnmoso, è un me- stacco le circostanze stanche uomo nell'avventura. nell'in- d d t E < dificò la flgura del cr1t1co ml- rico anche dell'opera singolar- s1ma stima Quanta e quale • se Il poeta coglie il contenuto civ le e cultura de11a società•· dico, elle n.specch14 gli atteg· ~:~~~~e und:;L,:t~t~o:ve ~~~1~:~e contro casuale che C01)d1z1ona«1Spe:sist:;:~o :~~~t~on~n~1 ~\~agnr~eèo ~t~~c~~:~to ~t!?e ~~= ~ae;J~ 1~frna~~:;:t:, sv'olg~l~~o~~ ~~~r:a per la nuova genera. come !orma• ciò • non vuol ~aDr1:~1~:~;,~~eco~~la c~~:e:~~~ gtamenti, glt aspetti, mcon- mettersi al dt sopra degh ac· la sua vita. della scop~rta d1 soldi. soprattutto per quelli vcva essere la metodologia d1 disparte Il loro proflcuo lavoro, Quest'anno ricorre il novan- dire che . debba sopprimere il proprio dopo averlo pnnia 11- fondtbth della. societa russa. cadimentt provvi~on. e s- se stesso accanto all amico che avevano fam1glt.i, altre questo critico e paragonandola spesso rinchiudendosi m un au• tennio della proposta !atta dal- resto, cioè a dire quello che m1tato alla d1chiaraz1one della tormentata. e anche squassata. seggen, 1 suoi pa~en, tn jo,. che esce fuori dall'ordinaria volle macelh d'amore le di- con I tentativi del sedicenti stero, ma an,che arido, tecnici- 1 editore Antonio Morano al De c'è di rei-tgioso, d1 polit1co. d1 rua n~n Indifferenza, della sua da interni di.sstdt, da crts~ ma indiretta nguardano una ammm1straz1one della vita sperazioni adolescenti, rapi- 1;111itantidlSogt, è gmst1fl~i3tasmo, oggi cè chi appunta lo Sanctis, di scrivere un manua- morale, d1 reale•, ma solo !unzione attiva L'elencazione profonde e laceranti La fa • d U borghese, della routine quo- de come f.ulmrni che sembra- Iamarezza 1 1 a, alla flne el- sguardo al temi della critica e le di letteratura lta,iana ad uso • che tutto questo debba com- 1 D S f. d 1 st nugha. Zwago si muove e superiore v1stone e a vita e t1diana del destmo se nato no irre m abili altre 1 la lettura della •Stona• la de,l'anahsl della lingua e del- del licci Partendo da questa panre come forma • E com- che I a, eg I rumen- opera nel tempo, ben definito, det mondo Le a.utontc. sovle- · g P , vo te impressione dl un Invito lancia_ lo stile senza rendersi conto data, 11 Sapcgno nella sua in. ito del critico è di definire t1 che ,o storico (e 11enttco) clte corre fra l'miz10 del se- t1clte potranno ancora dism- Smo a ieri era la guerra o la drammi In casa dai quah I to nel vuoto, d1 un soico avvia- appieno, come Dc Sanctls !ace. troduz1one riassume la cronaca P I t to !orma deve possedere, dovrebbe far colo e la fine della seconda teressars1 dell'opera dt Pa- Resistenza ad 1mp1Lmere u~ ragazzi usc1v,ano sbattuti e to in un deserto popolare ap. va, del carattere meramente della composizione esterna del- qu;A co: e~u - unto crediamo arromre tanti • m1lttant1 • con_ d l L' r n • sternak che importa? Il siffatto suggello a una espe catt1v1 con 1unico des1dt>no pena di rare oasi (11 Croce e strumentale e prehmmare del- 1 epcra e tutto 11 travaglio spi- q e O P temporanei: filosofia dell'arte. guerra mon ia ~ e oe p n. poeta vmcitore del Premio nenza g1ovan1le, oggi quegh d1 fuggire o di mettersi a altri che non superano la sta- la sua mdagmc, e c'è chi si rituale che l'ha preceduta le necessario avvertire che non stona della lingua e delle !or– ctpa.le non e tn otto a 17rt~- Nobei' non abbandona. il suo eventi sono lontana, è soprav- piangere n Oppure I( Lui tura degli eplg~ni) I E g5usta. richiama all'opposto al concet- polemiche dalle quali nasc'e e intendiamo accettare tutta la me stona della cr1t1ca e delle ctpare sem.pre rtw;me1~e a( posto' di alta responsabihtà venuta dunque Wla genera· personalmente somighev,a a mcnt 1e osserva t aw mo ape- to d1 storic1tà·del dato poetico 1 e prime formulazioni di una estetica desanctis1ana, meno che po;tiche lavori parz,ail sulle ~e 0 ~~~1~ nd edapo ~t 1~ 111~ e s!nz~ arti.stico, e perctò egh è tanto z1one che ne è del tutto !uo- un sambuco m fiore. pallido f:n°da° t~~;;g~af1v: ~~r!J~: fis~lfii:!v!\e~~~t!~~t/ 1 !~~; 1~: ~~~f,~~a e d! una teoria della ~=~~à ~:v\ 1 ~::Ji~~/ 1 6 ;:~n~ diverse ·epoche e sui diversi c~ 11 rometterlo senza tnnal- ammirato oggi Le sue 1,ure n e More t ti obbedisce senza e lungo. con i capeJU gng1 z1one alla Storia della Lettera_ st!ca ma solo per ricadere ' 1 11 Il I scrittori ecc ecc Eppure quasl za~l: 0 dtmmt:irlo m modo idealità letterarie sono le puì duOb10 al mito dell'attualità scomp1ghall da un vento 1m- tura Italiana del De Sanct1s, quas; senza accorgersene, t~ a1:.femd:to~~logl~e~~sar;,~\slan~ P:~~~: n!l~ne:esS:u:v 01 ; 1 m:~: m ogni parte della e Storia. decisivo indicate a. durare net tempo mito emmentemente contenu_ magma non E potrei conti- curata da Niccolò Gallo, (E1- quelle posmon, contenutistiche femlcl cont~o P il fo~mallsr:;:o ro della • 5 °tor,a della lettera- s1 legge :mv1to a1 posteri, al 1t narratore rappresenta, e a sovrastare le caduche vt- tlsta Con tutto CIÒ11suo per- nuare a citare Nella sua pe- naudl) eh; • le generanom e soc101og1che,che De Sanct1s estenore e la • !orma. intesa tura italtana. la uaie è ben moderni, per un lavoro cr1t1co con efficae1a espositiva, gh cende stanche sonagg10 supera lo schema e renne battaglia contro la let- ~c~~IT~v\u!~t~o ~ac~~~\~ 0 vod:~ av:va già nettamente supe- • nel senso pedantesco. del re. altra cosa che' un ~ommario O e storico che npaguse della eventi che St alternano e sue- FRANCESCO BRUNO vive di forza propna per la teratura Moretti non s1 av- suggerimenti desnnctisianl per. ra o• tori e dei grammatici e co,ntro un manuale O anche una sem- inerzia e superflciahtl che ave.. cedono ra tdamente nella sto- --- forza d1 vita autonoma e tut- vede che la letteratura lo dendo di vista la ragione più Eppure l1 De Sanctls, consl: 11 concetto hegellano dcli arte hce storia'). vano carattenzzato la stonco- p Per una puì ampia rnfor- ta sua personale che Moretti stringe e Io sopravanza da profonda della loro urntà e derando la povertà della enti come rappresentazione della P grafia italiana Giustamente il ':on M~lb a~~;: 0 Nfegte ~r;::::;: mazwne su Paslernak ed m riesce a mfondere m lui. per, tutte le parti Peccato. per- coordmaz1one La scuola storl- Cc'l n~ d!ll~o~!~~o~~!~!a a~tef: 1~ idea~ per li D S la !orma • non . Il critico deve gua rd ar st daL Sapegno affer.ma che soprat.. s ose odeL~omanzo rendendole particolare sulla. sua. poesia la sua mqu1etuJme morale, ché proprio questo romanzo ca, facendo proprio il prmc1- ~leaigurava eh/ nel futuro si è un idea•, ma una cosa ,e cioè I astratt~ contenutismo cosi cc- tutto le • ultime pagrne della ;atvoUa dtscontm'ue ed 1 sola- si rimanda. 1l Lettore alla. pa- per l'autent1c1tà degh affetti C1 rivela una vocazione d1 ~iode~i: ~;~~~i~~~e~~n~:~d~~~ ;..rebbe fatta giustizia a tanto 18ua:et:lt: 1 ;~~~\r~ nv~~~n~e;n~~ ::tafi:~s~s~:a~t~a ~:s:~~~;~ 0 : Stona _sonouno sguardo aper– te perché Pa.sternak, mentre gma curata da Angelo Maria Né è questa la sola figura del narratore non comune ed an- ha lasciato cadere l'esigenzalabbandono ~ell'artista rea~lzzandosi In un equidistante ma dialettica La to sullEuropa n~ova che na,.. St riporta alla. grande tradt· Ripelhno. che~ La F1era. Let- romanzo che esca dai hm1t1 che un ammirevole cando1e del concetto estetico e dell esa- ~ Niente abbiamo ancor~ nuovo or anismo • ognJ con- individuazione della poesia non sce e sul futuro d lt.aha. zione letteraria dei suo Paese teraria. ►I dedico allo scrittore d1 una letteratura (anche Superstite. se si vuole a tan- mc interno dell'opera d'arte, d importante su nessuno de tenuto e guna totalità che, co- è l'inizio del lavoro cntlco, ma Nella •Nota• che precede ~~oft ie~1~~:~//:!u~~1 aa1T;~: ~~:~o 1;~~ numero del 20 gen- ~•=~~:~~tte;a:~:t a~c~~al}le;!~: ta let~~:~uI~~ANDO VIROIA ~~o~~t~e~tJ°~c~~~~~p~~Jaa;:~: ~~~t~:erisC:~~a~: è d'u"ae:1soepo~~ mc idea appartiene alla sc1en- il termine, e U critico deve ~~~:~~!.ta;~:~~/c~:st: ~~::~~ UN DISfJORSO SUL DANNUNZIANESIMO egli • ha preteso restituire crL ticamente.- la sua fis1onomia originaria •· Egli ha tenuto particolarmente conto dell'au– tografo e svolto un diligente lavoro da edizione critica. NeL Quando un artista :.I deh- li suo modo dt sentire r\= tl i EL E J\I A (j T ri" ()LE J\f G lf f ~:i3~~ezz~.ct\h~ 0 ~,a~o s;:::;,~1~~ 3 J~i~~~~ttia1nd~l~!n!:a~~- ~~c~:es~~nrfa nd :;~;~tàe c~~f:~~ !~na~:\~r/atie~m:ca;,: 1 1 feaL msoc nel conrront1 della sua spondeva 1 ad u~a sua c~scien po vecchi per lo-o è che le ovvero Jn quanto soclal1tà 1n poranea ha timore le varianti 81 rtnvu e ai ri!e epoca e del suo ambd!nte non za dti va 0 ~ 1 ta~/ ~ nl~i s~~i~ ,suita oscura ms1p1da banale. reazione contrarla fin troppo D1 fronte alle rafflnahssime abbiamo viste sgretolarsi. e quanto molteplicità In comu- L'unica colpa. dunque. che nmenti b,bhografici e alle nO: ~~~~o r~~,p~~~~rto_ pe:~~~ te~oz~· aS~SUll1101;!amo sordi e 11 loro semplicismo ottuso. ~Y!~enà~1CJn~~re~Old~n•e~:~~ :~~~~1r:u~el~~ s~~•b611~:u~::~ d~n rac:::~f1~r~evai1g~ra'~m~;~~ ~:o~;o~~ep~~bl~\sfand;a lda°n~t= ~!aSlco~~~p:i~~~bu~~=ltf.erch~ueè tlZle stonche, ha nportato quei l'ambiente s1 person1<1ca In imponeva 8 lui immersipnl in Tutto que st o sembra ovvio ziale del semphee più che si compiacque tutto ciò che Questo nostro esserei posti soclale e pe.rclò antiumana In un coraggioso e generoso rl- brani degjj art1coh pubblicati lui ed egli esemphhca I am- atmosfere proibit~. quah!!ca~- i~nt~ 1 O\'Vlo da IfPP/es~nta~e di~h~guercl e colpire J'!mma- ci è proprio n~n pub non ap- fuori da un certo clima non questo senso possiamo ben d1- conoscimento della nostra rea~ nella ..Nuova Antologia. che biente - quanto di opposlzio- dolo e~nt:~~niris ::;;r~ 1 ~o~ loor~nc~~e ::C 0 t e~~ ~n iici~a;z; gmaz1one altnu. noi amiamo parir generico ma fra 11 ge- è dunque soltanto t aver toc- re d1 conoscerla. la nostra tà essenziale, l'unica colpa d1 non figurano nella • Stona •. ne. 51 che arti st8 ed ambien- rappr un diUic!le. P 5 e non ir- s tntuale sono In qualche scivolare fra amiche penombre nerieo nato per caso e il gc- cato una tappa al di là nel oscura quotid1an1tà di cono- cui poss\8mo ammetterci mac_ Infine ha sud1i"'iso il testo de- ~~p!~cs~7;t 1 ~;~~~0 a rav;~: nd !1 ~:~g1ung\bile. al-d1-là ~odo ancora legati a D'An- r~~~~ga~J:1al~ca~ 1 ;1er;;uss~~:1 si1~~~cr~~:st~olut~o;~:;:~iì'~';~ntt~ tempi°emdaour!1trd~~!·u~ne~~~ttoè ~~=~~ :or:è a:c;~rlfa l:avfs~~= ~~~~L~e èa ~~~ar~~~~ it~i:c1~!: sanct1s1ano ID paragrafi (come contemporanei ed al posteri D1 qui. il g1ud1zlo eecez10- nu;izd,o e al suo tma, ma u~ mosse atteggiamenti ed an- creato ~onsa,pevolmente pre- riaver chiamato a g1ud1z10 d1 mo nel glud1z10 non l'altena- za una collaboraz1one sp1ritua- g1a aveva !atto il Croce), pre– immediatl uscire dalle st ret- nale. unica ~autentica,. 1: ~~e 1 /u:: 1 n!:t~o ..\e~ 0 Jfc~- che g~stt ed opinioni nel qua- rerito.' c'è un profond1ss1mo d1- r:onte ad un'autorltb supeno- mo nel vagheggiamento La le tanto matura e costruttiva mettendo a c1asc11D capitolo un toie critiche orientando la esperienza dannun7iana. qua stico~ .,.1 ,. trovano s ess~ un I! c1 s1 possa. appunto. r1tro- vano E il nostro generico non re. e perciò competente. de- sappiamo come ce la rivela- da riuscir d1U1c\le anche per sommario essenziale della ma– propria esegesi nel senso pre- lunque e priva d mtensllà e tus g~ d lasciar Pper les- vare con gli altri. vicini agli è una fossa In cui si sia pre- terminati aspetti di un mo- no, faticosamente ma valida- noi almeno nell espressione Il ter1a contenuta ciò permette c1so che il contrasto addita. di significato, la no st ra E di en 18 b O I a I nop di altri a costruire e a vivere clpltatl per non sal)Er reg- mento storico pnma che ar- mente le espressioni artisti- disagio nel formulare il g[u- al lettore d1 meg!Jo seguire lo <' accentuare perc1òd 1ns1ste1~jqui anche hla hdescnzào~: ~cl !~os~c ad aJ:::;t~~re s~he, d~ un ~ mondo di tutti,. Nessun gere all'asperrimo clima delle tlstlco: e averli portati alla che della nostra epoca senza dizlo. U maschJramento del svolgersi degh argomenti. dO\'J, gh clementi a cui processo e e a con o o a fronte ali' .. 1mm rnlf1co poe- dubbio. dunque. che la no- altezz.e è uno sta lo d1 cui noi condanna E questa autorità cl Ipocrisie, senza addolcimenti. giudizio stesso. ricorrere ad :\I \ I contrasto nasce E questo m lm a noi. It~a~1te I suo: do~: ta ... noi !acc1a:O. nel com- stra intonazione es1stenz1ale conosc1amo tultl I segreti. e s1 rivela proprio nel senso senza sentimental1sm1 E la una pos1z1one di co~promes- •. R O GUIDOTTI particolare. il caso d1 Ga- temporane e scoperte a lesso una misera figura Noi sia assolutamente diversa da che diamo a Jl01 stessi In ba- ro!ondo del processo stesso amiamo pcrchè tro, 13mo e- so il r1p1egare su un lnconsa- bnele D Annun.z.10 la sua per- nunzlane, tanto più Oallde Puindi'. Immersi m una g~ quella che a D'Annunzio fu se ad un'esperienza storica di ~he ha stab1hzzato 11 muta- spressa In essa la nostra au- pevole smenl\ta sono I segni f~gat~à, s~chd~ce~, c:~saan~~~: ~~~t ~t.ft ~ù ;~~-~~ 0 ~ 0 :~~~ )le~~~erlc1tà che et ottunde a cer- propria cui abbiamo colto U SeJ'ISO pie- mento la società odierna ha tcnl!ca sostanza che, in quan- fe.1 ~itt~lt~~~~~~e :~~h!~~r~;:,~ su~:re ~ dare, ogg1, un grn- murucate 'e d1Huse, ma 'anz! te raffinatezze, noi borghese- Ma questa differenza este- no Perc1\I val~r1 eh~ ~s~eon: n[1utato il dannunzianesimo in to sostanza umana non è esclu- mo. le ultime ombre 'che ac– dizio conclusivo della sua ope- del t~tto perdute. lung_l dal: mente mconsapevoH del no- nore non è _solt_antouna dlf= ~~~o s~non ~l!fratt~e~~s~~;a di funzione della sua più .mtima s10~e ma comunità, non soli- compagnano LIcompiersi di un ra e della sua stessa vita. l'idealizzare nel clima 10 cm stro grigiore, segneremmo un !erenza esteriore. e non è. ~o . . e sostanza: perchè I suoi sua- tudm,e ma dialogo. Ché. anzi. processo troppo vitale nelle E. a tacita giustificazione di si ottennero. la possibilità di arretramento. risJ:?etto ~gli me pub s~mbJre, il fru~~ 1~- ~aal~~~sa";:v~~~.tt~of'u :s~u~i1: denti estetisnti si risolvevano ":,~~gtlfrcoser: :lan~=t~~Jtà !a sue rad\cl. troppo maturo nel– questo silenzio. insieme lm- un."3utenticazione de~a propria eroismi dannun~1am. di cui a ~~;zs 3 ap:;s~aenzialeunaad ~~ cge~~ mo a nostro c·riterio non per- In un"ipocr\la esalta'Zione del- ~ev~edare~ \iJ>e:e in co~~n; le sue conclusioni. per poter bar~zzato e rlguardos~: si in- esistenza. gli uomini che se- ~~~~~~~ nasce tl coraggio di ritmo di vita: è Invece. se mal. C'hè siano i più comodi. ma la solitudine: perchè la sua è affiancarsi agli altri .e a!· esSEr? accettato senza turba– ~~~~~zaa cC~r{~a~~ l~il~~~°sp~~~~!~onocaJ~r:u~reuff!~hl\~sclT; ln rea.ltà. che la nostra epo- fin troppo consapevole reazio- p~rch~ sono quelli In cui ere- ~spr~ssione artistica lgnor_ava f~anca~si aili a!tri c?s~a la ~~~ti. Ma sono soltanto que- ritualità dalla nostra il suo .,sp.lendida lezione,. E a quei ca nutra una vera repulsione ne non solo ad un modo di diamo. perchè tutt.7 u~ pro- 1umiltà della reale comunica- rinuncia a quel! esclus1v1tà In DI U b t clima dal nostro. · valori sostituirono· poi altri per quel particolare tipo di presentarsi. ma ad un modo di cesso st ~rlco, e h o~ohc_o. e zione. che è cristiana rrater- cui ~i ~ondenfan~ le più care de ~~~~e q::;: e loorr;:o r°rot\ 1 ~~; Per uanto però la natura valori. del tutto diversi se non personalismo. risolto in estetL essere; non ~~ u~a m~da i:na 1'.l~rate C\ ha cou d otti 8: _iden: nità e non subordinazione. re- \llus1oni dell egoismo .. Vlv~re cU oggi: s!orza;i di dissfparle del teita e il breve Inter- addirittura opposti: O forse. ri- cità. che è iJ dannunzlanesi- ad una qual1flcaz1one mter10- tiftcar.ci I~ , l~ro. :t nfl~ll~ ciproca apertura e non beHar- IO c~mll?d è t~per. nn_unc~r è aprirgli la via. E forse non va!lo . che· di~tacca 1·epoca in ~~~t~n~o fif~el 8 v~~~~ àf p:r~j ~e~o inctln~~az1r ~e;; 0n\~;~~ ~~ ~n~h!ca!~lien\s~:i"~:~· ~~~ ;~ ..,1 ;~~~~~ ie g!lid; r;; 1\st~:: do rifi~to ~fm;sfe~~e ef;:ic~e:; 1 1 ;-;~ti. 8 i 1 ! è a:'Za:dato sperare che do: f~ 1 o~~~u~~\ 0 ~r =~tu;~~a~~; valore: si distesero nel ge~e- re p~r le decla'm~zioni e per la fisolo(ia e la soclolog!a di,ni hanno i:noralmente. soc!_al~te ~o~~t~~ t~~~~a~~n~~: dd\~~f1:=esperienz<; rare e P:'ivllegiate· dt1!;st:~ d~i~et valga la pen .. P . . rico e si lasciarono vivere le scenografie ha finito per che non con U semplice co- mente. politicamente rallito. P è comunicare, è dividere. è ~~-a;;/i~\~z~odie ~/~~ :i:i:,t E perciò la loro esistenza ri~ provocare. com'era ovvio. una stumc. · non è che non le compren- to del grossolano per U rat- socializzare. Qualche volta è ELENA OTTOLE:SGHI Leggete LaFiera Lcttrrari cienza qualche ritegno. in que- --------------- sto nostro trascorrere dalla necessità d! un profondo lm– peino critico alla ricorrente denuncia di una lontananza che Jo rende Impossibile. sem- La ''ricerca,, di Alberti: l'altra bra celarsid_qua_lcosa ..di t t·ù (Continua da par. 1) dotta. con cui l'uomo possa suo abo1r1menlo per Io stia- menti con un l10ppo costoso anch essa narrativa Dove nunzia. C![ficacc l'allarme. Toccava appunto nll'Ameri- cercare. :illa pro,·a. déi fatti. f;~;v~~t~~or/rn1g;o,te~t~~~~fa~: . . adeguare la classica e cn- fai e, avrebbe attr1bu1to a t1ibuto ::i.Ila pa1 te del Dia- stupisce che I ~cume .pren- t..i,.rn ~elle aberrazioni. me- ca di far \:alere anc~e que~- verita e certezze. _d'ordine un'interrog~azione dopo za di un'inadeguatezza. non -racconti di averne passiva• sllana , nozione dell'uomo• sempl1c1 1ag1oni d1datt1che volo, d1ch1aiata m quei tem- sile. nervoso. d1 molti par- gho rispondenti a tali re- la ,concezione• tra I datti• umano e morale. pm an~ora tanto di ~oi di ~rontc al tem~. mente trionfato. Alberti. a ritenuta da Alberti per ra- la propria abitudine di far pi indispensabile all'opera ticolari si impigrisca in una quisiti parve subito ad Al- di Alberti. che l~tterario; il suo \·is1bile quanto di noi di !ro~te a .n°. 1 • suo modo, replica un proces- gioni di cultura. di educa- scoccare le proprie intuizio- di poesia. Ma è un dubbio stilizzazione impettita. qua- berti la furia con cui lo Fu poi quello stesso scrit- aspiI"3:-e alla letteratura co– ~11w~0sJr0 uneJ~1:Jfzid 1 ;~:~~m~~ S? analogo, s~bbene più. al- zioue e di fede. la sola ve- ni di par:tenza, quelle !or- che /\lbe_rti non ~onCesserà: si voglia s.fiorarc l_a parodia uom? ~mericano s.v~luta e to del Connoll~•· dieci anni rre. buona azione. fossero in– in ultima analisi. un compro- tivo. I_ e !atti• prOJ?OSti o ramente aurea: e insieme mule cosi spesso a presa detesta il 1!1orahsmo. bac- con un ricalco dt q.ualche brucia _il tempo, c1o_espe!": dopo. a sollE:c,tare nuova- !es1 anche. a. sp1_~ga:e, co!" messo: non tanto fra noi e I regalati da 11 e contingenze possa non tradirsi, anzi aiu- totale e folgorante. verso la cheW::me. Gli basta d1 con- solenne testo letterano. Sa- de la vita nella maniera p1u mente Albertl e a cenere- i lucn sp1ntuah cli oggi. valori estetici e flloso!ici che della vita debbono incidere tarsi, nell'adempimento del fine del saggio. o in altra vincersi. sulle ambigue ri~• rà i.nvece che, ti:ovatosi sen- irreligiosa, defraudandosi di tarsi nel e fatto•· che ci che l'aver spezzato quella in Gabriele D'Annunzio ~I rac. su certi atteggiamenti della suo , rJestino ineffabile•· co- posizione strategica. di mo- sci te cli !llauriac. che l'art1- za 11sostegno d1 una trama tutte le soste. vacanze e siamo serbati per ultimo. contraddizione era stata una colgono. quanto - e plu gra- sua persona. perche se ne me Alberti non esita a chia- do che 11 lettore si persu::i.- sta. quando rimane al di pre~:.istenle . .-\!berti ha cer- domeniche interiori in cui Esso proietta. in una para- spa\·alderia costosa e neces– vemente - fra_ noi e la no: ~prigioni!"o _IE:constatazioni, ma rio con linguaggio con- desse di averle trovate in- sotto di certi _raggiungimenti cat? di .appoggiarsi sull'il- ru?~o può, a secon_da delle boia chi:uame~te ~lusiva: s~ria .. E tuttav!a, quando st r~ c3:pacità di. c~1:1pren~frci ventà, g1ud1z1. norme uma- (essionale. Garantiàmo per sieme con lui. quasi per !or- (il metro qui adoperato da lus1one d1 un autorevole mo- opnuom. cercare 010 o co- quella che gli psicologhi fissa 11 suo gentiluomo. Al– ~i 0 1 diic~1~fi~::c~~·N~I aii~ !~= ne, che la e ricerca• stava altro che nei r~a.tti.personali za di cose. V~ro e che il Al.berti è Baudelair~) PO: dello formale. . . noscere se s~esso. Si tratta c_hiamerebbero l"ombra àel- berti n~n cerca in n_essun biamo sempre il coraggio di aspettando o maturando. Oc- tutta questa materia· si in- discorso c o s I manovrato tra auche ottenere nsultat1 Cre:tre un neS$O tra I Fattt certamente d1 una delle be- I autore; senza la quale for- modo dt nascondere I mvo– descriverci e di firmare la corre cioe che si riducano carna in aspetti assai più conseguiva, sotto apparenze di seduzione, ma di sconta personali sarebbe forzarli, stemmic più paurose della se non sarebbe nato questo lont3na attrattiva mista al descrlzione. e perciò qualche a e fatti personali•• se vo- dilettevoli di quanto appaia tranquille. movimenti ed ef- con una rinuncia alla pro- ma quel F'anrnsma galante vita di massa avviata verso libro. che viceversa è nato maless~re con cui scopre v.olta ci mascheriamo: la. di!- gliono esprimer$i anche a dal nostro resoconto: il qua- fetti di entusiasmante con- pria interezza di uomo. Ciò non $i dileguò al canto del il brave new worl.d. Ma per- proprio per distruggere gli certi parallelismi o addirit– fi~oltà d! va;uta~e ogg~r un uso degli altri. Fatti. però, le risulterebbe del tutto er- citazione drammatica. Si non toglie che anche lui, gallo. Era una storia dove ché. proprio su quella aber- impulsi paralizzanti di quel- tura subitanee identificazio– ~t~~~~~~ t 0. 8 0~ 1 !:s~~~at; ~~ molto specia~i: no? _ve~gon? roneo se avesse dato l'idea scusi l~ disgressione). . . Alber.ti, _soggiaccia a quel)e tutti .emigravano nel Nuovo razione, Al~7rti sem_bra far l'om~ra. ln ~pparenza Al- ni tra il giovane che egli è quanto 1a1l da un tentativo dalla vita di t~1tt1 _1g1orn1, di un big'JllO libro di pietà. Q~as1 tutti in quegli anni s~duz1~n.1 e. ne! suo sagg~o Contmente: fantasma, ~a- 1:va .con p11.;1. en~r_g1a? Ar- b~rt1, n~l e Ritratto_ funebre stato e quel Lord. Per qua~– di critica nei confronti di un dai suoi eventi, vicende o o di un untuoso manuale di seguivano le orme del Cro- s1 dehz1 d1 riprodurre 111 stello, Lord. Quel camp10- rischiamo un 1potes1. Era of- d1 un giovane gentiluomo•· che momento. con occhio certo poeta: non è dunque spett3coli. Si tratta invece edificazione. ce, anche nel cercare lo una sensuale miniatura le nario di tradizioni europee feso nell'intimo dei suoi con- non fa che ricapitolare sulle leggermente più acceso. pa– soltanto un·incapacltà di ca- di libri, episodi di cultura o Bene O male. sollo i suoi scatto di partenza sotto gli grandi composizioni paesi- vendute oltre Atlantico pre- vincimenti: e una offesa. orme del Connolly. la bio- re che egli guardi e goda, ratterc est~tico. ma. la tradu- di costume, sagome e profili frastagli, una e ricerca• influssi di una costellazione stiche di Mauriac. annunziavano ad Alberti il quando reagisce, è sempre grafia di un Lord splendido. specchiate in quello. le pos– ~~r~ie:~e P:~e~ 1::1e~~~o P~~f~~~ di alc';-'ne civiltà per _Io _Pi~ traccia una linea. E ..11lora estetica .. Alberti invece si E' difficile stabilire, al~e- ~rossin~o e fatto» di rilievo: fen'.ida di i1~venzioni vul- ricco. straordinariamente do- sibilità che. per se medesi– do e interamente la nostra ded~tt1 dalle ela~ora~1oni d1 tre o quattro punti dovreb- appropria solo dello scher_na no se. ~~po. quella ~mbiv~- 1,Amenca ~I _paragone col- c~mche. _oppnme la ~en~o- lato anche per_ la lettera tu- mo ~1a rcspmte. !Ila la con– sostanza umana. E non a caso altn osservatori. già tra- bero sommariamente indi- motorio; quanto alla sc1n- lente f1hpp1ca, egli abbia I • eterna giovinezza del vec- na, molt1phca le associaz10- ra. Il quale poi non diven- elusione sul gentiluomo se il nome D'Annunzio sembra scritti in termini intellcttua- viduarla: e magari, se siano tilla di accensione, prefe- deciso di rinunziare. alm.:!no chio mondo•· Gli effetti poi ni. Nel libro su Dostoevskij. ne che un mediocre sporti- l'era già detta: e un destino accentuare. e rivelare. la crisi: li o. se desunti da esperien- un po' piit marcati, accen- risce farla sprizzare dallo in via provvisoria. alle pro- risultarono più burrascosi 1Gide aveva reso celebre la vo: n~ meglio ne peggio. stupendo e mancato•· Due il nome D'Annunzio rappre- ze di viaggio, quasi compie- narne i chiaroscuri. Sceglia- attrito di Mauriac con lo prie doti di artista (il suo del previsto. Oggi. 1958. la battuto. di un russo: e Oh. la sembra. di quanto sarebbe aggettivi che. anche nel suo senta. nei à confronti 1della ~o- tam ente al netto dai residui mo per primo il saggio su stato d'animo del cristiano. primi) libro era stato un America è come se la ve- vita è difficile! Ci sono at- riuscito. se anche avesse ba- caso. avrebbero potuto pre– ~;ta c~!al~na e~saer~f~~1! e "!,~~~ di rep~rW!Je: Potr~ anch~ Mauriac. che è del '27. Chi Gliene bal~na l'in:imagiine 1~cconto, Oreste). E'. proba- dessi.mo da ca~a nostra. t~n: ti_mi ~he chiedono di essere dato. qt_mlche. p~co a colti- sent3rsi i!" coppia. E allora poetica: Jo prova Il discorso trattarsi d1. mcontr.1 um~m, degli amici avrebbe suppa- deludente d1 un artista. che bile che. quelle d(!tl mor- to ~1 è descntta su tutti i vissuti .~orrettar:ientc. cosa vars1. Simpat 1z~o col fasci- egli J_ 1 a ~munciato a quello che lo riguarda proprio in com~ quelli con Gobett1 e sto allora nel cosmopolita, sembra frugare dentro le dessero 11 freno. fmché lo toni. quanto è lunga e quan- tanto p1u essenziale che ar- smo come molti altri inglesi che s 1 chiama il destino slu– quella sua diffidente. torbida con Pancrazi. i quali adesso e soprattutto franceseggian- passioni per un acre dilet- costrinsero a dirugginirle e to è larga. E' il suo modo rivare con precisione a un della sua casta. Peri in un pendo. contraddittorietà dalla soglia del libro paio- te e molto gidiano Al berti. to di attorcersi nei loro insi~me a darsene una più! di vita è arrivato a così ci- appuntamento•· M1 sbaglie- dis3stro aereo alla scuola di La \!Onseguenza. come si Descrittivo e disimpe;&nato no vegliare sul cammin? del tanta at:enzione agli inse- meandri. incapace di sugge- precisa misura. L'occasione clopiche attuazio1~i da far rò. m:-t a battere sul tasto pilotaggio. Se e avesse ap- è visto. è stata di dover– come lo si vorrebbe. il d1scor- loro :tmico; ma i ritratti che gnamenti del Croce? Mentre rire o far sperare una via gli fu. offerta dal suo la- temer~ che il sistema di del tempo bruciato. a con- partenuto a un'altra classe gliene opporre uno suo e di– so sul tema D"Ann~nzio ~\su!- Alberti ne ricava, anche adesso è chiaro che quello di riscatto. Una scissione. voro di critico cinemato• svuotare i corpi delle loro trapporre il tempo umano al sociale - commenta il Con- verso: costruito. da quanto ta alla f\n~ in~at~isi~tt/!~~~ quando s~ ani!nano _a rip~- scrit~\l. de_ve la sua efficace d~nque, tra •. il lievito cri- grafico .. E il . Fant,asma g~- a_nime.. come laggiu si ~rn: tempo am~ri~ano. mi l?are noll_v - :'Wrebbe pctuto ~s- il libro _ci _lascia intendere, <'h_e lescr~~ivo 11 ·ntfn:•on· tere certi atti degli onq - e d1sc1plinata struttura al stiano e l infervoramento tante di Clair divenne 11 t1ca. sia un processo 01ma1 che Albert1 sta stato chi sa surgere a qualche perfezio- con le indicazioni ricavate :r~ita~~{e ade ~~ ech\arim:nt~ nali .. a riI?C_rc~rrere i _loro Modus operandi. all'impian- narr~tivo. ?i qui_ muove A.I- • ~atto personale~ cl~e allora irreve::.ibile: Ma. _scrill? nel come indotto da quella ?at- ne per le qualità clell'intel- dai e fat.ti personali•: quel– quanto aHa nostra posizione luof?hi famihan, a_rc~l1care t~. alla di!1amica_. alla ~attica berti per imbastire I~ sene gli occ.orreva. L.a1ticolo su 1940: 11 capitolo m cu! Al- tuta. dove la svalutaz1.one letto». Li per IL una t_ale li che si l_eggono nella rac– uei confronti del tema. e con- le parole che meglio h han- dimostrativa dei saggi ero- delle prove. Ha saggiato la quel film. meglio che tra- berti amalgama note di let· del tempo da parte dell uo- sentenza sembra semplici- colta. e gh altri che ne sono elude invece molto più in lb: no espressi. finiscono poi col ciani. ment~ di Mauriac. e ne ha dune l'invenzione cinema- tura e cose ,·iste e un po' mo d'o.ffari è considerata il stica. con quel dilemma sen- rimasti fuori e quelli che co~clude ad. una vera .e pro- risultar~ accentuati da quel- (Inutile ripetere le osser- con,oluso che forse 2 un li· tografica del regista, erom- una diagnosi precoce. per di nwstruoso indizio che non si za scampo tra due strappi: forse Albertl non scriverà pna valutazione. f J m qu~ le sole sorgenti di luce, che vazioni di Alfredo Schiaf- mite de1'l'lnteHigenza a tar· pe con la Celicità spontanea più pronunciata con singo- sa più vivere correttamente. 0 rinnegare il proprio li- mai. Gli è toccato di sce– ~~~clu~~pu;J0· un~ v~:1tir:zione fanno dei ~oro co_nto~1_1i al- fini. che ci autoriz~ano ~ pargli la vis~a dell'essenzia- ~i un racconl? or!gina_le. I l~re p~ssione. E' _che l"f\me- Dal!~ date ("!le ~lber!i gnaggio. _o .dare un addio gliere un sistema di ricerca negativa, almeno sotto qual- trettante linee d1 011enta- riconoscere ancl_1e nei saggi le. Ha sa.ggiato la sua fa- 1anto che ?ila _(me c1 $.1oo- nca .di_vcn~? subito per Al: me.ttc_ m calce at suoi capi- ~Ila ,g:ernahta; con quella che, appena chiude un'inter– che r!izuardo. della nost_ra spi- ment,:i. del <;:ro~e un .tipo di or~a,- colta poetica, e ne conclude man?a se, 11.r1te_gno_d1_.Al: berti. 11 Pili ~crs?nnlc dei toh. r~sulta c_he qu~ndo s~n- 1?ea che basti la grinta del- rogazione. subito ne apre ritualità. a paragone d1 queJ- Perché la, ricerca• di Al- nismt induttivo - dedutt1v1, che essa non basta a tra- berti nell arr1scl11ars1 p1u d1 e fatti personali•· 111 quanto veva 11 saggio sull America. I ambiente nobiliare a ottun- un'altra: come si sa da un I.a dannunziana. . . berti, sebbene provocata da dove il cosidd~tto e circo!? scende,rsi in l~ n a rappre- r.requente per quel.le vie più metteva a rep~ntagl_io la già egli .l.\'.:\·a gia lett? una fra- dere una vocnzione. detto del p r i m O scrittore ..Eroico·•. si u_sadef1n1:e m- fatti di ordine mentale, più della comprens10ne • e gia sentaz1one sublime del pec- libere e festose dipenda da ace e n nata e noz10ne del- se dell inglese Cynl Connol- Eppure Alberti trascrive moderno di fatti personali fa'.ti il n:iodo ~z~~er:a~~ib~;= che ad un conoscere mira ad percorso in piena .. re~o_la. cato. . u!1~ _s~ompe~1so tra_ 1~ pos-1l'tu:~n 1 0•._ . . . l_v._rimastogli imp1:essa. per- la sentrnza con la trepida- Montaigne, che dal s'essaye; bnele D Annu u · . . un sapere. Né crediamo di Essi partono da un mtu1zio- Ma a parte l onesta della s1b1lità e I mezzi made- Uni:i simile mmacc1a mo- che sembrava nguardarlo zione di un superstite che non s'era mai ripromesso un :ihese;.· vo:io d~ vaa1:;~e!~tet1= menomare l'interesse di un ne dell'opera, ottenuta nel indagine e Io scrupolo delle guati, o non invece tra i:bilitò s1.:1blto,a fondo, tutte personalmente. Essa era ve- rilegga la cronaca del nau- Se 1·esoudrc. E' la regola ci. gnoo~m:annios 1 marriti quanto libro tutto lievitato da ala- momento ric~ttivo del!a let- c!tazioni, a_ f?arte la ~ost_an- ~e~z~ ~~eguati e una ~o~·t_alle risorse di Alberti,. forse ~uta a confern:iargli _che lo fragio. Come se. in una mi- del gioco: nell'accettarla, assenti dalla me?locrità qu~- cri e riccamente assortite cu- tura; ~ostru1s~on~ coi par- z1osa descrizione dell artista d_1m.1bi~1one delle po~s1b1h~ a!1che quell~ .che egli nonlmtelleLtuale _d1 ogg, deve s~ra qualsiasi, avesse spe- forse perché le sue speran– tldiana della vita di tutti: riosità dell'ingegno e del- ticolan illummau da quel fruttata da questo metodo. ta. S1 dir~bbc che egli lrov1 ricordava dt possedere. Lo tener conto d1 quella e gran- rnnentato anche lui la con- ze di risolvimento sono ri– quelll che lo circ~ndav,ano. ~ l'animo. se precisiamo che lampo il dispositivo. delle donde è nato il e fatto p~r- il coraggio. solo quando Sì scopo era d1 trov~re uni de concezione del nostro $e- traddizione indicata dal poste altrove. Alberti Si è noi . che lo seguiamo: Egli. l'obiettivo principale di quel prove che accerta e mvera sonale •? Forse dal dubb1r, senta sorretto da un:• fai- ai-p2tto claml)roso d1 quel- colo• che e , 11 contreto Connolly tra la nobiltà dei trovato d'accordo anche col ~[ici~~ ..!~~~:u~;tuoe~li ~l.ra ;ii sapere ~on_sis~e. in ~lcune 1;intuizione iniz_iale: saldano q~anto ma.i seg_reto. che la snr(~a. La ripro,•3 i:' nel_la, l'att,mtalo all'uo.m?. che ren- e langihile. amo_rc del_l'uo- natali ,e il lavo:o delle !et- proprio senso della misura. comuni, noi banali. regole dt giudizio e d1 con- I anello. Forse il Croce, nel arte paghi 1 ~uo1 alletta- e Licenza• cli quc~to hbrn, desse moppugnab1le la de· mo per gli altn uomm1 •· terc. E adesso il suo lungo CIACO:'llO DEBENEDETTl

RkJQdWJsaXNoZXIy