la Fiera Letteraria - XIII - n. 17 - 27 aprile 1958

Data la sow11bbondanza di scritti che ci pervena:ono con 1,– e~pllcita richiesta di 1iudizl puticolari, comunichiamo 1'&'11 lntereuatl che òirettore e redazione dell,i ,rtera• sono as– solutamente tmpoasibilitati a dar riscontro a queste richieste ·, I tA FIERA tETTERARIA sa dipendesse dal cattl\·o funzionamento dc.lrirnp1nnto. o per !armi mettere in regola col pagamento. ove avesse ri– scontrato un'eventuale in:rdempienza ai cosidetti termini contrntr,uafi: li seguiva come una ombra Sesto. qur-!lo che tra– scina ti piede. il qua,Iè n)f ha detto che se 1.wrò bisogno di farmi porUlre le valigie. un altr'anno. mi ricordi di lui. e. tutt'al più. mettendoci un po' cli dro– ga d'un giudiUo acre. ma. dicevamo. spontaneo: parlo per un altro esempio. e più seriamente. della pittura come d'una trascri1.ione anch'es~ spontanc~ e direttR d'una visione già matura e conclusa dentro di noi: parlo del modo di giungere a tale trascrizione con la facilità e la felicità d'un canto pieno: parlo d'un credo declinabile m c; m.– ni freschi e vivi. addirittura e.5emphlri: parlo tuttavia in un modo che. per es– sere orma.i inconsueto e fuori del me– tro critico-letterario usuale. anziché preso per ciò che è e valutato nella ~u,11, ì\li stupisce. in un paese così deserto, \·edere tantn gente in una \'Olta e a un'ora Lanto insolita. in più con un tempo do lupi. ' ì\li sembra che lutti quei i.ignori con i loro buoni propositi. che erano in e(. !etti cattivi pretesti; per mettere il naso jn casa mi.j, siano venuti apposta per' sollecitare un'altra 056ervazione che vo- giusta misura.. può essere facilmente ri– tenuto un modo iperbolico di es1>rimeni. l\fa• tor,;:e è giusto: nell'ordine costi– luilo. chiuso. impenetr&bile. quale il mondo della critica. contemporanea. c'è onilni la soddisfazione piena di un;i mèta raggiunta. nessuna ombra di so– ~pelto turba le coscienze. I ,,aJori vi sono inventat'iati. catalogati. incaseJl,ati, custoditi :11 ~icuro, ormai deflniti. Nelfa loro posiziohe di comodo tutto è cosi chiaro e natUJ'alc che anche l'esprimer– si in mar\iera arbitraria. 11.llucinata. fu– nambolica. fa parte della normalità del., le cose. Chi urà dunc1uc l'avventflto che osen\ gettare un SM!IO neilR quiete della piccionaia. senza che lA taccia di inc&uto, di troppo ;i.rdlto, di folle ven– ga a bolln,rlo? levo (are sui c-ritici. r Quella luce (iltrata attra\·erso le mie peri.lane non potrebbt paragonarsi a quel pizzico di ingegno che ,ciascun ar– tista. minimamente dotato. dimostri di avere già agli ini7.i d~Ua -,ua attività? E quei sismori cosi premurosi. non fanno pensare alle \';trie categorie dei critici d'arte? Per primo iti presenta il medico, cioè il curato;·e; ti dice parole di compren– sione. di umana soUdHieti e tu ne ~i quasi felice. al pen~iero di tanto al– truismo: ma subito dietro di lui l'altro. il critico-funzionario, il critico-b,irocrate. Quello che const.1t.a e verbalizz.a e<Jn freddezza professionale. E. ancora quel– Jo di essi che stabilisce in tcrrntni con– trattuali Ja legalità dell'utenu. ci~ sta– bilisce se sci dentro o tuori de.lrordine costituito: se sci jn reg:o,la col p,agame.n– :o dei tuoi tributi alla. , società della luce, vale a dire ali~ consorteria del– l'ingegno. lnflnc li crit.icç-t,ortabagaoli. che ripasserà tra un anno. ~ le co,;e ti andranno per il meglio e Avvenà la partenza per li trasferimento nei ran– ghi superiori. Costoro, a pen.s.1rci bene, mi richia– mano a mente la solerte attività dei necrofori, pronW come civeqe. al primo Jezzo di cadavere. Qui, per cadavere poHi&mo anche In– tendere lo spirito già mumn1iftcato del– J'artista, pronto. come came In scatolA, -a essere gcttatç sull:l piuu da quegli nitri runcbri impresari. che sono i gros– si mercnn!.i d'arte. (Anzi. 11.tal proJ)O– silo. mi 1>c1·mcl!o una breve divaRA· zionc e digressione nella !lpecie d i in– lerrogntivi retorici: non abbi11.mo forse rinunzilto nd altra protet11ione pi ù lu– crosa per non entrare nel glro di traffi– ci .spuri cd illeciti? Ma chi a,,rebbe al– lora sospettato che. rifuggen do per no– stra natunile ripugn11111.ne per più nt– finata cducazio,'lc il m c;mdo 'del tr11fflci -anzidetti, snrcmmo mi~t'ftmente caduti nelle mani dì traHlcant.i di'°altro gene– re. che rcgolnno con la senslbìlltà chf' li distingue. le gr11.ndi e~posizioni. I premi. i lanci e tult• qu11.nte le Rllre cose dell'arte?). Ma di ciò non .mette conto occuparsi più a lungo, eh~ li no• stro spirito Cinirebbe per euerne cont11- minato. pcrdt'ndo quelle bftla analo1i• con la (orma piena del ciottolo di flu!ne e con la musicale canna. al cui ,ii dis~t' più indietro. A noi basi.i la libertà I rll CAntare al vento. come la cicalii. della ravol-a. a conclusione di una attività as&idua, co– me queHn della forniica. A noi bMtl poter parlare scmplicement~, per luoghi comuni o, ìn più augurabile Cli~. per ~pologhi, J>cr pllrabo:le o pèr analogie favolist.ichc o fiabesche: ,en7.a ricorrere a termini astrusi e spesso anche di cRL– tivo gusto. PnrJare. J)f'r fà'rsi 'intendere e per intendere, un !ingut1.ggio sempli– ce. convinto e. volend0. anche scabro. comunque essen1.iale. •ctò· anche se, per gli altri affermare le cose ne-Ua loro semplicità natutRle può ess'e-re• conj;ì– derato iperbole. Anzi. col tempi che corrono è più faC'ile che P""ì ))er iper– bolico. tanto per un esempio.· il conte– nuto. In ~ostanza di quastll tnÌa· lettera scritta a lei. anziché le atre.r muion ì del tenore della seguente· che' les.si in oc– casione della mostra di un gio,'ant' astrattista. ~ , Può anche dnrsf cht sintt dei ti.pi che hanno bisogno di un vnsso'io e d i una po,,ata pf'r mangiare la vost'rtl ac– ci"ga. E che qualcuno llt la serva. Eb· bene q11csto ~ ,111a acèi!lptJ viva. guar– date nd vostro portautwa !ta3'tra a ce,rn. \li scoprirete ima /ocomotioa. Que– sto e altre cose può fare quella 'pittura. giocarcvrla a dadi se volete, nitt mcttc– tici la voglia di vinrcre. Se 'siete st·an– chi e non avete voalin di disc1dcrC'. allora potete anche ntldn_-rc uin.• Se ave– te "ogHn di uiucrc. qucsto ;. quello che ci vuole. S/accintrvi il col letto e 8appin– tclo. e ditelo apli om.i.ci. Anclrr. quc$1a pittura è 11ecc-,saria n.U o· vostra vita,. Dati i tempi. i gusti correnti, il ~Ji– stema. le consuetudini ·letterarie in uso nella critica d'arte~ possono benì~– simo nascer~ equivoct del ~guente le• nore: io. ad e'-empio. pRrlo come ho creduto fare fino it· questo momento: parlo con semplicità, dirt'i lltlluralmen· te. senza infingimenti. esprimendo idee ,e concelli sor,ti in me spontaneantente Ora io non è che abbiA voluto get– tare alcun sa11so o mettere scompiglio nel campo altrui: ci vuole altro che questa miA lettera a lei indiri21,.·"\la, ricucita per giunta col tilo d'una con– scguenzialitil che si affld,;\ alla memoria di ciò ·che avevo scritto di volta in volta, tutte le notti che ne avevo de~i– derio, e non JaglialA col rlgore del!~ logica di obbligo. poni,rnto, nei s'tl.ggi di estetica. lo ho .scritto quasi per me. con le di– \'aji!azioni. le disgressioni, forse le anti– tesi. forse le incongruen1.e e certamente con lo spirito della provvi11orietà. solito nelle lettere gettate giù alla prima. E ho pensato a lei che. sLimo. per avere un compn,trno. qua.1i un testimone o solo un inviti\to alla mia modeiita mensa. Avevo anche pensato. in un pri- ~ mo tempa di proporJc la coitituzione di un g,ruppo; cli riunirci in cinque o sei persone che la pen~ano come noi e farci missionari della religione di un parti– colare ordine nuovo nelle cose dell'arte - d;d principi estetici a quelli morali - ma a che ~er\'lrebbe? Chi ci darebbe ascolto? E ch..i si accollc"rebbe il peso e i danni e chi sopporterebbe le lolle di iniziative del genere? Soremmo - lei e io - ~imiJi R quei comizianti di l·ludc-Pnrk. che sfoderano dalla tasca uno i.gabello pieghevole. lo aprono sotto gli occhi distratti dell~ bambinaie, ci !lalgono su e cbminc1ano a parlare nlla desolazione che hanno intorno. Le loro parole cad0t:10 ne.I vuo– to. La gente è, troppo occupatA nei pro– pri commerci r anche I mercAnti d'ute e i c ritici. come dicemmo. nei loro. E qua.si certamente anche lei. iwreb– be I rr iso ~I mlb progetto di t:ostitulre un gruppo, con11idt'randolo una ipcrbolf', non meno iperbole dt'lle altre: mie ar. rermazioni. anzi. più delle altre as:rnrda f' :macronistica. Perciò. tutto sommato. l'unica condi– zione po!'slbile, In questi cui. è la soli– tudine. è 1'01tina1.ione di un program– ma da portiare Rvstnti con le proprie forze: è meglio che io continui R star– mene solo. in questo pnest' de~erto. ln– c1trtato. chiuso in scatola, ove e più facile forma.re Il mio spirito. fino a renderlo 1 imile al ciottolo di flume. ar– monioso come li canneto: in qu~sto pae~e ove un improvviso raggio di sole fa "!petlitcolo degno d'una celeste beati .. tudìnc~ Se ne.llc opet•e che dipingerò s9rà un riflesso di questa rortun~ti. e~perien– za. di questa festa. di qut-st'1.· bcatitu– dit1e. allora icarò ~alvo. avrò detto più cose e le nvrò dette meg:liò e in fflA• niera. più esemplare di quanto &i pò~– ,ano dire in paginr e pagine di nppunlt, in fogli e fogli di lettere. E. una· \"Olta pervenuti n 1'1.l punto. non cl nrà bi– S0l!?TIO di (H programmi. di pen!'-UC_ l'I pruppi. di Cat$i propagandisti. mi"IO· nari del n uo\'O o rdine. t\l tirsr del.le somme. mi accorgo che la vera iperbole. l'assurdità è in questo: d'ei-sere pentito. non dell'aver scritto questa letterR. chè le conaideruioni. le conclusioni che mi part.arono a questo pentimento è e~so medesimo un risul– tato indubbiamente positivo. ma d'es• :;ere ancora fermo nel propasilo di in• ,'"largliela. 11 che dovrò fare 1'1 più pre• :-to. sfidando il ,·ento e la pioggia. che ancora imperversano. ~e vorrò evitare che il pudore. il cosidetlo dspe:tto uma– no. mi inducano d.a ultimo a lasciare che questi fogli marci~1,1no ~ul mio ta– \--Olo. tino al giorno in cui. riordinando il mio bagaglio per la partenza. non li riterrei ingombranti. inutili· e: come tali, li distrugg.ereì. Dicembre 195&. ' DOMENICO PUIUFlCA.TO IL FILM DELLA SETTIMANA * I GIOVANILEONI ORARIO DELLA REDAZIONE 11-13 16-18 lanoscritti. foto e disegni non pubblicati non si restituiscono VERBA VOLANT

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