la Fiera Letteraria - XIII - n. 43 - 26 ottobre 1958

Domenica 26 ottobre 1958 • LA FJERa LETTERARIA LA BUONA « PESCA » D'UN INTELLIGENTE EDITORE TRE SONETTI DI EURIALO DE MICHELIS INTERESSANTE MOS RA DELLE EDIZIO~I VICENZA Quanto più mi spaura più mi piace leggere ciò che è morto in ciò che muta. Immagine su schermo ripetuta più lenta, che di cenere fa brace. Papà racconta la novella; e tace la nidiata di piccoli seduta, mentre mamma ]avora e un po• l'aiuta la breve intorno a lei ora di pace. Com'era dolce quando la sua mano che, se lavora, ancora ci accarezza tutti sceglieva per l'ultimo addio. Beato risalivo dall'oblio tra la favola e Jl sonno, e la dolcezza· era naufragio a porto più lontano. li Come un lembo di favola rammento le notti che uscivamo a lato a lato e splendeva nel coro a pen:Uflato il tacito rullìo del firmamento. Tale un canto, se fluttua col vento notturno, che toccando è già passato, dove il vero devia non Ngionato mi par quello, giratosi in lamento. Chiacchiere a scoppio come battibecchi. anche le angosce che poi, spento il lume, cancellavano i rosei echi del giorno, tropµo vi penso, gioie senza ritorno! Cosi, guardando l'acqua a fil di fiume. divien ansia il ronzio dentro gli orecchi. Ili La gioia amara dei ritorni, quando mi attira tutto quanto fu mio bene perctl'io sappia che più non m'appartiene e riaverlo invano ora domando, so questo, e riconoscere passando i luoghi delle antiche ore serene ma niente perob'io resti m1 trattiene. così dolce sarebbe ogni comando. Qui i gridi delle corse senza mèta, qui a.ltro correre tacito ed immoto nel silenzio del libri, qui le sue strade dove imparavo a stare in due: anche da quelle spira aura di vuoto. Spoglia morta di sé, lutto si sgretola. EURALIO DE i\lICl-lELIS "all'insegna del Pesce d'oro,, diScheiwiller * di ELIO FILIPPO ACCROCCA Si potrebbe dire, celiando, stra, sotto vetro, sul tavolo u.~ avveduto collezionista e che ormai a non conoscere allestito come per una men- amatore di cose letterarie e le edizioni di Scheiwiller so- sa o riquadrate alle pareti artistiche rpossa desiderare. no soltanto i suoj imitatori, della romana libreria e Al Reliquie del migliore Nove– i qilali tentano di pescare ferro di cavallo,. di via Ri- cento. Umanissime reliquie nella co.rrente del e pesce petta, dove resteranno flno di una cultura vivente, de• d'oro•• come sfortunati pe. al 29 ottobre: una mostra gne del più vivente e mobi• scatori di frodo: vanamente delle edizioni e all'insegna lissimo dei nostri musei che nell'ombra. del Pesce d'Oro.,, limitate oggi ha sostato. per nostra L'arte -di stampar minia- agli anni dal '52 al '58. e fortuna. tra le volte di una ture còn ftnei.za e precisione cioè soltanto al periodo del- ormai famosa e accogliente (alluminare una volta stava la nuova direzione, affianca- libreria per intenditori. do• per mJniaret trasmessa da te da numerosi documenti e ve una visita è facile e ap– padre in figlio, è ora nelle disegni e manoscritti che prezzata vi è la presenza del mani del ·giovane Vann.l che fanno ornamento ai libri. competente. prosegue nella stampa delle Sono raccolte - nella • • • preziose edizlon1. allineando e mostra.,, che va compien- La rarità dei documenti nuove co1'laoe alle antiche e do, mi pare. il suo giro d'lta- non sfugge al visitatore che dando nuovi mari ai frutti lia - un po' le matrici del• qui può e incontrarsi.,, con d'un tempo. le stesse edizioni: autografi la scrittura (e il ritratto più Sulle due braccia. forse, di poesie. incisioni originali, vero:>) di Eliot e di Jean entr:erebbero allineate le col. fotografie d'artisti e di scrit. Giono. di Jorge Guillén e lezioni di Scheiwiller, quel. tori. copia di bozze e lettere: Joyce. di Hans Carossa ed ~-----------------------------------------' le che abbiamo visto in mo• i più preziosi clementi che Ezra Pound. di Pedro Sali• UN GENIO A. FOR~IA DI STANTUFFO nas e Jules Supervielle. che si alterna a quella di Unga• retti e di Valeri, di Sereni e Sinisgalli. di Sbarbaro e * Saba. di Rebora e Quasimo- 11 '' -t'attonuovo del _eutur1·smo~}~:~r:ii;f~t~s~:;t1l • - ~ ~ 1 I 1 ~~:tLt~fo~~~:;:i1~1~ durò poco più che dal 1905 al '13 1 ~i~~}~~\~~)~~ * no~~~~= !l~~~~~~o.,, nde/J't:et di E N R I C O F A L Q U I ~:i!~": oc:~t'i~o:1~; ,°~;;t~ Per Marin etti. fin dal lon- ra. e servirsi dei segni mate. di pensieri, i ventagli chiu- ~entarsi con le e parole in ta_ e spian.ata la stra~a nella Non per nupa quelle _pagi- ~~ji{!t~~~e d~u~J~i~~e(~ ::i~~= tano 20 febbraio 1909 in cui. matici e musicali. - Ricor- si o a'Perti di movimenti, gli Libertà:>. V1Ue ~umtère. Be.n drf!eren- ne erano gesticolate, gridate, ti) di questi scrittori, non dalla prima pagina del Ft- rere a una gradazione di scorci di analogie, i bilanci Ave~a u~a gt!erra a. por: te fu invece la smfoni_a eh~ combattute; al .punto da far si lasci sfuggir~ l'occasione garo, lanciò quel Manifesto analogie sempre più vaste e di colore, le dimensioni i tata d occhio. d orecchio. d1 raccolse alla battaglia d1 osservare a Piccone Stella di ricercarne j} volto tra Je del Futurismo, che resta tra senza d1stmz1one d1 catego• pesi le misure e la velocità mano: non esitò a buttarcisi Adrianopoli nell'ottobre 1912 che molta part~ dell'opera parole. Certi segni del ca- 1 documenti letterari più fa- ne - Raggiungere un max1- delle sensaz10111, 11 tuffo del- dentro. Del resto, non era e che fissò con le parole in di Marinelti e rimane addi- rattere vi sono evidenti cosi tidici del Novecento: per mum di disordine. - Di- la parola essenziale nel- nuovo a simili imprese: il libertà nel libro: Zang Tu.mb rittura legata olla sua per• come certi tratti dello 'stile: Marinett1 e non fa dell'arte struggere l'io. sostituendo la l'acqua della sensibilità. sen- 26 ottobre 1911 aveva vissu- Tuu1Lm. Ritenendolo pari, sona fisica. Alla voce mc- ma senza farla da grafologi se non chi fa della guerra:>. psicologia dell'uomo con l'os• za i cerohJ concentrici che to e sùbito dopo cantato. in e come Intensità, a 2500 pa- tallica che scandiva parole chè allora si perderebbe iÌ e e degne di gloria.,, non ap- sessione Urica della mate- la parola produce. i riposi una sonora e pittoresca lar• gine di Flaubert:>, Marinetti in libertà imitando il ritmo gusto _ e il fine _ di sif. parivano quindi che e le ria. - Introdurre nella let- dell'intuizione. i movimenti ga prosa francese di tradi• non si fece scrupolo d'asse• automatico della mitraglia- fatta amorevole ricerca. fronti erette a violentare il teratura .tr~ elementi ~nora a du.e tre _quatt:~ .cinqu~ zione _ro~antica. La bataHle rlre che con quel volti:me trice. al modo di erigere il Certi autografi. nel chiuso Mistero. a gettare la sfida trascurati: 11 rumore, 11 pc- tempi. J pali anahtlc1 esph- de Tnpoh. aveva e sorpassato tutti e mento con uno scatto dal di queste nostre letture han. verso le mostruosità tenta• so, l'odore.,,_ . ca~ivi <:he ~o.sten_g?~o il fa- e Toute l'auro re enfin é_cla. tutto.,,, e rin:i?vato Integrai- ~asso in_alto e di sollevar! no la forza del lingu~ggio, trici dell'Impossibile:>. E Cosi face~do, . il brutto scio dei. fih 11:1tu!t1v1 :>.. ta commi:': une poudrière mente la. v1s1one del _mon• 11 braccio con cadenza d1 Idei segreto dialogo con una poiché. specialmente in Ita• avrebbe ucciso 1~ bello .. e Spoghando~J d1 e o~ni v~- g.éante. ~ge~ dans son explo- ~o:>. ra~g1_';111~0 e pel p:1mo.,, sta~t~ffo, al volto trar:iuta- ombra amica e invisibile lia. e paese di tutte le tiran- col bello la solennità? e Via! ste grammaticale e smtatt1. sion banolee avec ses frag. 1 e domm11 inesplorati del• tosi m emblema fu~urista ... persino a noi stessi. nidi intellettuali e morali.,,, non prendete di quest'arie da ca per vivere dello splen• ments crayeux. ses blocs l'art.e>, E che importava se alla mimica. meccanizz,ata. a I Sono nomi diventati ma• sembrava 8 Marinetti che gran~i s~cerdoti, nell'ascol~ dorc dell,a parola isola~a sanglants, ses pans de rnurs ! e p~~~tori d~. sanatorio.,,, queiJ~a Che ~iam~va dccla• terta. piccoli testi dal gran• fosse e sacro dover combat- tarmi! B1~ogna sputare ogm nello spazio.,,, le e parole m pourpres, tous incrustés dans I e cnt~ci da diligenza ~ da mazionc J?Ol~t1mbr:1ca e mar. de respiro. Trasformati in tere sempre e dovunque con gio:no su~l'Altare _dell'A:tt":~ li.bcr.t~.,, a_vrebbero, anche a l'at~osphère vibrante. Et la portantin-a.,, e t~lti e gli im: c_iante. Le poesie ~i Marinet- esemplari numerati da chiu– l'arma della Poesia: di una Noi entriamo net dommu g1ud1z10 d1 Luciano Fòlgore. bata1Lle la salua en haussant potenti Incollati al buchi t1 furono concepite per es• dersi (ma non tutti). in un Poesia libera. emancipata sconfinati della libera intui- dovuto segnare un. passo forrnidablement la voi_ x delle serrature.,, (son parole sere mimate da lui. davanti palmo a mezza dozzina alla da tutti i vincoli tradizio- zione. Dopo il verso libe~ avanti sul e verso ltbero :>. énorme de sa polyphonie. sue), avrebbe,ro. negato le ~- una folla da doma.re con volta, quei nomi e quei ma– nali, ritmata alla sinfonia e.eco finalmente le parole m E come è nella buona. reg<?-Ce fut un ouragan de fer. sue ,afferm,n1om? e Tanto I 1rruc~za vcrb~le, 1mmet- noscritti respirano nelle pa– dei comizi, delle officine. !1be:tà! :>. E con le e J?arole la della guerra. che 11 p_r1• Un peupl4: de cyclones tra- meglio:>: gh restava la sod• tend~v1 una ~anca_ s_tragran- gine dei preziosi e pesci d'o– delle automobili, degli aero. 1r:i l1b~rt~ .,,, a detta d1 Ma- mo a saltar f~orl ~alla trm• versa le ~es7rt... •.. . . . dis!mione di hibriflca;C ~ de d1 clamori .fomc~ .,,, Allo ro .,,, nati all'jnsegna di un plani volanti.,,, ecco che sul- rmett1. s1 sarebbero avute: cea e a la~c1are ~l segn,ale Accenti e 1m~ag1m ~1riac. s~o genio con e la gioia ~h stesso modo. cioè. d1 quan~o gusto ch'è diventato sigla e l'insegna del Futurismo si e le m~taiore conde_nsate, le e a da'.e ~ esemJ:'lO dell at- c?rdavano e. riallacc1~vano disprezzarli:>; e li suo. gemo a~ad~. alle _vere. e propr1e definizione del loro giova– lesse allora: e Scuola di eroi- lmmagmi telegrafiche, le tacco sia 11 capitano. co~i a1 tre poemi francesi che aveva e la CoNlla d1 uno azioni d1 Marmett1. che, pur nissimo editore. smo e di ebrezza.,,_ somme di vibrazioni. i nodi Marinetti fu il primo a Cl- gli avevano, per primi. aper- stantuffo.,,_ e vol~nd~ pors_i come. mo- E quale strenna sarebbe Ma già nel 1908, fra j tre• .-----------------------------------------, me~t1 d1. poesia•· ~n1van~ la raccolta dJ quei documen. dici ditirambi che chiudeva• coll ac~u1stare tu t t alt r l li e disegni, di quei mano- no La ville chamelle ce n'e- Quattro p oes1·e d1· SANDRO BEVILAUQUA aspetti .. E quando. per tra: scritti • !olografie. dai più rano di assai rivelatori per durre m ~uoni e rumon antichi ai più recenti! Per- la cultura e per il gusto del quelle pagme. è venuta a sino Je poesie autografe di Marinetti d'al1ora: a quelli mancare la sua per~onale Risi, Orelli, Erba e Zanzotto dedicati a Kahn e a Verhae- N d bra,•ura, esse sono runaste vi sono comprese, tratte dal- ren facevano riscontro quel- Vecchio 11,ago I otte j scosto C?ns:;gnate ~~la stampa q,ua- l'antologia Spartfacque di li alla contessa De Noaille. delle don1eoiche I monti parlano di Dio. SI _PIU per 1mg~nno del! oc- prossima pubblicazione. ad Henri De Régnier. a Jam- il lago che trema nel silenzio c_hio eh~ per .1 mcant~ ~el- Sarebbe una strenna che mes. a Fort, a Vielé-Griffin, Esci dalla tua t'81H1: dei lauri e del pini, I orec~hio. G.li zampilli .: accoglierebbe molti annj di e fin alla Negri. al Marradi di paglia e di mistero porge i vetri Istoriati scoppi e _l~m~ie ~uom e salti vita letterarfa, una e mo- e a Severino Ferrari. Fra vecchio mago della sua cattedrale; e ngurgiti di cui SO!"JO Slra• stra.,, di facile consultazio- t.ali antichi ditirambi ce delle domeniche. ta luna che carezza gli ulivi colme, re~lan_osqua.lli~amen• ne per tutti, quasi un car• n'era già uno Atl'automobi• Questa pioggia con il suo raggio odoroso te. affl d ati ~ 1 ~e~i hpogr~- diogramma della più trepida le da corsa. lenta sugli olmi di pietre d'alberi di fiori flci;. e qua.si 51 nsolvon<! 1 !1 attività dei numerosi scrit- t spalancati della valle · 1 d d Il' 1 quei segni. nella materiai!. tori e pittori i cui nomi so- e Hurrah! Plus de c~n act Invita elle ball::1te e a spa a e aix:ange o là, nella esteriorità di quei no entrati nelle collane di avec la, terre in:imonde.... . con la fisarmonica delle nozze d'argento e senza fine segni. Tutti gli alti e bassi Scheiwiller. Enfin. Je me detache et :e e degli incontri della civetta. ~~~~~ d::~~~i fie~:~J:~:~~leate di righe di parole di sillabe Dalla pagina del mano- vo~e en sOUJ?l~ssd- sur d a Strani fantasmi popolano non odi l'inno dell'usignolo, di lettere, quel gonfiarsi e scritto di Bartolini sono na- gnsante plenitu e - es il cortile marmoreo ·1 sgonfiarsi della pagina co- te ae Poeste per Anita e Astres .ru1ssel~nts dans le dei cavalli e dei vescovi, no~ co~mu~ve l s~o pianto me un mantice, oPl)Ure quel Luciana· dall'autografo di grand lit du ciel! .,,_ la cappella dei santi ~vaan:;er:g~~:nr~~~imo suo appuntirsi come un obi- Eliot è ~ato il recentissimo Fatalmente. l'adorazione carità e martirio il fantasma di Dio nella notte d'-agosto ce, non formano e non costi- Etiot tradotto da Montate; della vel,ocità. che aveva un dove la mitria delle messe aperta ai misteri e alle nosta]zie. tui~cono più,. almeno per dal biglietto di Joyce il Car- peso cosi p_reponderante 1,1el diventava cielo, Rifulge la spada noi, che un ~i~egno, un ara. teggio Joyce-Svevo; dal ma• credo futurista. doveva _spm: tappeto di gigli del suo biondo messaggero, besco, un ghmgoro. noscritto di Gianna Manzini gere e sollecitare Marmett1 e quercia con mille lune. diventano perle dal prodigiosi bagliori L'esperimento delle e pa. i Foglietti di qualche anno verso il conseguimento e lo Dove siete state le vetrate del suo tempio role in libertà.,, fu. per un fa e così via. sfruttamento di sempre nuo- figure della pietà e del doloref con giganteschi org:mi po', tentato da tutti i Futu- 'Nella mostra al e Ferro di vi pro~ressi a~che ~el. cam-. Vi ha chiamato di roccia e di vento, risti, necessariamente. Cit~r. cavallo.,, sono sparsi i semi po della tecnica. ci~e del- l'orto che non s'agita al vento, . sotto la luna maestosa ne_ qualche prova non è d 1 !' di fortunati Jibrelti che lo l'espressione letteraria. Lo il cigno che conosce nella valle dei mirti ficile. Ma quelle • parole 10 scrittore apprezza e l'ama- schieramento iniziale. in di- i canti maestosi del mare danzano gli angeli libertà.,, erano talmente li- tore ricerca: Poesie alla ma- fesa del verso libero co.me e la luce dei firmamenti? con gli abiti d'acqua bere. da non poter essere dre, Frammenti di una scon.- fde~:e~gl~or r~;J:~/sfire~~~va~ ~~n hfa ~~: nera delle notti di foglie d1 sogni. d~a!\ 1 :~i:~a"ned:~eanJ.~!t:~: f/:!nf~r'tJ~~r,1o~et~:~~:t~~ mismo della vita. mod~r:na l'angelo che abita A )I L l'altra. come. in un_ gioco ~i poeti. italiani, Omaggio a in tutta l'c _ossessione lmca sulla cima riarsa dei vulcani? -,a una trapezi e d1 cerchi, v0Ia;1tt. Rimbaud di poeti italiani, della materia:>. non poteva Esci dalla tua casa Luna che µorti Basterebbe ~are un oc~h1ata Viaggio sentimentale di Pa- consentire a Marinetti una di paglia e di mistero l'aroma del mare. alla Carta stncrona dei suo- lazzeschi Moscardino di Pea sosta troppo lunga. vecchio mago delle domeniche, la bianca memoria. ni. ':"mori colori im.magini A Lume' spento di Pound: Col Manifesto tecnico det- suona la fisarmonica delle nozze, dei morti, o~ort spera!f-Ze vol~rt ener- Curriculum vitae di Rebora, la Letteratura. in data 11 accorda H grido della civetta il fuoco assurdo ~te. nostalgte tracctata da~- Volverse sombra di Pedro maggio 1912. proclamò infat- sugli alberi senza Coglie, e tremendo l avtatore Y. M. ~uran~e il Sslinas, Rimanenze di Sbar- ti la necessità di creare il sulla pergola che invoca delle pietre tombali. 1:>o1 :1bardamento.di Adnano- baro. New York. di Mac e lirismo essenziale e sinte• il cuore rosso del geranio. Avanza l'angelo poli., Dal _vol~ry1 1a sua par- Leish, e decine dì ~ltri testi tico .,,,l'c immaginazione sen- delle notti remote te, 1occhio finisce col pren- che verrebbe voglia di no. za fili:>: e affermò l'urgenza Canzone del g·1·a11oturco sulla strada di velè dersela tu,t_ta. E lo st e~o minare, ma che invece la; di sostituire il e verso libe• Nella valle cara alle lepri senza vento, a1;ca~e. piu O . men?, m sceremo scoprire all'accorto ro.,, con le e parole in li- ho Il mio letto l'usignolo incanta L EUtSSf: e la Sptr0;le di !'ao- e intelligente visitatore del- bertà :>.Ile lirismo.,, era per morbido d'acque lo _Buzz1, ,:on tu~t1 quei ~e- la libreria di via Ripetta, lui e la facoltà rarissima d1 lucente di papaveri. s~g\ al~ri gm__che s mtrecct~no e se: nel cuore di Roma. jnebbriarsi della vita e di La ruota del vecchio mulino di cr sta o, q_uillbi:ano come_ in astrusi inebbriarla d1 noi stessi. La abbandonato dai monaci sui cedri lucenti come spade, s1stem1 planetari. 1:-o stess~ Vanni, che al recente pre. facoltà di cambiare in vi~o invita ai sogni, sui pini dall'alito puro acca~e m G1~erraI?itt11:ra d1 mio e CittadeUa.,, ha avuto l'acqua torbida della vita il cane nero del cacciatori come un cuore di gemma. C:arr:a, doye . e se~ Divaga- la soddisfazione di veder che ci avvolge e ci altra• ml turba con la corsa impetuosa Splendono le conchiglie zwni _mediant~he Cl t:aspor- vincere Civilissimo del suo versa. La facoltà di colorare all'approdo dei canneti, sulla riva che rammenta. tano 10 uno zig-zag di paro• Nelo Risi. e ora alle prese il mondo coi colori specia- con 11 Jungo latrato il passo di misteriosi cavalli, le e ~ 1 lettere tra mezzo alle con nuovi e Pesci d'oro>: lissimi del nostro io mute• che chiama la folgore. canto lo zingaro qualt _Pare che No_rd ~ Sud, una Pircota antologia di poe- vole .,,_Bisognava perciò af- F:ancia. e Germania 51 scon- ti futuristi che sarà la stren- !rettarsi a e Distruggere la Amo 11 coro delle fanciulle nel velo amaro trmo violentemente. al _co• nà. per il '59, H /i.ore è sintassi disponendo i sostan- ~uf~~ ~ef:~:!o s'a.cgenta, muore il cigno nel parco· flrgenteo S_Petto dell~ neutral~t~ i_ta- il nostro segno nella tradu- tivi a caso. come nascono. - che scende armonloso della foresta, • ~1ana pe~ t13.;isumex:s1tnfme zione di Cristina Campo da ~~oJrr~ 1~:;;;tt~~~:fi1~!~e~ ~~~•::f~o df~et~:h;e e dei prati, c:ir::el~n~ielo d'autunno. ~:::;:! s;:;!f;z~~~=~a o'!ri~~ :· g~a~~~l~:s, Au~itivi';f~ bio. - Raddoppiare il so- che nel suo mantello sul lento respiro delle rose, lare. di ~ilano _ms~eme c_on Prince di St. J. Perse tra- stanti v o analogicamente. sul tremito di selva Marmetti, Boc_cioni e Ru~- dotto da Renato Poggioli. Uomo-torpediniera. Donna- ~~~o l~o~!s~e;l~'uva degli oleandri. solo. E che dire delle e li- Goodbye to the Mezzogiorno golfo. Folla-risacca. Piazza- e il rosso dei melograni. SANÌ,RO BEVlLACQUA ENRICO FALQUl ELIO F. ACC'ROCCA imbuto. Porta-rubinetto. - !.---------------------------•-------------_, (Continua a par, 4) (Continuai par. 4) Sopprimere la punteggiatu• Pag. 3 UNA POESIA di GAETANO RCANG * J\ 1 oi 11ascola11uno 11,11, gio,·no pei decll1'i Noi pascolammo, un giorno, pei declivi on"dU'l:atL indugianti a svelare il gran bol"go mon'<iano; la iprat.erla ci offiriva florl di un t'idlo colore, viola semplice e vivo, umile .incanto ... Nei ddlci grembi di natura accade d1 git.mrdansi in.egli occhi, di cercare il profondo di cui slamo capii•d; e di compiere un gesto WJ.$'o e ,solo, una carezza impro,rVli.sa e isp~ata, ohe Tassioura li.!. cuore del suo simbolo; la mano accorta :truga '.flra ~ capelli come fra il silenzio degli steli; l'occhio muto e ridente dle ti fissa (tu sei dlsteso, e 60Pl"3 di te, ha.i lei e U cielo) non vade meno dell'assorto :fremito della brezza che mormora, trascoTtrendo, il segreto sempre uguale a se stesso, e se.mpre ll'UOVO a ohi g,'lascolt.i in un'ora felice; l'ooob'lo di foi sa di esser puro e degno del ciçUo sovra~tante ohe gli ta da cornice, e ohe, d1 là da Qei, tu estaUoo rlmiri ... Noi pascdla:mmo 6empllci e tranquilli, ,un ,giorno, per i prati ohe scem:iono a Cortina; due pulcdTi illberi e •lucenti si muovevano ca'lml, a scatti brevi ... Nessuno ci taceva :firetta, 6CCSi eravamo dal [hlmpldo Qri,st,allo, l'amore, là, ci aveva etteso, umana conterima el divino dctlle altezze. Rlcòrdatl del prati in ou.1 s'impiglia soavemente ~a nostra vita inquietra; lo asoolto il buo ipass,o, lo so a~,cre a rimare un sol senso, e atf:rontare H destino •; ma !l'occhio, in a. ,J.to alà'alta tua figura, si allea col fiore e i•l ~ice i.n:ftnito del prato, ohe ci impiglia aJlla sua quiete. E 'J"!corda anohe il Bòlte, che ey,,a ·a-rgento tuso flu·ente intatto alla candida brama di noi, assisi a un ma!1gine, devoti a,l vergine mattino delile M,pl... Per declivi ondulati ancora il vento inebrtiato irJnCON"eVafiori fanchfili che, t<aggiunti, poi pie,gava tutbi. a una parte, a bisbigliare un si lolcissimo, che Ili a.'J'irelldeva docili alla mite violenu di Natura ... Là presso, a.nohe gli uomiilii., ri-ct:m:i!?, avevano Qasoiato tracce !lievi e insolitamente sl!lenziose; il ireclnto di un campo di ,gdlt, un cimitero elegante e v.ilvidodd aiuole, quasl in stiie brdtannico ed in quiete romantica ... E intanto noi, dal m0!rlgine del prato ohe appena si s.ca '11Claiv-a ad un ISOie gentile eravam tesi ailll'esito del solerm:e deoi'dere ohe, della sorte di quel giorno alpi,no, maburava, enigmattco, :flra le :ftrontd ~grondate dentro [e prime nuvole. dnattes-e minacce del maJ.umore eterno delle cime; dalle Tolàne an. Prono tutto solo, elmo cinto di neve, ru!lt:imo del consesso degli a:rci.g:n,isovrani smemorati. g,uerriero e a-e senza più guen,a e trono; rivolgere lo slancio di pen sierti Tidenti-– riwl:ge:va do slancio di pensieri ridenti ... Ma, nel-l'attesa, entrM"a ID'EiLla tua voce il rnobde bcmba,g:lioalternl) dell'ombra e della luce, avvinte, ancora incerte, ma ridenti una all"altra; come, in un bacio rtrepido di colmo desiderio, ~abbra protese, sospinte da amore, si a-vvinoono, si staccano, e ancora 6i. c:c:m,giungono a dar vita e a"clbandono, e ancora. 'Vita ... Dal Failoria, al crepuscolo g,romoso di ovatbe grige e preziosi ord opaohi, partirva, a tratti, un giruoco <il Céfuine rapide, S"enza peso di gitanti, rosse e leggere, !tra trOCCe lferor.ir.gn ·e, verso una vetta più oltre che, a quell'ora, non «-iohiamava più nessuno; un giuoco non si capiv,a a qua1 fine <az.ionato nel.1 'ti.lare e bizzarrrro saliscendi del cor:.gegno meccanico; un est-ro come di btmbi at1Jairdàtìsi negli GVaghi del gli.orno._ Cosi 6Megro quel moto aggiunto senza iperdhè, vivace ,protesta, forse, al cader della Q:uce, mentre fa '!iunivia, verso Cortina, già taceva iper il'ultima discesa, e tu, ti.ntirizzita, cercavi Ile ipa,reti dello chalet, i liquori, le sbu:!e, e H calore di voci dense e oupe sotto Ila volt-a bassa, nelle ultime batbute dei discorsi di un giorno dhe Al scarso dl 811l"M.. Ma !iu-ori, sulla braccia di un Gen.tiero età incerto nel gelo estraneo dell'ora già priva d'intlraprese due pi"CCOle !arlaù1e bianche e nere, , colore delle rocce e del terreno, s'illudevan di 'lluce pla!llavano su ispidi caT<il selvatici dn - di attimi, giuocavano a «-incom-ersi, a scontr&r,si. GAETANO AIIC.ANGELI (Continua. a pag. 4)

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