la Fiera Letteraria - XII - n. 38 - 22 settembre 1957

Domenica 2~ srt tC'mhre 1957 DUE POESIE di Enzio CPtran~olo O biondo fanciullo che torni sul colle marino e là Li confondi col fulgore degli ulivi quando restate dal limbo ti porta all'eliso; nulla ho che di te mi trattenga il ricordo: tu sei più antico, più puro d'ogni ricordo. Beeta resta ai tuoi puerili occhi la terra. L·ombra che senza svelarsi ti fermò nel mattino. questa che innanzi a me nel giorno colmo indugia. ultimo incanto di freddo ristoro agli adulti. schiude campi alle corse della tua allegreua. le chiare vie che il mio passato ha smarr,ito. tratto da insidie paurosi!. che tu non sapraL Di tanto tu mi precedi, diverso e intangibile, tanto brillano illese le tue sembianze fraterne che perpetuo infante è a te l'evo sui lidi tirreni: quasi un compagno bello che ti difenda sicuro. simile a te non più cresciuto. geloso custode dei tuoi liberi sogni nell'eterno. Solo è dolce la virginea brevità dei preludi. Conlinuate. immaturi, le nostre attese deluse: a voi non altro sar.i che gioco salpare e approdare. Il vosto riso ignora la grave onda degli anni. la vela che avanza oscurandosi, che se a volte risplende. il sereno è luce indifferente. Ccwo di sil·ene Emersa !uga da solchi celesti, inclinata sui lidi ala del giorno; tra le cale disparte da voragini blando eloquio del mare, ambiguo oracolo. "Tu che fai vela verso le sorgenti dei ricordi su tracce ormai scomparse né sai dove ti guidano gli errori. ., jJ tuo riparo è qui lene di sonno». Infantili trastulli della morte, candido lncanto di suoni lontani, fovisibile abbraccio del Tirreno, azzurro coro di freddi riposi. " Tu che nei_ lunghi abissi emi cadere, vieni all'estremo Umite di flutti vietali, o mortale: il dolce squillo del nostro riso funebre ti stringa •· Corte vie della veglia nell'immoto, .sogni veloci di vincoli eterni, canoro invito interrotto da gemUi, maliosi flagelli della pena. "Tu che avvampi di gioia solo quando il desiderio affondo nel dolore, come fu degli eroi; vieni, o mortale, a equorea cune di grembi divini•. Casta ferocia di supine attese in pieghe lente di avernali chiome; acute punte di letèa corona le rupi nel solere fermo rogo. « Tu che d'1re pungenti avido godi. vieni. o mortale, ai nostri verdi sguardi: e te prolungheremo nell'eterno l'Istante che t'invade e ti smarrisce>. Alte memorie nel meriggio lucido: .!onne nude, dissolte nelle voci dell'onda e della pietra da sinuosi specchi scolpita in volti acri d'amore. ENZIO CETRASGOLO LA FIERA LETTERARIA Riccardo Franca.ancia: « Poli,. (panorama) CUONA.CHE Parliamo Ull DEL * po' )f. PIA.CEUE di giustizia la rp;::s~{~o~:n~in;~~t~~ La ghigliottina. oltre a non rivelarsi utile, è dannosa: basta pensare ~:/r;;g:trr~- ~~~!~i.' ~~~i :u!~~ stria. il Belgio, la Danimar- a quanti si offrono di fa,re il carnefice - · Forse Garibaldi. ro?). Quelle e donne impa- ~~rv1~!f!~nl~a·sj~3!~1~1~~li~ per sè. le migliori poesie se le scrisse di mano propria. re~gititerÌc~~~~o d~)la 0 r~:3~!. il Portogallo, la Svizzera e quale vive in e Nizza,. e ne ~tu?ee:ri::.a~~; ~v~:~io~~ ~rù * ~er;e,to~t~;· dr ra:~l~ 0 ~ ~i ~fi~:m~i n ~i.èi~ r~~!~u~~ti; d; A L F o JII s '' ,; A T T o ~!~i:f~~\ti~~ ~ 0 ;~ i~~ri:;~: alcune mod ifich e importanti vano sperare. \"eramente. ai del Codice penale. In Fran- zionali. tocca il fondo uma- parola senza arrossire). Ab- la lealtà con cui il :\larem- danni di Garibaldi. anche eia. invece. dal 1939 a oggi no della questione e rap- biamo cosi appreso - lo mano mise all'indice l'c im- questa dimenticanza fu con– la situazione al riguardo del- presenta con crudezza l'im- ignoravamo - che de 11e peratore,. Rattazzi. Poi si sumata: con tanta brutta la pena capitale è peggio- magine stessa della ghigliot- poesie esiste un'edizione Za- ebbe un e duce glorioso> letteratura che lo giubilò da rata. Nel 1939. infatti. un tina: un'immagine. per al- nichel1i del 1911 a cura di corretto ...per fortuna da una morto non si pensò nemme– decreto ristabilì la pena di tro. che riesce solo a offen• G. E. Curatulo. e luminosa chioma> che il no di ospitare per i cosid– ~orte per gli attentati alla dere !'uom_o .senza difel_'lder- Belle. brutte. le poesie? duce di poi (quello nostro, detti f3;nciulli d'Jtal~a. delle ~1curezza de.Ilo Stato anch_e lo dm dehth che: contmua- Il discorso da fare è un per intenderci) non meritò a!1tolog1e una sua lmca. E 111.~empo .d1. pace .P~~ cri- no a accadere m n1.,1meroaltro. Io se leggo. in una mai. Ancora. nelia celebre c1 .è toccato leggerle per ~~ ~1;() fim:/:s~nf:tac1;g~ ~=~ ~!~~;e a~m;~~ll:e d;.anPase~~ liric~: e Caprer~ >, qu~sti o?e ba~bara. in un qua~ro Pi~~:ni, v~l:furrr:~chneo~i ~~ mera una proposta di legge senza pena capitale. L'esem- ver.s1. ":·· I ~~h1 - Abita- v1~0 ~h bellezz~ ro!11anttca fusioni e di amarezze. in ~eanddtt~o~t:pg!~ca;ii l!ss~:: pi~ della ghigliottina. dice ~~I l~uo:o~~i~ld~h:o~r f~ ~~ ~~!. g~t 1/r~~:H~~i 11~~~:; rgse:taTu:t~rame~lto ~~11.~n6~~ sini dei bambini e nell'ot- chiarai:ne~te _Ca~rs. ~lt~e a rona. - E come quelle alteri Carducci) si buscò un e dit- servatore• milanese. di Lon- tobre dello stesso anno fu non rive arsi u.t 1 e, an- ed isdegnosi - di piegare tatore > che, meno di 50 an- go e di Titt~ Rosa. votata una leggi: che pre- noso,. ~ 3 s ~ a riDettere all~ il ginocchio. II sol concento ni dopo, a averlo, sarebbe Strano. destJn0, comunque. ved_e la pena capitale per 14:centinaia d1 per:5one che s1 _ S'ode della bu!era in que- stato addirittura da far le qt!ell~ d1 Ga_nba_ldi se a _dar- ~3Je~f ~a~a~in~d!tfe~~~~ ~!~~~~ ;~~:if~~~~~n~~g~~~ st6 ~silo. - Ove nè schiavo corna. A~dò megli.o col f~= ~~~it~l~ 1~tti i)~oc~!~~:;~ in un interessantissimo libro di Jean Bloch-1\Iichel è sto- ?è tiranno alberga"•. a parte moso e disc~i:-so" im~rov-;ri menato per il naso, i nemi– pubblicato da Calmann-Lévy . d t t lt 1 11 loro valore poetico. non sato per cui 11pubbhco, in- ci e gli amici i carcerieri di cui sono autori con tre neo e ocu~e~ ~ u a a inferiore per altro a quello citato da PanzaC"chi in piedi e i giubilatori.' si creò per– saggi diversi Arthur Koe- letteratura giuri d ica e um~- di liriche molto più celebri su una sedia, ruppe la con- sino il modo che tuttora vi– stler, Albert Camus e Jean na eh~ ha accompagnato m e molto più ridicole del tem- segna del silenzio? Non ere- ve: e Ra detto male di Ga– .Bloch-1\lichel. Di_ Koestle~ Francrn .e accompagi:1a _an- po, io li trovo leali. urna- diamo. ribaldi_> .. Mai popolarità fu ~~~1~~o i~n t::~A~ec;;: e:!J ~:ito~i~g;:ist\~~toopri~~to;~n! n.ame?te credibili. cara.tte- Fo.rs~ ~arib~ldi. per ~è, tait~r •~!~frs~a.conforto. por- 1955 durante la campagna di morte. nzzati ~alla buon_a cosc~~n- le m ~gl1on p oesie ~e le scr~s- tando oltre il suo segno un da lui iniziata a Londra per za. ~ n esce persi_no un 1~- se di ma.no pr~pr~a. ~e sia- pensiero del Guicciardini. l'abolizione de 11a pena di magme propria d1 paese m mo quasi c onvinti. V1 sem- possiamo dire che gli amici morte. Queste sue e Rifles- Per ricordare Garibaldi la un tono postfoscoliano e sa- brano proprio brutti i versi giovano e in tempi e in luo– sioni sulla po~enza • appar- rivista e L'osservatore,. ha rebbe forse meglio dire pre- dedicati a Montevideo? Ci ghi che non aresti ~ai aspet– "'.ero per la pnma volta sul- ospitato ne 11e sue pagine carducciano. sono tocchi vivi, impressio- ~alo"· Avrebbe !'131 creduto ~~~1:rvr,ro;in~~~~ser;u~bn;; u.na piccola antologia. di poe- Garibaldi da .cardu~ci si ni di realtà. non fuggevo~i ~mj~~tr~t:::~. d~:~g;i~re s:1a~ inglese. sie d el nostro v~c~10 ~roe. ebbe un e Tr_a~1bul. d1 Ca- tra un m~n~ev~le e me~1- sera? Chissà, poi, se gli ho Rutino, estate 1957. Camus. rivolgendosi par- (Soltanto per lui rmsc1amo prera,. che, m verità non lato donch1sc1ott1smo patrio. giovato. '--------------------~ticolannente ai suoi canna- a dire e a scrivere questa gli è ripagato nemmeno dal- con tutto il patetico che se AL~ONSO GATTO * L'AR-TE DELLO SCRlTTORE E' IN OGNI CASO L'UNICA * Qualità narrativa di Leslie P. * ,li GIACtl!IIO A,VT01Vl1\;l Paa ~ Un secolo di fotoarafi alla~ndicesima 1riennale * di J,cona1·do Sinisgalli '.:'.on ci sono soltanto tazze. bidè. padelle. e statue e arredi a questa famigerata Undicesima Tr_iennale (chi legge l'ultimo numero di Time si convince di che considerazione ci giubilano gli americani e m che conto eui tengono l'opera, tanto discus5;a da 001. di un nostro architetto. Gio Ponti. ch'essi procla– mano Il primo de.signer del mondo!). Zevi e Borgese, secondo me, hanno visto le cose a una distani.a sba– gliata. Hanno fatto rimpiangere Ojetti. La più bella sorpresa alla Undicesima Triennale. anche perché resta al di fuori del sacrario riservato a tecnici, e addirittura sistemata nel sottoscala senza troppi so– f\smi espositivi (soltanto costretta in un'area che per lo meno doveva essere doppia) è la sezione della Fotogra!ia. Comprende una vasta antologia - e Un secolo di Fotografla •: qualche centinaio di docu– menti scelti dalla Collezione Gernsheim - e una appendice dedicata all'Antica Fotografia Italiana a cura di Lamberto Vitali. Per gli amateurs. ma anche per i piccoli dilet– tanti, l'approdo a questa Mostra rappresenta qual· cosa di simile all'ingresso nella Caaba di Maometto o all'arrivo a Roma per i pellegrini cristiani. Le immagini vecchie e nuove (più le_ veec1:tie eh.e le nuove) sono cariche di una suggestione 1nvinc1bile. La fotografia e in cuna • come del resto tutte le arti legate a una mediazione strumentale. beneficia di quella meraviglia di quella ingenuità che l'espe– rienza e il progresso in parte distruggono. La Mostra è tutta in bianco e nero, fatta eccezione per alcune stinte stampe a mezzatinta. Il catalogo. curato da Lamberto Vitali e dallo Studio Boggeri. costituisce già un boccone prelibato. Ho visitato la Mostra in un pesante pomeriggio di agosto, mi ci sono trovato bene come in una cata– comba o tra le nicchie di un ossario. La fotografia riessce a fermare il tempo. Sarà quel taglio che la chiusura dell'obiettivo opera sul reale in modo cosi netto e irreversibile: certo nessuna testimonianza del vero risulta cosi straziante. U fotografo non si illude di distruggere la vita per restituirla in me– moria. Dalia vita egli cava soltanto una macchia scura su un cartoncino sempre più esile. Sa di aver guardato un poco più in là della vita. di aver preSQ contatto con un altro mondo. E senza dubbio la fo– tografia ha non solo mjgJiorato i mesti rapporti con i defunti ma ha addirittura accresciuto la nostra possibilità di sognare. Senza dire dell'impeto che ha impresso al commercio dei ricordi. E' capitato a me quel pomeriggio del 23 agosto di ritrovare un paesaggio 1l effigiato che io un'altra età mi era stato familiarissimo. Si trattava nientemeno della prima fotografia scattata a Gras. nei pressi di Ch.ilon-sur-Saòne da Joseph Nicèphore Niépce nel 1827! Dal 1816 in avanti il proprietario terriero !rao– cese fece esperieni..e fotografiche riusci intatti su una lastra di peltro coperta di bitume a ferm are. final– mente. dopo nove anni di tentativi ~ cOn u.na poaa durata otto ore, la prima immagine vera del m ondo presa dalla finestra della sua stanza. Oltre le centinaia di fotografie (dagherrotipi. ca– lotipi. ambrotipi. stereotipi) la mostra raccoglie alcuni libri illustrati !otograflcamente e una serie di apparecchi: camere oscure. macchine fotografiche a lastre umide e a lastre asciutte, obiettivi. ottura– tori, esposimetri. ecc. Helmut e Alison Gemsbeim. che hanno scritto le note al catalogo e indicato i precursori. sostengono nella prefazione che, dopo della stampa~ la fotografia è la più importante tn– venz.ione del nostro tempo. Non stiamo a discutere. Qualcuno tenterà un'analisi stilistica dei pezzi espo– sti. Il compito è troppo arduo. Da Talbot a Nadar, da Atget a Lewis Carro!. da Beaton a Moboly-Nagy, da Brassai a Cartier-Bresson, il cammino è troppo lungo. Se non sbaglio nella Collezione Gernsheim n0n c'è neppure una !olografia surrealista. Neppure Man Ray. Ma è un rifiuto programmatico: mancano i do– cumenti fotograàci delle sedute spiritiche e delle messe nere. In questi casi la fotografia diventa qual– cosa di più (o di meno): uno strumento della poliz1a scientifica. Lamberto Vitali si rammarica delle diffi– coltà di reperire in Italia la necessaria documenta– zione (fatta eccezione del paziente tà..-oro di ricerca che Silvio Negro è riuscito con buoni frutti a con– durre a Roma) e si augura che quanto prima qual– cuno (chi meglio di lui e di Negro?) ponga mano alla Storia della Fotografia italiana. Sarebbe Un gran titolo d'onore per chiunque. L'opera accresce– rebbe la nostra cultura del visibile. LEONARDO SIN1SGALL1 MISURA * Dartley Sulla questione del vero il riflesso. possono .permet- ~ The \Vh1te: \\~and > _ed ora gendo il romanzo .personaggi delle sue gior1_"1ate poi an- migl.ia . dei s~o! tre bimbi della ricchissima Ernestme bitter nella notte con Hugh se non la principale. per– e del verosimile nell'arte tersi di affrontare 1ry,pune- m e The H1r~h!1g > e nella ed ~ve~t1 s~no d1 una stra- che _la sua qu1.ete._Lady Er- e d1 ~ na moglie ~he man sposando questa solo per in- e Constance che lo comvol- chè e The H1rehng > rimane narrativa non si avrà mai mente stranezze ed invero- sua forma m1ghore. ordinaria evidenza e del tut- nestine Frankhn rimasta ve- mano 11 racconto s1 precisa teresse, Leadb1tter punto gono nel loro amoroso b1- mfenore a e The Go-Bet– finito di discutere special- simiglianze. In casi simili e A Perfect Woman • e to convincenti. L'arte del dova all'improvviso in gio- somiglia sempre più a lei. dalla gelosia. spinto da iro- sticcio esasperandolo al pun- ween >. Leslie Hartley ha mente in periodi tendenti a l~, verità dell'arte è sempre e l\ly Fellow Devils > mal- narratore sta a_Ppunto in vani~sima età non riesce. a Nessuno .dei dqe è consa- so .sdegno. decide di agi:e to da indur~o _poco prim.a voluto proiettare tutta la valutare al massimo il rea- p1u forte della comune real- grado alcuni bellissimi ca- questo: nel farci accettare darsi pace per la perdita pevole d1 quanto sta acca~ scnvendo a Lady Franklm del mortale mc1dente a d1- luce su Leadbitter e La.dv ~~:R~'m~ v3~~~%0en°t~r!~. nei; :~tt~dgi~~~f n:ar!~(L!;~~~t~el~ ~~tob~:-C0 hr;;u::,i~~~°ci;:~l :er i~r:;e~~~ta:!~~i lac 0 sr::: \~i!i~= ~I irr;:.t~i :~~~ 0 sl~~ :~:~f~ ~~1:i~:::!'ef:i;;~~v~~ ile;~ ~n: 1 !I~~fi~ aeaon!fl,~a~;iat f:ti:er:ars!n~~Y:::. ~f 11 :o!~~~ ~~a;ek~~~e~~ee ri~~~~~~ vita ci mette in continuo ~o scrit.tor4: è in. que~to. co:ne la forma. ~teno immedesi- ne. e The . Hirelin~ > è il t~ascurato. sen_te il ri"'!o:so tatto ha sull'altro. matrimonio. pr:c,c!de coll'armoniosa di- ha trascurato perciò Hugh e di fronte a situazioni. fatti m tutti gh altri c_as1I ~nica mato nella storia che sta- ro~anzo d1 un autista. non d1 non es~ergh stata v1cma Emestine Franklin comin- Un incidente stradale nel ~cip_lmata _pa~atezz~ secondo Constance la cui itylportanz:i e circostanze che in un rac- ~isura. La n_~rra.tiva ~rllan- va scrivendo. troppo inten- ~ut1.sta. pa~rona!e ma. come al sopragg1ui:ige:e d!ll.a mor- eia a partecipare alle vi- quale Leadbitter ed Hugh 11nt~o. d1 vita dei due pro: 1_1ella.seconda parte non è conto od un romanzo giudi- mca forse p1u .d1 ogni. altra to a sormontare difficoltà 1~d1ca 11t1tolo~ 11conduttore te e pa~a I g1or!11 in una cende dell'immaginaria fa- periscono mentre Constan- tag?mstt._ ~ le!"to _evolvers! mfen?r~ a quella dei pro– cheremmg. . invero~imili ed ce ne. offre gh esemp1. . volo!'tariamente ric~rcate d! una macchina da noleg: V?l~n ~a.na _reclus1on!· Per miglia Lea~bitter ed i~ que- ~e, la sua amante,. ri!"a~~ ed mtens1~1cars1 dei rapporti ta~o_n!st1.. Solo_ la grande inaccetta6ill. Ma J arte nar- Il discorso. non peregrino Leshe Hartley non vi rag- gio: In una vasta metr'? na'-•v1 cmar s1 al manto de- sto modo d1staccandos1 dalla m vita avendo qumd 1 p1u fr~ ~adb1tter e Lady Fran- abilita_ d1 Leshe Hartley e rativa per quanto tenti spes- eppure sempre d'attualità giunge q u e 11a feLicità nel, ~h come Londra ?o~e 1 €: funto. p~r avere Uf! con- sua morbosa ossessione ri- tardi la possibilità di chia- klL? e reso con vera mae- la delicatezza del suo stile so di copiare con fedeltà in un periodo disordinato e narrare. quello andamento d1st_anze. sono ~rand 1. 1 taxi tatto se1r1tual.e con. lui. 1:,ady torna alla vita e guarisce. rire all'ignara Emestine lo st~ia: ~ troyata_ de.Ha fa- narrativo possono riuscire fotografica I~ \'ita è i:etta convulso come il n~tro do- elegante e .Perfetto come ~i anttq.uah e pmtto~to sco- ~ranklu~ decide dt visitar~ L:autista scambia. l'interesse avve~uto dà un'impr~v~isa ~1gha 1mmagmana dt LE:ad: a far , accettare quanto di da altre legg 1 e non puo se ve la ricerca del rapido sue- una macchina che corre s1- ~odi, ment~e molti pref~ s1ste_mah~amerl!e !e c_atte d1 Lady Franklm per un soluzione allo aggrovigliato bitter a_ssume proporzioni un po forzato vt è nella non in via eccezionale per- cesso induce molti ad ingiu- lenz~osa e senz~ sbalzi, quel- nscono .l~sc_1are le proprie dralt got1c~e d1 cm e~h era sentim•ento cui essa non pen- dramma. Come spesso nei degne d1 .un grande ~nt- sec?nda parte dL e Tbe Hi- mettersi le stranezze. i casi stificate stranezze od al lato la sicurezza gmnta ad una automobili m garag~ usan- un appassionato studioso. sa nemmeno e quasi a sua libri di Hartley l'azione tore per 1I tatto e l'mtel- relmg •· fortuiti, gli atteggiamenti opposto ad eccessive minu- squisita delìcate.zza che .so- dole quando vanno 1 ~ cam- Ecco intervenire Lead- insaputa si innamora di lei. procede a lungo lineare e ligenza c~n cui è svolta. Tut- La qualità del romanzo illogici ab~astanza frequen- zie fotografiche .. viene op,- no le sue migliori qualità. pagn1i ptrffi:io1 ~S~?rsl trot h!tter rich.iesto. di C!>ndu:la Quando dopo U!1a ~isita al- con r_itmo. pacato per poi ta la pnma parte d~l ro- come d'altronde degli altri ti nella vita. Questo alme- portuno a proposito del p1u In e A Perfect \Voman ~ ~o a. e I ico ta I ur:i tra d1 volta in volta m giro la cattedrale d1 Wmches~er complicarsi ~radualmente e m~nzo ~ mantenuta m un scritti di L. p H rtl è no quando si tratta. come recente romanzo di L. P. dopo un fortunato inizio s1 ico m~enso: le macchine d~ per l'Inghilterra. Fra i due Lady Franklin chiede di po- precipitare d'un tratto. La clima d.1 moderata contro!- d t 11;. a ~y, nella maggioranza dei casi. Hartley e The Hireling • ma rimane troppo a lungo in noleggio per. corse di ogni tanto diversi e quasi op- terlo chiamare per nome nostra succinta esposizione lata dolcezza propria ad esi· ov~ a non a intreccio od di romanzi realisti. psicolo- esso si sarebbe potuto fare una situazione alquanto .sl\a- genere son~ m contrasto con posti come origine. indole e egli. convinto di agire se- dei dati essenziali basta ad stenze regolate ed assuefatte al disegno ~enerale del qua– gici, veristi 0 che hanno in anche a proposito dei suoi na e piut.to.sto invei:osm~1le quanto ayviene g~neralmen- cond~zione so~iale .sorgono condo i. desideri di lei. la ind icare quanto di apparen- ad una monotonia di ritmo ~70_~ensi a1 p~rticolari. Dal– un modo O nell'altro J'in- libri precedenti. della tri- per p_rec1p1tare poi. d U!l, le da noi mol~o m ~iso.. strani rapport!· Essi hanno abbraccrn. Sorpresa. e .scon- te ~en.te a~bi~rar io ed i_nve- come al lato opposto della l m1z10 alla fme tutto pro– tenzione di offrire al Jet- logia di Eµstace ed Hilda. tratto ID un drammatic_o r!- Steve_ Leadb1tter. I aut1st~. una sol~ co~a m c~mune: la volta Lad~ Fran~lm mter- ros 1m.1 Ie v1 sia .nel.la v1cen- scala sociale quella di Lead- cede per piccoli tocchi. con tore un quadro od un fram~ di e The \Vhite Wand •· an- n.ale non d~l .tutto g1ust1- t_rentacinquenne ed ex•f!11• l~ro .sohtu?m_e ed I due so: rompe subito ogni rapporto: da ~h e The H 1relmg . >. ~ bitter. noleggiato dai clien- passo cauto e misurato senza ~e~~~o~i vita corrispondenti cr:.a:!~ve~n~~i~ti:ori~r~: !~~=~~n~ ~~/ 1 1t·~~n~~~i~ ~~tr:;e~t:n df 0 ~!~a~{ 0 ~d~ 1 : :~~;hicf~~~tt\a~o p~rl~~~~\.~ ~°v!'~~rsc~emgio ~1°:o gi::a:; rrrP.aia:ti~~ ~~~~!~:a a~~ ti, per compiere sempre con stonatura, una svista, _un er-: Le c zioni cui si faceva per ora il suo capolavoro. che già presentava con cThe vinto che le donne cli c-ui giovane Ladv Franklin ha pittore squattrinato ma ele- zitutto nel rendere tutto ciò ntmo ugu~le lo stesso ~a- ror~. La~dove troppi oggi allusi~/ sono dovute uni- e soprattutto di e i\Iy Fellow Go-Between>. dopo il quale ha fatto una discreta e5pe- bisogno di confidare la pro- gante. Hugh Cantrip. che plausibile e persuasivo al voro, e d1 Lady. Franklm, scnv?no m fretta pensando 'camente al talento. eecezio- Oevils > ed "A. Perfect_ Wo- veniva inevil8:bilmente co- :ienza. nel pas~ato .sono un pria pena ed i rimorsi ad appartenendo allo stesso ,zi- punto da interessare e com- protetta dalla ricchezza e che 1 abb~ndanz~ passa co~– nale pure lui dell'autore. n'!an ... Ro"'1:anz1ere ps1colo- me una. delusione. ma an- 1mp~cc 10 per chi desidera far un estraneo. a qualcuno_ e.o- ro di amicizie di Ernestine muo~ere 11 lettore .. Senza dal rango. . pensare l 1mprec1s1~ne Le~he Grandissimi romanzieri co- !?IC0 e realist~ Lesi! ': Har- che per !l c~ntrasto ora con carne.ra . guadagnare den_aro stretto ad ascoltarla. Nei J 1- Franklin è un occasionale ;aggiungere la ~raz1a P lo Più ardua perche assai più Hartle~ cura ogm partlco– me Balzac. Dickens e Do- tley a~front.a d1 .vol.ta m v,ol- e The H1relmg > dov~. pur e sa_hr e nel la sc~l a sociale miti del ragionevole Lead- cliente di Leadbitter. Que- incanto rari di e The Go- movimentata è la seconda lare d1 fo~a. ben sapendo stojevsky possono_ permet- ta casi e ~1tuaz 1om c he -p_urcon un tema. tan ,to d iverso. graz_1e al prop.no : lavoro. bitt~r cerca· sempre di sod- sti sorpassato il primo pe- Between.> d Ove p~es~ggio parte. Hugh Cantrip e Con- ~he la ':luahta dell~ stoUa tersi tutto perche Ja po- senza sfocrnre nel fantastico Hartle~~ ha. r1tro\ a.to quel.l~ Beli uomo .. curatissim o .nella disfare tutti i desideri dei riodo di rabbia e sdegno ri- ed ambiente contribuivano stance sono personaggi com- e la prima garanzia della tenza della loro a:t~ nar- rasentano la stra~ezza. e so- straordmar.,a gra zia _che ~ personé!-, discreto ed. inap: clienti. Quando dopo aver- sente come non mai la pro- fortemente a creare un cli- plessi e torbidi che Hartley durata. Dopo e T~e G~Bet– rativa ~ende plau s1~ 1le 1 ~~ ~ao 1:er:p~:a:~:ztli~~t~l.i. S~~~ !~~e 1lbrfnma attrattiva dei ~~;f~t~~le a;etunsae~\~~~~l~sa gli raccontato la storia del pria solitudine consolandosi ma ~~uliare cThe Hire_lin_g> illumina solo parzialmente ween >. la. tnlog1a dt E:u– acc~ttabtle qua~tod. ml a a;~ la sua sicura delicatissima La vicenda narrata in militare ed ignaro della fa· suo matrimonio Lady Fran- con un esaltato pensiero c?st!tm~ce u~a delle m1gl10- limitandosi a rievocarli sol- stace ed Htlda. e Th~ ~te casi ve{rebbe g,u Ìca .onar- arte di narratore le rende e The Hireling > (Hamish tica Leadbitter è molto ri• klin chi~e se ej?li e spo- amoroso per Lady Franklin n nusctte d1 Hartley._ tanto quando trovandosi nel- Wand ~- e e T?e H1relmg > •u rd ~· ;. ~~ntere 5 ~ 0 1 orta- più che plausibili. vere e Hamilton edit. Londra) può cercato. Vivendo solo è in- sato Leadbitter risponde un che è stata materialmente Egli la raggiunge evitando l'automobile per andare a non ve dubbio che L. P. ~~tor~ sèisi 1 ~e 0 ;so~a~gf evo- del tutto persuasive. alme- sembr~re. quand~ la si rias- teramente dedito al. suo I~- po' distr~ttamente. in mod.o la sua benefattrice. S_copren-,ogni sto~atura: colori tr~p- ~enare fuori Londra ,.sono Hartley de~ba _e~~ anno- t. r e renti narrati co- no quando egli come in cThe sume in poche righe. troppo voro. Una nuova .cliente d1- aHem1at1co e poi per d1- do che Hugh ha un amante po accesi, toni troppo v10- m contatto con Leadb1tter. ver.a~o fra_ 1 mighon narra– ~/• u~a 1 v;rità vfra ed os- Go-Between•, nel )ungo rac- ricercata .e ~orzata per esse- versa da tutte le a!tre _tur- strarl.a le ra.cconta. le yicen- che d_opo il matrimon~o con- lent!, Fino alla scena. dram- E' il punto debole del ro- ton mglest del nostro tempo. iCSSi\·a di cui i Jibri sono conto d'ambiente veneziano re veros1m1le. Invece leg- ba gradualmente 11 ntmo de di una 1mmagmana fa• la d1 mantenere coi soldi matica della corsa d1 Lead· manzo ed una delle ragioni, GIACOl\1O ANTONl.~l

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