la Fiera Letteraria - XII - n.35-36 - 8 settembre 1957

Domer1ica 8 settembre 1957 LA FIEHA LETTEHAHIA I "COLLOQUI CON ILGOETHE" di JohannPeter Ecl{e1·mann Nella bella collana del- * ranno ispirazioni a compor- l'U.T.E.T. - e I grandi scrit- re poesie. Ma devono esse- ~;lu:~raF~~r~;Ìti r~ nd o 0 /: gì~ Questo «evangelista» raccolse dalla viva voce ciel Jlllaestro. pen- r: ::1:~à.µgi~~-e d~:;cri~~i:~ Àe~~re1fi ~ioèa;s~~t/~~g;~~ sieri, opinioni. Precetti, cousigli, im.pressioni. giudi:.i. testintonianze. ~st~f:i~i~n~:rii~o~~ar~eri~,~;. ~~~;in~ill~ P ~~ 11;• 0 j~~~le~~ in una parola tutta/~ sapien=a che il grande poeta aveva tesaurizzato ~ari~"l,~e~~a~~t~ ~~ t rf~ !i;~•i(i~ 1 :1ivede~l~e 0 ~{r;if~j~ • !~; ~a.pi ~:!e ~~Tori':;~ie !~~~t1: 1 ~~\~t~t~~;:;à~ g~!= •• i G I O Il".,.,N :\" I i\ ~(;CO ne';~[t~fi~~~~~~ilo~~,~~:t~~t ta tedesco. Si tratta dei le situazioni poetiche, fissano Gespri:ic11e mit Goethe in Gundolf accentua la virtù cune pagine che si potevano Commoventi sono la sem- i limiti della poesia politi- den lctzten Jahren seines formativa del Maestro. at- considerare uno specimen plicità e l'affabilità di que- ca e della te(:nica esteriore. Lebens di Johann Peter tenuando, anch·e~li. la ca- dei (uturi Colloqui. Goethe sto nume nella cerchia fa- accennano alla nostra impos– Eckermann, che sono stati pacità oriJ?inale del disce- le lésse con vivo compiaci- miliare. c. Il Goethe - an- sibilità d'. intendere intel– volti fn italiani dall'Amoret- polo, chè la metafora , mol- mento, e pose o~ni cura e nota l'autore dei Colloqui 1n lettuatmente l'opera d'arte. ti stesso col titolo abbrevia- le argilla•, riferita a que- premura per vincolare sem- data 19 ottobre· 1823 - si mettono in risalto la perso– to Colloqui con il Goethe. st'ultimo. è impropria nel pre più strettament~ quel rivelò proprio un vero pa- na1ità: e Certamente nell'ar– Il solerte e dotto iermani- senso che l'Eckermann non giovane al suo mondo, in- dre di famij!lia. ci presen- te ,e nella poesia la oerso– sta italiano ha tracciato un ru affatto una materia iner- troducendolo nel sacrario lava le pietanze. tagliava. e nalità è tutto•· rapido e vivace profilo del- te da plasmare, ma uno spi- della sua vita spirituale. ìn- con parti<"olare abilità. la 1 ei Gespriiche c'è un pas– l'Eckermann e un breve e rito attivo e operante che tellettuale e artistica per selva~gina arrostita e non so in cui Goethe spiega in acuto saggio critico sulla concentrò tutte le sue forze I chè avesse - come ~nfati: trascurò di versarci o~ni modo curioso l'oriiine dei sua opera. per ritrarre, in un racconto camente dice il Gundolf - tanto da bere•· Coi nipotini due indirizzi letterari che f due volumi acquistano vario e stilisticamente im- l'incentivo a scriver~ , un Goethe dimostra la prover- GIOVANNI NECCO Pag. 5 C. 8. Piranesi: « Studio per un ,•eiario dl teatro• fr~dt;i~~~re fi~~f!!fca~~n~! ~~~~~il~egl~!rdi~g~d!J!u~~~ ;~a~fl~~o l~hiu~ 0 ~~~~e ~~ira- ~iti 1 e pf:~;l~ezzfvaft~ir n~~~r~ Contlnu;-7 pag. 6) irreprensibile e artistica- dola al modello ideale che il Con fine ed astuto accor- saltando e rivolse allo Zel- ------------------------------------ mente adeguata all'ori~ina- personaggio realmente con- gimento il poeta modera ter ed al nonno molte do– le e per l'apparato di note templato e Sinceramente ogni impazienza di Ecker- mande. •·Quando arrivi tu. ~~~~~t:s:wl~St~~l~O 8 i~co;iJ~ :~~~3tin~:1~~~/i~~:~sl!~i- re:rrè' ifanvJ1:erad 0 !~Ì)b1~i!: irr~~!~~~- di,~;~~eJf'~111!~: perspicuo il testo eckerman- Certo l'Eckermann dovet.- zione dell'opera. :n modo ogni conversazione". Fu in– niano. e testimoniano la vi- te prepararsi faticosamente che gli appunti si accumu- vece affettuosissimo con il vida erudizione ciell'Amoret- al grande compito. Di umi- lino, le esperienze culturali ragazzo e non si stancò di ti e la sua non comune co- lissime origini. il suo no- ed estetiché del giovane fare tutto quello che questi noscenza del mondo ~oe- viziato letterario si compie scrittore si moltiplicJlino e voleva•· L'uomo abituato a thiano. attraverso le p:ravi di!ficol- la sua personalità maturi. trattare con re e principi, e Esaurita da tempo l'edi- tà che incontra sempre lo Affidando,E!li. ·con dispasi- con l'éUte intel"lettuale di zione italiana dei CoUoaui. autodidatta. Da scrivano a zione testamentaria. il com- tutta l'Europa. non ama le uscita nel 1914 presso il La- piccolo impiegato. a volon- pito di curare l'edizione po. abitazioni lussuose. e Palaz– terza. 011e!-ta rec-entissima tario nel coroo dei Caccia- stoma delle sue opere. lo zi e stanze magnifiche sono dell' U.T.E.T. rappresenta. tori durante le can'loagne lega a se anche dopo la sua oer i principi e per i ricchi. come si dice. un vero con- antinapoleoniche del 1813-14. scomparsa. Queste sono cose contrarie tributo alla cultura n.gziona- eili ò costretto. malp:ra- Morto il Maestro. l'Ecker- al mio temperamento. In le per la grande importan- do la ferrea volontà. a studi mann continua a vivere nel una abitazione ma,E!nifica di- ~!r dÉ~~~~:~.i fh:iJmG~~= ~~l~~~~o~oir:~: 0 }f~! d~ev:~~ rii~~d~. go3f;t~a;z~~:J'cfsjn~e1 ~!~!?df~~~t~ra~!:.1bfta~~~~i dolf non ha lo scrupolo. di care la sosrlia di?IJ'llniver$i- tempo. trapassano dallo sta- oiù semplici come queste chiamare l'c evaneelista • di tà da cui deve. però, riti- dio della fedeltà documen- brutte stanze nelle quali noi . GoQ~~~lo e evanp:elista • rac- HH?t q~,~~~ou~a b~~~~\ 0 ir;~~ ~:~l~n: ~~~l!~ti~:~lae sao:~:~i; ~~tt:~~i~~o~rd~n~f;. d~~ori~: colse dalla viva voce del ranni. Le sue aspirazioni ciò che Goethe C'ertamente alla zinp:ara è quello che ci Maestro con cui fu in !ami- alla carriera di pittore ce- aveva presagito. compiacen- vuole per me. Lasciamo al liare contatto per nove an- dono presto il oosto alla vo. dosene con senso egoistico, mio temperamento oiena li– ni (dal giugno del 1823 al cazione letteraria. A ven- ma constatandone obiettiva- bertà di essere attivo e di marzo del 1832) pensieri. tiquattro anni. letti Klop- mente la fatalità: accade. creare•. opinioni, precetti. consigli. stock e Schiller. scopre i'l ciOC. che proprio i Colloq1Li L'indole di Goethe è es- ~cf/i~~i~~~ii f~~d~!~I;~sutt ~~~i~~- d~c~f:~hj~ ~hr~~~- a,f= ~';iti!~~a~~~e~lo~a\1'l~~~~~ :~~~ia~~ 1 et~~p~~~~;~·to' ~~~ ta la sapienza che il grande riche. Nel 1821 pubblica un riluttò più volte a questa tagliero - dichiara - e poeta aveva tesaurizzato nel volumetto di Poesie che in- idea. sem.brando~li di avere non ho senso per la guer– corso delle sue multiformi via all'autore del F'nust. Due un suo proprio mondo• da ra •· li suo spirito aspira esperienze di uomo privato anni dopo gli manda. ancor esprimere. indipendentemen- ai valori universali. Goethe e pubblico. di scrittore. ar- manoscritto. il testo dei te da quello di cui gli oa- non capisce l'odio fra le na– tista. critico. traduttore, re- Be11triiqe zt,r Poesie mit reva di farsi semplice in- zioni. Dichiara ad Ecker- fi,!~~~nss~~:id!f' cC:11~~n;iia:i~ ~e::i71~e(co~:~i1;~!!ua1ra p~:: ~~~r:.te:pr~~io cr;sngi~ 1 ; ~~a;;;~e e p1ù 0 vv~~~e~~es!' 0 ~:z ~g~?~ a~~~~~e al~i:en~o p;i~~ ~!nt~on a PG~fh!re i rgi;t ~f:~:e::i1 ~~rt~:tdeile r:u~ I ;r;;aà~ ijtvta~~o ~~fl~ 1 ~u: vanile del vegliardo settan- fanno sul celebre vegliardo possibilità di scrittore. Se- rultura. C'è però uno stadio taquattrenne poteva domi- di Weimar una impressione condo l'alta testimonianza della cultura dove esso nare il mondo interiore ed cosi favorevole, che egli di Nietzsche i suoi Gesprii- scompare del tutto e dove. ~it1f! 0 rsea~:!~:!~ 0 !iaf::a:!:~i s~~~~;3a l~e~i~ 0 ~~a;i\tasaf f:~o.m/~ra1~~t~eunr:ps:ies~iù ~i s~e;:i d:ll!°~a;\o~~e~a d~~ attraverso mille vicende psi- gi in volume. , 11 Goethe bei libri tedeschi•· ve il dolore e la felicità del ~~~r~:~neti mjpen!~~~~~ti:, ~- ~~1): 1 Jncfr!~l:!ric)~/te!i Nei C0Ho~1;i •la figura di ~l~t 0 Q~~st~n~~~di; 0 die c:t ca. estetica ed intellettuale. Colloqui - era. sempre, tra Volfango Goethe campeggia tura risponde al mio tem- E' l'epoca, questa. in cui quei poeti ai quali mi rivol- in mezzo ad una schiera di peramento od in esso mi Nietzsche vede ed esalta il gevo oini giorno. come ad principe dei Poeti tedeschi una steUa che se~ni infalli– nella oienezza della sua oer- bilmente il cammmo. Le sue sonalità. Nella !-econda Con~ idee erano in armonia con <:idcrazione innt.tunle l'auto- le mie e mi elevavano ogni re di Cosi r.,nrl6 Zarathustra volta verso un punto di vi– ha reso al Goethe degli uhi- sta superiore. Cercavo di mi anni e al suo fido seere- continuo di scrutare mag– tario l'oma~gio più fervido: giormente la sua arte cosi e Goethe è esemplare: dal- alta negli argomenti più di– l'ìmpetuoso naturalismo tra~ versi, tentavo di imitarlo. 11 passa man mano fino al Più mio amore e la mia venera– austero decoro. Nella stHiz- zione verso di lui erano Qua– zazione e~li è giunto più in si una passione•· alto di oualunQue tedescQ. Que.sta passione trovò il ~~~e::li :;~k:r~,~~n.iri ~e~~ ~~~ncf~~n~ ~~~t/::acà1!1{n:g ~a11~ ~!~ai f~~~re~~~~ t~~: a~~!~~e t~~~Ìm~'Ecco~efrcrean"t~ bile•· del grande poeta che ~li Per comorenrf Pre Questo aperse la sua casa. lo am– incomonrabile Maestro oe- mise alla sua. tavola. lo de– correva un discepo'lo che siderò compajit'.nO nelle pas– avec::sp inJ?e,llno vivido. sen- sel{giate. nelle gite e nei ~i~~!~tào~;~i:;~eziorie u~iu~1~:: r~~'il~rl 0 e p;rs~~~e:~sis~t I.. IUSSEG,l'A DI STl'DI CLASSICI A Cl.llU DI ETT1JRE PAIIA-TORE * POESIA GRECA ANTICA EMODE Come abbiamo già accen– nato in una precedente ras– segna. il vol. XXII del pa– pirf d'Ossirinco, pubblicalo a Londra tre anni fa dal Lo– bel e dal Roberts, ci ha dato nuovi frammenti di au1orl greci. La fortuna di questa ~:tt~~f~!~J~à o~ t~e~~Jfe~è quella che i papiri. almeno finora. promettono di arric– chirne Indefinitamente la co– noscenza: cosa che pec la let– teratura gemella. quella la– tina (che pure ha perduto molte opere d'alto rilievo). non è sperabile. li volume XXII cl ha dato il primo frammento di senso conlinua- 10 del Perslea dello storico Cte6ia e: nel campo delia poesia. resti dello pseudome– rico Margite, un brano di Ipponaue. un frammenlo di una commedia nuova e - ritrovamenti particolarmen– te Interessanti - due fram– menti di Anacreonte. splronti la solita grazia frizzanie e schen;osa e degni di nota anche per un grosso proble– ma metrico, e frammenti di ArcbUoco. colui che U Latte giustan1ente definisce .. Il ph) signlflcatfvo lirico·'' a'realco accanto a Saffo"'· Se abbiamo tardato a dar; notizia di Queste scoperte, ciò è dovuto alla speranza una di Quelle Immagini pre– gnanti e luminose con cui spesso. nonostante la sua frammentarietà. l'antica Uri– ca greca ci mostra i.I suo sor– prendente potere. la sua ver– gine capacltà dl stampare un segno. definitivo nella sua primitiva vigoria. su ogni sollecitazione che il mondo esterno le fornisce. Molto ambizioso. ma inte– ramente legato a schemi cri– tici di vetusta e non più ve– neranda antichità, è il voh1- me di Pierre.J ean ì\1l nlconl. Etude des thèmes ,g11err1ers• de la poésic équtpe gréco– romaine, opera concepita nel seminario filologico della Università di Algeri e pub– blicata a Parigi. dalla Socie– tà .. Les Bclles Lcttres .., già nel 1951. ma giunta a mia conoscenza solo quest'anno. grazie a un gentile omaggio dell'autore. Ne parlo non tanto per rispondere. con una segnalazlone molto tar– diva, alla cortesia dell'autore stesso che ha voluto farme– ne dono. quanto perchè li volume - e ne vedremo su– bito il perchè - non ha avuto la ventura d'essere ve– ramente conosciuto fra .noi e può Intanto costituire uno specimen molto Istruttivo '\ ,,. . ~ .., ,·":..l." ... ....-. 'J offerti dai modelli del ge– nere, da lui praticato. intro– ducendo. in sapienti e quasi Inavvertibili variazioni. la linfa della sua personalità espressiva: un criterio - come ognun vede - che avrebbe poluto essere accel– tato ad occhi chiusi da un Boileau o da un Voltaire del Commentaires d Corneille. Avvertendo oscuramente la inrulzlone crltlca che In Omero e in Virgilio il fragor d'armi e il cozzare di lance e spade è spesso la sovra– struttura formale che rive– ste. per il persistere della trad,.lzlone rapsodica, la ben diversa sostanza ideale e umana dei poemi. il ?.Unlco– ni s'è affaticato a studiare da vicino e a giustificare, nei poemi omerici. l'uso e l'abuso del clichés narrativi d'argomento guerresco. In realtà gli è s!uggito anzitut– to che fra U mondo omerico e tutta la successiva espe– rienza spirituale e letteraria greco-romana v'è l'abisso creato dal distacco fra un mondo arcaico. legato anco– ra ad una mentalità in cui l'arte guerriera costituisce il valore supremo. e un mondo progredito in cui valort uma– ni molto pi,-) pro!ondi hanno preso il sopravvento e an- ~re,~l~lt;f1g1~W~c~zfi::r1rsi scontata per noi. dato l'lm- ch'è la poesa epigrammatica pianto della sua indagL-1e) ellenlJlica. matrice di buona cfie le poesie lirica e dram- parte della poesia erotica matica. dato U loro carat- latina. a non parlare della tere formale. hanno lrrlme- specifica eredità che da essa diabilmente svisato l'lmpian- desunse Marziale potenzian– to tecnico ricevuto dai temi done esclusivamente non so- guerrieri nella poesia omeri- lo degli aspetti. e lo fece ca: sempre e soltanto critica come poteva e. direi quasi, basata sul pregiudizio teorl- doveva esser fatto nel pri– co, e non soltanto storico- mo dopoguerra. in cui il cli- cullurale. del generi lette- ma decadentistico. gouanìa- rarl! no e postdannunziano. raf- In terreno più solido U !orzato dai sempre maggiori Mlnlconi s'è sentito quand'è Influssi della letteratura passato a trattare della poe- francese. rendeva perslsten– sla latina, data l'abbondanza temente attuale la tendenza di poemi epici che di essa a 6COrgere net poeti di Samo, si sono conservati. Ma an- di Cos, di Gadara e di Bi– che in ques10 campo la sua sanzio l fratelli carnali di ;':'tilf:~~~!~nfra:~ur~ndoal~~~! I i,~~iJa.?\1~r~~sse~to~! dflsef~~= la poesia precedente (In cui 10. di /aisandé, di ramnatez– v'erano pure I frammenti ze conviviali e orientali pro- nevlani ed enniani. a tacere (umi. Da allora In Italia. co- di riflessi in poesia non epi- me attestano tra l'altro gll ca. come li celebre brano di studi di Beniamino Stumpo batlaglla nell'Amphitruo di e di Luigia Achillea Stella. Plauto). egli ha preso le non è mai mancato l'interes– mosse da Virgilio. ancora re- se dei dotli per ogni fase torlcamente. scolasticamente dell'epigramma ellenistico. considerato l'alter Homeru-1. Ma soltanto oggi possiamo Per fortuna non gll sfugge dire che questo aspetto tan– che quello di Vlrg!Ho è un damentale della poesia clas– omerlsmo d'accntto; ma gli sica abbia ricevuto effettiva sfugge la motivazione più ciltadinanz.a nel pubblico profonda dell'esteriorità d~ italiano. grazie all'editore temi guerrieri nella poesia Gherardo Casini di Roma. virgtllà'na. sl che il ••dét3U" che. continuando il ·suo lode– di sl!fatto contenuto nel- vole sforzo d'iniziare sempre l'Eneide glt appnre dettato plfi larghe masse dl lettori esclusivamente dal gusto a zone poco note della let• alessandrino per la bravura teratura mondiale. ha affl- descrtttlva. dato la versione e l'esegesi Sopra un terreno d'lnda- di buona parte dell'Antolo– glnc veramente retorica, Ji!:iaPalatina a quel finissimo qual'è la sua. non mancano in1endltore e traduttore di felici approfondimenti della poesia antica e moderna. che tecnica con cui i poeti epici è Annunziato Presta. li vo- successlvl fino a Claudiano, lume, con la solita n!tldezza a!fisandosl In Virgilio. hanno ed eleganza delle edizioni variato I temi gtlerrierl: par- Casini. ha veduto la luce \lcolarmente degna di consi- quest'anno. arricchilo da una derazlone è l'analisi del tono mirabile prefazione del no- febbricitante con cui Luca- stro maggior critico di poe- no ha movimentato e altera- sia greca. Gennaro Perrotta. to la pretesa nitidezza cetra- il quale. dopo lungo silenzio, stica di Virgilio: i poeti del- è tornato cosi nell'agone dal la cosiddetta età argentea. quale gU intenditori soffri- !orse per la piena evidenza vano che per tanto tempo della loro formnlone retori- egli fosse rimasto assente. ca. hanno avuto _sempre una [I Presta ha seguito un ti- fortuna caratteristica nella po di versione per U quale cr!Uca francese! E non "è da già In un'altra puntata della trascurare il tatto che l'in- rassegna noi non abbiamo dagine del Minlconl si so!- manifestato eccessiva s1mpa- fcrml con particolare diii- tia: la versione poetica. Ma genza sul poetl latini, repli- stavolta ci si deve confessare cando l'analisi prima sotto vinti: la versione del Prest3, !orma di excursus da Vir- che non -adotta mal metri gilio a Prudenzio e Claudia- estranei agli originali (salvo no e poi come indagine com- la riduzione del trimetri in plessiva dei modi con cui la un metro già classico come poesia epica postvlrgHtana ha l'endecasillabo}. che non reagito alla tecnica del Man- stempera mal il numero di tovano. Un sensibile sQuill- versi del testo In serle più brio nell'economia del volu- prolisse. che martella 1 suoi me reca poi il fatto che. distici e i suol endecasiUabl mentre nella prima parte con tutta la profonda espe- l'analisl. dopo I poemi ome- rlenza della più recente e più rici. si concentra ~uD:a for- scaltrita nostra poesia bar- tuna del temi guernen nella bara, che sa scandire e far poesia greca dì forma non risaltare la pointe sentlmen- le. Jnc::istere. come talvolta sìtatori tedeschi e stranie– si è fatto. sopra la recetti- ri. gli parlò di sè e delle vità passiva d'un alunno sue opere, discusse ltfnji(a– privo di personalità propria. mente con lui su infiniti e quindi tanto più atto ad problemi di svariatissima ascoltare. vedere. leggere natura, ,srli evocò imPortanti per riferire obiettivamente. ricordi della propria vita. senza alterarle. le parole e lo mise a parte delle sue le azioni. le idee e le crea- idee estetiche e teorie scien– zioni goethiane. è cosa as- tifiche. J?li espose dubbi e surda. Biso2na. anzi, riba- incertezze. accettò da lui dire qui il aetto di Goethe: sug,2'erimenti e consi~li. lo e Si dica ciò che si vuole, iniziò ai sejit'.reti della sua ma l'uguale può essere ri- arte. lit'.li comunicò i suoi conosciuto soltanto dal suo pensieri più reconditi. lo uguale. S'intende facilmente elevò, in una parola. a sé che. nel caso nostro. si allu- e al suo mondo. Col suo ~e– TIZIANO: « $. Teodoro e il drago• pensi al Sette a Tebe ed al Persiani di Eschilo) ln mo– tivi sociali. patriottici ed a!– !etllvl molto più evolut1; e In secondo luogo che anche nell'lllade - dove il gusto per li fatto d'arme. per la eroica Impresa è lndiscuti– ·bllmente In prlmo piano ri– spetto a qualsiasi altra ope– ra pòeUca dell'antichità clas– sica - la validità, la poten– za, la varlet.à del motivi guerrieri emergono in rap– porto con date ligure d'ero! a preferenza d'altre. e a se– conda dei temi psicologici (diciamola pure la pericolo– sa parola!) e umani. ch'esse rappresentano: sl che il pro– -tagonista Achille 'E1torc che t: simbolo del valori umani più eterni. Agamennone ch'è simbolo della- regalità. Dio– mede e Aiace Telamonlo nel loro sforzo di non far rim– piangere l'assensa di Achil– le e nel loro significato di disperati e tenaci sostenitori di una causa cbe sembra per– duta, Patroclo come simbolo a un tempo della baldanza giovanile alle sue prime ar– mi e dell'eroica pietà per t connazionali In crisi. riesco– no a far vibrare inlorno a sè oi:t:nlparticolare dc!la pugna. Ma non può dirsi altrettanto di un Idomcneo. di un Me– rione. di un Antlloco. di un Enea. di un Sarpedone. e persino di un Paride, di un .. Menelao e di un Ulisse. che pure appaiono spesso con valore di protagonisti nel folto della mischia. eplca. nella seconda parte 1ale o frizzante di ogni epi- invece solo dieci pagine sono gramma in maniera perfet- de ad una uguaglianza pu- niale intuf}.o, egli comprese scrit.tori. artisti, filosofi e ramente virtuale e poten- subito il valore di quel mo- storici ancora v1vent1 du– ziale. Quando nel febbraio desto autodidatta che. al- rante la florida Ve(:Chia1a del 1824 Goethe lesse alcu- largando e approfondendo dell'ol:mpico: Byron, Man– ne pagine di quelli che sa- con tenace disciplina la pro- zoni, Hugo. Scott, Platen. reb'bero stati i Colloqui. pria cultura, Potenziava Uhland, Merimee, Stendhal, comprese che l'Eckermann man mano indiscutibili ta- Hegel. Schelling. lìu1zot. era il suo ideale - per n- lenti nativi. Elit'.oisticamente. Cousìn. Rossini. '.\1endelsohn, petere il termine del Gun- Goethe si compiaceva che. ec-cetera. ~elle pagine del dolf - e evangelista•· Una attratto nelJ9 sua orbita. libro J{eni immortali d'oini =f~\:i~!oe 1 3t~!:!a t~aurm::i~~~~ dre~lO,~~~ie q:~w::· adr~l::1~ ~~?10.e s~t~ile.- Et~~?~~: re. se l'Eckermann poté pe- che. critiche e morali, avreb- Virgilio. Orazio. Shakespea– netrare il mondo goethiano be sentito. vivendo lunRa- re, Calderon de la Barca, al punto che il Gundolf af- mente a contatto con lui, Michelangelo, Raffaello. Di.i. ferma: iGli Anni di vana- tutta la su~gestione della ~~s~~~it~til~:;,i~~-~t~~ ~~~t~~~i~on!d~ pe~i~~e~~ ~~!r~r!ons~ 1 ;~tb~ dset~fosuiJ~ no evocati. le loro opere di– to riguarda il suo sapere e grado di cor~nare d_e~na- ~usi~·de:i~~sona1t G;~~rj~'. f'i~~et~~adefZ~~~~ia°~o!!~~_i-~ ??:"~~etlt~!~: :~:a{~i b;ft~~ Napoleone. il ~randuca Car- ma Ja vera figura del subii- Goethe. doveva splendida- lo Augusto di Sachsen-Vei– me vegliardo. attraverso mente - sia pure m modo mar-Eiscnach. ecc. - ven– Questa vasta e remota crea- parzi<!,le - stende~e. ab- gono delineati in qualche zione. che non si può ab- bracciando. .:on D1chtun(l loro tratto sij?nificativo. Si bracciare con lo sguardo und Walirheit (Poesia e ve- caratterizzano stadi di ci- sìcèhè i contorni sfumano. rità) il periodo che va dal di~\!~/j~~t!~!~/r;lsà~t~·i~•~: ~~~oila f~~ae~~/:;lia!~~:: I r:~af~~~ alT!~~~/ cy~h~~~ no oper~ d'arte .. p_aesa_ggi, so. in oarte intenzionalmen-, shefte (Annali: quaderni renomem. naturali: s_1es~on- ~~lm~t~P~~:ecot~!t~~i;z~~: ~!o~~~~es~\:a afi~~a~~\~~er- ni~~;: s~;e~:;~r~;~r1::;~~~.: rola e la sua presenza. im- Il 15 febbraio del 1824. jme~t1 ed ep1_sod1. Tutto_ e ~r~s:o ~ru::vi~~st~Ife d~~:: ?a 0 Pir~~e:~s~~ved~l~ie:;: I i~~:~~t 0 ·rati:~\aor 0 e 1a°r:;~i: ~d~~ I cg~u~ou~~l/i so;coker~ :;~;·di~1~ 0 6!~:c,~àb~laq~:1: ~~z~o~de~rlzz~ 1 ;ie~~~~ht:~~t mitica immagine del vec- lo straordinario famul·us a I~ sua _um~nità ~UJ?ertor4:. chio Goethe. creata per co- scrivere il libro che rispec- l innato intuito artistico e 11 sì dire. da lui stesso nella chiasse. in tutto il suo nito- senso della obiettiva verità, molle arJ?illa di questo udi- re. la fascinosa e multi!or- acquisito alla scuola dello tore •· me sagl!,ezza a cui era giun- stesso Maestro. secondano e Importante è qui raffer- to il_ Maestro nelrult\mo sorreggono 1.'E<-ker_mann ne!– mazione che. sotto certi pun- scorcio della sua vna. Ecker-, lo sfor_zo di cogh4:re e n– ti di vista, Gli anni di va(la- mann che annotava. dopo trarre li personaei10 straor– bondapgio dello stesso Goe- ogni convegno . col ,!?rande dina_rio nei_ più ~ispar~t~ at– the sono meno efficaci dei Poeta, le cose viste. ascolta- te,2eiament1 ps1colo,g1c1 e Gespriiche di Eckermann. te e discusse. ~veva ri~om- nelle ~ituazion_i . più varie ~ inutile osservare che il posto, su quegli appunti, al- della vita quotidiana. sono consolida~o prima di raggiungere il mi() sessan– tesimo anno di età>. Ha per Napoleone una sti– ma profonda, ma consrdera un atto di giustizia supe– riore. una Nemesi persin be– nevola. la solitaria e deso– lata fine dell'eroe. perche essa e toccò all'uomo che aveva calpestato la vita e la fortuna di milioni di uo– mini•· Il destino che col– pisce in ultimo il grande 1?enerale gli sembra. pertan– to. e amor sempre beni~no •· La patria ideale - osser– va un'altra volta - è co– stituita dal consorzio dei no– bili spiriti di tutto il mon– do. Per questo l'arte e la poesia sono beni universali. Nei Colloqui il concetto goethiano di Wettliteratur è più volte chiarito. , Rico– nosco sempre di più che la poesia è un bene comune a tutta l'umanità e che essa si manifesta ovunque. in tutti i tempi ed in centinaia e centinaia di uomini... Le !etlerature nazionali non s1- '2"nificano più molto. si avvi. cina l'epoca di una lettera– tura universale ed ognuno deve portare il suo contri– buto affinchè questa epoca arrivi al più presto•· Sulla natura della poesia sono sparse. nel libro del– l'Eckermann. infinite acute <lsservazioni dell'autore del F'au.(:t. Got"the insiste. per esemoio. sutla necessità di un diretto rapporto fra la realtà e la fantasia che la trasfigura. e U mondo è .erande e ricco e 1a ·Jita così varia, che non manche- da no.i nutrita che soprattut– to intorno ai frammenti di ~ifa~~o~~a - q~eflfe11 p~~ireu volume cl ha restituito nuo– vi frammenti - la critica nel frattempo riuscisse a co– stilulre il testo con una cer– ta sicurezza. a determinare con approssimativa compiu– tezza l'argomen10 e a dare anche un primo. plausibile giudizio dì valore. Purtrop– po U meglio di quanto è sta– to fatto è rimasto ciò che ha scritto due anni or sono l'il– lustre Kurt Latte nella ri– vista • Gnomon •. Da ciò che egll scrive risulta - a parte le non ancora superate dif– ficoltà di letterale intendi– mento - che l'enigma della personalità poetica ed espres– siva di Archiloco (tultora persistente. nonostante l'acu– to saggio del Pasquali) non ha ricevuto dalle nuove sco– perte nessun avviamento al– la soluzione. Ancora incerta rimane la facies stilistica del lirico di Paro. di cui le ca– denze originali sembrano spesso sopraffatte da fedeltà a clichés di derivazione ome– rica ed eslodea e al più con– !ormisti~o schema del lin– guaggio lirico nelle sue ori– ginarie !ormulazlonl rituali e parenetiche; e quanto al !rammento nuovo più lungo - che è un discorso. non si sa bene se del poeta stesso o di un personaggio da lul introdot10. ed ha riferimento a!ramb:enle cretese - . ciò che più chiaramente balena è il so!i:o milieu di esuli. va– gabondi e Persone di vita ir– regolare. tra cui si aggira !a amara e virile Musa del poe– ta. ma senza che i versi ora tornati in luce ci torniscano delle persistenti tendenze della crilica francese. Esso In reaHà obbedisce al Invece il Mlniconl, punto criteri formalistici dell'inda- preoccupandosi - fra l'altro gine retorica ancora in auge - delle varie stratificazioni nella nazione, che dagli di cui l poemi omerici sono orientamenti del si~cle d'or, costituiti. ha studiato la te- dell'hbtel Rambouillet e di matica del <;ombattimento tutti i poeti e letterati gran- come materiale costitutivo di di e piccini fiorenti alla cor: per sè. del mondo poetico te del Re Sole è stata lrri- omerico. e ne ha dillgentc- medlabilmente avviata a mente soppesato le articola- una preoccupazione princi- zloni. come ertelto d'un cal- palmente d'ordine stilistico e colo compositivo accurata- rematico nell'ambito dcl fat- mente predisposto dal poeta. to artistico. si che anche la con tecnica concepibile negli grande rivoluzione del gusto, ambienti intellettualistici'del- da essa inaugurata· in Euro- le scuole di retorica. Va da pa a partire dalla metà del sè che una simile imposta- secolo scorso. ha puntato so- ~one critica era destinata a prattutto sul rinnovamento portarlo fuor di strada e gli del' mezzi espressivi. della poteva consentire solo utili sintassi poetica. su problemi approfondimenti di singoli d'indole rigorosamente tecni- particolari minuti. ma non co-rormale. semantica e ca!- come segno della gestazione ligrafica anzichè suU'eUelti- fantastica da cui è sorta la va scoperta d'un nuovo mon- forma definitiva del poema, do d'idee e di sentimenti. E bensl come problema di ca- lali preoccupazioni. quando rattere tecnico quale poteva sono s:ate rivolte allo studio esser concepito e dibattuto della poesia classica, hanno dai maestri di scuola della risentito sempre della men- età ellenistico - romana. e taUtà pseudoaristotellca e quindi come sollecitazione cartesiana solo nel senso più per I vari poeti minori che formalistico. che v1gor.egg!a- in quell'età si sono clmen- vs allora. si che per esem- tali sulla scia di Omero e pio la teoria dei greci lette- come contributo alla com- rari è stata sempre supina- prenslone. da parte nostra. mente accettata. non solo co- della loro mentalità e del lo- me strumento di indagine ro metodo di lavoro. storico-letteraria giustificato Per giunta. mancando In dalla mentalità stessa e dal- tutta l'ulteriore letteratura la tradizione retorica degli greca esempi di poemi epici ambienti. ma come realtà basati come l'Iliade sopra esteiica tuttora valida e ope- una successione di fatti d'ar~ rante. e per conseguenza il me svolgentisi sempre nel valore di un poeta emerso medesimo teatro d'operazio- in età culturalmen1e com- nl. lo studioso franco-algerl- plessa è stato sempre misu- no ha proseguito l'analisi rato in base al modo con con un ritmo di ftetto- cui egli ha saputo sfruttare losa cavalcata. giungendo aJ– i::li schemi e i suggerimenti la concl4sione (largamente dedicate al materiale guer- ta. senza ricorrere alle rime resco (quello cbe Il Minlconl o ad altre capriole e ad al- definisce .. le schéma ép1- tri esperientl dl un recente que•> nella poesia latina traduttore di Marziale è "'en dehors de l'épopée •. un modello del genere. i: un e dopo che s'è già studiata orecchio esercltato vi sco• tutta·1a tradlzlon7 che va da pre una miracolosa duttilità, Virgilio a Claudiano: e solo che sa rendere con uguale allora cl si ricorda dei brani efficacia l'essenzialità di plautini e persino di un·ope- Erinna. Anite e Nosside. la ra come le Metamorfosi ovi- sorniona frigidezza d! Cal- diane. che pure potevano limaco. la maniera ostentata_ aspira.re ad essere incasella- mente veristica di Leonida. te nei poemi epici e che il il vibrante e pur misurato Miniconi ha avu10 il torto di palpito di Asclepiade l'ele– trascurare nell'analisi della ganza di Meleagro e Ì-ilode- poesia postvirglliana. dato mo. la trascinante sensuaU- l'innegablle influsso che Ovi- là di Rufino. la mollezza e dio e6ercitò. alla pari con sapienza decadentl di Agatia Virgilio, sui poeti e letterati e Paolo Silenziario i frizzi d'elà imperiale. maliziosi di tanti altri mi- Il carattere antiquatamen- nor!. n panorama po1eva ri- te retorico dell'indagine è sultare più vario e più com- poi ribadito dagH indici. cer- pleto. to accuratissimi e utili per I La prefazione del Perrotta una consultazione materiale. incombe con tutto Il suo pe– dei temi guerrieri e delle so sul volume. determinando similitudini. coi quali U .vo- una energica reazione al cli- lume si chiude. Arrivato al ma decadentissimo In cui le secondo indice 11 lettore con- analisi del Bignone avevano stata srupito che in !ondo il situato per tanto tempo il to- metodo del Miniconi. cosi no e l'essenza della poesia legato a presupposti vecchi epiuammatica. La sua anali- di tre seco!I.. s'incontra con si !a centro su figure. come quello ambmosai:n,ente este- quelle di Asclepiade e Calli- tizz.ante e stonco-stlllstico maco. che. pur venate da àcl P0scbi. che ha voluto una sensibilità in vario modo studiare Il miracolo del:'ar- più moderna. conservano an- te virgiliana partendo dal cora l'essenzlalltà del classi- raffr~nto_ fra le similitudini cl, e su Leonida s'intrattlene di V1rgll~o.e quelle dei poe- per sfatare a un tempo lodi ml omerici. ecces.,,::lve ed eccessive sva– Trentasei anni or sono. col volume L'epigramma greco, Eltore Bignone volgarizzò presso il pubblico degli ama– tori quella formidabile se– zione della poesia classica, quell'inesauribile ripostiglio e fermento di temi. di sug– gestioni. d'immagini e motivi lutazioni. Nel complesso egli dà l'lmpresslone di voler saldare l'epigramma elleni– ~lico - nonostante I suoi n~~sauriblll aspetti di sensi– b1htà nuova - alla tradizio– ne della grande età ionica. ETTORE PARATORE (Continua a pag. 6) \,

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