la Fiera Letteraria - XIII - n. 41 - 12 ottobre 1958

Domenica 12 ottobre 1958 LA: FIERA: LETTERXRI'N Pag. 5 g:~.•:nJ~•~r~u,"'S·~.~~ L A' s o F F I T T A 10 N~•~t~ 11 ~ 1 --~·~:c~t":: li avEva a pigione insieme con Fon.e av8\-'0 i capelli irti; di l'eppa!rtamento. Eg:U ,;ta'\-"6 tut- certo. tremavo. to il giormo in bottega. i "4..._ • « Quali chiavi?,. domandò il m I e i ge.mtori vivevano al- ~ - nonno. l'esteru, e la donna di servi- .., Le chiavi di bottega. qua,n,- 2.lo era ben felice che andassi. do sacdbe!ggie.rono tutto __.. a metter sottooopra altri do- Egli restò un po' 80prappen- mìni. siero . .,. A noi non feoe.ro nulla « Er.a qui 8de9iio.,.. men li va. di male... E !u proprio per ...Dov'è andato?.. * merito d,el Tronc1... non ci .. Non lo so.• J)('n,m"O 'Più.,. Era sincero. Mi , 1 f ~f;f\~.:t~~"~~:,:,'!n~ Racconto ,ii 11 L 11 DI 111 l ll. O CA J OLI ~~ ::u:"'=;i:,1'..' 00 rtl; di lossù. li avrebbe atlrlbulti «Nonno!,. ero scandalizzato. al fantasmi. piutt06to e~ far- ..,Capi900,,. concluse. e si ne riconoscere il vero autore, tino, chi è 11 tuo padrone ... • ciatl s,otto la merci più co- cò li nonno . .._Non Jo sapete si f:l a divenire buoni scrit- d-ei due o tre luoJt)ll dov'era la sua defonna:zlone prc!eK- gtato..,U al ?"0'\,"eSdoesterno rimise a tna:Dg:iare.A me in– rischiando di tirarselo In casa. Sfilò Il C3SS('tt-O quasi com.pi ~- muni o più rare. arzaUate ro- che sono zoppo?. Portat-ele tori?., più tacile che Ja ~ente si fer- slonale. e il genio o demonio deU'abbaino. m'era soivoliato il vece pa:re-,-e.che non capisse Ma. W1a volta. mi EJCOPrl il tament.e pieno di banconote me oaplt8 'V.mo tra mano, pa.'1-..-o! Ohi me le riporta a con- .._Eh eh. ,. forse ella <pen- ma6'/Se INon infa:stidlva neS6U- sarebbe appan,o. com'era. un piede Ml una tegola. e avevo affatto nonno, ohe era vcr.uto a ~tter gettate alla -rinfusa •(Il metal- filEl,vaoo scappando o. passi brc- ti eh1t.1:S1 ,gli 10 uno sconto sav.a che la -..-erarlspoeta fosse no con otterte o richiami: 6C- rageuo in cvoluzxme da ere- 9battuto la testa nelle parete. D Tnmci 8I'6 un sovvel'ISivo via lo sce.tolame inutile. tolto lo ero raccolto in una ciotola vl e malfermi Silenzlos1, ho del tr,e,nt~ su tutti gli artico- di grado univeffllt.-rJo, tutta- deva 1revero e d1~to, pi- 90el1Z:J Ma il nonno di quffle Vuota. Vuota e strana. de qualWkato e i!Jcritto nella U- da! negozio. di legno). lo ~ppo.ggiò sul pia- d_etto; e penisal che voJcssero h ., E gettò ,giù un mazzo òl vie ne diede una dignlto.sa e lucc:mdo qua e Jà la propna cose non 6'intendeva. stuzzicar sutnto l't.rnmaiganazlo- sta nera. Ne parlava gpesso U « C~ [at? » ~ no della ecnvanis, e disse: nsparmlare il listo, per la fa- (erra-glie, chiavi vecchie. d·at- piena di .buon seruK>: ..Intanto. merce. ovvero leggi1.1Cchiando Venne su con il llbr,.alo.e mJ ne. All'Interno essa era cer- Tavanti, ln botteia, anahe alla St:Jvo enrieg~iando con mar- • Prendi... su. prendl!,. tica eh,e dO'VeVandurare tro- lora. hmghe un piede. che se si studia a scuola. .. e poi si ,pagi~ e capitoli ,rteceati. for- S()Tpf'C8(' che Ftavo lairlman- tamente di mattoni e. all'ester- mia presenza. POISS!.bUe che Il tello e chiod! intorno ~ un_a Quello guardava Inebetito. spo.rtando o trascinando via le lo prendevano In testa. il Tron- leg•g,:?. si legige. si legge ... ,. ee per poter dare qualche spinr do sugli amori dl Carlino no. di legno: questo e quclll nonno, che pareya nato per gran cassa d1 1egno. Rtspos1: un po' il nonno e un po' il cose. Ma qoondo m'accorsi che cl era morto al cinquanta per Letture. o.pt, licazionl: la mia ta o raig,guaglioai clienti inde- e della Pisana. Capl eub!to dipinti d'lJOO.medesima -,,-emi- servire il pubblico, volesee sfi– .. Imparo da falegname.,. Gli den8TQ. si sforzavano di nascondere il cento. prima id-ea dl un'arte dello cl.si . E quand'uno mostrava in- che non ero &convolto dalla ce. A'Vf!Vo schiodato le tavole, dare tlno e quel punto la pub- o..-ldd~Il biib"1.0ne di man~. Era ..Ti ho detto di prendere ... volto sotto o in mezzo alla n tonfo e il rovinio metal- scrivere. fu qu.indi che si do- teresse per I libri. egli era sorpresa ma dalla letture del che chkxie\~no un vano mol- blica opinione? porahzzato l)t'r metà. tutta la quanto ti ee·n--eper uscire dai preda. mi !ed un'altra ld-ea llco furono come gll squilli di vessc dir cose nostre con ap- pronto a tutto: a l)restarlt. a libro; prese il libro In ma..10, to capace. Le prov~ àe11'an- ...Non ricordi i disoorsi del pary..?destrB, e 6pesso grida,va: guai? ... su!• di quel silenzio. una co-rnpana ra.-tosa. L.J folla plicazioni altrui. Insomma, an- regala-rll, a farseli rube.re . Fu !eme: Le memor.e dl un ot.- tlca fun.z!cne eran sul pc,vi- Tavanti?,. ,tli .~i. ., D1tem1 l'OS'C cho! possa lnten- li commesso annaspò nel eas- Accerili, esaltati. neri d,e,i9COPPiòin un urlo di trionfo che a q~ proposito, glu• tra I primi in Italia ad PN- tuagenario. che allora si stam.- mento. do-..·,ela 6J)Orcizia. ml- «Valgono plu 1 fatti, e P!"O- ~~e t::tem~·o~~~~!~~ ::; ~io ~a J~6 rd tcla n~~o. u~ :;~o 8 e:,~a~~?·er~;~v:i~i :p~!~~at~~ ip~~au~. 1 ~~ ~~voe ~~g~~~~ren- ~t~~~ d;11a 9 ~r:!~~i~r ;~; e:V~ 0 ~~~a~ 0 ~; g~: ~rf~~~il/~re;;:e ~é ~~ ~ 0 ~n;:__ n•~ ~~ro~a~~ ~:-C~a";,t;~~~Jt:vJ\11~-o~~-i-!ast.1~t~~!romil tc~~~o~.u~dl~ '.;!pe~~~ti·d=:i ~:g:aJ'ait~ ~:t:e;J;t~~;1f~rod~ clh~~~~ 0tefl~~\oJa n~~~~ :~.n contrntto debiti di tal ~ent J~l~'F!i ~ tf:V.;;. ~~~~~~O:b~o=~ ~: chf::w~~~re. fino 6 un certo !loQ:~i! \~~:t~~ 1 ~i 13 P~~ rs~si~it~u~~l~va~~~~~- fi: ~ed;en!~~~~n~::~ta~i~ =r:)t i~:~· t!!n~ 1 TT == ~~ffoacbi::~le~. ~J il ~ro il cl~nb ~! :O~vii\~t ti~ tt ~~~~:o: ~~ann~~~!; f~~foct: ~~~toc::ù = ~~ 0 tf:·c~!;.~~ (!a63~~ !.l?\f:;:~o. c~r~~ft:c~t;n ~;t~~'. 10 ..si;,~~~ : ~~~;in%e. ~!nJ~~e d!r~~~ti~!;f n:~: ~f~c ~i ~t s~~~1\~v:r-~~: f;~ st~rok; ~a q~ellt!~t ~~~ti 11 :~e, fi ~uA~~:~ ~~:de 0 ~~~:t~ :e ~fpo 1 °Ji ~t~~to~e1f.~~ea; cMJ1::eli-- :e·~~pèe :O ~-~~v~! non ,a capire ,.questo ragazzo ... come puQI sape re quanto no. -:he dirova, tra l'altro: pata. e chi' non era stato ti- tò un ,,ved-remo ,.., C'he non c'era pi~ nulla <i3 [er gola spugn~ al v.a.ri .e complessi nee eghem~e. la cubatura ~- detto il Tavanti. ~ U nonno: :~~!~=:: _confenn~L pr!™!,\1• riprese, lo fece pren- L'~~e~~toa i!~l~~i:~~nlnl. ~~~te~o~ cd~~:~~ iui:a:d ~~~ ~~~t~~~~a di a;é, i~~ò °f::t~: f~rrl~~~~teb~~ò~~futÒ~ta6~ò~; =~de~! ~u~m\ ~ ~le ~1~ :!a~a vi~~ 1 ~ i'i~ ~J! ruf?";_ ~ tube:-col!>- Non dice\'o una bugia. Ero già dc-re, contare, riflettere . ., Ba- ~ Z8cc~1 era 1\ pro- che: "'Gli basta convincersi di ..Son grosse responselbil!tà,.. quando fu ben sicUJ:.'O che non do in bottegG. d1oeva l u._ltuno l esterno, ed a nessuno sar~ ...No, altra buccia.,. a!~ro.. e son r1ma.slo ~vldo ,ta cosi? Ti basta?,.. pnetarlo ~ell empo.rrlo. Al non-: oontar qualcosa... non s·ae. voglio lsLruzionl.,. d:.sse.• Hai un solo oggetto pote85C :raP- prezzo e non oalava piu un be venuto In mente che la ""E la bambina?,. d 1mpar_&Te. _anche ~ ~,uoco ..Ml bastet'E'ibbe,.. riconobbe no non p,eceva. a me sl Mi corgono del troppo, e si con- tempo, no?., presentare Wl acqu_lsto ln7au- centesimo: parete alta, quella esposta a «_G.1:isomiglia: sarà re:!rat-- ~~,-~rnill~~~~~~~~:~~~ p:: ~Il:. dt~.;o_e rimise giù ~ml~vae nue~~~~reen7~ ~ ::,~~~~v:lre~~- 11 ~h! ~ = oo~:er gr~: a Q=~l~ ~!i ~~-n~f~ di~~ap~ 1 r ~~~ M;n~~~Ùn1~~1· s~~{a~tt! ~:~orno. fo.sse doppiata~~- ermo. gli eran_ morti m~ arte da mettere da par- Sta<\·a entr nd.:, il T v . nfuc1b1le. An_ohc un fatto atterrito non può Intender be- ragazzi, che invece non ipoo- pag11Ddocon di~! libn .. a ~la le vacanze ... ti tarà bene un Dunque, saltel sul tetto: le moghe e due ~ag3.2Zl.e l~ te. Per chi? per quando? iEcro p t a. 1 \,3nt.j sempliee come ti costume c<>m- o.e A me dunque rimase la sono aspettare. Le istruzioni, scelte. A scegliere. c1 misi po' di campagna .. i- strappai ,;a il tavolato; sentii gente dlCIP.'\,-a che h ave..-a f.atti Non lo so. Forse m'era en- "" he ~i~""·"' .. voci. 1 merciaie ~ prezzo /i$SO, era pa\lra e ù dis:g,usÌo dei con- poi, dove"en ,giungere dall 'a.te - dieci giorni, uno per libro. ..,P0680 accompagna.rio Jo.,. dietro di me due o tre gatti crepar lui: un uomo che pensa trata nel 6angue l'a\'idità dei non™?, c r .(\i,g~l!CClll~a I ro- stato da lui sbandierato come tatti con il mondo per tutte ro. da un uomo impegnato llntanto. egli meditava il d-a intervenne il libralo. ., Vado che fuggi,vano al fracasso. Mi eolo alla politica. e per d1 più poveri. dal momenlo In cui m~f.° ~ziesc. 1 ~ f .sp~n;i:: una 9fida conLro tutti i riven- le esperienze di bo'ttega· don- come sorvegliante alla costru- iaTSi. Era rimasto profonda- alla fier.a di Monsummeno,_ Iasclei cadere dentro la co- sta dalla parte sbagliab.. Ha ~=:rer~¾ezl.a~t!~-am~;:;.i~ detto chi~ ~ll~~l :en~l'.s:t~ f~~1;01~ ~a.lo~ C:u~tr~!fe; . ~1 :~~\~oriii~ !~~~~~,.-in- ~=:è~~ ~!~i~ B:C~!ta3V;~~iriraitauno~~ ~6:JI;.;; l'attività del nonno. 1\ta lu! rl' C'(';nprartt una canucia ... a~~ite~toni~he e quell,e pub- EMP o graziando . .,Mi farà bene ~"\a catramata da ~- c'era tut- Conteseo che anC?he 3 me ~ non lo sepeva ancora. e m1 1~ro.. rl . bhctta-ne. ,più adatte alla Co- POESIA NEL T eeampagnata In carrozze. E to: gli a~ che m'eran reva di no: perciò non caprvo domandò: Ta,:'nti ep le- bracc)a. E.ta del Barbari di San Fra..'l- 1 ho da rivedcn? uei · _ parsi prez!osi. e I miei libri il nonno. Ma ohe il Tronci ...E ro~i. non \'UOI fare il ~veva .già mangiato la foglia; cisco. che non al centro di • ~·prima di morire qMa (r;._ segreLi. Non erano libri proi- fosse stronceto. fmalmente ri- co;~o~~ia;~~i con fermez- ~erfor~~ vecchio accordo [ra ~~~!!tiri~m~L ~~l~~nf ~ ~·ra1~~~ne~i1 d~:ali~~ :1ul~g~!orr::re~~~n= ~~iu:;~~cir~ :ia!=~~ za. Gli tol~i anohe la vogìla «Bene,» concluse il nonno, anni l 'lo"'Onwano la .resl.stenza bri e che non me ne por- meno dH? esi5t>esse:-o. Eran per la !accenda deltanagra!e. dip~~~da~!~~chf~rse. non ;~n ègi,?er;i:~t!u 1': 1 ~~~~~ ~:~ sf1~f:V~~sa:c::!:o~:-:~~ * ~ie~~ pcf'e:n ~~~(.'C~ iri 11 ~a~t ~~t~~te;rU~ F~ra q~si ~: :e. seria e 3'VI'eisaputo dire ciò che tut- ~u.:?s_to gio\•inotto sta male, ed oome pur si diceva in ,giro, come le plst.ole corte i piÙ gteri ilntravistl. messi là ed grotte6ea: la beffe di un a,·- ::~:. ~f~~~~-·~a vf~:~ d~ 10 JI 11 T;::~ir -~~ne::=-»ncm- m:~=:a1~:::~~iati. di GUGLIEL~IO PETRONI e:~~:S 1i1~u~~~t~.d~~= ~~~~~- t~=.e~u~ei ~s~ 0 1a ~~~. 1 i~ negozi,>, ed encl,,e pasdar la ~eno: le,•ò 1\ m~ comf ee ILo Zeceal;gnini. tutto vest:to za, ci fermiamo un momento e cerchiamo nut!.. perd'l.é possano entrare primo ~ssaeg10dfv~. cOm- :n,~~; co~ tutti quei morti ;~~ 5ffe ;.~~e ~~ 11 \~~~ ~i~~~Ja,~na~i~ae:~· ~;8 t~~ ~~- n:n°·1e~t:m~~-a~c~~~,;~ qu~~e ;~i~~~=. ii~d;~:~a~f~, ~!r~r~~~ di definire il perimetro che, restringendo- ~P~~~ 1 ~o~r1°i,efì:n:ni~~ f:io~ :f 0 \;~ mfu t:f'r:J:, ~:~pe:1~ ~e~te~~ Ce n'ho laso:..ate d'lmpronte. m-att, come 11 nonno. perohé braccia incrociate sul petto. i la veste d'un tempo, che lo poneva nobU- si, qualifica l'opera di valore creativo e mici:i e un altro arraffato eran questi i hbn che am3'\-"0;quel tempo. non sapeva più che tu non hai vi1>te e che l~ c-emlcia r~.vreb:>e_avuta ~i baffi irti e il cappelleccio d'impegno spirituale non compromessi all'ulÙmo momento: di rieen--e. gli altri. sparili dallo 608.;tale, r.:d.ere. La sto..."iaè questa: le ~fa~emt-~~~t~ef1u°o~~t\ ~ ~:1~i1.e ~~~~;0 10 gi~::;;~ :a;:i~ ~~itt~~~iiitt~rf~fhv~~; ~ :e~~~1f ~=~~o i~:!u~~~Ìo q~t~~mJ:~:: dalle varle situazioni di trapasso di cui :!-toc~ P~~ r~~~~i:oU 00 :1J:1:ie~~n anC:~ ~~~iiore ~~~~~ P:O d: ft- splendorc d-eUe fibbie. Mi pl:a- ma di lul. ne. esplorava la folla e fui- resse e nei medesimi impegni spirituali, più oopl'a abbiamo accennato, a1;1chenega cuscino della· carrozza. Non del oo~to. strofinai un ~• di gli. nomi co:ooepiti come una ce ~sen-"STe le faccia o spa- La madre ~el commesso sta- mìn~,-..-.allri occhL ha oggi bisogno scpraLtutto di una coSl3: aspetti più sconcertanti di questa epoca r!cordo quale ml stette sullo borracc1na . e d'escremenh d~ !lfl.da alla_ 90cietà. bnrg!:l~, r.ajl:mna o sosp~ttosa o batta- va lavando m un bozzo fuori "'Vi conosco e vi ricono- stampare il maggior numero di libri e (del resto ef&ts<:manli e pieni In se stessi ombelico e quale sotto I cal- uccello nei due o tre punti er:mo stati dal Cascano otibh- gllera del cliente che tira sul porta, <'. ca~t.a\·.a, robusta. sana. reerò tutti.. gridava con voce venderli a quals!asi costo e con qualsiasi di sollecitazioni alla fantasia e alle rilles· zonl. se l'Ariosto O n Leo- do,,,:~ avev""<! .Catt? le~a pe-r gati a cambiarli. I ~ m.aachi prezzo: la cliente profumata. felice d1 vivere: come facesse. remie. minacciando mezzo. Alla nuova veste dello stampatore sione) non solo ci accoqrìamo che la poesia pardi• ma ,t1 c-uore mi betteva epnre, e nd1.SCCs1nella so!- del Tronci erano iscntti come :~~~;d~~r:::~a ~ :~ ~n ~w;./ 11 ~~t~i d~ fi:~ Le .paro~e non ci. giun~va- si sono poi oggi aggiunti mezzi tecnici pri- ed i poeti sono sopravvissuti, ma con essi ~~e~~r~: ttuiepsl~lo~ra~ tit!3A, not! .. dissi ed alta.voce ~~~~~\J~ =~ parole ohe 10 non conosco 11 Ta-vant1. Non si fece vivo. ~ 0 - ~a ~j ftpe~o poi dal ma ignorati, sistemi di diffusione di idee sopravvivono anche editori che conser- giudichei:ei perduto ad ogni nella stanz.a gr.ande. Presi una 8'\"E'Va scelto altri nomL Passa ancora. ri,oercate, rore, miste- Ma in bottega venne a rifi?-- .ronciJ I il on~?· . U.."l. rfPf- e immagini la cui entità non era preve· vano amicizie ed amore per la poesia ed r:cupero mercantile. un rage.i.- 9e'dla. sedetti. No, dovevo ca- un po' di tempo. Uno scrittu- rioae. alle quali non saprei rire: °[;,one, ore -~ ,mr /~ 1 e dibile nemmeno trenta anni or sono. In il poeta, ed è anche «;Opravvissuto il pub- zo diviso tra due amori di tal valcarla. come non so più rele zelante, ricopiando un che Nsa ri!,pondere. e resto ...Male. proprio male. no. Ha f quam 1 ~ .no i3d O 3 mezzo a questo <commercio• a tutt'oggi blko che sa riconoscerla e vlverla: ma oo.rta: con O senza campagna. ~ual for:t,e personaUio in un.a oerto doc~to, s'ac-corse per li inca~t:rto. Mi piace qu~.st~ biso~no di cure.,. f; sa.;~f~t\~i~tJ"'Uco~va~~ assai sconcertante, forse perchè agisce in dicendo sopravvissuti si rischia di far di E mentre U .nonno s'af:tati- 1Uustllflz 1 one di romanzo. E caso d-eD'_mcredibile protesh. e_mi pi~ce quello. ma. non mi ..T~ro ~iù le camicie.» disse .,,-oce aneora vibrante d'incer- un mondo che non vi si è ancora adeguato tutto ciò una specie di nucleo a parte del C'lva . 6U per le scale della teSi 10 ;eec.hto. Quanto tempo La bambma. la Balabanova. piace viv-ere sempre m agita:- il nonno al commooso che tre- te.z:za ..se gli avessi mollato con equilibrio, l'arte rimane ancorata alle tuLto chiuso in uno spirito conservatore, fattorl3, per andar e vedere ~.ttai. Fmalmente, w:1° 6Cal- e.~ st.1 1:8 :Watteu.ata. 0 m1:!:- zione e mentire. come devi mava. E quello, ,per uno sian- uno ~Mallo lo avrebbero 1et- sue antiche esigenze, rimane opera della e non sarebbe esiatto, perché intendiamo dove mi aiv;rebbero allogato pJOC10pe~d~e scale. l\~1 parve gho, .po!chè nessuno .e.~ bat- :,: ~·i ~~;it1•~~ki~~t~Ì ~l:i~ ~ft~ne, prese le to a t pe:zzi.Jié dovetti s~li creazione la quale non può adeguarsi ed che esistono ancora editori, pubblico. poeli f 0ll t~~ftiG~~n~-anl..o;i~~~ ~~- 1~~~~ ~~:' ~alli~~ ~ to.;1~~ =lif ~ consegnare le chiavi del ne- .. No. no... Pe~ino vuol a=i~/>e Accid~~~un~ <:°~- un ritmo troppo lontano da quello mille- e poesia, che mantengono lo spirito d'amo- dial nM:condi,gl!o volante, e li ra e con_ le C01Scel_a pe,glia maschi ~ divenuti Lu:zio e go:;~~ac~:~~-~e~ La;:;\; ~st~~~ f~~ i~l n;~: raggio, qU;;i d-annato!,. ·_ ~;~ti~aem~~t!ovdel~~~/n P~~:iz~oe~~.a~~! ~ 1 a~•i~~~ ~~ ~~~~t~:::r:u!u~;~ :S~g~ti•~=dn:ietro ca- ~~a n~ !:Ul"Wpo~ !~:~ ~ · ~o~~;:m~: va be!le, me lo riporta.,. vanti .. Faccio io e tu va' Appunto. a me pla~eva il clzia e dell'amore di colo:-o che ne sono il ratteristkhe ed i suoi aspetti più sconcer- valc3're. Fosse chi rosse. l'ave- pio, decine di Fim,atj. Dopo • ~:~ :.Sato O perché do- fu/ 0:~~1:c ~·toniediclne per ~~a~~~ 1 ~o1~~~~= veicolo, dell'attenzione tradizionale da tanti. Comunque, quell'assieme che en- Al ritorno •d:u: v!lleggietu .. ~a mr~ if~v~~f ~ ~u!>°=~o F=au, vb~~~ ~e tenersi ··~na cosa cbe La se:-S: ~u.:Odo• ruru&nem- le ,chiavi, ~ 'Pref~riva ~ii;te~ parte di un pubblico ormai impegnato, cora mantiene vivo il senso ed il divenire ra !onata. mi a.spettava una la vita imposs_ibSe.,. M'.i guaT- no state intese come nome e non va bene?. e il nonno mo .soli. arrischi-ai: ,..Nonno allo soemp10 dei propri bem. anzi costretto 8 seguire una produzione della poesia, sopro.vvive perché fatalmen- brutta_ so11presa. . dasse ~ r~cc1a. lmtruso. E cognome .. Ma ne.I n_,ett.e:r gtù partiva per un altro salva.- quella donne. non sta male~ piuttosto ohe cedere a un so- letteraria a ribno inlensitkato e industri&- te confinato in una isola, battuta tutta in- «G_hel'lhan~ a!!,ttato II suo flss81V'O 1USC'l.O. che 6'eprl len- quel nomi del Trono. lo eo:rit- ta;M:io arrancando e urtando nJent'e l'ho vista io Pl1.l60. Ma eran buone anche lizzato, a seguire una serie di e produzio- torno dalle onde inquiete della marea pro- pollaio.,. m\itn!t'or-mòla Cate- tamente. Si domandava per- turale s'accorse che. in fila. i nanclli e il bastone nel ben- «Il ··Tavanti he d'°;tto che 1:' r:agioni. del nonno. come ni • articolate meccanicamente che lo se- vocata dal profondo e certamente vitale rina_ ?0'8ternata. L,e donne_ di ohé f099e ape.~? Poi. sott0 d~ un senso: Rico-Lu.=:o- chi e negli scad:!ali Egli sa- ha bUiOgtnO di cUre Chi non SI vide poi. guano tra le pareti domestiche, nella stra- rivolgimento portato dal progresso tecnico. rlZIO non ~" '8.DO partico-- la linoe del mlO ggu;mio teso NartCl. La cosa era ta:::nto DUO- = :1~a~ e~~i~r s~ ha« ~~i:... ~i ~~· » ricomin- qu~e ~~1:m~~ ~~~~~~\u~~ da, in città come in campagna, quale po- Noi pensiamo C"hesarebbe assai interes- hag-e glien;-t~a a;~~~nomt ;!~~reso~o. ~r~~~eU•:~ T?" ti~ ~o~ ~~= C06a, prima O dopo l'U90. La ciando. Mi mise una mano sul- go a us~lre dall e~por10, ,x>r- sto occupa la !)Oe:.in oggi nella vila degLi sante se un critico dot.ato di tutti i più fatto che ~ass:1 a far_pollaio giù, _t.mto _che n'~bb1 un'im- di far ridere tutta l'Europa:; ~ag~iOT p~ della gente è la bocca e poi.. sottovoce: ~~d: .. vQuitu~~~ ~ 1 .i ':i~~= uomini? Non v'è dubbio che un posto a ~f~~~se5t~r:e?!~~~i!~ir~~~:di:n!!r:~ ~:O;i,!'~t~f~toc~all~ :~ ~=r::,~ ~~~~to~rtt ~i~ ~1fste~/a; 06 ~ ~grri. 0 ~ 0 3{~~~v~ngo~~~ • i~~ ::n gi= ~i~i"'Tav.an- la... ,gridò una 'VOCe altissima. ~eir-a~i~a~f~~~~: e1/~:s~n~~=• ci;1!tt~~~ rata di quello che succede, contennandoci pagna, e non ave..-o visto il legio. da fanni il cuore pie- con quell'atto anagrafico . ., Mi- ledo~ ~lccate di ~astrarsi ti, che la ocena ere stata stu- "'Ora toooa a noi,,. dllse il nlano cambiano di ora in ora e non per· se è possibile, come crediamo, che in un nonno. che Sla~a face nd0 la colo come le to:nsille e ci.on - nimlzza:re... fu l'ordine. "Una iù furbe dei mariti fini1,-ano di'lta molto prima che na- nonno. u t d" ria t tempo di instabili trapassi. in cui ogni cosa ~ al t 1 eroatu~ Forse vo- dolente a martello in mezzo lav.ate di testa, una diffida 3 ~~ \~~a u~s~d~ib;rt~ra~ !~t!i ~~- ~u[!~tf}a :fi:ia° J~ ve~= dl!~ut:~~~~ia~~ ~~~~n;~ ~~ po~~~~~~re 1 en:~eu;e~uunn~ umana si generalizza e, per ora, si svili- td~:,:~::~al?!. ~n Q!!~P~~; adEr~ss~a.:; ~~uta. cen- ~~at;~~;~. edi~n uta~ avano la ditferenza neJJozlo. Era andata ~pre o meglio, due o ire capi lill- sola generazione. sce per divenire gi.usbamente patrimonio _1 ;.,:;.,E:, q?. cosa oh.e mappe- closa. peilida, mezzo nasrcosta vanti, perehè u T.rond era e P~ commenio è eom~er- bene. 11 Tawantl ohiameva I gavano tra di loro. Cosi di Ma ormai non si tratta forse più di in- di tutti, la produzione artistica che tende t1~e d 1 piu. Non lo attesi e d':'-un in.,,-oltoa cono, di carta s~ato. davve=o ,;troncato: d; 6Cntenzieva il .nonno e ladruncoli in ufficio• ...Con lontano. pareva di assistere a dividuare la ::>0sizione della poesia nel a salvare i valori spirituali nella loro ~ iignorando che 3'1,"'eVO w:i:agialla. pieno di patate. Le pe- come se non gl'importa99E' di voÌ;\-a dire. ne oon certo: qu~11'uomo,,. dl'Ceve. ,;è come :.o mt?~at~~ ~~r:r:;;__;~~:l;: tempo e tra gli uomini di oggi, ma di di- eterna profondità e Ubertà fantastica, mi a~:.C~~~~ b~1;-!~:.: ~~!-: ~(e~~-.a~~ie e~p,ejli ~-~uai!:~r ~o.e~= ~~a~lla~l!:1 ~ ~fn~it:i-,~~ fi O:a~~o: M:~~ 1 ;r:J~~ sc~lla ci informasse della no- :~nnfee~lr. i:-od~~li~~~. ~~l~~ p~~t:a m~~~~ ~~i~~\~ 11 ~~°r!;!~~n;s~~ ~r~~l~~a~n1!~é ma non dov'ero. _Dove potevo quello del cartoocio; tutto il a prendere anche iw. com,e t~o può riseattarsl con Parte. tet ~-:::n~~~lo d'esser fur- :;,~t:Oe. d<;ffaimfr;;~a:n;f: ii~ ne hanno i presupposti ma non ne posso- avvilirsi si qualifica, opera non nel_ senso =~n~ 1folib~ii/~~~~ ~:~1:vift1~J~i:a U: ~ ::~n:f~ per misura precau- :ap~~a co~1irrnv~':dit!! bi per iorza~ ogni' mjnuto del- c~lllldO cominciò a risalire I~ no avere i requisiti. In questo senso l'in· delle solitudine a cui sembro almeno per =~~nt~. i~~a:,10 templo ceva. Un torero beUato da un Dunque. la mie so_ftltta era in 00 accordo armonioso· sa- la ~tornata. non m'anda,·a ,ziù. via hmga e stretta. verso 11 tlazlone di opere e di mezzi creativi, an- 01""0 condannata, ma "tende anzi ad allar- ? • m~go, che trovasse sotto le del Monco. Dentro di me. d:i- pcva .r.suad.ere !ar co~ten- Perché il nonno non teneva nostro negozio, Le gambe non ziché ,annegare o confondere il 11igore dei gare i propri orizzonti ~pirituali ad una Perc_hé? perché .... come ave- nrrra de~a ~da una beTtuc- cevo questa parola con Q.i- t· O-pc . e una eassfera? mi sostenevano più, e dovet- consapevolezza ed una sensibilità mag- va potuto prend-ere quelle. rl- eia malmeomca: tale ero io. r;;prezzo. arieggiando intonazio_ 1 • iceva. Non .,,.,,,,,.Ùo abbrevlc1nnl la ti afferronnl al davanzale. valori d'arte e di letteratura. li qualifica, . t . rsai· h . 1 . . i~- soluzione. in oddo alla mia 11 toro. l'~i tenuto di.nenzi ni da strada Ero o..,idele per ..se sl dovesse ?ere, a~la \'i~... ;;,~te.ggiava ridenùo Cento passi innanzi al gr?5- li limita magari in un perimetro più ri- gi.ormen e unive 1 ce m que siaSl a wu libert~ ~ ai m.Jei libri?_C'e-ra a_~ema:re il pi:i:i.a lungo pos- aver subito un'imp.,."""eSSione d:i gente quel.lo che chiede. Già: grasso ... Ridotto come sono a so. eemminava un saeohegg1a- stretto di quello del passato in un senso tempo. Se queSta. fosse una possibile e °:11 d1 più, qualcosa d1 n?D s1b1I_e;I:t bambina mi metteva te.r':Ore. senza che mi 1o 6se non esiste, 1 e po~~ con~n metà. debbo &vermi riguardo to-re, l'ultimo formtoolone del- del Lutto estensivo, ma ne arricchisce e giusta immagine, il poeta potrebbe anche r!t.-pondente e.Jla oatu.ra mite a disa_g10.Concentrai tutte le mai di....-enutachiara la miruc .. teu.a ee a de 1 · 0 I;t 0 a~ Brutta non la pre.!lderei· bel· la ma ormai sparita. Gli era precisa le possibiltà intensive, quelle che uscire pago della sua non cercata e forse e genero93. del nonno. qual- fone m 'l.m'intonaziorte .rissosa: eia corrispondente. QueDa dentro. non tra e mani. ne la... 0~ è più la stagi:C,ne.; toccato un manichino di carta- per propria natura non accetbano limiti. tormentosa solitud~ne attuale. CC?63 di a_C!rettato e di sleale, ...011 sei?,. giomG.ta lontana l'avevo nel pacchetto.,.. Cosi deiceva ai rappresentanti pesta e legno, d1 queUi <"he GUGLIELMO PETRONI d~-,,"1?~d. ru. suo m<_>do fran~ «Natia.,. sao,gue com.e un insieme a.no - 106ei'n-a.,.'(l: In attesa di fS!r l'ora del tre- avevano un treppiede al posto Se infatti. da uomini d"una certa esperien- d1 sp1egenm a faccia a taooi.a «Come hai detto'.. nimo di globuli vai.:anti: f0- • Itegola pri;11a: il cliente no, dopo che avevan mosLrato delle gambe e un manico tor- 1-------------------------------I a_ne~e le più piccole puni- ., Nana.,. · boci~I In a~guG.to. Unica me--- non de..-e usc_1re ~enza. aver u campionario e ricevute le nito 1uoT1 del collo. Lo por:- . . . . . . . ztom. . «Non è un nome.• mol"..a 'Pre<=~ ohe le riassu- tatto trn acquisto. Se riporta ordinazioni. Credo invece che tava sulle spalla destro. e ogm de. la succes,sive ostinazione a z1on"' d1 una ferrovia m luo- mente col1>1toda ciò che gli Le tre c~eN? sotto il tetto Sl sì Sorri e 1 . meva e le l.t'tC31'llavatutte. il indietro l'og~etto. non vuol 1,-.ol€'6Se tenere il' eer<Vell~ in tanto gli dava un'oochiata In vivere. quanto più pote.9Si. in ghi de-;ertici. E cosi la lettera avevo detto e?. aineor pili.'l. erano onna1 rese a-b1l'8'bilida de~tini t,~eh· w/ : 6U~Ì 1,-olto. la persona. la storp!a- dire. Prenderà qua1cos'a1tro.,. esercizio. Era qaasi illetterato-; tralice: dopo l'~iata. lo per:- soffitta. tu molt~ evas1~-a: conccd-e-.-,a ~ da ciò ch-e aveN. visto. un. J?<>Vero a:?T~O e da un~ gie.llo ~li.a e 1 il ~g~aro~\ 1 tur.a &i<:_a,e. pe.r me. en.:ihe Commentava: faceva appena Il conto e. le eobeva con rabL106I cau.oth. Promessi Sposi, il Cuore, 1 A mano a. mano che avevo pulizia ohie. nei "\-,etrf e nei Be 1 • 1~ pa a a. moNle d1 quel T.ronci. Il non- .. IJ comma:-eio h,a bisogno. divisioni, a lume di naso, mol- A un trotto _si fermò c. si vol~ In essa, un giorno, <>rano Vanrg,eli e. s<>nza indi?azionc venduto "'!la sedia ~ uno sce.f- me?talll, ~plendeva_ come ~·In- ... ne. Na~a. e poi.,. no s'era messo in oasa il dia- non d1 g.uadagnf rari, ma di llplicando e 80nlmando per :il cornp~, che n!sa:ltv"'(ln?m entrati i llbri. Avevo nnal- di opere_. au~ori c~e ti Cer- tale zopp.eante._ ~10 sa per cendlo ~ 1 butto ~1ò c~ vera «Com~, poi.,. 1,-olo, ~ :non Ei~a"\-'"O ehe tor- incassi continui.,. pl"O'Ve successive: eppure, qoon- mass:i.. ~ra P"?Prlo d1n.anz1al- mente scoperto il solo giuoco ,,antes. 11 Dtokens. 11,Goethc, qual~ scru~lo d1 rLSCatto ~>e- stato 'l;lnma. U_cmaòrese_ tre-: ... A..-ra1 un cognom~.,. . nasse_md1etro.: c1 do\,.-e-,,-o p,an- E soprattutto questa. di do- do ht sera mi ordiniava:,.. Vuota le vetrine d1 un ememato- che mi d-csse piena soddisfa- chi~~ndo con la. raccom:3-n- vo riC06bru~toda me. n~n dirò eco sui mattom _iscon1;1~1.mii «Sl si...,. m~.,non lo disse. sare 1~. . ver vivere ,sempre C'3",,"3lcato Il eassett.o.,. ed io oonta<vo 11 ~raro ~e appartenev~ •. come zione. e la compagnia \!hc non dQ,z1oneche no~ m1 si lasc1as-- le C06e ahenalt;; ma 11 l~ro pa~ ~ngue. d~ amici. 9<:an-: «~he _fai qw. ,. Cor.s1.alla tipografia del Ri- e spronato dal demone del- denero buttato là dientro a più I emporio. allo Za-cc~1~1. Par- mi h-a mai tradito. A:ioor oggi, se per le mani ~leun autore sc~a. quasi 1idea platomca nat1. ,gh ~1,_ 1 oa,,.--ehe:1. 1 S1 stnnse .nelle ~e. pamonu. Trovai il padrone 1, incasr;o. non m· andava a riprese <ttirente la ,gio.rnata <" ve che volesse parlrue. avevo lo B~nclo di gratitud-!ne che fNmoesc: d~ la.6'C1arperpl~I C?rrispondente. alla loro !un- COl'tS~ las..:lat~. 11 ad -~pct- ":'Questa è }a mia sc:tfitta.,. sulla, ~rta. . enio. tolto a spizzichi secondo le !~tto un segno e-on. la mano provo ve--so le pag!ne belle e provveditori molto 'PIÙ prov- zt~e-. Sego.. p1ella. martello e ta.mu . I mob,h_ oostnuti _da g-ndat eisaspera~o. Abbassò il «C è il Tronc:i? .. domG.ndaL g Il . t rap·do occo:-renze se calcolav-a· ci hbera, e la iolle 61 arrestò. buon<> ha qunkosa del senti- veduti de!1nonno. Ero un bel chiodi. ta.,,-ole e tarvolette, e la me. erano stah ammucchiati capo. Non eorrndeva più: cosi Fremevo, tremavo. Il Ri,pa- i dnoono ~1 s{:°s a-vapon~a- dev'eSl>eie? ·tanto.,. tanto ·c,;ra, Ma Corse non tro\·:wa le pa- menti' che oono.bbi allora. gri- risultato di ~rna_tamento 6ul più tranquilla indifferenza =-i-:!n un angolo dello 6tanzone: m~ era più .facile infierire vi- ~nti mi guardò con atten- ne ilu~ve~io·cl~ C:::to stra- al c-enteslmo. prole. A~lor~ sollevò a due dando, r.remendo, ridendo O lavoro:_ infatti. l'1mpr~a '8:P- spetto al r-!!Sultato_llnal~.. m1 e_al loro posto_faC'e"\"tlnoassai gh.accarnente. «Dovete andar- z1one; n~ bg ~ b tte per Era que-llo il eom,m,(?rcio?bMCCia il manichi.no, e lo sca- plan~endo Poi ml diE:t..,ndevo palt.ltnoe della _ferrovia ere é'IVevanpe.rmesoo dt so~htuire. PIÙ squtlllida l~ra un ta.. -.o- vene! andarvene ... Chi ci sta. ...E aiooaduto qualcOSQ alla SIC car~ g ~ e a r Che Dio me ne tenesse Jou- gliò contro i vetri dcl oinem<1. finché u,r; ]un O 90llll-O dor- ingle~. i tecnici. almeno in per ~pio. una òergere con lo: quatLro sedie mezzo spa- oon ~?.. bambina?,. terra 11 ba.trtooe. U.'1'9 l?~z~ tano. li rovinio durò a lungo. L'uo- mito Il, in J11itta. nèm ml •parte. ~escM .. spa~nolo il un cubo durissimo .. M_i pa:Ye eli·ate e una ~red.enza a vetri. ll lalbhro inforior,e le tre- .. Qu,ale bambina?,. n ratto ~oroo-:a,. che dwa un Jmp_ d 1 • • • mo Ei'era coperta la testa con le avet1se guarito dall'lndi.gestio- prete o 11 medico; e se I ohe sarebbero stati 1d1Cnhci. CC?" !>0?111piatti, S'COdelle e meva ... Il babbo ... disse. che 131\,~si dimenticata del ~ione dà franch~zxa: quasi . La rlon:O delle chiavi alla mani, come se temesse di e~er ne tumultuooa. per una nuovo tran-cesi n'eran Cuori. non fu se av~si ottenuto di n~ la- bicohten. Pre...<:so. la finestra, ...Perché siete venuti qui1,. tutto. diminuiva fon.e la mia ~nge~t ·-ta~to e 1 ~ei;:~ Camera del Lavoro agi sotto, co1pito.• Maledetti! maled~tti! • fame. certo per immo.ro :11tà lettera:r\e. scia~ 11_ fondo del calzoni ~ dove il_ tetto f:iP1~eva, all'al- ....Non lo s<;>, .. non lo so,~ e colpa. mre Qe I cd eaecav-a~: c lGr piuttosto che sopra il !!vello gridò sootendo (renetlcame,te M J'b . . asa O Il nonno ml h.-oe trovare ta~l<lC'C:o che dO'Veva oop1- t-ezza dt U;1 bambmo, e ere un s1 mise a pta.'l.c,"'l?re, singhioz- «1fo,glio cosl.... pensavo: la te. uai:i O U? u imo ? - dell« mia cOSCienza tutta la persona: poi si mise , .a I n. 111 c. · n 11 cc sul comodino il Manzoni e il t.31.rh :e poi.ché al temPl,l di fornello d1 ghiga e. sopra Wla zando forte. bambina de.i Tronei Meglio me del1~fhett 1 f f~a nte~er Fu poco prima che I fasci- a [oggi.re? , Quand<a fu sparito n er~; e. fulor f 1. qr~. 1 che De Amicis, senza sapere che quell'op era prima mane,ggiavo cassa ro,,.-e;c!eta. una pentola «Accid-enU alle donne:!,. u:r- meglio: be bisQg:lo. di sta~ che eg. 1 ~se on ano. era in- isti oomindassero a men-ar le all'angolo della strade.. la fai- SE:~ 1 ".an<I a m e, s u 1 • ere il Cuor" era già tra i miei male la pialla. ricordo che e due tegami di ooccio. In un lai inferocito. e nel fuggire tranquillo, quel pover:accio veoe alle 5 paJle de_l ladro ror- mani. Anni roosi. s,cttimall,(! la I'li.p.rese Là marcia. Non !a- d 1Hicile farcene enLMre. Il Ubrl di scuola. cd io. pe-r dovetti faticar molto con la secchio stava il carbone. e S".ii urtai con un'anoa il braccino No. non c'è: è tuo.; per ~; preso ~ ~triana nella cas- rosse li ho ,poi sentiti defin!- cevano più alou.n rumo.re . nem- ~~ 1 ; ': marna era1 ttlon. non mortificarlo, non gli dissi carta vetrata. Lavo.rai più in margine del fOrl}ello spento, di lei. facer1dole cadere le pa- conun.:SSione. Vuoi èoe gli -i.- sa: e gi e. re· ràtu che rimbalza-vano di meno con i pi-edi, tanto che Il m. :i. e-sero. n o~n e, era. niente. Avevo ormai presa la grande, ed N:>bi il tavolo. Lo una ..eatola di zo:Canellt. tate: tonfi OOTdi ln(ramezzati reriscs io?,. ,La c~;ssa ~ un;o sg:in, g.he- c!Ùà in città Non sa-prei in- campanello di casa nastra fu si scuro vano di non po.ermi rieoluzione di tradirlo, e lo 9Caf.fale. imm-enso per i miei Volevo credere che foosero di sing.'liozz.i. ...No, dissi. son eose che rato cassetto di 6Cr,vanla. een- quadrarli b~ne Ho 6'Cmpre udito d-a Lutti. nella via. Si ma nd af'"e un r~?allno: perché abbr:i.cciai teneramente. Dio ml pochi li~ri. che tuttavia do- cose porta.I(? lassù e laseiate Le spiegazioni del nonno èobbiam<> sbrigar-e tra noi z.a chl~ve: dov'egli ,gettava l ccrcaM di ,.;... pingerh el fon- &rreslarono. Come rabbrividi- d;ovda!lo farlll1.:li:i~~r,m1d !l?oroii p.>-rdoni. con;! subito ad ac- ve-van crescel'C d,l 11-umero,non in deposito, ma tutto mi par- vennero a tavola. mentre te.. Il Ripamonti oo.rrise ~'tro bigllath di banca, a b:-on_cate. do d~lla me~oria. e se tento rono come noi. si, . 31 qua ipen. eva quirt-er libni fram.eesi: t:radottL V?-1cva sL~ In 'Pi~i: allora. lava di dta e d'uso quotidie- cC"".-o i,n~ru,znato. Egli. con , 3 vo«lia. Ero ridicolo. ma non La ,yulh che ero pre.:;ent.e di farli rfaffiorore per mett-er- Il :ionno spinse la caletta maS6lmo _regalo che mi ,poteG!!I6''lntendc. E non d()IV'(!th. come ~arando dt bottcg~ 111bot~ega no. Nelle i3ltre due stanze. sohta sempllcità, mi disse: troppo, per uno cbe ~ anch 10. la scene. fu .que st a. meli sott'oochio e intender1I de I I a persian;i.. e domandò as'f.ttar; che torn~ro 1~ Antonio Baldini fanciullo. leg- e di cantiere in cantiere, trO'Vai due brande rifatte e .. Dobbiamo fare un plcrolis- tante cose qu6.Dte ne sap,;?- ..Mascal:ron~!,. gn~ò 11 no,:1- una buona volLa. è come ~e sporgendosi: ..Che c'è?» Ita_ia. unqu~. non avrei gerli al ,gr,1binctto. re:.tanòo scoprii il _c:emento e i ram- un attnaaio. Pen..~I ai libri simo sacrifkio ... Ero oorto che v-a lui. no. « N,on li basta ti salarlo .... tirassi su, Insieme con le vi- Il Tronci fec-€ qualch-e PM- mai 1-)regati ~ 1 ma nd "lrm! de- poi .con le gambe infonnlcoli- pir.i: e lo ISCàCMale, quasi con:1eoo~o doJ>? ~ver tr.aseinato la non ti sarebbe dispiaciuto... • Non vorrai picchiarlo,. in- Non. cè oom~es~ che gua- sloni. unca fanghi.glia che ln- so indietro. levò dn alto lo na.ro r:é libri Anzi. scnv('I\.-.O te. A\·-eyo tut~a per mc la a,pp1cceoo. stette eu. To.oc10mia I"llbb1a1-m ,ponente.di slam- ehe a-vresti capito ... ,. sinuò perohè parlassi. Le can- d·agn1 quanto 1_miei. e a te torrbida tutto. Rlmootl al gr.ado unico braocio e, con 11 dito di rad?, d?PO ~he il babb::>;mia sotritta e. m esse.. vecci!u~ dcli~ altre eose_ che a\'evo oo- ~ lu ~tauza e ~i penslero . Io, niente: lo gua...-d&\-"'O ge. z-cxnatu.ra m i reoe divenire an– non b~t"l ... o;uama 11,Tavan- d'lmpt"eSs:Onl e di terrori fan- teso che parve una pistola, ,grl- ad un .. _mia h ttera un po poltron,e e ta'v-oli sgangherati, sLru1to n,e,g].i intervalli dell~ m pens1e~. p,erche antepone- hdo. S'aspettava che piang~se.i? ohe p,ù cattivo. « N<>nsi pie– ti:,. gridò ali altr_o , g.ov ~notto ciullC6chl, quei ::f::tttlriguardo- dò: ,,C'è che bioogna portare sgrammeticala. aveva :isJ)(),3"t.O almen-o finché ce ne 1u In- lettu_ra. per dar rlpooo :llgl1vo ~~ percht:a del regno preso Avrei pianto forse. all 'ar.ri -,,-o: chia un monco ... risposi. d1 bottege. ohe s1 mo:: sol- no la mia storia person'lle; e le chlsa.vi di tulle le botteghe con g::tribo. cc.rcan~o di famii tatti. p<'r proeuram1i ! Hbrl. ~h1 o per. sfogare _le pas- nel! msle!ne, a que.l.la del "in- ma or:nal mi IUUolavano nel- Lo vidi strabuzzare gli 00- tantl} quando 1u min~rn~o dal non poo,;o sperare ohe mi rer- alloa Camera del Lavoro ... Va- lnten~cre 4 Che dO\~vo ....appli- a 'PO<;<> a poco v-endett1 a ~ s10,:il :ioeese rn me da, narra- gol! beni. Non c'era.J?o più: l 18: testa le patate della bam- chi; dal ._-.alto,gli spari il sor– baston-e. li Tavanti era un vano Ot!li!r p<'r caoirl' qu,lco- dt1. a consegnarle· è un or- cornu ... P-r ~vltar. gh errori rtgotl1ere que.lla suppcllctt1le tori. Doveva esserci W1 ma- libri che avevo las.::iatl sullo bina. A buon conto lUi mJ riso· stese una mano mi ac a.g<>ntedi puùblioa sicurezza. sa di più.. nella stOria d'Italia d·ne · gro... ~la.nl . Li enurr;~r~a uno fuori uso. Non cl v-olevc1fa- gìe<a rapporto tra I H-bri e scattale-. er.sno spariti. L'an- volgeva le spalle di t~ qtarti ciuffo per i capelli ·ri• - mc..zzoamico del nonno e me1- 0 del m'.ondo In quei r.atti 1 U · » 1 .ò . ader I sotto l'altro, In be l_o me; e tlca a concludere: a me ba- quell'a.rredo ohe ne fllie'W. roz_ sia e l'angosciG sllOentrarO!l.o parchè fossi ubero di !agri: ru.ffatl lo non mi 1 ~!Ser;;_- zo cliente, nel senso che pa- r.a· e da · u.el fatti uscH nonno asci . rie e a forse non eran tutti. 6tavono pachi soldi. spesso un zamente: come tra. il mare e alla .rabbia.. Rovistai tra \e mare. dietro lui non mo 1 - gav.a tutto lQ metà: e. d'uf-: e~~za' mette:rm.1 d'accordo con eaf~u.-ei La folla ml9C un bron- Quel concetto: applicarsi• ~oldo solo. per pagute 1a rata la conchiglia, o t:-a una pa&- cose mie. e trovai la C&S$Ctta ...Non è stato per i Hbri.? gno Pieno delle m~ ~ pu.- ficio. 61:ava a quatLro passi s tosso Me dirò come an- to 10 eroce.. appllcazlo-ne. ml confuse le settimainale al liOralo ambu- sata di m1..16ica <' il cristallo d,eigli arnesi P:rt'tìi tmo soal- domandai. ,. quindi non mi fece 1 e ome, dal negozio. . _ ~ ~ 11 ;.:1 so dire il pe'rché. ...'(o!ete tmlre come quello idee. In bottog~. ave~o sentit~ lant~. che fu il n~iù _pri.mo che v'.bra ne~ lampadairio. Non Pe:Uo. li marteU.o e le tena- Toeque a lungo, bevve. ~ quel gesto. ma con :ale ~n «Non mi denunzi ... 1mplo- $tavorno dieLro le pe-nsiane. la,gg1ù ... , gr,id~ <1.ma :v oce, pa-rlaro di apph~a7ion1_C?me d1 rorn:tore. Era C06tu1 d1 quel so sp,e~a~e m altro modo In glie, e corsi nella terza st'ln- puH i ba!fl. e le labbra: che d:,ce-..·a: pa.ro_e ra,va iJ ladruncolo. Un urlo corale s...."Oppiò ru1 Qu.aad eg.1! s ar!acciò di ryuo- cose riguardanti I abb1gha~"':"l- pontrcmol<-"6l _che vagano t1e.- ~rte:,clpa-z,on~ commossa del zetta, q~ella che pr:ndeva ..A proposito. di6Se, i libri ...Il monco. vero? L'hai d-et- ""Perohé IW).w~?,. brontolio con:fuso: sporgemmo vo, rweva m nl8.T1'0 le oh1a,vl. to (emmlnile: ~ che s, cu- condo le st~1onl e i m<';Call, hbra10 al 1:1110 sogreto. Fallo luce d-alla.bbal~o. T!"Gl~moi la sono in camera tua, nel 00• to come rliresti: il m.aial . 1 ..-Non mi ravlni... mia ma- un 00 ,più la tCtita. Altri ma la folla ~on lo sapeva.• Cl clvano sugli obiti; gh.mte, p~- e dorn:iiva nel fondo d1 u_n6ta ";hc ~i andò dal nonno. branda so~to I~p~rturo e, cal- m_odino... bandito ... Ma 10 sai ò.f :N.ee . 1. d,re ha bis,ogno di medi. t Po a1tr· schia.ntl La !olla dia retta!• unplorò una don- reva a ~- non necc-e:sia.rle. v1- maga-zzmo dove, e notte, ri- e gh dl6Se che aveva una pestando incattivito le lenzuo,.. Cedettt a un ultimo .rise=-i- è rimasto il bracei ? S tt gli c;m~::.,. ~u:~ciava I i rotolan'ti e sfon- n~. « Non vogllaa:no far nlen:C stose ed an<;he belle. ma 6))CS-poneva I euoi beni sotto una speoe di genio in soffitta; 9r- la, ~ii sul tetto. timento: • Almeno. l'hai atflt- macchine. dl tipog~a. 0 m~ lI!1 3 .. Dovevi dirlo prima; ora. r a le \-ctrine del grande d1 male, m_a _tus0.o,"Ila con~- so tuor d1 luogo su certe l,n-c,e:-ata.Credo cM facesse a zl. un merayLglioso demon .. o. 0~1 castello ha un rifugio tata bene?,. mentre stava riparand l rciQ, non ci credo... e::: rio pooo lontano dal no- gnarc le chiavi.,. storte e s~ certe persone. Vi- me,zz? anFe della ~pertur.a. Il nonno_ st spav~ntò. Come ,per 1 tempi di.Uiclll., e il mio Si volse stupito .... Ti QVr"eivantaggio d'un bravo O a~ a t po ,g io Cominciò t:-ene- ., Quando?,. domandò il di pareooh,e somi•gllanze e -pa- Con il pr.mo sole. tirava (uo- potevano mtend-ers1. un "en- era tanto segreto da fQr in- tolta la soffitta per !arei una come te Dun tu .rag ~ E quello 3 .giura-re e sper- 8 .ro 1e ~c~io Irrompeva- nonno. re-echi contrasti n{'i dut' fatti. n il e:1rN'tto. spolverava i 11- dttore al minuto di cose pre- v!dia n u:n 8.1"Chitettodel Ri- speculazione? .. No: è un'opera rispetto: a ·t C\ue,E _gU d~vt giurar.:?. t1ca 1!rotte bercia~do ma u<:"Ci .. Subito ., precisò Il Tronel. e non potend<a cuv,a~t>la da br: e. lento e silenz1osJ, com\? tiche e un grossi~ta d'Ideali? narscimt'nto. L'avevo tcoperto di mieerieord.ia Ci sta un se con· 1f!aJ.i 0 ci( ~~pm- « ~ec-ond~ te. non ov:rei a~- no Q . Cile 6 uenzio~. Uomini~ « Dovete i:,ortiarle rubito.,. me, pr:-s1 la scordato1a della pe~ no 11 ~er visto In quelle Sarebbe b:loSltHofar la tara a J'.)e'icaso, urya volta che eer- poV'el'O diavol~, un certo te~ in sal~a d al~ m;~- t~~~~/il ~o:ne;-o .. ~~~i,e"_ d~:/nragazzi cariclli, s.:=.hlac-.. lo non me la i;ento, .. repli- ma-estro. Le domandai: .C-Ome (atica servile. r.:iggluni'(?va uno quest'ultimo, tener conto del- cavo nidi dl rondini. Appog- Tronci...,. pamonti <!n,eo ex! ~lui,~

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