la Fiera Letteraria - XII - n. 38 - 22 settembre 1957

Pag. 4 LA FIERA 1.l~TfF:RARIA Domenica 22 settemhre 1957 PANO RAMA DELLA LETTERATURA (;ERMANICA La e( Storia della letteratura tedesca)) inundenso v lume diGiovanni Necco * La lettura di una grande storia letteraria suscita sempre - almeno m chi abbia gusto m queste -cose - una impressione profonda. E' un viaggio nei secoli in compagnia delle Muse, è la rassel{na degli aneliti, delle intuizioni, degli impeti creativi di una gente, manifestati col magistero della parola Giovanni Necco, germanista piemon– tese, letterariamente agguerrito e scien– tificamente onesto, autore di saggi ed articoli innumerevoli. ha licenziato quel– lo che sarà, forse, l'opu.s maximum del– la sua intensa vita di maestro e di cri– tico. Questa sua Storia della Letteratura Tedesca> (Vallardi, 1957) che, per do– vere di recensore e per congenito scru– polo~ non abbiamo sfogliato e leggic– chiato qua e ,là, ma abbiamo letto atten– tamente, e anche annotato, dalla prima all'ultima dell"! sue novecento grandi pagine, è la più estesa tra le consimili opere finora uscite in Italia, e ha molti e notevoli pregi. Saremmo adulatori - e spiaceremmo, per questo, anche all'au– tore - se la giudicassimo senz'altro perfetta, ma la impressione complessiva. che qui anticipiamo, è sinceramente fa– vorevole. Il volume si raccomanda agli studenti e alle persone colte, desiderose di conoscere più da presso una produ– zione letteraria che abbraccia oltre un millennio e si colloca tra le più gran– diose espressioni del genio di uno dei più gagliardi popoli d'Europa. La iettura di una grande storia lette– raria suscita sempre - almeno in chi abbia gusto dn ,queste cose - una im– pressione profonda. E' UtJ. viaggio nei secoli in compagnia delle Muse, è la rassegna degli aneliti, delle intuizioni, degli impeti creativi di una gente, ma– nifestati col magistero della parola. E' storia, insomma: ma storia rivissuta e giudicata entro una sfera più alta del consueto, immune da certe ombre e meno intrisa di sangue, Ja quale con– sente di ascoltare. le voci d'jnnumere– voli generazioni, raccolta e nobilitata da scrittori e da poeti. Ancora una volta, leggendo questo bel volume del Necco, abbiamo rifatto il mirabile viaggio eh~ ciascun lettore può, con passione e con gioia, ripetere. Alle origini Ecco: l'indagine sui primi documenti letterari tedeschi non c'informa soltanto dell'ancora primitiva vita degli antichi Germani; ma di essa ci fa sentire t pal– piti e gli jmpulsi più vigorosi nel tra– vaglio enorme di quella conversione al cristianesimo che consacrò l'acquisto germanico della civiltà occidentale, e che fu una rivoluzione immensa, tor– mentata e tormentosa e, per più secoli ancora, imperfetta. Il paganesimo antico ferve ancora nei sonanti versi allitterati della e Canzone d'Ildebrando>, alita nel– le e Forimule Magiche> dove ricorrono i nomi di Wodan e di Freja; echeggia e guizza qua e là nei Canti laudativi ed eroici (PreisUeder e Helden.Ueder) fin– ché lo sommerge, ma non interamente. l'onda della poesia cristiana medioevale, latina e tedesca, con poemi che possono, come l'atroce e Muspilli >, cantare la fine e la distruzione del mondo. Dopo di essi, la poes.ia cavalleresca. La grande jstituzione germanica, ope– rante tra principi, cavalieri e giullari, ha J suoi laureati cantorl; ma, accanto ad essi, H popolo crea Ja prima poesia drammatica con le rappresentazioni pa– squali e natalizie, le quali, a volte - come ad Oberammergau - ancora so– pravvivono. Un teatro profano consente, intanto, maggiore libertà allo spirito comico delle masse e gradualmente si crea e feconda il terreno donde usci– ranno li poemi epici d.n lingua medio• alto-tedesca: i Nibelunont e la Gudrun. Qui dl giudizio del Necco, che osa an- * di CARLO dare contro corrente, e preferisce la te• desca Odissea a quella che fu chiamata la e Iliade> dei Germani, coglie senza dubbio nel segno. Epos cortese e Minnesang Ma ora vediamo avanzarsi, grevi e splendenti di armi, eleganti nelle so– pravvesti trapunte, i cavalieri delle gio– stre e dei tornei. E con essi i poeti e cortesi>: Hartmann von Aue, cantore del Povero Enrico, e Goffredo da Stra– sburgo, celebratore d'lsotta, e Wolfram von Eschenbach, il poeta di Parstfat. Li seguono i lirici d'amore con Walther von der Vogelweide, gentile e potente. patriota e polemista gagliardo, campione illustre dei giorni in cui. anche in Ita– lia, e tutto il popolo - era cavaliere>. Cavaliere e anelante alla sua libertà operosa, sindacalista ante litteram con le corporazioni, e poeta, poi, con Hans Sachs, in quella prima Arcadia arti– giana che diede ricchezza e splendore a Norimberga. Il Medioevo boccheggia: risorge la più umana concezione della vita: i dotti stu– diano il greco e l'ebraico, come Johan– nes Reuchlin, e il loro latino si fa più polito. Mentre i navigatori scoprono vie e continenti nuovi e il mondo s'ingran– disce, l'umanità del Rinascimento si trova dinanzi a mutate leggi di vita. ll tragico destino tedesco Ma qui, intorno al 1500, si rispecchia nelle lettere quel tragico destino tede– sco che ad un popolo animoso e fortis– simo sembra avere -affidato, nei secoli. H compito di sconvolgere l'Europa e di spezzarne, con la propria, la civjle e PICCHIO ideale unità. La Riforma luterana, che conquista solo una parte della Germa– nia, ha ripercussioni enormi nella vita dello spirito. Lo stesso Lutero è scrit– tore e poeta. Il suo inno e Una salda fortezza è il nostro Dio! > squilla come un appello guerriero. L'infatuazione di molti conforta il riformatore, la satira ora lo aiuta, ora, con il Mumer, lo aggredisce e vitupera. Intanto sorge un teatro nuovo, erudito e scolastico. Il Necco rivela, in tutto il volume, molta cura per il teatro. E il teatro tedesco la merita, anche tra il Cinquecento e il Seicento in cui commedianti inglesi. e poi italiani, recano In Germania pra– tiche e concetti scenici nuovi e si for– mano le prime compagnie ambulanti. Sarebbe questa davvero un'epoca di ri– nascita anche per le lettere, le arti e tutto lo spirito tedesco se il Tragico Destino non vegliasse per recare al pae• se disperazione e rovina. Lutero, il te– desco integrale, e perciò grande crea– tore e grande distruttore, ha dato alla Germania, con la sua versione della Bibbia, la nuova lingua viva e potente; Martino Opitz le darà la e Poetica>. Non è un grande ingegno, Opitz; ma il favore con cui la sua opera è salutata attesta il desiderio di feconda attività creatrice che arde ne·i celi più colti. Ma, ecco, scoppiare, fatale conseguenza del– la Riforma, la Guerra dei Trent'Anni. Guerra e peste, messi calpestate e di– strutte, città messe a sacco, villaggi arsi. turbe affamate. decimate e disperse. Il Barocco delle due Scuole di Slesia fio– risce, con le ampolle del suo Marinismo, lo e Scbwulst >, mentre pietisti e mistici tanno risonare i loro moniti in versi e in prosa. E sorge il romanzo: romanzo storico. eroico, galante e picaresco. Sia- * POESIA COlUE STRU:iJIENTO DI PURIFICAZIONE * * Hans Carossa in Italia * di G.IOJTANNI 1\TECCO Col titolo Te. !timonian.za scritto sul Carossa un'am- e ben definita e distinta dal- finirsi: è anche un modo cli a Carossa Francesco Politi, pia e acula monografia (Edi- le altre>, il critico italiano formazione interiore. Que. valente germanista e italia- zioni Scientifiche Itahane, osserva: e 'l'utta la lettera- st'arte cerca perciò sempre nista e versatile traduttore Napoli, 1949), RodoUo Pao- tura tedesca di quel primo più l'adesione al vero, in– da più lingue, ha pubbli- li un interessante studio dopoguerra, per chi la ri- teso quale Wl fluire di cor– cato, sotto gli auspici del- (Cedam, Padova, 1944). Sag- pensi a distanza di anni, ap- renti spirituali e un palpi– l'Istituto di Ctùtura italiano gi, più o meno estesi, sopra pare come un tumulto, una tare dell'animo, e l'esigenza di Monaco di Baviera, che quello scrittore sono inseri- ricerca ansiosa, qualche vol- di verità adduce il poet,a a egli dirige, un volumetto in ti in volumi che alla lette- ta un'angoscia di tentativi e un continuo senso del limi– onore dello scrittore tede- ratura tedesca contempora- di domande: specchio fedele te, ad evitare di condurre sco, scomparso il 12 settem- nea hanno dedicato il Bi- di un popolo che sentiva la le premesse psicologiche si– bre dell'anno scorso. Hanno scardo, il Bottacchiari. il disfatta e cercava, allo sboc- no alle estreme conseguen- ~f~ri!0~stRob~r~o e Ji~~~~: :hl 1 :g)t~!te~st~ns3~1/; !~;: ~~l:~z:!~ i~ve:::;z 1 i ~rogi~~ !fo~e~ ~~uft~c~~! ~s:ea1t Vincenzo o Errante, Italo senti note. U Tecchi ha per- tumulto che ebbe talvolta e comuni. le esperienze, già Maione, Emilio Mariano, sino curato una Antologia voci anche alte e dignitose, lontane nel tempo, di un'in- ~!~rf:1¾1es~~Cdc~~ p8:f1~~ 1 :i~ 195g)~iEtf1~usi~aa~~~s, ? 0 ~~~~i ~~ l~~;/r~ 1:W c:r;~: ;r~~: ~ao~ziadi:er: du;•~~o~escael~ ni Mario Pensa, Francesco scelli con perspicaci note stra subito come una isola gli appaiono circonfuse da P~lili Bonaventura Tecchi. filologico-estetiche e premet- appartata, un'oasi di quiete un'aura. illuminate da una Fra' le pagine critiche rac- tendo ad essi uno studio e di raccoglimento>. E' il luce. che crea gli sfondi e colte ne1 volume sono inse• biografico-critico. periodo, quello qui accenna- segn1:1. 1 contanti delle cose rite (nel tes.to tedesco. e Si prescinde qui dai nu- to, n~J .quale, ~ot~o l'impul- e degl; eventi, e dl_ essi è nella traduzione , metrica merosissimi saggi e articoli so di mnovaz1om che J?O- ad un tempo la. ragion~, la italiana. dovuta alt ;Errante. che sono man mano usciti tremm<? v~g!3mente .defimr~ sorgente e la vita .. e D1~ht,. al Mariano, allo s~~1vente e sul Carossa nei periodici e espressipn~ tìc.he, g~1 auto_r1 end ~ntfernt er sich mc.ht sopra~tu~to al•.~aliti) 14 ca- quotidiani d'Italia a cura di ted~h1 s1.sb1~~r:1~ono m von s1~h selbst, aber.er t~,tt rattenst1che liriche del P(?e- G. Gabelli. L. Mazzuccbet- esperimt;nh st11tsUc1 spess.o zu semem Selbst . m eme ta bavarese. Come sagi:(10, ti. E. Rocca. C. Picchio, dei azza.rdat1 e piuttosto !3rb1- z~uberhalts Verbmdung >, Hans Carossa (scultura) riportiam'O la felice .e poeti- critici già citati e di molti trar!. e Nel calmo perioda- disse H?fmannsth~l di Ca- camente fedele versione che altri. Decine di liriche ca- re. invece, dC:l nostro auto- rossa. L accento diverso po- luminoso e il tetro, la vita e Der Schrei des Werdens il Politi, pur legandosi alle rossiane sono state volte re, nelle delicate strutture sto .sul!~ P?rola. e selbst >, la e la morte. il peccato e la 1st erschollen ... >. li poeta difficoltà del ritmo e della nella nostra lingua e pub- della sua prosa, accar,,to a vana s1gmflcaz1one che as- grazia. sente tanto questa vicenda rima, ha fatto di Graue blicate in riviste 0 volumi. venature .nuov~ ~ ard!te si sume l'una volta e l'altra, L'ascesa spirituale del ~1 Sterben. e \Verden, che St u-n.de . Ai traduttori menzionati ag- scorgon? .1 filoni 1llustn del- segna, Il valore ?,ella trasfl- poeta tende aJ raggiunii- 11 corpo gll pesa come una ORA GRIGIA giungiamo i .nomi di D. Va- la trad1z1onc >. . gur:u1one. comp11;1ta: e poe- mento dell'ani~a originari~, barriera fra lui e le ~se, Vento fruga nella polvere. Ieri L Traverso A Prati Carossa trasponeva poi, tamia e.',!Ji.non SI ,allontana alla e luce prima> che v1- e non fa altro che aspirare Isole, i.!ole di .foglie .. R. Pa~!i, s. Ro~a~oli; n~ secondo il .T~cchì, nell'et.a d 3 ~e. ma si pone in un ve nelle apparen.z~ delle ~o- ad essere assorbito nel ciclo frullano e stnsciano giu per la l'elenco è completo. nostr!l lo spinto sempre vi- ma,g-1co raccord? _con la sua se come .lo sp1r1to a.tt1vo dell'organismo della natura: . [CUPO; corrente. e Quali le ragioni di una vo d1 Goethe: lo traspone- st~~~j pcr~_cnahta >. nella pupilla dell'occh10, e e Ein Heisses. Kreisendes Tu, nella sedia. volgi a me _la tale fortuna?>. si domanda va. traducendolo in termfoi Italo ttn1on~ 3Ccenna con di questa ansiosa graduale will mich bezwingen > Per , .lfacx:,a: il Tecchi nel volume curato adeguati alla sensibilità e efncac.:e sintesi allo sviluppo conquista l'uomo si illumina com iere uesto tra' a la .sera ognor piu torbi~a i dal Politi e risponde: e Non cultura contemporanee, e 111- della p~rsonalità artistica fino a trasparire. e l'arte si non ~'è altr~ che depofi.eslo . . [mmacc a. credo che' siano state ragia- trandolo, per così dire, at- de~lo scrittore bavarese: e Lo affina fino al fluire di una . a Tu, per 1 vetrt . .sogaua rd " la · rt· h · hè t traverso la sua personalità sviluppo della sua persona. musica piana e suadente E' veS t e c_ar1,1ale e monre. La . [fro nd ~,!utnte. ~enre \ 1 le~'orf'tt~1ianfe~oa~ e Entro l'alveo della sag~ lità ar!istica è ,in rapporto il processo spirituale . dl ~orte. e hb~ra~ione,. è tran- Da ogn~ ~c:::l~eh.e~~~a alla tua trovarono nelle pagine di g:ez~a goethiana, il ,cui equi- apo svlluopo spirituale d,el~ Goethe, anche se in minia- rto dtt gau~L~. e ruSIOne con accenna u [mano Ca rossa elogj alle dittature libr10 ha un respiro quasi ! uomo,. che. sale. d~l to:b1d~ tura>. ~ na ura. e a via per rag– (che in grembo ti posa_ ed è nè spunti di odi razziali. E cosmico, Carossa ha s~p1:1to 1rre~u1E:to f11!1UJ?m1~ dei suo! Sui rapporti di interdi- ~1unf:ere la Urseel~, la .« al: [.stanca_ ed è piccola!). Come noi} bisogna dimenticare che portare come _carat.ter1st19~ anm g:1o~an1 .e d1scentr~t1 pendenza tra la vita dell'uo. ~e.~ ~mme >, a cui ~utti gli bro,uta. non hai parole. se J"opera di Carossa fu !f!Oder!la una v1braz1one p1u a~la ch1ar1ficaz1o!"e che ~om. mo e quella del cosmo. ai :spmti pr~ st o O t,ardi torna• Si fort.e il tuo bimbo ~ duole? conosciuta bene e in pro!on- 1~requ1eta e nC:rvosa. e in• c1d_e con una ~1cura r1con- quali allude spesso nelJa sua f 0 .?erAriacce nd ere le l<?ro Tu di.ci che gid 1·am1, senza dità in Italia, per merito di si~me ha dato m~egnamenti qu1stata armonia. opera il Ca rossa. ecco al- ac1. e m. Ende werde ich . [nome/ attenti studi critici e special. d1 carattere pratico, offerti rJ • DP.::tino del dottor cune intellij:tenti proposizio. wohl als remes Fe1;1er- der Sai tu qu~l g1o~?:·· mente di buone traduzioni, a! lettore guasi come ricett~ Bùrger n è il suo Werther, ni di Mario Pensa: e La na• alte.~ Fiamme wieder zu- Sotto nem!>., n4:vo.s~ d atU:[': Ja ~er~:hia dei suoi . lettori d1 un rne~1co. Anc~e. qu.est? e Una !anciullezza >. e Meta- tura e -se.ntita. con:ie un cir: gezu nd et ~- . . era prono ti [~ 10rd,i i st1 a/t itaham fu sempre dt gente doveva piacere agli 1taliani. morfosi d'una adolescenza>, colo fervido d1 esistenze, di Come e noto. nel Dtarto . . a met "fea;;v · colta, molto esigente e J>OC0quasi come_ un'eco più mo- il e Dottor Gion >, le e Li. cui l'uomo stesso fa parte ru.m~no lo scrittore bavare- Or_t 1tJ:i,'a v?af ~':ti/ P · adatta comunque elle pro- derna e più familiare per riche > sono l'opera della senza interrompere la cate- se rievocò le esperienze da ; ~ment/~o;l :Ome allora. che pagande più. o m~no <:l~n:10-chi all'op<;ra ~rande ~i Goe- '{aj?'gezza: ma t~ i1 p~im_o na .. Cosi e_gli, v! e.ne sperso- l~i vissute .nel prim~ con– o [tu concepivi. rose d~ mov~tt_1enh p0Utic1 >. the non r1us~1ss~ facilmente ro~ an.zo e l'ultimo c'e 11 nahzzato. 1 ltm1~1 del tem. fhtto ~ond1ale~ a cui par- E' noto come il lirico e Per sp1egars1 iJ successo del- ad accostarsi>. e Diano rumeno>. che è co- Po e dello spazio vengono teclpò 10 qualità di medi- narratore tedesco abbia avu- Jlopera letteraria di Hans Sulla natura d~Il'arte del me il raccordo. e ci fa assi. superati. la sua individua- co. SulJ'atte~l?iamento sp1- to in Italia una grande for- Carossa biso~a pensare. di. Carossa . e~co. interessanti '-!ere all'ope~a di purifica- lità C?n .un volto ed u_n no• rituale del p~eta di fronte tuna Non solo parecchi suoi ce il Tecch1. alla natuM osserva~1~111 d1 Ale.ssandro z10ne e al ntrovamento di me s1 dissolve nella mcon- alla guerra riportiamo Qui libri· sono stati degnamente dell'arte e ~ll'indole ,di quel- Pell1:grm1: e L'arte ~1 Caros- se s.te~ so. Tutto sul,lo llfon- sistenza di un_o spirito er- sagaci c<;msiderazioni di Ro. tradotti neila nostra lingua, l'autore. R1facendos1 al pe. sa e tutta a~tob1ogr3:fic~, d_o e 1moregn~to d un~ "~· :ante, le barriere del pas. b.erto B1scardo: e Nel Dia. ma la sua opera letteraria e riodo intorno al 1920. all'e- nasce da un bisogno d1 r1. s1one della vita totalitaria sato e del futuro vengono no rumeno la J!Uerra è sen- stata esaminata attentamen. poca. cioè. in cui la p-:rsona- posarsi nelrespressio.ne di e pa!1teis~i~ ..c~e rapprese~- infra1:te e tu~ta la e~isten- GIOVANNI NECCO te da saj!aci nostri criti- lità artistica deJlo scrittorC: uno stat? d a.nimo, di. com- ta r1co.nc1l_1a.t11 hent; e,d ~I za viene pr~nettat~ m un ci. Bonaventura Tecchi ha bavarese si profila ormai prendersi cosi e meglto de- male. 11 v1z;o e la v1rtu, 11 vago avvenire d1 sogno: (Continua. a parLna 5) mo in pieno Seicento e, tra le ro– vine della guerra implacabile, i tede– schi leggono le avventure di un figlio di quest.o secolo infelice e cruento: la storia di Simplici.us Simplicissim11s d1 H. J. Ch. von Grimmelshausen. Il Settecento U Settecento, nota giustamente il Nec– co è il secolo della grande ascesa della tet'.teratura tedesca. Dai modesti tenta– tivi dei primi decenni essa assurge,. nel– l'ultimo scorcio, con Goethe e Schiller, ai fastigi della sua classicità. Si trovano già all'inizio di que~to s~• colo tutti i germi della Germania let– teraria e poetica dello Sturm und Drang, della massima fioritura classica e poi del romanticismo e altresi dei movimenti che commoveranno l'intero Ottocento. Al razionalismo d.i stampa franc'!:se, im– personato da J. Ch. Gottsched, cospicuo pedante al cospetto di Dio, si contrap– pone la corrente irrazionale an~l~cizzan– te degli svizzeri Bodmer e Bre1tmger e l'autore della e Messiad~ •, Friedrich Gottlieb Klopstock, annuncia il movi– mento preromantico. L'illuminismo, la e Aufklaerung > che trae le norme spe• culative dal Leibniz e dal Wolff, ca– ratterizza l'epoca di Federico il Grande. E' legato alle jdee del Locke, all'Enci– clopedismo francese. ma serba una sua spirituale autonomia. E' questo un tem– po denso di pensiero e di proposit~, nel quale molti spiriti grandi spiccano 1 loro voli più audaci. Winckelmann crea la critica d'arte, Lessing fonda la critica h:tteraria e drammatica. Compaiono sulle scene tedesche i primi caP.olavori: Miss Sara Sampson, la prima tragedia prosastica borghese e Nathan U Saggio, il dramma umanisslmo della tolleranza religiosa e razz.iale. Accanto a Klopstock e a Lessing com– paiono Wleland e Herder. Nomi gran~i. immortali, che fanno della Germama setteeo_ntesca uno de.i paesi contendenti per Il primato letterario. E un primato è senz'altro raggiunto nella eccellenza dell'arte congiunta al pensiero e all'in– dagine critica. Lo Herder è la prima di quelle menti sterminate nelle quali la cultura si raccoglie e sl ordina in un sist~ma organico non aridamente spe– culativo, ma artistico, auraverso cui il sapere si .fa poesia. E qui, nel fervore della indagine e della creazione artistica, si rintracciano le fonti di quello che sarà il movimento romantico, la espressione più genuina dello spirito tedesco. Hftmann, il • Mago del Nord >, i poeti del e Boschetto di Gottinga >, e Infine, i campioni dello • Sturm und Drang » preparano l'avven– to della più vera originalità poetica te– desca. Ma, insieme, da quel tumulto turgido di linle, non seguace di alcuno e maestro di tutti. an'tiveggente e se– reno, sorge e tosto giganteggia l'Unico, il Genio: Goethe. Goethe e Schiller A Volfango Goethe dedica il Necco cinquantadue grandi pagine. Se le rias– sumessimo sentiremmo di fare opera vana e soverchiamente didascalica. Co– stretto dall'indole della sua e Storia>, il Necco ha dovuto narrare, una volta di più, la vita di Goethe e seguire il poeta passo passo, dalla giovinezza tra– scorsa a Lipsia e a Strasburgo alla ra– diosa maturità e alla fertile vecchiaia di Weimar; dal Viaggio in Italia all'a– micizia e alla collaborazione con lo Schiller. dal Werther al Tasso, alle Af– fi.nitd Eletttve e al Faust. E, di neces– sità, ha dovuto interpolare riassunti del– le singole opere, e seguire la narrazione di e Poesia e Verità> e il carteggio e la documentazione consueta. Certo avreb– be preferito poter supporre acquisite ai suoi lettori le tradizionali nozioni e in– sistere sul e fenomeno > Goethe, che riassume e supera tutte le speci!lche possibilità della sua gente; che è te– desco e assai più che tedesco e che. nella intuizione della e Weltliteratur > precorre di circa due secoli quella unità civile europea la quale appare oggi ap– cora immatura; che, pur nella classica armonia di tutta l'opera sua, si sottrae ad una esatta classificazione perchè e insieme dialettica in atto e compiuta sintesi cli tutte le correnti artistiche e spirituali contemporanee e preparazione dei massimi movimenti del futuro. Tut– to ciò che è sopravvissuto della mille– naria opera spirituale dell'umanità sem– bra essersi raccolto e ordinato nella mente e nel sentimento di Goethe, nel quale, peraltro. la distinzione tra il cuo– re e l'intelletto quasi si cancella per la– sciar operare, serena e certa, una unica complessa e pur omogenea, attività su– premamente umana che insieme appren– de. giudica e crea. Cosi è riuscita più agevole al Necco la presentazione di Schiller, ta.lento mi. rabile che avrebbe, da solo. sostenuto la gloria di qualunque grande lettera. tura e che pure impallidisce al cospetto di un Goethe. Qui, nella indagine cri– tica, si avanza su di una via l~ga e fioritaj qui si sta sulle vette piu alte dell'arte, ma non si è abbagliati né pa– ralizzati dallo splendore sovrumano del genio. Schiller è un grande poeta della cui attività creatrice è possibile discer– nere ed apprezzare convenientemente il cammino. La sua ispirazione si mawra sempre attraverso il pensiero. Là dove Goethe supera con un colpo d'ala la fase della riflessione e trasfigura m poesia le proprie percezioni immediate. Schiller deve elaborare ogni sua sensa– zione con un'acuta opera di raziocinio. Ma egli giunge, con questa. al culmine della poesia di pensiero e all'eccellenza nella drammatica. sulla cui più splen– dida fioritura, dalla Trilogia del Wal– lenstein alla e Maria Stuarda> e al e Teli>, si riverbera peraltro il calore che giungeva al poeta dalla vicinanza di Goethe. Il Romanticismo ll fatto grande della letteratura tede– sca. il movimento nel quale si espri– mono le più caratteristiche qualità del– lo spirito germanico, è esaminato dal Necco secondo gli schemi imposti da una ormai secolare disciplina di studi. E giustamente viene da lui richiamata la definizione del Novalis: e diviene ro– mantico tutto ciò che si sposta in lon– tananza ... > dalla quale peraltro l'autore trae ragione di notare che nel concetto dì romantico è sempre contenuto un e vago stato d'animo di scontentezza ... una brama interiore verso qualcosa che supera la contingenza giornaliera. 11 possesso attuale>. Benissimo! L'essenza ·e la ragibl1è'"del Romanticismo, più che nel teorico divario tra U e Se.in> e il e Werden >, tra l'Essere e il Divenire. è proprio qui: è nella insoddisfatta brama di un popolo che non ha, o crede di non avere, raggiunto le sue mète: che non ha, come altri popoli, conquistato le agognate sedi marittime, mediter– ranee o atlantiche, e con esse la calma e l'equilibrio dello spirito. Perciò il Ro– manticismo in senso lato. anzi larghis– simo. è sempre vivo nelle anime tede– sche; dai tempi delle migrazioni del– l'Alto, Medioevo alla Seconda Guerra Mondiale. Ed è, fino ad Wl certo punto, intrasferibile e incomunicabile. I ro– manticismi degli altri paesi sono adat– tamenti e trasformazioni dell'inimitabile modello ted~:co. In seruio piu ristretto. peraltro, il Romanticismo è un movi– mento grandioso, ma breve. Compren– de i Protoromantici di J ena, cioè gli Schlegel, Tieck, Novalis e Wackenroder. i Romantici di Heidelberg (I Brentano e von Amim) e gli epigoni svevi di Rueckert. E intorno c..d essi i filosofi e i filologi: Schleiermacher, Schelling. i Grimm, Jean Paul, Hoelderlin e Kleist sono reputati esorbitanti. sia dal Clas– sicismo che dal Romanticismo. E il giu– dizio, senza dubbio esatto per Jean Paul, è meno convincente per gli altri due, se non si voglia assumere come cri– terio di classificazione la formalità della partecipazione o meno alle cosiddette Scuole degli Schlegel o dei Brentano. Tutti siamo. d'altra parte, convinti che. se le classificazioni sono necessarie per lo studio, diventano poi difficilmente applicabili, soprattutto quando ne sono oggetto uomini, coscienze. ingegni, atti– vità creatrici. Così avviene. per esem– pio, con E.T .A. Hoffmann, colossale ro– mantico e pur già tanto naturalista o realista da farci pensare a scrittori a lui posteriori di un secolo e più. Heine Or qui. nel tumulto della prima metà dell'Ottocento, le correnti letterarie ed artistiche s'intersecano e i grandi nomi si moltiplicano. La poesia patriottica delle guerre di liberazione. la e Giova– ne Germania>, il Biedermeier raccol– gono falangi di poeti e di scrittori. L'Austria genera un autore drammatico del vigore di Grillparzer, e qua e là ir1 terra tedesca scrivono e cantano sot– to diverse insegne poeti come Platen. Gutzkow, Hebbel. Domina peraltro. po– tente e dolorosa. la vena di Heine. il maggior cantore tedesco dopo Goethe. l'artista roso dal suo stesso sarcasmo. distrutto, come la sua salute dalla tisi. dalle stesse antinomie del suo spirito: francese di gusto e pur. nel suo genio tormentoso ed ambiguo, tedesco: ado– ratore e spregiatore della patria e della virtù, innamorato tenerissimo e cinico. enigmatico e creatore della più limpida e bella prosa moderna. apostata del– l'ebraismo e custode geloso dei più in– timi impulsi della sua razza. derisore singhiozzante e una delle personalità artistiche che tutti I paesi invidiarono alla Germania e che la Germania. assai prima di Hitler, ripudiò vergognando– sene. La e Storia • lo registra a suo luo– go e lo giudica e procede oltre. sicura. tra la gragnuola dei toni e dei nomi. toccando di poeti come Lenau. di novel– listi come Storm e po1 di romarizieri come FTeytag. occupandosi di Wagner poeta e dei. grandi realisti svizzeri Gotthelf e Keller e si accosta alle sor- CARLO PICCHIO (Continui'"a pa1lna 5)

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