la Fiera Letteraria - XIII - n. 17 - 27 aprile 1958

Domenica 27 aprile 1958 ,. DALL'UMORISMO ALL"AMAREZZA * P1\RABOLA DIION~SCO * Un dialogo ora cauto ora vertiginoso. freschezza <l'imma- gini. ingenuità 11011. ignara, accettazione riel mistero. e uoa matura e costante severità lirica. sono nelle sue opere * di ALDO CAMERINO Thbi. 111 un certo periodo della mia vita, ad' occuparmi direi quasi professio– sionalmcnte dei proverbi. Stanco delln sapienza dei popoli. m'ero messo in men– te di rovesciare detti e proverbi: dando una specie di aneddotica burlesca e ri– danciana che ebbe. allora. i suoi amatori e fedeli. Intanto. come succede. m'anda– vo rncendo una cultura. Accumulavo proverbi e li serbavo In mente; 'perchè non m'è mai andato a .genio 1'uso di schedare lo scibile che mi interessa. E quello che vol3 via. vuol dire che non è fatto per me. Tra i detti più memorabili, pur se logori per l'uso e pur se hanno. per la stessa ragione. perduto efficacia: " il mondo è bello perchè è vario,, pare– ,·a il mio mqtto. Quando dicevo o scrive– vo. convinto: guardati dal lettore di un solo libro. pensavo: e cercaii per amico uno che in testa ci abbia tutta une ben assortita libreria. La virn del lettore è, pur se si 'tratta di un sedentario. eccellentemente avven– /i;U\f()sa. Oggi gira terre inesplorate -col capitano Cook: domani i cieli con Dante: e poi la sua stanza con Xavler de Mai– stre e poi il cervello di uno di codesti psicologici: e non mi pare. a questi lumi di luna. sia il caso di far dei nomi. Se a questo mondo c'è uno che ami il me– stiere. che lo eserciti ben più per passio– ne che per i quattro soldarelli che gli riesce di c~varne: sono io. Le sorprese che ho avuto. non le cederei in cambio del Cataio. E proprio quando il mondo par fitto di grigiore e nebbie vane: pro– prio quando le speranze vengono a man– care e par di dover rileggere i vecchi libri, perche i nuovi non apprestano vi– vande sufficientemente appetitose: ecco che si fa una scoperta. Potrà trattarsi di un capolavoro. O di uno scherzo riuscito. Di un colo!SO. O di un nano ridente Piacevole. Mai disperare. badate a me. E sentite quello cbe m'è capitnto, re– centissimamente. Non posso nemmeno dire come mi giun– gesse il nome di Eugène lonesco; nome romeno di uno scrittore di teatro che abita in Francia e scrive in perfetto e ben snodato francese. So che i titoli delle sue commedie. delle quali non sapevo as– solutamente altro ohe il titolo. mi invo– gliarono. Ecco un'occasione per te, ricordo d'essermi detto. Dopo tanto sgobbare su terreni non sempre produttivi e fin trop– po spesso sassosi e brulli, vedrai: questa volta ci troverai la tua convenienza. C'è chi !iuta un libro. e pretende darne giu– dizio equilibrato ed esatto. lo giudicai da qualche titolo. E ci tengo ad affermare: non ml sono sbagliato per niente. Questo. che ebbi dopo una attesa lun– ghetta che m'aguzzò l'appetito. è il vo– lume primo del ,, Thè.itre )) di Ionesco. uscito presso Gallimard., il secondo vo– lume non è nemmeno annunciato. Si può aver quindi l'impressione che. a tutt'og– gi. queste trecento pagine rappresentino. del nostro autore, le opere complete. Co– munque: io lo giudicai e lo giudicherò per i miei lettori da queste. Non ricordo una recente del libro. Non un "pezzo n, trovato sui giornali. in occasione della recita di una di queste sei che. per il mo– mento. chiameremo n commedie n {vedre– mo che la definizione è tutt'altro che esatta). Su Ionesco ho letto solamente le quattro pagine di prefazione eh~ .Jacques Lemarchand ha dettato per 11 volume. Lemarehand è buon critico di teatro· lo sanno quelli che lo seguono. settim'ana dietro selthnana. nel n Figaro Littéraire "· Ma non direi, in questa pre– faz.ione. il critico abbJa inteso impegnarsi. Piuttosto: ha voluto dare ai lettori l'im– pressione dell'effetto che Ionesco fec~ sugli spettatori delle sue opere tea_tral1_. C'è riu:;;cito benissimo: in una specie d1 brillantP. compendiosa e recisa condanna delle persone che son fatte per non ca-' pire. p che si devono essere trovat~. ascoltando queste ora giocose. ora ~uc1- dissime. ora divertenti. ora drammat1c~e. ora tremt>nde e sempre ispiratissime b1z: zarrie, come pesci fuor d'acqua: ma pe!:=~I irritabili e intolleranti. deciSi a vendi– carsi di chi dovettero credere si f<?sse fatto gioco di loro. In qu;1nto alla 11ventàu dei personaggi e delle vicende in coteste invenzioni: d'accord o con Lemarch~n~. Queste caricature ci somlgl.ia~ o più d1_n– tratti eseguiti con la puntigliosa metico– losità di un fotografo mancato. che tan– te volte avemmo a deplorare. seduti da– vanti a un palcoscenico e ad attori che recitavano commedie tradi7,ionali. C-è di più. L'uomo che legge. si sa. finisce con l'andare sempre meno a sen– tir la comm<:dia. Molte ragioni furono addotte a questo comportamento incontra– vertib.ile· e io ne aggiungerò una. che. se è stata ,;,essa avanti. non mi par diven– tata popolare. Le opere teatrali, da gr_an tempo in qua. e fatte le rare e debite eccezioni, sono così in basso da non aver nemmeno il diritto d'esser prese in con– siderazione come opere lettera rie. Qui sarebbe. si. il momento di far nomi. Ma perchè commettere inutili cattiverie? Per– chè non fermarsi e contentarsi di una constatazione che ammette pochissime obiezioni (che io per primo. è certo. ac– cetterei più che volontieri)? E ditevi un'altra cosa: il teatro vero, tollera la lettura. Altrimenti. si tratta di quei sot– toprodotti ai quali alludevo poco fa. E basti, su questo punto: che dottamente potranno discutere gli ostinati, e bene– meriti. frequentatori del teatro di prosa del millenovecentocinquantotto. Ricordatevi. adesso. che Alfred de Mus– set pubblicò i deliziosi scherzi e nonnulla. le poetiche piccole rantasie dialogate che scrisse. col titolo generale: 11Thèiltre dans un fauteuil 11. Era convinto, quindi, di aver messo insieme una felice raccolta di dialoghi da leggere: non immaginava di vederli. anche i.e poi li vede. rappre– sentati. Commedie e drammi da leggersi. stretti fra i braccioli di un.i poltrona, se ne posson citare a bizz.effe. Tra questi. pur se si presentarono a numerose ribal– te anche nostrali e trovarono gli allori che le t'ecitarono, le strane, le incredibili, le estrose e ridanciane e cupe e moltico– lorl e trepidanti fontasticherie e burle di Eugène Ionesco. Nel volume del suo 1• Théàtre ,,. pubbli– cato adesso in italiano da Einaudi, la successione delle opere segue l'ordine cronologico. Primo t( pezzo 11:,, La canta– trice calva "· dov~ la cantatrice calva non c'entra per nulla. ed è uno scherzo. nel titolo, che s'aggiunge alle moltissime del dialogo di questa "anti-pièce 11. Una ca– sa borghese. Due sposi. L'attesa di una visita, di due altri sposi. La noia e il ripetersi di frasi balorde e vane. Un ac– celerare bellissimo del vacuo discorso. fatto di luoghi comuni, di stupidagini ge– nialmente antolo,giz.zate. Fino al parossi– smo finale (per succedere. qui non suc– cede niente): una sfilza di scioglilingua che es-ce dalle bocche dei protagonisti a ritmo precipitoso. Che eos·e. questa <1 anli– commedia ),'! E' una satira scoperta e !a– cile. E' una collezione di giochi di parole. lunga e non tediosa, perchè magistral– mente rinnovata da un ragazzesco talen– to, su temi vecchissimi: e vèdetevi la se– quenza delle !Jtorielle; e l'intrusione del Pompiere: personaggio casuale al massi– mo. e che dà spassosità alla cosiddetta azione. Ma, quel che più conta: questa ~~~~:~~~;:: f~~:r~~itePuiu~~s:;en:ii~~~~ Roi >1) maneggia le sue marioneue con la maestria di un improvvisatore nato. Riderete. in poltrona. leggendo. Non sa– rete come gli spettatori che uscirono dalla "prima" furibondi. 'E vi direte quello che mi son detto io: che e impossibile ricordare. tra gli scrittori del teatro di questo dopoguerra. e non soltanto in Francia. brio fer'C'ido. poetica innocenza, stringatezza· lieve. agilità clownesca come quelli che deliziano a rompicollo in que– sta prima prova dello Ionesco. Questi « pezz.i 11 vanno. a un dipresso, dal '50 al '52. E mostrano l'evolversi dello scrittore; così rapido che lo si potrebbe persino accusare ( in (1 Victimes du de– voir i,; in parte di 1( Les chaises Il) di Involuzione. Nel ,e dramma comico 11 1c La leçon >1 1 che s'avvale anche di ricordi di farse cinematografiche come 1< Arsenico p vecchi merletti)) (alla commedia omo– nima penserei assai meno), un professore pazzo che uccide quaranta allieve segue una tecnica nella quale una felice ma– :J.izia non sciupa affatto l'umorismo di qualità. come avete inteso. particolare. "Jacques ou la Soumission 11, 11 comme– dia naturalista )1, rivela fin dal sottotitolo l'intenzione car)calurale: ma mi pare qui lo Ioneseo non approfl tti a sufficiem.a d'una vis comica che direi all'acquerello. di cui solitamente è felicissimo sfruttato– re. « Les chaises >1 è una « farsa tragica >1 d'atmosfera e di plumbea tristezza; pre– lude, brevement.P. a quella che mi pare. insieme alla ((Cantatrice calva ii, l'opera più bella del nostro autore tra quante ne conosco: a ,, Amédée ou Comment s'en débarrasser ,,. E' destino che un umorista ripensi ai propri giochi. E che finisefl colmo di iro– nie. di amareue. di nostalgie. La breve parabola di Ionesco non smentisce questo asserto. E nelle « Chaises 11 la vena poe– tica e rievocativa e aperta. schiettamen– te; e soverchia ogni intenzione giocosa. Lo scopo deUa vita del vecchio. che deve comunicare un suo messaggio all'umani– tà, fallisce. Sarà un sordomuto a tra-• smettere tale messaggio agli invitati per i quali furono disposte le molte sedie sul palcoscenico. Ma già il vecchio e la mo– glie si sono uccisi: presaghi forse; o troppo impazienti. E' bello. a un artista come questo, che lascia aperta la via alle più varie deduzioni. non chiedere con insi– stem.a. nemmeno tra sé e sé, il significato preciso delle sue originali follie. Amédée ou Comment s'en dèbarasser 11 è in tre alti, mentre le altre commedie, per chiamarle cosl, sono in un atto solo. Qui un morto cresce e continua a cre– i:cere smisuratamente nella ca!-a del tra– dito Àmédée che l'uccide e che continua :=l vivere con l'adultera. Debbono liberarsi di quell'intruso che per quindici anni ha avvelenato Ja loro esistenza. Non ci riu– sciranno. E Madeleine. che dopo tutto r1ma il suo Amédée, commediografo e o:>eta. vedrà Il marito scomparire in cielo. come un pnllone, leggero, leggero, dopo :anta pena. I motivi del trascotrere tetro del temPo, del rimorso e della poetica assunzione che ogni realtà può diventar desiderabile e bella se la si ripensa, sono usati con sobrietà non priva dell'insi– !=tenza che è grata allo spettatore. E la opera si conclude bizzarramente: come è destino. sinora, di tulle quelle dello Ionesco: che sa ridere e non irridere; che fa pochissima parte o nessuna. come quasi tutti i grandi autori di teatro, al– l'amore. Un dialogo ora cauto e ora vertigi– genuità non i-gnara. l'accettazione del mi– noso; grande freschezza di immagini, in– stero {non del tutto dimentico dei rag– giungimenti di un Maeterlinck); pitturi ne e dialoghi che alla frenesia fanno suc– cedere la grazia, e poi il terrore. e poi una matura e costante severità lirica: ecco quello che troverete in Ionesco. An– che se mi par certo di poter sperare dell'altro: non me la sentirei. molto grato. di domandargli di più. ALOO CAMERJNO LA FIERA LETTERARIA Pag. 5 L'l.l"IIOLllZI01\ 1 E EL' IJEHH1IZIQ.Hs DEL Gl'STQ .,·o.,· fl,IST,1 ,, SPIEGARE IL FEi'll(UIEIO * Da che dipcnjle la oinci PE CERTE SIG OREagg,tlivi, in_bianco_e n_ero, d za in virtù dtlla ,_filtal senu colori, e npud1ano la stragrande ma.gidrarìz ogni accorgimento letterario delle coUe~he appartenent.l che non sia quello del ripu- alla élite dei set.Limanali in " diario stesso. Uno stile a ~r~.~~J~~~:~!fa .~irt~t I' UTTO E' RIDICOLO ;[=:i1;~:li:r~:' tosto J!cattive-lle ,~ ;o per~h'e agire in tal moòo. quasi di quelle che non hanno la for- <"Onserva, siano delle donne, tuna di esserlo per natura. come se rientrasse ne11e loro si studiano e si sforzano di inclinazioni e mansioni na- diventarlo? Talché da mat- * turali, è fenomeno che me- tina a sera. ogni loro alli- rlterebbe di essere esamina- vità non si riassume nella t<>in tutti i suoi aspetti. f~1~:~ 1 i ~e!fi~ 8 1~~0~·:;a~~tr~~t cli i]~ li I Cf• I?.\ l.1«I UI coh~o;~:iono<!: ~~~~ù n~~\I: l'altra .. s~l conl? di qual un- 1 co, sarebbe impossibile di- vi rientrano non solo le cam- - assai meno divertente. in petroline,gia: . E non . per cli caritatev_ole. Un di. bene– q~te Tmo e ~ 1 qualunq~e stmguervi l'una mano dal- pionesse della maldicenza. conclus1one. di quanto sulle nulla. p1u v1c1!10 a noi, la volo, sorrirle~te. ma t ernc_, ( ala che abbiano o<>nqui-11'altra. tanto la fattura di dal tipo internazionale Max- prime può sembrare si deve stessa Ire!'ie ~nn. che. prov. (come quello, 111 genere, t st at? 0 • sbafato. un poS t O ognuno risponde agli stessi well al tipo fatto ln casa. riconoscere un .altro segno veduta dogn1 regolare _pa- t~tte le do!'-"e), eccolo ~ nell, or_dme del gi~rno della I requisiti. per variata che ne ma anche le romanziere di cri,;i da aggiungere alla tente di buona cultura. diede "~i:auto oggi fre~do ed 111• curiosità grnerale. . sia la materia e l'occasione. senza peli sulla lingua dalla lista. Le donne cl tengono il via alla marcia delle< cat. cisivo al par duna lama. Sono domande_ che nsor- L'intento .e il procedimento Sa an alla Moore ed alla d'occhio e, per paura d'es- livelle,. a riconfront~rl~ Tanto_ c~e su ognuno sem- gono spontanee sempre che risultano identici· carpire e M ~ l' (P t ie sere 1mb1ogliate, lo fanno con. le sue feroci seguaci dt bra di ,;edcr nereggiare u~ ci ritroviamo a leggere qua)- lasciar indovina;e sempre e a i~us. cr_quan ° ql · ricorrendo ad una lente dt oggi par proprio diventata cavernoso schermo: e SI c!1e loro e pezz~, C! e ~erv1-lqualcosa più del!' aspettato. ste ultime formino un g~u~- ingrandimento che ci tra- un'amabile contessa Lara. <:?m~rende come tu.tto. al– zio >. ~ a r_1su.ggenrcele del presunto: e di specie la- petto a .se. co~ caratteristi- sforma In mostri. Di chi è Son tuUe figlioline di Lon- l ~ng1ro, attraverso il filtro ade~so e st ~ta 1 acidula con- le. nella sua indiscrezione. che ben squalh~e nel mono: la colpa? Del rotocalco? Ieri ganes1: purtroppo, oggi. or- di quel l'!erume. P_\end a un fe~~ione_~e1 rctros~ena ~ _de- che valga 8 modificare una tono n_ccend~rs1 e speg~e_rs1 un Petrolini di sesso fem- !anelle: e fan del loro me- c'?!ore diverso. ptu scuro. gli mcei_ti del me~tiere sprnt. interpretazione. a mutare un dclln 1oro diseredata ltbtdo minile non sarebbe stato glio per mostrarsene degne. pm tet:o, , . tellata 1.~ pubbh~o da ~ma consenso: e quasi sempre in scandalistica). concepibile. Oggi si applau- Rapide e sbrig~tive, si ser- M~ ciò non equ,val~ 8 ; 1: tra_ le piu_ rntrnp_ie nd enti di senso negativo. con una for- l\Ia ormai le e cattivelle, d~ una Franra Valer! che. vono d'un penodare spez- !~ggi; dal bt.,llo, dall a_r 0 tali 'cattiv~lle >. la _Ceder- te inclinazione verso il ridi- sono tante che nell'unifor- senza essere un nucvo Pe- zettato e sprezzante, tutto moso. O cre~e:emo davver~ na: la Camilla. Autri:e per colo· si che si possa riporre mità del loro modo cli agire trolini, a tratti pur sempre sostantivo e verbo, senza ch_et"u~l~ trl llllor~.o a noi l'appunto di un succ111to e mali.gno assegnamento sopra e~1s a 1 e o e I armo- succoso Jibrc-tto, il cui titolo: un effetto di sorpresa e di nioso ~ c_he lutto quanto an- attraendo seni.a deludere. si d cora c1 s1 presenta sotto tale accontenta di poche parole: 1 con ~nna. . ., .. apparenza sia. perché falla- Noi sic,mo Le signore (Lon-' Chi lo direbbe. Dcli m- ce, da evitare come una ganesi. :Milnno). A patto pe-ldiffe.r:e~w. della r.:edd_ezza: trappola arrugginita? Per- rò che la qualifica di e si- al pm mcrespat~ ~ iron)a, ~ 1 ché, alla fine. in un cosi osti- gnora •. asi::irando a desi- so_n fa tt o un sigillo dt dt- nato rifiuto non c·e la per- gnare un'intera categoria di ~tmz1on~- P_assano attraverso snasione di metterti al si- intransigenti proressioniste. 1 • cataclism: 1 se~za scom~or- <"'Uroda illusioni e delusioni? sia saputa interpretare. poi si:. semmai st n~za 11d0 I oc- E che cos"è che [a scattare che non più di grazia vuol ehio. Tutto un gioco? Il loro rosi Jrosamente la molla essere rivestita bensì cli se- scrupolo. nel lavoro, rag- delle nostre e rotocalchiste,? verità. e più che di sorrisi ~iunge quote da _far_perd~r~ Sembra che abbiano timore vuol essere aureolala di fla- il pane anche 31 piu odiati di lasciarsi prendere alla gelli. Non sono esse. infatti. crumiri di genere_ maschile. sprovvista dal sentimento. le nostre giustiziere? Per S_ono sempre le pnme ad .ar- In ogni sentimento paven- quanto sotto sotto lo fac- nvar sul e l~.ogo del_ disa- t.ano lo scivolone sentimen- ciano ridacchiando. all'ester- slro ,. Non ce avvemmento tale. In ogni rosa subodo- no hanno assunto l'aria se- di qualche risonanza extra- rano l'asprigno dell'aceto. In riosa di chi e costretto a politica che non le trovi ogni stretta di mano lamen- spingere l'informazione fino schierate in 'prima linea, tano un cappio di spine. A t- alla rivelazione c. in caso di pronte -a sparare. La regola taccano per non essere at- oecessità. flno allo scandalo. Idei gioco è tutta basata sul taccate? Respingono per non Come sottrarsi al compito. demolire. sullo sgonfiare. essere respinte? ::,lelle loro =~1~;~;~~~i~iur: !~~ti;:~~:~~ei :~u::~~dr~~~Jr=~~~i~~~~drC:i: ~~~u~t1e t~aonilc•:imu;a~~~li~ corrotti costumi del malcon- z1011are senza colpire ti ber- la rivalsa. tra la rinunzia e cio tempo in cui e toccato1saglio violentemente e inv0- La vendetta. tra Ja desola- loro di dover vivere. E. met- 'gliando anzi 11 lettore ad zione e il disprezzo? tendone a nudo le verminose accostarsi per goder lo spct- Anche queste sono doman- piaghe. che ranno se non tacolo come un divertimen- de che non si possono elu- ~=~fi~reNi~ s:;i:~~ini :~~tio;i;~- i~tp~~~~h~a Pr~~:l~b~iac~: g=~~a. s:n!~tt:~:i:\~ialar n~~ fln di bene? Considerandola utilizzazione di tali scritti corso all'involuzione e alla nell'insieme. la loro schiera nella stampa settimanale a aberrazione del gusto. Resta si configura come un valo- rotocalco. il gioco più o me- da spiegare la ragione per roso battaglione dell'Esercito no risulta sempre lo stesso. la quale certe esigenze del della Salvezza. Guardiamole In realtà, dal tempo ciel~ ''iillltJlllilg rotocalco son le donne e non bene. osserviamole da vici- l'Omnibus e andato via via ,'! gli uomini a soddisfarle. no. Chi non vi riconosce le tanto aumentando che ormai ENRICO PALQUt nostre angele custodi? Tuttavia lo zelo da cui son guidate hn qualcosa. del– l'accanimento e tramuta in piacere il loro presunto do– vere. Viene il sospetto che ci si divertano. Ma il loro è uno speciale spasso. Più che da sentimento educativo. risultano o sembrano ani– mate da risentimento vendi– cativo. Non carità le spinge. Due poeti del risorgim·entoebraico di * GIOHGIO U01UA.i\O ~:~s~p~~;io~Y[t Ed~I 7:~~ 1 f, ~ Della rinascita. 1;bralca In stri. ma riac~ulsta la ~u~tilità Se dc •·Le m.1eprigioni ... di versarl. - Io sono il primo tonta.no, e nella fratellanta tra d~ ogni loro ~e ritto, In sor- :iaJ~~~~i8nur::ol~o :~ri~e;~~Jt~~e= ~i~~. s~r~ta~~~te d~e~~n lt~eg~: ~~ 1 t 0 n:C~~l~~osiaj.:i;~r~ ~~ ~~~ot~~~~c~ ~e~lj; ~::01~~: ~:i~ :!1~ m:r:n'l~ iJ~~:o~e~ dma. trapela I eco della sgh1- clelmcnte il1torno a quelli che è estraneo. nella quale si pos- dclla .perdita di una battaglia, agonia - ....... - Alle gen!e gli detta le pa&ine più gnazzata di chi ancora una sono gli :tspettl più appari- sono esprimere I più complessi credo che si possa affermare vita. al1a forza e alla bel- alte, mentre la speranza per la volta si rallegra d'avere sco- scentl di una ricostruzione che, sentimenti dell'an.imo A que- che elcune poesie di Bjalik lezze m'inchino; - a tutte nuova ricostruzione &ll sugge– perto gJi altarini. pur sem- in 60 enni o poco più. è riu- sto glova non solo l'attività di giovarono ella causa dcli~ n- ~~e;!f~m~I ~~everl. ~g~ r~~:tees8r~:!'Ulo p~ùsf:! ii.ci: pre co.n quel tan!o di ~~bi- ~~~:es~lg~[11eell~e:1~n:~~~~= ~!~c;:\1r~nconvatoer~ 0 !11~Ulin1;i; :o;!ru~~~:ui~~~es~~aet~eri~~~ c:1 questa putrefetta Gtirpe - o guerrieri di Giuda! - guo nguar~o. d. 1 maliziosa pea in una terra abbandonata ebraica}, Qutl.nto l'opera del poeta che. nella sua gioventù ribelle alle vita. rapi al FratelU Wl Dio forte e il ~aule la e d1 sottile scrupol<? e negletta da secoli. primi coloni che "ogliono ri- sconsolata. aveva eentato: mio onnipossente Iddlo ... nostro, baluardo e rupe. - m mancanza del quale s1 In modo perUcolare sono costrulre in Pelestina un ro- « Noi sotto ignota stella al In questa e in altre poesie il Se non abbiam mura siem potrebbe sospettare che le s1atb prese ln esame quelle colare n_azlonale.ebraico. Ed è nostro vecchio - popol na- Cernichovskij rivela il suo noi la cittadella: - i nostri cose non stessero propria- esperienze collettivistiche che, caratteristico che in una delle scemmo. figli di vecchiaia, amore per il mondo greco. la cadaveri son la no1tra trin- mente nel brutto modo rac- per presentare eleune peculia- prlml' poes;e dl Bjalik. del - tra mucchi di rovine in sua ammirazione per quello -cee - U nostro cuore e la t t t l • I rltà inconfondibili, honno gh.1- 1891, dedicata alla rondine (e su la notte ., 1 che d1 bello, di torte e d1 glo- noatra 111ura1lia... ~on a_o. men. re a asciar e stamente colpito JR fantasia in cul .-;cmbrano riecheg~i0Te ha saputo cantai e più tardi vfrle c'è nella vita, contro Forse per questo le sue im– rn~endere _tali. esponendone del visitatori o l'immaginazio- i \'e.rsl di Lamartine d1 un le gioia dell'uomo' che forgi~ l'ideele ascetico che gli ebrei magini più possenti sono quel– gli estremi senza batter Cl• ne dei g1ornallstl. Ma vi è un canto su enalogo tema) il con le sue mani Il proprio av- dell'esilio avevano Introdotto le in cui mescola l'ar.lico e il glio. guadagnano in perfidia aspetto di cui si è parleto poeta rivlllge Il suo pensiero venire e quello del suo popolo nel loro mondo. Il poeta, neto moderno. là dove vec:ie con la quel che perdon(l 'n fran- mollo meno o si è dl!cusio In nl pionieri palC'stinesl e li sa- ed h 3 trovato gli accenti più in una terra meridionale pres- rantalia scendere su un quar– chezza. modo assai più superficiale: ed Iuta con paròle che sono In !ltimolenti: s~ il mare, guarda al mondo tlere ebr_aico moderno i fan- D'alt ronde è , 1 terere a è quello delle r:nascita della pnr:e tre11e dal Salmi: ..E se invano cercaste la circostante con voluttà. ne rl- tasmi dei Maccabei ed 1»ser- mente eh~ ciascu~~ di que- ~~;u;re~~~~ae~a \,~:in~~~~ml~~~ ~h~han~~elge~~:!~ 111- m~~Ì luce del sole - per gli oc- ~:r :o~~ie~e ap:ir:sir:~~ ::: ~~~~e d~l:ror:ro st ~~':ne~t ste _ecattivelle> SI farebbe teratura Ln poesie. in prosa o pianto Il seme, henno mie- ~tha~n~:;iat~l~r~!tt~a!~~ mentari delle natura, cteme e epigoni, oppure dove immegi- taghar la mano destra pur nel teatro. tuto lieti? - Come là tti t 1 ll à poSGenti. quelche cosa che ~a na che uno degli antichi erol si di non ammettere di aver E' comprensibile che questo volerei, se ave!!sl l'ale. - ~e· ng; ~ ~ a a.. profong1t 11 s!!:coll l'ebreo non aveva plÙ metta a capo della gene~zio- barato al gioco. alterando la s[a accaduto, perchè del_ rifto- dove crescono I mandorli dellov 5i;~e~~~n, 0 - u°omfni dom:ind~to. sl c_he nci suol oe d'oggi e &Wdi il nuovo ri- v_erità e lavo~ando d! fa_nta- ~1iò d:~1io~~~:a el~u;!s1t~tgl~~ ~o\ P;;::~1/. degli anni la usc~tl dal nulla: - sospen- ~!~h c;~b~:P~~~~~~taunu:aa:\~{; so:a~~n~~mlchovskij e poeta sia. Dalla prnna ali ultima. manifestazioni più singolari o poesia di questo sensibile scrit-1 det.:: 11 sole sul!~ voSlre te- nuova nelle poesia ebraica: di pas sioni ardenti e della bel- son tutte pronte 8 sottoscn- può stupire davanti ad un fe- tore acquista molteplicità di Sle. sospe nd ete il sole" +- E quendo _si pl~chi l'im- lez.za plastica. sa avvicinarsi vere. con la Cederna. che. nomcno che ha messo ços1 toni e nuova delicetezza di Queste sono alcune delle voci pelo della vita e il tumulto con animo gentile anche alle e a parte qualche leggera' e profonde radici nelle vita del açccnti. se pur sl possa dire della P<!esiadl Bjnlik, divenute si arresti ... , ~ de~mi Ja cose semplici e alle miti uun– innocua deformnzione della popolo. ma non può apprczz.a. che ella sua lira manca la cor- P:DP 0 1en e profondamente sen- !orta perche lO m1 a!fldi te della gente ebraica, al ghet- realtà a cui forse talvolta le re tutte le caratleristlcho ....chè da dell'amore Egli divCntn hle, perc~è hanno reso con senza paura all'annienta- to triste dei paesi chiusi al porta il loro modo di ve: ~~~st~al~I~;~~ dd~~:11~ees3:o~: ;ner~~ee1~t~e s~nt~o:taca~~:i~n~~~ ~~~1!taJ1:i1i~pi~:!r:~\le~~~ ;~: ~~~~~e;i pde~lee~~~~ene~ :f:rl~~ll~eilt~a~~~~~- ;!~nla~~ dere _le ~o~e. non !-O~o mai plessa, per la quale la cono- lori del suo p(lpolo. lo strazio P 01 ? et;>t"E\ico e di Q~clla che dei tempi. - un filo nella egli, che non era uno spirito capaci di mventM niente,. scenza dJ qunlsiasi eltro !in- per I<.• persecuzioni la spe- egh giustamente cluamò la rete delle cose immortali religioso. seppe, m alcuni dei E sara magari vero: ma ciò guaggio non è di nessun iio- rnr.za della resurre 1 ione dello ..gen.erazJone estrema do! ser- - che rice~ano in palese suoi poemetti, interpretare con non toglie che tullo. nei loro vamcnto. Stato : ed è il vate che sie al vaggio e pnma dPlla libertà ..; e tessono m segre10 - re.ligjosltà U valore della tra- scritti. risulti ogni volta cosi Mentre cl. rlpromet.tlamo In limite di un'era che si chiude nel suol tordi anni egli (che l'eniglllti ~ella vita eterna- dizione ebraica domestica. cattivescamente scello da prossimi articoli di parlare di e di un'altra che si apre, nel. 1_~21.per Intercessione. di mente chiuso... Sarebbe troppo lungo cercar . alcuni aspetti della letterature &<;prl'ssion,.. vigorosa delle GoikiJ. aveva potuto lasciare Pensate a questo poeta mo- di riassumere alcune delle ope- semb:are predis1~o st o co~ contemporanea In prosa e di gra'ndl noStalgiP ri'Israelc per la_Russia)_ si trasferi in Pale- derno che scrive in ebraico e citò la proreesione di medico. astuzia: se~ondo 1 vele~os1 f~r c~nno dello straordinario un pessato "hc va lramon:ando stino e :,,1s~e.. umile e mode: non con<!see alcun. confine alla descrivere la sua attività di ~~~~a::'c, 1 n ad~pe~~ 8 sv;l~~tf ~ 1 i~i f!~~:~ 10 i heIs~:et!:.tua~:;1~~:.::mi~op~[:;P~i~er3~;~:~!~ nfaer e~~ !~ 0 ·.a;ftv,;à P~d7:~~:~1~"1;~~~~:; d~~t~o~s~!· ~;::e~~o ~:r~ af; ~r:11~tto>v::ri~el 1'!\~~:!f~!.epo~~~ primi esercizi nel riferire oggi parlare dell'opera di due che d 1 ann che suona 13 riscossa a~hgtano per mo~lra~e ~he egh cante. che gode di uno spet- quelli omerici al Kele\'ala e sui passatempi mondani cit- poeti che, net! rispettlv11mente e <'a,to di speranza per la ri- dividevo le aso 1ra11om e le lacolo della natura e lo canta, dal Convito platonico '- Goe- t~di~i. subito ~i azza_rda ~ ~elp;la;~ ene~el19~!~~·11 ms~~~~d~ cot;~~~~1;u d~~1r1o~ii;~ia O le ;~:ra~t~~o d~ 1 01f:,ft'd~ ii ~;~ n! ~i~~~èco~ui!~ag~~ tu~;!~ij s~:~ ~ht~vi~à PdI 18 ~:i:l!~e~uisp~:=~! !~r~,ii~e~t: : i~~i!~~n~1;ec~=~ rnelltla911;~/ nd~n c~~is~~~~ro~~~ ~~~~t~u ld~~r;:~ l d::~: ~~~! ~~n~~n::r~~;\a~:ecli1p~~s~~~o,:~ ge:1;~eso~~iv:e d~a:::~la~el- :roe~!fe.ella ~ua opere profes- le ,. oltreoceano ed oltre~ traduzioni sparse In rJV~tc plù nob 1 li e vil(orosi: in tGluni verament~ Ia parola poeta l'usignolo. - il gioco della Questl cenni. necessariamen- corlina. e nelle inchieste a speciali2.2.atl";voglio dire Ch:ijm elci quali rgli trova accPnli sembra rrnc~u1stare il suo si- luce e dell'ombra del viali: te sintetici. su due delle più grande portala: senza tutta- Nechma_n Bjallk e Saul Cer~I- pre!ctici per bollare la viltà g~i!lca10 etnnologlco di .. co- - 11mormorare della fon-: cospicue figure della moderna vi.i l~s_inar. pre_re_renza a ~:i::i~,~~ Po~:~f'~~tat~: e :~ 1 ~ ~rJi;ud~ k7:c~~~e~h~·e1dfé~ l~e~~ lu~eci'1~utrt: ...diversa è la tem- ~eac~ 01 :uvr::b~1:s~~:ntt. .. ~ l rae~~~v:~hemof~c~~:~v~;net~~t spos~llzi e clivo~7, 1 : incorona. segnarono entrambi uno tnppn W<'Va trovAto la forza di rl- pra di Saul Cernichovsklj che Qui e negli orlgln 1lissiml voci diverse e toni. forse più Zt(lnJ e bnttesim1. feste e di notevole imporla11za n<'l ri- br-Jlar~I all'oppressor<' ed ai se- nacque ln Crimce e mori a Ce- Idilli pieni di serenità siamo modesti. aderenfi allo spirito villegjit'.ialure. corteggi e in- sorgimento della lintrna ebnil- vizlatofr rusalenuno. all'età di 68 anni lontani dalla poesia consunta delle generazioni nuove) val- tervi~tc d'eccezione: e sem- ca. essi hanno rag,i:lunto une "Grnndlss[m,, è il dolore e e che, !orse, è più vicino al che la vita del e:hetto aveve gono e dimostrare come il ri- pre racendolo col proposito eccezionale perfezione 'di for- immPnsa è l'<!nte: - quale nostro spirito oc~identale. non (alt'? sbocc!are dell'animo a- sorgimento ebraleo non è stelo di ri':elar qualcos~ di t~ c.iu- ;tt ~~:enr~I11:~~~~e~~fta;; : ?t od~~i't~ ~~~r~~a;~~ ..dlllo !f'~~~vf<':~~èm~:~lo~~o~efc~~~'. fi~~lt~or~g\~~~eredecg~f ~?:1~• :o; :!~:~t~uu~a u~nf:~!~~ii!, ofu~~~ t<?. di nascosto. di p:oi~ito. temi più svflriati L'opPrn poetica di Bjalik, ma perè~~ le Influenze di un Ji:Uardare di la. dalla carne tor- Intellettualistico, di ricoslru- d1 segreto. cl~e cont_ribui~<'R Nacque Chajm Nachman rh<' è varia<' molteplice. cnn- mondo p1u vasto e della bel- mentute e de1 seeoll tonnen- done politica ...paradossale ... alla propt1.laz1onc di verità Bjal\k in una po\•Cro cua d<'l- tlrnr nn('ht' canti per bambini, lezze greca e. diciamo pure. tosi: c'è !orza, freschezz.a e ma fu ed è il risor,rì'mtnto di altrimenti cond~nl'at<> 11 ri- la Volinla <'. dopo un'lnfamda idilli. legg!'nde <' canzoni: tal- dell'atmosfera pagena. sono as- nop c'è nulla di lamentevole. un popolo. con tutte le sue ma– manere sconosciute. Mentre p1'rtirolarmente tri~te, comin- voltn in <'S!d è a('rennato al sai più forti di quC'llo chr non di decadente o di artificioso. nifestazloni e con tutte le sue e dalla pienPI.Zfl della loro ciò giovinetto f, scrivere vcr.sl d's~idio tra I' monrio antico e siano Mat<' Pt'r Bjalik. che ci E quando egli si avvicina a forme più diverGe: anelito dl conosce,~za che· non può a r:AuP~~~ li.df> rl~rp~~~~ve:s~e1:: d~lr.;ì 0 g1::~ntr~~ 1 c:: 0 arlv~{'r-i0Ql;~ 1~ ~~a~eh:~ 1 /u°dt:nes:of~~~;apr~ ;roe~fl~i l~e:~st~gi;c~er'a1e p:: ~s~~~~~~nee,d~~u~fch~e~g~ meno ~ 1 der!v:ire ~l lettore IPtteratura di altri Pee~i. si rl- venlrC' e l:i rinascila; talvolto e caratteristico che una delle tichc gesta del popolo che vi- di molto vivo e profondo. DI una Pili approfondita espe- vPla p<'leta originai". modPrno il canto <chr :weva trovato i prime po<'sie del Cer.nlchovsklj veva nelle sua terra, contro le questo rl.florire .di cui assiitia~ rienza... " Uen radicato :mchr stlllstlcsi- o:uol accenti più mesti nel rie- c::i Intitoli • Dlnonzl alla statua rormf' e gli ideali sorti nel- mo a manifestazioni tanto evi– Fatto sta che. se si racco- ment,. .nr.lla tra?izione ebrelca vocare la chiu~a tristf'Z7fl ~f'i di Ap?llo .., perchè In e~ sem- l'esll_io, ~I.i fa":"o t:0var':_ ac- denti e cosplcue. la poesia à J?liessc. senza indicazione di Con B1ahk _Ce,m. qualche mo- J>h<' 1 t_lsc01 1 sole1t cl~.lla Pol~-i1el ~ra v1~rare lutto.Il lascino eh~ c_enli ep1c1 ~d I toTI.1de~h an- stata_ ad un tempo_ causa autrice. un cnmpionario di do. con gh ~Itri .scrittori d! rR1U!'1un2e ~emc cm ai'(' vibra- 1ell~111~moes~rc1tò. nel secoh hchl c~nlon_d~l popolo d ,tsr_ae-ed effetto; per essa si potreb- simili scritti.. scelti dove. _an- ~~s~srt~epu~~~"\~~~~\~i°ve~~~sasot ~~~"~Je~i~~~::td!~/~e~~~a~Ì f~~! a;r~:ae;~•do .cli ritto e ge- ~~e E~:~d! ~eNe sTi~~rft 1 ~~~}! ~=~g:r:tl!~:sa~1oG&1~i:aidl~b~~ che nel particolare fabbiso- tanto nelle O"f>i(hiere. nf'lle f'!ìrAck o pc:- r,<::1ltarC' la fa\lca .. . .. - '.\ te: mi rlco- redenzione dell'intelletto e nel- serlre che- mollo de-1 moderno imo. la lente ciel rolOCAlcO cnfnpoo;lzlonl ct',,cca~lone " nC'- della piccola $tenti.' che prepe- nosei? - lo 11nnn l'ebrro: la giustiz.\a sociale, che ha ft- Israele !li d,..ve ai ooPtl L-------------------------------' risulta messa mc&lio a fuo- &:li scritti di Rabbini e Mae- ra la redenzione. e noi siamo gli eterni av- ducia nell'avvenire, anche se GIORGIO ROMANG

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