la Fiera Letteraria - XIII - n. 3 - 19 gennaio 1958

Pag. 2 t~ FIERA LETTERARIN Domenica 19 gennaio 1958 i\lanllo d·Aprlle: • Panorama di Ischia• (Galleria" La Capannina" di Porflrl) LA GIOVANE POESIA Pasteroak e il futuro (Contlnu~ par. I) che la rivoluzione sta per cri- quale, nonostante 1a venera- Sl.all.iuarsi e per corrompersi, Lione per Tonja, JurJ sl sen- ma ne accetta senza ri.serve, te portato da un'alf.inità che da buon russo, la 50:f.ferenz.a ~h~iù~~d~e :\.ft~~~;af~~·d! fe i~e~n~,6~ f; ~~~: ancora nell'Incalzare delle sa. Zivago non è comun1s~ e vJcende, i disperati combat- non può esserlo,. ma ha ri!iu– tent1 che portani i nomi di lato il mondo dei. ricchi (•Nel· GalUulin, di Str?!l'nikov. di la vita dei Ticchi c'era davve– Liverij, di Tlverzln e persino ~ _qualcosa di morboso. Una gli .oscuri personaggi ancien 1~tà di cose inutili. Mobl– régune verso i quali tra- 11 e stanze inutili nelle case, spare "la repulsione del- inutili finezze di sentimento, lo scrittore. Uandamento espressioni inutili•> nel 6UO ~hei~oilde!e;~madnefia r~rsfn: ~1:~o st~ri~~1~;11~0 s~~~ti~~ tegrai.ione che la ijrande nasce dal Cristo e che nem– tempesta Impone alla vita meno un ateo può negare; ma russe: appunto in questo è la ciò che egli (e con lui Paster– sua coralità che raccogl!e le nàk) respinge del comuni– molteplici voci, i molteplici smo e la deformai.ione deUa aspetti dell'epoca; ancorché le storia do nome della ideolo– sue vicende tacclt:ino centro gia, il suo machiavellismo po.. attorno ad alcuni personaggi litico, la sua 1: non verità•: ciascuno dei quali rappresen- e Rifare la vita!• dice Ziva– ta .una particolare situaZ.:one, go .al capo partigiano Llverlj i fili del vari drammi lndlvl- e C1ò può pensare solo gente (Continua da P 11 f• t) rimangono sempre ((di punta»), i quali ~~al~i~:~~;re~:~~;:Si:n~~ ~~\t~~ ~~lo1;,~~;h~o;.r~: bene (o tutto il ma~soltanto dalla par- del resto sono stati essi stessi i primi a stricabile, eppure essi fini- mai conosciuto la vita, non ha te dei poeti post-Quarantacinque. d::tre testimoniani.a del mutamento avve- s~ono sempre col distinguer- s~tito il suo spirito, la 5ua Tutti invero eravamo bene in[ormati (o nuto dopo il '45, usi capisce purché tale st anche se confluiscono tut- amma. Per costoro l'esisten- eravamo in grado di informarci, non man- data la si intenda, più che sul calendario ti in. un destino comune. An- za è un grumo di materliale PoesiediDinoMeni chini O~ario di Caporetto Giovinezza ti duole nell'insegna luminosa alle svolta, è questa l'ora che la memoria arrende o un motivo di marcia militare. Sbendano i passi e.rnatl nella scrilta che sbord~: vi ripete dai balconi dischiusi sull'estate l'aria di vetro i fiori di aspro fuoco, Se èsitl 6Ul pon le ecco l'ombm t'investe, un pesce salta a pelo dell'Isonzo, ti dà tonfo nel cuore non resisti, - coni, fuggi!, presterà il corvo gridi al tuo terrore. Se vuoi esser te stessa non indugiare al segno della Via Crucis, non congiungervi le dita non r:idire contrita Jezus vzame ' k.riz k .svoje Tame •, é altro Jl tuo calvario Non salire all'Ossario dove un morto soldato ti rimprovera la vita. • In sloveno: • Gesù prende la croce sulle spalle•· Soldati a 'l'erni Solo un fuoco dJ bacche e sterpi grami crèplta dal prati: accende i primi astri, all'orizzonte le petrase colline, e oltTe i pilastri del ponle sulla Nera le baracche dei sinistrati. ol fortl:~~r~~~!~~•tabacco si inebriano 1 soldati. Brescia, Corso Zanardelli Ho Lasciato la casa, le macerie della città, corrose palafitte a sostenere controvoglle Il cuore. (S'agitava l'insegna duna porta come una mano nell'estremo addio.) Altre mura m'aocol.gono, une via di luci e di rumori: e lo &Confitta dei miei glornl é già vuota di dolore, è spezzata la punte dello stocco caduta ogni miseria alle mie sP8.11e: cando certo un r:i~o materiale già cata- appeso alla parete - scrivemmo tre anni eh~ 11 .tempo assume nei vari grezzo:·· Ma fa vita non é Uf\ logato e vagliato) sulla stagione poetica fa - sulPaltro. più o meno anticipato O episodi del romanz.o u:1.a ml- materiale, una sostanw. Essa cosiddetta, grosso modo, ermetica: sui suoi posticipato, della reale storia intima di sura dive~sa a seco nda d! c o- stessa, se volete sa~rlo, è un A "'f ( • Per Corso Zanet"delH due cavalli postulati teorici e sulle sue concrete riu- ogni uomo, anche letteraria». me la vicenda_ é mes.sa a e!em~nto che con.tmuamente lf • ...1., ID mCD10l'i8 tirano un cocchio. battono gli zoccoli: scite, che Falqui non si stanca di ricor- . Insomma, la. dimostrai.ione cui vuol ;:::~ec~~ 1 J~ ~~~tt~:~:!tr~~: ~or;;~n~;rio ~n ~e~~oill~;~ tra la !olla che va l'occhio ll perde. dare :.1gli immemori. Ma oltre le colonne ~ungere Falqu1 ~on questo ~o .Reperto- sicale delle epoche e delle mazione è la vera chiave del Perchè il mio giorno è fotto Sono tenni al semaforo che un forte d'Ercole del '45. che Mare magnum, che rio (no!1 ~ntC?log1~,!1on fio~1leg~o), vero stagionl: si pensi allo spazio romanni.o. di gridi e tanto sangue, vento combatte in un'assurda danza che marasma, che baraonda! e proprio 1_nd_1ce d1 c1_òche s, scrive c_ome che oe<:upa nel romanzo la Il dot1or Zivapo non è un perché ho rotto i ginocchi poi col ve rd e procedono. ' Ed ecco la prima utilità del Repertorio, poesia e ~1.ciò che s1 dice ~ulla poesia. e fl!ga della famiilla di Juri romanzo politico e Il suo pro- Col verde che semplicemente ha voluto mettere un ponendosi 111 mezzo alla disputa ammo- Z1yago da Mosca, nelPinter- tagonlsta ~on è un eroe poli- imploran.dcTi un segno di pietà, che dà passo e colore ella speranza. poco d'ordine nelle idee, non certo per nendo j fanatici sia dell'una sia dell'altra ~mablle viaggio verso l'est tico, in questo appunto é la perchè ha t-utta frugata la mfa carne F )' 117 tappar la bocca a questo o a quello, bensì K assurda" (perché unilaterale) posizione, In un treno eerico di soldati sua fondamentale libertà la i! vostro urlo, o sirene, or ., ., ia Reg-nqli per portare chiareua e ordine nella di- è che 11 chi non si lascia accecare dalla c~be~i recano verso li fronte sua apertura verso il !uti.iro. dolce è la notte agli occhi..., n tuo nom è 18 foglia b · !~%s;~n~~~o~ir:t~~~tt~~:ti:; f ~~~~;: ~~~r~cr()g~f e Pf:t~u~il/~f o~i;r~~~~n: !~~a~s~~i: ~Ilco<;;r~ 1 J1i,te~~ ~~~~~ ii~a;~~n~è i~: il sonno gid mi tlene. ::pl~~a~~r:i:ornelevllelnt 1 oe,paunr-~olee ~:cllna a vento, guardate che si ta questo e non tinuazione, volenti o nolenti, di quelli di. . . 1 rev mesi est vi del gran parte un fondo tolsto- quest'al\ro. e che è su questo dato di fatto ieri», pur rimanendo fermo che « le due Tif~o a V~ryklno; o allo jano. e di tolstojano esso vi- Soave, non più mesta, dei tuoi passi, con triste acce.nlmento (su questa realtà) e non sui fantasmi che dl,signazioni non _c~nt,addisUnguono più :~a~\ 0 z~t:g:~i~al ~~7!~; ;;:'~f ~~~i~i:u::~rtf; trema la voce ancora La tua voce ml chiama, duole ferma · dovete discutere. giacché è questo, e sol- ~ 1 stessi poeti d, ,en e d1 opo•» _( ...); operanti e.Ile spalle dell"ar- multiformità della vita e del- In me, e se ne colora e come stNcca In cuore se picchietta tanto questo, ciò che i giovani poeti di '.non perchè .dal~~ c~du!a .del F~sc1smo mata contTorivoluz.ionaria di la storia dell"uomo. di un solo l'attesa che mi Testa. la pioggia. contTo J vetri e finge un suono oggi (scartate « le imitai.ioni delle penul- siano tTascors1 p1u .d1.d1e~1 anni, bens~ Ko~sàk in Siberia. Ma la nar- uomo come dell'umanità. Nel di caSlagnette. Stillano dai rami time correnti: dalla carducciana alJa pa- pe~hè ~entro. e fu~TI d1 ~01 s~mo accadu~1 ra2.10ne. dl Pasternàk opera corso degli e anni terribili•• le gocce, questa musica le stacca scoliana. dalla classicista alla futurista». !atti e msorll senllmenll ta11 che_ la d1- una fusione quasi miracolosa nel dramma di un rivolgimen- Parma, la tue. città, E' primavera O'arla trova odore · e catalogati in rappresentani.a delle varie stinz.ione tr.a ieri e oggi risult.a valida an- tra tutti gli elemen:1 che to totale, l'amore di Jur-i e alle tue manl in croce oggi promette nel tuoi capelli?> e oantano per te 1c istanze>) maggiormente sentite in quc- ohe nel giro d'una sola giornata. Ma confluiscono In esse.: ùlstac- dl Lara (e ••• che amore era tutte le violette i soldati polacchi oltre I oancelU sto dopaguerra) mettono concretamente quale giornata» cata, obbiettiva all'tttremo, stato Il foro. ,libero. straor<ii- della caserme, in fila tre per tre. sulla carta. Senw contare che il Reper- Certo, tutto questo non esclude che un essa tuttavia ha uno stuor- nario, a nulla somigliante») che marzo da ogni i.olla fiorirà. DINO 1\-tE?•nCBJ?\"1 torio non si esaurisce in una sfilata di punto d'incertezza non rimanga nel lavoro dlnaTlo potere di evocaz.:ione ha la stessa importanza di '"-:----:---:------~----•-------------------------J testi, bensl offre anche, nel Saggio in- falguiano. in quanto il lettore ormai in- poetlce. alla qual~ è affidata quel dramma. E' la misterio- .. troduttivo che lo completa, la più ordi- [orma~o, giunto all'tùtima pagina del Re- 1~ veri!* della rappresenta- sa V'ita. dell:uomo nella gran· 111 t bb , G d nata rassegna, fatta attraverso le varie pertono e del Saggio, potrebbe ancora z1on~ di l!n mu!1dOrusso che de e m1sterJosa terra russa fa ·c·e opoetico u. M t . riviste e rivistine di punta di questi ul- tornare ~ chied~re a Falqui_: i.nsomma, ~an~IVi~t~ 0 ~! r~!tao~~i~~1: ~C:at~~o~a ~~z.i~~~-a"t~ I o ar a, veneziano timi anni. o i vari scritti sparsi qua e là, dopo tanti e_sempi e tant~ ragioni .es~ste, sviluppandone tutte le più espandersi, 11 dilatarsi · del dei propositi più interessanti, delle !or- esiste O no 10 queste pagme (e ~u 1;11d1. nel segrete e profonde risorse ti- dramma di un'epoca sugli Un ,-rule aUa e fllera > e a chi mulazloni teoriche, delle insofferenz.e e mond o) questa !=>enedetta poesia 1t~1ana siche o morali. Dal subbuglio sfondi di contrasti. di guerre, ha invla\o aueuti a eomeuo. * degli umori polemici dei sopravvenuti n.uo" .'a, ~ ne es1slo~o _soltanto le mten- fermentante della rivoluzio- di onori. di passioni, saTem- Della Monica. CicOJnanl, caru, (comprese le controbattute dell'altra par- z1on 1.e.1 programnu. cu~è.quelle poeticll:e ne. l'uomo emerge nella sua mo ,per dire -l'espandersi del- s>erl'mddcntc loro occorso sulla di FJLJBERTO te. e sempre sotto la vigile regia del cri- a pr1on non meno pern1c1ose della poell- ev1denui. non è più il fa~- la natura. dJ una natura pie• ~~ .~' ;~;~~.j';:'~~.:! :,ft~: iUA.ZZOLENJ ~i ::~~~~r~To~~ 0 :e)~~ari~~::~~~f 0 ;~~ ca M~p~~:e~~ ::!tat~e° ro;~~~ 0 :i:on ~~~ 11 c:n~nc;ru~~:~ 01 ~o~t e~h~ ~p:el~ua'l:~ df'r~~;~~~ ~t'i!a~~o~~!~ti~~r!! L~ s.chiett.a e ~arbata ve- che da tale lato « come se fossero i gio- ha inteso in tutto la finalità ultima del sopporta 11 peso di una clvii- si è !atto e sott'erto. L'appari- aderi\o !inora: il Pre:sl<knte n~zi3;mtà d 1 Guido Marta, vani stessi a interloquire e a spiegare n. Repertorio: la quale non è tanto quella di t~ e. che avverte la necessità zione, dopo tanti anni dalla G.ronchi. i ministri ZoU, Moro, e e. !n parte ca:atterizza e Ma è chiaro che Falqui non si limita « a.ssicurare grandi scoperte e grandi con- d1 riscattare con la S!Je.sof- morte di Zivago,. alla fine del ~klJ:c~r;:~~l~r:u~ G~ ~nl!ica p1_1r.ecch1suoi libri a questa - pur a benemerita». ripetiamo qu.1Sle», quanto l'altra di « ristabilire e di ~erenza la lung~ abb1ez1one, romanzo, della ti.glia naia dal B. An,elolettl, E. F. Accrocca, B. b .. dape liriche de Le for- - muratoriana fatica, in quanto sarebbe mantenere soprattutto una continuità di 11 peccato dell acquiescenze. suo amore con Lera, ne è qua- Arcurio (Dante Alessandria Cici doro (1911) a quelle di impassibile a un uomo vivo non prendere svolgimento >I (contro chi vanamente si all~ ~ran.n~a. alla ricche:zza, si dJ simbolo. COsì alla fine d'Eigttto), M. Az.z.ollni, R. Bac- anta c_h~ ti. passa (1928), . . 1 ostina a consid . 1 , 43 , 45 h . ali mg,.ustiz1a. del libro passata sulla Russia cheW. A. Baldlni, A. Barile, G. dalle mt1de prose de La pos12.1one (eg- i ha a che !are con una ma- come un PWltoe~ar~a i ca .ou in~ f s~3: Ci 5embra questo il senso anche 1à tempesta della se- :_~u.R c. s!:~~ ~· Bl:.!!i gondola (1936). alle ben do- :J,r~a c~ll~~~a:'~e~l~a n~si~a mi=~ 10;,ig discorso serio dopo tanfo'· vu~t e~: -~ e_la funzione di un personag- con_d~ %"erra mondiale. gli (Pn,sldenle CÒmltato ~mio sale( novelle d1 Terza c!as- nobile) e quindi non trarre le sue con- care), e dl confermare una buo 0 na 'v~it'a rc,o O c~'hJr~~\~'[!/l.'ileft'i.:i/; ~;::::,<; t z:;;;,~~t,r"!'i~~~ ~~~t"a1~in~u~~: !~o s~J:Jo più ~•a1~~~T;.'~e1'. elusioni, che 'pressappoco son queste: che che .la .~e~ia, !i come n~n è morta coi della bor,ghesia rpiù evanzata, la ohiariticazione e la libertà luocl. G. caproni, C. carrà, C. l'ultuno decennio, in vivaci i nuovi poeti contano e vanno letti, si P?etl ~1 ieri. COSInon è risorta con quelli la boTghesia n.issa che alla che si aspettavano dooo la Cicoen,anJ.{SJna.acodJ Ravenna), e gustosissime raccolte di direbbe. oltre il valore concreto dei ri- di OUl ». vigilia della rivoluzione era guerra ·non fossero venute in- =o Gc,:~:edftt!. ~ ~ ~oesie dialettali, che me- sultati fino a quest·oggi raggiunti (risul- E' 3!1Che per questo motivo che il libro entrata ormai senza più ri- sieme ali~ vittoria, come pen- ne.ud( L: Fiorentmo, F.' FGelkel. r~t~o l'att~nzione dei cri- tati che lo stesso Falqui ammette non non s1 può consldel,'are. né vuol essere serve nel circolo della ctùtu- 'Sa'Vano_. ciò non. tmPOrlava: il G. F ermi (Rettore UnJ.verslt.à di hci_ e la simpatia dei let- sempre negativi del tutto anche nella considerato un'Antologia giacchè non è ra europea, imbevuta di cri- presagi.o della hbertà era nel- Boloena), A. Gat\o, G. Gavaz.ze- ton Non che le sue liriche direzione della novità. temperando il suo poeta a poeta che Falqui ha voluto con- stianesimo dostoevskiano e di •l',arla. negli anni del dopo- ~ 1 · ~· GhlringheUI. R Guttuso, in .lingua, tanto armoniose inii.iale « son di là da venire 1>), proprio trapporre, ma stagione a stagione. quasi S?cialiSf!!~-Uf!lanit0;io l'.lnt~l- guerra. e ne cost:itutva l'uni- rs'raei!,n\1..u!'UO).Lag1d u};:t 00 l~ e. hmpi~e, f~sero ~rive di perchè nei loro intenti. nei loro sforzi, per dirci che dopotutto il cancan che s· hghentst1a nvoluz1onar1a rn CO contenuto stonco. Mondadori, L. Montagna ca' no- smcenta e di grazia; tut- nei loro aneliti, nelle loro stesse comuni. è !alto (sia da una parte come dall'altra) $l'an .parte formatasi dal '70 e Agli runici ormai invee- me della munJclpalltà dJ Mila- l'altro. Ma è pur vero che, insofferenze. è ùa prova lampante che aveva fino a un certo punto ragione d'esi- m J?01 nel~a lettura di Herzen ohiati, presso la finestra, pa- Vo),P F. Passatore, N. Palumbo, se ~s~ p~rvero a qualcuno qualcosa è davvero mutato con la guerra stere. non risultando affatto vero che la e dt Berdiaev. Al tempo stes- re:ra che quel~a l}bertà della Roma)~l c~~~~~ni~~~e~~t: c~ass1{1c~bili per C'7rti aspet- e con la lotta di Jiberai.ione. e che, come poesia sorta dopo il. '45 sia in grado di :i<> :russo .ed eu'T<?peonelle sue anima f<;>sse .g,.uma... Ch.e lo- F. Politi (Direttore Istituto Ita- h. sotto il segno d1 una ma- noi stessi scrivemmo in un nostro remoto mpoaternegare ~on soltanto ogni_ de_bitf:\~~";~~~;- 0 ~0~~nte ~i ~~i:S: 1 d~o~~r ~~:~ton:I ~!s~ug~'=.aa:~• i: ~'::= ~1ffà, 0 r~~~i~t/icr~np~s~g: articolo (Tribuna, 7 luglio 1946), « se la la stessa es1s~enza a quella d1 prima, fatti e ,agll uomini della rivo-I trovassero in esso•· nl. E. Ser.·adlo, G. spagnolettl, lare, la stessa catalogazione generai.ione p0steriore a quella dai trenta cosl 1 com.e n~n r1~ult~ affatto che dopa luzione, perchè si rende conto FERDINANDO VIRDIA G. Stuparich, G. Tltta Rosa. E. non sarebbe valida ed esau- ai quarant'anni oggi è in netto atteggia- que la d1 prima v.1 srn sol~anto il vuoto ___________________ ~eJ~anJÌ> tal~r~•~ret~in!nJ:i· riente nei riguardi della sua mento polemico contro l'ermetismo. è giu- assoluta o la ~upma_ acqu1esceni.a. M vltÌcierl v v()J.p.Jr).I p Wuhr~ musa vernacola, che ci sem- sto che sia così n. non soltanto perchè . Qu_~nto a noi. e circa la Possibilità di G: Zanelll.' oèc1nc di, ~Jcgram- bra l'espressione lirica più ogni giovane (anche questo lo abbiamo ri.tag,.rnre da ql!este pagine una prima in- m1 di ammiratori di Saba e amt- consent,anea del suo spirito ripetuto tante volte) deve disobbedire d1ca2.1one preç1sa, ci par di aver agito fil del trebbo. Questo plebiscito Diego Valeri, nella prefa~ alla poetica in atto nell'interesse stesso seni.a troppi dub_bi. tentando d~ un anno 1n~:reat~~~ v1:-iC:.fmC:~~zione a Poarett del sabo, do- della poesia e degli stessi poeti che tale a .que~ parte, m questa rubrica, di te- rlosltA. po aver accennato a coloro J)Oe.tica impo sero, m a per altre ~ ragioni s~1mon1are la nostra fiducia (il nostro di- • • • che scrivono versi dialettali tropJ:10 palesi. grai.ie a cui è impossibile smte.ressat'?. amore di lettori, SJ?esso) a Il Trebbo ha compiuto un bre• senza. un'intima necessità e ;~r;,,ii::.sii:r~i~v~~,~'.i:i;.di~~J~~t:~:t molt1 poeh della nuova generazione qui ve •"• ln Germania. Pubblloe. vocazione, ebbe ad osserva- te dall'età, di chiunque in questo mo- ::.~i~~ 1me~t~za ri~~~g~~= st re a;;,erp:i::n~ :1' . :~~~~ii. "',,~d;r:;~ ~~~hi Gih~~ ~~r~:,t i~o1i~! mento tenti la poesia: le ragioni che han- se~pre .le nostre modeste note) quanti ~~d~stiJrU~lt:;~ie:Cru~ t1:lamen~e nella I.oro terra. Amella Cambonl: • Ritratto dl Gisella• no violentemente riportato l"uomo nella pnma d1 quella data son nati alla poesia. llano (6tudcnt1 de.Ueuniversità). f~rmatl dall~ luci, dai suo- di ammirare l'apparente si e sparir d il.. . società». rendendo ormai insopportabile e dopo quella data hanno continuato se- La mauJoranz.a (ceto medio, DI, dalle ane e, aggiunge- mancanza di sforzo uindi dell e e .imm~gme e inutile la volontaria (necessaria) clau- guendo ,1 loro naturale svolgimento ~ of- ope,aJ. lmplegaU) dealdera •••- rei, dai morii de 11 a loro la genuina e direll; ~omu- dileft m:.{le_ (perfind I orto sura di ieri. E tutto questo. si capisce. lrirci le prove migliori. per nulla· sordi ;;:\';;" 1;:, 1~•~~ .:'iui'ii •;~ terra, non. possono espri- nicativa di tale poesia ver- mo fr°,;,i_dogiligre el pn- senz.a minimamente negare (come non ai mutamenti avvenuti e senza ripudiare agito n la,clno· della lingua, un mersi compmtamenle .se non nacola. Cosi, accanto al Mar- un cimile;o~ un =re ad nega affatto Falqui) i gra.ndi meriti del- per questo un ette della loro personalità. ;ec~~t'mt~ .. ".:'ot~ a,tdme,""ia ~~ ~bi f! 1~~~ 0 1 1 e,.ngdueal ndaitaulreallloe, ::1nedsa,lla> e stoffa di. borghes_e bo.ntà, un in~o _alla vitao s~: l'ermetismo e dei suoi poeti (i veri p0eti GIORGIO CAPRO , .. ~ ... -- .., o (come direbbe il phc d •,==========================================================N=I=; ~~/~7;~~w=o:1tàrb:~~ L~gi dal limitarsi psic~lo: Gozzan?) si pone il cantore tent~rs~n dclomto oa Jccon- 111 glu,tl.t!cnta rt,ultani. di una an- g1camenle, e dal lravesllrs1 sbarazzl!'O de L'ombrela ve- poesia che ~ ~m unf Uc.t civile maturazione della f} 1~.popolaresca, 9uestl poe- eta e di certe schiette bel- stesso ebbe a scrive e efi 1 Ungua. \· 1 c<:mose .stessi con sem- lei.ze muliebri, venute e dai inviarci il suo dontegrned. 0 LA FIERA LETTERARIA nel 1958 * CONDIZIONJ DI ABBONAMENTO ABBONAMENTO annuale ABBONAMENTO anooa1e con pac-amroto semf'strale . ABBONAMENTO annuale con oagamPntn trlmrstrale EST ERO - annuale L 2.700 L. 1.400 L 150 L 4.000 N B • GO abbonati che gradlM:Ono Il pagamento semestrale e trime– strale ASSUMONO L'll\tPEGNO DI EFFETTUARE I PAGA~fENTI AN– TICIPATI E PER TUTTA L'ANNATA Abbonamenti cumulativi annualj LA FIERA LETTERARIA e n fRMPO o,,, 6 numrr1 settimana.li orr 1 oumf'tl 'lf'ttlmanall IL KAO<iUAGLIO UBllARIO ffUMANITAS L. 9.930 L. !l.180 L. S.510 L. 6.130 CBl PROCllRERA· CINQUf! ABBONAMENTI ANNUI r1uvrrà tn omau-111 • LA FIERA LE'ITERARIA • oe1 un anno I PRESIDI DELLE SCUOL8 I\JEUlt'. e SUPERIORI che lovlrranoo clnQut- abbonamenti fra gll studenti e le classl dell'lstltuto avranno (ratulto ti it"lornal, per la Blblloteca scolastlca. 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L·eccez.lonalesuc-ces- ta autentico .e letterato t~ d1 r1~1edere ne~a quiete con le sue Rime trevi.sane so ha costretto a parecchi bis>. "emunc~ae nans >, può es- d1 Tr~v1s~, e fuon porta>, (trevisano è l'ambiente ~ 1 ;~~~ >co~a;-;1e~uto p,arU~sere C!1c1lmente.con?iviso d~ lungo il S1le, anche se idea!- 1~ lingua è venezianissÌm~) delle Cac~ del Sa~~ttf1~ quanti hann~ ~1 piacere di mente_ sempre fed.ele ~lla sua c 1 ha dato un volumetto sor- 9QUJlli tenorili delle canuini a legger~. <? d1 intendere, le Venezia (1: Venezia mta, per- prendente per la fr h ballo quattr ocente3Che. 0 certe rece~h Rtme trevisane (Li- dòneme se un zomo - te che lo ~ d esc e~za can:r.oncue !Tartu e mallnconl- breria Editrice Canova Tre- go lassada, inamord del dubbio grrv~ e! segno. m- t1: #c! o.GQ~ ~a;:~ro:·uaG~~ viso, 1956. pp. 88,. 16°, li- verd~ >). riore. Guidogh1~~~=~Z:onf~!ie di Stoccarda, nota rlmportanza re 50.q), nel guale 11 Marta Noi che gli vogliamo be- ed aristocratico 1: venezian turlstlco-pubbHcltar:1:1di un as- lt PIU comp1u~amente che ne, che abbiamo avuto il del tempo andà > afferma slduo lavoro ~ e concerti> d1 a. rove - espr1!11e, C0!1 va- piacere di essergli accanto di cercare, in una 'tra le s ~::::~:e J,u;;siero, specie ln rie sfumatui:e ~I tonal_1là, il nella sua villa silenziosa di più belle liriche. e una m~ so. la g!~a fieslc~ di:· ir:~: suo caratter1shco. ed mcan- Via. Mengaldo, e di vederlo dicina - che me /azza la n:i che parla e •canta> bene ta~o mondo poellc?· Natu- aggirarsi nel suo orto, com- vita manco amara>. Questa l'Italiano, si aprono al tedeschi ra mente, questo. hbro non p~aciuto di esso, lo ritro- .medicina è la sua stessa I nostri cleU. la loro parte di iegna un netto distacco dal- v1amo tutto in qu_esti versi: poesia, la quale (particol _ ==~r~r~90&e,~\~~dea~~ ee ~~e raccolte precedenti, Risi e bisi, ma bisi dd mi.o mente• in Rime trevisa:~. z.lonall _ a ira~gllere .....:. fusto in cio non sarebbe S!ato - orto, - sto orteselo che go che è il suo capolavoro dia– e traduzione- poesie lt.ali:e1edJ f ~ond ~.-:- .augurabile. In- qua in riva al Sil: - so' lettale)i ha il magico potere oggi, da vendere, ,regalare, nel alt.i, PtJesr. u.i pergol~ ~Ve- sta mi a pareciarghe col baH di comllluovere e raddolcire ~~e~~1. 11~~ 3 ~d1~:i:~~ 1 c,~~~~i d: 21 !'is1ta 4 ~i 11P~~~iab 1 ~~~1~\~ ;;;o/:1o cima, co pareva tuto il cuore dei lettori di gusto. ~l~h~là ctlra=if f~~l:i~u~gt'e~: }~1c•i pre~cr:itay,a gi~ alcuni -Car~· Marta, poeta e ga- Fll..IBERTO MAZZOLENl ';f~!~~at~~;11°q=s:"~ 0 v~la 0 ta: lam~:;;i•d~~~acaJ! 1 f~ por'ì: l~ntuomo. sensibili~simo ar– !atlcoslss!ma, impresa? Le ()OU mavera veneziana, il d~si- Usta e letterato d1 vecch10 p.lù n:iturell sembrano s!ugglre '<:ierio idillìaco cl.ella tran- st ampo, e menestrello> e a e ht guarda dall'alto. !orse da quillità campestr 1, _ consolatore! • troppo> alto. zione d 11 e, ev~ca 11 suo terzo tempo, costi- 1i,;.'Vf.1a tnt.anto. In tutti gli uU:kl lezzt:: e edia u~nf~a;: 1/an~iul- tuit? appunto dalle Rime pu~:1'J~.azJ~~~7'tu~ 6 ~~a~ po scomparso (si pe~~i :fi1~ t'!"evisane, ci offre una poe– patlnatn. Illustrazioni. !otogr:1!'!ecasa della nonna in Campo sia tra~parente e dol~emen– a colori _ nmmag:lne di una San zacaria. e ai Ricord· d te mus1c_ale, una poesia ras– It.alla fasulla. di stucco, ripetuta Scuola) la t ' e serenatrice, che canta le pit– ~n~ta~~1:nana~t!"ri \!n u~ elttA , putei 'e oseI!~e:.ezÌaa :r:~ tor1:sch~ osterie _trevisa~e, il vinotU, a corona ~I ~ vecSil~ sentazione di certe "carne- rad1cch10 rosso, 1 funghi del grande attore, li abbiamo vtstl riste > che scoppiano di sa- Mo?tello, . la "polen~a C?i tutU sistemati in un albergo di lute Per tutte ricorde ose1 > e Cl dà un (ehce ri- 1\Jsso. Sono volti senza nome. lo il ritratto d La r~mo tratto della Treviso minore, .,Iberso è il più caro della città, . e serva. della vera Treviso, la quale Leggete e diffondete "La Fir.ra ~~t':1![i!g:o ~u:Ob~~~tt;~~ q~~: Ptccola, ma forte, traca- ha un f~~cino tutto parti- mlnlstratlvo cl troviamo a volt.e gnota, - sana de carne come colar~. P1u che altrove pe- L ' a dormire, COI saluto e l'appog- l(!. so tera. - la. ga el peto rò, Cl pare di poter scorgere et era ria Giovanni l\tclonl: • Pastore. (1\lostra~concorso nel Presepio, glo del grandi poeti lt.atlanJ, pm duro de la piera, - che in quest'ultima raccolta un !! comune di Roma) nelle 6ale d·aspetto delle e:ta- sporze d~ la blusa meza rota. diffuso e sotterraneo senso zlonJ. Non s1 può fare a meno di malinconia, un affacciar- ._ ________ _J

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