la Fiera Letteraria - XIII - n. 41 - 12 ottobre 1958

Pag. {t t'A: FIER'A: LETTERARIA' SI PARLA "'GRANITO E ARCOBALENO,, * . IL LIBRO DI ClJI * Ilpoeta della "Persuasione,, VIRGINIA WOOLF INATTESA di * FERDINANDO VIRDIA di ALDO A quanto s'è visto, qualche critico delle nuove generazioni non ha eccolto festosamente questo inat– teso volume postumo di Virginia Woolf: « Granite end Ralnbow,. (The Hogarth Press, Londra). Le ~ezze, le squisitezze, le attenzioni portate a perfe– l\one in una prosa del resto assai diversa da quella del romanzi delle scrittrice, fioritura d'una civiltà che dopo tante prove non poteva che decadere e ridursi e lanciare Iraconde ~nvettive contro il mondo in questo dopoguerra, non sono apprezzate quanto dovrebbero. E, invece di rallegrarsi di questo nuovo gruppo di saggi della Woolf, qualcuno ha voluto le– menbare quel e sapore di Bloomsbury ,. che per più di un verso, se non per tutti,,dovrebbe essere gra– dito agli Intendenti; mentre il realismo un po' sbra– cato dell'ultima generazione letteraria Inglese, dico quelle che fa più rumore, non può, senza negare se stesso, se non irriderlo. Aggiungiamo subito: a torto, a grandissimo torto. E' un · bonisslmo gioco, quell6 dei giovani che hanno u na voglia matta di fa:- piazza pulita e di ri– fiuta.re i valori letterari come se la letteratura che li pre cedette, e in particolaf"I? quella che venne im- ~~~:m~e ~~~- d~ 0 lo 1 ~o 1 :~rslc 0 a!:~~• qn;:i « Common Reader ,. al quale la Woolt volle dedicare i due p~imi volumi dei suoi saggi critici, ha minor personalità certo di cotesti distruttoti ed eversori (a parole). Ma possiede, in compenso, una qualità dav· vero impareggiabile; con la quale venne fatta tanta critic-a, e anche della maggiore: intendo dire: il buon 5enso. Perché, dopo aver assistito a una commedia di John Osborne o dopo over letto un romanzo di Jobn Waln non dovremmo goderci questa raccolte di cose non tutte minoti della Wool!? Se è eccessivo domandare e chi milito rumctroso in una specie di scuola odiern1sslma di essere eclettico, eclettico sa e può e deve ~ere il comune lettore: al quale il libro postumo della Wool! qui molto si raccomanda. Questa lettura vuole raccoglimento, devozione, e oserei dir dedizione. E prima di bocciare, con ragioni tutt'altro che ragionevoU e piuttosto ragazzesche, una scrittrice come la Woolf, semplicemente perché non risulta attuale, è saggio domandarsi dove endranno a finire tante interiezioni irose e tante proteste di oggi; oltre a tutto, intinte di emaro, fautrlci di quello stile polemico che è tra tutti il più caduco. Con questo non si vuole negare la validità, e nemmeno l'interesse, degli « angry men ,. che, del resto, già pare vedano scendere la loro breve para-, boia letteraria . .Ma ogni tempo ha i suol sct;ttori. E earà difficile persuadere quel saggio tetrogono nelle proprie convinzioni che è un anziano innamorato della letteratura., dell'assoluta caducità di uno stile arioso, impressionistico, circonfuso di un alone quasi di nebbia: e qui non si citano più gli scrittori di punta dell'Inghilterra d'oggi; 6i cita ù signor Samuel S. Chew, che collaborò a un'americana, e abbastanza recente, e Storia della Letteratura inglese "· Altri potrà, e con maggiore probabilità di suc– cesso, constatare come la critjca di Virginia Woolf TI'_l-8Ilchi di una teoretica sicura, di un suo 6lstema, &18. pure attinto alle correnti ft.losofle. E evrà, insieme, ragione e torto. Come in tutti i campi, enche in quello della crttloa letteraria sono ammessi infiniti modi; e tutti son buoni, se buono è il risulbato, In– concepibile il De Sanctis sen za l'influsso onnipre– sente dello Hegel; e sarebbe da dimostra.re, del resto, che In ogni momento gli sia giovato. M a la critica minuziosa del Sainte-Beuve, quel suo modo di fare il ritratto di un uomo di !ettere e dell'ambiente nel quale era vissuto, quel suo stile d'artista, che non rinuncia all'aggettivazione rara né alle deduzioni ardite, e tanto spesso inconfutabili; la critica del Sainte-Beuve, dicevo, non può certo essere accusat;i di imprecisione. Lo chiam.:irono Sainte·Bévue, con facile gioco di parole. Ma chi lo frequenta da tanti anni sa c~e è pur sempre a lui che si ricorre quando, in una giornata stanca, si cerca la compagnia di un ingegno agile e capace di svagarsi, eppure cosi so– lidamente costruttivo nell'impegno forte dei 53ggi migliori. Ma, per venire all'Inghilterra d'oggi, ho la impressione che i migliori dei suoi critici prcsclnd,ano senza preoccupazione da ftlosofemi e idee generali: semmai, purtroppo, esaltano o tengono In serbo quelle più immanenti della politica. Virginia Woolf fu una grande lettrice. E s'affidò. nello scri,vere di letteratura, ili proprio gusto: pressoché infallibilej alla propria passione: che di rado o addirittura mai le nega il suo soccorso. * CAHEltli\10 La morte di uno scrittore tuttavia Il gesto rispetto al- potrebbero rincontrare In cer-– può essere considerata un l'opera, né comunque ag- te prose dell'epistolario, o in fotto , privato>? Lo è, ma giunge alcunché alla valuta- appunti diarlstici di Michel- ~c!;l~~a più che non altrove dagli argomenti che he if!~tie~\ro u~:r~rf~;~iJ ;:: ::a"Tmdm~l:in:c%t~;f; !<J u3:~ ~~~e~tle;tat;! r.lu! rf~~f: ~i 5 f~: Si t.-ratta di scritti che vanno dal 1909 ol 1940: così dire giuridica, ricono- che fisica (si pensi alla foto tulzioni di affetti. comune ossia dagli anni giovanili egli ultimi della woolf. sciuta alla natura umana, fiorentine nel giardino di rispondenza di un sentlmen· E sarà bene notare fin da adesso che taluni dei saggi alla difesa del proprio i~ Boboli, che l'editore ha starn• to della natura. capace. è primi mostrano già attive quelle doli di chiarezza che non può non essere rl• pato sulla sopra-coperta del vero. di tradursi In Slataper e comprensione, di lucidità vivace ma non stramba conosciuta a ogni uomo. Non volume. nella quale Michel• in immediato afflato lirico, e di felicità da lettrice insaziabile che contrassegnano lo è appunto - come non staedter è ritratto in un at- mentre nel Mlchelstaedter della WoolI anche gli scritti più OOrdl. E' raro trovare lo è la vita - per quanto teggiamento giovanile di ro- esso si ritorce (mi si passi una ts:crithice non ancora trentenne, la quale non concerne la s1;1a qualità. di mantica vitalità) dello scrit- questa parola) in interi.od aveva di certo ancor scoperto la propria strada come scrittore. qualità che est~ tare goriziano. ho-mine, diventa stimolo ad romanziere, tanto ferrato; me.,tre un non timido, ma un'indagine nel profondo dei E' innegabile tuttavia che una interna analisi nella non esibito ardore la porta a discorrere con la se· rapporti tra la vita e l'opera. tutto questo rientri in u!l quale riaffiora non tanto il rietà più incantevole del fattl dell'arte. in modo partico_la,rissimo certo clima metafisico ti~1- pessimismo della sua ftloso- 11 volume é diviEo in due parli, di quasi eguale quando non è poss1b1le non camente mitteleuropeo, m fia. quanto un pessimismo lunghezza: e L',arte del romanzo,. e e L'Orle della considerare quella vita e un certo intellettualismo che radicale forse connaturato biografia "· E se interessano le vedute, che continuò quell'opera come un più ha riscontro nella lettera• alfa sua origine, l'antica di• a sviluppare sino all"ultimo, della Woolr sull'arte del o meno lento o più o meno tura degli anni che prece- ~oerazione della sua gente. romanzo, troviamo enche quel cenni assai esatti su esplicito e appressamento al- dettero la prima guerra mon- Ne fa fede un brano di let• quello che il romanzo nuovo avrebbe dovuto essere: la morte,. o quando la mor· diale. forse respirato dal tera. quella da Gorizia in e poi divenne, anche in virtù del notevolissimo ap- te non è soltanto il punto Michelstaedter nello stesso data 4 agosto 1908. all'amico .porto della nostra scrittrice. Se l'c Ulysses,. di Joyce finale di una lunga medita• clima familiare. Ne fa fede Chiavacci· e Certo quello ella prima lettura sbalordl la Wool!, che se n'e sbrlgò zione (si pensi a Leopardi. la scelta dell'epistolario che che non ha il mare io ho: in poche righe del suo e Diario,. ~Itri modenii le si pensi. tra i con tempora• ha trovato posto nella edizio- ti tonnento ininterrotto del- piacquero e comprese ed Intese. Del resto: della le- nei. a Kafka) o addirittura ne curata dal Chiavacci. dal le intenzioni passate e del zlone del Joyce sono tracce Incancellabili nella Woolt nella violenza del suicidio (i qu&le tuttavia non è possi- lavoro futuro. delle aspira- più barda. E quello che in parecchi continuiamo a casi della \Voolf, di Matthies• bile trarre alcuna congettu· zioni diverse e insoddisfatte: considerare il suo capolavoro, « La gita al faro,., sen, di Pavese) non diventa ra non diremo del dramma Ja coscienza deHa mia nul- forse non sarebbe stato scritto senza l'Influsso joy- un elemento che ci fornisce - se pur dramma vi sia lità in questo mondo che ciano. Ma in questi saggi l,a Wooli preferisce discor- una chiave, se non la chiave stato - che forse precedet• vive sia d'azione che di pen• rere, oltre che del futuro del romanzo, dei grandi fondamentale. di quell'opera, te il suicidio. ma del rappor. siero, che d'arte; della mia romanzi del passato. E nel saggio più lungo e so- una testimonianza. attraver• to di cui si diceva tra quel \*ita che si dissolve in una stanzioso, « Phases of Fiction"• passa addirittura In so la morte. di una crisi. di gesto e la sua personalità, aspettativa di che?. nell'il• rassegna una quantità di romanzi, distinguendo t un pensiero, o di un pro- forse a causa di un pietoso lusione di un formarsi pro- narratori realistici da quclll psicologici, i poetici dal prio irriscattabile atteggia• scrupolo del curatore verso gressivo d1e non esiste, di satirici, i romantici dai creatori di personaggi e via mento verso la vita. la memoria dell'amico e ver. un accumulare che non av• dicendo. In siffatta fatica la Woolf é, semplicemente, E' impossibile prescill.dere, so qualche superstite di una viene - o avviene come una lettrice ideale. E basterebbero le notazioni sullo In ogni lettura di scritti di famiglia più tardi cosi pro- quello della sabbia che l'on- Scott e quelle sullo Stevenson per dare la mlsura Carlo Michelstaedter, da un vata dallo sterminio nazista. da porta e poi disperde"· E del gusto Impeccabile e della passione e tensione di problema della morte insito Michelstaedter appartene· più oltre nella stessa lettera. questa: artista anche nello scrivere d'opere oltrul, nella sua stessa personalità va ad una ricca famiglia descrivendo le vele sul ma- seppure tanto rattenuta e scarsa di preziosità e bel- 'di scrittore, in tutto lo svol• israelita di Gorizia, e le sue re. a Pirano in Istria. talune !urie vane. gersi del suo pensiero. in lettere ai familiari - che affinità di fondo romantico E tuttavia: per chi voglia degustare una pagina come se si trattasse di quella di un vechlo libro, traen· done succo di continuo e ripromettendosi di rileg– gere per rigodere un passo o tutto un saggio breve, sono torse più notevoli gli scritti dedicati all'c Arte della biogrofla "· Tra i raffinati di Bloomsbury era quel Lytton Strachey, storico dalle illuminanti ironie e bello scrittore che non é senza Interesse vedere In una luce diversa. e non tutta fatta per giovargli. nel– la conferenza ch'ebbe a dedicargli, e non sempre infusa di benevolenza, Max Beerbohm. Sono di recen· te pubblicazione le lettere della Woolf allo Strachey. e quelle dello storico e lei. Chi conosce certi saggi più propriamente biografici della Woolf, a cominciare da quel « Flush,. che piacque anche al lettori italiani, pubblicato da Mondadori molti anni fa, non può non aver sentito l'lnllusso dello Strachey sulla WoolI. Ma j veleni che da boccettine minuscole assai parcamente lo scrittore versava nel suo inchiostro. a dar mordente e cattiveria ai suoi ritratti d'uomini e donne del pas– sato, diventano profumi, seppure e volte un po' acri, nella prosa della Woolf. Troverete in questo nuovo volume altri due saggi sullo Sterne (uno, su Sterne e Eliza); e scritti sul no· stro Baretti, su Horace Walpole, sugli amori dell'uomo più ricco nell'Inghilterra del suo tempo: Thomas Coutts, sulla Helen del Poe, sulla oorellastra di Fanny Burney. Troverete un divertentissimo dialogo sulla bio– grafia. che prende a spunto certe buffe e pntetiche me– morie vittoriane. Uno scritto assai severo sulla povera Corelll e su tutte le « oche scritt.ricl "· E molte altre co– se:tutte all'insegna dell'intelligenza; llla, se posso di· re, mode1-eta d'8 un'umanità sempre desta: che é il sale più vero di queste invidiabili •• f re di lettura ,._ So che un editore sta faci?ndo tradurre da noi una scelta di « Scritti critici ,. della Woolf. Il complesso di questo volume non disdirebbe in quelle « Opere complete,. della Woolf che speriamo Mondadori vor· rà darci senza rar tropPo aspettare il nostro pub· blico. Un'ultima cosa. Qualcuno si sarà domandato Il perchè del titolo del libro post,umo della Woolf. tn un saggio sulle « Nuova biog:-afia "• dedicato a « So– me People,. di Sir Harold Nlcolson, è quesba tro.se che ,traduco. Si diocorre dell'arte della biografia; « Da u.:ia parte c'è le verità, dall'altra la personalità. E se pensiamo aHa verità come a qualche cosa di so– lidità pari a quella del g1-entto e alla personalità come fia~:1~~! ~~~~ d~~\~;hii~~~ial'~~t:1~~ree 1t~:t~ cose In un'unica cosa, dovremo ammettere che il problemz. è difficile e non ci meraviglieremo se la maggior parte dei biografi non lo ha risolto ,. Solida e acuta e pungente come il granito, ·piena d'lrides-cenzc come un arcobaleno la prosa della Woolf artista. Anche nei saggi critici troviamo la saldezza del primo. nelle migliori riuscite; e quasi sempre le grazie ed i rinessi del secondo. ALDO CAMERINO quelli che furono gli stessi insieme alle altre ci offro- (quei e groppi di forza esu• rapporti dell'uomo con le no. assai più che non l'opera berante,. di cui parla in una persone che lo circondarono fondamentale .La persuasio• lettera. con espressione che e che lo conobbero amici e ne e la retorica, alla quale si adatterebbe benissimo a familiari. anche se Ù suicidio è affidato il suo pensiero. la Slataper). si fanno più vive: In se stesso. come atto. pos• misura dello stile di Miche!- e In questi dieci giorni che sa essere stato il frutto del• staedter scrittore - sono la ho passato sulla costa istria– l'improvviso e non controlla- prova di un fervido ricam• na, con quale struggimento bile cedimento di una co• bio di affetti; ma anche la le vedevo raccogliere il ven- :f~~~:a d1u:;,todt~avi!i!~t! ~~~~~m~ni:;'tr~t~~n~: 1 r~~\dr~ ~~i;:a::ra eco~sc\~;ta b 1 ir;:~~ tra le più dotate e armate !nteress~ per In cultura ch_e giando sul mare infiammato di capacità razionali· ma di caratteriz zava la sua fam1• dal sole che tramontava: e una mente. a!tresì. c'he ave- glia. In es.se il giovane Car• di notte il mare era semi• va ormai compiutamente lo, nel corso dei suoi studi nato di piccoli punti lumi• esplorato e. in certo senso. fiorentini. racconta i suoi in- nasi. Dieci giorni di sole e nel suo senso particolare. contri. I~ s_ue let_ture .. gli dieci notti senza luna: la risolto. i problemi creati dal spettacoli a1 quali assiste, notte nera con tutte le stel• suo stesso esistere. D'altron- g_li.esm_ni. i viaggi, aprendo- le: eufr6ne, e la "luce nel– de anche se il suicidio può s1 m piena c~nftdenza, e ta- l'oscurità" difiusa sul mare essere un fatto e accldenta- lora co~ cosc1~nte abbando- che batteva gli sco,li ritryii– le ,., il risultato di un im- no. _vogliamo dire sen~a. alcun camente. E non s1 sentiva provviso stato d'animo, CO· ced1Tf!e!1to a un familiare _eche la sua voce"· Si può me implicitamente suggeri• deam1c1slano sentimentali- aggiungere tuttavia che dif• rebbe Gaetano Chiavacci _ smo. una confi~enz~ che fleilmente in Michelstaedter che negli ormai lontanissimi esclude o~I. sen.ttbleri~; \et- una lirica intuizione riu~i– annl fiorentini fu di Michel• tere che C! :i velano un. a~~· va a durare sulla _pagma. staedter amico e compagno sfera famthar~ non. di~1m1• senza che interve!11.sse l_a di studi _ nella prefazione l": da quella_ ~1 ce~t1 e mter: c~nsura del suo spmto cri– al volume delle Opere. da n1,. _anseatici . dei_ romanzi t1co. lui curato. di recente appar- e dei ra_ccontt di '_l'homas In un saggio tra i più acu. so presso l'editore Sansoni Mann .. Si avverte 1 .':1 esse ti che siano stati scritti su (Firenze. 1958), non si può come il .~ubs~rato J?!U pr~· Michelstaedter. Giacomo De. fare a meno di ricercarne fo nd o e I impianto piu st abt- benedetti ammonisce ohe, non diremo le cause. ma le le della sl!- 3 cuJt~ira e della e sebbene egli sia anche au• ragioni essenziali stesse ne- sua. voc_az1one _d1 p~nsatore tore di poemi e d'eltre ope-– gli scritti. il momento di e. d1 scrittore siano il fr~~to rette di natura speciflcamen– quella e persuasione,. (per da ~uesta at?1osfer~ f3m:i.1~a•te letteraria, bisognerà sen• usare una parola che ru per re t_ntensa d1 affetti e _d1 In· z'altro rinunziare a farne un il Michelstaedler particolar- telllgenza, e _quando si pen• poeta. nel senso che una mente ricca di suggestioni e ~~ 3 i~~: ~ 1 ~ st ~ta. ~ 9 eJ6'1- q_ualunq~e _delle sue espe• di signi~cato, cosl da ria~• f{ 1 ~~ione dell: ~ 1 r~~esia ·in~ ~i~n!!it~ 1 p~:~~~f!u:~p~i sumere in se stessa tutto 1l tellettuale israelitica nelle 9 ivo. Tornano anzi a mente problema del conoscere in· terre che furono nell'impero certi suoi gr~mi ~endiconti sien~e a quello dell'essere e a~st1;0•ungarico. la funzione di invenzioni allegoriche, in– dcli operare. non senza un d1 diffondere una cultura e capaci di obliarsi in uno richiamo all'originario inse. ~na civilt_à Intellettuale di stacco di buona fantasia"· gnamento socratico. di un impr:onta In gra~ pa_rte g~r- Certo; ma a patto che si Socrate non passato attra• mamca. non è d1~c1le spie- tenga conto anzitutto che verso il vaglio platouico) gare_ com_e ~a i:r1as~1maparte tutta o quasi tutta l'opera d ll''d d II degli scr1tt1 d1 M1chelstaed• di Michelstaedter è conce– e 1 ea ~ a moi:te com_e t~r riveli una filigrana ti• pita in funzione di un pen– suprema esigenza mtelletlt• pica,mente post-romantica. siero. che nasce cioè da una va. come unica possibile a!- nel _senso. heinia_no. rilkiano esigenza di dimostrazione, da fermazlone ontologica della O nietzschiano d1 questa pa- un assoluto bisogno di ra• vita. il momento di perfezjo. rola. zionalità. Impostato com'è ne nel quale si identificano Del reS t o - al_di fuori ~i tutto il suo pensiero sul dua• l'essere e il conoscere. Ma q~iello ch_e. pote essere !1 lismo tra la persuasione e la tutto questo non ci a'Pre al• cl_1ma familiare _nel quale il retorica (un dualismo che ,_________________________________________ ...,! . . . . . giovane Carlo si era forma- talvolta mostra nel suo fon- cuno spiraglio che gmstiflch1 to - quante affinità hon si do un curioso residuo mani• cheistico). in una polemica Dopo la morte della Woolf, il marito Leonard Woolf raccolse, in tre eccellenti volumi, tutto quanto credeva esistesse dl inedito della grande scrittrice in !atto di critica letteraria; e, tra il 1942 e il 1950. uscirono e The Oeath of the Moth ", « The Moment .., « The Captain's Oeath Bed "· Adesso due benemerite studiose, compulsando vecchie riviste, superando non poche difficoltà perchè a volte la Woolf non fl.rmò (come nel « Times Literary Supplement ") I propri saggi, sono riuscite a mettere Insieme un volume assai copioso: che non la cede In nulla agli altri per in– teresse; mentre a volte la S<'ritlrlce par pre9a addi- n I l ,.I E T ,. o e contro le soluzioni verbali, • I J# A T TI la cui origine anti-idealisti- D11lon Thcmas, il bacco ca o almeno herderianamen. gallese che morì alcoolizzato .l(,,. glierebbe i colori di mali.zia te pr~~ideali st ica, è_ palese. durante un giro di con/e- e di senso, l'altro i contorti, non e è forse SJ?azio nella BIBLIOTECA STllAllllERA ren.ze, a New York, nel no- DUE VERDI ET...L~' f~~t:;~nrosi, paurosi segni in- :~~r!!~!/;~i~~:~eJ:;a~~- ~= :brien d~\,!!~:~ èu~o:~: ...4 1 LegOenda ri. u t obiografi t!. 11a é certo poesia la pas• scuota e un maestro di vita, La Sensitiva (Longonesi, ,fs: sione c~n 1 ~ qua~e egli af- e la sua voce declamante, re~ r_rad. di Costanza Pasquali) fronta 1 suol temi. 0 r~cco_n• gistrata e venduta in decfrie e il personaggio di Michèle ta nel\~ lettere. 11 dirftcile Per-rein che ha vitito il Pri.x trayagll_o del suo mondo in- di ~lgliaia di dischi-esem- angosc1e, 0 d1c1amo solo del- re una sua fmm.agtne, figure- l'rnterno, i fatti ifitervengo- ghmgere le quali la scrittrice des Cr!tiQUes 1957 e che in ter1ore m cont~asto con quel. plan,. seguita negli_ anni ad le loro ins~Ue_renze . r~o una 01C?vanettatutto in- no a causare aggrovtglia· ha dovuto forzare cene si- dieci. pagine, secondo Ceci! lo esterno. cos1cchè la poesia ese~c,tare un fascino enor- Thom_as e, in om:bra, d1_e- tutr~ e senUre, che narra I.a menti, nodi e turgori psico· tuazioni, allentare certe sin- Saint La.urent, dice di più ver~ è nella stessa struttura me. ~01)0 Auden, Thomas è tro fal11 Intellettuali del tnl- &torta, vera o inventata non logici nuovi proble mi e nuo- tesi, distendere certi attimi suU'amore di un romanzo d~ll op~ra. nella su~ forza stato t l solo ca.pace di un In- I.aggio di New Lceds, am- importa, tanto essa è stata vi ~gni; i fatti. in.sorn.ma, che, in nuda essenziale bre· della Sagan.. Gi.usra ma hm- d1alett1ca che si .affida così / hu.to letterano durevole e blente dell'ultimo romanzo trasfigurata, del .tuo destar.ti precipitano dentro e d iven- vità, avreb?ero toccato il s-u- tile osservazione, questa: la s~esso all'a_ll~gona o. aJl'ec~ cap illare, figu.rando tuttora della. Mc Carthy, scrittrice alla vita dopo l'incubazione iano immediatamente mito: blime. Con questo, che sa· Sa.pan è fortunatamente di.- d1 ammoniz1oni scntturah in testa al_le pre/~renze del- amertcana di sicuro talento; dell'adolescenza. Una storia comunicano un passato di rebbe stato il caJ)Olavoro, stante. Dietro Odi/e donnina forse assorbite dal fondo di la glovcntu amencana (t fn· RUke _eThomas sono il li~ro senza storia è questa, niace- giovi.netta che è, in veli di t10-tt si deve equivocare sul moderna, con tutte' le malie un patrimonio ancestrale. telle~tua.Le~ 1, sopr~ttutto del- e il disco preferiti di EmiLv, rata da una .!ensibilità estre- .s-imbolo, il passato della grado di brmn,ra, di « nativi- e le sottili arti di vit.a delle dall._i forza morale dì una la g1oventu fem.mrnile. pe_rsonaggio pretesto dL Am~· ma, inventata da.L soa-no e Femmi11.a e, insieme, del td n della giovane scrittrice moderne donnine che ci pas- coscienza che grida nel de. Fu come poeta, e come ml un poco, della it sagant- da.Ila m.em.orfa come son le Mondo, sicchè ad ognuno è americana, un 11 ome da se- sano czva11ti o ci sfiorano in serto. E n questo proposito uomo, un catastrofico, sim- na ,, am.erfcana Amanda storie vere della vita, i.I cui claro 'riconoscersi e la comu- g11are. senz'altro sul taccui- tra;nvai, odorose e maliziose, no,n _sarà inopportuno. per boleggiò gli slanci d'una ge· Vail; Drives my green age, corredo realistico è, da una nfone è istantan~a, fmmedia- no dei buoni incontri e clegtl chmse e offerte, ridenti ed chianre talune particolarità nerazione sbilanciata, in cer--- titolo originale del primo ro- parte ri dotto al mlm mo, dal- ta la s1mpatw. L'unico 0 p- au.4urabili r('i.nconrti. Vi sono èt]imere, rczgiona.trici e scon- dello stile di Michelstaedter ca violenta di emozioni, nella man.::o della poeteua Jose· l'altra costczntem.en~ e e feU- punto da fare al romanzo è nt'l romanzo, scioltamente trose, non s'acquatta alcu, 1 porre mente agli studi ca: pc,esia e più, nella ~ira. La phine Carson (Bompfanl, C~1!1ente trasposto in cluave che esso, per quanto breve, tradotto da Od.dcra, frasi da II sczga1111t110 1 impasraro di balistic:, di cui egli fa cenno sua poe 81a e, nei diapason, 1958), tradotto 1n Inca~za l& linea. è pur troppo lungo. La vena segnare a parte o facendo tTisrezie e di annoiate depra- ricordando. non senza ironia. fusione dt sa.ero e profano, mia verde età, è ad~inttura Una fanciulki orfana vive della Car.son non appare, orecchie alle pagine, per tor- vazioui, di triangoli erotici e in una lettera all'amico di vBibbia e Freud.Il (R. Sa- trat~o da un verso di Dylan, in casa di zil senza figli, nel forse a causa della ancor glo- nare a riascoltarle. di sconfortati pro.::ieguime 11 ti Chiavacci. l'esistenza di una ne~i), d.i misticismo e volga- nell attacco celebre:«~ /or· Kansas, e lotta in segreto van.e età e della St« l stessa Personaggio poetico è pure di vira, alcuna crepuscolare Intera letteratura cabalisti– ntcz; ma, anche, 'TisCoJ?ertaza :ti.e nel ver~e stelo mcal- c011tro una intrusa dalla fonrnzzione poeti.ca, cosi Od Ile Ch.a.rmet, la Sensitiva. lm~te11za. Od ile, la se11siti- ca ebraicp. nella sua regione. nattLrale dell'uomo, tentato za 11 fior~ - rncalza la mta. quale sente, per istintiva fluente e pregnante da reg- Ma francese irigua,ibihnen· va, e affetta da mali moder- della quale era stato ultimo ridimensionamento della .tua ve rde eta ... > 1 • consapevolezza, di dover es- gere utl lm1go cammino deu- te. Che non' ha /a nordica ni ma non cosi effimeri; è in cultore il bisnonno dello esist.~a sull'equil~brio dcli~ , A questo proposito, cznzt, sere svelata _a se !tessa e tro l'i":t,ui~o~ie. Il r~cco,!L~, ingenuità, la timidezza che le~ la donna eterna. greca. bi- s~rittore. e li rabbino Reg– tlafl1.0n!1 delle piante, det ti r'? TM.n.zo potrebtw. easere alla vita d,egh adulti, ed el- fatto p1u smilzo, anzi ongl- vela vulcani, d'ttncz fanciulla bhca. romana. fiorentina, g10. detto il Santo,. venti, delle maree. E' un considerato una liquidazione la 110n chtede di sapere, la nariamente voluto Più smil· thomasiana. Che ha anzi la f 7 czncese. che fredda e gnu• Occorre anch a · caos verbale e musicale che sui piano narrativo ed auto· sua verde erd tenta di prefi- zo, sarebbe stata una Ulumi- doppie:za psicologica il ve- denre. sensitiva e ragionatri- che sia pure e ·ttgf'ungere si final~za nell'ent-~i~o biog7:a_fico di _quella intuizio· gurarsf ~ome _sta_gif)neperfet- nazione, u~ capo_lavo-rodi !?e- lf!no e la dolcezU:. delle ce, fi.~osofa e stupida, non si nelia sua com ~~e~t:urope_~ per la vita: adatto ai gtO· ne lirica. . l'!- ed msostittnbtle. Ma la nombre ps1colog1che. Ma I 111- femn-U11e cantate dai poeti annoia ma vive, crede al suo tiare e con infl s . ff_mi vani, di con..teguenza, che vi La Carson, nota fino a iert rivelazione dell'amore, e del tento era ancora il romanzo francesi, da Baudelaire a corpo. alla sua giovinez::a. al- lari I f · 11 u si par_ ICO· ritrovano il busillis della lo- In ristretti ambienti letteraf"i sesso, verrà. ad aprire il suo qua.le attende e chiede t'edf· Eluard, potrebbe disegnarne la sua divinità. ~anguignn: e re a IVI a 8 sua st lrpe, ro novità umana e, più sot- come poetessa, è al primo ro- fi<n'e,e l'età verde è matura. t orfa. d'ogni continente, di di- la figuretta Renoir e L'anima PIETRO Cli\IATTI FERDINANDO VIROJA to, la mitizzaZione delle loro manzo: se vogliamo costrui- IL romanzo si dipana dal- mensUmi da vetrina, per rag- Pi-<;(uso,e il primo ne co· (conttnuada par. '6) (continua a par. 8) Domenica 12 ottolire 1958 Paolo Stoppa con Glorrlo De Lullo e Marcello Mutrolannl In una scena di .. Morte d'un commesso vlarrlatore • di Arlhur i\Uller lL PREMIO « TOR MARGANA » * L'amico St pp * ,;li GIORGIO PROSPERI La sera del 30 settembre nella trattoria romana di Angelino é stata assegnata la torre d'argento del Premo Tor Margana all'attore Paolo Stoppa. La torre (riproduzione ad opera dello sc'.lltore Roberto Ruta), assegnata mensilmente da una zjuria composta da EJio Filippo Accrocca, Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa e Massimo Vecchi, è ormai alla sua sesta edizione. Tr&. i numerosi in– vitati che hanno festeggiato n celebre attore di tea– tro, il critico Giorgio Prosperi ha pronunciato un offettuoso saluto. Carissimo Paolo Stoppa. quando ho saputo che saresti stato premiato ho pensato di scriverti una lettera. io che non ne scrivo mai. per dirti quanto e perchè giudicavo meritato questo premio. Tu sai come siamo fatti noi scrittori: quando un'idea ci frulla per la testa e comincia a prendere consistenza. dilftcile è cancellarla; perciò quando gli amici Accrocca, Festa Campanile, Fran– closa e Vecchi mi hanno pregato di parlare un poco di te. in questa riunione. da un lato sono stato feli– cissimo. ma dall'altro lato. considerando anche le mie mediocrissime qualità oratorie. ho rimpianto la lettera. che. dovendo illustrarti ufficialmente. non avrei più potuto mandarti. Ma percbè, poi? Forse perchè in una lettera si dialoga più confidenzial· mente di co5e che agli altri possono non interessare; forse perchè ci si sfoga i n termini più diretti e più semplici. Ebbene. lascia.mi presumere una volta tanto che un dialoto t ra due amici della stessa genera– zione teatrale. un attore ed un critico. che l'opinione volgare vuole armati l'un contro l'altro. possa signi· fl<'are qualcosa anche per chi non è direttamente implicato nei nostri discorsi. Paolo carissimo. ti avrei scritto. sono felice per te e un poco. se me lo consenti. per me. Siamo di una generazione tormentata. Paolo mio. sempre. come cl_ voltiai:no, al centro di guai; ma non val la pena d1 cambrnrla con nessun'altra: primo, perchè 1? credo che debba esistere uno spirito di genera– z!one c~e uno spirito di corpo. senza il quale si rischia d_1~Iterare la nostra età vera; secondo perchè con tutti 1 nostri dubbi. tutte le nostre contraddi· zioni. noi possiamo fronteggiare consapevolmente vuoi le tenaci ma logore certezze dei vecchi, vuol le acerbe ed aggressive certezze dei giovani. Sembra incredibìle, ma sono in molti a non saper \'aiutare queste cose: c'è chi ci considera artefici o complici dì una rovinosa deviazione del teatro· e chi ci prende solo come esponenti effimeri di un~ fase di transizione. dopo la quale si potrà finalmente parlare di vero teatro. Ahimè. che modo infantile ~i rare non dico la storia. ma la cronaca. Come se 11 mondo procedesse a salti e noi non fossimo che i • becchini :Iel~'ieri e gli ostetrici del domani; come se non s1 vivesse una sola volta e ogni vita non avesse i_l_ d_iritto di essere una esperienza intera. Qua! e mso~ma il nostro torto? Il tuo, Paolo. che hai avuto 11 coraggio di esporti mille e mille volte di più? Da un lato quello di esserti ribellato a un tea~ro che non vorrei chiamare borghese perchè non menta una discriminazione classista sempre <lia– letticamente_ vitale: ma che sarebbe più giusto chJa· mare vecchio. stanco. logoro. antiquato, senza una !de.a. c.~e lo conforti: dall'altro quello di non esserti 1rng1d1to nell_a n_egazione. ma di aver fornito prove cc:,~crete_.a r1sch10 e pericolo personale. di un altro. p1u i:1ob1le genere di teatro. Di averci fornito perso– na~g1. ch_e s~rann~ tra i nostri inseparabili compa· 11:1 d1 viaggio. GH estremisti. i retori. i demagoghi. ~1 _P~rd?_nan;otutto fuorché i fatti. Non c·~ cosa che li 1rr1!1 ~1~ d1 un succes~o. più di una platea. dà loro npr1or1st1camente disprezzata. che ti dà ragion sul lavoro da te o~tinatamente, o.ccanitamente. puntfglio– samente ~a v~ttoriosamente condotto a termine. Dovevi sentire a Saint Vìncent. caro Paolo, certe n_ostre C?noscenze, come si smanicavano ad appJau– d_ire ridicole e velenose puntate contro la cultura· cioè. contr~ q_uel teatro moderno. vivo. con gij oc:h1 ap~rt1. sia pure dilatati. su ciò che accade in no! stessi e nel mondo: che tu. violino. hai portato e mterpret~to sulla scena. e io. chitarra. ho cercato. come me~-J10sa~v?· di ~ccompagnare. A costoro. che parlano_ m_ termini naz1onalisticamente ambigui di teatro italiano ~certo rimpiangendo I tempi in cui la censura tot~htarla cl aveva ridotto ad una mise– rabile provin_crn. teatra~e) a costoro è facile rispon· dere che mat: dico f!l,al. il teatro italiano ha goduto nel mondo d1 un p1~ alto prestigio; e il merito è tuo. caro Paolo. e dei pochi. oggi assai meno pochi che hanno puntato In tempo sull'unico teatro ( · pari? _soltanto d_i repertorio ma di messa in ~c:~~ ~ d1 mterp_ret~z1one) capace non solo di sopravvi- ~~~e a~rae ~~tiv~e~~~ s~ef tìac~sl~ere stimolapte modello Dlr!i ora. e P!OPrio a te .. in che consiste la tua a:te d! attore. mt parrebbe restringerti in un giudl· zio critico. che esula dal calore di una festa Del resto lo conosci già. codesto giudizio, che ha s~ ilo p~n~~almen~e _le tue fatiche. Giudizio sincero. ~re– d1m1. vorrei dire avaramente sincero· m tu . 0 1 qu?g_li. spudo:~ti del sentimento' eh: vlv~:~ s:: a~ett1v_1 tperb~llc1. di lacrime. di abbracci e di com• phmenti; tu sei una persona seria che sa . t~a~o sia cosa seria. difficile. f~ticosa· quanto 11 dintto ~rtanto alla più disadorna sinc~rl~à c~~ ha questa sincerità che io ti dico og i un · con cara alla gente di teatro: bravo! g a parola sola. Il tuo Giorgio PtO!J)eri

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