la Fiera Letteraria - XI - n. 46 - 18 novembre 1956

Domenica 18 novembre 1956 I.L FILII DEl.1LA SETTIIIAi\A PRANZO DINOZZE * di GIA.\ 1 LlJIGI RO.l 1 Dl E' da qualche tempo che sa da nascondere, come se ci blemi da nulla, davvero tem– veniamo annotando il fiorire fosse da 1iipai-are. Non re- peste in un bicchier d'acqua: di nuovi nomi del cinema sta. in fondo, che il tempo ma sono in realta i tempi pii\ d'America. Oggi roccasione ci necessario alle pubblicazioni vasti della vita umana, le si ripresenta con ruchard in chiesa ... Comunque li per facce più costanti (e più pro– Brooks, che senza essere li cede. Il maruto, del resto, fonde) degli uomini di oggi. nuovissimo, comincia a buon la spinge volentieri ad ac- Richard Brooks ha guar– diritto ad affermarsi solo in cetta<re quella proposta perchè dato a tutto questo con ac– questi ultimi tempi. Scrittore feste e banchetti costano cari corata, ma asciuLta sincerità, e soggettista, il cinema di e lui, proprio in quei giorni, andando fino al fondo dei Hollywood jn questi anni re- ha in mente di mettere i suoi personaggi e narrandocelo centi gLi ha dovuto alcun• dei risparmi nell'acquisto di un sempre con linguaggfo sem– suoi più significativi soggetti, taxi: dopo il suo lavoro sarà plice. vero, discreto. Ii padre, da quello di Odio implacabile più redditizio. la madre, soprattutto, sono (CrossfiTe) per !a regia di Bastano poche ore, però, figure analizzate con estrema Dmytrykx, a quello di For- perchè Ja 5 ;tuazione si ca- acutezza. scoperte minuto per za bruta (Brute force) per povolga: parenti e runici mor- minuto nelle loro aspirazioni, la regia di Dassin. Come re- morano per quei modi bru- nelle loro verità; ma, anche gista i suoi film migliot'i so- schi e moderni con cui la se considerati meno da vi– no stati senza dubbio L'uttt- giovane coppia vorrebbe ri- cino, quanta realistica evi– ma minaccia, Il seme delta solvere tutta !a faccenda e denza anche negli aitPi per– violenza e. pur discutibile, Ja madre, colpita quasi nel sonaggi, e anche nei lonta– L'u!tima volta che vidi pa- suo onore e nella sua dignità. nissimi. quelli che fanno solo rigi: tutti, ma soprattutto il impone a tutti, con molta au- da coro. da cornice. E la primo, ricchi di succhi vivi. torità. ii suo punto di vista: r.ornice? Quel quartiere. quei di situazioni nuove, di per- ci sarà il pranzo di nozze, negozi, quelle case, quelle sonaggi insoliti e nettissimi. si inviteranno molte persone. abitudini. Non c'è una pagina Oggj_ però, con questo Pran- si faranno «tutte• le cose che non sia studiata con cura, zo di nozze (The catered af- come si sono sempre fatte. non sia intelligente, sapien– fairJ, s.iamo in un clima net- La decisione preoccupa la ft- te, umanissima. Basterebbe lamente superiore ai film pre- glia e il fidanzato che però. quella serata in famigvia cedenti: vorremmo anzi dire miti, si piegano: ma scuote quando i genitori di lui vanno che quelle virtù di esattezza, con una sorda irritazione il a trovare quelli di lei! Chi di acutezza. di precisione, marito che. in pochi giorni. non l'ha vista nella vita rin– quel senso profondo della psi- si vede portato ad affrontare novarsi sempre ed esattamen– cologia. quell'attenzione sen- tali e tante spese pa àover te così? Ma, e qui è tutta sibilissima dj uomini e cose riflettere seriamente all'ab- la sua virtù. non ti rivela mai che già, più o meno compiu,ti bandono del suo progetto di un luogo comune, mai una e pet'fetti, si intuivano negili acquisto del taxi. s:i.\uazione già bella e • fat- altrj film, sono giunti qui ta ... ». alla loro massima pienezza di Questo. naturalmente, e le E quella visita della fami- modi e di espressioni si che ovvie complicazioru di situa- glia di lei all'albergo di lus– ·1 · t" d 1 · zioni del genere (specie dove so dove dovrebbe svolgersi il 1 camòmdmo pfioeico e regJ• il denat'O viene lesinato) su- famoso pranzo di nozze? E sla pu imi nalmente giun- sella malumori a non finire d 1 · to alla sua più solida meta. 'l personaggio e !'amica po- La vicenda. questa volta, e, soprattutto fra i due an- vera. cosi discreto. tene1'0, è tratta da una commedia di zian! coniugi. si d:ì il via a commovente (ma senza un solo Paddy Chayefsky e non è una nutrita serie di recr!mi- minuto di sentimentalismo)? senza importanza questa ori- nazioni che, come sempre sue- Potremmo continuare: diremo gine dato il peso poetico che, cede, coinvolgono tutto il invece che ogni dettag,lio è dopo Marty, già rappresenta passato. _No, lui non . è ma.i curato, ogni personaggio è il Chayesfsky nel cinema stato felice con le1,. distante, compiuto. ogni situazione è americano. Anche qui. come f r ed da, au_tor!ta_na, qua~ sempre perfettamente risolta. in Marty, quello che conta è spre~anle nei suoi nguard1. Si che, dopo Marty (ma fors~ l'osservazione dei caSli minu- E lei? Non lo ha stimato mai, con echi umani anche piu t:i e quotidiani della gente lo ha sempre sentito inferio- vasti) il film generosamente si re, gretto. attaccato al de- inserisce nel filone ricco e semplice, i loro piccoli dram- naro... I figli, naturalmente. solido del nuovo felice reali– mi, le loro chltflcolta finanzia- assistono, capiscono e sof- smo amedcano 'e consente a rie, le loro fatiche umane, le frono. La figlia, così, racco- Bt·ooks di imporsi tra i suoi loro delusioni sentimentali iJ (ma delusioni asciutte, ferme, g. e tutte _le_sue forze e con registi migliori. quas.i secche, raccontate sem- vJOl_enza 51 ,mpo_ne alla ma~ Quanto ag!J interpreti, pro– pre in tono distante e rea- dre. no, quel pianzo n~n SJ prio per restare in chiave l:istico). E anche qui la cor- farà, q~elle sp<;se n_on .ci sa- 1-ea~ista, guardale il realismo nice è jJ solito quartiere pie- ranno, 11 matrimoruo .e cosa di questa «nuovissima• Bet– colo borghese di New Ygrk, sua. solo . sua, e. d_ecide. le! te Davis nei dimesso. provin– i.I Bronx, con la sua popola- co:11e vonà. Tu_tti .1 no<!-i SJ ciale, gr asso e sgra-:aiato per– zione composta in maggio- scwlg_ono .. I genitori capisco- sonagg.io della madre: guai~ ranza di immigrati. con le no, 51 capiscono. fanno _come date che perfezione di espres– sue bottegucce, le sue mode, yuole la figlia e 51 guai da_no s!oni. di gesti. di occhiate, che le sue abitudini, le sue case m faccia m mo?,o nuovo: la sapiente goffagine (così fe!i– che. tutte, per quel sapore vita P,er loro '.ipre n <le, ma cemente tramata di antica, di non americano che ancora non piu come P!·ima: ora, for- sapiente dignità). E guardate conservano, hanno disteso su s?, che tutto e st ato . detto, Ernest Borgnine (quello di uomini e cose un'atmosfera e è fra lo_ro qualc~sa di nuo- Marty, appunto) nel pesante "ù . . 1 h ·t voi di p1u s;reno, e, se pro- personaggio del padre: no- i~d.ilia~dt~~: ;roev~~na <;:r; pr10 .a quel! età .non_ 1>0tran- vecentesco e proletario « bue italiana, ora irlandese, ora no più parlare di _fehci~à, po- da lavoro• giacosiano, tutto inglese. ora scandinava. tranno almeno dire di ':ver gesti concreti. burbere ma ragg1u'.1to. n~lla accettauone umanis!'ime reazioni. Nè s' In questo quadro, natural- quot1<!-iana d1_se stesSl e _dei dimentichi lo zio: è Barry mente, con questo clima, i prop1'.1 ~ov_en. m una sti~a Fitzgerald che. ancora una personaggi sentono, soffrono e ormai 1e:-1proca. un~ ce1 ta volta ci crea un imoagabile sl muovono proprio come nel- serena, q_u1ete; Che ~ 11 Jrut- t'po di vecchietto irlandese le lontane provincie europee to dell a)mon1a ra_gg1un.ta con Tutto sale e malizi~. enfnr'o che loro stessi o, il più delle se stessi. con gli altri. con e tti i umori vol-te. i loro padni o i loro la vita. e a v nonni, hanno lasciato anni e Piccole cose, dunque. pro- GIAN LUIGI RO DI anni prima: con quel senso LA F TE R 1.F.Tl F'HAHTA L ECO DA VERSIO E DELL TR GEDI * H KE PEARI A Una passione senile del genPrale Otello I personaggi di Otello e dt Jago, essendosi Vittorto Gass-1 man e Salvo Randone scambia– ti le parli nella rappresenta– zione della tragedia shakespea– riana, sono apparsi in una lu– ce nuova. Ancora una volta Vittorio Gassman ha chiuso la figura di Jago in un disegno preciso, nitido, coerente, armonioso, co– me già aveva fatto a!lrontando Otello. Forse più della prima, questa sua seconda interpre– tazione è straordinaria per la brevità, la duttilità. la traspa– renza alle quali l'attore eleva il mezzo recitativo inteso nel suo senso più complesso. La fluidità dei movimenti, la con– cisione limpida rlel gesto, la chiarezza adamantina dei toni danno allo Jago di V1ttor10 Gassman un'eleganza impecca– bile. Jago diventa un perso– naggio felino. Ascoltando l'attore, s1 prova la stessa impressione che si ha assistendo ad un di!ficile esercizio eseguito da un acro– bata perfetto: le evoluzioni più complicate ed innaturali ac-. quistano un sen o di disinvol– tura e impulsiva spontaneità. i;;· probabile che io sforzo dell'attore si impegni essen– zialmente su un piano tecnico, su un piano di traduzione del– la parola scritta nella parola detta, più che su un piano di intima ed abbandonata ade– ione al personaggio. Ma, in tal senso, bisogna anche rico– noscere che Vittorio Gassman riesce ad imprimere al suo impegno tecnico in quanto tale una vibrazione poetica. Lo Jago di Salvo Randone era corposo, passionale; aveva un peso di umanità e di soffe– renza. Lo Jago di Vittorio Gassman è invece aggressiva– mente danzante, abilmente giuocato. Ruota intorno alla sua vittima con agili passi, come il torero intorno al to– ro già intiacchito e insonno– lito da una mortale ferita. * Vittorio Ga man e Salvo Randone, mutando il ruolo. hanno riconfermalo il loro prestigio e la loro per onalità: i personaggi shake pea– riani rivivono a loro immagine e somiglianza \ generosa ricchezza di sfuma– ture secondo una logica in– terna che è materiata di intel– ligenza e di cultura critica. Nel- 1 la sua recitazione Salvo Ran– done sa tras(erire un peso di vera umanità, ricorrendo al prestigio tecnico in momenti estremi con ardimenti sor– prendenti. Vittorio Gassman è un attore di intonazioni. Sal– vo Randone è un attore da pause. E s1 potrebbe conti• nuare nell'enumerare le diUe- * Otello sul corpo già freddo d1 Desdemona. Ripetendo il nome dell'amata, Sai vo Randone ar– riva ad una tonahtà stridula ed inumana, che resta sospe– sa nel vuoto, e pur riesce a chiudere immediatamente l'ar– co, arrivando subilo a tonali– tà altrettanto calde e suasive. Il risultato più importante ottenuto da Salvo Randone ci sembra quello di aver saputo dare un trasporto passionale, una violenza intima al perso– naggio senza averlo fatto mai cadere nel modulo dell'ira, del– la rivolta 1ncosc1ente. L"Otello d1 Salvo Randone cerca anzi in ogni momento di non per-– dere la ragione: la sua lotta si svolge appunto fra l'impulso del sangue e J"impulso dell'in– telletto. fra 1I desiderio de, ~ensi acceso da una fiamma tardiva e la resistente saggez– za della mente resa esperta dagli anni. In questa interpre– tazione la tragedia di Otello diviene un po' la tragedia di uua passione senile; ma ap- punto per questo se ne svela renzP un fascino nuovo. Ed il dia-I Ma ~sse <=erv1rebbero ~ol– gra~ma drammatico deJl'opE: ~anto. a ripetere che si tratta ra, inteso m questa chiave rt- m ogni caso d1 due grandi sulh, egualmente pieno e coe-- attori. rente. Anche perchè all"Ote!lo on si possono ·onc!udere invecchiato fa riscontro uno queste note sullo spettacolo Jago ringiovanito e belluino, senza dire che Vittorio Gas~ che con l'acume dei suoi cal- man, al quale risale l'idea del coli tenta di far prevalere la confronto cui si è sottoposto. sua fresca baldanza. ha dato una bella prova di La conclusione alla quale la orgoglio. d1 sicurezza in se seconda visione dell'Otello fa steS50 e di umanità artistica arrivare è semplice per quan- Molti lo accusano d1 essere un to riguarda 1 due interpreti: •mattatore'. Se anche lo fos– Salvo Randone e Vittorio se, ha dimostrato d1 saper so– Gassman sono due atton di stenere la sua posizione Cino grande !orza. on riescono a in fondo e nel senso migliore. distruggersi e riescono 1nve- Questa edizione dell"OteL!o ce a distinguersi sempre pro- infatti costituisce un esempio fondamente. perchè possiedono raro di costume, nelle nostre un'autentica personalità. scene. Due attori, nella pienez- Qualcuno ha detto che Salvo za det propri mezzi, hanno Randone è dionisiaco, mentre avuto il coraggio di scopr1r~i Vittorio Gassman è apollineo. in un cimento assai rischio~o. Può anche essere esatto; ma La loro fatica merita un elo– la definizione racchiude certa- I gio anche per questa lealtà mente un valore indicativo. I che essi hanno avuta dinanzi Vittorio Gassman eleva la a se stessi e che è piuttosto tecnica alla perfezione di valo• eccezionale. re poetico, portandola alla più GIOVANNI CALENDOLI ili ANI l~~J~Vf AZI O * Consuntivo su Vicenza L'Otello di Salvo Ra nd0 ne La clas.sica stagion~ tPatrale 1 1i costumi. Buona anche st: non ia tragedia Shakespeare ..; im- risponde perfettamente allo ct·autunno all'Olimpico ò1 Vi• ,ottima l'interpretazione della ,,resa che sarebbe stata ancor Jago di Vittorio Gassman: è cenza ha ancora una ,olta Villi. a posto tutte le altre, dai più uttle che temeraria Con– un Otello un po' b, stia le che ospitato, come diritto trad1z10- Fan toni. che e.ra Admeto. a!ia s!dcrando e prendendo lo fa appello a tulle le sue resi- ua!e. l'opera di un sommo tra- Ange!eri co me ancella; bene " Aml to" per quel ohe esso è: due energie per sostenere pri• gico greco. Non Sofocle e non an~he Filotto, un Ferete con• il mito. o la favola poetico Il– ma !"urto con la passione per Eschilo. ma Euripide, l'a-enie- vinto di dover difendere dia- !osoflca più rappresentativa del– Desdemona e quindi la gelo- se sofista. discepolo appassiona- letticamente il suo diritto a!la l'inquieta e tra-vagliata coscien– sia. E' un Otello non più gio- to di Anassagora. psicologo vita. A posto coreuti e corifei. za mod,crna, egli , fece• uno vane e malinconico, che sul ucuto e sensibilisslmo che pe1 • • • ·Amleto,. che. posto di fronte calar degli anni è stato sor- molli aspetti, più degli altri si Riccardo Bacchelli. ora cer- alla vicenda drammatica a tut– preso da una avventura ina- avvicina al nostro mu,do di tamente uno dei maggiori scrlt- li nola e dì per sè angoscio!i,a deguata per eccesso alla eia- passioni. di ansie. di dubbi e tori italiani viventi. verso il come tutti sanno, approfondi- sticità delle sue arterie. di complessi. ALCESTI è ~iun- quale la maggior critica lette- sce. riconosce, prevede, tragi- i I l NORD N O R D A L I A SUD E CENTRO AMERICA p A C I F I e o E S U D LLOYD TRIESTINO INDIA-PAKISTAN -ESTREMO ORIENTE-AUSTRALIA SUD AFRICA • AFRICA ORIENTALE EOCCIDENTALE ADRIATICA EGITTO - LIBANO - GRECIA - CIPRO TURCHIA - ISRAELE SIRIA· MARNERO TIRRENIA SICILIA-SARDEGNA- CORSICA - MALTA· LIBIA TUNISI - MARSIGLIA - SPAGNA · NORD EUROPA ,,11111111111111111••··················••1111,,1111111111,, in l ULA TL DOUGIAS D~ LINEE AEREE ITALIANE •1111111111111111111111111,,1111111111111111111111111111111111111,, •• XCONCORSO SHEZIONE "SIA,, Romanzo - Novelle · Poesie - Teatro Chiedere ur11enlen1enle norme a: Edizioni SIA - Viale Audinot. 10 - Bologna Certamente anche questa è ta all"Olimpico, nel merav1gl!o- raria ha costantemente dimo- camente quel tremendo e di-1 un'interpretazione inconsueta e so teatro ivi.centino. ,Iopo un strato una affet tuos a stima e sperato e fnlale conflitto. in cui ardita. Quando Otello è foJ. !ungo viaggio in altre località simpatia, quand "e.ra più giova- il destino vuole lui distrutto gorato dalla gelosia, Salvo Ran- ci'[talia, da Ostia a 'Pompei, da ne ha scritto dra mm i e comme- onostante tulio qualcosa rl– done conferisce al suo inebe- Taormina ad U~bino. dove ii dic, alternando questa attività. mane. se non altro la nobilta timento i toni estremi: nei suo suo realismo vivo ed attuale con la intuizione lirica; con la di quelle intenzioni di cui ab·\ volto si spegne ogni luce di già aveva trovato rispondenza. espressio•e cioè di attimi e di biamo detto prima. Una nobiltà intelligenza e di umanità, fino non soltanto per suggestione dJ sentimenti rubali all'impressio- di entusiasmo giovanile, dl so– a suggerire quasi un senso d1 ambiente O pe r estrinsecazione ne della memoria. Una ,volta. 1:do narratore. che al teatro si disgusto fisico. Sembra un pu• poetica. ben.sl e specialmente parlando di lui, Baldlni ebbe è avvicinato più di una ,volta I gile che si abbatta rincretinito in co·nse gueitza di verità e ri- ad osservare che "Visioni e forse nel desiderio di soddisfa– da un pugno nl mento; ma poi spondenza di se.nliment!. che $ituazioni lo rapiscono momcn- re '\Jn 1 ansi.'.l il1tima. quella rivol– dolorosamente l'intelligenza e hanno rivelato un Euripide mo- to per momento e non gli dan- la verso !"immediatezza di ve– il sentimento riprendono forza derno. attraverso motivi e no- no il tempo di ritagliarsi posa- dere e sa~giare le creature del– nel suo corpo disfatto. In que- tazioni umanissime. Il !inguag- tamente e nettamente la sua !a sua fantasia. nella verità e sti ritorni. compiuti con rapi- 1 gio dei personaggi cunp'.dci porzione di realtà o di flnzio- realtà di i·mmagini e visioni rc– dità allucinante, con passaggi non si di-versifica da quello di ne"· E probabilmente su tale se vive dalla magia teatrale. esattamente pausati, Salvo tutti gli uomini. ai quali il tra- metro di temperamento. che ii La regia di Enzo Ferrlerl, Randone dimostra non soltan- geda ha guardato con nntento Baccheili del '19 pensò al suo pur non godendo di un com– to ii suo grado di adesione òi renderli cosi come sono. per "Amleto"• che nella prefazio- 1-lesso di attori di gran classe, umana al personaggio, ma an- un bisogno naturale di reali- ne alle , Memorie dei tempo è stata meditata e contenuta che !a sua padronanza di at- smo. indipendentemente da at- presente~ a-appresenta nella nei clima di una tragicità pre– tore, la sua capacità di con- teggiamenti antireligiosi od an- sua stesura originale • come ri- vista. per quanto resa modesta– giungere in un breve spazio timorall. come qualche critico spendente aila più vera qualità mente dagli interpreti. Ottimo recitativo le espressioni più ha creduto di scoprire nel mon- del lavoro. che. provocato sul il contrasto cromatico dei co– distanti. La sua interpretazio- do e nel linguaggio comune di più caratteristico e quasi tipico stumi. mediocre la prestazione ne contiene molti momenti di questo poeta. mito. tragico moderno. è. sollo di Tonino I'ierfederici come 11,!e~P,wrc. anche òal punt.c>di Lo spettacolo che all"Ollmpi- 111genuaspecie drammatica. una Anùeto: non superiori quelle vista puramente vocale. Fra co ha dato dta all'annuale favola fantasiante. una tanta- degli altri. Enrica Corti nelle tutti ricorderemo. perchè ci "Festival Teatrale d"Autunno .. sia lirica~- "Una favola mo- vesti della Regina è apparsa sembra particolarmente signi- è apparso convincente in ogni derna. accentuata nella cere- invece a po to e <partecipante. l\.ind11 le le vostre oµere µer 111 "ln1111111 ficativo. quello che si conclude sua parte; dalla regia alle in- bra!ilà, di cui è stato anohe Buona la Ofelia di Monica I nella scena finale della tra- terpretazioni. tutte partecipan- scritto che "per la verità, il Vitti. nlle « Edizioni SIA ll di Rolo11n11 gedia con i ripetuti appelli di li e coscienti, alle music,he cd Bacoheili non intese di rifare RL"\'OBIGARELLA 1 •---------------------------• perciò di angusto, di rasse– gnato, di triste e di un po'! misero che ancora oggi i respira in certe provincie continentali e con quell'arma– mentario desueto di tradiiio– ni. di consuetudini, di im– pegni sociali che in queste provincie oggi non esiste for- Si esporta l'Italia letteraria? se più ma che. passato oltre- oceano venti, cinquant'anni fa, è rimasto intatto, e quasi conservato sotto vetro, nella giovane America ospitale do– 1 ve gli emigrati ostinatamen- Non è stata ancora messa te lo rispettano come imma- bene a fuoco la •utta moder– gine più viva e attu 3 le della na • esportazione , italiana dal loro patria d'onigine (igno- dopoguerra a oggi. Alle auto– randone, invece, la scomparsa mobili e autocarr~, ai trattori e veloce di fronte ad altre mo- c.lle arance, nonché alla • li– de. ad altre tradizioni). nea , di certe carrozzerie au- La storia. così verte tutta tomobihstiche e a certa parti– su una di queste inveterate colare moda maschile e !em– e borghesi consuetudini che, minile. s·accompagna quantità a non seguirle, toglierebbero di intelligenza mai esportata l'onore in certe cittaduzze di prima. ParlarP. ancora della provincia: il pranzo di nozze. polemica attorno alla spedizio– La famiglia cui il problema ne di opert: d'arte antica, che si affaccia è dignitosamente ha acceso_di_sa?ro fuoco 11pet– modesta: lui è autista da piaz- to degh ,tahani. eh~ meno frc– za, Ja moglie manda av~nti quenta,no 1 m_use, e _1nostri _,st,1- la casa, hanno due figli, un h1t1 d arte, ~ tardi. _Del res,o ragazzo di vent'anni e una s1 vuol p~r!a1 e sole d1 ';'o':".mo~ di entidue ventitré· den)e, d1 mtellettc d oi:;~1, d1 ragazza v • . . ' spmto contemporaneo. Gh an– v1vono con un vecchio ZIO tich' sono ancora pu noi al– scapolo b1sbet1camente affet~ meno una grave remora, anzi tuosi:. fratello della !Padre. E un gioco snobistico. Il confron– la figlia che un math;10. tran- lo avviene purtroppo sempre qui!lamente, annunc:a le sue su modelli che valgono nel loro nozze; i suoi sanno che_ ama tempo e per l'universo; sa!·,10 qualcuno, sanno che e nn coloro che sono nel mestiere bravo giovane, ma non ave- delle idee nessuno si rende vano visto il matrimonio cosi conto di ,,;iver" in una attua– imminente; l'altro, invece, ha lità che muove per proprio con– una certa possibilità di un to, senza tener presente il pas– viaggio gratis in California e sato. allora r due hanno deciso di Fino a lutto ii 1938-'40 La sposarsi subito: ma. per ca- esportazione •umana• nostra rità. senza cerimonie: oltre a era _a,:icora _quella _d'.una greve tutto. dato che vorrebbero trad1z10ne 1namov1b1le, fla_cca, partire subito. non farebbero un vero fardello:. c~ntanti, e neanche a tempo. non sempre _dei m1ghon. qu~!- . che concertista. molla mu,,c~ Il padre. non s1 scompone_: lirica, il coro O l'orchestra di se la figlia yuole sposal'Sl, un certo teatro. e l'eco d'un faccia pure; e una ragazza paesaggio che nc>n era ancora seria, con la testa sul collo: riuscito a diventar paeSE. Per conoscono abbastanza bene 1] l'America dei Nord i Italia fidanzato .. tutto be,~e, quind: »S<Jortava muratori. bravi alcu– La madre. invM;e. resta un ·•i. e mericlionali che andavano po' stupita dall? !'.ot1zia che •, infittire le oriorate rocietà cli tutto dovrà farsi cosi in fret- ew York e altrove senza ade· ta: come se avessero qualco- rire per niente alla nuova pa- di * HEL~ATO GIA ~I tria. Per la Francia eravamo conto loro a conclusioni pre- te, l'avvio lo prendiamo dal tea– paese produttore di cuochi, di cise, e nella scelta vogliono es- (ro. Mentre a Mosca si svolge camerieri, di muratori e vi- sere loro a disporre. Ecce per una e settimana del cinema• gnaroli piuttosto capaci. Spora- esempio un ritaglio dsl Bollet- dedicata alla nostra produzio– diche luci. qualche libro tra- tino del British Counci! intor- ne, in Inghilterra al West Ri– àotto, alcuni pittori O scultori no a certe manifestazioni del dingh dell"Yorkshire si svolge che riuscivano a superare la nostro Istituto di Cultura !on- un festival del teatro italiano cortina dei mercanti e degli dinese: • Natnralmeote. questa con opere di Machiavelli, Ga– editori stranieri, diversi musi- mostra "a rate·• non può ave- spare Gozzi, Goldoni e Piran– cisli dotati, all'avanguardia (Ca- re la portata di una ben riu- dello, Betti, Fabbri ed altri au– S€lla, Malipiero. Dallapiccola, scita mostra inc!ivfrluale. La ri- tc,ri contemporanei. N<'lle uni– Petrassi, tutlo qua). velazione cii Santomaso alla V€rsità inglesi e americane. è Venne ii prin10 dopoguerra. Galleria Hanover fu indubbia- il momento cli Betti: la sua L'Italia entrò in una geografia mente un avvenimento artistico • Isola delle capre • che un re– seriamente inedita. Il primo av- molto più importante delle an- gista francese ha ridotto per lo viso si ebbe quand<:1 a Londra tologie pittoriche dell'Istituto. schermo, è l'ultimo succe. ·o in– alle grandi aste le citazioni Tuttavia alla Galleria IIanover ternazionale che possa riguar– del!e edizioni bodoniane co- abbiamo incontrato un solo do- darci da vicino. li ventesimo minciarono a essere compilate tato pittor veneziano, mentre anniversario della morte di Pi– sulle schede di Giampiero Gia- a Be!grave Square (ove ha se- randello, che a Parigi sarà com– ni che aveva ndollo i libri del de l'Istituto) potremo vagare memorato con alcune riprese Bodoni da più di mille a meno attraverso un cinquantennio di alla Comédie Française. consen– di cinquecento. Vennero dopo il pittura italiana. Questa non è tiva già di avviare questo di– cinema e gli spettacoli di pro- rolamente una mostra d'arte, è !'Corso. ma siamo stati superati sa. una ripresa di opera, i pri- anche una vigorosa spinta ver- da Petcr Ho!dsworth che il 4 mi successi di commediografi. so una nostra Più profonda co- settembre scorso ha put,bhcato di musicisti nu 0 vi, giovani, di scienza europ;ea ,. L'Istituto ha a Londra un saggio (• Pirandel– pittori restali nell'ombra, sco- co, tah • presenta,ioni • fatto io is truly an immorta! , ) de– nosciuti fin'allora. Roma ero il conoscere a Londra opere di dicalo al drammaturgo sicilia– trampolino per l'America qu~n- Guzzi, Martina. Menzio. Mona- no, corredandolo Ji fotografie e tu Parigi. chesi. Paulucci, Rosai. Soffici. notizie inedite. Se non possiamo suggerire Spazzapan e Vagnetti. che sono tutto valido quanto si ritiene state vivamente app_rexza_te._ E~- TEATRO di concluso a Parigi, d&ta la bene nessuno deglt. arhsh r1- farilità di affittare sale e orga- c?rdatt è noto a Pani::1, o a Pa– niz-zare piccole O grandi per-I r1j!1 ha_ trovalo credito: . . ~ona!i che duran,) ii solito spa- In cltecl a:1n! le P_osizion, ~! zitJ d'un mattino, e anch~ me- sono na:mal1zzate. S1 può r~1 ~ no. ouesla rottura alla quale si nerfino ,! ou_nto come _usa d11·s1 voleVa accennare come irlea ge- ~mlla c~nd1~1one. _ass~1 .dlv.erSl nerale, vale d1 più per gli ai- ,~a ve~t arin• fa. d1 • itahani al– tri mercati. H.esta iffermato in e~tero • O TRO ogni senso ormai che se agli srrittori italiani. agli artisti - e nnche al ci·,ema - il merca– to di Pari!(• è sempre di tram– oolino per un lancio verso il Belgio. !'Olanda. la Danimarra e altri paesi lo è però meno oer alcuni aspetti della ruriosil~ anglosassone. Gli inglesi e gli americani ormai arrivano per «TT.PU TO» li Piccolo Teatro milanese, dopo una tournée estiva che lo ha condotto per 1no!ti centri d"Europa, s"è fermato n Vien– na dove ai Burghtheatre ha datti • Questa sera si recita a soggetto , . a chi non ha segui– to le afiern,azioni precedenti di questa famosa formazione, re– sta difficile comprenderne ora la scia, il seguito. l'eco che l'ac- 11 • punto • di questa alt ua- compagna dappertutto. Si ap– lltà sarà fatto alla Esposizione prezza ~!!"estero 1! particolare un,ve,·sc!e rii Bru-<ell~s. in una coraggio di un repertorio che speciale sezione dedicata al-1 fa parte del!a g.rnn tradizione. !'Italia e la sua penetra,ione ormai. d1 ogni teatro: Gozzi, rnlturale nel mondo. per esempio. il Goldoni, e Pi- Poiché la cronaca lo consen- randello, lesti c1oé che son la pietra c!i paragone per un giu– dizio complessivo. Possiamo averne una riprova a sfogliare il bollettino della N.R.F. (Gal– llmard). Pirandello. una volta di più, è all"onore delle tradu– r.ioni e delle rappresentazioni. Mentre il Théàtre en Rond met– te in scena , L"uomo la bestia e !a virtù,, Gallimard annun– cia l'uscita del 7. volume del Teatro di Pirandello (il libro ccntiene atti unici o comme– die brevi, nella traduzione di 1\1arie Anne Comnéne). Se ci si addentra ancora negli inte– ressi c!el teatro, troviamo primo fra gli a ltri. sul piano di Pi– randel.lo e di Betti. Dieg 0 Fab– bri !e c ui commedie e certi speciali drammi dov'è ripro– posto il problema della verità morale cristiana. sono rappre– se.,tati in tutta Europa, da Ma– drid alla Germania. dal!"Austria alla Francia (non solo a Pari– gi). Fabbri rappresenta bene ii singolare fenomeno di una esportazione intelldtualc che sconosciuta dal pubblico. perfi– no ouello che usiamo dire e in– formato>, sta raygiungendo un alto livello, che potrebbe au– n,entare se la burocrazia e il suo apparato freddo, implacabi– le, non s'opponessero. terra, Angelo Savelli vive a I A p ARI GI nei limiti di quel!e informazio- New York. Anche diverse pil- ni che riteniamo utlli al qua- trici, alcune ben note al pub- S\ volesse fare un vero re- dro cbe s'intende di fare) ha I nostri artisti senza alcun sc:,Jpore - né più né meno di alcuni cavalli celebri o di al– cuni assi del ciclismo cinque anni fa - ricordano dall'Ame– rica ali' Australia a Parigi, da Monaco a Mosca eccetera in no– stra presenza. Alcuni si son dei tutto trasferiti all'estero: Boz– zolh1i, Cremonini. Music, Orfeo Tamburi. Ginc Gre~ori. Gino SP, erini. vivono a Parigi; gli scultori Celo Pertot. Lardera. Gilìoli e G. C. Signori oprrano quasi esclusivamente in Fran– cia, in Scandinavia, in Inghil- bUco internazionale. lavorano a pertorio di come appare J"lta- rivoluzionato i costumi severis– P,,rigi: Bona de Mandiargues, 1:a dai limiti di Londra, di Oslo, simi dell'Olanda, dove l'opera Lilla cle Nobilis. Linor Fini. Il di Vienna, di Atene o cll Cin- non aveva mai avuto credito musicista Vittorio Rieti sta in cinnati e Caracas, ben altro la- né approvazione morale. America, così come il disegna- voro e pazienza che questa sa- 11 cinema, che è stato uPo tcre Valentino e alcuni nostri rebbero da domandarsL A Ca- dei momenti di avvio di que– ceramisti. G. C. Menotti resta racas regolarmente ogni due sto nostro favore, oggi è in ri– difficile collocarlo fra gli ila- anni, dopo o prima dt!lla no- basso; Ja critica nostrana pri– liani all'estero; egli infatti è di stra parteciazione alla Bienna- ma di quella varirunente fran– nazionalità americana, seppure !e di arti figurative di San Pao- cese O inglese O americana lo nato a Genova; comunque per- lo del Brasile, si svolge una ricorda costantemente; n O n mane il fatto che la sua è mu- mostra italiana. Altra quasi ogni mancan tuttavia i buoni pro– sica assa, vicina a quelln d'una anno viene allestita per conto dotti quali fra gli ultimi • La tradizione scaligera, quasi con- della Gal!eria del Naviglio, d1- strada. 0 • 11 bidone. di Fel– scrvatrice, anche se egli trova retta da Cardaz-zo (quest"anno lini, o akuni spettacoli a colo– ne! testo la sua esal!azione ~ il si avranno du~ mostre, una col- ri (, Carosello napoletano, per suo lirismo. Si potrebbe esami- letliva curata da Umbro Apol- esempio, o , Magia verde,) a nnre caso per caso, o pressa- Ionio. nei limi li di una selezione rialz-arne le sorti. E nei casi poco, il vario successo e le af- operata aUa Biennale di Vene- meno fortunati. ~eco pronto un ferma:cioni di ognuno di questi sia, altra dedicata alle opere grup po di a ttori che senza go– artisti ricordati: Fabbri deve recenti di Franco Gentilini, e dere pres.so gli italiani di un molto a • Processo di famiglia •, per la prossima stagione una vero favore, conoscono all'este– Severini al suo periodo futu- terza, con pitture di Beppe Ca- ro un clima di affermazione che rista, Campigli alla sua estre- pogrossil. A Tokio. dopo una non accenna a àiminuire: An– ma fedeltà a canoni suggerili- grande rassegna dell'arte itaha- na Magnani. prima di altri ooi gli dalla cultura e da un rie- na contemporanea allestita de- !a graziosa Pier Angeli. e 'Ma– same di coscienza, dai profondo corosamenle dalla Quadrienna- risa Pavan. e Rossano Brazzi e conoscersi. Malaparte, cbe ha le di Roma, c'è stata una , sta- Ern? Crisa e alcuni ancora. N"on toccato le maggiori traduzloni gione d'opera , italiana con la vediamo se tutti sono bravi 0 ed è stato sugli altari della compagnia del Teatro alla Sca- re sono soltanto , caratteristi– critica per quasi dieci anni. s' la. che ha suscitato curiosita e ci, d'uria certa tradizione che è aiutalo si col cinismo e la interesse in tutti gli ambienti, vuole gli italiani in un ~erto letteratura teatrale, nonchè il proprio nel momento che una modo_. con certi abiti: qua si cinema, ma soprattutto per una rivista letteraria pubblicava il esammano fatti concreti. legati capa ità •intellettuale• scono- , Quaderno segreto• di Alba de a problemt nuo·,i. sciuta agli stessi francesi che Cèspedes, e una casa editrice pure hanno in Cocteau o Sar- unnunciava un romanzo O due RENATO GIANI lre funamboli di ogni squ1sitez- della scrittrice. (Non va trascu– za e esempi di indifferenza en- rato ii lavoro svolto dalla Gal– ~agée fino agii estremi della !eria nazionale d'arte moderna sag~ezza. BompiRni. invece. di Roma. Dall'aprile al settem– Joppo!o. Giovaninetti. e slcu- bn, 1955, a cura di quest'ente ni altri scrittori che hanno una esposizione itinerante in– •vuto un momento di euforico -:irizzata a far meglio conosce– successo sulle scene di Parigi re !"arte ilahana contempora– ron hanno mantenuto l'attesa ·•ea. hH sostato a Barcellona, "l'un teatro che pareva all'ini- Marlrid. San Sebastiano, Tc>lo– (Continua al prosslmo numero) Vl CEN7-0 CAKDARELLI Direttore IHEGO FABBRI Uo11dtrt-ltnrt rf'~OOnSJ\blle zio originale. intensamente do- ne e Marsiglia). Slahihm~nto llLJO!lr L'.E.S l SA. lato e dosato al calibro. La Scala quest'anno (sempre Roma - Via IV Novembre, 149

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