la Fiera Letteraria - XIII - n. 30 - 27 luglio 1958

Domenica 27 luglio 1958 LA FIERA lETTERARIA Pag. 3 T.4CClJINO DELLO Sl'AGATO U?,:!" ~u?,esi~n~!-.~~~lo Betocchi Lairand~pioggia operante, che gode del suo vivere, * Tra noi che vale, se mi mandi in dono questi tuoi versi, o s'ìo parlo di te, che vale il ricordarci quanti sono i debiti che abbiamo l'un con l'altro, ogni dedica è scritta, e non ce n'è di migliori, ne un lascito più scaltro di quel che scrisse il reciproco amore del fare insieme, senza chieder conto di nulla che a quell'opera maggiore e noi siam nulla, l'abolito seme ... E' l'opera comune che ha valore, dimenticami, guardami nel vero di ciò che fai con lo spontaneo cuore sempre in quel senso dov'è il più sincero creder comune, fiamma di candele, ex voto che favellano al mistero, consumando il lucignolo e le pene nel pensier generale, e qual si spenge prima non conta, è la vita che tiene. CARLO BETOCCl-ll Dubbistilistici : natura dell'oggettooperante * di FAlJSTO PIRA1\IDELLO Nella pittura astratta ogni me il medesimo atteggia- simpatiu.a. Tali modi saran- risolve in bellezza In sè. in è dunque da considerarsi è perciò pittura sentimentale f':lrma colore segno è in sè, mento? Rappresentare cioè no allora implicati in solu- quanto espressione d1 forme sentimento a priori. Che è ~e si ris?lve d!rettamente di grandezza naturale, e si donne, alberi? zionl pur:imentc stilistiche colori e segni nella loro ne- quanto un esprimersi nel sen- tn espressione d1 un certo ~ropone nella sua natura che Bisogna invece dedurre che da parte dell'arte simpatiz· cezione di natura, e qucstn timento a priori. sentire .. ~uale drammat~co. e ragion d'esser quel che è: la pittura e l'architettura ac- zantc la quale non può che esprime decorazione e retori- Si sa o si dovrebbe sapere quale lmco, quale euforico, colore, /orma, segno. Il che cadono su due diversi ordini assumerle !ormalmente. ca ossia arte In sè. cui è che la pittura figurativa ha ecc. Questo sentunento . è vuol dire che ogni cosa rap- di oggettività. ma che la Saper leggere la pittura indifferente la cosa da dire, oggetto a priori e sentimento specifico alle forme colori e presenta se stessa, non si pittura astratta fa a meno dei senza bisogno di oggetti di efferente il dire in sè, c cioè a priori che coincide con il seg~I pcrchè. gli è ant~po st0 compara a idea e concez.ione suoi oggetti naturali e non natura è quanto ammettere l'eloquio. modo di disporsi del pittore e li detcrmma; generico a che il pittore possa essersi naturali f1n qui da sempre la pittura cosa in sè. da po· L"espressione pura è lo alla sua pittura, sentimento se stesso perchè. come gene– fatta di cosa e ~ignlficato alla pittura, mentre l'archi- ter leggere In quanto pit- esprimersi delle [orme colo- a priori che ricava for~ r~l?re. non ~a oggetto con– alcun altri che non siano tettw·a non fa 8 meno dei tura. e cioè saper leggere ri segni. dalla loro natura dal comporsi della quahta d12.ionante d1 sè, ma solo espressione, forme. colori. se- suoi di concetto astratto. segni colori e forme. Che è in fuori. e dall'oggetto in di espressione dell'oggetto_ in ogget_to cond_izlonato: forme gnl, e cioè la loro natura. Si può dedurre per corol- un leggerli 1) o in loro. in !uori. perchè tanto si presup- sè e del sentimento a priori colon e se~1. Le_ !orme_.co- lnsomma. una volta presa lario che in periodi d'inquie- quanto forme colori e segni pone, e perchè in un certo del pittore. e che è dunque lori e segm cond1z10nat_ 1 ~al alla lettera la sua accez.ione, ta ricerca. possono conside· 2) 0 per quanto rappresen- senso si son !atti oggetto. sentimento specifico di og- sentimento possono d1ch1a– J"arte astratta potrebbe deft- rarsi, da parte di un'arte. tano. ma non in sè, ossia hanno getto in un luogo o modo rarlo come sentimento. se ne nirsi deformaz.lone professio- soluzioni di simpatia imita- Nel primo caso si parla di trovato solo Il modo di ri· soggettivo. sono la forma. ma non pos– nale e naturalismo stilistico. tiva ,·erso i modi propri al- qualità pura. Nel secondo flettere cosa che però non sia Quella pittura invece non sono. spccif1carlo nella cosa Chi ama la pittura per la l'accadere di una certa de- caso di espressione pura o natura loro e qualità di og- si pone riscontro di oggetto sentita. se non sono oggetto pittura capisce allora questo terminata altra arte. e che immediata. getto in quanto. ma un sen- a priori. e riceve espressione FAUSTO PIRANDELLO tro,•arla diventata natura ed siano impropri all'arte che La qualità pura in arte si llmento condizionatore, che dal sentimento a priori. ed (Continua a pag. 8) espressione di se stessa, e cioè espressione di natura --- stilistica immediata. ,--------------------, LETTERA 1\ 1 APOLETA1\IA CO~IE VIE 'E CONSIDERATALA NOSTRA CULTURA * Chi non ama la pittura, capisce quel che era natura prima di diventare pìttura. e ciOè ama l'espressione di natura immediata, Si arguisce che amino e capiscano le espressioni di natura, sia chi non c apisc e e ama che la pittura, s.ia chi non la capisce ed a ma. * Giustificazione AL PUBB~ICO _ IN~LESE PIACE lanarrativa 1t hana dell' 800 li problema è allora sem– pre e solo quello di sapere che cosa ama e capisce chi ama e capisce le espressioni mediate sull'oggetto, se di * di JIICIIELE PRISCO ~~~urad:ront~ft:: PJi;s~i ~~:~ Qualche anno fa, un gruppo di giovani intellet- creazlone dj realté in cui tuali marchigiani organizzò a Macerata un convegno * di JIARIO GUIDO'l'TI l'oggetto è come luogo di che aveva un titolo suggestivo anche se li per lì comparazione e d'invenzione fin;;~:c~t (~~: lqau~f1~~~~:sii~rf: 0 ;~~~:biCk~~1~:~)~ Mano Guidotti è stato cedenti: scnttori t critici i11- Ctcil e S11h:ia Sprigge che .10• dell'io proprio dell'artista, recentemente in Jnihil- g!en dei primi del Novectnto no ritornati da un anno in In.- che però è luogo più dell'og- né pote-va mancare, naturtlmente, anche se troPpo terra e a Londra. su in- elle secondo fa buona tradi• ghilterro. dopo dieci anni tra- getto che della sua espres- giovane ancora, forse, da aspirare già al titolo di ,·lto dell'Istituto Italiano .:ione dei viapg,tatori britannici sconi. a Roma La loro tri- sione, e tanto è che gliene scrittore, l'autore della • provincia addormentata •· di Cultura. ha tenuto sostavano addirittura risiede- buna è un arosso giornale d, resta. Furono giorni di pioggia, una sottile mucida fila- una confercnin su ,..l\la- t•ano per an11, a Firenze. si prov1ncia che ptrò è leniui- Non è ragione sufficiente mentosa pioggia di metà novembre che invogliava r~~c:~=teJ~{ s1:c::ct~at8~~~~fuf:;coa'!i~ ~'et~~:~~~; Q~~ ~~si:rchéu~r~fan::~: ;! J/f :~; ~~~t~~~;: ~:;p;~!:~~re:p:;: ~a~aov°::1~:• ::t ~~na cf~~~~;~rce\ ':O:fdd~t~s!~ s;::gf; ~fc~l~to ~i 1~tfe~~~~s~o s~l: t~~to~Ji; ~1if~f:,io ..,~11:e;tc~~ dfeitt,°n ~I !~~f~."~ut~~~!=s~o:;! Aspettavamo. dopo la ~ccità. un poco d i pioga :ia ristoratrice, ma accidenti che a :uaz.zo . Il nostro ombrellone è bell'e sfon· d ato, e chi ci ~lverà più dal diluvio di vcr!!I (vedi J'allarmato Bollettino meteo– rologico emesso dall'O,i.~ervatorio romano di E.F.: li Tempo, 7 luglio us ..) c!le gran– dinano da ogni parte d'Italia, costringen– doci a .allrc e a restare in barchetta? Signon, veramente troppo ., signori •, Editori. YOrremmo dire a certuni: alla grazia che 11cnerosità. Finirete con l 1 a!– fogarc, insaccata nelle balle che ogni giorno Immettete sul mercato (davvero c'C chi le compra?), la rosa autentica che certamente. anche a voi sarà capi· tata, ma che ormai nemmeno il Vigile urbano delle Buoi;ie lettere. dl!.,ZU.stato l)('r Rver dovuto fiutare tanti ortaggi, po· trà facilmente dlstiniiuet·e. La manica larga. slamo del parere, non ha mal allevato che vtzi. Senza con– tare che la quantità mette sempre m 59· spetto ~ulla qualità. e che le c«i>e. {or~. andavano meglio quando andavano peg– gio. e cioè quando il gio,;ane apprendista, prima di trovar bottega.. doveva aUinare a casa i suoi capidope_ra, fino a quello che .scarta e sostituisci e raspa, poteva dar garanz.la d"un certo acqujsto del me– stie re. A men o che non si voJ{lia dire che tutto ciò do,-rebbe rallegrarci altissima– mente. come ~egno d'un felice ritorno a quel beati tempi di "larga • civiltà let· teraria. quando qualsiasi persona niente niente rispettabile (qualsiasi distinto pro– fossionlsta) non si stimava tale senza « coltivar la Musa, indice d'alto sentire e di gentilezza d 1 animo >, cosi come non pote,·a rare a meno d'un piano/orte in casa (oggi sostituito. per la medesima esigenza di prestigjo, da a}tn(!no una blOO) su cui educare, e illanguidfre, la figlia da marito. Ma si direbbe una bugia gross.1 cosi. e c1ò a parte il fatto che il 11\"eUomedio di quella media. «poesia• (si trattava, in .t:in dei conti. di 11: no– bili escrcitaz.ioni >1) era spesso supe– riore a tanti versi né belli né brutti, né falsi ne veri, che godono oggi l'onore delle riviste specializzate; e che comunque quei 11: parti>, sui quali nessun onest>uo– mo si montava troppo la testa, restavano in famiglia, o al massimo nella ristretta cerclua dei colleghi di foro o d'uiil.cio. Il rimprovero vale un poco per tutti, anche se è vero che potremmo lare un non luo~o elenco di editori intel.Ugeoti anche commerdalmente, i quali, puntando più sulla qualità che sulla. quantità. rie– scono così a tenere alto il 1oro prestigio nel mare magnum. Sono quei pochi (non li nominiamo uno per uno per non far della pubblicità gratuita) che , al si9tema della rete a strascico - capace. s1. anc h'essa. d i lìrar su d J)f'ste. d'oro,. i,tta in mez.zo a una miriade di ghioui che ti fanno p assar l'appetito. - preferiscono ancora il pa– ziente ma sicuro sistema della lenza, e fra questi non va certo dimenticato Vanni Schei\viller. la cui ultima tornata, sulla quale av:-emo qualcosa da dire dopo la presente divagazione, comprende un Do– menico Naldinì In « Ll.-!nario• (Un _vento .rmarrito e gc11tilc. liriche friulane con Appendice di liriche italiane), un Ar– mando Ste!ani "'All'Imegna del Pesce d'oro• (FilJe del .1enttmcnto), e. in coda perehè il dolce sta in tondo, un T. S. Eliot tradotto da Euoe-nio Montale, il qua– le, n. I di una nuova 11: Collana dì Poeti stranieri tradotti da Poeti Italiani •. da solo potrebbe bastarci, perdonate l'enfa– si, a rar tornare il sereno sul nostro capo. getti di natura, voler assu- :prestazione del locale pretesero d'lntcrveniire nel di- l'Interesse attuale degli dem 11 • ., scopri, Mario Pro- tiche .1ui nostri movimenti cui- mere di fronte alle cose di battito: sì che il convegno ne guadagnò in vivacità. inil<lsi per la cultura tt'.1i e i .suoi libri e ne trattò turali. Diremo un 1 altra volta di questi recenti natura il medesimo atteggia- pur se talvolta scapitò di chiarezza. Si sa ccme italiana e per il periodo con l"entu.1iasmodi chi ha tro- Come ho detto gli scrittori acquisti. cosi diversi l'uno dall 1 altro. ma mento dell'archlte\tµra, per- vanno a finire queste cose, molto spesso: alla rela- che va dalla metà del 1:1110 un filone d'oro: era il MARIO GUIDOTTI « aarantiti > in primo luogo (ecco H male.. t·msegna dcll(\ stesso editore, e poicb.~ Biamo in tema di i-Pmpllcl contrappost– zioni. content.iamoci d"Indicar 10ltanto, per oggi, anche 11 nuovo Diego Val«i di l\londadori ( Il fi,auto a due cannt, una in lingua Italiana, l'altra in francese; Prefazione di Giacomo Debenedetti), senza dimenticare. sul piano degli esor– dienti, Il nome ancora inedito di Pier Carlo Ponzini (Ver,i. da Monteroaa:o, nel– la collana del ., R3cco1litore • di Parma), e senza scordarci di dedicare almeno un cenno all'incipit lontaneslano In matena di poe,;ia (per essere esatti, e non e una sfumatu:a, in materia di poesie). reccn– tPmente festeggiato, qui a Roma, alla Ca· sina delle Rore. Dovessimo cominciar di qui Il nostro pezw, giunto Invece alla fine. scrivuem– mo con un floreale sVolaz:zoche la • Lon– gancsi & C.>, sotto la direzione di Do– menico Naldini. ha attaccato. con un bel– l'accordo di tonica, terza e dominante. Ma Longanesi (o, ahimè, la Longanesi) non poteva 51Tlentire la tradiz.iooe del proprio particolare custo, ed ecco infatti che la p rim.;i Triade risulta. come voleva risulta.re , in minore; e non precisament. diminuita . ossia di natura gentile (è caP"" presentata intatti da una donna che I(" i"iOCa > fino a un certo -punto coi propri sentimenti e con certe sue fantasie: la quale. secondo la grammatica. della mu◄ sica, sa il complimento che le à stato fatto - dal caso o dall11nt.elli«eru-a - con l'averla posta li al posto della mo– dale o caratteristica), ma per 11 tono squisito. anche nella ftn lroppo vezzosa. veste editoriale (che più longanesiana dl cosi non potevamo aspettarci) che pan voler assumere l'intera « Collana di poe– sie•. in un ambito di piccante eccentrjcità o eccezionalità (i catoni potranno magari scrivere ale..csandrinismo) che par tutto destinato a stuzzicare il sottile appetitQ piuttosto che a levar la fame crossa. Si tratta, per ven.lre al concreto. del• l'Uaignolo della Ch.ie,a _ cattolica. di Pier Paolo PasoUnJ, delPAhbi d'Elsa Morante e di Croce e deli...-ia di Sandro Penna, opere tutte e tre margiinali (U Pasolini in quanto anteriore alle Ceneri, la Mo-– rante perchè a lato e quasi a svago del· l'opera maagiore di • scnttrice di storie in prosa •. il Penna in quanto a com• plemento o appendice delle Po esie gar– zantine: il che non significa, intend.ia . . moci. anche se l'insegna è que lla de.lb civetta, che tutti e tre i libri n on rie– scano interessanti per un giudi%io com• plessivo dei rispettivi autori), e invero se un dlscorsctto potessimo ancora inau• gurare a proposito di questa prima terna o, perdonate la parola grossa, leccornia, sarebbe proprio puntando sulla nota che le dà U tono: e non s oltan to perchè del~ l'ultimo Pa,olini e dell 'u.lt; mo Penna ab-– biamo già parlato, ma pre cisamente P«"' chè l'Alibi di Elsa Morante. nonostante il pudore anch'esso ,·elato d'un poco di ch~tteria con cui si presenta (o forse proprio per questo). in fondo specchia meglio lo spirito della collez.ione. La qua– le, se non c'inaanniamo, \"UOlsoprattutto \"ergere alla curiosita. che nella fatti~– cie sarebbe que!Ja di·scopri~ 6no a c!le punto, una scrittrice: d'ingegno e di fan– tasia. quando ci si mette, e anche se convinta di semplicemente divutirsi.. può riuscire a scottarsi scherzando col !uoco (a \-"1!rsar lacrime che spesso bruciano daV\·ero) e a scriYer versi sempre gentili e animati, e qualche Yolta anche cosl profondamente penetranti. da ,·incer quelU de-fli stes.1i « poeti sul scrio w: troppo bravi e troppo armati nel ~enso del mestiere e del loro doYere, questi. per renderci amabili, quando e se gli càpitano, gli e,-rori. GIORGIO CAPRONI chè io penso che un archi- zione principale altre si mescolarono, motivi politici ~~~':~f. scorso ai giorni f~:,~~/l ;:~e~:rr:~~/hcs:f,~ (Conll~a a pag. i) per gli altri, del pubblicar troppo) dal- tetto non Si pone di fronte ~e:~~:a~]l;\Ì~lie,s~r:;::;:~;\l\e~~ ;tt~:~nJ~~~~ Accade spe:iso di leggere .1uiscia de.ila tee ~l mis~ro m~lti:1----------------------------------------- alle cose di natura. ma di appunto. se non chiarire o approfondire almeno g1ornoh d"informazione che fu cosi. conos~wto il f'uetn1. ~~ob~~~ti~a~fegne~ti a~~~~~ce:: segnalare il contributo della provincia alla cultura, ;;.~i ~~::i~a~t~tiu~:i!o%:s7~:i:! e ~:~i ~:~::~;~ogl:r f~gcl~~- ri- me può esserlo l'Idea di chie- e il naturale debito di gratitudine da queS t a dovuto cato intcrene degli inglesi pa prendono il loro esame delta sa. di stadio, ecc.. astrazioni a quella. i fatti e le cose italiane: sulnostra letterat1ira dc: quel_pun- alle quali pone un accadere Fu anche, di chi scrive, la prima esperienza di- questi giornali è sui rotocalchi to.• Ho avuto occCLSione dt par- u ' h • ciamo così umana, nel senso d'un contatto più diretto leggiamo purtroppo che qut'sfo !art' a un rbtretto ma attcn.- Il oee I ata obiettivo e rappresentali,·o di di lui scrittore (e come tale inevitabilmente impe- intert'ssc. ~ lt'gato a_inomi dd- t~ssimo uditorio all'Istituto I1a- qut;·~,~~e~t:te~:s:;~~ non gnato coi problemi del suo tempo e della ,sua società) ~chi;gt~~~n at;•b~i~~tr~liotrt ~~=:es/ 1 e ~;u~:~ra~~ca" ~:;~~ astrae dall'idea dl costruire con quella entità che si suole chiamare astrattamente uida oppure a quello dt'lla na del secondo Ottocento•: una chiesa o uno stadio. e ~~be!!F~o~c~~~- ~:e~:n:i~nr 0 ;;~:~~~~. n~~lap=~~~i Meneghini Calla., o addirit- ho parlato in. italiano perchè ~~~ •• ~'. ;:.·/~';. ~i:t,~ ;:'. ~~. -~!:"~!n°~~~i i~ ~'~"IT~;;~ ~io:~~ ~iol!d:: 0 ~!~~;!~ ~ ~;;; 1;1~;:,lt ,1~A·t 1:~t;~~~~:u:i.~:t df1:r~~1!~~:1 di EtV R ICO FA LQl I litativa dei suoi materiali di lismo >) se la cavò, confessiamolo, in maniera piut- prammo alle nostre .1carpc. mi .sono soffennato nella Lct- Dopo l'antologia della li- compresa quella italiana in ciascun gruppo, con oscil- Giacomo tra i meandri del- impiego in certe determinate tosto meschina': volle apparir disinvoito e fu impac- EJJ~tti~ament! _Pt'r 1~ calza- tura di brani: ho constatato rica Dat Carducci at con.tem.· contemporanea - non abbia !azioni e varianti. ammissio- l'Ottocento? Il povero Gui- espressioni ronnall. QueS t a ciato, credette di sfoggiare un segno d'originalità e !:~rcu~~al~~~~ic~ 1 1 /;g~~~'ra~Y~~~~i~fonnt~ce~~t":u~~j~~:n~t'ue,.~: porane[ (Za~ichell~, Bolo- c?rrispost~ l'appro~ta?lento ni e~ esclusioni non ~el tut- do è_ stato invece portato misura, al contrario. e queS t e nulla fu più comune e anonimo del suo intervento. non. cosl chiamerei l'attt'n.:io-1.spondt'nza: i riferimenti ad gna, 1956), Giovanni Getto e d1 antologie atte a d1stmgue- lo rigorose e persuasive. Per avanti come • prosatore an- f~P7u~s~fo"~e ~;~aal!des:r~~G~ Oggi, a distanza d'anni ricordando,quella singo- ne passeggera che possono !altri .scrittori Hano seguiti Folco Portinal'i, per compie- re e ad illustrare lo.svolger- esempio: i due primi gruppi cora da scoprire> nelle due lare esperienza, egli desidera a un tratto chiarire ,.werc. in certe_ occasio~i. per con cvidentt' con.1a.pevolez.:a: tare iJ campionario. presen- si d'essa narrativa, nella non sono troppo sbrigativi e modeste raccolte d1 viaggi ogetto che le condiz.iona: quel gesto a se stesso: in un certo senso. riconqui- le nost~, attrici .. Turta1.1ia. _ per li! piaèert'_. intellt'ttuale in.1om- tana adesso l'antologia della molteplicità dei suoi aspetti quindi mal rappresentativi già indarno segna~ate dal idea di chiesa O di st adio. starselo. Siamo giusti: sino a quel giorno, l'autore loro. I Italia non è hmuara ma era piu che palest'. prosa, ugualmente Dal Car- e dei suoi valori. Arduo la- di una situazione letteraria Gargiulo. e così nsalta la Stadio che sia capiente e in parola aveva scritto per urµ specie di equivoco: ! 01 ~°u~~~i ao :eetw ~t'i::ra'!-;!~g\n~I .Jn questa :n·1v_iscen.:a del- duc~i ai ~onte1npora.11ei (Pe- voro. _ _ bisognosa di altri autori e di m~can_za _di autori ben al- funzionante nella sua capien- un involontario, innocente, suggestivo equivoco. Egli t·cce acuto la riconferma (e I' mtert'sse .b~lan;uco terso le trm1, Torma. 1958) ed ugual- E p01-che m ogm antologia altri campioni per corrispon- tnment1 vivi ed operosi, col z.a e lSt anta. chiesa che sia s'era trovato a rintraèciar sulla pagina. sempre ser- la prima constat~:ionc la fa- ,::ic~'!e~~~1:!~~-c~r'au;a;a~tcar~,; mente ad u_so.delle scuole ya per 1;>rimaesaminata la dere più fedelm~nte alla _sua loro esempio, nel Novecento. accogliente del sentimento vendosi della mediazione della fantasia, un suo cem_mo duc anni fa. quando indubbiamente l'Isritulo lialia- medie superiori. senza tutta- 1mpostaz1one; per seconda. reale configurazione storica? per cui è eretta. e atta alle mondo nascosto, segreto, che a poco a' poco gli aveva avvicinammo. a Lo nd ra. csp0- 1no di Cultura. Alloggiato tn v~a escludere ch'essa possa l'attuazione: e per terze la Carducci, Pascoli, D'Annuo· Se la presenza del Car- e'.-lrinsecazioni di quel sen· preso Ja mano e s'era, più o meno compiutamente. nt'nh della cull,~ra media -•1una t'legante palazzina di Bl'l~ nvolgers1 anche ad • un pub- ri.spondenza autore per au- zio nel primo· Verga Dossi d · 1 r ·t · · · t d n tfmento religioso. CoEe ver- più O meno risolutamente. rivelato in gran part~e. %:f: 1 ~; 0t!à':t~,~~:~ c~J;~a/~n:~~~ give Squaree. at111almtn1e di- blico ,vasto. ed et~r?geneo: l':lre, tra l'in'tento e gli esem- Di Giacomo,' Deledda\ Pi~ s~ft!, ano~mJe~•~~~:e e mfer: so le quali è mutevole il sen- Poi avevh pubblicato quelle sue cose: e ,cosi era hano non è più ignorato. dallo ttto dda\contecu,mberto •~orr~ ~on I ambmone mu~ima d1 pi a su!fragio: noteremo su- randello nel secondo rae- pretata alla stregua • di un ~iitr:~se~z~e~~tet;i:/~~:ir;; div~ntato scrittore: aveva, cioè, accettato la parte ~a.ua . !"a anz:i atllra la Vl·1e~~cc:h~a~toCI daal 0 f!ft 0 af ~ss). mformarlo e aggiornarlo b1to_che qui l'i~pOstazione, ~uppamento; dopo ùei quali 06SeQ.Uiogenerico ne di una. d'uno che scriva, non più per sè, ma per gli altri: p ile c uno.11td di molti e _che laic.1so è considerato. dal Mtni- sullo ~tat_o della mO?ern.a a. g1ud1car dal titolo _e _dal- s1 trascorre a! _ terzo con convenzionalità astratta, ma quale l'architetto se le pro- che quel mondo segreto. che gli lievita dentro. çerc:l nostra lt'tternt,!ra dcll Ouo- srero dt'g!i Esteri da cui di• p~osa ital!ana •· _Perche mi- l'_mdice (purtroppo hm1tato Gozzano, Panz101. Moretti, sì di una dichiarazione cri- pone. di off!"ire ad altri, se mai questi vi possano ricono- cento ~ delon':~mo 0 Novt'cento pendt', come uno dei meglio mma, se e massima? E ~he ai soli nomi degli autori). è Fracchia; per giungere così tica perchè li proprio (ben Architettura astratta. nello scere deiitro ~na parola che possa loro servire. ~inac~~ ! Jiveni.~': ;:;f,~~'r<'co- /u11.:-iona11.t1. Le .tue a11iv11dnon !asse. compito semplice, comprensiva cosi della pro- ai Vociani. ai Triestini ed ai più• di quanto non sia ac:ca- i;te... so st>nso della pittura Egli credeva, scrivendo, di compiacere un suo La traduzione dei • Prometsi sono varie: vanno dai co:si lo prova 11fatto che. 1ll cory· sa na,rrahva come del_la pro- Rondisti: Ebbene, quegli_ o.t- duto per la poesia) è uno dei astratta. sarebbe quella che istinto: ma dal momento che pubblicava le sue cose. Sposi. /alta da quel grandt' di ltnaua e _lcttern1t1r_a 110 11~- franto ali~ tante 3:nto_logie sa d arte. Una sfogltata al to autori non sono pochi, m germi più attivi della rosa non tenesse conto di costruir bisogna,a pure 3 j cor:iformasse alla necessità d'esse~ giornollsra cl1t' è Ar,cl!ibald ~~~. " 1 ~~m~an,:f::::: 10 ~ 1 ;i a~~;:~ de_lla J?O~s1as~s~egu1tes1 ne: ~olume co:1ferma infatti che ra{>p_orto alla ~rastagliata italiana del Novece~to •· chiese o stadi, case o ponti uno scrittore. Uno, insomma, al quale la gente, 11 Colqlurn. ~. s_tato _w 1 PO il se- JJittori piti significai ivi conft- gli ult1m_1anm, 11_numero di I una e. I altra prosa sono ampiezza e alla disparata la- quella presenza in realtà si od ospedali (perchè questi e pubblico se volete, diciamo pure: un altro uomo, rt'n:;t'i~a d ~~ 1 :;~a d!ir~'f:s;,~ 1 a;,~: rt'nu d_iscrittori e µ;ofeuori quelle nguar~anti_ la prosa, esemp_l.1f1~atein quasi tutta boriosità di un periodo c~e rivela indicativa di un gusto altreltali sono gli oggetti si sente in diritto di porre domande precise, concrete. ne sul romanzo italiano ... Co- 11nwer!ttari. . c~nc~rt,. lttlllr~ 6 tando al bi_l,ancio. O all~ 1~ v_~11etadelle loro cspres· va da Confessioni e batta glie per la bella pagina che si dell'architettura) ma che co· indifferibili. Lo scrittore veniva a trovarsi - e non me t noto :ii era arrivati allo lenfralt. pr~tezioni di 110srri • no st algt~a sunp~ll~ • . d~t s1001: .da_lla romanzesca_ a~la a Novelle per un an.no. dal manifesta anche nella cer- strulsse costruzione. senza è detto che non si trovi tuttora, dato che ormai, metd dt'I vcnrcstmo .,ecolo f~ltn clte abbtan_oaoulo ~n. par• due stessi antologiStl, si ri- novelhst1ca. dalla saggistica classicismo eroico al r eali- nita e nella frammentazion~ specificazione oggettiva veru- s'è capito, il dicorso di per sè si è già fatto generico .1en:a un·edmone 1nplese de1111;olart fsigm/&cat3.b ~p_at'tuale duce a tre. lungo un intero alla diaristica e fin all'epi- smo spietato. attraverso il degli esempi narrativi coi na, e solo rispondente al sen- _ nella necessità di giustificare la propria 9resenza capola_voro ~t'lla no st ra nor- t-1s,~~u~~c~a ci~~ b\b~i~1t:ca"c%i trent~nnio. . stolare. Ma ~ell'ordii:iamento Piacere e Canne al vento? quali avrebbe invece gi~vato timento dello architetto in in un mondo, o in un momento, forse, che dell'artista J! 1'~~~A;~:J~~::n;, 01 1 1~ 0 '\_. 0 c:i: 11ohnni: I~ frequentano nove- Sc~tttori nuovi: 1930; ,ca- ~ella materia _n<;>n _e osser: D'altro canto il Di _Giacomo, meglio un gusto di più di- quanto genericamente in- sembra poter fare a meno, o ridurlo, anche quello. aptrto un a rande ori:zonll' ai cent<? .1o_c1. i _cinq11tcen10 stu~ pttoh: 1938: Narratori d og- "ata a_lcuna d1.sll~zio!1-e,e 1 ~ vo.ler essere nel giusto. non steso corso. Ma era difficile struttore di forme materiate. a un puro fatto sociale. Insomma, siamo lì: perch<! lt'tterati e ai it'ltOri ingle.1i:ldcn11. dei cor~1t' pouo~o acct'- g~: 193~. Tre e.basta. a _meno due fllom prmc1pah della e d1 troppo? Al ~uo p6s!o con un autore della multi- e costruente per quanto ~ia scrive, e per chi scrive, uno scrittore? Qual'è il e ~n reoltd Il libro è stato an. dt'rv! anche 1 non soc_i,Molto d1 agg1ungen 1 1 le stramere e prosa narrativa e della prosa non avrebbero servito meglto forme specie di, un D'Annun- m lui costruire per e~pri- motivo segreto per cui dà vita a un racconto, a citi' tm successo editoriale. . seguito fu 11 ciclo di con/('- le scolastiche. E tre 111vero d:arte s'inc?ntrano e s'intrec- altri autori contemporanei? zio - la cui produzione in mersi in forme generiche e un libro? liDoi~~Te;/ ,::~~:es:~rc~~;s 1 di 1;n:i 11~~!d QB~~~:ccaen~c \~::;~: so1_10poche,. a~che se delle ciano ,e si confondono di Inutile citarli, tant'è l'evi- prosa va da TeTTa Vergine a lui particolari. Jl che. per Difficili, forse insolubili interrogativi. Chè se la ~onosccre le opere del Veri,o ren.u vcngo 110 /arte in itolla- prime due si discute _an~ora, cont lm ~· me_ntre sarebb~ denza della _loro .assenza. Ai (1882) a Ltbro &egreto rt1l!ieria dei tempi. ancora preferenza a un mondo piuttosto che a un altro, a t' dt'I Fogazzaro. ma .1i sono no. t' r~ramentt 1n 1nglt'1P: ~i per un compl~sso d1 ctrco: st.at ~ ~neferibile conservarli due antologisti risulta inve- (1935). attraverso un Pia- non an·lene. certe atmosfere o personaggi piuttosto che ad altn, trovati dinanzi soltanto a del._ soltto 1_l ~ubbh"o lr prtftn- stanze c~e SI rmno~•ano ~ si dlS\m tJ. _ . ce _legittima. in quanto au- cere (1889), un Fuoco (1900) Ha forse senso 11 discorso può Jn qualche modo trov~r credito in quella spec1~ riauunrl; hanno np,rga10 al- ,ce_ hi llahano; "per .10 mu.1i- aggrovlgha_no. Ed e cur_1oso Del resto, neanche nei d1e- ton da considerare , piutto- e una Leda. 0916) _ no tnverso (un dJscorso che al- di affinità elettiva che spinge un autore a cercarsi lora_ sul po_cl!i modem_, tra- ~rs'~~: ~elfa('~"I!ua 0 ;~:i~~n:\:;~; che t~li Clrcos~anze abbiano ci rag;1trup~am~nti, ad~ttati sto epigoni ?ttocenteschi (o dar la preferenza ad un~ lora dovrebbe essere altret- e crearsi J) proprio sottofondo ambientale, quale ~!~\~: P;t~~~:Òu~itt~i 11 ~-t' ~r 1 ~ 10 "1os1r/ dt'I Ri~orgimento eb- cosl ,d.1rado chiesto_ e ottenu- p~r evitar.e 11_d1sperderst de• in una es~nenza ottocen~e- esemplificazione che, essen• tanto legittimo) secondo il giustificazione lo scrittore può addurre. e convali parlare Ln tl!rrninl entu.1lasti. be molto succeHo. to, - msorru:i1a meritato, ':1na gh. autori,. st r1~con_tra un sca conclusi) che non avviso do più illuminante su· . _ quale nulla vieterebbe alla IUICI-IELEPRISCO L'lnurcs.~c dei critici ~ tutta- DL fotti <' dl asprtti d.-1111 d,~cu~entaz.1011e an_tologtca. ~!11co ~ec1s? cr1ter10: dal del secolo nuovo"· Ma, <li tali ultimi e,,· e l risul &rchitettura di esprimere Ilio (ICCPnlrato sulla na.rrarioa <""ullura e dcll!"l t.'tla spirir11a!e Ne tisulta meno stiano che 11assunt1vo s1 passa al regio- conseguenza non avrebbe ' g rebbe una rappresentando oggetti di na· (Continua a pag. 81 dl'l sl'conrlo Ottocl'1i1a: (' q1tt'• italiana parlano " scrivono 'lll'aumentato interessamento nalistico. dal c:ronologìc:o al allora anche' un Gozzano do- ENRICO FAI.QUI tura. poichè la pittura assu- L---------------------' .Ho per dt'Oh mtere!.,antt pre- sp('sso due co1Ltug1giornah.ni, ver~o la narrativa - ivi formalistico; e rur sempre, vuto tener compagnia al Di (Contln~ par,&) CROCE E DELIZI.4 DELLE A,1.TOLOGIE * alla prosa del nostro '900 *

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