la Fiera Letteraria - XIII - n. 30 - 27 luglio 1958

Domenica 27 luglio 1958 stare Il sarcasmo. t" par-.·c che/ _Tacqu(', ma pareva vokue r:ss:ar~1tftt 1 c~~oda~~ t~S:~•trs~!~ t~r;Iiro q~i~~;~~l:tr e G~,~~d~:~ ,-retano verballzzaritc concor- plvo perchi:-: tranne li barista davano a gesti di saltan>, sai- <!hc lontano da noi stava sclac– tar tutto ciò com(' inutile: ma- quando tazz(' e bicchieri, non lcdetto verbale'. eh(' <'Ta stato ('"cm anlnrn vi\•a. Alla !\ne. voluto per inchiodare _il parro- ml prese una mano, me la co con le parole scnttl•I, ma strlnsc e disse sottovoce· ~osTt~~l; sopraffacendo gli op- ... Certo J('i non sa eh.e Jc ...cri{' cosa accadrC'bbc-'.',. riferisco. si capisce. al cinc- minacciava Qui. cambiata vo- debbo lu salvt'ua. cc. dal rombo al bisbi111lo. al Non capivo, ma non dovetti sussurro Insinuante: ,.Se qual- fargli domand<': ormai. egli cuno Informasse il Parhto. che a,,eva biso~no di parlar<": come .si tenta d! strangolare le più !Il" volt•~~('farl':1 un amico; J'ul- f~1;/~::~~~- <'~l~i ;~qudc1 1 ~Joi,~~ I tn:i~u 1 e:~:.c-Casa ml costò la lo. SC' la Curia o il \,'aticano caricà. Non funzionò: non ne sapessero che sorroctuamo Il vole,·a saper nessuno PolJHca. Tt Deum • politica, 1>0litica ...... abbabò Ja ..Insomma. lei eh(' propo- voce: ..comt> vM'ti. E cosi mi ne? ... si. spazienti !l sindaco: buttarono allt.' ortiche. Imma- ~ Lasc10_tcm! fm1rC' la dia- .:ina chC' cosa poteva acc,ade– gnosl. ... rn1poi:C' U Talli ~evc>ro. re. S(' ki non m'avesse intor– ..Ho parlato di posto nl sole. nato :n qw.•s1·imprC'i::a·.' ~~n~~ 1 :t:;;1n 1 ri ~e~eltar :1W!~W~ ti Chc<f~o~a pOl('Va ac~adC'rgl! espressione. ln r('a\1à. noi r!du. 1 1 l~<','tlO. Ch<" I tempi nuovi ~~~:o Ì~b f:1~~·1;::i 1~. ila~~~~i! 5 ~i_l;_od~r;~~t~s~ ropof.fc ~~~ r~~= aperta. una Jlloventù che non br!v1~1! pensando ali ': nostre ha una propria casa. perchè1~z1~m, ali(' mete falhtr, e a1 ~intu'~o:~~t~1/~~a~~~ro1:~sd} ~~i r~~~ ~~ri~~mc:r"c. sbf!!i~. s igno- allogata cosl male. che non c·è .. Voi.:ho fare un giro in essa una sala. un cortilC'. un .. :.\li pC'nll('\te d"accompa- polmon(' qualsiasi Ed anch(' gnarla? . all'aperto. 11 combattete. Ma. SarC'i andato più volentieri all"aperto, sono im~att1b!IL •- ,;olo. Ml pareva di passeggiare ~~~ c~pi~;!~ot 1 t 0::~ ~;l~;~~ iit n°~~l f~~!a~~i== r~~r~~r~~I~~ sorvegl.1arh. frequentarli. do-: per errore. era pc~gio chC' minarli con quel mmm_10 di 1norta. Tuttavia fu un compa– benevolenza che r.,cndc più fa- 2110 assai appropriato alla vl- c1~1 'ieiÒJ.!.2d1z1~~~tÌo ti prRte: sita di quella città. - . ...Bene. Non si dirà eh-e av- Non volli passa~c d;mmz1 al– verso per principio le buone la scuola. forse piu cadente eh<" !dee. qual sia la parte donde mal. La piazza era deserta e vengono.... Bene. convocherò polverosa. comC' allo~a. Come quel professore e meltC'rò a allora. chiuse 1~ persiane e le disposizione di lui c dei suoi portt> .. Diet.r~ il . banco dl'll~ pirati la mia parrocchia. Ho rannac1a v1d1 un ombra. e 1111 H giardino, dove possono sfo- parv.e ancora m,nacclosa. Dle– ,e:are I loro istinti balistici. i ro 11 tayolo della _c~sermetta, sparando pedate senza fastidio una d1,·lsa di, carabiniere. DIC'– di nessuno. Tu. sindaco. pa- tro a '.utto e cm. qualcosa, ma ~herai i fiori e t:i:li ortaggi P<'r- davanti niente .. E quando tor– duti. Ho una sala dOVC'posso uamn_10sulla piazza. nel mez– f;i.r mont'lre tm palcoscenico. zo d1 C'ssa_.come se rossi al per conferenze e rappresenta- centro del_!_ avvilimento unlver– 'Zioni: ma U Comune ml aiute- ~a_le_. sentu una spinta l_rres1- rà n<'llc spese di trasforma- st1b1le salirmi _su, dalle v_iscere ~~~~~~a d~arredo e d'altro che :~i~.gi:~iaf ~~\(' u:naur~Stf~~o- n sindaco strizzò l'occhio al A parte Il maggiore. che si ,:e§!;retario.che non mettesse a girò appena a guardarmi. ncs– verbale: poi si tuffò nell'csul- suna creatura umana raccolse tanza generale. Infatti. la pro- quella protesta. Rimasero dC'– po.sta del prC'le pareva con- serie le strade. la piazza. le forme allo spirito della città, porte delle case e delle bolle• percM ridurre quegli energu- ghe. deserte le finestre. meni In parrocchia o metterli Solamente d! lontano. lonta– ~otto naf!Rllna. si poteva spe- nissimo. fuori della piccola rar<' che foss<"rouna medesima città. dalla zona delle catapet'– cns:.i. chic a me care. rispose rab– Ma Il gerarca ve~liava s11- ili interC'ssi del luogo e della baìarc dei cau! VLAOlì\llRO CAJOLI L~ FIERA LETTERARI~ QUATTRO P ESIE di AlbertoBevilacqua Alber10 Brt·llacqun è nato a Parma ntL 193-4 Ha comµiuto gli studi cluuicl e si è laureato i11 17iurisprude11za. NC'I 1955. Carlo Bo. Gianfranco Comi.ni. Aldo Borle,tphi. Giandro Ferrata, Adrinno Soldini e Pie~o Bianconi pii hanno attribuito nt'I Ticino 11 premio , Libero Stampa .. per la poesia. Un suo libro d1 nurratiL•a t apparw nrllr rdiz101ti di Salvatore Scia.,cin co11 il titolo: ~ Lo polvere &ull'erba ... Si ocrnpa della rrdazi.one de ~ 11 Raccoplitore.. I" collabora a • Paragont .... n ... Palatina .., a .,.L'Approdo.-. t ad altre rtt·1stt IN MORTE Per un corteo di lente fiaccole s'illumma il tuo amaro paese. il color<:?de2li ulivi. il cielo dove tende al suo :i.bbandonQ. Scende a1 porto la vallabond4 ftamma e l;i. voce della compagna non ha Morith<'.i;t:1t10. la sommuove la sloria ferita di tl' \'iva 111 un campo di grano, in un follo di papa, 1 eri. col lampo dcli;, tua ch:oma ardita nel 1!ro di una canzone. ' LA ì\llA CAREZZA La mia carezza avviva di un sorriso lo schiudNsi sorpreso delle Ili<' labbrA: cosi tra ombre l'orizzont<', come un intra\'isto azzurro d'occhi, appena trema. Ondulata d'erba la dolcezza di un rosa chiarire del ciclo sul coll'C'quietamente. SorprC'ndo il tuo risvc)l\io, come Il tc>nc1·0 soffio dc! petali d·ombra che scr<'Zia. Il tuo quicto sguardo chC' fermano 1tià pazienti pensieri. Se1nalamo sul ciclo fabbandono di un volo <'hP~corre comf' 111111 h1c1•ima da un silenzio di pure altezze - o il tuo ri!'o non attrhti la mia solitudine, assorto nel gluoco dei suoi anni. e già li mio desiderio che scorre con la mano xcrmogl! nell'arrossire del tuo \'olto Dalla tua nuca il sole sembra sciojòllierc_,, ondulando con ombre. tuoi capdh. SC'l'acqua riflessa sopra un muro trema nel solC'come In un azzurro vetro: t'invito al mio inunno e a questo il vento <'he con un l(omlto di calda <:abbia ti CillJ::<' \1'apre nr>I cuore èhiare ali d'altra luc(' il tuo correre su quc_,stosentit'ro che sembra nascere dal sole - o se Il tuo nudo corpo si colma di luce lunan• c tu splendi. In llll morbido j!.csto. suJ \'Crde dC'l mare. DA ~N ALTRO VERDE Da un altro \'<'rdc - d·acquC' - ~ ques:a luce che t'accend"C' i! nero Immemore de)lli occhi. IC' ombre dc_,IIC' barche chC' pas!tano lente !Htlla tua nuda pc_,lledorata. Dove la sera posa le sue ali ampie d·ucceJIL un canto ti porta creatn nel cuore d'altri anni la tua età Se una schiera di gio\'ant che sosta contro il lampo dei muretti av\"ampat,. ne2hHtosa a un ritornello chi richiama, alla luna chC' S\"ela un lcnto J!:iorno. AppPm1i110 rmi.!iano, ttn a1101110 OFFRI I CAPELLI Offri i capC'lli dal sentit:>rofiorito. M' il l':eh-atieo flore li dona il passante al nodo delle tue trcccC', <' l'inattesa pena di una parte11za incol{uita - una bruna sera si fa sul fiume. sulle voci e le barche. E pa~sano compal(ne e il familiare canto. (' P<'ll~ia ciò che non ('S:ste nella favola del tuoi anni passati. se_,s·accC'ndono le flncstr<' dt>lle feste ai casolari e Jc nuvole_,sui colli. Tu m quel fuoco d'orizzonte tra gli uccelli hai scritto, la tua lettera d'amore, ma l'anno pas11aquieto e non s·incrina al mutare dei colori di sla,tiOnC': e nessuna ritorna e ormai ti pone l'atresa nell'altro tempo della vita Se gridi tra I ca,·alli ti s'inchina il ragazzo che p.i.ssa e l'occhio ;i.rdito: hai nascosto nella lettera 1'~1r,11:ento di un quadrifoglio smarrito. ALBERTO BEVILACQUA ~~~l:~~·a ~~f'Jot\~~~a eb:~ 1 :e~! 1.---------------------------------------------------~ che era uomo da mandar let– lC're. non ano.,im(', al Partito e_, più su: e Il Par11to si mostra– va sempre sensibile alle fran– che proteste dei bigi. Pescgio poi jt:li pareva, che finiziat\\fa dl una captazione spirituale Diario ali' arhl aperta: rte impulso vitale fosse la~ciata alla Chiesa o. Ci siamo trovati quasi costantemente realta o !a dimensione della fanta:;1a, nello stesso modo che una lastra di vetro addirittura. all'Azione Cattoli. ad accusare anche in noi stessi la con- sono sempre le stesse e tutt'ora rapprc- temperato esiste come unità e si riduce ~:~~~:· aii·a~:af~u~i~~pi!~: traddizione tra quella serie di sollecita- sentano l'impossibile formulazione del in polvere qualora se ne volesse tare va aspersori In sagrestia. per zioni esterne, morali, di partecipazione punto d'lncqntro tra la realtà materiale due o più parti staccate. tJsarli in piazza come manga- alla vita civile. di rivelazione totale sen- e l'intuizione e la creazione artistica; tra A questo occorre ogni tanto rifarsi. con ne~:~ giunto n momento del- ::t:.u!orfa O n~~e!!:~t 0 ;t r!' 0 ~';r~e~ 1 sdi ~~~~i 1 :~,z~oJ:t~ 0 ~tl~~~i d~~a 1~~~~=::i·~:~ proprie idee, o meglio con propri senli~ lo scontro. forse della grande vista una semplice idd dell'arte che, puw mondo morate. Più ~i è ·spinti dalle iorze ~aer:ti~/~~o~:~:~ ~/~~/~!,e~!e~r c~~r;: 1-'ag. ;, Dolce in1magine d'u a poetess * ,ii G/t.;SEPi~E S.IL.I La scoperta tli poeti. /al dizione dctl'uomo, mt .!:to to Din come sua condirione cui m_a11ifestazio11c _~<'orcta /inC, sul contrasto quoridia- e tuttavia n')ta, come neL e tardwa non imp.!d1SCP al- 110 tra il bisogno di aprire paradouo delta Hbertd uma– la vocazione di mantenersi it proprio animo e quel re• na. Eali sia ogni. giorno ero– costante per lunghi anni sfduo di incomunicabiLltà cefi.sso e respinto anche ~ sotto la facciata di una vita che e segno tra gli uomirti soprattutto da coloro eh'!' lo in citi la letteratura mili- del peccato d'ortoine. amano. • Tlo messo dietro le U111tr è assente dinnanzi at- L'ambi.ente in ci,i. la Fer- spalte - il ricordo di quet– t'uroere di i111pen11i. ben piu rero è vissuta e cerri semi· ti che ho Cimato•· consueti .. <' :"empre un /ntt~ toni del suo ver,egniure E la conquista della ras– degno dt tntere,,se e oggi possono talvolta ncordare scgnnzione e dell'abbando– men raro di ,ma t•olta. Gozzano come certi modi no in Dio appare come una Maria_ Ferrero i> un·an- rammentano la facilitd che faticn,a co11quista. che ogni ziana _signora torinese: la i> propria della poesia di11/pt· giorno i> messa in pericolo, .s11a vita . è trascona t-ra tal<' ma in realtci la fi.gur che Ila hisngno degli scacchi. la famiglia, .l'lnseanamento, della F'errero Ila una sua e delle cadute. ver cui H col– una . $OCield riseri,ar~ ~a autonomia artistica e rivela Loquio della Fcrrero. che cordiale clie sa •frll ~nt1co in tarlf~ dolcezza iola _forza. pur sembra il coronamento costum.e delle dPtrontzzate ww m1s1ira che colp1sco110 di 1111 · eie•nplare esistenza, cap,talt det 110~tro Pae.'le. _ e eh" uo11 fnrono proprie si rinnora :,empre. Oqn_,. a quast s~ttant"anni. del gozzanisn~o . Fnr,e prr questo I versi. pub~l,ca con un d1<itacco eh.e Il .<ienso cr1sti,ano d1 con- dt questa poe,essa di set– man~festa le _sco11tn_team~t- sapevolc rassegnazione. che tant'nnni hanno una Jrtt– zion, du.e hhn d1 po~s.1a. P it ro11r_enuto fi.nt1le di que- schezza giot:anile e non e Lon eh a resta ... » ( Ed1zw- sta poesia,. si. risotve stilisti- sanntJ di malc-elate stanclte:-– n~ d1•l Ce~iacolo. Tort110). rn camen_te tn _una schietta ze: ricordano rana candida d1ale_tto p1emo~tese. e ~ Col- sempllr,_tà e tn un rigore. di cert! vecclii frati contem– l?qut con_ L111 • fEdworie ancor pw no~evolt per que· &tallino clima di noviziato. fede. Tonno). sta loro origine morale. platil'i che /tanno sempre . Sotto la ~olce e bonaria In e Parlo con °ltu • la mantenuto, in virtù di qiiel 1i_nmaptne d~ Q!testa canuta poe.,;fo clwenta preghiera ma quotidiano cotloquio. un cn- /~~::;a u~o1;~~f/i~ ;)d:r~~i:~ :rdoe:rl~a::e il i!'t~:~~o,t,~ d~l~: GIUSEPPE SALA ;:;;~~~nee~rai'!\:1i!~ca 0 ;;~~ae.c 0 ~i ~~~~? as1!:~'it::z: 0 9!~7°s1~~~j Il «Certamen Capitolinum» d11b_b10 di un'esistenza il cui mistici. L'hlltuto dt Studi Romani ban. or~1_11c non er~ m~notonia E' una preghiera diacorsi.- f1ee - 10tto cli Rusp1c1 del sp_tr~tttal~ ma m11m.zta e do• va, r-otloqitiante, intrinseca- ~:t~~t:rodeld~lin~b~\lc~ 0 ~;ru~ m~mo di_ una segrela ang.o- men te cattolica per la sua Il decimo concor&0lntemadona– scrn St rivela neUa ca11tabtle con(i.de,iza e per ta sua es· le di pro.a latina (Certamen e~ d':'Lcezza provenzale . di ltn senzialità.. ~ 1:~~itl~o!::'a~:po~~~~~lireco~~ drnletto. che ~ 1 0 11 tndnlge Un dialo,o. in cui. La F'er- plico raccomandato In cinque eo– mat al carattcr1st1co. al su- rero non aimentica mai di p,e datUI06Crltte all°J.etttuto di pore della battuta vernaco- far pnrte di mt co_ro. sicclté ~~u:'a\1:rrm~f1 ~~~·21Pl:~ro d~i la _m~ appare un modo lln- tt problema degh altri è 31 1cnnalo 1959. gmstico 111~ost1t111btle al sempre vivo nel coltoquio sono 1tab1ilti 1 9<.'auenllpre.– mondo poetico della F'er- con Dio e 11e costituisce lo ml: a1 pr1mo cla&S1f1ca10 una :rt. rero. _ sfondo terrestre e fL punto produzione in ar~to della Lu- Nienrc di. p11i perfi~ente di partenza. :n~!pl~~i!::r:at~ =~~~~-~ ~t ques!o dialello sc111vo e St tratta di 1tna poesia cri• d'araento e L. u>oooo. Potra.nno malwcomco. sconsolato . .e stiano che non conosce le inoltro e.ere aase,nate • onore– forte _per racc~:>nta~e un tU- impennate di scoramento e voli Menzioni•· a concor90 sv:ri nerano tutto m~enore. di elancip mi.stico, le illu- li 1uo epllo,o con 1a premia. Du,tro 1tna vita apparen- mi.nazioni det!a converstone i:lone del vincitori In Campldo– remcnte tranquilla e consue· ma approfondisce la quoti- • 110 nel N~ta.Je di Roma 1959. ta ci son.o le pii, antiche e diana angoscia delt'esistenza ;~\:?~~ .; 1 ! 1~ 11 to,edt ;tudi Ro.. tragiche domande s-ulla con- di citi ha sempre r1conosciu- ucoJaret1late. n rme par- IL LJBRO Di CUI SI PARLA * GLIANNI DELGIUDIZI * cli FERDl.l';U'DO 111RDIA ~~rr;:~~o;t~c~t~~ftoluJi s~ti~~ te sicuramente arriC<'hita da questi pro- esterne a prendere partito, come l'Asino J)l'enderc O almeno di intuire perché un t~. dJ:~:E~: 1 ,t!~:Jht~~!:;~f i~%:i~1,~~;.;~tf~~1::~f::r{~~ 1 ti :~ J,t~.:~~: c~l~.~:~J,i;,:c0i'~~:~~ ~i1~:::·:::~~~;~:::t~~~:i~'p· i~:pdq:~i~,; cle 0 Ii :~~j~c ·;un~~~s~:c~~= =~~~~- q:.ir:·~~~ ~·: ;fsc•~ ~~~~vl:d se;~~- ·~~~. ·~~i~~ vinciali. dlrettameute a Roma, adesione ad uno o più di tali elementi. re, qualsiasi essa sia, non rappresenta che !7~e~~i tt 0 ~~:~n~Ìtie~~~! ~~en~~ ~~~~~sttùsl 1~~:~rna~= eS t etismo soggettiviS t lco. an- Poco tempo dopo. come una Questa con tradizione che sembra tutta una decisione materiale alla quale sruggc \~.~~:di:l~c~é Pc~~~ir:r~hee ~u1;:~n~~~~~ \ora apparso nel i, gettoni>> lora. è rimasta legata a una :i 1co~dotta nella. narrazione vj11!~~ .di libeccio g\ eft~ò nata nelle maglie dei signifìcatì riposti la poesia come atto f sé- stessa senza formulali. si impongono con la stessa di Einaudi. come un docu- tradizione arcadica. nel sen- a ~f a s~ un registro dram- ~('~zi~rl~:og~Ìda~de;:so p en p - nella st oria di que st i ultimi decenni. in spiegazioni razionali. I.:a poesia, pur chia- inevitabilità con cui si impone la nascita mento particolarmente impor- 1'0 che, avvicinandosi alla ~~n~:r;n~ ;i~~n:f1~!rprn; Pih;a dvoe~1::.m~ q~~?::i~?p~ ~~i::ià p~~.m~~p~~i~~t~gg~u~~~or~iar~u~~~~ ~: ~~1 1 ~:us~~-o~~~~t:o:,~~~~:rs~a~: 1 1!~!~r di un1 creatura dotata. di vita. ~~;~\gi~:;n~u~~i;~a~:~a n~~= r~a~!n!~~oi~rdi1'!~1;:~1de'r~~ per le sue creature. E vorrei ~e!!~i: 1L~ 0 frateu~~~~~n~~~~ ~s~~ ~on;~~;~s:~;i, p~~: 1~ 1 ~c~n tr:ss;o~t:~~ ~o~: 1~;it~~\;~\t~o~~ie~~1t!e:~~~ ~~l~~n:i; l'a~t~~ ;~~à n"c;,~i e~~~~~ ap~~~i5~ft~zasc~ 1 ;: r 1 rnllsta, per un tema insolito c~mpagne e per il tatto che ~n:i:~~:re :,u nd~es:apef:,~ 0 ;:: Lt a1d~loreh met oro 1~ico b1he. 1 ~~ qualche cosa di equivoco come oggi sen- d~l genere in una materia del tulto di- ~ 1 '.~a~~~;~:e!i :~~i~e;i~~ :st~;l~::~i~~1; 3 P~; ~~f 1~ec~~d1~i~n~u 0 a::ro~tiu~~~ ~ 1 iff~~aalt~h:i n:1\~=~~à d~~~ 6~ », in q~~nto era chiaro in V.ir, ;l~:É~:~::~;i~:t:~~ fS 0 :;:~i;:· :E~2;~~i2:!~.1?'~::~ ~;~:,o}~ 2~> ~~~~~~~;\:)::iI;,~~~:~ ccpr~cs~~ ~o: :d~1csét,èucga"g,~e/,"ne'o 0 ncd~,'.:'.,~.~p:soptiuvn~tiot~~.·.n~c~h~e ;~s ?: gvi1! 8• 110 b·~. 1 n 1 ~,:::'1 3 n°eplo1°a 1•m,du~a! f~!;J~pa~i:~;i~:;~~I!pe·~~}=~ ;r~ch~~;i~~ di milioni e Ja tessera di mar- no ben diverse. ma il problema noila sua rici di oggi o di ,cri. ma essi sono In so;_ .. ca e narrativa. e con scar- ;I :~i. .. 1!et~~;~l~tàai ;~r;~~~~ ~~~en;~~ne~- 1 ce~~~m:~~~e!~a st ~f 0 0 :~i:u~~~ !f 0c;t:~~ ÌI; un°u1~!e~i 1 ~~~1f~ ~~tr~odnimae17; he~~l~~~t~~ d~r~er.eJi-~ò o PJ{~~~r~;;~~~ds~ 1 ~~ ;;;~!;t~e~h~e~~~e~~~;;~~~ 1:~ ~!rihe~l~l;c;:::~~=~c:1e l~n~~~ ~~ ~~;~ib.U~~o:~os~W~;:~a~~ ..Chi dobbiamo purscarc?.. conquista delle nuove generazioni. vita nella sua totalità, cioè ad un tutto za che se ne possa indivuiduare le parti l'uomo. la fabbrica. la città. P?_renza più varia e persino rativo (l'Arpino aggiunse sue- C'era poco da purg~re. B1- In realtà. in qualsiasi tempo. come oggi, che. quando lo si volesse scindere in con- e. formulare le categorie. il partito, la donna. la socie- P 1 U ra_c1leda interpretare. sia cessivamente a questo ro- sognava ccostrudlrle,B~·~1 a ~~1 - le questioni sul vero o la verità. sulla celti staccati e distinti si riduce 1n nulla. GUGLIELMO PETRONI tà, il coS t ume dell'epoca. ln perche 11 mo nd0 contadino manzo un volume di versi ap- ~lu~:te. as~ in D~p~Ìavoi: ~----------------------.,----------------------------•-,-----------I ha in !talla una tradizione parso nello «Specchio» di bisognava togliere l'iniziativa meno recente di quello ope- Mondadori. Il prezzo dell'oro a don Ribaudo. LE FAC;EZIE DI UN MALINC;ONl(;O ~~;~,;,"~h;n~~!oeJ~toindia~;~: ~~•ui~acf~~~d.~",;.bf1~ce;I~~~= Perciò son anch'io dei pochi ren~a .di[flcilmente riesco~o nativa tra lirica e narrativa che hanno contribuito nella ad ispirare la stessa fantasia la sensualità e la seositiviti st0 ria. a mod!rl.!are l'aspetto popolare, qµindi sviluppare della sua ispirazione). fae~e~~~tà.L:a è1~. po;: 0 ;i:;~ )f. ~uelle immagini-racconto che .Anche in q'uesto nuovo ro- che orrende la forma e il co- per Pavese un narratore r1- maazo si avverte il forte mo- lore di tutto l'agglomerato ur- di GlJI fj(> LOl'EZ cerca nel !ondo p1ù remoto vente sensuale che aruma la bano. la vidi solamente sedici della. sua c1v1l~ regionale. LSp_lraz1one dell'Arpino, ma :~nJe1°J:,~~/ 0P1::S~di~;N,t rlcer- In un rotocalco. di Guido dere. non ml offendo davve- dell'ascoltatore. seccato in la civetteria di dar risalto. ciò ha provocato non un pas- mie «facezie)) mute: panto· Po~ei an1e aggiu~gere che QUl orma.i si tratta di una Sopra una scritta mal can- Lopez. un certo A. G. Solarilro: sono innocenti e nessuno quel momento per affari suoi,per contrapposto. con le mie seggero trasalimento ma l'e- mime inventate O imparate que. i:non ° operato. quella sensualità controllata all'e– cellata, si leggeva: CASA DEL (nome vero o falso?) ha pen· le paga 11. andati male; e tirar di bar- facezie a volte quasi pagliac- same di coscienza; e. resa- da me in altri campi d'esilio. ~ 0nd 1Zl0 n.e. op~raia. c_:o~,por- ~~remo.~ corn;lo«:3 al di fuori POPOLO. salo di risolvere 11 problema Ma poi ho avuto un pen· zelletta in direzione d'un cesche. ai valori seri che la me, una specie di paralisi. sebbene meno dolorosi di /no oggi 1~ ns~hio di mte~- 1 0 ~ 1 ,o.mpostazione evocat.i- EntraL Gentilissimo .. mi si dell'articolo 11di costume» timento: forse. la stizza per immusonito è come offrire'mia ambizione si attribuisce. un veto permanente al buo- questi. Mi invitarono a ripe- erenze sociologiche e che~ v_a e lmca, ench~ se la narra– fece incon!ro un vecch_io dlrl- alle spaUe di alcuni scritto- l'intero articolo mi impemva zucchero a chi ha i mo!ari generalmente. nel corso del· numore. terle là dentro. E. di primo gen_ere . rendon~ perplessi t~one può apparire talvolta e– ~rte. Ddsider~yo bere. a_nnul. ri milanesi, e ne ha messo di essere obbiettivo; !orse cariat1. la sua giornata. Ma. santo Dio!, che male acchito .mi parve un affron· scrittori ~ lettori, ma soprat- sitante: :1 .latlu s~esso che il com!~;;/!J° ba~.soQu:nd~ 1 v!t in piazza. tra i~ vero .e lo questo t~l Solal'i aveva_ ~a- Queste._o p~·ess'~ p~c? que- . Ed ~ccomi, d'arzigong~o ~•era. -dopo. t~tto. in questa tò -u quel penare; rifiutai. t~;t~ esigono'. nella. stessa m~ndO: delle condizione ope- 11 pagare. non me Jo permise. snaturaJo. le pri".ate v1cen- puto coghere (con la l~c1d1_tàst.e. le mie riflessioni 1mme- m arz16ongolo. a ~are m innocente. g101a di essere (~ esitavo, mi trascinarono ri- Pativ ca del hnguagg,o nar- raia.' impersonato nel prota- ..caro _professore. ml disse: de .e piccole n:ian1e. La gal- che hanno. talvolta. gh scr1t· ~iat~: do:po le quali - e con qualche modo ra~1one. al ~entar d1 esser~) p1acevoll Juttante in mezzo alla ba- f i 0 · tutta una nuova filo- gorusta _nel ~lovane operaio le dobbiamo molto. Accetti li lena delle piacevolezze si torelli dal dente avvelenato) I an1mo m pace - ho fic<:ato sarcasmo del Solari: a neo· mvece che aspri o malevoli racca. og a c~e. s~e~o ~va_de.d.alla Ugo Bra1da, sia osservato dal- questo piccolo omaggio ... Sor- conclude inopinatamente con un aspetto marginale ma ti· l'articolo fra i ritagli che mi noscergli di aver centrato - o villani? che male faceva. Ba tò . t b ! Sles~a koine Li~guistica dallà l'angolo df visuale della mo- rldev:1 del ml_o s~upore... Lei un ritrattino del sottoscritto. pico del mio modo di fare. riguardano: perchè - ne in questo - molto al di 13 a me e agli altri. questa fones~o· ~~ pru.no ges O t ut - qua e un_o .scnt~re tta~an~ glie Ester che narra in prima nEn { ~unto cambia\~- .. a d'- stilato con molto ben dosot.J Cosi, mi son dato la pena prenda nota il Solari - Gui- di quel che immaginava. Ec- g,atuita attitudine al buo· più all~mp!n~~ v enn~ an ~ trae o~gi 1 suoi mezzi d1 persona Quella che è la com- veJ/10~;:;~~t~~:~. ,. J;ssun'a malignità. . . d! interrogarmi ~ _rand?:.~ do_~pez ha il debole di ar- C?mi, cosi. alla necessit_à di numore .. al ralleg1?re . la no 10 sentivo ad':i~t1on ~li~~- espressione. . plessa esperienza del marito, cosa al mondo ..." cantava den- Non daremo proprio no, al d1 interrogare am1c1 e v1cm1 ch1viare la carta stampata ripudiare tanta parte d1 me compag111a? questa ,mmagl- casione C" f · ! t- Ml sembra che tutti questi ne è la prova. Il rapporto eh.e tro di me qualcuno. Ml venne Solari la soddisfazione di su quest'ultimo punto; non che lo riguarda da vicino. E stesso; ricominciare tanta ne (o ricordo) ch'io lasciavo t~ra n~l 1 P~;o~e :;:;a rad. problemi siano stati affrontati lega Ugo ed Ester è un rap- un groppo alla gola. Gli do- ospitarlo sulla «Fiera Lette- per un astratto amore di ve- non ci ho pensato.più. parte della mia vita. di me. un po' sciocca. ma- traiedia O n e_ o;e. 1 con la consapevolezza che. porto erotico-affettivo ma su mandai ?e1 Ta111.cbe faceva; raria .i,; né gli a~•remmo re· rità, ma per correggermi. se Senonchè staser~, in grup- Vita non sempre « faceta >1gari. specie per chi mi co- quei cent~nc/a int a t<?, ~ soprattutt~ in un narratore. quel rapporto si inse.rlsce la e dtn 1 Ribaudho? t ., ,. So- galata quella d1 occuparci mai, d'ora in avanti. di que- po con gli amica, mi vien - anzi -. né per accadi- nosccsse solo all'esterno, ma varano in~tte~ecen_ 0 · ~~t~ e s1ge la ricerca di una veri- densa materia dei legami di ~ òe .,., ~~~rtl 3 esa 1~ 1 ~~i bene. di lui. se non tosse l'effetto sto vizio risibile. di questa fatto di raccontare una sto- menti estl:!nori né per inti- per lo meno pulita. decente. liberatore il s~~ .ns.usci .a r tà. nel nesso dei rapporti e Ugo col suo mondo: l'officina 1a'J~t~di cappèllo. Fucilati sul- della sua stoccatina finale. pretesa sciocca: d 1 essere in- riella. E tràcchete. a metà me incertezze. sconfitte. fa- bonaria'! questa speranza e risata· infl 1 1ns~, po~ a dei contrasti della vita socia- dove egli lavora a Torino le montagne. mentre andava_n_o <1Guido Lopcz è un gio- fallibile nel provocare sor- del raccontino. mi salta alla ticose vittorie. Ma in fuga' richiesta di simpatia? ne. Ail'ult~e e .a~r ~~ uo- 1~, di u°:a verità poetica che dove si reca ogni' mattin d' • curare I partigiani !i?rttl. vane lungo, stempiato - risi. memoria il mio punzecchia- vers!' il faceto ad ogni spi- Ml capitò. una volta. nel· pianto an~~?· eie O I aver si_a la risultante di tante e Bra con un treno operai~ ~ Guardi...-:. mi mostrò una, la~ conclude il nostro ironico In verità, l'analisi e l'in- to:re. Ad~io di_vertimento. ad· :aglio eh~ me lo permettesse. l'!mmediato dopoguerra. di • 10 · . . diverse_ verità_. ma che soprat- partito al quale Bralda 0 fire pidc nell mgr~sso d_ella Casa. ritrattista - sempre in ve- chiesta mi hanno tranquilla- dio• voglia d1 arrivare alla In polemica contro la cupa visitare un campo di profu- E ~e un _angolm? d1 Pur- t~tto s1 !ond1 sulla scoperta nella maggior part d II .. 0 :a sono dei 110st ri-,. na di !acezie: si offende ter· to: offeso per la scialba ac· conclusione. Sì: proprio un C?ndi~ione umana dei nostri ghi. scampati dalle camere gatono O di Paradiso si può dt u~ linguaggio autentico. libere (il romanzoe sie s;oyre Ricono~bl ~ualche nome de- ribilmente. quando i suoi coglìenza ad una storiella o caso pirandelliano. Se ti col- g1orn1, le superbiose rettori· a gas hitleriane e dalle tor- conquiS t are per aver fatto. da Giovanni Arpino nel ro- aJ tempo della campagn !~ .2~i ~i~~:i ~~ ~~~1t~e~ 1 J'i~· r~~~ amici non riescon_o a ridere battuta .. inv~ntate o riporta- gono nell'atto viv~nte e fl~I- c~e. i fa_lsi in_gegni e. i falsi ture. ~ran? polacchi. tede- anche tutt'altro ~he_ ~ponta· n~a~zo Gli anni del giudizio l~ttorale del 1953) la sua o~ra ~isai ne.ssuno. Erano volti tru- alle sue battut_e >1, te? mai. P1utlosto. qualche do. del ~uo divenire per m- <e1mpe~n1 !1, 1 v~len1 alla schl. l1tuam .- non uno che ne~m~nte ~apprmc1p10, un ~1 1_ecente ~p~arso nei « Co- di militante appassionato 0 ci e cupi virili come si dice Questo finahno ha provo· volta. deluso· e questo non ch1odart1 alla maschera nuda Sartor1; m evasione dalla parlasse o mtendesse l'ita- po. dt bene, quella volta, o ialh >) dell editore Einaudi devoto ma che non rinun' . per magr~ cons~laz,_one. I~ve- cato in me una piccola tem· è v!zio, be~s.ì legittimo e del tuo essere. allo~a tu~to si noia, ~al sussiego, .dalla pe· liano - _quasi t~t~i di mezza mai: n~e lo son gua~agnato. L'Arpino è. un giovane di a ragi~nare e a capire e~: ce. don Ribaudo e d Tall_1n~i pesta ed uno scrupoloso au- quasi automatico contraccol· ra grottesco. 11sorriso d1ven- danteria. Arma disarmante età ma tnvecch1ati dalla vi- S1, ignoto e mahnconico trentun anm che nel 19&2 ha accetta una discipH ' hé guardavano identici. m.111: 11 toesa~e. Approvato 1 1 « gio· po. come chi tiri al bersa- la smorfia. Ebete rammic- contro la violenza. la sopraf- cinonza della morte. dalla signor Solari: credo di po- pubblicato nei « gettoni 11 del- ne -avverte una na ~re ~re~~n;i~r;;:eils;r::1lr\.:;ustl~.s~o~ vane)) (siamo a _metà della gli~ _e inf'll_zl solo il tron~o care il, gesto CO~ cui ac- (azione_. assu_efazione . all'orrore; uo- ter_Le dire, a conJi fatti. che lo stesso Einaud~ il suo pri- ziona.le, ma sullan~e:1: -si~~= i1PP1 Il dubbiosamente levato: terza decade) e il ,, lungo,, cui e attaccato; con voglia com_pa~avo_ la storiella; ebe- E ripensa~o. adesso. ad mmi per lo p1ù 1 qualche don- Lei ha la facezia maligna; mo ron~anzo (d1 cui a suo se-rva sempre un gl d' . _ ~ ~agre~an d·accordo nel met- (che è la apparenza della di rlten_tarci, poi. in un se- te 1 1 sile_nz10 d.'att~sa ~eii:li ~(tr! __non :ari disa~punti: a!- na ~r.a loro con bambini con- (or?e· le nostre f~cezie, sane t~mpo s1 sc:isse nelle colonne rale. u izio mo t~rmi in guardia: ..C'è un equi. nostra figura e del viso al- condo tiro o m un terzo - ascollaton. E h p1anta1 m l tnct mars1 del mio autenti· cep1li nel gran grido deUa e libere. possono mvece qual· h 9uesto giornale) Sei. ttato 1n• Ugo B .d è f ,-oco. faccia attenuone... Jungato) · accolto con soddi- con una battuta e storiella asso, nella loro curiosità (ma co o sovrammesso buonumo- liberazione; ancora accata- che volta essere di buona felice Giovanni, che era una moralistico ~ai a un ° nd0 .. Dei nostri.,. in~!steva Il srazione '10 «stempiato"· ag- migliore. E a questo punto autentica? o non forse di- re ogni qualvolta un estra· <=lati in baracche. con nulla ven~ra. Per me e per gli ev?Cazione - tutt'altro che in volta p . urodfmaro e tal- maggiore. "e fra I pm degni.,. gettivo lusinghiero per chi si. il ritrattino fattomi dal vectita solo all'idea e per il neo - spettatore occasiona- di proprio - nemmeno la altri. Lei. inchiodandomi al-. chiave di un neorealismo do- pess· . erSmo un asp~ Domai:idai: .. Niente di nuo- è sull'orlo della calvizie; am- Solari poteva ora venirmi gusto di_cogliermi ancora una le d'una mia « facezia i1 par- sciarpa che li copriva: vivi la caricàtura di me stesso. cumentario o di una lettera- giud~mis:_ 0 ·. s{uello di ~hi vo, In città?.. . 1 messo pur con molte riscr· utile. mettendomi sull'avviso volta <t In vena di facezie 11, lata o vocale o mimica - per miracolo, e in attesa di ha agito come chi al riparo tura maudite. ma piuttosto non 1~ t gt a e oppre~iva .....,.~i ~~':;:;i~a~tS:~/ cfa~f~ ve. il,« sempre in vena di di non ~busare_. Senonchè: ~~ann<1to a dare. di me_.quel- esclamb '(.?em~re di buo~ rifars( clan?estini nelle sW- e ben nascosto, ailunga una~ quel~a di un mito di una quanto" ~n,t ;u:dt~ nd lzione, d!u o? Se non c·è riuscito racezie 11; ml sono trovato a l'esame d1 coscienza e dei I .ibusata maschera d1 << fa- u~ 1 ore. Le,. chissà come si ve d1 navi braccate dagli sbarra tra le gambe di un ~1oventù perduta _ di ann.i appunt O zione, ma ti r! 1 s~~;m~ con quei mezzi ... ribellarmi di colpo dav~nti fatti mi metteva tranquillo ceto 11 ?). diverto~o i Suoi bambini! >1;Inglesi: se catturati per ma- bambino che corre felice tempestosi e violenti di una <:post O P.erIQIJeSt.onon ~ di– Ormai ho ~aplto che i nemici alla affermazione conclus1va. anche sul mio senso della Maschera - mi dissi. At-,che. è 1 ~ modo. appunto. di re: pronti a subire altri fili Possa io dimenticarmi del~ libert;i ormai irraggi~ng'b'l _ 'nn i° mai a cu1Ia transazione del popolo sono g 1 ·inditferenti. ,(Nossignore - ho risposto misura. Intempestivo. piutto· teggiamento - mi precisai. toghenn1 di sotto la sedia spinati a Cipro. altre cuc- Sue parole e riconquistare la di un . 1 1 i e. '-- tl ~ sua cose enza: è stato Gli a~tri. alm_eno. ranno c_irco- fra me e me al mio inatteso sto. a volte: perehè non sem- C_osttyzione di un personag· - cioè la voglia di ridere - celte non loro. capacità e Ja spontaneità del che al V! a a~~enturosa an- p~r g,ano, .ma ora avvert4: lare idee e rtichczze. e ci co- e sconosciuto censore _ .se pre la tua predisposizione al g10 ilare, per l'impossibilitàlsenza saperlo. Il Solari lo ha Qualcu_no dei miei accom• sorriso. lità 5 ~ Pl~~ot 1 una sensu~- c e 'lUegll ideali per I quali 5t_rlngono a combatten• per Je mie facezie non fanno ri- son·iso ha riscontro in quella d'essere meglio di cosi; o per fatto apposta. invece· e per· pagnaton si ricordò delle GUIDO LOPEZ inun '11:'~e ia. a. espressa. 10 FERDINANDO VIRDIA vincerli... ' agmt e m sensazioni, e (Continua a pa,. 6 )

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