la Fiera Letteraria - XII - n. 23 - 9 giugno 1957

Pag. 2 LA F1EHA LE111'11AMIA. 1Jomeuica 'i giugno 1951 GOLDONI E NOI UN AUTORE SORPRENDENTE, UN PROS.I.TOUE ROBUSTO * I~CO~TRI E SCONTIU * (ConUnua~:1.t;:l11:i I) pacità. Su questi preliminari, non è azzardato vati-· cinare alla celebrazione goldoniana uno svolgimento del tutto conforme al tema del Congresso: la ridu– z.one, insomma, della commedia riformata a quella commedia a soggetto che fu la be_stia nera del po– vero Goldoni, sempre affaticato, in Italia e in Fran– cia, a persuadere i comici ostinati nei vecchi modi e intolleranti dell'esercizio mnemonico. "L'INCORRUTTIBILE" Lettera perBosa niP~ei~~l~a«~e ~f:1~6 .,- Etz~~= ~::;;d~~~n d~~~uns, 1 ~t pre:e~~~: I :~.1~!fear~ 1 ;c!:~oni!a ~a~:r:to di~ ~~~~o~~. ~~n v~~~t1:n~~~~e~~; ~~. n~~ P:;~1!:e,d~ro.v~o1\~g~:: Non sarà comunque in quest'anno che vedremo sorgere le basi di quel vivente museo ie'atra:e cl\e le scene francesi offrono a Molière e le inglesi a Shak~speare: una Compagnia che esponga regolar– mente e unicamente tanto il Goldoni veneto e più noto, come quello meno noto in lingua volgare, che non gli è per nulla inferiore. Di quali originali pre– sentimenti esso sia ricco. l'ha dimostrato, crediamo, soltanto Strehler, ponendo mano alla serie della e Villeggiatura,., questa sorprendente anticipazione del dramma borghese che solo gli sprovveduti han· no potuto insinuare alterato cecovianamente dall'ar– bitrio del regista. L'infelicità amorosa di Giacinta infatti, denuncia la crisi del conformismo borghese con cosi patetica efficacia che certe sue battute (« Che ha"nno le sue parole che mi fanno persino sudare? ,., servono alle passioni di tutti i tempi e non si di· mentic9-no. pe~a U"Scito: questo « 1nco.rru1- minato fin dal momento in cui stJno e volontà insieme. ses.:;oche trovò in Hugo il poeta, un sapiente Jntrofulatore che tibile». d1 Vito Maghocco nasciamo, e anche prima. e fame d'emore. lngenuhà e di Isolare a volte nella narra· ne ricava ampiamenti e appro• (pag.( ~ 5 o. L.b !GO~, opera prl- "L'incorrutllbile • è un ro· astuzie: poi. lentamente. si pre· 1.ione l'affresco parlicolareg• Condimenti a tutto il romanzo, ~n e;:at~)m d~~n 1 aunt~~e a~~;: manzo nuovo. nel dopoguerra. parn al d~slil'_10 del!~ ~ua ctir: giato. ma1s:arlampio staccato e e l'o_ccaslone di nuovi perso· prendente, prosatore robusto, Nuovo perchè p<irta nella nar- n~ .sempie più sen~:ib1le,sem retto al resto del racconto nagg1. di_nuo~i m~inologhl rie· tagllat 1 • d I raliva un ambiente a lei estra- PI e più raccolto s1 spiega nl solo da un filo esterno, chi di 11lummont1 descrizioni sÌeme O P~!fonde a~f~~reesent:: n~o, per trodizione; nuovo per grande ritorno. estrem?mcnte d'un. am~iente, d·un ricordo d<'!l'anlm~ moderno. Fors~ pro– zloni della vita moderna. ve- J'1mpegno. l'assunto. la costru- c.onsolato dalla scoperta del- storico, d un J?ersonaggi.o a!- prio ri:a I due estremi d1 Joy– nuto su evidentemente da di- zione finalmente gonfia. coln- 1 amor_e. . . . . fascinante. Chi non ricorda CO? e d1 Hugo, per un buon ca_– gerite Jetture dei «classici,) volgente anni. persone. luoghi. Senlimen\l e asp 1 raz1om del II Na1;>oleone. che si Isola !11:talogatore .. si può trovare ti del romanzo ma tutto perso• avventure e tempi diversi, da· n.ostro te?1po. l.n doc,umenta· "I M1serabil1 •? O la Par1g1 pu~to med1~no. il « cuore. nar- ~!lfe ~~p~~~~ie n~~i ~~or~=~~ ~!~n~~~ra 0 ;:i; ~r1~:i;i 1 a 1 ~ipav~~: :~~;;z;~~~~o~~~:~~eo ~il~~.~~: ~~;g~~/~ 11 .fes:~~ avl~;z~ ~r::~.: ~~~~ 0 s~o ~eni~t 0 a ::t~~~c~~ Caro Direttore, leggemmo il • ricordo• che • La Fiera• volle ded1• care a Rosai poeh1 g1orn1 dopo la sua morte, e, na• turalmente, anche il pezzo di Giuseppe Sciortino. In esso ci colpirono sgradevol– mente certi giudizi che v1 si davano del nostro amico pittore. Non le scrivemmo subito: non era certo un momento opportuno per re– plicare a qualche voce che, nell"universale compianto, '>i fosse casualmente levata per contnst:ire. Ma non in• tendiamo permettere che la cosa passi senza commento, come non llarebbe certa• m,mle passata se Sc1ortino avesse scritto certe osserva• zioni contenute nel .suo pez– zo una ~1t1mana prima. quando Rosai era ancora vivo e capace di rispon• dergil. menti o di disordinate esal– tazioni, uno strumento stra• ordinanamente potente e determmato. Sentir dire, a pochi giorni dalla morte, ch'egli ha proceduto • d1 concessione m concessione •, offende profondamente noi che nelle capacità, oltre che nella costante altezza. del suo lavoro. abbiamo 11empre riconosciuto un ine• guaghabile esempio. la prosa veloce a sciogliersi Jn all'Instabilità d'una giovinez- la divmnà del destl;i_o e.. poi: lana I suoi stai! d'animo? <:osi. musica di fondo d'un tempo ~1~t~r;1,0~~ir:hir!~~~~\oriurn:; ~~aal~a:~:~te~~~teal c::~i;oio~: ~~=!tan~;t:.a~1~èe 1: 1 ~0~;:ni~~ ~;n « 1 ~:'it~co 1 reru~~~~f~:: a;l~~~~~ ~e:d~~t~ :::~e~~s:.utod'~~lla i:!r;;~ Negli ult1m1 tempi Rosai era riuscito a fare dei sol• di. Lui. popolano partilo dal nulla, aveva rimesso. insieme per se e per I suoi un po' d1 materiale tran– quillità. Ed era per lui ra– gione di giusto orgoglio: una riprova della vittoria ottenuta. E' questo che gli rimprovera Giuseppe Scior• tmo, che sembra rimpian• gere I tempi m cm Rosai viveva m mi-reria? E. que– sto che gli Ia sottolineare con compiacenza • il suo in– successo all'estero•? Sap• pia che il conto in banca, il succeS6o all'estero che lan• ti meno degni d1 Rosai han• no ottenuto, sono cose file quali chi apprezza si-nce'ra.– mente un artista non pensa, nè tanto meno chi vuole ri• cordarlo o commemorarlo. Un altro frutto, del resto, premierà la hlettuTa e l'allestimento scenico del Goldoni in lingua volgare: essi forniranno qualche lume a chi si occupa e si preoccupa della carenza del teatro italiano moderno. La lingua volgare del Goldoni, veneziano di buoni studi, ma soprattutto uomo soci-aie e, per così dire, della strada, rispecchiava mirabilmente l'uso che del– l'italiano faceva nel secolo XVIII una classe di pro– fessionisti, di mercanti ricchi, di artigiani benestanti, la borghesia, insomma, che era riuscita .a formarsi in buona parte d'Italia. Non era una lingua propria– mente colta, ma civile, e si sente che, comunemente parlata, era viva abbastanza da non aver paura degli apporti dlalettali delle diverse provincie, in ogni tempo imperiosi, e da sottomettere, piultosto che ammettere, la parola straniera. Esiste, oggi, uh ita· Uano cosiffatto? A ben rlflettere dovremo confessare che non esiste, e che ogni regione italiana parla oggi un italiano particolare, non riconosciuto, soprattutto non adottato sul teatro. Da questa constatazione di– scendono varie conseguenze: l'artificiosità del no– stro dialogo scenico, la validità del teatro dialettale, la preferenza data alle commedie straniere che, nel· la traduzione ,ci offrono in qualche modo l'equiva– lente òi un rapporto verbale tipico e dunque più autentico del nostro italiano « ufficiale i.. dell'esistenza. Ma non è a ere- psicologiche risolte con sicu· si_ma risc_operta della _dispera- d I pagm~ che staccano li fll-:>- che stiamo tutti perdendo. dersi che la ...fusione» risen• rezw. e tutti i luoghi esatta· z_10ne fisica. ~anno d1 questo ne principale della narrazlo_ne Vito Magllocco è una figura ta di «interpolazione,., non si mente condizionati ad esse. hbr 1 una rarità. ~ma lettura per allardarsi nella descriz10- Interessante. l'esperimento più avverte alcuno squilibrio. la schermi d'una realtà interiore v~loce e ~ccorato: ti. personag· nP del geniale padre dell'in• Interessante degli ultimi anni. presenza dell'aggiunta compia- che avanza e pare nello spa- g10 ~escrlll~ . è. universale; i dustria automobilistica moder· C'è un di111telo narrativo in ~~::.~ e~~~, ~t"f~t!lmc~\o~r~i!= :~o ~igelv!~:c~~e~~entri~c~~~~~ ~~~:i· ~~~~:.:~~~~~im~n~i!~~~~ ~~~iit~~!~~~isi~~e e~ae~~ ~Jl~On:1 =~~~~~~o ;ee~l~Is~itt~:;na, una ~g s: 1 1 ~o;i~~lii\~~:~os~t~t~o~t~~all'an_r1u~l~mento. sinc~è roto• ~~oan!~i~a~:~~;ss?~; f;v;~:~rc~ m Maghocco, come. seguìtan- P. c. nella narrazione e nelle pause. !a, piecipita. e. tutto s. 1 spcime se~plici. talora di gergo. ve· è il movimento stesso delle ~n un rogo dt morte. nuovo. loci al ritmo dei gesti e dei cose vive che si orchestra, è mfine. questo 1 :oman_zo. perchè pensieri. ma alonate da un dop– la verità deJJa vila, falla di s:opre li:"~ d 1 ~ens1one assi?· pio significato. d'una bivalen· monologhi e di dialoghi. di 01ta. la d1v1na. 11~enso del m!· za espressiva che le fa tra– lenti e di e presto•· che trova stero le braccia del m1- sparenti - messi per raggiun• in Magliocco un interprete tra stero sempre larg_he.sull'uomo. gere una più segreta verità i più sensibili. Nella vtta di che lentamente v1 s1 abbando- muta. univers::ile. , un uomo è la vita dell'uomo na docile come a una m::idre Fa pensare a Joyce ed al che qui viene descritta. ora scende negli oscuri voleri del suo Ulisse questo "incorrul· i;ondate fino agli abissi e ora divino. Non un libro passivo. tibile •. disancorato però dalla colta nella fragranza d'una no- non la documentazione d'una geniale ingenuità di voler tra– lazione semplice. Realth e im- rinuncia: bensl m testimonian- scrivere i moti della cosclenzn, mag1nazione si sovrappongono. za d'una lotta( giorni morsi perciò più umano. più vero: l'una più dinamica dell'altra. uno dopo l'altro. logorali fino c'è Il monologo-azione talvol– e gli inntimerevoli \ 1 iaggi del olle notti nella volontà di riu- ta sovrapposti. ma c'è il nar· personeggio - che. significati· c:circ. di capire. Il P.Ersonag~lo ratore che interviene" sempre vamente, non ha nome - sono è moderno quanto Pochi per• a mettere ordine. a significare i nostri innumerevoli viaggi. sonaggi di romanzi contempo· l'umanità del distacco fra l'a• soste speranze arrivi partenze ranei; la vita gli viene da tut- nima e le cose. E c'è. alla lon- Solo in apparenza l1 discorso ci ha portato lon· tani d; Carlo Goldoni: il quale era audace senza saperlo. tanto nei fatti come nella lingua usata per rapi:,resentarli: e dunque, in un certo senso, più moderno di noi che, fossimo nati nel settecento, sa– nmmo ancora alle prese ca.i Brighella e gli Arlec– chino senza neppure H coraggio di liberarli dalla maschera e farli parlare a viso scoperto. da uomini normaLI e non da buffoni stravaganti. Ecco un altro motivo, forse, che spiega la nostra incomprensione d: uno spirito così semplicemente e bonariamente rivoluz.ionarin, tutto fatti e poche parole. « La vita di un s,arzone d1 stalla val quanto quella del suo padrone i.: è una battuta de « La finta ammalata,. e Didt>rot o Rousseau non ci entrano per nulla, Non a caso Jl signor di Voltaire trattava Carlo Goldoni da carissimo amico. Dove e qua,ido ANNA BA~TI Si pregano Ambasciate, f.nli lnternazionali, Ccnlri di Studi, ecc., di volerci !n– \'iare In Redazione Il m:i.- tcn:i.lc cli carattere arlisti– co-lelterario rlg-uard:i..ntc l loro PaC'si, or.de diffoncterlo lramlte queste, notiziario. o Dopo i tanti dubbi solle– vati dagli studiosi sull'cau– tentico, drammaturgo na– scosto sotto il nome di Shn– kespeare, dopo il baJlottag'.– gio delle probabilità conti·o o per I\farlowc, ecco un'al– tra rivoluzione letteraria instaurata in Francia da uno studioso Henrj !'oulail– le il quale nel suo ultimo Intervista con Bellonci libro • Corneille sollo la maschera d1 Mnliére,. so– stiene che i c;,ipolavori di Moliére sono stati seritti da Corneille, il quale li cede– va per pochi .90ldi a Jean Baptiste Poquehn, cui non restava che firmarli e farli rappresentare. Nel dimo– strare la sua tesi. Pouliiille s1 è rifatto a talune osser– vnzioni di Pierre Louys. il quale oltre 50 anni l'lr seno scsteneva che spesso lo sti– le dei due grandi classici francesi si rassomigliavn, ma che nei cattivi versi fir– mali da Moliere non si ri– trovano affuttci le tra1.:cedP.l gTcco, del Jatimo e della fonnazione classica presen– ti poi nei versi migliori, nelle commedie str.:mamen– tc contemporanee ai silen– Xi dell'autore del • Cid ,. () L'amministrazione delle POS1efrancesi onora cinque celebrità delle lettere e dd- (Contlnua~paglna l) Sindaco di quell~· ·~era~Y- ~~nli Ì~ ·~oti,~ie ti'~ )cr 1 itiche ~-~ba:i\\ i~n~m:ai5t:ii\~i~~~~~ artisti del Rinascimento: f io:i~:i}~~ètli~~nf~:.sediu~~Ì~ ~~S~li;f~tst~e~~i a~k}~~!fid~ : 1 !r~·an~~;i~~'.nv~~e fra~~~i precisamente le sale intorno to ingegno e di rapide riso- anche le lettere private. le Quentin rie la Tour e La– d~/- ~~g:!~ 0 11d~~o~f: 1~sss~>re~ luzioni: l'on. Eugenio Du· testimonianze, insomma. di mennais, 25 franchi una fetton~ del Palladio, la sa.la fe~~i~ 1~11~~~:•zi~~~ d~~ P~1= ~;~g~~i-~ie s~~1~~~e edil orti~~ ~;o~g~e ~~ 11 t~a!!~dtt;;~!~ palladiana alla sua de st1 ~• sidente dell'Ente turistico, guaggio scenico di un au- soccia, con I boccoli. un 1 e: sale e le salette a_lla s~- avv. Bellini, persuaso delle tare. ma anche la recit.azio• • Jabon • e un.i aria di vec– n~s~ra e la sala capitC?laie profonde relazioni che esi- ne di un attore o di un'at· chia contessa. dirimpetto a .qur st d. Qu~ po· stono frn turismo e cultura, trice che può aver avuto in· () tremo met~et~ a ,rezi~ne, ha potuto disegnare la gior- flussi di là dai confini di Avrà inizio col prossimo la segreteria tl bar ~ qui te- nata mantovana in modo una nazione sugli intepreti anno in Europa la lavora– nere le s~dute. Abbiamo an· compiuto. e sugli stessi commedia- zione d'un film prodotto che ~pazi~ p~r una moSl~a l congressisti saranno trn· grafi. dalla nuova compa~nia in- del libro italiano d~l teat~o sport.ali da Venezia a Man- Il secondo tema, della 1 ,-----------, che ~orremmo 0rd m~re 1.n tova con automotrice spe- Commedia dell'arte, ci farà occasione del congresso oi_a cinle, rapidissima, in due riprendere la discussione c! 1 e: P.er pumer~ ~ per quah: ore; potranno cosi visit.ari: il sulle origini di questa com– t,a 1 1.ibri e 1~ uvi st e teatrali teatro costruito dai fratelli media e sulle maschere e ci 1 Italia nor; e secon~a. a. nes· Bibbiena nel palazzo del- farà meglio studiare Quello suno. Le lingue uff!cialt del l'Accademia Virgiliana (un che sopravvive di essa in· con-'?resso SO!)O.tre. france• capolavoro quasi sconosciu: tanto in Shakespeare. in se, inglese,. italla.no (sareb- to agli itali;rni ma non agli Molière, in Goldoni e nel Cronache di poesia be assurdo 1"- It~lla non par: studiosi stranieri che hanno teatro moderno: maschere. L----------' lare la ~os.tra lingua); m~ ! chiesto di vederlo) e poi e partì> 0 ruoli, nuove con· TI cronista \'l.lO_lesalutare. C(?mtre~siSlt udranno tu t tt 1 quel Palazzo Ducale, vera e venzioni sceniche e nuovo questa volta, il primo numero discorsi cçmtempoz:aneamen- propria reggia d'arte com· linguaggio. di una rivist.a t-rime.strale di te tradotti dalle lingue eh~ parabile a Fontainebleau da Il terzo temà è senza dub· lettere e. arti: Palattna. nata nor; <:onosconC? ~ trasn:iessi dove partirono i comici del- · n Parma 1 1 Via Glrolamo Ma agli app~rec~h1 r1ce"."e!1t1. La l'arte per andare alla Corte bio il più facile. ma _g1ove: gnani 4, d~ Gian Carlo Artoni~ segrete~1a d1 necessita ~eve di Francia; saranno invitati rà ad una app:ofond1ta co. Attilio Bertolucci. Giorgio Cu– ~ssere m p~rte a. Ve.n:z1a e dal sindaco ad una colazio- noscen~a del d1amma e. del satelli, Fr:mcesco Squarcia. Ro– lJ? parte a San G1~rg10. dpb- ne al palazzo del Te {uno la reg_1a c~ntemporane1. . berta TaS&ie Giuseppe Tonna. biamo alla cor_tes1a dell as· dei più bei palazzi del Ri: Op:m nazione che part~ci- Palatina pubblica tra l'altro un sessore e ?el direttore de!le nascimento) e andranno poi pa al cong_re~so aff1d_era ~ « Appuntamento carducciano » Be}le .~rti del, C~mune lo· a Sabbioneta a vedere il tre relatC?n li c~mpito di di Squarcia. tre poesie di Ber• spitahta e _1 or_1ent-~~ento teatro dello Scamozzi che svolgere I tre temi. tolucci. una recensione d: Al– della segreteria m c1tta. sarà loro illustrato (se, .co- - Per il Congresso .pre- berta BeviHicqua ane poesie di - CIJe cosa. farà ~! Co- me speriamo. accetterà il parate qualche pubblica· Caproni. e di Gi~se_ppe Tonna mf!ne di Venezia per iL con- nostro invito) dalla dotto- ztone? a quelle di_Artom. mo1lr~ u- 1 a gresso? ressa Elena Leclerc. autrice - Pubblicheremo senza lun~a posulla od un eqtuvoc.o - L'assessore al quale ho di un fondamentale libro dubbio, dopo. gli atti con il di Giorgio C1;U 3 telli il quale !' 1- alluso è una donna, la dot 4 sui nostri tea1ri del }{ina· testo dei discorsi e delle preu d e il. discorso sull~ .g_i.o– toressa Vingian1, d1 aperta sc1mento. pi>tranno accom1a· d!scus~ioni, preci~amente .rf:• r:~1!vitàesd~~l; ~1tl~ede;~~ 1 ;~;~ intelhgenza, d1 vasta cultu- tarsi dagli osp1t1 ,~ella su_g- .e: 1st :at, sui na~tn magnetici~ z'.oni può considerarsi 6ubordi– ra e d1 ardita volonta Ha gestiva Galleria d1 Sabb10- Desidero a_g,e:iu!1gere. con nata ormai a condizioni di svi– fatto votare un contributo neta. e finalmente torneran· eludendo. che 11 con,l?'resso Juppo più O meno r,:ialoghe a alle spese per l'ordinamen- no a Venezia n_ella serat~. non avrebbe, potuto esser quelle che in ogni 1empo ca• to e darà un ricevimento e Spero che l'amico Za1ott1. fatto ~enza 1 opera. d~l se- ratterizzarono l'esercizio della una cena ai congressisti, che della Biennale di Venezia. il gre~ano .e:ery.erale Giulto ~~· poesia. bisognerà pur ammet– l'Ente Provinciale del Tu- quale ci darà modo d'invita· cuv10, studioso d~lla s~o 11~ 1erc l'evc,1tuali:à che. ad un risma porterà su una mo· re i con,e:ressi.,ti alle recite del teatro e regiS t a dt si· dato momento. es.sa abbia a r'.– tonave a Torcello. Avendo del festival teatrale dedica- c~ua fama. e .la. col_labo_ra- velare in rar,e ed inconfond1- alcuni studiosi stranieri ma· to a Goldoni potrà far reci- z10ne del Consigli.> diret.ti~ o bili voc\ l'e6senza ~iù se~reta nifestato il desiderio di ve· tare una scen:1. corc,le del del çentro. corr:i-Pt•st_od1. 11- del. se!1h~ento poetico dei no• dere i teatri italiani del teatro classico all'Olimpico !~1str1 Ptofess~n umvers1!a· stn g:orn1. Allora: e .s?lo aJ. Cinquecento, avevamo dise- perci)è i visitatori vedano r1. q~1al,1 Ma~10 Praz. G10· !ora - ?uperato l e_qunocf - gnato gite a Vicenza dove è animata la scena del Pal· vanni Macchia. Ettore Pa- saremo .m grac'lo d_i ravv.sar1: il Teatro Olimpico del Pal· ladio a Vicenza. ratore. Luigi Ronga. Paolo nella g_:?vsnP ?:'e-sia i valori Jadio e a Mantova che nel _ Il Conqresso neHe se· Toschi. che hanno dedicato della. p1u autentica e ~eren~c vicino paese di Sabbioneta d-ute ·ve11eziàne che cosa di- sa,e:,l?'ie libri al teatro antico cor~Ji•~. quE:lla che st nnj.e e ha il. teatro edificato dallo scuterà? e mp~en_10; d\ critici dra~• :i1~1.,d1 1u1h nel can:o t un Scamozzi per Vespasiano - Tre temi formulati ~atte, d_t indiscussa auto_ri: · . . . , Gonzaga. e persino a Par- d'accordo con i direttori dei ta. quali ~ rman.no Contini Co-1 Paloti~a la provmc1a d. ma dove sono i resti del centri stranieri: il. primo più ~ Raul Ra~1ce _(direttore del~ ~~~~:uoi~q~~6;: ;~nnu~~\t~~~ teatro Farnese: non era fa- strettamente. tecnico sul me:- .I .Acc~d~m1a d.arte drar:nma riti sulla strada della cultura. cile attuarle nonostante l'e- todo delle ricerche tcatra\1, t1ca). d1 l.in d1rettor~ di tea- E d Ila poesia naturalmente. sempio di alcuni anni fa il s~condo. sull~ .Comm_ed,a tro e re~1s~a C'?nosc1uto an- Ne1la collana ·.,Presenze.,. di– quando i cinquecento con· dell arte e I suoi .influssi sul che f~or! d Itali? P.er le sue retta da Giuseppe Zaoarrio per J?ressisti del PEN CLUB. fu· teatro moderno. il terzo sul· a~da_ci rnnova~JOni .. Antc;m l'editore Leonardi di Bologn:1 rono portali a Vicenza e l'importanza della danza e Giuho Bra,l? 'agl.ia: di un il· è uscito u quarto volume di dopo una visita alla città della m_usica ne.I . teatr~ luSlre .cc:,.mmediografo. C. _v. poesie: Estuario di Serg:o Sal– e un cordiale ricevimento drammatico (non lmco) dei Lodov1ci. del n_uovo s~onco vi. pagg. 56. L. 500, ... Dopo aJle ville dei Valmarana as- nostri giorni. . d~lla Comm_edi~ ~el} Arte. la fase dell'avventura. dell'a-b– sistettero ad una recita del- Incominciamo dal pruno: ~1t0 Pa.n~olfi_: d1 biblioteca- bo..daggio I temperante e gc– rTncoronazione di Popnea lo storico del teatro non può l'I quali il F10~<:o e la dot- nero.so ai destini della poesia, all'Olimpico. Per buona for- accontent~rsi .cieli.a_ c'?no· taressa Tanfa~i. e del dott. presenta ora. il risultato di tuna il Presidente dell'Ente scenza dei testi edili e rne· Devoto. rao~nesentante del· un quadri~nn.10 trasc_orso nel turistico vicentino è un pa• diti: ma deve sapere come !a SIAE .. R~assumendo: un più assoluto e:1lenzio r1c~rcando trizio. nipote del Fo,z-azzaro. quei testi siano stati rap- 1mp9r.tantiss1mo coneress?; un inne.sto dell~. e..pe.r1en~ ~ d. pronto ingegno e di vasta presentati con quali scene. la visita. non solo a Venezia delle esigenze p1u vive e v1tah c~ltura. i1 marchese Giuseo- con quali attori. con Quali m~ ~ V1cenzn ..e a Man~nva del nost~ temP? e del_ no,stro e Roy. che ha comoreso Ja music_he e d.anz~. e i~ quali (citta "delle p1u bellC: d lta· spazio nei. ~od: P:r'?pr1 duna P i d 11 · ·t a· luoghi. Per il Rinascimento. lia ma poco conosciute. e lunga tradmone l1r1ca; oaz!o– d~~g;11i~2\to~icf ~isi<:;itici ad esempio. gli po!rai:ino es~ fuori .sino _ad.~,l?'gi..dagli iti- nale. m~eroamente riascolta• stranieri e promette di ac· sere ut_ili le: relaz10111 degl_1 nerar1 ~u.nst1c1) .~1. du~cen: taL~ ~~t~!~r;· è l'ultimo volu– co,elierli con nsnitale cor· ambas<: 1 !3 101:1 - od ora ton. to st ?rici e cri~ici • d og~! metto di Giulio Alessi pubbJi. dialità. Più difficile -sembra- com 1: si ~ic~va. a)lora. - Pa'(>c:e .. e la foniiaziOJ~e I calo nella collezione ...7.ecchi• va la visita a Mantova. oiù deih Stati .1tal_1an1 ad un u~ I~~1tl~to !edera le d_e1 _cen· n~ d'oro., di Bino Rebellato, lontana. che richiede un'in- a~tro. Stato itali~no. (vene:- !n di nc~iche. 1!n 1~tituto Padova, pa.gg. 48. s.i.P. li terzo tera giornata e mezzi rapi· ziam. mantovani. fiorenti• insomn:ia internaz1onal.e oer con data 1957 dissimi di trasparto: e non ni, ferr-are~i ecc. a. ~9ma) la storia d~l teatro. V1 pare IL CRONISTA avremmo potuto farla, se il e per secoli ed anm p1u re· abbastanza• dipendente formata da Yul Briuner - dello Il cranio - e da Anatole Litvak. Il film a\trà come sfondo i drammatici avvenimenti del– rrnsurre:t1one magiara dello ottobre scorso. e, e Porgy anct Bess. il fa. moso Jramma musicale rti George Gershwin, su libret– to rii Dubcsc HP.yward, ver– rù portato sullo schenno. Si prevede che la lavl)razionc durerà dai due ai tre anni. (.~ La città ai Muuich, in Germania, dopo l'enorme .successo riportalo dalle e– sposizioni di Picasso e Cè– zan11e, presenta ora nlla • Casa delle Arti , un altro maestro àella pittm-a mo– rlerna, Fernard Leger. Le sue opere si sono già tutte v1sle, seppure sparse, in al– tre mostre parigine: ma è la prima volta che si realizza· una retrospettiva cosl !ol– la, ln..cui sono raccolte tele, acquerelli, disegni, schizzi, e moltre ceramiche e t;1P– perzerie, notevoli per la lo– ro originalità. Il catalogo comprende 264 pezzi, fra i quali l'olio • Grnnàe Paia– de •. dat:,to 195-1, uria delle ultime opere del grande pit– tore morto l'anno successivo nella sua proprietà norman– na di Gif-sur-Yvette, alla eta di 74.anni. o Gli amici di Alberi Bé– guìn •hanno !atto celcbrnre snbato scorso una messa in sua memoria nella Chiesa Saint Germain des Prés. Nt"l corso della cerimonia lo Scomparso è staio comme– morato dal Padre Pezcril. (.\ Un giovaue lift d'albergo di Messina è arrivato da po– cQ açl Atene per <:onosçe;;e e studiare le antichità del– la zona dcl Pireo. Il giova– ne. a quanto scrivono i quo– tidiani d'Atene nelle loro note. tale Fi:ancesco Cipol– la, ha polttto t ealizznre il sogno di vedere la Grecia grazie al premio eh cinque milioni (Si tratter:'1 certo di ~ Lascia o raddoppia •) vin– to alla Televisione italiana. Interessato all'avventura di questo aro:ht!ologo in erba, l'armatore Goulandris lo ha J,Prtato in Grecia sul suo ti·ansatlantico • Olympia », n titolo di •invitato•. o Comincia la stagione dei premi .turistici. Per I libro che meglio ha contribuito alla conoscenza del Maroc– co. ha vinto il premio Lyau– tey l'album •.:Nella luce delle città marocchi.1e ,; il gran Premio letterario del turismo alropera • Aix ec Provence, di Miche! Fran– <·ois Brnive: altro premio simile a Bcrnard Villaret per • Ar~ipclagi polinesia– ni ,. A giugno anche l'l!a– lia vedr.:I piovere premi de– dicati ai !'UOiporli, alle sue funivif!. acque albule e sol– forose. ~ !\.g1Jilar, ~~ il titolo uni– co d'una gross'.l edizione delle po.:sie del Premio No– hel 1956. Juan Ram')n Ji– menez. uscita presso la ma– <lrilena BPN. Biblio'eca de Prcm1os Nobel. li ·volume comprende: Scinetos espiri– lunlE's, Est !o. Diario de un poeta n:'cien casado, Eter– nièades, Piedra y cielo, Poe– sia, Belezs. La Estacion to– ta!, Conciones de la nueva luz, e le più recenti poesie già apparse in • Animai dc fondn •. G L'Associazione Concer:i– stica del Morley College di Londra ha celebrato il rle– cir>10nnn1vcrsario della sua fonda'Zione con un concerto iri cui sono stati inseriti: il Purcel con una •suite" dal– la Regina nelle rate, Holst Mn tre adattamenti di can– ti popolari gallesi. Marwcl col suo poema lmpcro della musica, ad..ittato per l'occa– sione do PetC>rRacine Fri– cker. Quindi Michacl Tippet <·on un Divcl'limet1to, e per chiudere M,)nteverdi con il Magnificat elci Vespri. PlET Cronache delpiacere (Contln~a pagina I) gin i del giuoco, il perchè di quei colori « potrebbe dire che le schiere bianche fossero dei popoli del– l'Asia, che erano molti, e delicati, e nudrit.ii , per cosl dire, all'ombra; e Je nere de' Greci. che per la poi· vere e lo sole tali eran divenuti». La disputa, come si sa, è intorno alla natura imitativa d'ogni: ma la spiegazione che se ne tenta con lo spiegare che ,e i re negli scacchi si muovono lentamente ... forse per imi– tare la tardità o la gravità dei re n è spiritosa senza volerlo e, più che convincere, sorprende per la sua ingegnosa e poetica pochezza nel dialogo ch'è tutto un inappuntabile e freddo ora.rio d'intelligenza. Quanto amara la dedica con cui il Tasso, « amore– volissimo come figlio 1>. fa dono del suo dialogo al <( molto magnifico signor Alessandro)). chiedendogli consiglio perché ((niuna azione di questa vita, ch'è quasi un gioco. alla Fortuna sottoponga >1. A augu· rarsela un po' di fortuna. da queIPospedale di Santa Anna ove a quarantadue anni se ne stava relegato a dettare, il Tasso temeva d'essere imprudente O di non meritare più l'ingegno. Dettando dettando, faceva sue le ragioni di tutti. dimenticava la propria, o non era più sicuro d'averla. Riferendosi al suo Tasso, il Leopardi, lo portava quale esempio, per le immaginazioni e per le arti, di quei 11 tali geni sommi)) che « hanno consumato rapidamente il loro corpo e le stesse loro facoltà mentali. lo stesso genio 1i. « La forza della loro mente - egli scrive - so– verchia la capacità della stessa mente. perché in· somma la natura. e la copia delle verità esistenti è molto maggiore della capacità e delle facoltà del– l'uomo. E il troppo vedere. il troppo concepire, rende questi tali ingegni, sterili e infruttuosi; e se scrivono. i loro scritti o sono di poco conto, ed anche aridi espressamente e poveri... o certo minori assai del loro ingegno >>. Per questo « appunto da un vecchio -tac-cui.no 1> di Kafka potremo accorgerci alla fine di avere anche noi pietà di~na1: « Ora, d1 ·sen; dopd' aver studiato fino alle sei del mattino, mi sono accorto che la mia sinistra stringeva già da un po 1 le mani della mano destra per compassione». ... A soccorso dell'affermazione contenuta nel << Libro segreto>> di D'Annunzio: « Chi mai, oggi e nei secoii, potrà indovinare quel che di me ho voluto nascon– dere? 1>,un lettore di Milano ha inviato a « La Stam• pa 11una frase contenuta in una lettera che il poetri inviò nel 1923 a una ,e cara amica 11 di ·Venezia. DJAnnunzio. su citazione del lettore proprietario della lettera. avrebbe scritto testualmente: 11 Io non s.:trò compreso se non nel 2123 >l, Che dire? Non c'è fretta. Ci mancano ancora centossessantasei anni. O forse. con i mediocri versi di un sonetto del Prati, potremo fare alto di compunzione, recitando: {(E noi. civico vulgo, ogni mattino (fatica insigne!) ci teviam dal letto. pallidi spettri, ad invecchiar d'un giorno >>. ALFOSSO GATTO Ora, in un momento in cui tutti quelli che si een• tivano di piangere o com• memorare hanno creduto ben d1 tacere, Giuseppe Sc1ortino ha rotto il tono delle commemorazioni con un'accusa che, rimanendo sostanzialmente estranea a ogni valutazione critica, ci sentiamo in dovere di re– spingere sdegnosamente. Dopo aver fatto arlata– mente il panegirico d-elle sue opere anteriori a·l 1930, Giu'>eppe Sciortino arriva a sostenere che durante "'quasi tutto l'ultimo de– cennio• Rosai sarebbe an• dato .,,h concessione m con• cessione •, pervenendo • a una genericità esteticamen– te inaccettabile•, produ• cendo opere • <enza nem• ' meno amore artigianale ... e lasc1andos1 • vmcere dalla mgord1g1a del denaro•. C'è da domandarsi in no– me di quale estetica lo SCiortino parli, e in nome, se è lecito, di quale morali– tà. O se. a proVOl'arlo a ques,to g1ud1zio, nnn stiano state piuttosto materiali e indirette ragioni di risenli– mento. Tolto il meglio e il peg• gio. che sarà sempre di ogni arti'>ta m ogni perio– do. l'ultima attività di Ro– sai è, a r.rnd1zio dei critici che contano, allo stesso li• vello di quella anteriore. A giudizio d1 qualcuno - e ci sia permesso richia– marci a quello di un criti– co e scrittore universal• mente stimato, che nei con– fronti di Rosai non peccò certo di accondiscendenza: Cesa,re Brandi - addirit• tura migliore, perchè libera del peso di quelli che, ne– gli anni eroici della forma– zione dell'artista, erano sta– ti i llmrtr. ch'egli aveva do– vuto imporre a se stesso. Ciò che forse, tolto Moran– di, di nessun altro artista a lui coetaneo sì può ripe– tere. Rosai ha avuto un'est– stenza durissima, e ha do• vuto sostenerla con l'impe– gno d1 tutte le sue [orze. Ha dovuto superare mo• menti di grande sconforto. di cui noi che scnvrnmo '>iamo stati tutti testimoni, non avendo per risollevar– sene altro che il suo lavoro. In questo egli non aveva mai dubitato, riversandovi anzi con gh anni una con– fidenza. un amore, una sor• la d1 appassionato furore, che ne avevano fatto, 1n un'epoca di freddi ripensa- Non ci rincresce pensare che l'arte d1 Rosai, che fu tanto contrastata, anche do• po la morte del pittore pos– sa seguitare ad essere ler• mine di discordia: troppo intensamente essa parlò e parla contro fipocrisia, per non seguitare a creare tur• bamenti: e poi è il destino questo di tutte le s:ose vive. Ma è per noi un preciso do– vere difenderla da attacchi che dal campo della critica arlic;tica. sconfinino io quel• lo degh umori e intcresiu privati. Cordialmente, Piero Bigongiari. Leo• netto Leoni. Mario Lu– ti. Oreste Macrì. Ales· sandro Parronchi All'indomani della moru di Rosai, la redazione del• la • Fiera letteraria• - colpita, come tutto il mondo artistico, dalla doloroso no• 11z1a - raccolse frettolosa• menle alcune teslimon1anze di scrittori e critici, allo scopo d1 commemorare lo Artista scomparso, al quale la •Fiera,. in più occasioni ave-va dedicato intere pagi• ne. Perciò, nella materiale mancanza di tempo dt una impaginazione concertata all'ultim'ora, sono sfuggite. de!l'art1co!o di Sciortino, le espressioni di cu.i si fa cen– no neila lettera degli amici fiorentini, qui sopra pub· blicata. Nel prendere atto della generosa porlecipazione di ajfello degli scrittori di F1• renze, la •f'iero Letteraria• esprinie 11 suo rincresci– mene per l'accaduto, e 1ie– ne o precisare che l'artico• lo in questione non rispec– chia il pensiero del g1or• nale. Tanto più che nell'or– ganizzare la pagina dedi– cata a Ro.soi, era pale.se /o intenzione da onorare e n• cordare un oulentico Mae– siro della pittura. ~hiudiamo cosi la po/e• mica, rinnovando la pro– messa già folta, in occasio– ne di quella pagina, dr un prossimo intero numero de– dicalo, a cura di Aifonsn Gatto, o Ottone Rosai. RITRATTI E PR()FIL·I DI EMILIO CECCHI (Continua da pai;lna 1 > tic~). verso il. moralism_o Ce.echi su u_npiano di assoluta quietudine. proietta su di noi chi che si inseriscono nella politi~, 0 • • 0 me 1 ~ 1b'0 vierso 11 chiarezza 1 problemi di una qualche riverbero se no 1 a1- sua· fiorentinità nel senso che ~ 1 ~~~~ a~~sr%~on~l;ra e >l del :etteratura come 1.a n_ostr~ ch_e tro J:?erché in e:ssÒ il g:o·vane i due personaggi così visti co- .. · spesso sfug~e a g.,udizi sicuri saggista scopriva nell'appa• me antagonisti. sono per lu: <;10che sta. a cuore al Cec• nell~ s.ua. s1mp~t1a per I me• rente antagonismo. la sostan- gente di casa. da mettere •Ì:1 c~1,.a propos~to del ç;uicciar• mona!1s~1 Ò;el 700 (« I nonn. ziale identificazione nel filo– risalto l"uno con l'altro con d1_m. E: I.a nvalutaz1one de. del g10\nahsm_o •), n~lla sua sofo come nel poeta. di una un afoco di ironici contrap• Ricordi_.. m contrasto col De a~cettaz.one d1 alcuni e pe1 angoscia della forma, quella punfl. Capra~·11s che vorrebbe accan- g\Un~a_ non sem~re ortodoss. del suo relativismo. angosc:a .· . . tonarli come documento per g!udi~1 sul Monti (• Un poeta che ha assillato le generaz'o• E ~agau -t" un tfTatt~ gi~- sonale. privandoli di significa• d1fflc1le ,,.), nelle belle pagme ni successive. Ma qui esso ; 5 • co ~ 1 ~yvet ano .e _punhe . · lo teoretico, mentre essi inve• sul Foscolo minore. sulle re- sume oltretutto il partico'are un ion ~mo s~peist. 1.te c e in C!!, traendo origine da acca- dazioni dei promessi Sposi, sign:ficato di un ricono'sci• 9-uesto libro. uappat e q.ua e SJOnied esperienze di vita vis• nell'affettuoso <' così pene· mento della s 1 tuazione di fa' .à. dove .ca~1ta allo scnttor: s1._1ta. « assumono forme di me• tr~nte sa~gio sulla Pisana del to che la pre;enza di Croce~; dt mettete m atto, a•.volte ~• d1ta~i g_iudizi. di elaborate ri- Nievo, ~1_o~aso.prattutto una di D'Annunzio ha creato nelLa r,ass~~a e senf8" dar t.oppo aa- fless1om: si sollevano cioè ai• moltepl1c1ta di interessi tanto generaz.ione del Cecchi· quan• g~~c p\o~t~o:t~t;i;~;ti~~ ,~~~ ~~o~;~~~li~elli~t:1~:rJ:l: '~é ~i~ rsi~c~nq~~~~fci~e~~sdi:: lo ab?ia lavorato. q~~·na ge- a~cad.e _in que st o saggio gui~- p!ù né meno dei maggior; estetico. In questo senso van• ~:~~~~~~ee~e eu~~ 1 si mten~~ c 13rd m 1 ano) un lonlaf!O resi- scritti guicciardiniani ,._E an- no lette la coraggiosa rivalu~ ·. generaz.o d~o. della t.endei:iz~ ant.1desan- che in questo mi sembra ope- tazione dell'Oriani e le atten- ne. letteraria - per non la- f!~sd:~~ d:~~fa :~;: ,::oa~:~ ~~~~~;·:;:~~t~~ue~~il~:~?\1° l~~ te disamine successive sul Pa· ~~~~~:d:e cs;>ifrcaa:;~·t/~; :~= dut~ le ney1 ~l molti e 11:01t1varo del Cecchi. spirito d: s~arella e sulla D~ledd~. sag- g'.oni positive dell'uno e de1- a~n1 .e qll·.. nd1 appare. sc_,olta concretezza che gli fa ve- g1 v:ramente a~sa1 utth a ~h, l'altro. è persuasivo documen• 0.1ma1 d~ll'-=su.e o~cas1on1. a~ dere i Ricordi come una « rac voglia rendersi conto de1lo to questa raccolta Basterà t1che; e m verità in questi l'i· colta di luoghi topici della spirito di un'epoca curiosa 1 · . . ~f~!~:. ~~~i t~:~c~:c~i 1 ~~~~ speculazione d~l Gui~ci~rd_in:. non di rado contraddittoria. ~ s:~~~~eo adiq~~:~tt~:os~~~g',~ la polemica. verso il De Sane- « un. cat~lo~o d1 punti. d1 vista s~:sso gu~rdata at~raverso Ca• « Esplorazione d'ombra», esa· tis. che un rispettoso disaccor· e d1 ch1a~1 pro~pett1che. se• cih luog?i comum? della no• me dell'opera del D'Annunzio do or.1 s,>tto la forma di una condo cui sperimentalmente stra storia letter~ria. dopo il Nottur•no cond tto p:e.cisazione, co"'.e .nel gil!• egli ~veva oss~rvato at~eg A quell'epoca 11Cecchi tor- con estrema con~retezz.a O ed d1z10 sul Boccaccio (11Volta:- giars1 e comporsi la realta •·• na nel volume con due saggi acume psicologico . . re del quattordicesimo secolo). n che corrisponde altresì alla diversamente importanti e di- gliosi meandr' d' nei, per. ora sotto quello di una rlser- attitudine del Cecchi. !n que- versamente indicativi. Il p:·, non facile a ~,ela:s•un amm: va. come per il giudizio su sti ritratti rilevabile assai oiù mo di essi .. Intorno p B. Cro- che non se~zas le a 1 '. ;a an _ Lorenzo il MagniRco visto daì che altrove. alla scoperta del- ce e a G. D'Annunzio,. è de. l'antitesi crocian/~ 1 1 quei De Sanctis come tipico lette- l'uomo nello scrittore. L'am l911. dunque un sagg:o gio• e non.poesia eh ra p_oe~.~ rato \'.iUattrocentista ind!ffe- pio saggio sul Magalotti ne e vanile. che il Cecchi inserisce ventare sche~a e:· a~~~~ :a.nd~ , rente al .co~te~uto, se;1za idee ancor~ una voi.la una confer nella raccolta. fo:s~ non sen- non solo la legittimità della né convrnz1on1 morali: .e u_na 11:1a:sia sul piano di quel:.a za una certa malizia v~rso se non-poesia in sede di storia sola volt~ c~n~ordando 1 m _oie• civiltà. ~osca_na al.la . qua.le 11 stesso. superato co~ 1 è m og~1 della cultura. ma la storicità no nel g1ud1z10 su fra !imo- Cecch1 e .cosi sen_s1b1le,si~ su sua p~rte ed esteso 1~ uno st1- di essa). il Cecchi riconosce te~ nell~ Mandragola_ d1 Ma• qu~llo d1 una ricerca psico- le « piuttosto roma;1t1co e_con valido strumento («Inventa· ch1 ~ve.lh . Ma fors~ ~,ù che _1~og1ca. sempre _acutap1ente molta. fll?soflca_ 1~genu;tà •, rio della critica)>) a patto che res1dt11della negat1~1tà ~ond:- 1mp~stata sui test.i. . tuttav;~ s~curo indice di un_o si vigili. come vigilava 10 sta. opera sul Cecch1 nei con· P1oseguendo nella lettu1a stato d animo che era a que, stesso Croce contro il e .. i– ~r~nti. del De Sanctis_u_na s1:1a1d~l vo!ume .il lett?re tr~~erà \~epoca nelle co~ci~nze di mo!- colo~ più gr~ve del sist~~a. :stintiva e comprensibile d.f. d1 capitolo in capitolo p1u d. ti, uno stato d ammo negali· cioè la frantumazione della fidenza (che non esclude l'am· una testimonianza di come s. vo, Incerto, ma che pure, nel• ooesia. mirazione per l'opera del cri· pongano nella saggistica del la sua rivelazione di un·in- FERDlKA~DU VfRDIA

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