la Fiera Letteraria - XI - n. 31 - 29 luglio 1956

Domenica 29 luglio 1956 LA F l E R LFTTF.R-\RTA Pag. 7 LE C ELEB BA Zl 01\1'.l P L A r.,- TI 1\ 7 E .\T EL DI La commedia costr·uttiva JIOSTRE VE~-i3JZIAXE )f. Collezioni bassanesi ordinate sulla laguna di un popolo I 1nascesa )f. * Dal « Miles glorio us » ai «Captivi», rappresentati dal Teatro dell'Università di Parma, si svolge un orizzonte nel quale la comicità è sempre sostenuta da una chiara consapevolezza morale Si tratta di una delle più meritevoli iniziative di quell' Isti– tuto di Lori a dell'arte, che ha convogliato negli ultimi anni, all' I ola di San Giorgio, rare e preziose rassegne * di SILFIO ..BRANZI * di GIO\'ANNI CALEi\""DOLI Chi conosce i nostri musei: per incuria o insipienza, ma il e vogliam dire i 1nusei di pro- più spesso per scarsità o man– vincia, nelle piccole città che canza assoluta di mezzi ido– li aEestirono partendo quasi nei. soltanto adesso g!i specia– sempre da un primo nucleo di listi hanno cominciato a dar opere offerte in dono da qual- ordine a quella celata ricchez– che generoso collezionista; chi za. E poiché in rari luoghi il li conosce, sa quanto esst me- necessario lavoro di ,revisione ritine attenzione, capaci come è stato condotto a termine mo adesso, per !·attività della Fondazione. quest'altra mostra dei • Disegni del Museo civico di Bassé.mo , , che schiera una scelta d·opcre grafiche avvedu– ti~sima, accostando molti nomi illustri a nomi minori. ma sempre degni di studio per la originalità del loro lavoro. In tutto, centoquindici numeri di cat.ologo, ove ogni visitatore può svariare a suo gusto. dal– l'ultimo scorcio del Quattro– cento ai primi anni dell'Otto– cento, cioé da! foglio del Ca,– paccio con il e Frate in att,J di salire ,, attribuitogli dal Rag– ghianti, a quelli numerosi del Canova, che ne riflettono in pieno la I-ersonalità, perché soltanto in essi, come avverte il Magagnato, si ritrovano to– talmente , le sue meditazio:1i c:-itiche, i suoi abbandoni li– rici. le sue prove caWgraflche, !.e sue idee di ulti~sirnc ere– de del Settecento veneziano e di artista partecipe dei movi– menti europei di rinnovamen– to •. E fra quel primo e que– sti u!timi fogli corrono i no!!li del Lotto con due disegni per la • Disputa • e la , Predica di San Domenico,, di Seba– sti ..no del Piombo, di Bernar– dino Campi. di Bartolomeo Cesi. di Francesco da Ponte con la seducente e Veduta di Bassa– no a volo d'uccello •, di Luca Cambiaso. di Agostino Carrac– ci. del Ribera con le sap!de e Figure di mendica11ti e di uomini arrampicati sull'albe– ro», di Giov:nmi ~- di Fran– ce,co !'.laffei. de! F<ett,. del Carneo. del Bernini. di Pietro da Cortona. di Marco Ricci con quattro tersi • Paesag~i di fan– tasia •. di Enrico Albricci, di Gi~mbattista e Giandomenico Tierolo. entrambi con un grup– po di disegni stupendi. qwali ad e5empio il e Martirio di una Santa che sta per essere dECapitata , (Giambattista) e il • Battesimo di Cristo • (Gian– domenico). e in fine di Fran– cesco Guardi. che ba qui il fo– glio più prezioro di tutta la mostra e forse delle stesse rac– colte bassanesi. raffigurante una • Depo~izic..ne •- la quale si aggiun~e a.1ch'essa. sa mai '\·e ne fosse ancora bisot!no, alle prove che confennanO la sua atth·ità di lìgurista. già notata dal Riva fin da'!.1'855 e quindi criticamente dimostrata dal Fiocco nel ·gig con l'articolo sui dipinti dell'Angelo Ra~– faele. Sarsina. la città natale di Plauto. ha per la prin1a volta quest'anno celebrato il com– mediografo latino con la rap– presentazione di due opere, il Miles gloriosus e i Captivi. Sono. !ra quelle che ancora ci rimangono de.Ilo scrittore. la prima e probabilmente l'ulti– ma. Ed esse effettivamente de– limitano un preciso orizzonte, mostrandone al empo stesso la continuità. Il Mile, gloriosus è un'opera nella quale i motivi cornici e farsescbi hanno la prevalenza. Il meccanismo dell'azione, ric– camente articolato con i ripe– tuti passaggi di Filocomasia da una casa all'altra e con la beffa di Acroteleuzia giocata a Pirgopolinice, tende intera– men e alla comicità. I caratteri di Pirgopolinice, del parassita Artotrogo. del servo Sceledro e del servo Palestrione sono essi stessi costruiti con colo– rita energia al fine di rendere intenso. continuo. imprevisto il divertimento. 1,;na nota di moralità malin– conica pervade invece i Captivi, opera dalla quale sono escluse le donne. Essa è un'agrodolce esaltazione dell'amor paterno, che senza l'aiuto della fortuna elacgita dagli dei non riesce tuttavia a difendere l'oggetto delle sue preoccupazioni e de> suoi sentimenti. I Captivi con– tengono una scoperta di!esa dei valori positivi de.Ila vita, una di!esa diretta, quale è di.fllcile osservare in altre commedie di Plauto. i.a !!gura del vec– chio Egione. che nella propria esistenza subordina ogni atto ed ogni pensiero alla speranza di ritrovare i propri figli, resta una figura commovente anche quando è avvolta nella trama del ridicolo. Non è strumento della commedfa; ma quasi Ja domina. E Tindaro. il servo di Filocrate che sacrifica la pro– pria libertà a quella del pa– drone. è 'Un personaggio quasi sirnboliCo ne.I quale la lealtà dei rapporti umani è rappre– sentata con virile compiaci– mento. La soluzione dei Captivi dimostra che la fiducia nelJa vi1a non è mai mal riposta. anche quando sembra che di essa si servano i furfanti. I fur– fanti. gli ·imbroglioni, i paras– siti sono collocati preventiva– mente nel loro posto che è se– condario e non deternùnante. Plauto è un ottimista e Ja sua critica. la sua satira, Ja sua polemica talvolta feroci non sono mai fine a se stesse; ma tendono appunto a dimostrare la inconsistenza della malva– gità e dell'inganno. che è fondamentale nella vi– sione della vita di Piauto e che è una manifestazione lo– gica del suo ottimismo: la sim– patia verso i giovani, l'appro– vazione dei loro ideali. ti sod– disfacimento dei loro desideri. Nelle opere di Plauto i vecchi o comprendono ed aiutano i giovani. ed allora sono sottrat– ti accuratamente alla !eroce corrosione del sarcasmo e della farsa; o son contrari al gio- vani e ne ostacolano Je amb;– zioni. ed allora diventano pau– rosamente comici. Il Teatro dell'Università di Parma. che ha allestito moli.:, intelligentemenie le due com– medie plautine nell'improvvi– sato teatro all'aperto d1 Sar– sina, ha dunque offerto un fe– lice accostamento, pr~scntanrio in due sere successive il Mìles gloriosus e i Captivi. La conti– nuità di ragione morale, che pur con àiverse prospettive si svela in due opere cosi lonta– ne nel tempo. indica c01nc Jo scrittore avesse una sua coe– rente personalità e co:ne nel riferirsi alla comme<lta grec.a ne rivivesse gli schemi c<l i personaggi con una sua auto– nomia fantastica, con u~a s~1a particolare inclinazlonc? !l1Cra– le e psicologica. Questa incli– nazione d'altra parte riflette il clima del tempo, un CJima di espansione costn1ttiva. di gran– dezza politica. Si dice spesso che i personaggi di Plauto si ammantano sotto nomi greci, perchè difficile sareboe stato presentarli in un teatro con nomi roman,; dato i.I loro con– tenuto fortemente satirico Md forse un'al!ra conside;azione. affatto opposta. è p1u conse– guente: soltanto un popolo di moralità salda. un popolo in– timamente sano. un popo!o vit– torioso, poteva consent~e a se stesso il feroce e sanguinoso s8l'casmo con il quale sono rappresentate le figure delle commedie plautine. un Pirgo– polinice o un Lisidamo. -I ge– nerali suscettibili, i generali ossessionati dal complesso del– la difesa dell'onore militar<> sono generalmente come l'espe• rienza ci insegna, i genera.e sconfitti. I soldati romani, ne; C'anti trionfali. prendevano 11, giro addirittura se s'esc;i pe1 i mom~enti di p1:.ua ch<:' ::ave– vano subiti e non se ne adon– tavano. proprio percni> Ii n\'e– vano superati. L'um<'i pole– mico e satirico di P!g,u''>. il suo travolgente 1mpn,so far– sesco è indubblrunente su que– sta stessa linea. Al sue fondo è ben sveglia una <,v5cienza driJe. Cioè l'occhio con i, qua– le lo scrittore guarda Pirgopo– linice non è que,lo di un di· sfa!tista; ma quello di un romano della Roma che si pre– para a distrugge.e Cartagine. Se si considera il Miles glo– riosus alla luce dei Captivi non diversa è però nella sostanza la- sua moralità, anche se in primo piano risultano più evi– denti i fattori comici dell'ope– ra. Vogliamo dire che la co– micità e la farsa di Plauto, anche quando appaiono svin– colate da ogni finalità, in real– tà hanno sempre un loro punto di convergenza conclusivo. Il ,',,fi!es gloriosus termina anche esso con un'affermazione posi– tiva. espressa dalla fuga di Filocomasia e di Pleusicle e dalla punizione di Pirgopoll– nice. Inoltre nelle due com– medie affiora un altro tema, Da queste p1eme.sse, non sempre chiare tn chi si ap– presta a mettere in scena 1e commedie plautine. si aesume che )luttare in !ar,.i queste opere senza ai aa prc.uccupa– zione oe non qudla Jeila ri– sata. di una rbata g;assa e violenta. è un enore . .51 rischia di ridurre la comicità nutrita. sostanziosa. mouvata. r.1orale. costruttiva di P1auto a un • per finire»; si rischia di svu0tar1a. Plauto. per la sua ricchezza di linfa comica e di vigore tea- trale. si presta a quc.s:.:, sla– ta!Tiento. Si p;esta ~ questo slittamento; ma non io giu– stifica. Il regista Franco F<etri. che sono di riserbar sorprese bel- con,piutamente, mentre altrove già aveva messo in scena per lissime, con certe loro inso- procede con grande l€ntezza o l'ultimo Festiva.. inte1 ù.aziona- spettabili raccolte, al ricerca- attende sempre un avvio, sue- le del Teatro univ...:i.5itario tore provveduto e paziente. cede che a ignorarli, codesti l'Orfeo del Poliziano, ha ol- na scena del • Miies Giorio~us • di Plauto nella interpretazione del Teatro dcli' niversità Tuttavia è un fatto che, dopo piccoli musei provinciali, sono !erto del Mi!es gloriosus e dei di Parma a Sarsina lunghe trascuraggini, a volte ancora molti gli studiosi ita- Captivi. un'edizione le;~ermen- liani, se non addirittura mol- te letteraria. ma 1n cor:1penso --------~--------------------------------- tissimi. assolutamente esente aal peri- Non stupisce, del resto. E' colo di tale slillament,,. Il dl- DIBATTUTI I PROBLEMIPOETICI,ETICI E CULTURALIDI UN NUOVOLINGUAGGIO nota a tutti !'usura cui sog- segno dei personaggi era sche- giacciono da noi anche le gal- matico, ma fodele. Spesso * lerie maggiori, quelle che con- invece accade che quei perso- servano al mondo i testi più naggi, coloriti con sap,enza e alti dellà civiJtà umana: una f~1::~~}!i{~i~E:ilnJP:ii l' '111co11tro europeo sul'est,nt1'ca della Telev1's1'011e ~~f;rl~(:Li~t€;~fu1( rattere plautino e rhe O spin- 1 · guati, di un ordinamento delle gono illegittimamente sul piano cpere in edifici razionali, ri- esteriore del lazzo, del.a mac- spandenti a!le esigenze della chietta, dell'effetto in1;,1ediato. * cultura moderna. E che dun- Questa evidenza comic::.. que~ que, in siffatte condizioni, i sta esuberanza momeLtanea s1 musei di provincia vengano giustifica soltanto quanao rie- di ALBERTO PEBRJi\TI per gran parte abbandonati a sca veramente a collegc1rsi con se stessi. è quasi inevitabile: e ~ 11 Più P.C 0 ;~ nd 1 ~ecx:an 15 mè All'Incontro Europeo sull'E- te» deve agire sulla bruta asaerzioni. che non è a!fatto berger. ha letto una relazione bt:on per noi se, in certi casi, 1: ,;:a~?~f!zioJ' a~tm.:..nfhed 1 stitica della Televisione. svol- realtà visiva con una cernita ver~ che la _TV te~ga unite le che sembrava un articolo di il soccorso dei comuni e delle e oer~ e e tosi sul Garda. troppa carne di elementi compositivi, rìt- famtglle: 1atten. z1one a 11 o colore per un rotocalco·, con to- associa.zioni non manca, li do- Sno temperame,1to, dc;.a sua è stata messa ai fuoco, troppi marli. selezionarli. fonderli, co- h d ti d 11 TV ve i reggitori son saggi e lun- fantasia, della sua vis;ùne de'la sottotitoli generici: divertire, munque elaborarli in funzio- !f è"'.:~giu~~esa ~infoerz!re il no lirico ha fatto spiritose ed gir,iranti nel dar appoggio agli vita. Ed è assai di.'llclle. In informare, istruire, missione ne di un'altra realtà - quella diaframma già costituito dal eleganti divagazioni sulle mo- sfe,:-zi dei direttori e favorire Plauto, che ha geuialmt.nte as- sociale ed estetica. La piena de- poetica. cretiva - che sia ope- giornale che i mariti leggono con sche che tormentavano il viso le iniziative di qualche stu– similato le forme spe,tacolari gli argomenti da trattare era ra d'arte, unitaria, in una di- pervicacia invece di chiacchie- di Grace Kelly durante la ce- dioso di buona volontà. Come di carattere popc.,1are 1omane, cosl densa, gonfia ed eteroge- versa dimensione spaziale. O- rare con le mogli. E il depreca- rimonia del suo matrimonio è avvenuto e avviene, per si può scoprire certamente il nea che ha rotto gli argini di- pera di scelta e di sintesi che bile fenomeno sembra confer- con Ranieri e sulla civetteria. es.?mpio, a Basszno. che pos– principio della Commet.ia del- sperdendosi in troppe pozze. un buon autore può e deve rea- mato ~nche da sociologhi e psi- squisitamente femminile, di E- sic-<icun museo ordinatissimo e l'Arte; ma non ancora :a Com- torrenti e rigagnoli fuori del lizzar_e ai:che neWattualità. cologhi d'altri paesi. iisabetta d'Inghilterra, donna attivissimo, e tale, insomma, media dell'Arte. Plauto ~on è seminato. Tras!tg:1raz1one ~etica della 11 Pro!. Remo Cantoni, argo- venticinquenne. oltrechè Regi- da servir d'esempio a molli al- f~te;a't'~1pr~am~::,~~!r:;~. co;:,~ tr;n~o~~\tmi~;~t~avi~i~f~~ir':i~~ ~~~~onmhaui~n;e;i~~e ~~~~t~~~ gliqsamente preoccupato di mo- ~f,;,/:a:i.,u~t" 1~~1à~ol:e°J~fo b~~~ ~}tant ~~i:r~ista~=,:.~e':°'ve~~~ dimostra la varietà e rispon- !ivi e di svago della TV, ci sem- linguaggio cinematografico. dulare .a. dovere ,la sua bella l~nte che le aveva.no posto al to. ma specie perché. con Ul"a denza drammatica dc,i suol bra schematica e programmati- Flores D'Arcais. dell'Univer- voce vmle, tra 1 altro ha te- dito neJJa_ cenmom~ della sua ampia cernita dei suoi disegni. metri. Farne un autore d~ ca- ca; in pratica è ·molto dubbio sità di Padova, ha dissertato nuto. ::1d 1 1?-f~rmare. nella sua Incoron~zione. E cio per con~ ptoprio di questi giorni. a Ve– novacci significa tradirlo. se, quando la TV trasmette la dottamente sul concetto Tele- qu~ita di intellettuale, del fortare 11_concetto che non si rezia. l'l~tituto di storia de!- Gli spettacoli del Teatro del- cronaca di una partita interna- visione. dicendo praticamente successo_ n~cosso _dalla sua ru- può mentire d, fronte a u_n tu- 1·arte della Fo:1dazione Cini ho l'Università di Parma ci• hanno zionale di calcio, o un'opera li- tutto l'opposto di quanto asse- bnca d1 d1dagaz~~ni te;,l'vls.\ve bo catodico e che la TV e. uno organizzato una mostra ap– risparmiato questo tradimento rica. o un quiz tipo . Lascia o risce Lange, Per D'Arcais la 1 :1 un gran e se. iman e. 1.a- s~oncertante strumento di ve, prezzabi)issima. la quale fa ed in tal senso c1 sembra che raddoppia?», istruisca, informi TV deve essere giudicata dal liana. e l_a ;1ec~SS\tà che g!i in- rità, un v_ero e proJ2: 10 « scal- conoscere un materiale grafico essi meritino una particolare o diverta. Il problema va a!- suo contenuto intellettuale non tellettuali italiani partecipano pello dell amma » d'eccezionale importanza. e fi– considerazione. Danno una no- !rontato nel suo insieme, per dalla sua forma espressiva, de- atti_v~11;ente ai progr~i. te- Interminabile la lettura di no ad oggi, se non del tutto ta esatta e la danno con molta quanto complesso esso sia, e, ve dare realtà viva non fin- JeviSivi per elevarne 11 hvel- dati statistici da parte del de- sconosciuto, certamente poco dignità. E' la dignijà ,di<-chi- 61 prima. di tutto .. l!',,l suo aspet- zione artistica. Tanto più che 10 . culturale. Accese cosi la legato olandese. Doviziosa e cognito anche ad alcuni dei avvicina ad un testo teatrale to di « comunicazione integra- essa ha un linguaggio più «ve- miccia della bomba prepara- acuta la relazione del socio- maggiori eruditi di casa no!-tra. dalla·•11art,ndelll>'•stndio,· della le• - come la definisce Mario ro ».di quelio cine,matogra!ico e la. Si son? a;i;ate .m=i e sono logo francese Dumazedier che Le collezioni bassanesi. aJJe riflessione. senza essere preoc- Apollonia. La Televisione, in- la sua funzione è quella di do- avvampati vis1. Già! 1n quale ci ha dato una bella de!ini- origini delle quali stanno ~– cupato dalia necessità di otte- somma. deve stabilire un rap- cumentare non di trasfigurare misura debbono intervenire gli zione: ~ La cultura è ciò che cuni lasciti cospicui. come lo nere un risultato d1 esibizio- porto diretto che, seco nd0 noi, poeticamente. Ahimè, l'equivo- intellettuali nei programmi te- resta quando si è dimenticato Stecchini, il Remond. inL il Sar- nismo. non può esistere se non attra- co della « tranche de vie,. non televisivi? Di ciò si è par- tutto». Evidentemente a tori-Canova. il Ri\·a. il ~1.ari- A . h . d verso un linguaggio appropria- sarà smaltito troppo presto dal- lato molto. troppo. Tra il Pro!. d1'fferenza di molti' altri dotti na11·, ecc., sono a-<~at·r1·cche o·1· ggiungeremo e e 1 ue to e rigoroso. Ma il problema la nostra televisione che sem- Levi. il prof. ApoJlonio e il - spettacoli sono stati !T)Olto ca- del linguaggio sembrava un bra entusìasta di portare in pro!. D'Arcais si è alla !ine convegnisti - ha perfetta~~~; disegni: ~he Cai:Io Ludovico lorosamente applauditi. perchè terreno scottante sotto i piedi seno alle famigliole italiane scatenata con alterne vicende te compreso la .d_ifferenz Ragghionh descrisse mmuta- Plauto non ba bisogno che la della maggioranza dei conve- frammenti di realtà (che non una garbata guerra civile sul cultura ed erudmone. mente fin dal .. Je37, e Licisco sua comicità e la sua teatralità gnisti. Per Apollnnio la poe- sono necessariamente « veri- tema delle «raccomandazioni• L'inviato della TV fiammtn- lllagagnato. gia_ direttore dl siano rafforzate con gii espe- tica della televisione (cioè il tà ») elaborati con ~·euforica che erano state in precedenza,ga. dissentendo dagli orienta- quel_ Museo c!v,co. e~be cura dienti dell'ultima ora. Il pre- punto d'incontro tra teoresi fi- ossessione propria ai neofiti stilate a co~clusione dell'in-,menti. tecnici ~d. e~t~tici del_ di rio rd inare, inventariare e . 10 sumerlo è un altro errore piut- losofica ed esigenza pratica) è del cinematografo. contro Alia fme esse sono sta- suo direttore. s, e rtfiutato d1 buona parte fotoi;rafare. Sic– tosto ingenuo (simile a quello compito non de.lJ'autore o del Sergio Pugliese. Direttore te emendat~ e votate a mag- leggere la relazione che gli era cl:~ i. fogli e i fatcicoH. ~ddi– di chi vuole «arrangiare» produttore, ma soltanto del dei Programmi TV italiani, ba gioranza relativa (molti gli stata conseg:1ata: molto apprez- vi s i m numerose seziom .. of– Shakespeare, Ibsen o Goldoni) realizzatore al qùale spetta la riscosso molto successo con la astenuti) ma non dicono mo!- zati ii suo coraggio e la sua frano ad7sso u_n terreno di ri~ Al termine di questa mani- puntualizzazione espressiva del sua brillante perorazione in to: innalzamento del livello autonomia intel!ettuaie. cen~e. d alto mteres,se per gli ~~!~:![~f1:~~1e~:a r~~otaa~~n;' ;;;;:fi~·r: ndoeli~!:f:t':.an!~tto~ i~~~r=s~:;/!~!f~~; 1 i ~~fe~:s~i d_ei programmi: lor? destina- Il giornalista Brincourt. del ~~~~~s\,~ ~~~~~ d~;,ltree st feli~i un duplice augurio deve essere nio ha avuto il torto di non dell'ambiente famigliare, pos- z1one: no~ perdere ti contatto •Figaro .. , ha sottolineato la scoperte. a cominciare dal !ormulato: che il Teatro de.I- soffermarsi ad appro!ondire sedere requisiti di grazia. na- col pubblico: la cultura deve necessità che i dirigenti delle Fiocco cui si debbono insie– l'Universltà di Parma possa come doveva questa enunciata turalezza e simpatia. Per Pu- profittai:e dei mezzo Ty: nuovi televisioni procedano ai loro me a 'quelle ciel Ragghianti e continuare nella sua attività •poetica». Forse se l'avesse gliese esiste soltanto un esem- onzzonh: responsabi11tà dei lavoro con grande fede nel del Magagnato, le maggiori at– dedicata esclusivamente ai fatto. con la sua acutissima e pio di arte televisiva, e cioè programmisti. ecc. Ma in tanto mezzo che hanno a di posizio- hibuzioni, per continuare quin– commediografl romani e che brillante eloquenza - che ha :I «teledramma» U.S.A. Marty fervore (di pochi) è passato ne e non si addormentino 1n di coi Tietze, col Gamba. col Sarsina possa divenire un cen- messo a dura prova l'abilità da cui è stato tratto il ben quasi sotto silenzio quell'avve- neghittose deformazioni protes- Moschini, col Pallucchini. col tro vivo di interessi plautini de.Ile interpreti per l'insolita noto e premiatissimo film. Una nimento eccezionale che ve- sinali. Morassi. col Muraro. con lo La città e la sua ammini- ricchezza dei termini estrema- specie di edi!icnnte commedia nerdl I giugno. a!Je ore 21.15, li giovane delegato polacco, Steinbart, con la Bassi, con t . 1 tt d 1 mente puntuali, intellettuali e per famiglie, e, specialmente è stato programmato da Mila- Stanisiaw Ludkiewicz, ,be ha !'Ivai,of!, col Valcanover, ecc. s razione camuna e. re _a a peregrini _ avremmo potuto f d' al' !'rof. Lorten~o CaP,pelh. si sot~lo stringere una più ricca messe ~eJ!visf:;a che.I à«::;oo{;e b~s~o; ,R,01·c' caurndo dBraamccmhela 11· o.rsicgrin1·taltoe dip:seguito attentamente le rela- ~~~~o ec~f~te~~~o~ol,.d~~e~fJ~= impegna e m. u!J 1mpr~sa u _1e di originàli formulazioni. terra la fa.,tasia e nel co tem zioni dei colleghi, è ;;alito sul d' che. p_rosegutta con. 1entu.sia- Soltanto ,. 1 tedesco. Doctor 1 . • . . · n - positamente per il mezzo podio in maniche di ~amicia rare un catalogo generale 1 po. 1m1tt ogni apertura verso . . . 1 quell'opera «rafica era cosa smo d1most_rato nel! oi:gamzza- Lange, si è fermato con solide altri cieli creativi, poetici. e_spresst:vo della telev1s!one,- dal M par are in tedesco • Propa- più che utile ed· opportuna'. z1one de;h spettacoli .. potrà piante sul rovente terreno e ha 1:a graziosa e .disinvolta htoJo L !nsegumen~o. d1 cui ab- ganda o verità? ~ si è chi e- sc1.raltro necessaria. i\la sap– d_ar'èfrutti importanti net pros- dissertato sulla « facoltà di st~1dtosa. di 11roblem1 sociali e biamo già parlato m queste co- sto - Secondo me - ha di- r,i,m bene come imprese di tal s,m, anni. scelta» dell'autore e regista ps1cologtc1. di To;mo. ha so- !onne. chiara lo - la verità è !mpo- sorta sian rare, proprio per Jg GIOVAN:SI C'ALt;KOOLI televisivo che « artisticamen- stenuto. documel\,ando le sue Il delegato francese, Bram- tente di fronte alla menzogna scarsEZza di mezzi, dianzi Ja- ;e non è sostenuta dalla pio- rnentala. Ecco perché la rasse– E non abbiamo citato che alcuni nomi soltanto. i\Ia la mostra è tutta da vedere. an– che nei fogli che rirr:angono a'lonimi o di discussa attribu– zione, viva. organica e stimo– lante come si presenta. e ot- tin.amente allestita. con fa,·ore di luci e agio di spazi. in una del!e grandi sale della Fonda– zione. Nè si crede di esa~erare parlando di sorp1esa rh·elatri– ce: poiché, s"" pur esplorato d3 pochi specialisti. il campo dei diEeJ?nj bassanesi era. come ~i è detto dianzi. ienoto ai più, e tale sarebbe anche rimasto senza questa rassegna e qua– sto catalogo, che l'Istituto cli San Giorgio ha preparate in modo cosi ir.-.,,ee:nath-o e dii' - gente. E tutté le opere esp'>– ste stan li a dimostrare, per chi ha occhi aperti. ouanto ne valesse la pena. · SrLYIO BR..\XZI PLAUTO celebrato daCalendoli LE'J.,,,l'EHA DAL Bll.ASILE paganda •· . gna alla Fonciazione Cini, ol– tre a costituire per il suo va– D'altronde a:1che il Buo:i !ore intrinseco ur.'iniziati,•a di !Jio se ne serve, per rnezzo p?edso ~ignificato culturale. delle campane. acquista a!tresì un altro titolo Xe! quadro delle celebra:ioni che hanno at·uto luogo a Sar– sina, Giovanni Calendoli. pe– invito del comitato organi.:=a– rore, ha parlato ne! Teatro Sil– vio Pellico di Sarsina suWAt– tualità di Plauto. i!!usrrando la personalità e l'opera. de! gran– de commediografo con partico– lare riferimento alla sua in– fluen:a. nelle lerterarure dram– matiche europee. Possibile origine della pittura figurativa Tutti i di.segni eh€' si riscon– trano nelle caverne preistori– che della Spagna del Nord si riferiscono esclusivamente ad animali. Molti sono fatti den– tro a cavità quasi Impenetra– bili o in luoghi difficili ad esser visti. La maggior parte rappresenta animali incompleti Questi fatti sembrano indi– care che l'uomo paleolitico su– periore spagnu,lo non disegna– va da impulso artistico. (Se egli !oS6e stato indotto al disegno da impulso artisti– co, troveremmo, nelle sue ca– verne, disegni di figure• uma– ne o di altre forme della na– tura come il sole. la luna, gli alberi ecc.. . Inoltre I disegni sarebbero stati fatti in luoghi visibiJi e sarebbero, almeno nella maggior parte, completi) Secondo affermano i più in– signi studiosi, basandosi su questi ed allri argomenti. l'uomo delle caverne di Spagna disegnava (o dipingeva, o scol– piva, magistralmente) in virtù delia credenza che faceva cor– rispondere l'uccisione di un animale con l'esistenza della sua immagine. Evidentemente una tale cre– denza è nata da un confronto fra una immagine di animale e lo stesso animale. (Se l'imma- . ~ine non esistesse, la corri- • spondenza non potrebbe anche esistere). di * HEI\RIQLE OSlVAJ_,D L'apparizione della credenza (Puente V1esgol; in un sentie- (L'uomo preistorico vi ha inci– pertanto, è posteriore all'appa- ro della galleria D: una !or- so un occhio). rizione dell'immagine. mazione stalagmitica somiglian- Nella caverna di Hornos de L'uomo, però, non disegna- te ad una gamba posteriore. La Pena (Los Corralesl; nella va da impulso artistico ma lo (L'uomo preistorico ne ha ag- galleria OP, nella cavità P e faceva proprio in conseguenza giunto, con carbone ed !nei- nella galleria IJ KL: delle far– della sua credenza e, dunque dendo, le zampe, l'anca. la me di coda e di dorso (l'uomo non sarebbe stata possibile la coda, la gobba, la testa e le preistorico vi ha prodotto del– esist(,nza di un disegno fatto corna di un bisonte). le incisioni facendone un ca- (Prima dell'appaTizione de.Ila Nella caverna di La Pasie- vallo); uno spacco somigllan- credenza. ga (Puente Viesgo): nell'arco te ad una gobba (l'uomo prei- fn altre parole, una Imma- di un passaggio della galle- storico vi ha inciso i partico– gine di anlmalP. ha originata ria B: tre spacchi in forma di lari del resto del corpo di un una credenza e questa creden- dorso, ventre e collo. (L'uomc bisonte); una !orma di dorso za ha originata l'azione di di- preistorico vi ha aggiunto dei (l'uomo preistorico l'ha tra– segnare. L'immagine non pote- particolari tali che ne hanno sformata in un bisonte). va essere un disegno. disegnato un cavallo e due bi- Nella caverna di Covalanas E, sicuramente, non sareb- sonii). (Ramales): sulla parete sini- be stata fatta dall'uomo. Sa- Nella caverna di Las Mane- stra: uno spacco in !orma di rebbe, allora. una Immagine das (Puente Vi sgo): una fen- dorso e ventre (l'uomo prei– fornita dalla natura. dltura In forma di testa, collo. stol'lco l'ha trasfonnata in un Visitando le caverne di Can- do;so, groppa. anca e coda di cavallo): un masso di cui la damo, Pindal, Altamira, Ca- cavallo. (L'uomo preistorico parte superiore è la rlproduzio. stilJo, La Paslega, Las Mone- ne ha aggiunto, con carbone ne perfetta della gobba. del das, Hornos de la pena, Cova- le zampe (sommariamente) ed I dorso. dell'anca e della coda lanas e Los Casares, ho visto un gran ventre d'una cava!Ja di un bisonl<! (l'uomo prel– sulle rocce, forme naturali che pregna. · storico l'ha molto bene com– somigliano a teste. colli. dorsi Nella caverna di Pindal (PI• pl<>tata, a tratti ro'l<si, con la gambe, anche, code e ventri miango): il contorno superio- testa. il ventre e le gambe) di animali, re di una pietra in forma d Queste forme na urali ron Erano forme naturali consi- dorso di elefante. (L'uomo prei- siderate immagini di anlmnli derate, dall'uomo paleolitico. storico vi ha tracciato. parei- sono state ritoccate (probabil, come immagini di animali, cosi lelamente. un p.·ofiJo di mam- mente da un sacerdote. ritenen– che quasi tutte sono state rl- mutJ; una grande nicchia che <iosi che si trattava di messa~– toccate, con carbone, terra o sembra la !orma di un elefante ~I divini) n<>reh/> diven'Assere incisori. in modo che in eia- (L'uomo preistorico gli ha ag riproduzioni più deiucidative scuna si riconosce o un cavallo giunto. nell'orlo. peli ed al r' de,!!li animali rhr l'uomo in o un bisonte. o un cervo ecc... particolari indistinti delle gam •erdeva cacciare. Vo,!!lio citare: be e della proboscide>: une L<' re ~pare· •ure i<' I;, ''" '.'/ella caverna di Castillo spacco che sembra una balena vcrna di La Paslega, per csem- pio, in forma di dorso. ventre e collo di un quadrupede, ban– no potuto dare l'immagine d, un cavallo e due bisonti soltan– io dopo essere st·tte ritoccate. Prima potevano essere riferì· te a 'un qualunque quadrupe• de. La forma n~turale della caverna di Las Monedas era ri!eribile ad un cavallo fino al giorno in cui l'uomo ha di– segnato. sotto quella testa e que!Ja groppa. il gran ven– tre di una cavalla pregna. E mentre l'uomo paleolitico, con pochi tratti. dell'immagine dt un ca,·a llo faceva una cavalla pregna, oer trasformare la gamba pÒsteriore stalagmitica di Cas!il•o in un bisonte. era costretto ad aggiungere le zam– pe, l'anca, la coda, la testa e le corna del bisonte. Tanto più completa appariva la forma naturale, tanto meno occorreva essere ritoccata. Una forma che si fosse presentata come una immagine definita non sarebbe. certo. ritoccata L'uomo paleolitico, mentre usava. come propizie alla cac– cia, le immagini ritoccate, usa– va anche quelle totalmente fornite dalla natura (senza ri• oceo e ancora senza ritocco <omiglianii alla pl'ima imma– ~ine che aveva ori!(lnata la sua •reòenza l Oltre ad essere stato più facile eh ritoccare una !orma natu• raie, anzichè di fare un dise• gno completo (cosa che mette i ritocchi in una epoca ante– riore al disegno), il fatto che le !orme naturali ritoccate sia· no state usate contemporanea– mente alle forme senza ritoc– co, pare Indicare che l'appa– rizione dei ritocchi sia imme– diatamente posteriore alla sco– perta delle immagini natu– rali ed all'apparizione della credenza. Essendo cosi. quei ritocch1 sono i primi tratti di disegno figurativo mai fatti dagli uo– mini preistorici del Nord del– la Spagna e possono esser<1 considerati come l'origine della plt:ura figurativa. almeno pe1 i discendenti di quegli uomini Il disegno completo dell'ani– male fatto senza l'aiuto della forma naturale è nato. pro– babilmente. qtfando già non c'erano più delle forme dlspo– '.libili Nella quale eventualità l'uomo avendo biso~no di immaginò che la natura non le !,,rnlva più. fu costretto a farne da solo Ha disegnato. allora. una for– ma identica a quelle naturali ,, l'ha parzialmente compie at, come aveva imparato a fare coi ritorrhi HENRIQUE OSWALD L'inglese Miall, che è d1r1- ge11te del settore discussioni e Interviste della B.B.C .. ha po– eto varie domande di carat– tere tecnico e morale ai col– leghi presenti, e per u1timo ha chiesto lumi per superare, nell'Eurovisione, la difficoltà della lingua, affinchè la TV dL venti strumento di avvicina- mento dei popoli e ~on una novella Babele. Ma per quan– to riguarda ii tema fondamen– tale dell'Incontro, l'estetica TV: 'hic sunt leones, per gli italiani, i france6i e gli ingle– si, se non per i tedeschi. Da– gli spinosi pro':>lemi estetici si è preferito scivolare sui più facili problemi etici e cultura– li. facili perchè ricchi ,ii «ma– niglie• collaudate, e su di es– si si può dissertare all'infinito di merito. in quanto rilnedia a quella lacuna con un caia– logo proprio. per il quale Giu– seppe Fiocco ha scritto una il– lurr,inata prefazione e Licisco Mitgagnato ha steso esemplar– mente le schede e dettato una aprendicè a illustrazione delle collezioni del Museo. s•a~giun– ga che il vo!umetto, edito in bella stampa da Neri Pozza. rip1 oduce gli zinchi di tutte le opere esposte a San Giorgio. Dunque, un serio e rigoroso anticipo, anche nella sua limi– tatezza. dell'opera di maggior n·ole, che un giorno o l'altro si dovrà pur mettere sotto i torchi. E il Fiocco scrive giu– stAmènte in proposito: • L'Isti– tuto di storia dell'arte, che della Fondazione è voce cospi– cua, ha specia!mente a cuore codeste nobili fatiche. le quali afflm:cano le altre più appari– scenti e più stabili della Bi– b!iote/:a e della Fototeca, in n Calendoli ha offerto una sintesi dei risultati critici ai quali sono più. Tecentemente arrivati t'Arnaldi, i! Del a Cor– te, i! Paratore, i! PeT'IUl ed ha esposto gli aspetti fondamen– tali della originalitù di Plauto. Ha quindi ricordato come que– sto scrittore, nato s1, una linea di frontiera, abbia stabilito con la sua opera uno degli anelli di congiun:ione più. sal– di fra. la civiltà letteraria elle– nico, la civiltà lettera.ria. roma– na e le nuove civiltà letterarie europee. Ed ha tracciato it va.– sto quadro delle soprllvviven:e plautine nella com·media rma– scimentale e moderna e net movimento della Commedia detl'Arte. senza compromettersi troppo. qi.anto servono anch'esse a do– li dott. Besançon, francese, ha cument11re e a chiarire il gran– tirato le somme. Ha ·ottoli'lea- de. anzi spe so sublime mondo artl ·stt·co en ·an E' i Fra gli ascoltarori erano gli to l'importanza delle d1'scus- v ezt o... n que- ~ .., • sto campo che l'Istituto di San s,u.uentt de! Centro teatrale stoni svoltesi sul Garda, anche Giorgio ha incominciato a ope- dell'Università di Parma a! se a soluzioni vere e proprie, rare, radunando il materiale quale i! Comune di Sarsind ha come del resto era logico, r.on necessario alla cognizione, e affidato il compito di rappre– si è pervenuti. L'importante è che si è fatto promotore di senta.re il Miles gloriosus ed i conoscersi e stare a contai- cata!oghi cittadini e provin- Captivi. 10 di gomiti. ciaJi. di cui anche questo ,·o- Il Rettore del!'Università di !umetto è un elemento. Pri- Parma e numerose autorità del L'importante è tentare di mr,m vivere. deinde phi!oso- mondo politico e letterario parlare con lo stesso linguag- phari, è per ora Il nostro mot- hanno partecipato alle celebra– gio (ciò che è molto dif!ic1:e1 to. tanto più utile in quanto zioni plautine con le guaii la o almeno sapere con quali poi- appena di ieri è la nascita del- Città di Sarsma, patria di P!au– veri caricare l'arma della TV l'Istituto. Non sarà certo !'umi- to, ha voluto ricordare solen– e dove puntarla, anche se la le lavoro degli inizi a osta- nemenre i! grande scrittore. d li ' . colare quello più iinpegnativo ~,,,,,.,.,.,,.,.,_,.,.,.,,,,,.,.,.,.,,.,#-r.n ·orna e asma si aggiusta di domani. a cui si attende del VINCENZO CARDARELLI Direttore DIEGO FABBRI Coudir,ttore responsabile lungo li cammino e se Preoc- pari e che si auspica •. cupazioni di vana indole - Cosi. dopo le due rassegne quelle estetiche pa•;;a~o ah:mè dei • Cento antichi disegni ve– In econda linea _ angustt•no neziani • e delle • Legature ~ii organi$m: te:e\'lsivi europei. veneziane dei secoli XV e ALBERTO PERRINI XVI •. messe in piedi lo scor- Stabilimento tipogr. U.E.S.l s A. so anno a San Giorgio, abbia- Roma - Via IV Novembre, 149 i.

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