La Fiera letteraria - anno XIII - n. 21 - 25 maggio 1958

Pag. 4 t'.A: FIER'A' tETTER'ARI'.A: Domenica 25 maggio 1958 Tre poesie (rl'oificinadiiCarloEmilioGadda * di ICOSS.\:'\A OJIBIU<.:S * Rossana OmbrE"$, uata a Torino. Ribliog. <1 Orizzonte anche tu 1J col. Vallecchi 1956. Collabora a giornali e rivi&te. Ha in prcpara:ionc un altro libro di poc3ic. * Volevo un albero per tetto Ecco, o Signore: non hai tu confortato col fresco cuore d"un ricino il sangue arso di Giona, tuo figlio? Se tu piegassi. solo un'ora, per me il braccio di questa mimosa, come leverei la mia fronte a cercare il tuo sconfinato respiro! Invece ardi! ora con me, la mimosa: sul limite d'una via che mi germina passi ogni giorno più accorti... E mentre io brucio l'ultima parola a chiederti un albero per tetto, tu, lontano, o Signore cresci !rci:.cure pei morti! Migrano ebrei Sul ghetto stagna alito di m.;rgherite primaticce e salvia. Migrano ebrei dal cavo antico dei miei pensieri: era un tempo come questo di piogge, a Casale. Scappa\•ano ragazze - ruvide come me a guardare - nel ma:tino deserto delle strade. Lasciavano alle spalle terrazze di vecchi• ~ ~i preghiere. Gr.izie, o Signore, se morremo sulle stelle Dalla camera più rossa veniamo e il respiro ci langue di carezze, ancora nel nostro sangue giovane un solco acerbo trema: non restò nella nostra carne l'amore che col peso d'un velo col tempo d'una terrazzata di neve! Se ardessi anche tu. nostro Dio, ee anche tu dovessi deciderti un futuro cercarti una terra dove restare plù a lungo; una lampada e un telone d'alberi dove comporre il tuo scheletro! S(! avessi anche tu, come noi. ... III Cercammo, era nostro destino, qualcosa da salvare. Ci rombavano i cieli nelle orecchie, difficile era sentire chiara la sua parola, o Eterno. Più neanche la luna avevamo, per fissare gli occhi creduli dei noslri, padri ... IV c·è una selva tumultuosa che trascorre la stagione del mio prossimo e la mia e quella di chi , errà o Signore: nessuna giovinezza ride sotto questo strano crepuscolo di stelle fatte con le nostre mani, bare in un infinito senz'aria. V Come, in questo chiasso astrale trovare implorare qualcosa che non muoia o muoia più I.ardi? lVla tu sii lodato sopra tutto, o Signore: la nostra sorte, non è il tuo silenzio che dhenta quaggiù frenetico frastuono? Grazie, se abbiamo un'altra prospettiva di morte. ROSSANA OM-BRES ,li .l1\IGELO GIJGLIEL/111 In que:ita nota e_! _proveremo soggetto da tr~ttarc. Né quc- tà. Ma a dlflercnza dcglJ al- lità di materiale, quanto una dal davanti verso destra. cioè non tanto a stabilire. in che sti presupposti furono supe- tri scrittori italiani non cade certa intensità di esso. alcu- verso sinistra. per lei. destra ml~ura .. Quer past1cciacclo rati. come qualcuno potrebbe nella trappola di innalzare ne q_uantità eneritctiche, tal! per loro che guardavano brul!O de ,•ia ~erulana .. sia obbiettare. dall'avvento del degli umori privati in una che riescano a provocare certe· (paiono le parole di risposta ~:!is~~~~ ~u'!1~~ 10 a u~hi~ 0 r~:n~~ ;~~~!m°F1a~~crctèo tt~~\a sa~~~ r::;~~;;.~':! 3!i ~1~;~tl~~tàde11!,;;~;rs~~ni;eal~~ 1 / dt re!rt~~it~~~: ~~ie~~o "/.f~ 1 dica:!on~ua~I 5 ~n! ~!f1~ 0 anidFcéa~~ l~{i~i~ ~~~"J! ~~s:~[~. a~a;~~ssi~c~ei ";~~~r!,s!~·~1~0 !fcai~~em~~:~ad~ 0 f~:=~~:ct~~ :~P;:~i~~~,.no s~~~iac::ial;~~~:! ~~ar~f1~\cos~:nJ!a~on r:lter:~s~ !!!n~!1~~;~t~c~s!no°cf~·~i::~ ,:i~ 1:~\· d~eg~~1c~f 11 ~~~~rl;n~~teve~; ;~~~!. Que~i\ i::/::i~z~~:i s1 :i~ s":~~- af~ui~n~~tt~~1/i!p~l 1 ~~rocr~~pidlaa~~ ~ot~~s~ta~e~; tanto nel senso generico della non tro,,avano già predisposti ~ulti non sono altro che delle problema. rosse di mantenerle I (Questa seconda. parte de!là parola. quanto in quello più in preventive decisioni della provocazioni che il Gadda ri- sempre cariche. in una eco- frase. ora trascritta. presenta propriamente culturale. lntcn- coscienza. scoprivano e mu- cevc dalla realtà, ma che egli nomia da su,peratlività. Ma la quattro tPUnti d'Jnlcrpuzione dendo ~cr. opera !lloderna una tuava!1o ~a quella ste~sa real- !Jen ~I ~u.a~a dal. tr:as,ro:71,arc elettrizzazione della materia I con i quali viene divisa In alopera lievitante m una tcm- tà net cm confronti s1 dlchla- m g1ud1u, 111 prmc1p1 1nfor- e le> relative accensioni peri lrcttantl gruppi o blocchi. ciaperatu:-a e secondo modalità rava.no imparziali. Il fremito ma tor!, e se ne serve solo co- quaJi vie si compiono nel; scuno autonomo rispetto allo inusitate in Italia, e certo dei personaggi flaubertiani, mc di strumenti. La strumen- ,. J;>astlcclaccio.. del Gadda'! 1 altro. e munito di una carica meglio valutabili In un clima. anche se esclude la parteci"" talità dei sentimenti e la non .. Era un bel prete> alto e mas-1 di natura formale. quasi si !n un criterio di scrittura più pazione del1o scrlttorç. co- finalità delle ideolo2ic fa si siccio con qualche rado Ili' trattasse di quattro dadi, fatti Istintivo in altre letterature, munquc scatta nell'opposlzio- che i sentimenti più contra- bianco appena appena tra I saltare da un'abile mano. alla non so se europee, ma comun- ne di due termini. d! cui runo stanti siano tra loro mischiati. capelli co:-vinl con due oc- ricerca di una ll~urazlonc que non a carattere umanlsti- è dehn1tori_o. mentre l'altro si e le più opposte ideologie av- chioni di gufo molto vicini al geometrica. co e in rapporto con civiltà a lascia ,precisare, suJ::,endonc la vic!nate. :ra sl che i senti- naso: il quale In i.mmaxinc In Il contenuto sentimentale e impianto prevalentemente tee- intonazione finalistica. Sono menti più contrastanti siano mezzo a loro non poté non l'intonazione psicologica di nico scientifico. E non staremo ancora messi a contrasto sog- tra loro mischiati. e le più I adeiuarsi al becco ... Qui po- quelle parole non serve tanto qui a cercare inesist.enti pa- getto e oggetto, anche se il opposte Ideologie avvicinate. tremmo fa.:ilmentc cadere in a qualificare quei blocchi. éf:Jrae e t~op~~:s13i ~~r~off~~ ~~~;:~~~n~: 0~aè l~·a~~ftt ~~~!: ~~a sl i~:1s\~s?a1~~1:td~fiio~~ ~~~?;e pea/:1~cia:~if~ ~n~~~d:;:I ~~i;e~ 0 z/ cda:ir~~~~àqd~ 11 ~tt~: o di un Faulkner. giacchè è sa. cioè lo stesso oggetto. il ideologica e scampi ad ogni che la distorslonc ooerata sul ria richiesta dalla loro natuchiaro che si tratta, in eia- quale. per un processo non netta interpretazione senti- volto di Don Lorenzo Corpi ra di elementi fisici>. Palcsascuno di questi cas,. o perlo- tanto dialettico quanto di fer- mentale. E dicendo il Gadda sia volta a cercar<' una ca- va come delle filacce rosse. meno nell'Italiano da una par- mentazione impressiomstica, vogliamo dire soprattutto il rattcrizzazionc derisoria della all'interno. tra quella spuliccia te e nel due anglosassoni dal- si sdoppia nel suo stesso giu- suo ultimo libro. quel brano figura del prete. Ma le parole nera del sangue. J!:ià raggrul"altM. di Intenzionalità del stizicre e slstematorc. Cosl dl realtà offertoci da .. Quer che quasi immediatamente se- mato. a momenti: un pasticcio! tutto contrastanti e soprattut- dato irrefutabile dell'opera pasticciaccio a, opera che non guono - il quale <naso). in con delle bollicine rimaste a to di prepa_ratl linguistici af- classica o comunque antica è si sa da quale viziosità non si immagine, in mezzo a loro. mezzo. fallo diversi, nell'uno. g1ocan- la sua costruzione dualistica. esima. di quaJI ambigue rie- non poté non adeguarsi al Curiose (orme, agli agenti: Carlo Emilio Gadda. do aJcune -premeditazioni del cui d'altra parte non sfugge chezzc non si appropri. Ma becco - corregiono In tulio (nonostante l'anomalia della . , sentimento. ironiche e vendi- la ma2gior parte dei libri de- qui non è questione di rie- altro senso quella falsa im- :iccentuazione. potrebbe esse- materia assunta a oggetto del-I cabile e provo~atorlo .. La di!: cative, astuti tradimenti di gli autori italiani contempo- chezzc inseguite al livello pressione. Cos'è accaduto·! se ro un ottonario del Manzoni, la narrazione. e po~tarla ad !erenza sta ne, sacchi In cu, ~i~\ ~~::il~~~~i s!gr~~t~o p:~ ;:;:eidu:i!~~ 10 c~1~~a~~os:~~~"c: ~~\~a dt1~~~ar1:n~~\ i1~ng~~e~ ~~~Ta .. :~,f~o..te~~e:Su:pi~:e p~~~ ~:l~n~~;:o d.~~~rt~~:se~~!tr~\~! ~~lu~!.rto bollore, aH mtens1tà de~u\:c~l~~n~~~':;~~e ~~~-~cli~ titi. che certo non possono alcuna attualità nello scritto- si tratta piuttosto di lngrc- gnanza pslcolol.(ica. le parole con Ja stessa ansia rapida e li. ~adda ha un concetto. tent~r~ _d1 ricostruire u n a avere riscontro nel processo re mode_rno. In questi non av- dienti dei quali il Gadda si che immediatamente seguono aspra degli Inni Sacri: solo empirico del_ lmguagg,o: esso poss1b1le idea _._. uo'.'lo ..; Gadda di Inferocita ricostruzione viene ptù quello che si veri- serve per ,produrre alcune ci avvertono che in effetti non che. al posto dell'invocazione non è 1a mt~ura delle cose, In qucno PIU nd~tto de_lla epica cui è sottoposta la ma- llca tuttora in certi scrittori !orme, che. nel processo di si trattava che di una provo- a Dio, c'C nella stessa po1uz10- I~ garanzi~ d1 esse. Si tratta sensitività degli 1nd1':1dul, 1nteria nell'opera dei due an- d1 casa nostra, d1 ri1enere la emersione. consumano tuna cazionc fo11male. di un ausilio ne di drammaticità, in chiusu-, piuttosto di un fuoco che bru- tento com·c a cogliere no~ ~losassoni. O perlomeno 11 realtà un materiale dove la- la carica di impurità. di ec- di elettricità. destinata a fare ra di verso. la composizion<: eia sot_to una penlola. nella tanto un qualunque modo d1 • ~a~daFanu~~n!~so;~gli~i a qt~~~~ ~/i~[;na~f2:~e m~~~1f~u!t 11 i~)~ f~s;~diil~ialu:~~Ìen~ta sf;c~~~: ~~~~~arfor~~~nlia ~~~!~rnJi ~~~ ~hati alag~~ot!i-,.il~. P~~~vc~~~ b~; i~~~e ac~h~u;1~~~o~h~u~f rii~ ~~~~:uf.e~~~~ 1tm~~~~~rs~!c~i non sia simile a Virginia la presunzione e nell"aspetta- gli ingredienti. E più che di fisicità decisamente segnala, termine rclidoso) come dei co, c.omc un pezzo di carne esso. (Anche Gadda in altre Woolf o a W. H. Auden, al tiva di comporre in una giu- forme dovremmo parlare di anche con l'apporto di una macchcronoini color rosso, o con ti gas eh~ lo cuoce_. Co- opere aveva fru~ato ne) sacco ~!:us se~~~. "'i,trai~~~~ita~it! ~~a;t:;~;~~l'~c~~e~~\ r~;if\~· ~baio! d~I é~~ 1à!: l~~c~~~tta 11 ne~ pun6~~fi!ttu:~:s::,~e euscr:d~~~ ;~~;iaz\~~e l~~~~atfce~ladis~~~:.-~~~~~e.e 081 ~~/ 1 ~~1iu~~a~\osu~ ~f 1 u~:co;~~~md~n~~:ctc~~atl~ che risulterebbe del tutto gra--: c!lmente ·potrebbe _non acca- tanto dei giudizi. delle sistc- nel .. Pasticciaccio .. sia solito ~e la pesante infernale intro• gradualità dt nam_ma ma an--: lui non è al_trettanto pro:tramtuita e improduttiva !"ipotesi dcre. che quei principi non mazloni o dei messaggi. quan- mettere In campo alcune signi- duzione dei iprecedenti ,. mac.- che quanto a qualttà: fuoco dt malica_ che m Joyce): 11 risuldì un rapporto diretto tra il siano che del malumori della to e soltanto delle rcalt~: ficazJonl psicologiche. alcune oheronclni ..). .. La trachea. lel(na, fuoco d1 c~rbone o gas: tato d1 quegli se.atti ~ un proGadda e uno quaJsiasi degli coscienza, delle esacerbazioni realtà non moralizzate. che ri- convenzioni razionali. alcuni mormorò Lngravallo chinando• ciascun P.latto .s':no ne ha uno. dotto non caratterizzato. e scrittori sopra citati. Sarebbe della sensibilità. infine, degli fiutano ogni intenzione e colo- spunti tra~lci. alcune entità si,. la carotide! la iu~ulare ... Cosi I dialcl,t_1 !Il Gad_da: che soprattutto un proctotto .. una come mischiare le carte m .. acidi .., che naturalmente ritura ideologica, realtà socia!- sentimentali. in posizione Dio!... (La parola .. Dio.. è Insieme a, P1ll. raffinat_1_cuochi tantum ... tavola senza poter più rico- agiscono in senso corrosivo mente non qualificate: realtà energetica, e poi raccolga ogni nella stessa posizione della sa che 1. sap?ri dei cibi sono Il futuro e la storia non è ~~';°~~es/\o~~~~~~oann~. i;1a e~~ ~u~~nt~~~~~à E c~n b~~i v~~~ino :~i:~i~:l~~i.teCos{is~ctc~ia. :n~ :r~i~~urft~d s~~n:r::~\ril~~~ ~~;;;u~eu:;to 5 ecs~l~~ativi.au~ ~;~~;~:i 1~~ pr1i;t~o~~~io~~ og~: 1 ;~ti:1~i!f~. sp~A~~t!f!°ci~r avere ratto I nomi che abbia- senso del mondo propostoci da chezza che queste realta fa tlvo, premeditazlon.ale, ancora puntini che precedono più che aromi, dal grad~ di . conu_ra. riguardi della l\n~ua si oppomo fatto non è stato da parte quegli scrittori s, riduce alla emergere, riuscirà tanto mc- assente di memoria. Il realismo nel senso di una sospcnslon~ J?yc~ pr~p:i~ava 1 5 ~01 pa~tic--: ne a quello messianico e h.pi- ~~!~rano~e/ ;~'tt:i ~:;u~i~ i~~ :h~~cd~a~~fcnuedn~e11c~~~ 1 z~~nti~j ~:~o .."o~\a~~ 1 ~ c~n~c'1ri:t q~~aa;t~~i~n~~~~~t!si 1 ~i~inl!s~u0sc~~=:; ~!~dr::c~~roE,le~~mi; ic,ue~intt ~~tr 1 ~~~,u~~\\~ 1 ~~o 0 r7a dner;~i;;l~ ~~~ a~~f~~i s~~~tt~;~c~ft!~~~ i~ diretta e senza compromette- alcune corruzioni. dalle quali magiiore sarà Il suo grado di la realtà, comunque mante11u- nuassc l'elenco delle cose da 1!1i)e~c,. mischt~ nd0 hvelh .st1: majgior parte degli scrittori ~~tii~ 1 1i;::n~ ~ 1 ~iig~~d 1 ~~1;8a 01d~~ ~miolo ~~ st :es~;in~~r s 3 c 1 ~~:;~~ ~c~~r~~~isn:~.c. ;g~ 1 ti~~-o ~~~ds~o1~~! ao,:dau~~!di~ac::1~~e d7e~~~:: 1 ~r:;i~~!fo~~-trc::~~h~cl:~ s~'i~ ~f!~;~:;_rrec~~=tl s1a 1}~~~. d!1 ~t;!~~~~a ~~;::t;;i~r~~ci~od~~~ Gadda. scendere qualche. luce cene disgustati. E' per questo. acquisita senza badare n spese. piani dell'inchiesta. deil'inda- terazionl di In,gravallo sono di pescare ncll arco psicologi_collnltà negli ultimi dicci anni, ~~~ u~:nt~ctt~c:f~~~~~eta~~iJ~ ~~~il~~~lo ..Enn~~io 11~~~~a./ f;~ ~arf{!~~it~i ~~n~~1li:~;u;:f;a~Ì ~~';,e. 1n~:~~s~~~e da~! gg~Jd~~ ~~tu;fa~sld~ic:~~~~zr~~~ar 1~: ft~~~i~~~~mJ;~~anit'~~t~~l~~~ bear~J!. milanese Carlo Emilio scrittore italiano. ma d1 un più di o~ni altro scrittore vezzi. di spavaldi trapassi da glucchè el.(lì sa di non a\•ere medlata o comunque diretta- napol~tano, _abruzzese e vt:- aspetto particolare di essa: la contemporaneo :iOggiacc · al piani di intimo patimento e a disposizione valori definitivi mente sentimentali). Un forte neto m un intreccio lndlstri- 1 ANGELO G GLIELMI sua modernità. fascino dei rigurgiti della sincera rpartccipnzionc a piani e Indiscutibili. atti a mano- sentimento religioso si na- ,--------------------, Negli scrittori umanisti 1a passione. della maledizione di ciniche sconfessioni e di- vrare quei piani. L'unico sai- sconde nelle ipic.ghe di questo materia umana e di natura dei sentimenti. del vezzo dcl,vcrtlti tradlmcnt\ perpetuati vamento è porsi in una condi- quadro tremendo. un'altissima LA "'ACC1:J[i"'A DELLA VERITA' che è a base delle loro_ opere. vizio. dc.ile contraddtzion\ del contro il sentimento: non zionc di solitudine, cioè di pietà umana si Infrange sul lU.. ! l' è affrontata con l'aus1ho d1 sesso, e. Insomma, di tutta trattenendosi daU·aJternarc li- .. non moralità .., limitandosi a cadavere di Liliana: nella ea- !1c~enAest~~;;;.;~~~i dJ1 gJ~~ift 1:. ~uc~~ul:~~~~~io~~c socn;~~:::à~~= U~ 1 lli d~i o~~sr\~io~ccd;i~!~natel: ~tc°J~h~~ t~!ltàa 11 ;t~~~s1fo ndel ~l~~à ~r~1~:giaa"nC:ca \1~~,~~1: * nel quadro delle quali quella stingue fattuale spiritualità letto. Glacchè per il Gadda. Commissariato di Santo Ste- non rimangono che alcune materia viene sistemata e decadente. Né si risparmia I come per alcunl scienziati d! fa.no del Cacco. nonostante che forme lucidissime. ,alcuni posvolta. perfino dal compromc\lersi in oggi, 11 presupposto delle sia presentato con tutta una lentissimi blocchi. statici e Di qui l'estrema cura posta .gludlzi ideologici e perfino ., scoperta .., risiede non tanto corte dt attributi negativi (a inespressivi. come vecchi sassi dal classici nella scelta del politici sulla contemporanei-, nel procurarsi una certa qua- cominciare dagli .. scatarri su di un mondo non ancora abili muri,. au· .. odorino si nere- tato. Gli uomini verranno dopo Ileo un •po· come de caserma a evocare e distinguere le di- "LeAs viddesiD,,ePoccadaz o de logia:ionc dcr Teatro Jo- verse potenzialità conlenute vinelli .. ecc.) con cui si po- In quel sassi. trebbe supporre che li Gadda L'alienazione della realtà abbia voluto localizzare sto- dalla sua storicità in Gadda è ricamente I Commissariati altrettanto potente che in uno nell'Italia di oggi o meglio an- scriltore anglosassone. Non ~~~~ n~~:a !~m~u~li v~'ì~ic!~i~~I ~~c~an~~p~~; 11;,, 0 p~otfiri~n~f::~c~ * che facessimo. non rluscircm- e se lo facessimo. non crcecli t..4.Bll/lil_,f.,.l Cri 11'1 mo a riconoscere in quella remmo che degli equivoci. presentazione una caratteriz- D'altra parte tale operazione zazione politica o comunque di alienazione che abbiamo Se Robert De Poccadaz e un nome quasi' sconosc1uto in Italia, in Francia, ha richia_ malo l'attenzione e il favore dei piU autorevoli ambienti letterari con la pubblicazione del suo primo romanzo • Les Avides •· E Gilbcrt Gonne, deflflet\d0 il libro • In f)remiere bombe de la saison littéraire .., ha inteso affermarsi con la vnhditil e novità, anche un tono di • imprevu •, che, pur senza porre un esito polemico, lo la_ scia tuttavia intuire. Robert De Poccadaz è l'ultima scoperta di Daniel Halevy, per tanti anni 11•ta\ent-scout• delle edizioni francesi, che diede giil l'investitura ufficiale ad autori come Mauriac e Montherland. accogliendone le opere fra i suoi famosi • Chaicrs verts •· E' un uomo gio\•ane cd mtcre~santc, in cui la scintillante freddezza de l'esprit, tipica_ mente francese, è ammorbidita da una sensibilità piU latina vido di espcricm:a e di pcn• siero. Se a ciò si aggiunge una sfumatura esteriore di dandy_ smo, contrapposta a una simpatia di sociahtà e di rapporti umani. si avrà la visuale at- . sociologica. Santo Stefano del visto come dal Gadda vcn~a traverso cui. rile\:are ~ .com- Cacco è un luogo qualsiasi. effettuata, negli scrittori ameporre. I~ lis1?nom1a spmtua\e tremendamente reale. ma di rtcani si compie attraverso die ~rt1sllca ~1 questo scrittore. una verità che rifiuta la com- sintcgrazioni di tutt'alt_ro. gcNa~o 8: Vtllofranche - cn - plicità di un giudizio storico nere. Comunque a noi mtcBeau1ol~ts, sul Rodan?, nel o morale. Santo Stefano del ressava stabilire ~omc nel 1920, v_, trascor_se u'"!adole- Cacco è un luogo orrido, ha Gadda e in quegli scrittori sce~za tntensa di st udi lette. l'orrore che In genere si vuo- stranieri esiste una stessa rari ~he m.atur~rono la sua le attribuire In Italia a car- tendenza a smontare la realtà vocu1oné dt scrittore. Le v1- ceri. ospedali e Commissariati: dalla sua Intelaiatura tradicende della guerra lo. poi·ta- ma si tratta di un orrore che zionalc. anche se negli angloro'"!o su~cess1v~mcnte m. Au- non si carica dello sdegno sassoni quella scomposizione st.r~a e m ltalm, d_ove si st a- della condanna, se non nella è in !unzione di una ricostrubtl! nel 1946. A _Milano occu- misura In cui quella condan- zionc o. meglio. dcll'lmpossipu~ un. J?OSto di. lettore alla na. quello sdegno e quell'or- bile recupero di una nuova Umversita Cattolica. e qual- rorc possono essere sfruttati possibilità "uomo .., quand~ che anno dopo nella st cssa nella loro indubbia potenzia- nel Gadda lo smontaggio SI Un1vers1ta gli venne affidata htà evocatoria di immagini, lumta a ortrire alcune afferuna cattedra di Lingue e Let-, sogni realtà Realtà qualsiasi, maziom astoriche. preumane. teratura Francese Ultima- allo stato neutro Dotate di neutre, del tutto senza memomente pero ha lasciato la do- aagrcssiv1tà csclus1vamentc fi-, ria E come uno scritlore ancenza universitaria essendo s~a E molti altri csem-pi po- glosassonc. e a differenza stato nominato O1r~ttore del tremmo portare a rtprova del- della piu parte degli scrittori •,Centra rrança1se detudes et la non complicità moialc dellttal\am, Gadda dimostra una d m,formataon • d1 Milano Gadda net confronti de!Ja grande cunos1tà per 11 hnGABRIELLA CANTI gola. ferocemente mento per operare alcune fonli raa~io dellranortr, * di ~LIO TALAUICJO Nolizie sensazionali: un apparecchio elettronico e capace di uccidere o di curare> (come se fosse la stessa cosa!) esseri viventi situati a migliaia di chilometri di distanza sarebbe stato 'inventato da un ingegnere -americano, Galeo Hieronymus. Quest'ultimo, che ha discusso la sua invenzione con un gruppo di eminenti scienziati dell'esercito, al Pentagono, ha dich.arato ai glornallsti che la sua invenzione è g;à stata sperimentata con successo su un uomo af!etto da malaria, che si trovava nel Pacifico meridionale, a seimila miglia di distanza dall'apparecchio elettronico. Pure ammettendo che il suo -apparecchio può anche essere considerato come il precursore del 4( raggio della morte>, tanto comune - a quel che sembra - nei romanzi di fantascienza, Hieronymus ha tuttavia insistito prevalentemente sugli aspetU medici e terapeutici della sua invenzione. L'inventore ha spiegato d'aver scoperto che qualsiasi tipo di sostanza (animale, vegetale o minerale) emette onde elettroniche la cui frequenza può essere esattamente analizzata e conli'ollata. EgH ha definito e completamente nuovo > questo concetto di energia basato sulla diversità degli spettri di frequenza delle onde emesse dalle diverse sostanze. Queste onde - ha spiegato l'ingegnere - possono essere dirette contro i tessuti di un esser umano, o per ucciderlo o per curarlo, a molte migliaia di chilometri di distanza. -------------------~ che gallica e da un gusto (er- Robcrt dc Poccadaz L esordio dt Robert Dc Poe- realtà ritratta 51 consideri lo,guagg 1o. per il mescolamento cadai come scrittore avvenne spettacolo del cadavere di Li- dcgh slili. per le più raffinacon un saggio apparso nel hana ( Un profondo un ter- te combmaz.1oni verbali. che 1951 'Les med1ocres •, ad rtbile taglio rosso le apnva la cost!tmscono un valido stru- (Contmua a pag. 6) Aveva preso metà il collo damcntaJ1 d1stors1om nella Negli esperimenti effettuati finora - ha proseguito Hieronymus - questi raggi sono stati usati su uova fecondate, contro le invasioni di bruchi e su pochi volonta1i affetti da virus o da germi. Gli esperimenti sono stati effettuati a distanza diverse fra l'apparecchio trasmettitore e l'oggetto. Hieronymus, che per adesso prosegue le sue ricerche con mezzi privati, spera d'interessare alla sua invenzione le autorità mediche e militari: egli ha dichiaralo che probabilmente i russi sono a buon punto nello sviluppo di questa invenzione per scopi medici o bellici. CAltLO DE' DOTTORI I.\T S,IGGIO * 1"011/0GRA FICO IU Flt1l1\ICO CROC"E Chiunque è stato alla scuola di Walter Binni sa come rillustre studioso toscano affronti i problemi letterari contemperando una sensibilità tutta nuova al rigore estremo della ri· cerca e della documentazione: come insomma venga riconsiderata attorno al nu· eleo cenh·ale tutta l'atmosfera critica-storica con at· lenzione particolare al rapporti dell'autore studiato con il suo tempo. Il frutto sinora più importante di si· mile lavoro è quella colle· zione dei e Classici nella storia della critica >, cui, sotto la direzione del Binni hanno contribuito attivamente molti altri studiosi suoi alunni. Uno tra i più giovani di costoro, Franco Croce, particolarmente interessato agli studi sul Seicento, pubblica ora presso e La Nuova I tali a > un saggio monografico su Carlo .de' Dotton, degno della migliore attenzione. Da tempo la critica sem· bra portata ad una rlvalu· tazione del mondo baroccoarcadico, soprattutto dopo la dura lezione del De Sanctis secondo cui il Seicento è un secolo perduto. Parole, quelle del De Sanctis che nonostante il troppo noto 5aggio crociano 5ull'età baUN MORALIST~"- BABOCfJO rocca restano ancora nella mente dei molti come l'epi· taffio di un secolo e più, giacché anche la successiva arcadia ne è praticamente travolta. Merito di Franco Croce è anzitutto quello di essersi prop0sto più che un lavoro completo sul Dottori (destinato a rimanere nelle biblioteche erudite dei pochi specialisti, data la rela1iva import.anza di questo scrittore) uno studio che e colga in movimento le tensioni di gusto dell'età barocca>. Vale a dire di aver seminato attraverso la storia morale e letteraria del Dottori il rapporto fra un letterato d'anlmo e di origine nobile e le correnti letterarie nelle loro aderenze e nelle loro fratture con la vita pubblica. E* pur vero che quest'ultimo punto, a nostro giudizio essenzia-1 le, è qua e là soltanto suggerito o accennato, !orse * ,li Giri.I' f<'llrl.1'('0 l'E.11E' troppo spesso concedendo per iscontati i movimenti storico-soc1ali che dilaniavano la vita pubblica del secolo, la cui conoscenza è necessaria non soltanto per comprendere le reazioni sdegnate del moralista Dottori, ma gran parte della poetica dei letterati del tempo 1 dai cultori del genere eroicomico (non solo il Tassoni, ma con il Dottori il Lippi, il Neri, il de' Barài, ecc.) ai satirici (Soldani, Rosa, ecc.): quanti insom~ ma, capitanati dal Testi, indicarono quella curiosa contraddizione del Seicento, tutta imperniata sul disordine storico-sociale, per cui reagendo con violenza all~ moralità convenzionale cd al linguaggio accademico e idillico finivano in una convenzionalità non molto dissimile. Carlo de' Dottori muore nel 1686, quattro anni prima che l'ultimo antimariniI smo si c.rmasse ufficialmente contro la barbarie e la lascivia seicentesca. nella costituzione dell'Arcadia. ' Ma anllmarinista (sia pure marinismo del Bertanni, come precisa F. Croce) era di già il Dottori, e tutta la sua vita poetica è nel ten· tativo di rinsanguare i moduli secentisti con nuova, sincera efficacia, sia nelle forme del comico sia in quelle di una nobile tragicità (Aristoùemo), l'u11a e l'altra mossa da un palese desiderio di correggere i mali del secolo a suon di ingiurie o di esempi. Si direbbe che quanto avverrà nell'arcadia presto degene· rancio, è di già molto spontaneo, e un po' confuso sul· le prime. nel Dottori; cosa altro infatti si riproponeva l':ircadia nelle sue manifestazioni più sincere se non di ricon jurre nobile umanità al:a poesia, scrostando il mondo letterario della barbara super!icialità ed innervando in esso sulle sepolte radici del classicismo i rami di una nuova sensibilità? Se in gioventù il Dottori aderisce al com· promesso letteratura mondanità, pure è già presente nel giovane padovano quel· lo spirito nobile, ancora assai condito di superbia, che per tutta la vita egli cer· cherà di separare dalla sciocchezza delle leggi del mondo. E bene appare dal saggio del Croce, come si!· fatto tentativo riesca dlffi· colloso, sempre contrastato e contraddetto dall'influenza dei modi dell'epaca, per cui i primi tentativi del genere comico ,appaiono semplice stridore di parole anzichè ribellione autentica; e la carica di umanità della prima poesia difJicilmente si distingue dalla sfrenata sensualità dominante. In questa opera di decifrazione fra l'autenticità del Dottori e l'influenza dell'epoca, il Croce accompagna il Dottori fino alla maturità, In cui il e modo> della favola eroicomica, cL'Asino•, si interrompe nella contenuta e reale drammaticità dell'episodio di Desmaniana, annunciatrice dell'eroismo malinconico e severo che sarà della Merope dell'Aristodemo. Come il nobile moralismo del Dottori aneli a tradursi non in uno schema ma in un autentico concetto di umanità, lo si osservi appunto nel gl'adualo evolver· si degli aspetti in cui il Dottori ravvisa l'onore dell'uomo, e la personalità superiormente sdegnosa 1_el letterato, fino ad accennare, protestando contro l'abbominio dei bravi, motivi sinceri della libertà individua• le, identificandola con la degnità e con la superiorità stessa. Da questo studio ap· pare che già nel Dottori si Biblioteca Gino Bianco annuncia una nuova civiltà, la ricerca di una nuova vitalità che rigettando il codice barbarico medioevale ricerca motivi di vita nel mondo classico. Nelle e Confessioni> del Dottori, non 60lo si ripudia ancora una volta la violenza della soldataglia, ma il culto della degnità e deUo onore supera la rissosa vittoria che si ottiene nei duelli - e istituti barbarici> - e si riallaccia al culto della romanità. Il Dottori, nota il Croce e allarga la polemica contro quel crudele costume a polemica contro la cult.ura su cui esso si fonda, che non gli appare soltanto indegna di una civit!à cristiana, ma estranea alla vita concreta e attiva dcgti uomini, nata. solo da fantasticherie sfaccendate e superbe>. (P. 313) Le e Confessioni>, ultima opera del Dottori, sono presumibilmente del '76: nel loro carattere aulobiog~·afico c'è dunque non solo l'autointerpretazione dell'autore, ma la testimonianza del tramonto della età barocca in una sensibilità più moderna e vitale e cosciente che sul finire del I secolo, si denominerà u!fi · cialmente Arcadia. GIAN PRANCO VENE' li capo del gruppo di scienziati dell'esercito, dot• lor Richar'Ci Weiss, il quale ha partecipato alle discussioni con Hieronymus, ha dichiarato, al termine della riunione, che per OI'a l'esercito non ha avanzato alcuna proposta per sviluppare l'invenzione; ma ha subito aggiunto che egli stesso intende esaminare più a fondo l'idea. dell'inventore. Ancora una volta, dunque. gli scienziati fanno invenzioni più grandi di loro: s: legga, in proposito, il drammatico libro di Robert Yungk, Gli apprendisti stregoni, uscito recentemente per i tipi dì Einaudi: in esso il celebre giornalista svizzero, autore de Il fut.uro e già cominciato, racconta la storia allucinante della fissione nucleare. A un certo momento i fisici atomicC non credettero nemmeno alla loro grande scoperta. tanto essa era disumana: Enrico Fermi, per esempio, nel 1934 er3 riuscito a disintegrar-e un atomo di uranio ma 1 interpretando erroneamente il fenomeno, pensò di aver creato un'altra sostanza ch·egli chiamò, infatti, transuranio. Poi la corsa alla bomba atom:ca ebbe inizio: dopo Hiroshima un altro scienziato ebbe l'incarico di calcolare. quando si trattò di mettere a punto la bomba H, se non ci fosse il pericolo che tutto il globo terrestre diventasse un immensa palla di f\.1oco. Insomma, la transmutatio materiae degli anUchi alchimisti aveva preso la mano ai moderni scienziati: che adesso vorrebbero fare marcia indietro, autocensurarsi, non pubblicare nulla dei loro gen!ali esperimenti: se la « ragion di stato• non lì costl·ìngesse a inenarrabili compromessi con la loro coscienza. E ci si mette pure il dottor Weiss: che, ·a nome dell'esercito, f:nlrà - molto probabilmente - con il firmare la condanna a morte di tanti uomini che l'ingegner Hleronymus forse pensava soltanto di sottrarre a un doloroso squilibrio fisiologico. ELIO TALARJCO

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