la Fiera Letteraria - XIII - n. 3 - 19 gennaio 1958

NEL PROSSIMO NUMERO L'INDICE PER AUTORI E PER MATERIE DELL'ANNO 1957 LAFIERA LETTERAR Anno XIII. N. 3 SETTIMANALE DELLE LETTERE DELL ARTI E DELLE SCIENZE Domenica 19 gennaio 1958 SI PUBBLICA LA UUM~~NICA Direttore VINCENZO CARUARELLI QUESTO NUMERO L. 60 DIREZIONE.. AMMINISTRAZIONE: ROMA · Vie di Porta Castello, 13 ~ Telefoni: Redai.Ione 555.487 • AmmlnJstT. 555.158 . PUBBLICl'T A': A.mm.l.n.lstr.: • LA FIERA LETI'ERARIA • • Vie di Porta Castello, 13 • Roma • TAR.: Commerctall L 1~0 Edltorlell t.. 80 al mm • ABBONAMENTI: Annuo L. 2 700 • Semestre L. 1.400 • Trimestre L. 750 Estero: Annuo L. 4.000 • Copta arretrata L. 100 • Spedizione ln conto corTente t>OSlele (Gruppo tll .. Conto corrente POStele n. 1/31426 Paul Klee: • Natura morta 1940 •· (Arte tedesca a Roma) * IL IJ I Paste,-nak e il futuro * di FEUOl~A-NDO \'IBDIA Il romanzo di Pasternak Il cita opposizione politica al dottor zu,ago. che di recen-1 regime. Quanto perchè la sua ~~i~~~to/~e ~~,i~/o";~li i~!11~~~: ~!ra:;~~i~io~~ d~al~~~~tiv: CIJI SI tre.dotto da P1elro Zvetere- russa che non si è mai adat– mich, e forse la prime meni• tata alle esigenze di un regi– festazlone di una leue1·atura me politico ed ha at!ondeto russa e libera• che dopo le sua indagine nella multi• molti lustri sia pervenuta in forme vitalità della società Occidente. E' ben lontana da russa senza e.lcun timore di noi. In questa arfermazlone, rlvelarn~ le interne contrad• ogni preoccupazione ed an- dizioni, ma a'hche e soprat• che ogni Impegno polemico. tutto, perchè essa si rialle.c• Soppiamo benissimo che il eia alla tradizione rivoluzio• ·concetto della libertà In Jet• naria e llluministlca della terotura è un concetto rela• intelligheni.sija. Esso è Qu!n– tivo e che ogni società pone di. in certo senso, fuori da allo scrittore alcuni limiti quelle che è la letteratura più o meno accettabili dallo sovietica nelle sue varie fesi, scrittore stesso. limiti dalla I.a prima delle quali è quelle cui acquiescenza o meno di• di un'adesione più o meno pende spesso I.a sincerità entusiastica al nuovo regime della sua stessa vocazione in (non bisogna dimenticare che quanto è proprio l'adesione pressochè tutta la letterature. più o meno spontanea a quei e pressochè tutte la cultura Buris Pasternà.k * ~i~lt~~~h~~~fg:tC: ~ss~~~~s~j èu:~a u~n~!~~~•~rn~:tt~l 0 ~ 9 ~~~ saggio intr~uttivo alla rac- cevamo - .di un~ sua perso- dal potere politico, ma in slzione al regime zariste ed è colta, da lui curata. tradot!a nale tematica e m essa delle certo senso conne,:;si ad una fortemente Impregnata di e commentata. delle .Poesie lihE:rtà della sua stessa ~spi• civiltà O ad un'epoca e tal• socialismo). mentre la secon• del Pasternàk, apparSét nello raz1one. Per lunghi ann. Ja volta non meno tirannici) a da ru Quella del suo stri,tto scorso sr:ino ~ella e Nuova v~e del Pasternak aveva ta• determinare il rapporto dello inserimento e · adattamento collana d1 poeti trad~tt1 con c1uto, nonostante 11 nome del scrittore verso la società. elle esie.enze del regime. te.sto 8: fronte• dell editore poeta e nonostente . che la rapporto che si traduce in sino 8 ieri Pasternàk pote- E_maud1 - non lo vede tutta• stessa cultura sovlet~co non vera e propria acquiescenze ve essere considerato sola• via del tutto re(ra~tarl.o. no: rosse av~ra - magari In u_na conformista solo quando uno mente come un ~rande poete nost_ante le sua sohtudme,. a1 pros~etl1va so\tanto storica c:crittore più O meno dissi• superstite di Quella che era motivi delle nuova società - di, nconosc1ment1 per la dente nel suo interno si ri- stata la grande stagione del• russa. _•Aveva _accetteto la sue opera. _ ,------------,--------------------, fiuta di tar valere Questa sua la poesia russa che ebbe per rivoluz1one J:?assiv~mente, In Solo dopo le morte d1 Sta• dill=sidenza. esponenti Beyli e Block e una specie_ d1 abu!1co abban- Il~, nel 1954, Peste;nàk pub- INTRODUZIONE PER GLI ARTISTI TEDESCHI * L'arte non Vive n l vuoto di \l'I LL * GBOIIJYIANN La pittura e la scultura dei XX secolo I un campo all'altro, ma non possono Iogi~ presentano nel vari paesi di Europa e camente essere un elemento determinante. di America tanti tratti in comune. che essendo essenziale soltanto quanto ognuno si parla oggi generalmente di una "'inter• ha di originale In sé stesso. Cosi Picasso. nazionale• delle arti figurative. Non è che è forse il pittore che ha assimilato ln realtà sempre facile, nemmeno per il gli influssi più diversi e che ha ratto conoscitore, distinguere la provenienza di le maggiori esper!enze, è un genio origi– un quadro o di una scultura. L'arte con· nalisslmo. In quanto l'elemento personale temporanea Infatti è sostenuta da espe- ha risolto nella sua opera tutto quanto rienze comuni, cui non sono estranei nem· gli è venute dalt'ester!lo, E vi è un altro meno gli Statj Uniti e che risultano da punto ancora. SI. tende scn;>pre a, mettere una parte dagli avvenimenti della storia in rapporto di reciproca interdipendenza mondiale, che nel 1:lro di una sola gene• delle opere che, per essere sorte in uno razione hanno coinvolto per ben due volte stesso periodo, presentano delle soml· quasi tutti i paesi del mondo, e dall'altra glianze e delle analogie. dalle nuove scoperte ed esperienze nel Sorgono oggi, come in passato, analoghe campo della scienza e dell'arte, cui hanno concezioni d'arte in punti' diversi ed al contribuito In egual misura i rappresen· medesimo tempo in assoluta indipendenza tanti di quasi tutte le nazioni. l'una dall'altra. La pittura di Franz Mare L'arte non vive nel vuoto. Se anche, ad esempio rimane. dopo l'incontro coi come qualcuno afferma. essa venisse dal tuturlst1. la pittura cti Franz Mare; cosi e nulla • non è tuttavia pensabile che In come i futuristi restano futuristi nono· termini umani. poiché anche l'artista stante gli sllmoli ricevuti d9i. cubisti. La che crea dal nulla è una creatura di san· me,desima coSa. av~lene quando si pax;la gue e di carne, che, consciamente o lncon- dell'arte delle singole flazlcnl. La pittura sciamente. partecipa alla vita spirituale, e la scultura conternporanee hanno. è ve· sociale e politica del suo tempo. Anche ro, degli inconfondibili tratti internazio· colui quindi che volesse ritirarsi nella nali, ma non è tuttavia un anacronismo turrb eburnea sarebbe ben presto rag- parlare oggi di arti nazionali. giunto dalle onde che ovunque percorro· In che cosa consist~ esattamente la qua· no l'etere. lità della pittura tedesca. italiana o fran- Di PauJ Klee, che viveva come un ere- cese non è di facile for'mulazione. Ii modo mlta, sono le parole • li pittore deve sa- migliore per <lVvert1re queste differenze pere tutto• e l'opera di Klee è il com- è dl chiedersi quall fenomeni artistici ap– pendio più completo di tutti i processi paiono in un~ nazione piuttosto che •fn che dal 1900 si sono svolti nel campo dello un'altra. ' spirito. Naturalmente l'arte resta anche Per mcom10c1are, dalla Germ'ania: un neJ XX secolo. come la letteratura e la Nolde o un Kìrchner sarebbero inconce– sclenza, una concezione a sé e 11 suo con- pJb1U in Italia, cosi come un De Chirico tenuto e il suo slgniflcato sono da ricer· o un Bocdonl non potrebbero esistere In carsi unicamente in quell'intimo valore Germanja. Braque è ranto ch1::iramente che ne determina la forma e non µuò francese quaQto ,P1cas!"o è spagnolo e, a essere definito dal!'c~terno parte gli imitator,t. non vi è in nessun'altra Essa non rappresenta né la teoria della parte dei mon:fo un'opera corrispondente relatività né la filosofia dell'esistenza, ma, a quella di questi due pittori. Cosi Ma· essendo la sua esseni.a spirito e la sua rino Marini è Italiano ed etrusco come tecnica un mezzo ~o.ltanto. non può lgno· H. Lat.n"ens è francese, H. Moore inglese. rare che l'uomo e 11 mondo si sono mu• Caldcr americano e Lehmbruck tedesco tati, che ad esempio la categoria kantiana Vi sono tuttavia dei casi llmlte diffi– dello spazio è divenuta irrealistica e che cii men le. spie;g~bill, rappresentatl In pri· l'essenza delle cose e nella torma. Cosi ma linea da artlst\ nei quali scorre ti l'arte non seguì le orme della scienza. sangue di div~rse nazioni; sangue tedesco ma combatté co:i la scienza sul medesimo e svizzero In KIPe. russo e mongolico in fronte, nel Futuri!,:mo e nel Cubismo. e Kandinsky. risolse quel problemi che ogni epoca sUole Vi sono anche casi di artisti che S1 sono porre all'uomo, cosi come l'arte di Dilrer elettl una nuova patria. Cosi li tedesco o di Leonardo ri.solse I problemi del suo Hans Hartung e divenuto francese ed Il tempo russo ,Jawlensky tedesco. mentre altri che Vedere queste intime relazioni di vita, vivono all'estero conservano la loro na– arte ed indagine ~c1entifica nell'attimo del zionalltà e ad un esame più attento rive· loro farsi non è concesso al contempo- lano chiaramente I segni della loro origine. raneo, ché, essendo m grado di scorgerle Che cosa è dunque tedesco nelle arti soltanto piU'"tardi, fa spesso di un ins1- figurative? Che cosa distingue un impres– gnif1cante po,i hoc un dt>clsivo propter sionista tedesco da uria francese, che cosa hoc un espressionista come Kirch'ner da un Le vane nazioni passarono quasi allo Fauve come Matisse che cosa un Mare stesso tempo alld avanguardia: ·1 futuristi da un Boccloni? in Italia. i cubisti m Francia, e Il Cava· Si é creduto di trovare un denominatore Jiere azzurro• (Der blaue Reiter) in Ger- coffiune a tutti I tedeschi nell'elemento mania; soltanto i F'auves e "'Il Ponte• grafico e non si può negare che in Klee, (Die Bri.icke) 6000 in anticipo di alcuni \VILL GROHMANN anni. Gli stimoli e gli Influssi reciproci passano. come è naturale del resto, da \Coullnua a 1,a,. 81 L'esemplare libertà di Bo• poi. insieme allo stesso p 9 • dono_•. scrive il rupell_ino nel bhcò d~ n.u~:>voun esile rac– ris Leonldovlc Pasternàk è sternàk. il Gumilev. l'Ach- saggi? c_Jtato e come 11 com• colte d1 ~mche i Versi dal l'iooratlutto nel rifiuto di ac- màtova. Mandel'stem, Chlèb• plers1 d1 una. sorte tne,lutta• r~monzo m ,Pro~a ,. I_l dottor cettare l limiti Imposti allo nikov. 1\'laiakovskii. Esenln. bile. ~ lo afrhggeva ,il timore Zmago •• un anhclpaz1one del c;crittorc delle società ll:ovie• Di quella generazione non so-- che 1\ nuovo ordmamento !:fru~po dl poesie che se~uono t:ca d·,,~,zi e nel non u.;er!'i or;wvi,·~t':'l(; l•~l; c'.le rAch• sotf~cesse 18: l_lbertà dell~ :1 1omanzo ~estè ._pubb !calo c-onformato «Ile esigenze po- màlova e lo stesso Pasternàk. poeS\6. Con~id~tando Il co n I_talla. e che I aut~re im• litiche. storiche e di costume. sia l'una che l'altro rimasti munis~o ui;aarida somma_ dl magma s_iaoo ste.te_scritte d_al nonchè all'orS?anlzzazione del• fedeli alle esi,genze della loro P!'ogett~ e d1 regole, una filza protagomsta. Particolari cir– la vita intellettuale sovietica libera Ispirazione. ad una d1 dati economici. pensava ~ostanze hanno {atto si che che certamente non avrebbe tematica non te,zata a.d elcu• che il suo r~lizzarsl a~re1?~e 1nl :omanzo sln~ra inedito consentito _ al1'epoca dello na esh~enza di regime, ed an• represso ,1i Impulsi 10d1v:1- ell Unione So": '1etica. sia <:le<:so ,.dise:elo • ..:.... come che al di fuori dello stesso duell e distratto le fantasia st~to affidato e.li editore Fel– non · ha consentito OJl"i l'ao- oartito comunista e delle sue dell'arilsta •. trmelli _e prob~bllmente le oari7ione in oatrle del .,uo nre,:inizzazioni: tuttavia l1 rl• In tale possibilità non è sua edizione Italiana sarà pe_r "orrurn7o. E non tento. occor- oudio di Pastemàk del tem! tanto un atte~giamento pura• cmao,tt_o tempo la. so!a oubb 1 1!· ~.,, r1:r10. n,.,.l"hf" nof{fnr Zh•n. nolitici - comP cl informe mente negativo Quanto una a: e sso ~ qumd1 la tes.1- ,,,., ,;;:,,.c:11 •1., nl?nn ,i: ('<:oli• Anl"Pln Ma rie Rfncllino nel esplicita difesa - come di• ~on~~~ 7.ad?: e~~ell: 1 ~~à~e;t~~~~ PORTA CHIAREZZA E ORDINE NELLA DlSCUSSIO 'E • ma certo inedita ella quale si– no ad oggi non è consentito in Russia. di vedere la luce e va letto come lo straordina• rio documento. !orse Il solo non legato a particolari con~ tingenze dl un'epoca, la sola voce. certo, che oggi cl ven• ge dalla Russia senza esser passato attraverso il vaglio di revisioni ideologiche e po– litiche. La giovane poesia repertorio e saggio * TI suo lntèt'èMe - anche se d ., Enr ,· no Falqui_ la posizione dello scrittore '- risente in qualche modo di [),, una profonda esigenza di equità l'autore ha preso il v,a per un superstite pregiudizio ro• mantico - è assai grande anche per colui che voglia non tanto rendersi conto di quello che è lo spirito dì un paese oggi apparentemente separato dal contesto dl quelle attività occidentale cristiane. e liberale alla qua– le senza alcun dubbio appar– tiene la stesse Russia. quelle di Tolstoj e Dostoevskij. di inùtarci concretamente alla serPnità P all'obbiettività del giudizio di GIORGIO CAPRONI Fregiata d'un corposo disegno molto dopoguerra di Vespignani. sostituito al gentiliniano spiritoso banchetto della pre– cedente copertina. ecco ancora in seconda edizione u aumentata n (dobbiamo infatti aggiungere alla prima le Postille e una più aggiornata Bibliografia, mentre gli autori presenti sono saliti da 97 a 140. e da 222 a 282 gli elencati) La giovane poe– sia di Enrico Falqui. sempre nell'elegante e pur così sobria veste del\"Editore Carlo Colombo (Roma, 1957). Il coro delle proteste. degli osanna. del· le deprecazioni e delle esaltazioni e degli ,;;follò (la Guida Monaci dei poetanti nati dal '15 in poi. definì il volume uno di quei ,, maligni 11 che oggi non manche· ranno di approffttare del bel rosso pom· peiano della copertina per paragonare il libro a un mattone) di cui perdura l'eco nel nostro orecchio. non ci impedirà di ripetere quanto già dicemmo un anno fa R propo~ito della prima edizione: cioè che Enrico Fa Iqui ci ha offerto. con questo ~uo Repertorio e col Saggio che lo integra. un'opera non soltanto utile ma necessaria. Anzi. come meglio ha scritto Parronchi qui sull:i F'iern presentando recentemente un gicwane poet.1 non in("Juso. un'opera " benPm-erita 1). Sono lnlatti quindici anni e più che ~i •la discutendo SP esista o no una giovane ooesia riel dopoguerra. diversa per "ma~• gior impej?no sociale 11 e per una ,1 mag. giore apt'rtura umana" dalla cosiddetta ooec:;inermetica. ace-usata in blocco di sol– p~ismo e di incomunicabilità. e bisogna dire> chfl più d'una volta le discussioni sono avvenute R! lume di na<:o (e per di più tra le nebbie delle rec-iproche preven– zioni). sulla bai:e di troppo sparse e fram– mentariP prove. senza una possibilità pronta di abbracciar con lo sguardo. nel diluviare dei propositi e della produzione in versi, il più ampio quadro d'in~ieme nei suoi vari angoli. Falqui. risparmiandoci la fatica che difflcilmentP avremmo ratto da soli (t> immaginiamo le dirncoltà in cui deve es– sersi imbattuto. doto che alcuni testi sono quasi_ al.la m~cchi~ da piccoli tipografi di i 0 ~~j~:~v;=kU~ 0 d{ ~o~~~t : provincia). c1 ha m primo luogo appron- Esenln. della Quale. nono• lato un osservatorio - ci ha disteso una stante tutto. appaiono Indi– mappa - grazie a cui la discussione non rettamente Ispirati persino potrà più esser tanto campata in aria. tro- alcuni scrittori « sovlet:d • vando qui una buona volta (per quanto li,e:i elle Impostazioni del re• concerne gli anni dal 1 43 al '57: e allora si gime: ma soprattutto colui comprende il perchè - la. necessità _ che _at~i-averso gli eventi sui dell"allargamento) un saldo terreno dove quali e ~ostruito II romanzo p0sarsi o. per dirla con lo stesso linguag· - che s1 e~re con la sfortu– gio caro a Falqui. delle valide « pezze di nata. rlvoluz1one del 1905 rac• app~ggio ,,_ . _ _ _ . fig~t~~~ 0 ; s~a~g: :r~ti~d 1 ; Diranno I sohti « mahgni >): ma tutta con la vittoria nazionale questa sgobbata. in fondo. chi gliel'ha contro l'invasore nel 1945 - fatta fare. dal momento che lo stesso Fai- va alla ricerca nel romanzo qui afferma che dalla parte dei giovani i del senso delle faticosa con• risultati sono ancora « di là da venire» tinultà della vita. il seme del anche perchè è troppo « presto per pr~ ~nti!'1,enti. che germoglia e tendere di poter già disporre di risultati r1utt1r1ca ~nc~e dov~ ~-~uan– !etterari distinti e autoriomi ,>? E che cosa do sembta 1mposs1b1l~ che vuol d~m~strare. al _P<>Stut~o? ;~;~tta~~~lsee\eg~~~r:rl~lv;;:. Comrncrnmo col ringraziare Falquì per sia di Pasternàk il romanzo la 11 sgobbata"· ne rispecchia il e moviinento Un senso di fastidio era in tutti noi. s~nuos? ~- disco~ti.nuo •. e l che avevamo le orecchie intronate (anche ri~lesst 01u semphc1 della ~o– "e avvezze a un'Italia letteraria eterna- scienze n_elle ,loro _lmmedte: mente divi$a in due campi avversi, l'un tezza ~: ntrovi~mo tn esso 1 d_ei qu~li ha sempre ~osto come_ condi- i~ar~~! 0 ~fsangeg~/ 0 ~ 8 n{~~g~! ;:~~~i~ 1 J:1W!ftr~ d~o~i~t:1~! 8 ;ie~i~;a)~ ~}f:t~j· J~emf~~~\i i~io~~~~io~ 1 i sè. ma dalle troppe ciarle ratte piuttosto drammatica. quel rapporto R vanvera. e comunque con una passione del paesaglil'.i0 con l'uomo maggiore del discernimento. E proprio Q_uell'amaro senso di disper• da tale senso di fastidio. oltre che da una s1one dell\1omo nel oaesagg10 profonda esigenza di equità. Falqui (per che ~ cosi potente nei sum tutti noi.. sfaticati che non siamo altro) ~oem1.. e che rappresen_tano ha preso il via con giovanile baldanza. 11tascml) vero della ooes1a d non per difendere questa o quella posi- Pasternàk . zione. bensl per invitarci concretamente , Anche. QUI. nel romdnzo: alla serenità e all'obbiettività nel giudi- I ~omo. 11 protagonlsU!-, Jun care l'una 0 l'altra, e soprattutto (soprat• Zwago c1 ~ppare dtsper~o tutto) nel giu~icare_ 1~ ,validit~ ~ meno di ~:~~ests~:~ 1 ~i8 10un:Se~~~~~~ u:1a tale drastica d1v1s1one (d1c1amo pure oercorsa dalla guerra e daìla duna tale rlxa) fra coloro che vedono rivoluzione e con lui tutte le tutto 11 bene_ (o tutto il male) soltanto altre figure del roman.1,0 dalla parte, dei poeti post-Quarantacinque. stesso. Tonia la moilie La– e gli altri c-hP \'ireversa vedono tutto il ra. la giovane donna tutta GIORGIO CAPRONI 5!enrio e passione ver~o \a FEH.OTXANDO VIROIA .,_ _________________________________ _, ormai diventati irreperibili. stampati (Continua. a paJ. 2) (Contln;;-; pa;-. 2) ( VOCI Ul AU10RI NUOVI * i\ PROPOSIT Dl UNNARRATOR * Anche e non raccontando a fondo, Fe- sta Campanile ha scritto. con « La nonna Sabella •· il libro che - riguardo alla storia del meridione italiano - non scris– sero romanzieri e storici di consumata esperienza. e che per giunta sarebbero stati in tempo a largamente valersi rli testimonianze dirette * di t•,JIIUO Ul<.:(;(,'HI Benchè con Impeto meno dec!so · di a-lc1.1ni anni addietro, voci di nuovi iutort segultano di 11reie– renza a farsi sentire nella letteratura narrat.'v~. O diciamo meglio, che nella narrativa riescono ad espri· mers1 con particolare fortur,a. Una fra tal'. voci ha destato or è poco vivi consensi. Si allude al g,ovane Pasquale Festa CampanHe e al suo rom1n.~o: LA donna SabeLla, edito da Bomp'.ani. Non vorra dirsi che, al Festa Campanile, con le mansioni che da alcuni anni egl: eserc.;.ta nella redazione della Fiera Letteraria, possa essere mancata la opportunità di Incontri e collusioni con ogni aspetto dell'ultima produzione sia nostrana che rorestiera. Nella sua scrittura evidentemente la naturale agi!ltà s è scal· trita a contatto dei più brWanti modelli od:ernL Ma il fondameno tradizionale del romanzo è quanto mai scoperto. U Festa Campanile t strettamente legato a quella nostra novellistica meridionale che dal Verga, al Ca· puana, al Di Giacomo e al Pirandello, non fu avara, oltre che d'alcuni veri e propri capolavori, d'una quantità di pagine narrative piene d"un'arte e d'un senso della vita ben più complessi e profondi che un tempo si volesse riconoscere. Non può dirsi che manchino elementi meridionali nella letteratura dl questo mezzo secolo. E fra gli scrittori più recenti, basti citare lo Jovine, Il Marotta, il Vlttorini Ma anche al loro paragone nel romanzo del Festa Cam– panile è molta felicità di ambientazione e di scelta. E' ben noto che, contemporaneamente allo sbarco dei Mille e alla. presa di Pa1enno, alla battiaglia del Volturno e all'incontro di Teano, stava svolgendosi nella Campania una azione della plebe rust:ca per ottenere l'accesso a terre non coltivate. e migliori condizlonl di lavoro agricolo. ln altre parole. la que– stione della libertà politica s'intrecciav-a alla que– stione economica e sociale. Non per niente il Nsac:me era morto a Sapri. in un tentativo generoso quanto immaturo d'insurrezione socialista. I e caioni • si illu– devano che, in mancanza d'altri, il capobrigante Car• mine Croceo garantisse lui te rivendicazioni econo– miche ch'essi avevano lnutHmente sperate da Gari– baldi e dai piemonte!:i. In quel momento e sotto a quegli auspici, la cosi<letta questione meridionale as– sunse !'-aspetto che ha anche oggi. Se nel romanzo di Nonna Sa.bella j,} Festa Cam– panile avesse potuto scrutare e raccontare a fondo tale storia, ne sarebbe uscito un libro di primaria impor– tanza. Ma- in realtà era assurdo pi;etendere un siffatto libro dalla sua giovinezza; dato che non lo scrissero romanzieri e storici di consumata esperienza, e che per giunta sarebbero stati In tempo a largamente va– lersi di testimonianze dirette. E' difficile capire perché essi non sfruttarono coteste testimonianze. In con– fronto ad essi, il nostro giovanEI, autore non si trovava a disporre che dei resti di una tradizione orale sem· pre p!U impallidita e deformata, e di uno scarso ma– teriale memorialistico, in parte tendenzioso o ret!Cf!ll– te. Si aggjunga ant:he ch'egH lavorò un poco alla bersagliera: d'impressioni e d'istinto più assai che di studio e di ricerca. DI ciò non mancano segni. come in un curioso errore di persona, dove egli accenna all'attentato di Passanante a Napoli contro re Umberto. il 17 novembre 1878. Se ,alla giustezza dell'intonazio• ne generale sbagli di codesto genere tolgono poco. essi hanno sempre l'effetto di caratterizzare meno favorevolmente un certo metodo di lavoro. Malgrado ciò deve ripetersi che la parte del libro che narra il passaggio del Mezzogiorno al regno di Italia, e relative delusioni proletarie. ha scorci assa-:: efficaci. E non è meno valido il racconto dei successivi decenni, dopo che la giovane Sabella, contro la vo– lontà dei genitori. diventa moglie d'un avvocato uscito appena dal carcere che ba dovuto subire per la sua attivit.i di organizzatore socialista. Lo scenario del ro– manzo è nella citladma di Melfi. in Basilicata, presso il confine sannita. Passano gli anni, e il marito di nonna Sabella. nonno Paquale, l'avvocato socialista ricordato sopra. non diventa affatto il grande uomo politico che tutti s·erano aspettati. Fra le altre gli prende. per fortuna in forma veniale, la passione del gioco; e fin!ce come un idealista un po' giù di cer• vello. ma non esacerbato dall'Insuccesso di tutta la propria vita Poco diverso è il tramonto di nonna Sabella: con questo però che la simpatica vecchia. con le sue generosità, le sue commedie e mezze pazzie. ha tempo di sopravviversi· piuttosto a lungo; e da personaggio veramente poet:co tende sempre più a scadere a macchietta. E' vero che anche in tale veste è piacente; ma il lettore ripensa con animo troppo diverso agli episodi del corteggiamento e del fidanza mento con nonno Pasquale. O all'incorrtro fra Sab~lla e la madre. che dopo che la. ragazza era fuggita d'. casa per sposarsi a modo suo, non si vedevano più da tantJ anni E una mattina si trovano in chiesa, la figliuola e la mamma. che ciascuna è usc:ta di parto, e ha portato a battezzare il suo tigl:uollno. In un'aria di semi-riappacificazione, la situazione fiorisce tutta d'un humo..ur gentJliss,mo: e il Festa Campanile ha saputo co2lierlo senza sgualcirne la minima foglia. tl romanzo di Nonna Sabella non è soltanto una bella promessa In alcuni parti è assai più d'una promessa. Bisogna sperare che il Festa Campanile non per-da certa sua spontaneità e facilità. Ma che al tempo stesso non le prenda in confidenza eccessiva. Sarà interessante vederlo a una seconda prova: per la quale gli valga intanto oJmi augurio El\lfl.,IO CECCHI

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