la Fiera Letteraria - XIII - n. 22 - 1 giugno 1958

Pag. ~ t A. F TE R 'A' t E T T E R A R J'A' Domenica T. giugno 195? .--------------------.pA~ORAlUA D'UNA l,IIUCA IUCCA DI SPIRl'fU.\l,l'l'A' t;JD ElìlCOPl~l'l'.l' Chesterton narratore * di ALDO C.-l.llElll.\"(J UN SECOLO DI *POESIA BELGA ' ~ Chi cerchi, al di ruori dell'" Autobio– grafia)), gli scritti più eonfessionali e in– timi del Chesterton; chi voglia conoscerlo a fondo, come uomo, come persona viva, deve leiJlere i pressochè infiniti saggi che egli ci ha lasciato. li saggio all'Inglese \·enne non assurdamente definito una ,;:pe– cie di lirica in prosa; e senza dubbio co– te-sta deflnltione s'addice .ai saggi mi– gliori; a quelli che, pur variando su temi d'ogni sorta, finiscono col ricadere a dir d1 quell'io che, al saggista nato, appare tutt'altro che ha'iuaòle. E chi s'è saturato di c-hestertoniana saggezza e follia ha in mente un vero e proprio personaggio: in– dimenticabile anche per il bellis~lmo coincidere dei suoi svolazzi e giochi di penna con la bizzarria dello scrittore. C'è chi si vuol mostrare candido e innocente: e non riesce a nascondere, neppure ai lçttori più sprovveduti, la sua straordi– naria e ingombrante ipocrisia. C'è chi dipinge in nero le propne fattezze; e non cc la fa a essere Satana, e si mostra t.utl'al più, come un povero diavolo, pieno di òcmoniache velleità; mentre sotto sot– k,, a ogni frase, rispunta il galantuomo. E c'è chi, modesto, \'Orrebbe soltanto mo– strarsi c<>m'è. Diff\cilissima impresa; lil quale riesce a po:::hissimi, e ben di rado compiutamente. G. K. Chesterlon scri1- tore persuade subito: è. con pochissime variazioni, il Chesterton della vita. Questo sentunmo quando cominciam– mo a le&gerlo. E tante riletture delle sue cose più belle non ci hanno tolto quella che pote\·a essere un'illusione; e non era. Un'onestà intellettua!e lndiscut:bile al ser– vizio di una clQ'\vnesca attività piena di fervore aiutava il Chesterton a esse1·e realmente quello che era. Lo scarto po– teva esserci: minimo. E si trattm·a di quel necessario travestimento che finisce con l'essere il primo segno del vero scrit· tare; che, si tratti di uno stile o di una maniera, non può fare a meno di avere un repertorio: di immagini, di idee, di grammaticali e sintattiche risorse. Cia– scuno di noi si guarda in uno specchio particolare; e il nostro volto non lo co– nosceremo mai come lo vedono gli altri. Il grossq e paffuto viso di Chesterton pareva, simile al faccione del giocoliere che rompe il foglio ed appare sincero al possibile. Di qui (e alt!'e e moltissime potrebbero essere· le ragioni da mettere avanti) la simpatia di chi leggeva, mentre era in vita e dopo la sua morte ( 1936) gli scritti del Chesterton. Il suo amico Belloc, forse stilista più sottile e di più rigorosa mi– sura, poteva parere., e in particolare agli avversari, polemista ch'era facile accu– sare di partiti presi, di volute stranezz.c, di strambe forme di buona fede; so– vente 'Simili a non meno strambe forme di mala fede. Polemizzare col Belloc, leg– gendolo, era pressochè necessario. E molto spesso anche i fautori delle sue idee ~nivano col dirsi che esse assai più avrebbero profittato di un trattamento meno fanatico o meno ostlnato. Il Bciloc era di stirpe francese. E, per amor di chiarezza, o per non dover negare certe su~ teoretiche premesse, finì, ad esempio, con l'ammettere la punizione del Dreyfus che sapeva innocente, Ma il Chesterton, irrequieto, tult'altro che privo di pre– giudizi, combattivo e abilissimo nel farsi d1:?inemici, pur tra essi reclutava ammi– ratori. E tutto sarà stato detto, negli infl– n;ti scritti che a lui furono, nella sua pa– tria e altrove, dedicati. Ma nessuno negò mai che, pur difendendo la causa più sballo ta o il libro meno approvabile. dcs!e l'impressione d'essere convinto al possibile: e di carezzare argomenti inso– stenibili, o di un battagliare con mulini a vento. conservando una fanciullesca qua– lità importantissima: l'allegria che, a lui cattolico fervente, ricordò più volte quel– la dei santi che sentiva a sè più vicini. Ccme ricorda Emilio Cecchi, nell'im– pareggiabile saggio che serve di « lntro– duziol'le 11 alle « Opere scelte n del Che– sterton (Gherardo Casini. Roma; <• I Grandi Maestri 11, 27), non v'è genere letterario che il nostro autore non abbia toccato. Inutile· riassumere quello che Cecchj dice dell'insieme dell'opera che– stertonlana. Qui si vuole accennare par– ticolarmente al Chesterton narratore: che ha toni e grazie, voli e pazzie non dissi– mili da quelle del saggista. del polemi– sta, del poeta, del commediografo (ma chi ci darà, in un librettino ben st..am– p;ito, 1, Magie n: la fantasiosa e commo– v,nte commedia che il Chesterton scrisse nei suoi anni più belli? Credo sarebbe, anche per molti dei suoi vecchi ammira– tori, una piccol.a ma non modesta rive– lazione). In complesso: tra gli scrittori che il Chcsterton predilesse ru senza dubbio lo Stevt"nson; e più di una volta egli cercò di avvicinarsi al suo modello, eccitando l'Immaginazione a persino eccessiva tem– perie. Lo Stcvenson conobbe in Inghil– terr.::i periodi di moda intensa, anni in cui !u trascurato, e stroncature solenni: Fu amato da grandi e piccini: e. in qualche periodo, evitato con deplorevole cura. Un po' la stessa sorte doveva loc· care al Chesterton. E. lasciando stare libri e articoU su di lui. voglio ricor– dare un piccolo episodio, che ha un suo s:gniflcato. Qualche anno fa, ero a colazione con une scrittore di lingua inglese non privo di fama: critico e novelliere: e con un~, prosperosa londinese, letteratissima an– chl! lei. Sentii lodare contemporanei e ottocentisti che, a mio avviso, sarebbe stuto meglio dimenticare. Sentii. durante un pasto durato un paio d'ore, irridere fame che, da noi almeno, paiono conso– lidate e indiscutibili; per fare un solo ci=Pmpio. i due si lrovarono d'accordo nel buttar via con altre sue opere ((La git~ al faro II della Wool[: senza dubbio uno dei maggiori romanzi del Novecento. Quunào, visto che lo dimenticavano, feci il nome del Chesterton, mi guardarono come il furbacchione adocchia l'ingenuo che ha detto una baggianata. Poi, cortese, lo scrittore fece: « Oh, si; da ragazzo mi ha divertito: ma si tratta di libri che nEssuno legge più. Finalmente si sono ac– corti di una cosa: appariscente e tuttavia non abbastanza notata. li povero Che– stcrton aveva un difetto terribile: era volgélre. Irrep,arabilmentc ,,. Non ci fu verso di fargli dire altro. A quelle nari smunte il solo nome di Chesterton dava un senso di fastidio; come se a un an– nusator di bùccheri avessero messo sotto il naso un cartoccino d'assa fetida. La sua compagna, s'intende, raccapricciò non meno di lui. In realtà, coloro e forse altri, finiscono col confondere con la volgarità l'eccesso di intellettuale salute. Col credere che gridare non sia lecito: nemmeno per tarsi udire dagli sciagurati che non vogliono senlire. Il Chesterton proclamò e difese !e proprie credenze, e prima tra essi:! lo. propria Fede, con un gran buonumore e con ragioni perentorie. Ce ne accorgiamo, <odc~o, rileggendo u L'uomo che fu Gio– vedì ,., 1• La sfera e la croce», ((Le av– nmture di un uomo vivo >I, {magistral– mente e fedelmente tradotto da Cecc:hi) e alcune deLie <{ Storie di Padre Brown )i, Fedele al proprio ottimismo, Il Chesler– ton non lo abbandonò mai; e tanto meno quando ebbe a combattere opinioni av– ,·erse alle sue. Anche le sue opere nar ralive, come le autobiografiche. alle quali accennai incominciando, hanno due imegne che egli ,non è mai disposto ad ammainare: insieme alla disposizione ottimistica, una copiosa, una dilag-ante f;mtasia. Questo romantico conosce sol– tanto, al suo meglio, la misura dello stile. E, straripando a volte come un fl.wne ge– neroso, canta avventure d'ogni sorta, a difesa e quasi direi a pubblicità delle idee che ama. Bisogna non abbandonare il buonumore. Bisogna saper approfittare delle buone occasioni. Bisogna amare e non dimenticare. Bisogna essere attivi e godere di questa vita, nel miglior modo, quando si può. Bisogna prendere esempio da Innocenza Smith, l'uomo vivo del ro– manzo omonimo. O dall'umile Padre Brown, cl.e risolve, con intuizioni geniali e spesso ragionevoli, problemi polizieschi esposti con poetica felicità. Al servizio di una credenza religiosa incrollabile, il Chesterton mette le risor– ~c di una verve sempre pronta alle più divertenti accensioni. E una scrittura co– lorila e fervente, che non rimane mai indietro ai fatti, e li segue spietata con un'a!legria pensosa che divertirà i let– tori d'oggi, come Cece la delizia di quell! di mezzo secolo fa. Di volgare non saprei trovar niente; se non, forse (e chi leggerà questo 1• omnibus,, tutto sugo non potrà non darmi r3gione) certa disposizione fredd.a c ironica, tipica dei lettori mal disposti. Ma a costoro noi. senza timore alc-uno, risponderemo. come avrebbe ~-i– sposto il Chesterton: con una omerica r:~ata. ALDO CA'.\1ER1NO Géo Libbrecht Una certa dimestichezza che nvevo da luriga data con la poesia d"i F'ranccsi e del BeJ,s?ie dimestichezza assolu– ta e abitudine già dall"in1an- 7Ja ch'io aveva con la lingua di Francio. mi !ece.ro Impe– gnare nel 1955 da un comi– tato Internazionale in occa– sione del centenario della nascita di Emi!e Verltaere11 a U'l corso di conferenze in ltalia, e all'estero in lingua francese. di cui pure riferi– rono queste 1.-'<)lonnc(.. Fiera letteraria .. 29 maggio 1955>. Ma. naturalmente. non sol– tanlo di Verhaeren. di quel– l"umanitario ~ splritualisla - ;,rogressivo Vcrhueren. che fu però ad un tempo anche li più appassionalo amatore delle sue Fiandre, e che in– ternazionalmente fu il p!ù noto tra i grandi poeti belgi Ce basti pensare a w Les dè– bocles .. a .. Lu v1lles t"'nto– culaires,. e a , Le:, compa– ones hollicinées ,.) ml era oc– corso già in allora dl discor• rere E ciò, percb~. pure di tutti. quegli altri grandi della poesia belga a cavaliere tra la seconda metà dell'Otto– cento e i: primo ·venticin– quennio del Novecento, cui. i poeti di tutla Europa, e gli• Italiani di aUora (da D'An– nunzio. a.i crepuscolari, e for– se anche fino a Onofri) non esclusi. furono. come per V-erhaeren. debitori d1 ben più di qualcosa, stimai che qualco– sa almeno, io dovessi pur dire. E rispondono essi al nomi di Emile van Arenbergh, Geor– ges Rodenbaclt, Iwan Gilkin. Charle:, van Lerberghe. l\'lCL-c Elskamp, Grepoire Les Roy. Mourice Maetertinck. A•ndre Fontenais, Albert J\Iockel, Fernand Severin. George:s Mnrlow. Thomas Broun. Ma pure di Pierre Louys (Gand. 1870-1925). e di Fll:gus CGeorges FaUlet. Bruxelles 1872) avevo trattato. Dei qua– li, non si sa proprio il per– chè. Gianni Montagna da noi. e in Belgio anche i più re– centi antologist\ della poesia della loro nazione, li abbia-. no esclusi dalle loro sillogi: e menlre. sia a Louys che a Fagus, e insieme agli altri da mc nominati. io resi. m– vece, anche qualche dovuto onore. E non certo. riguardo al primo, per la aleS6and r!na pornografia che sommovc le pagine. pur se cosi levigale, del celebre romanzo Aphro– dite. e che turba più ancora le non meno celebri prose, più o meno liriche. delle Cltansons de Bilitis, quanto pluttoS1o per i tranquilli e sapientemente parnassiani versi di Astarté. E al secon– do (Fagus). per la curiosità del suo spirito: (.. E io per. chè gaio, poi di malumore. - perchè io in versi. perchè dopo io in prosa. - percltè tra le mie dita questa ro:sa. - che ne so. Proprio, se è cosi. non so niente ....... Dischiusi la uccelliera mia di merli. -'– tutto è uccel.lo di bo:,co; - e sciolsi il nodo a uno collana mia di perle. - tutto si sfila. :,i è sfilata: - tu solo vento d'inverno pere/tè /la(Jelli. - vento dei vecchi. non mi hai dimenticato.,. CTrad. di R.L.L Fu in quell"anno ( 1955) e ~~.quce~~o~~~~~ec,19;~q·n!!~';;; della europeitd della poesia belga. ancora. scris!i una lun- 1:a serie d1 saggi. tra I quali rimando almcho a quello. pa– noramico e conclu:sivo. che intitolai: .. Orizzonte europeo. La lirica d-ei Belgi. oggi .. (Nuova Poesia, A. IL N. 3-4 LU!llio.Dicembrc 1956). E co– me poi. a mio agio nel costu– me, dovessi trovarmi l'anno scorso in un mio ritorno nel Be.Iglo (tra tanti amici. poi?\I, e docenti in quelle Universi– tà. e gpecic p!?rchè i poeti mi dicevano chi? li avevo capiti) sulla via dcJI'Olanda, per quelle mie conversazioni in francese ad Amslcrdam al ..Cercle de Paris •· e queste sulla J?iovane poesia italiana del secondo dopoguerra. so pure; e so ancora so. ormai come in Belgio e pure in Olanda. quello dei poeti sia colassù un sodalizio effettivo, un che di mezzo tra una mi– litata gilda. o grande hansa alla veterogermanica. e un fiannningo beghinaggio. E raf– frontavo ciò. a come. da noi. almeno alle ,-olt-e. 11ceto dei letterali. e dei poeti In parti– colar modo. offra invece lo spettacolo di una mischia ostinata (gladiatori e reziari) e anche cruda e risentita, e Jo sanno i più bravi. E quanto poi a non l?ssere stato. io. certo il primo. e anche se limitatamente a que– sti ultimi anni. a fare ricon– vergerc e con una certa vi– vacità la dovu1a attenzione alla poesia dei Belgi. nono– stante il mio tanto impegno nel cent,enario di Vcrhaeren. e i miei saggi in genere e quelli in <parllcolarc su Géo Libbrecht. Nestor Miserez. l\laurlce Careme Roger Oesaise, possono sa– perlo almeno gli lntcndsenti. e anche soltanto a voler par– tire da Roger Vivier, poeta e professore all'Università di Liegi. e autore giustappunto del cospicuo studio .. Poésie beige après 1914 "· Con co– desto ampio .. es:,ai,. egli ci ha dato non altro che ciò che da lempo si attendeva. e cioè un lungo capitolo. e Il più attualisticamente contingenlc, della storia della lelleratura belga d'espressione francese. Quest'opera. a quanto mi ri– sulta, è ora in corso di stam– pa a Bruxelles. 'J)re55o .. La Renalssance du Livre •. E si allineerà in quella .. Histoire iUUJtré del L.ettres francai.1e3 de Belgique. sous la direc– tiOn de Gustave Charlier et Joseph Han.se.,. che verrà cu– rata da speciall~ti per secol-i. come da noi si fece per la .. Storia letteraria d'Italia,. nei tipi di Francesco VallardL Ma di tre anlologic pure occorre tar cenno. e con al– trettanto apprezzamento di quello, che. dalla parie s,•ol– ta daJ Vivier, già si può for. mularc per l'., Jiistoire il!u– stré ,., E son esse: ...PoUes fra11çais de Belgique. de Ver– haeren au sur·réati:sme ... (Bru– xelles. 1948) di Robert Gtli– ette poeta e professore alla * tli llE1VZ<J l,,Af./llA1VO Unlvtrsità di Gand, e le due sillogi molto proflcuamenie ampie alla Enrico Falqui a cura d-el poeta Fierre Loui:s Floquet: ,,. Antologie de la Décade,. e , Antltologie di' la deuxième Décade • (Bruxel– les. 1924 e 1954). E per venire ora all"intc. resse, m casa nostra. sulla poesia d-ei Bel,s?l contempora– nei. potrei anche rifarmi ad alcuni miei saggi: ...Piero Raimondi o del volgere dai Belgi ... (Ausonia. A. X. N. 3. Maggio-Giugno. 1956). e Poe– sia belga i,t Italia .. (Genova A. xxxrn. N. 7-8. 1956). E sì sappia dunque, che, cal– zanti ai testi. vibranti nella resa. sono. e m ordln-e di tempo. le traduzioni di Pie– ro Cltiora c..Come In sè si prega,. d! Géo Llbbrechtl. dt Piero Raimondi (« Antologia Oesaise-Miserez ... .. L'uomo che si è Inventato,. di Lib– brecht, «Approdi.. di Rogcr Oesaisse). e di Gianm Mon– tagna (..Falciare più vicino al 'cielo .. di Edmond Vandercam• men). Il Montagna è poi niente di meno che l'autore della tanlo meriloria, indi– spensabile in ItaJia, an1olo– gla UN SECOLO DI POESIA BELGA. Tulle queste raccol– te sono edite dalla ., Mala .. di Sina. E potremmo, allora, dalla tanto utile insistenza di questa casa. dire. che si è essa in particolar modo dc. dica1a ai Belgi. E" annunciato ora. dnlla .. Mala"· un altro volume di Libbrecht e uno di Charles Baudoin. $i avvcrla, mlanto. chl" bi– sognerebbe fare anche un di– scorso parallelo all'antologia .. Un secolo di ,po-csia belga• {Maia. 1958) del Montagna. Ma sarà di un altro momen- 10. a non affastellare, ora. Interessi e convergenze. tutti In una volta, sui Belgi. Ac– cenno soltanto. !E si tratla della pure molto ampia e ma– gistrale {e questa n-el campo delle storie letterarie) opera di Antonio Morre e Jean Viesgerber. Dal loro lavoro unilo si è avuto una ...Stona della letteratura del Belgio di. nnoua francese e neerla11- de&e,., (Nuova Accademia 1958). In quella collezione .. Thesaurus lHterarum. Stori-c delle Letterature"' che è di– retta da un maestro quale è Antonio Vi.scordi. Ci limitiamo dunque. per ora. a quell'antologia di Gian– ni Montagna che può certo. ampia e illuminata come è. e anch'C per l"in\roduzione e le dif!use note crilicho-biobi– bltog;afiche, già riuscire il compendio. e soprattutto sulla pagina viva, con I suo! ben cento poeti tradotti. di quel– lo che è, ad esempio, la poe– sia del Belgio di lingua fran– cese, dall'unità della nazione belga (1830) a oggi. Compen– dio. dicevAmo, e anche per– chè tanta è la cura nella tra– scelta dei componimenti da ogni singolo ,poeta. che è poi sempre rappresentato con produzione non mai sbrigati– va ma, compendia con tre componimenti. "E gli è che, il Montagna. punto è nuovo a quelle faticale mele al la– voro che altri solo a pensar. le r.e avrebbe avuto tremila alle vene e ai polsi. Per il Fus.si di Firenze. Gianni Mon– tagna ci aveva infalti già da– to nel 1956 molto Vcrhaeren da lui tradotto (,. Poesie scel– te,. in 2 volumi. nella colle. zione ., Il Melagrano ..), e. nello scorso anno. fu d1 sua .produzione e traduzione an– cora. la vasta ""Antologia d1 ballate, canzoni. compianti. carole e rondò., (Edizioni .. Shidi e Testi ... Pisa). di Charles d'Orlèans. E quel quottrocentlsta Carlo d'Orlé– ans, un mezzo-sangue italia– no figlio di Valentina Vi– sconti dalla vita d'eccezione, di nascita nella famiglia rea– le di Francia. e dall'adole– scenza turbata dall'uceis1one del padre. e cosl attivo nelle sue imprese di giovane capo partigiano nell'agitatissimo periodo della Guerra dei Cen– to Anni, e quella 6Ua aureola d1 sventura che lo circondò prigioniero, e l'amore dt hm– gt che quasi ne f~c un nuo– vo Jaufré Rude!!. t" Infine il suo ade~ual"!i a v1eil en/ant nel rivivere la sua fiaba a Bloi~. era stato molto bene inh!so dal Montagna. come già notammo In allora. E la scelta utilmente generosa, a bene raffigurare tutto l'in– sieme d1 quel ...giornale inti– mo - (che era stata quella fiaba Intera), e la traduzione che aveva tenuto conto sa– gacemente, di quella biogra– fia ,. interiore .. e sognante, e la introduzione che è un ve– ro e proprio saggio. di ben 58 pagine. e le note -erudilc. e ·1·attentiss1mo glossario di quella antica lingua francc.,;e, che. In qualche mod~ era an– cora .. wallon ou francien .., e il tut10 di sua mano. del Montagna. ci aveva dunque già ben disposti, e anche, si intendse, per le versioni da Verhaeren (1956), e da Van– dercammen ( 1957) d1 cui an– cora diremo m appresso. al ce.nitore e traduttore. di poi. di ... un secolo di poesia belga .... DI questa antolo.1,1:ia. la pri– mA parte. che riguarda il Secondo Ottocento e il primo venlicinquennio del Novecen– to. è già troppo noloriamente scontala perchè qui se ne di– scorra. Per i nomi. ci si n– faccia allora a quei poeti maggiori. di quel periodo, che già citai a propos110 di quei miei corsi in occasione del L cenlenario della nascita di Verhaeren. E' mvece. della poesia belga da circa la fine della prlma conflagrazionse mondiale a oggi. che non è sufficientemente nota in Ita– lia, che occorre piuttosto fare menzione. E anche perchè sa– rebbe l"ora di piantarla un po' li con i soliti ormai an– noianti, perchè lroppo abusati. interessi sugli statunitensi. -e inglesi. e sudamericani, sac– cheggiati a più non posso dai nostri giovani. scaltramente. nei loro significati. motivi. stati d'animo e conlenuti. e di dare invece una guardata alla poesia belga contempo– ran-ca, e anche se più diffici– le ne sarebbe senz"altro l"a!– flssamenlo e la preda. perchè. m obiettivo. meno espressivo. meno esteriore. meno .. par– lato .., e meno gergo che asse– condi il transitorio ma impe– rante gusto del secolo. Perchè. In molta parte. ancora fidu– ciosamente spiristualistica, e pur aneo nell'eloquio. è la poesia che dalle selvose e fa ... tate Ard-cnne s'adima fino a dove la GaHia Belgica sfuma nei Batavi a Zcebrueggc nel– le dune. E' impossibile dare anche soltanlo un cenno (cento poeti!) a proposito d"ognun d"essl, nell'economia di que– sta nostra prima informazione in questa sede. Valga intanto. che, come da noi. anche in Belgio. la guerra 1914-18 ave– va segnato quasi la conclu– sione di un'epoca e l'inizio d1 una nuo\·a. desiderosa di mettersi su diverse strade. Così osserva il Montagna: ed è anch-e pur vero che alla generazione fiamminga, sia pure d'espressione linguislica francese. preminente con Ver– haercn. Eskamps. Maeterlinck, Van Lerberghe. succedette quella vallone con Thiry. Plis– nier. e ancora di poi con Marin. Bernier. Bodart, Ed e. forse, anche questo soprav– vento vallone che determina un ritorno al classicismo. a un maggiore cerebralismo . Ma, se vogliamo. determina pure una perdita di forza ica– sticamente realistica alla fiam– minga (potremmo proprio di– re alla Verltaere,i). ma anche d1 suggestioni da imprecisioni e sfumature (da .. margini .. come si polrebbe dire in ter– minologia sia 1?m1etica che evocativa) alla fin de siècte. alla Van Lerberghe ( .. Ce coe11r épris des ea11x et des ,mages. - mourro de trop d'amour devant celte forét,.) Daniel DeFoe e il ~ornanzo moderno e il perire quasi del sottovoce gradevolmente fuggevole. ma cabalisticamente ossessionato. d1 un Maetcrlinck ( w Mon dme est triste d la fin: - Elle est triste enftn d'litre lasse, - Elle est lasse enfht d"étre ell * vain. - Elle est triste et lasse à la fin - E;d fattends vos Seguire in ogni suo momen- contraddiz!o:1i. radicate nc_Ila tli ,,, 1-l 1...,rl'I-Ot1 JI :\ (j .,.. ~e ~Jl)~o~e ·U:~d~rq 1 !;1e 01 :~= ~~f~\ibi;:i :v~~na~f1f~t~ 9 ~~: :~~~!n~ure 1:c~of:.c~l;)BeI:i~~ ;~r~~ :~".:~ 1 ~e~~~ d 1 j1~~ ;~~r! ~~~~~t:, :;i,c!~es;;gt;; , , vacarlo. E se si pensa che non vende akooliche di domenica: d.ecisamente dopo gli ullimi l editore Sansom ha pubblicato Foe ,·lene da: ~u cons~:~: ~~!n~~ ~~ Ot1 ~f~to~h~ ~;~~ s1J;re1::i 1 ;a, di;ll~:t~ 0 ~!~act~~; ì: 10 na~~a rr;;ra~oF:Ct ètui~~ ;j t~~~oin~~~ ~u ;~ 0 ~ ~~";~~~\~. ~~ 1 r~~;;~;~~~~~~ 1 ~ qu~ti giorni le opere com:- Li pruno] rom:o c~~u~o che' basterebt)e per tog:terc a•l Dc di Dc Foc fu appunto d.1~ver tessuta di particole.;! di questo .. Plebei ... , come se ogni vizio raticci d1 sc_olari. E i poeti p,et.e 1;1 tre ~leganti votum.J: 0 per / 1 mm~e dà Wla Jet: Foe la qualiliica di padre del !lat)uto dare a.l . sogg~tttvlsmO genere. a-pparlrà chiaro e lu- alberg.asse solia-nto tr,a noi: poi- saranno assai. e alcuni di ri– co1! l:'n appendice anto.l°:'lca. di prell d etl O I e memoria di t' 0 romanzo inglese. Ma è wi fa-t- della narrazione m pnma .per- ciclo il senso di vita auteoUca chè non vediamo che il ricco levata stalura. e tale. che. scritti da.Ila ~eyie~ ... e certo tcratura d. ò ln i~~o :o che, innanzi la pubbllcaz.ione wna un tono fortemente og- che emana da ogni sua pagina ubriacone venga trascinato da- basta aver gHato un po· d1 q~anto di piu ~ifficiled e co~- ~lf~ 0 • u'~:u~~o~a tJnica del ,. Robinson Crusoe., 0719), gettivo, quale rarame~tc è e, come origi.ne e conseguenza ,·anli al signor Slnda.:o, né ve- mondo. Europa e continenti, ~.esso ~a c-ap tar\e. un c 1 - e cr t.e ·• el dare al romen~ de,1'l'onnal sessanterme. ma pur dato trovare nelle stona del di questa genuinità di csprcs- dlamo colpito dii rm.l'lta O messo per poter verificare ancor og- ~~~te:i1i~it:n~o~mb~~i~egl~ ~~nf.~;:o nd ella vita vi~uta. ~~1;.'!if~!c e~: ~~~~ l;iu= i~~~:o,i ~r~ 0 rs~:~t;:~;\j !~~~f• /ca~~~'ftrid~o~~d~~: ~!a~:?t / 1::~~- tt~~~ ~~e crac jinl~~;~~~=~~aè ~~= aspetti. p~r la sproporzw~c Anche s; lo ~postamento del una sorta di surrogeto. ora per scrittori. c~c in SE:g~lto. v~r- rattcrc e delfa sua produz,ione che porta Wl anello d'oro a-1 ternazionalmente quo lata dcli.e parti. e a tutto questo \3 centro te~terarl? inglese _dal giustificare. in una elegante ~a.."lnOaett1 rlUIHstitCl. Pef'S.UlOsi ,s?iustlflc-hcranno con la con- dito e bei vesUti. può bcstem- bene. obbiamo disertato ti mondo - eppure :siamo lont~ni da tut– to: - dagli alben. e lo sta– gno, da_i- triboli_ e dal mtu_co, dagli uomini cosi t· ,ci.nt a noi,., oppure ...Macchina ch_e npete - senza prote:sta_ ti moto - :semphce è come bim– bo - che dice la preghiera .... ~=li~l~f 0 ~~c~~tlda d\!;~~= sionista. e rifuggente dai fa– cili effetti dell"oratoria. ec– celle in note descrittive che pure evadono dal reale e dal nolo come romanziere e co– me critico. ma. non per que– sto è meno valida la tanta fama del poeta Molto .. consacrato... anche In Italia è Géo Libbrecht e 1891). Vinse. nel 1949, il Premio Siracusa con Cest la terre et c·e,t le monde. e nel 1955 il Premio della Latlnltà Simon Bolivac a Siena. con Mo ,oeur pour l'éternité. Poe– ta di grande fertilità: e molto felici sono m lui gli effetti di concentricilà tra pensiero e immagine. Roger Desai!e { 1895), cui abbiamo fin di recente pur dedicato un saggio. e in que– sto giornale (..Fiera lette– rana ... 9 febbraio 1958). di– scepolo e amico di Albert Mockcl considera la poesia come .. )"ineffabile conlatto con il divino latente•. La le– vatura è mistica e magica. ma la classe del poela lo con– sente, e vivo in lui è il sen– so potremmo dire della mu– sica interiore dell'umverso. Pure profondo è il substrato filosofico. Con Mauricc Caréme I 1899> si ha tante volte l'impressione di imbattere in un deliziv;,;o poeta del Settecento. smarri- Rorcr Desaisc to nel nostro secolo. E tut– tavia la sua poesia, che an– zitutto è aulentica. è pure modernissima .... Da quel i:,1or- 110 in cui ui morto, - non ci siamo più lasctati. - Chi sospetta ch'io ti porti, - mamma. come m1 hai porta– to? - D'ogni istante lu nn– gtovoni.sci - che m'invecchta perchè li raggiunga. - Se 10 fui il tuo primo tormento. - tu sarat il mto ultimo pian– to. - Gid il tuo pallido :,or– ri:,o - trC1Spo.risoe sul mio viso: - allorchè saprò a lun– go soffrire - come te sen;::a farlo capire - noi avremo la stessa età-», Pierre Louis Floquet (1900) come André Allard L'Olivier, Roger Bodart. Charles Bron– ne e Liliane Wouters. appar– tiene invece a quella schiera assai fitta di poeti belgi che sono infervorati da un pro– fondo sentimento religioso sinceramente avv-ertlbile. e che non è da meno della molta originalità con la quale pure riescono a raffigurarlo, "'moralità ... di Floquet. quan– ta pure ne sia l'intens11à liri– ca e l'unità immagin1ftca. •e sia di saggio .. I 1-eom..: .. Noi soppianto le voci della terra - e sappiamo i canti del more: nella - grande palude delle grida selvagge - sap– ptamo le voci dell'uragano. - L'uccello che vive nei nostn petri - di canzoni sl soffoca e di grida. - sogna stando sull'orlo d'un abisso - di. cm il soffio intorpidisce i s1ton1 - Contempleranno i nostri occhi. sen::a - paura, la mu– sa. det tempo sonoro! - Il cuore vivente Qtd lo sfi,ora: noi vooliamo :sorridere alla morte!,., E' !"animatore di Le Journal des Poètes, e di quel– le Biennali di Po-esia di Knok– kc che l'anno scorso stacca– rono per Ungaretti la fronda peneia. e delle cd1z1oni di La l\faison du Poète. Franz l-lcllcns lo strada che percorsi - pH ragg1unQermt :senza ntardarP? - Avanzo, sempre a monte dt me stesso. - imp!o-rondo e m'inseguo. - oh dura legge della mia poena! - nel vuo– to di un'ombra che mi. fugge - Invano si ferisce il mio richiamo - dove credeco n– cordarmi Solo - volet:o un po• di. sale. - nconoscermt, in.fine, e rtportire! .- Annand B-emier C 1902) è tra i più puri poeti nelle in– tere letlere europee contem– poranee. Al contrassegno del candore, e non è che ne fac– cia bandiera, poiché gh è ge– nuino. innato alla sua fibra. vrve ed opera. manifestamen– te francescana, ·una sua lezio– ne di poesia sospesa in una cara nebbi<:1di luce w Quando pronuncio la parola /onte - o dico uccello. ramo. - d1co cielo. m1 sembra - d'esser più preuo a Dio. - Queno Dio lo chiamo - ogni giorno lo chiamo dolcemente. - e io oluamo. Ci. sono troppe :stelle. Morirò sen.=·averlo co– nosciuro - Ma invocarlo nelle mie poeste - vuol dire. forse, che gh t:ogho bene - :senza saperlo~ .... Que:,to vi– so splendente sulla sogha dell'ombra - non :se si.o mia madre - o l"alba. Mamma. come sei fuggita! - E tu. padre, che i numeri - di– stolsero da Dio, oh.. come pure fuggii - Cosi va l'acqua ver– de - attravenio le moghe d"una rete: - e cosi il giorno. attraversando un vetro,. In Nestor :,,tiserez C 1902) lirico anzitutto. e critico, sag– gista, nonchè fondatore nel 1927 della rivisla .. Les Ca– hiers du Nord .. che a tuttora dirige. la pbesia è dettata Ca un sentimento profondo e an– che favoloso del dolore. Ed accenti vi si avvertono incon– fondibili. anche per la loro espressione .... L'elu1a notte al sommo delle tue ah posa - un divino splendore che non s'osa offiucare. - St formò il tuo essere sopra l"incena spiaggia, non prome:s:sa d'amo– re che calmas,e il :suo /rem1- to ... , Se resta un po' di gior– no all"orlo del risveglio. - volgi 11 tuo sguardo verso il tu.o :,pecchto d'1nfan.::-ia, - e raggiungi 1! pa,ua10 per la nminiscenw. - Ah! non la– :sciare mente quando il sole a.scende, - ricordati del cuo– re. d'inulili /ente .... Roger Bodart (1910) infine. consigliere letterario al Mini– stero della Pubblica lstruz10- nç e membro, come Vand1?r– cammen, dcli' Académte Ro1,1alede Langue et de L1tlt– ratu re /Tançaues, è, come eb– be a dire Gianni Montagna .. tra tanli an,11:osciat1. quel poeta che possiede d1 misura spiccata la fede più \"iva nel- Armand Bcrnier ag?iunto lo sconcertante squllL drs1;1ma a! ~l'lg ~1.oe al roman- gtruttura. un norileglo di lirl- I casi di E'Sube-rantl crome. tusione del momento storico rrriare di fronte al giudice O E della cmquantina circa di bno tra il numero del:~ su~ zo _e stato 11_ P 1 .u notevo:l~ cf- che. ora per spa,ceiare ~n trai- come Moli Flanders e. Lad_y i.n cui s! d·'ipanò il_ filo de-Lia cootro la giustizia. e può rin- poeti. che r~ppresentano il op_ere che gli .st.o~o~a; t!n- fl;~• 0 del cr~tlc1Sm?· per un.~ tato di morale e di bei.le ma- Rox:rna vengo_no na!'ratl u, pr1- siua movimentata esistenza. casare barcollando lungo la secondo venticinquennio del enti~; d4leJe,tt:er~.~~,rc al- PIU concz;r~ an~isi dt 1 3:11t_ nlerc. ora il veicolo naturale ma persone, m !11odo plano_ e Trovatosi a vivere in tempi pubblica via. senza che n,e,ssuno Novecento. nel secolo di poe- 1;? fl en,u ~ egn~ 1 t R mento e e coo r:ie e~ m_ d"un(I aollegoria religiosa. Nes- pcrsuasl_vo. con I accento t!.plcO scompag.ineti e inquieti. nel si occupi di lui; me tate che sia belga del Montagna. una 1~mmortalità. e, 1 u~lcaÌi h; a°;. po. non ? certo facil;, e ':1r:~J 5lllllO di quei libri era stinto, d<;l testLmone ocularo,. CO~ u·10 pieno di una rivoluzione. quel- Wl povero diavolo s'ubriachi o diecina. se non Ci si illude. b:mson 10 Crusoe;s· 10c ~a~ilc fra I bf pr~b~~ihnent~.~~u rd~ 1 ·u- n(.'l senso p,ù preciso della pa- st1le scarno ed cssennnlc. "'Ml la di Cromwell, giun~a ad un tiri giù una bestemmia. e viene dovrebbero essere eonosciuti s.cura. .un P u Pano e. rana. 1 ·: e . rola un vNo romanzo ,anche sedetti e fissai tutte queste instabile compromesso. a me1à messo in coppi senza rimedio 11 anche un poco da noi. nono– gr:t'"dl J 1 1 0fo1~t::rdrzio~i .. ~ e;:; na ~rec:sa ta~;mti mno~:~~i di s;, Per brevi tratti parve l:l!~- c~~c per due ore di seguilo )I, ~trada 1:a l'e.gu.alitarismo e i! Ma quanto più lo 9 tcmma ~n~ stante le n~str~, già da mc ~u\~ Cerio lzzo nella pre!a- Inghi~tcrre. l~l\.crar:a vo.sta e strare il ,. generi?.,, Se I.a d·1- c1ham? da ,. Moli Fl~der., ». reudale.s1mo. pervenuto .oramai tllizio gli penet.Mva nel san- !ante volte 1n~h.1odate sul .ca~ -:n ° come lù O meno in una orma hl d ! spos!z!one al romanzo era prc- « quasi SCf'!Zapro!'Ull'CIM'C _pa- al suo completo d1.sfu.01mento. gue, tanto più grave spo.stars.i valletto del nd1colo. passioni z 0 "!e .. pj·Pevidenti in ·lui. comple€Sl.,come .que- a e ro- sente. ln lnghi.lterra. noi Me- ro,1.a. flnche lri. mm. camene.ra De Foe tu un ambiguo rappre- nell'altro campo: «Null.a è più anglo-americane -e sudamcri- 0i?~s~~~bm uperchè non era rai,zo\ '[L ~tteggia:~entg l:~o dio-Evo, e operante nell'età m mterruppe per dtrmlr,./he, 1 ! sentante di t-empi nuovi e frequente», citiamo da ,. Thc cane. Comunque questi poeti ~,/ uomo co~une. i poster! se a cTt~ ~i aoss~;~;i~e il, scriv; cli-9abcttl<3fla, app~rc tut~.vfo P;:;1t 0 O:ora e Pd~n~. il a;!~'::, transitori, ora d~id~o c:ti Beha-vioun; o! Scrvants in En- belgi. fior da flore del se~n– ne sono occupati, e ogni p[ega babriele Baldinl. ,.non diHeri- come_ gli stru.~nt1 stllist'CII. i ~ui r~sa da.una ~iolent~ crisi sradicarsi dall-a olasse dei bot- gland ... d~ 1 724, «che vedere d~ quarto, o u~ poco più a della sua compi~ natura .è ~cono c;os~1ni.1-a!mente ~n dm' ~ez~~!esg~~tt\)ol~/~n~~~t=~ di ianto. durante la quele di i~:!~1~\ncu!u!1~! ~~l~~~~ un inglese lavora.re flnc~è. ha ~~!~~fro~: 1 d~u~e~~~~~·lt: à~I \'Stata fr~ga1:n~ s~~~ia: s!~ ;~: ~r!l}°rl cor~e 11 b C~f~~et~ ~li~ Ì>cr espr'.mersi compiul'8mcn1.e, tanto in tanto lo chiamai per men. ora or:enteto verso una ~/ada~ P~u(oezi: 1 :u:tt~ 1 ·. e Montagna. e standocene aila ~~~i~ge~ a daTe dl lul un vi~e c~~te~;p~r'!'n;a ae p,~rsuasi (OOS('ro ancora incerti e nut- n?m~_. che era James ... Nulla protest'<I ~vile. _sus;cettibilc di •hezz.a. sino a che ha sp:;:: c~onolo~la anche, pe'.c~~ non giudizio deflinltiv~~/u:~ sf~t che sol~ d'css~ ~i f?o<"5o:;.~ Lrafù ~ ~'.· r! 1 ~pi~~:: s~n n~~c~\~ ~o P~i~li~vdi e 1:~rrn~ ifbt: f~~ ~~f[~ca-d~C:e;e~ta n: rato tutto. e !o~ s'è ?acciato ~ai::-::: o~l: ~~;~~~ 1 .Zl:~n!: Ed mo n d Vandercammen 0901) òi cui mi giunge m questo momento. con Il bt– mestrale ...Marginales .. (Anno XIII. N. 58-59. Bruxelles - Paris. Fcvr. 1958), il fascicolo di 162 pagine interamente a lui dedicato. e nel quale. argomen1ano della sua poesia e la testimoniano. non sol– tanto belgi e francesi. ma tla– lianl e spagnoli da Ongaret– ti a Ventura Garcia. <..:alde– ron. e di cui !"opera anche la più recente è stata tradot– la m italiano da Gianni Mon– tagna ("' Falciare più vicino al cielo ... Mala. 1957) ~ un poeta dalla poesia composita. Aliena da rivoluzioni esterio– ri. è animata da un profondo senso d-ella vita e della na– tura, scotimenti e mquietu– dini che sa trasfondere. molto bene. in classiche forme. Val– ga. ad esempio, .. La porta senza memoria•: ... E' una porta e/te geme - quando vo mendicando un po· di :sale - per l'insipido pane dell"ob!to. - Chi la chiude sul g-elo - indt//erente del suo rifiuto? - Chi mi scaccia ignorando - la terra e nel destino dell'uo– mo. La sua poesia è tutta una ricerca di approfondi.mento. una meditata conquista quot1- d1ana della speranza ... Con– cordo nel giudizio. E anzi. dove più soffermarmi? A m10 avviso. si potrebbe far cen– tro. togliendo, ad esempio. da ., La cattedrale sommersa ..: ...O mia donna che vieni don– dolando le braccia. - attra– versando un fremito di rami e di fogliame, - e che l'ul– timo sole crepuscolare acco– glie - come un buon ser– vitore reca in mano la lam– pada - quando tl padrone appare sul cigli.o de! sentiero. - o mia donna .:he e3ci come da una conchiglia. ·- dritta. sopra l'oceano misterioso de– gli ei-i. - tu. della quale sen– to venire i sogni e i passi. - o donna mta, colui che ci ve– de. non sa - che in due /or– mtamo questo mondo fuon. del mondo, - questa cluna sommersa che suono sotto l'onda~ E or s"a\'rebbe a dire an– cora di tanti e tanti altri poe– ti. Ma que!lta mia antica. e s-empre viva, cura ne· Belgi non po1rcbbe essere tutta qui contenuta. Valga. intanto, l'aver qui sia pur di fuggi– ta. rammcmorato a1 compa– trioti miei no\'c poeti belgi. io dll'ei. dc' preclari. ~tj~ 1 ~~i=~a~utti f i g~ndt ;:a,Jc e t~~~ 1 ~!"en\~lt 1 fa dotna tra. alla evoluzlon(". delle for- 0:1merlera: ma appare eddl~t- una dura smentita. ~ Il Signor ~ 1 ~ /:t~l~~ C!11~!tef:~com:~; scendoli persona!men~e. q.u~si •·t • un po' infantile. ma- di B tJ de 1 ,. Cant€'Tbury Ta- me. un passo defln1tlvo. Dopo tura straordinario. annota gm- Sindaco», scriveva Dc Foe nel · g . . tutti. potrebbero farci 1n1Z1a- r~~'1 ori.ingenuo a un tempo. I a 1 . 1 Pandarus di ,. Tra!- la pubblicazione del "Rob!n- ,tamente Izzo, che nnl _prima ,. The Poor Man·s Pica» 0698). giuocan~o. Onestamente v_i n- re la rassegna dal set_tantaset– c·~~o a:punto I bambini». 1 ~! "a,~d t Criseide., sono strct- son Crusoc .... la tm.ctiz.ione de! ~oli cl av;sse dello eh(' ~I ma- ,. ha fa~to. frustar~ suUa pub_- spondera che berrà flnche gli tenne. e a tutt'ora felicemente . tra O inionl tamenle affini. In questo smso. romanzo Inglese. si può dli_-~rito s-1 chiamo.va Jamcs. come bHce "1a 1 poveri mend!eant1. WALTER MAURO opcrosiss1mo. Franz Hellens Tuttavia. pur te ontr~sbariti, a.Jla Moli FlMders O a.J Colon- sacldament'e Impiantata e gia ~ solo l_n quel m~ment.o cru~ e releg<do ln un correu?"aJe 0881 ). ~~3!;;~: daife numerose nello Jack, protagonisti di due ricca d'wi capolavoro.-. c1alc egli prenda ai. su01 occhi alcune scandaJooe prostitute; (Continua a. pa.g 7) Ed ecco d1 lui: .. Noi non RENZO LAURANO

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