la Fiera Letteraria - XIII - n. 43 - 26 ottobre 1958

LA FIERA LETTERAR '.Anno XIII . K. 43 SETTJMANALE DELLE LETTERE DELL ARTJ E DELLE SCLENZE Domenica 26 ottol:ire 1958 SI PUBBLICA LA DOMENICA Direttore VI CENZO CARUARELLI QUESTO NUMERO [;. 60 DlREZlONE, A.MMlNISTRAZlONE: Roma • Via dJ Porta Castello, 13. Telefon.l: Redazione 655.487 - Amministrazione 655.158 - PUBBWCITA: Ammmu.traz.1one; • LA rtERA LETTERARIA• _ Via d1 Porta Castello. 13 - Roma - TARIFFA: L. ISO al millimetro - ABBONAMENTI: Annuo L. 2.700 - Semestre L. 1.400 • Trimestre L. 750. Estero: Annuo L 4000. Coola arretrat.::I L. 100 • Spedizione In conto corrente oo,tale (Gruooo 11) . Contocorrente oostale n. 1/31426 Difficilissimo. in certe annate un po' scarse. trovare un libro che unisca. a un interesse continuo e appas– sionante. una qualità di divertimento non disdicevole a un lettore di gusti un po' esquisiti. Succede di pren· dere in mano un romanzo nuovo. e poi due o tre altri: e ti cascano dalle mani. come troppo flaccidi e privi d'i mordente. snervati e linfatici; e la colpa sarà un po· dell'autore e un po' di te che non sei dell'umore adatto a dirigerli con sopp0rta:a:ione. Tenti con una raccolta di versi; di queste. puoi star sicuro di averne in casa. e recenti. in numero più che sufficiente: e se un paio di liriche sono meno peggio e non le vorresti non nate. le altre sanno di poco e non valgono la talora fervida !atica nccessarla ad interpretarle. Un saggio critico rivela ad un tempo un balordo e un ingrato verso il poeta notevcle al quale ò dedicato. Un altro pecca di enfatiche asserzioni. Il terzo. ghiot· to di minuzie. arriva calmo come un fiume lento. con eccessiva pacatezza all'inevitabile conclusione. E cosi via. Tanto che. per disperato. io che scrh·o ero pronto a sfilare dallo scaffale un vecchio libro; uno di quelli z,UÌ quali si può. contare. Invece. m'arriva quest'altro: nuovo; ed eccitante. solerte. attivo. lucido. pieno di idee per lo più giuste e di vedute non ammufflte. Un buon libro. da consigliare a tutti. S'intitola « Le Food et la Forme». Ne è autore Jean Dutourd. E' edito da Gallimard. A esclusione di certi zelanti pro!essorl. che. co– scienziosi. hanno studiato tutto. ma proprio tutto. non so quante persone mi sia accaduto di conoscere che avessero letto il II Oiclionnaire Philosophique )1 di Voltaire per intero: cosi come si legge un libro qua– lunque. invece di sfogliarlo per delibarne qualche pa– gina ed estrarne le stille di più acidulo succo. E' per i lettori integrali. il libro dei Outourd? Anche per loro. Io me lo son letto lntero. e da pagina 1 a pa– gina 282; e alla flne ho provato quella felicissima sen· saziane. ch'era quasi d'ogni giorno quando s·era ra– gazzi. che il volume fosse troppo esiguo: e ne avrei ,·oluto dell'altro. Lodi come cotesta non si posson fare né alle opere di Ics né a quelle di Ypsilon. E vorrei proprio che qualcuno mi aiutasse a com– pilare. del Novecento europeo e americano. un elen– co prezioso di questo ,enere. In uno scaffale tutt'al più di mezzana grandezza, ciascuno di noi potrebbe allora ospitare l libri assolutamente desiderabili al– l'incirca dei primi cinquantott'anni del nostro secolo. Chi ci mettereste? Gente che ha resistito a più rilet– ture. magari parziali. lasciando In \IO! quella (elir.ità un po' dolente del lettore accontentato. ma non sazio. Libri d'avventore? libri d'amore? libri tutti scoperte e ragionamento? Per restare alla letteratura francese. alla quale il Dutourd appartiene a buon dirilto. sce– glierei « Le Rire » di Bergson. una bella scelta dal 1< Propos ,, di Alain. il primo volume di « Du c6té de chez. Swann i>. « Les Caves du Vatican ,, di Gidc. e pochi altri pezzi. Ma non vorrei aiutar troppo chi mi ha seguito fin qui. Il piacere di scelte come ,questa è. senz'altro. anche nella fatica deIJa lettura e del ri· cardare. S'intende che a Paul Valery darei un posto d'eccezione. Jean Dutourd. come risulta dal suo libro più re– cente. non ha ancora quarant'anni. E' autore di alcuni romanzi. di poesie. di una commedia. di racconti. Ha appartenuto alla Resistenza francese. Ha una cultura piuttosto estesa. e non se ne vanta. ma non perde un'occasione per metterla innanzi. Ha il gusto della citazione; e cita a memoria; se non ~emprt• con e~at- ALDO CAMERINO (Continii'a a pag 2) . Por segui~e il corso della tuata cogli anni tanto da considerazioni. Eugenio, pro-lmic. i due truffatori fuggiti, vita di Mario Soldati scrit- rasentare ne e Il Vero Sii- bo e mediocre uomo d'afTarilche equivoca e provocante l?rc, l'ev?luzione del .suo vestri • l'artiflzio nuocendo piemontese trapiantato in ha approfittato con freddo ~1~g_olare ingegno dal primo un po' verso la fine alla per- una città dell'ltalia Centra- cinismo della sua ingenua inmo con e Salmace •· che suasiva efficacia della storia le. che tornando improvvisa- passione. Ed in e Mio Fi– fu nel 1929 il maggiore suc- narrata, essa si ritrova fln mente a casa da un viaggio glio •· il terzo dei racconti cesso editoriale de e La Li- dall'inizio corrispondendo ad scopre \'infedeltà della mo- giovanili, meno raggiunto bra •. la coraggiosa ed inte- uno degli aspetti deU'indole glie e dopo una prima rea· degli altri due per la diffi– r7ssante ~ivlsta letteraria di di Mario Soldati. Assieme ad zione quasi di gioia, per la coltà del soggetto: la torbi• giovani diretta a Novara da una straordinaria vitalità vi liberazione che codesto adul- do e drammatica storia di Mario Bonfantini ..fino a e Le è in lui un'irrequietudine ed terio del quale ha la prova un ricco professionista tori– Lettere da Capri• ed e Il un tormento che nella vita sembra comportare per lui. nt>se che diviene ramante Vero S!lvestri •. che gli han- cerca di mascherare esage- $i accascia senza osare af- dl-'lla moglie del figlio. Vivy no assicurato un posto di randoli fino a fìn,ere l'attore frontare Vittoria. lasciando è un~ d1 quelle donne un po' ft~~~~~e~izaog~a d!n~~;f~t~;: ~~o~~ sit:::~s~~~~:nst~ e~~;li ~~t~fa~~~~ 1 i·~c;l~~:~;~e1~1e auc~~~~f:~:i r;1;~u~~tc~!i ~~c~!~: contempo una vasta rino~ scritti. li giovanile e Salma- legarne che è divenuto una ti .. romanzi di Soldati men– manza all'estero. nessun vo- ce• di cui nel volume e I umiliante catena. preannun- tre Huggero è un ragazzo lume può essere di tanta Racconti• si ritrovano le tre eia tanti protagonisti di Sol- inj?enuo. puro. destinato ad utilità come quello grosso de migliori novelle mentre si dati· - si pensi a e Nora•· essere vittima. Ed in e Pie– e r Racconti•· presentato in deplora l'assenza in~iustifl- a e Le Lettere da Capri•. a r'na e l'Aprile•. che pur– bella veste dall'editore Gar- cata di e Pierina e l'Aprile•· e Il Vero Silvestri• - inca- troppo manca. la figura del– zanti di ì\Iilano. Esso riflet- si presentò per questo nel paci di resistere ad una don- la prota~onista corrispon– te co11 fedeltà cronologica il 1929 come una rivelazione. na di procace e forte sen- de al tipo di donna di cammino di Mario Soldati Assieme a e Gli Indifferen- sualilà. di sottrarsi al loro una bellezza che i france– durante circa una ventina ti • di Alberto :-01oravia. e Il dominio. si definiscono e capiteuse • d'anni fino a quando con Cieco e la Bellona• di Ar- Il giovanotto che in e Fu- mentre l'uomo è un debole e A Cena col Commendato- turo Loria e due anni più ga in Francia• fa altraver- consunto da malattia. re• e e Le Lettere da Ca- .,__ ...,.,_________ Fra e Salmace • ed i rac- pri .• si è deciso ad affronta- conti poi riuniti ne e L'Ami- re tl romanzo a modo suo e co Gesuita • od in coda al con una tecnica complessa romanzo breve e La Verità dove si può rilevare l'in- sul Caso Motta• va situato flu~nza di due gr~di narra- un libro che ebbe un gran- ton anglo-sassoni: Robert de e meritato successo ed Luis Stevenson ed Henry oggi sta un po' a parte nella Jan:ies, a lui particolarmente opera di Soldati e America. can. primo Amore•· Non va di- In Mario Soldati assai più menticato oerò e non soltan- che nella stragrande mag- to perché fra ricordi ed lm· g.io_ran~a ?egli altri narr~to: pressioni vi sono alcuni rac- rt 1talta111 contemporanei s1 conti molto indo,·inati come rivela oltre ad un innato e e Il Duca di Soli mena• o fortissimo dono di narratore ,Week-End•. ma anche per. un. interess~ peculiare e ge- chè senza e America. primo numo per I arte del narrare. Amore•· cioè senza il pro- per la tecnica del ra~co~to lunj?alo SO,!tgiorno di Solda- e del romanzo. La felice 111- ti ne,l?JiStati Uniti in un'età fluenza delle l~tterature in• 1tio,·ane mentre poteva su- glese. cd americana che fin bìre te in1'!11enle ~Ile qu~li da. giovane ha . freque_ntato dopo i quarant'anni si diven- ~ssiduamente s1 manifesta ta sempre più chiusi. non si in 9-ucst~. Ii~ contrasto con riuscirebbe a seguire la con- altra scritton della sua ge- secutiva evoluzione dello nerazione che si illudono di !\tarlo Soldati scrittore. poter riscattare la sciatteria e America. primo Amore•. del loro stile di narratori tardi a e La Vedova Alle• sare d 0 inverno clandestina- e Lp: Verità sud Caso l\Tot– ricorrendo ad espressioni gra • di Guido Piovene esso mente il confine italo-fran- ta,. e e L'Amico Gesuita• dialettali od a 11' idioma segnò l'avvento di una nuo- cese. a due ricchi arfaristi vennero scritti almeno in un sprovv!st? di s~ntassi di pe'r- :-ia .ge~erazione ~ nar.rator~ imph~ati in un~ grossa truf-·orimo eetto quasi contem– sonagg1 1ncolt1 che raccon. 1talia111 molto d1vers1 dai fa agisce solo in parte per noraneamente in un anno tano la vicenda in prima loro predecessori. gusto dell'avventura in rea- nurante il oualc l\fario Sol– persona. Mario Soldati sj è e Vittoria•. e ì\Ii«:>Figlio• zione ad una comoda esi- riati si ritirÒ a 'corconio sempre ad?perato a c?strui- e e Fu~a in Francia• i tre stenza .borghese a Torin.o. d'Orta. Il clima politico e re racconti e romanzi com- racconti che nella raccolta La ragione della lemerana letterario era allora avverso plicandoli anche troppo spes- definitiva rappresentano il condotta che lo [a finire sol- ad uno scrittore ardito ori– so colla presenza di un per- libro giovanile vanno anno- to processo per tentativo di e:inale. libero come lui ·aoer– s~naggio ~e a$sume p~rte verati fra i ..miglio:i. per 1.3 espatrio clandest(no ~I ri- to ai mil!'liori apporti ·cultu– d1 protagonista senza poi es- freschezza. I immediatezza. il torno dalla Francia è 11de- rali nMvon:nnti r1~11·ec:t<>ro. serio veramente. piglio sicuro del narratore siderio di distinguersi agli C.IACOl\10 AN'TONtNI Se questa tendenza a com- che va al sodo senza per- occhi di Maria, moglie di ,_ __________________ _. pttcare le cose si e accen- dersi ìn lunghe cd inutili fogliani ed amante di Ada- (Continua a pag 2) J. B. Oudry: « La piccola ta"ola • (17-12) (EsposUionc del Rococò, Monaco) LIBRl INVENTATl E AUTORl SOPPHESSC * Scaff ie vecchio enuov ,li * illARllliO PAREiliTI C'è un dis.!idio insanabi~ Le fra la critica, intesa nel significato generico di fa– coltd dl ben. giudicare le op11rc (lltrui., e la pig,10• lerla. chiamtamola cosl, dei. biografi. dei. bibliogra– fi, o degli storici, in senso più esteso? Insanabile. farse. no: ma, in atto. sicuramente. Gli uni, forti. delle loro doc-1tmentate certezze, cer– cano H pelo neU'uovo fra le ri qlte degli altri, c1ti la retti/ i.ca di una data. la meticolosa t.rascri..zione di un titolo. la numerazione delle pagine di un libro, paiono quantomeno super– flui. e tali da distogliere l'attenzione da un filo lo• oico. da un discorso for– bito, da un intuito pene- trativo. che non ammetto– no divagazioni. di sorta. AL critico poco importa che U poeta Tal dei Tali ;,ia nato il 24 apr-ile 191S piuttosto che ll 28 agosto di trent'anni. prima; a! massimo potrd trovarsi imbarazzato se, putacaso, verrd a scaprire che iL si• gnor Tal dei Tali aveva pubblicato un libro di ver– si a quattro o cinque an.ni o, magari, prima d i na– scere. Al biografo o bibliogra– fo. potrà dare maggior fa– stidio una data sbagliata, piuttosto di qualche verso zopplCante o di un perio– do sgrammaticato. Forse. da entrambe le parti. c'è anche un pochi• 110 di. ostentazione per queste posizioni. acquisite, difese e fortificate, a mc~ no a mano che il crescere di una meritata reputazio– ne rende meno pericolosi oti attacchi della. 1chicra avt·ersa e cor.cedc un.a . maggi or di.rinooltu.ra n.et– l' u.so, o n et di.s u.so, d i c er– t i sc ruµoli che , ai primi pll$si, possono, anche, far– si sentire, se pur vol.onta– riamente sopiti. Assegnato il <<Preniio Cittadella 1958>> A questo punto, dicia– mo, di maturazione, av– vengano delle cose stra– nissime: si citano Hbri eh.e non sono mai esistiti, e se ne parl a con cognizione di cau.sa; non con inten– zi oni burlesche, come ai,– venne ai vari autori di e Biblioth(Òques imaginai– res >, sul tipo deH'Hil– scher, che arrii .;6 a cata– logare, per/ i.no, la biblio– teca del nostro padre Ada– mo; o come Rabelais, net Pantagruel. o i1 nostrano autore del Bertoldo. nel suo Indice uni,·ersale del– la Libraria. E' difficile persuadersi, lo confesso, che non. sia mai. esistito un romanzo di. Giulio Bechi da.t titolo La gaia brigata. tante so– no le autorevoli fonti che lo citan o e. anche. con la preci.sa definizione di e ro– ma nzo militare•; ma, sin– .ceramente, pensa che non sia. stato visto nemmeno da quelli che ne riferi– scono. ~}li'~I:!f;:~~t}l A NELORISI [~~}t~I:1~!~~~:j;,~~~ CARA CITTADINA COSI' PIANA E QUIE TA come far tavola comune. in • 1 • 1 • canto V). Quasimodo. a gri• famir,lia, con quct pane che I mezzo IDI ione dare.l'Unqaretti del dolore JJl'r antico detto non dit. pa- per tl figlto morto. Conccr• ne. Poeti. maestri e aµpren- to con gli archi. i fl.auti, t disti: borghesi. contado. o~,.. * timpani e gli ottoni... ~ri~::~~t~;:i;v~:~~~~~ap~~~: di G, ,,,o ,,·o GARA di:a,i~~eo~n:r~lr~~: l~ c~tf:~ to. eia oounque in$m ,nna ,,ol~a tfln~"· non sono_ doc- P<>rchr'.la sagra lhan!'o per meriti culturali. Non va, Vicen.za. Veronn. Tren-1 , , RebeUato la medaglia d'oro gi,mqesse un tempo il l.co- costone. ~ lt?. s, vedra alla fatt~ qneflt _del T;ebbo. clu.a. poteva non essere accomu– "" della Seret1in~$imn nfralser~ - 1w vero affet!ILOSOmatt per locc9sr_one a C1t- nato a Valeri nel riconosci.– sempre nello spirito (e ne- subisso. - qu.andt? Toni Co- tadella. ac~?ltt m ".na at- mento del Comune di Cit– gli o=i merat:inlio~, 1 et, tan-/ mcllo. 1 m conc~rto con Wal• mosfera 01a resa vib;a,i_te tadella chi, dal nulla, con ti veneti-nenP..iani. ter f?~.,.a. Monica e .tnd:ea dalla Jcstu del pam~n.gg10. le sole sue forze, lta saputo Ma que.~t'amw i> $ lr.ta ad· Carli., ~ira a!cun~ delle Ltri- U7: concerto per tutti t qu- rompere la terra secca per diritt!lrn una S(l(lra. St'llll)rc che pw dolci e risentile del stl. .seco~1do c~m.suetudtn~ buttami il seme e farvt cre– df'lla poe;sia. e <:cmpr<' 0 P?eta nel Treb~o a lut de- col b1s 1 e 1.ldomw, bis. Ton: ~cere C/llel germoglio che sl maggi(Jr- glt?ria di essa I d1c"to. da. St11~pellata a C:om el o ,spirat~. dramma. e /alto fusto di buona st:or- gonfaloni. di, VPnf'da. P<l'lo- r.1etamorfos1 dell An,l;lclo. u.co, romantico, tit µunta d, za e Lum.eggi.anti frasrhe. va e Cilladella ern1to stati atto. dritto P fiero L'albereL• i.'lsati sulla Torre di Vedet- lo della poesia. al quule og- ta del Castello dominante> gi q,mlcuno pu6 anclle guar• la dugentesca cerchia. Salu• dare come a vn albero di tn civilissimo a Diego Va- mezza cuccagna. Bino Re- lcri, padovano di nascita, bellato, il pncta che i! di· t·ene.ziano per amore e ades- ve11tato editore cosi come i> so cittaclel/esc d'onore t'On cresciuto il SILO alberello e H cuore e con il canto suo ha raccolto intorno a sP soJ- cleU.ziante. Flute magique. pra tutt.o giovani, molti di Nel pomeriggio il Sindaco primo peti') ftl:!I di. sicura dd lettura della delibera voce - armat scl11e1·n - consigliare ove con voto battendo moneta aurea con unanime e conferita la dt· gli e Zecchini d'oro•: il poc· tadinanza onoraria al po~ta ta che lrn t 1 oluto andare !n- e nell'intento di espmnere contro ai poeti dando t. 1 ita riconoscenza allo rns1gne e alimento a ,m premio di mae,'ltro che da sc:>tteqn,1i poesfa arrivato ad essere presiede la Com..nissio~e tr~ i pocli~ ~I la_ri e tr_a [ giudicatrice del Prem.o plu .'lostanz1os1 d, q1ta11tt se Cittadella" ed onora della ne profo11do110 nel nostro sua presenza fa nostra cit- bel paese. tà; e ta più vii:~ ammira- Sette anni, l'età della ra- zione per L'alto valore>uma- gio11e. ,Voto coi r,iovani, ir· no della Sua opera lettera- robtistitosi con alcune /rort~ ria apprezzata cd amata in cle vigorose del nostro caii• patria e fuori, per La .sua tar pii, cristiano. e spiritua- cliiara poesia che racchiude te: Rebora. Barile, F'allacn• la bellez~a e l'anima acne- ra, il premio P ritonrnto al rosa della gen'te veneta•· giovani 1.n Pr<J1)h1rin r,11f'n- Diego Voleri appare com• GINO NOGA RA mosso. ringrazia tm lo scro– sciar degU applausi che, una {Contloua a pac 2) * ,li C~IRLO BETQ(;CHI Aperti I vetri, che non era ancor fatta l'alba, spédancai le Impannate della persiana. e ml gorlet;,i l'umida nebbia che investiva Cittadella. Qui ~ro, dunque, ma non come la Reina di Cipri. negli Aso– lani del Bembo. In una lontana stagione d'autunno 51- mlle a questa, • a· miei diporti•: bensl per il µre– mio. Ecco, la festa e1·a finita, i premi consegnati. A quell'ora Nelo Risi. ricco del premio di poesia già ottenuto da Fallacara, da Rebora, da Barile. •.riag– giava verso Roma con Scheiwlller. venuto anche lui a Cittadella. o godersi la vittoria di CIVILIS– SIMO, che nveva stampato. E Della C.ortc, che aveva avuto l'altro premio. destinato al.Ja poesia g!ova:,e, la cui cifra modesta non Indicava abbastanza 1I suo merito. certamente dormiva già a casa sua. V..Jleri, presidente della Commissione, che In questa occa– sione era stato cittadino onorarlo di Citt.adella, insieme ad Ugo Fasolo ed agli altr, amici di Vene– zia e dl Padova erano ripartiti la sera prima poco doPo il Trebbo di Toni Cornello. di Dalla Monica e di Cari! A Cittadella eravamo rimasti in po· ch1ss\mi Nell'ombra dcli' alba nebbiosa intanto poche donne passavano sotto i portici bassi per andare alla prima messa. Dirò col versi di Andrea Zanzotto. cioè di un poeta ancor giovane, ma già alto, e di cui 111- vldlo la felicità (VOCATIVO è un g1•an libro delicato e superbo, umido verde e diroccato come gli intonaci delle ville che s'lntravedono lungo il Brenta tra il fogliame dei platani'. ma anche Zanzotto se n'ero an– dato alla 0ne della serata, s'era perduto nel buio della campagna) ciò che provavo col viso tuffato nella tim1dlsslma nebbia d'Ottobre. sulla timida via di Cittadella· Un sen.,o chft no,t muove a un'lmm.auine, un colore disgiunto da un'idea, un'ansia senza testimoni o una pace perfetta r..a orecana. Provavo tutto ciò. e stanchezza d1 lettere1::.ira, e :,pr-ronza di elì:Sere una buona volta un uomo, e di comprendere la mia Italia anche qui. ne-I suo e::i· sten~ sempre tlmidame-nte costruito e sfaccfa!dm~nte pl'otervo .·,,me C:n,1dC'l!a cara cittad na tra \C' sue mura e I baluardi che cosi plana e quieta la n.. •cm– gono, ma rammentano l'e!Terratezza del ,'tu st:-i'.o Qi ferro degli Ez.zelino, e quella già ph). m.il: tne del Uiego Valeri Colleon\: Cittadella dal vasto piazzale ferrt1v1o:1rlu destinato ai più gNlndl smistamenti di car:,e da ma– cello d'ltalta· industriosa fede-le mite: streplto– sun11.:11tl: organilzata, come vidi più lardi -tl!.1 11P~ CARLO BETOCCIII (Continua a pac 2) Probabilmente la. colpa risale allo stesso Bechi, il quale, richiesto del con– sueto curriculum per il Dìctionnaire intemational des Ccrivains du Monde Latin del De Cubematis, ed avendo tra le mani un. romanzo quasi ultimato, ne anticipò il ti.tolo e la data di pubblicazione. Che cosa sia avv enuto in seguito è di/ lici.le dire. F'orse. l'autore non lo fini mai: forse, cosa non nuo– va nell'editoria, il roman– zo non uscì nel 1905, co– me prevedeva l'autore, che, intanto, ne cambio iL titolo. E' bene ricordare che già nella prima edizione di Caccia Grossa, il Bechi aveva annunciato un altro libro, La nostra vita, con illustrazioni dell'autore· ancl1e questo mai apparso~ Procedendo, quindi, sul– la t:ia delle ipotesi, non potrebbe trovarsi ne La nostra vita, la prima idea di t}ILeU'opera aiinunciata poi come La gaia brigata e pu.bblicata, nel 1906, col titolo I racconti di un fan– taccino? Ma lasciamo stare H Be– chi. al quale sono stati regalati dei libri che non ha mai scritto, e vediamo il caso contrario: quello di Carlo Vorterra al qua– le, non soltanto si sono sottratti scritti lenittima– mente suoi. ma gli si è annullata perfino lu sua persona, ,-acendolo diven 4 tare uno pseudonimo di

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