la Fiera Letteraria - XI - n. 29 - 15 luglio 1956

L \ F 1 ERA LETTF:R,\Rl \ Pag. 3 LA XXVIII MANilFESTAZlO E IlNTERNAZIONALE D'ARTE A VENEZilA STRANIERI ALLA BIENNALE IMMAGINI di 34 paesi * di GIUSEPPE SCIOR'.l'I~O I soliti pessimisti, per iscrit- Chadwick, che costruisce gab– to e oralmente, banno sen- bie e armature di ferro con tenziato che la partecipazio- una inventività inesauribile. ne straniera alla XXVUI Cecoslovacchia, Jugoslavia, Biennale è fatta di swTo- Polonia, Rumania e Russia gati. Non è vero; o, almeno, meriterebbero (e lo avranno non è del tutto vero: la pre- in altra sede) un particolare •senza di surrogati, special- cenno, sia pure per giungere mente nei padiglioni di quei a conclusioni esteticamente pa~si che non hanno tradizio- negative. ni artistiche, non finisce col Alla competizione dl Vene– sommergere gli apporti posi- zia, l'America allinea nove tivl di alcune personalità. Co- nazioni: dall'Argentina alla me non è vero che Villon e Bolivia, dal Brasile a Cuba, Giacomelll (notevole il pri- dal Guatemala all'Uruguai e mo e meno persuasivo li se- al Venezuela. In codesti pae– condo) oscurino - come ba sl l'attività artistica si svolge scritto un settimanale pari- spesso come eco di persona– gino - tutti gli altri padi- lità e di correnti direttamen– glioni. "Nel primo caso siamo te ed originariamente euro– in presenza di un pessimismo pee; cioè ri(eribill a paesi sciocco e snobistico; nel se- che hanno una loro comples– condo caso cl tocca sorridere sa e valida tradizione: il che del solito chauvinismo gallico. non esclude un inte1·esse. se Dei trentaquattTo paesi uf- non estetico certamente cul– flcialmente partecipanti alla turale. Anche nei continui e Biennale, ben diciannove so- superficiali rovesciamenti di no europei: dal piccolo Lus- posizioni: da un verismo semburgo, che presenta una sn:iaccato, per esem~io, a una interessante retrospettiva del trion(ante accademia astrat– piltore espressionista Joseph lista. Kutter morto nel 1941, al- Si distingue il Canadà che, l'Austria che alle retrospet- invece di presentarsi con una tive unisce un gruppo di pit- antologia della più recente tori viventi; dal Belgio che attività artistica, ha preferì- ha allestito una ciclica di Rik lo esporre le opere di tre ar– Wouters, pittore e scultore listi di rilievo: il pittore J. L. che attinge a Ensor e a Cé- Shadbolt, di formazione in– zanne con un colorismo di glese ma con elementi per– natura «fauve•• alla Danl- sanali e autoctoni; lo scul– marca che presenta una per- tore L. Archambault. cultu– sonale del pittore Jacobsen ralmente ancorato alle espe– e uno dello scultore Tomme- nenze europee, ma con una sen; dalla Grecia. che ha pun- forza e una grazia che ci toto su Golanis (senza dub- fanno pensare alla persona- bio uno dei suoi migliori in- lità di un primitivo; il bian– cisori), all'Irlanda che ha an- conerista H. Town, molto le– ch'essa - come la Danimar- gato a preconcetti e ad emo– ca - puntato su due artisti zio~! particolarmente ameri- di educazione moderna. cani. In senso negallvo ci sem- Gli Stati Uniti, poi, tencn- bra che sia da segnalare il do conto che uno dei temi co- padiglione della Spagna: que- stanti. dei pittori americani è sto paese, che ha grandi tra- la •città•• han voluto espor- dizioni artistiche e special- re quarantasei opere di al– mente pittoriche, oggi vive in trettan~i artisti, i .quali ap– parte succube del glorioso punto mterpretano varlamen– passato e in parte a rimor- te la •città•· Dice, fra l'al– chio delle meno feconde mo- iro, la presentazione: • Dalla de europee (quasi sempre del- struttura reticolare delle no– le penultime). Se si eccettua stre città, dalle loro prospet– qualche sintomo di persona- tive stranamente illuminate lilà qua e là, qualche rlchia- si è venuto sviluppando un mo precorritore di movimenti n.uovo conc':tto dello spazio, he in seguito ebbero svilup- g1acchè le città americane, a pi notevoli e consoni a un differenza di quelle europee, autentico rinnovamento arti- sembrano generalmente, dal stico, per li resi.o si tratta - punto di vista pittorico, più come abbiamo detto - di ro- vive di notte che non di gior– ba di seconda mano; e quasi no. II gioco delle luci inter– non crediamo possibile che in mittenti, che si accendono e Spagna non si debba trovare si spengono, si fonde con la qualcosa di più rispondente corrente del traffico, impar– all'attualc livello artistico eu- tendo nuove forme alle dl– ropeo. mension,i ti:adi~ionali >, ecc. GLI AMERICANIE UN LORO INCONFONOIBlLE TEMA * Il cuore della città * La pittura americana ha raggiunto da decenni una carattet·i tica propria, e cioè un'indipendenza che non e clucle gli eventuali uggerimenti europei * di LION~LLO \TENTUBI A 11omc di coloro che amano l'arte nioderna sono lieto di dare il benvenuto alla mostra deg!l American Artists paint the City, e spero ch'essa avrd dai visi– tatori della Biennale la migliore accoglienza. Come scrive 11ell'introduzlo11c la sig11orl11a Kathafine Kuh, conservatrice della pittura e della sculrnra modernC1 nello Art Institute of Chicago, la •città» e soprat– tutto New York han110 ispirato gli artisti degli Stari Uniti e ha11110 offerto loro u11 morivo diverso da Qt1elli che essi poteva110 trovare i11 Europa, 1111. 111otf.uo ca rnt– tcristicmnente aniericano. Non v'è d1tbbio che le loro città sono assai diverse dalle 11osrre, ma è anche vero che la pitwra america11a ha raggi11nto da alcuni de– cenni trna caratteristica propria, e cioè t1n'i11dipen– de11za elle 110n esclude gli eventuali suggerimellll europei. Forse 11011 è possibile definire i caratteri dl Quest,a i11dipe11denza; a/meno è facile di vederla nelle opere dei si11goll artisti. E' i11confondibile, per esempio, la perso11alitd dl John Marin che si applicava con tanta cttra ad essere obiettivo, a riprodurre q1Lel che vedeva, ed era poi ob')ligato dalla sua feconda fantasia a esprimere la propria passione per il valore dinamico del mondo. • per cui ogni suo grattacielo diveniva una sfida alla volta celeste, Lyonel Felni11ger rappresenta gli edifici solo per rivelare l'annonia delicatissima delle sue zone astratte. 11 11ostro Giuseppe Stella (1871-1946) portò in Ameri.ca gli ardimenti futltristl e creò la poesia dei grandi ponti soS]Jesi e in genere dei miracoli costrut– tivi. Di Mark Tobey (nato 11e! 1890) Quattro opere sono -raccoltè in questa ?nostra, tra le quali una Via di San Francisco e una Illuminazione al neon. Lo. pri– ma è una fantasia di /ttce artificiale per dare l'im– pressione di una strada di un altro pianeta. sognato ad occhi aperti, mentre nella seconda è proprio la luce al neon che costruisce la realrd Qtiotidlana dì u11a citlà degli Stati Uniti. E chi volesse discutere Quale delle due opere sia più. astratta o pitì concreta non gitmge- rebbe ad alcuna conclusione, percltè ciò clte vi è di co11creto è il variare della fa11tasia di Tobey. Un altro pittore che ha molto murato il proprio indirizzo di gusto è Ben Sltahn (nato 11el 1898) il quale si prese11ta in questa ,nostra con ttna accentuazione primitivistica clte serve molto bene alla espressione del ruo tunoris-mo amaro, dove non manca una vena tragica. Tutti sanno l'Importanza assunta da Jackson Pollock (nato nel 1912) 11cl gusto americano degli ultimi dlccl anni. Convergenza Qui esposto è un ottimo cse·mpio di Quel tessuto pittorico, estremamente lavorato e eh trova in sè sresso la giusti/ica:ione artistica. La cura del tessuto pittorico è mollo atteuta e scrupolosa in America e questo risponde al bisogno a·rtigianale del lavoro fatto bene e forbito. clt'è un'indubbia Qttalitd. Infine ricorderò per averne tratto mia simpatica impressione Notte industriale di Lee Garclt, New York City di Corrado Marca-Rei/i, e New York dl Hedda Sterne. So bene che in Questa mostra altre opere ha11110altrettanto diritto di richiamare l'attenzione Quanto i dipinti ora ricordati. Non è un giudizio cri– tico storico elle posso dare vari mesi prima di aver veduto la mostra. Mi son limitato Qtti11di a ricordare i piacevoli inco11tri, le cltiacclticratc con Mari11 presso Alfred Stieg!itz. le obiezioni alla « American Scene n. e l'i11teresse per l'arte di wtti i paesi d'Oriente e di Occide11te che si mostravano allora come ora nelle verrine di New York. La piena maturità dell'arte america11a è stata raggiunta proprio quando la cono– scenza dell'attività di tutti ì paesi è stata completa. D'altronde per diventare non ncuionalisti. ma riazionati, anche in pittura, è necessario di conoscere tutto, senza pregiudizi, e senza paraocchi. Questo è vero per !'Ame– rica conte per gli altri 1)aesi; ma bisogna convetiire e/te i11 Questo campo gli artisti degli Stati Uniti danno l'esempio. LIONELLO VENT RI Una nazione che, Invece, 1:utto ciò gn!st!flca 1.a scan– tiene ad apparire in linea con s10ne abbrev1allva. d1. akun~ una corrente europea vecchia tele t~nute <:nko, 1 hm1t1 d1 di un oinquantennio (l'6stral- u_n?, 111soppnm1b1.le figu~ati– Usmo) è la Svizzera, la quale vilà, ma no.n gh arbitri di presenta soltanto un gruppo certo astrattis11:o. Da no~are_. di scultori non figurativi, anche. se alcuni mercanti d! molli dei quali vorrebbero ~rte ignor.ano o fingono d1 giustificare la loro pseudo- 1iino1:ar~ 11 ~enomeno,. che scultura in funzione di archi- 1 aS ti attismo 111 ~mer1ca ~ lettura· sicchè non si tratta, meno compatto d1 come s1 nel glu,dicare codeste tenden- ~orrebbe far credere, e non ze, di mettere al bando le ri- 1egna assolttto. Un popolo cerche artistiche, ma di di- (ondamentalmente .sano stinguere ciò che rientra nel come quello statumte~se. - clima fantastico dell'arte da non. può che cercare d1 hbe– ciò che è intellettualistico ri- rars1 dell'astratti&mo ~er ten– medio all'assenza d'ispirazio- t~re un pro.~red1~nte lmguag– ne: vale a dire di preferire , 10. maga; 1 pa~ tendo dalla r« immagine• alla • trova- '?ea che 1esper1en.za -~trat– ta •. Sul piano di una ricerca tisia }'a. da cons1dera1 e la c1'e attraverso il segno e la 1nate: 1 a. m!orme da mettere '----------------------------------------------------1 pittura vuol giungere a una m ci ogiolo. . . . . nuol'a archiletturn. allora pre- Delle set~e naz1on1 as1all- tativi: tre pittori. due scul– feriamo le esperienze dell'o- c~e presenti a Venezia, l'I:1- tori ~ un !1Ut?re di stampe a landese Mondrian, dichiara- dia_. con 1 suoi quat~ro p1t- colon. Cosi s1 passa dal tra– tamente teoriche e che han- ton, documenta gli addentel- dizionalista Suda all'astratto no il pregio dell'originalità. lati dei suoi giovani artisti Wakita. dallo scultore Yama- Quest'anno Ja Francia ci con le tendenze europee; a moto, che adopera la lacca sembra molto impegnata. Ac- una generazione intermedia secondo una tecnica antichis– canto alla personale di Bouf- a(flda il compito ~i rappre- sima, all'astrattista Ueki e al fet. che è uno dei più propa- sental'ia la Turchia con di- grafico Munekata che, con gandati numeri dell'odierna ciassetle pittori e quattro s~pienz.a e modernità di tee– pittura francese ecco qual- sculton. Ceylon, dopo :.vere mca. nesce a rendere anco– tordici opere di• Tal Coat e a lungo subìto l'influsso del- ra vil'a una forma di e,spres– ventidue olii e acquarelli di lo accademismo naturalistico sione tradizionalmente e tipi– Dunoyer de Segonzac, il cui P!'op1·i? all'Otto~euto inglese, camente giapponese. naturalismo - che pur dà si .avvia_ a conq~istare una su~ Questa lunga nota, oltre a alcune opere ricche di thn- orig.mallt~ ~ol titorno 81 modi dare gli estremi della ecce– bro - ,sa di esperienza scon- e .a, motivi che. ~urono prc:i- zionale partecipazione stra_ tata. Comunque il clou della p~·1del .suo tr~dmonale arb- niera alla XXVIII Biennale, presenza francese a Venezia gianato, .legati a :in veduti- valga anche a fare il punto è costituito da trentasette sm.o occidental.eggiant4: (no~ sulla situazione di cri i del– opere di Jacques Villon al privo,. però. di. conati e d1 la pittura. crisi di cui si par– quale la giuria internaziona- e1; 1fHti personah) sono le tre~ la con un'insistenza sempre le ba assegnato il primo pre- dici ~pere che presenta_no 1 maggiore. A nostro avviso si mio per la pittura. Villon, un piUon Tran To e L': Thi,_ del tratta di una - ci si permet– delicato e appassionato tra- Viet- am. ma residenti a ta l'espressione - • crisi di sfiguratore che ignora gli Roma. abbondanza•. Orientamenti, schemi e dipinge trasportato La selezionata parete del- problemi, escogitazioni perso– da un empito che denuncia l'Iran - anch'essa ospttata nali, cerebralismi e pseudo– un a sensibilità essenziale, nel padiglione italiano - è intellettualismi - venuti fuo– perciò un maestro ascoltato significativa per un'opera de- ri dopo il crepuscolo dell'im– dalle nuove generazioni. Nes- licatamente post-impressioni- pressionismo e come ribellio– sun rapporto troviamo tra sta di Begiat Sadr; il padi- ne al più recente conformi– l'ispirazione variegata ed au- glione di Israele risente del- smo - sono finiti con lo sfo– tentica di Villon e il mono- la diversa origine degli arti- ciare in una nuova attività tono prolungamento (è sen- sii che vi espongono; ma essi sostanzialmente accademica. z'altro un modulo al posto hanno sempre in comune. ol- Privo di rischi, d'imprevisti della fantasia) delle statuette tre la razza, alcuni problemi e di tormenti è l'astrattismo di Giacometti; e solo oggetti vitali, che sono in un certo che praticano specialmente i di cordiale curiosità sono gli senso il lievito della loro at- paesi senza una tradizione animali di ferro inventati da tività. Piuttosto folcloristico artistica (e quelli - come César Baldaccini. rimane Aschheim, caratteri- l'Italia - di non forte e ope- L'ordinatore del pad~lione sticamente .med.iterra.nei Gut- rante sentimento nazionale). tedesco, ques.ta yolta,.p1ù c~e man e. MaJTov1ch, hbero d:ù Pertanto la presente B' _ tener d'occhio 1 van mov1- figurativo vuol essere Ste1- . ien . menti, ha voluto scegliere e matski, una compenetrazione nale,. a voler r1flette:e ~ugh presentare alcune riconosci- di antico e moderno (!SSer- effet~1 della. parte~1paz1one bili personalità; e in primo v1amo in Arach, che e tra degli astrattisti, puo essere luogo Nolde. Anche la Gran gli artisti più significativi del- considerata la commemora– Bretagna ha seguito lo stes- la partecipazione israeliana., zione di una rivoluzione este– so criterio, affiancando a Un salto brusco, ed eccoci tica che ha avuto i suoi vin– quattro giovani pittori una dal Medio all'Estremo Onen- citori e i suoi vinti; ma si personalità - Ivan Hitchens te, cioè al Giappone che que- tratta ormai di un capitolo - che ha saputo moderna- st'anno inaugura il suo nuo- mente interpretare il paesag- vo padiglione. presentando i della storia dell'arte. g10 e uno scultore, Lynn propri artisti più rappresen- GIUSEPPE CIORTlNO Jl!Ai\T GHIS un significato di arte * Se quello che si è detto Cubismo è soltanto ima forma esteriore, il Cubismo è scomparso; se è un'estetica rigo• rosaniente sistemata, è divenuto tutt'uno con la pittura * di D .. \.NJEL -IIE~HI UADr\\\ Ell~Elt Juan Gris (Josè Victoriano Gonwlez) nacque a i'vladrid il 23 marzo 1887. La fa miglia lo avviò agli studi d'ingeg1u~·ia, che abbandonò molto presto p~: dedicarsi alla pittura. Nel 1906 si recò a P~rigi e andò a trovare Picasso, al numero 13 del· la rue Ravi,gnan. Doveva restarvi fino 31 1921. Da principio si guadagr,ò :a vits di– segnando per giornali umoristici. Nel 1910 una serie d'acquarelli, rigorosiss 11,J studi di nature morte, prelude alla suu pittura. Fin dai primi quadri ad olio Gris si ma– nifesterà quale sarà se;npre: ~ch'etto calmo, lucido. Nell'opera di questo pitto re e emplare, il cubismo trova la sua ~– spressione più pura. Egli partecipa al pe– riodo così dello analitico - più tardi, de· finirà i lavori di quest'epoca come pitture puramente descrittive - ma è' significativo che le sue opere d'allora non somiglino a quelle costruzioni di Picasso e di Braque che furono chiamate ermetiche: Juan Gris teneva a restare leggibile. Egli trova la sua espressione nel cu– bismo sintetico. Scontato ormai lo stadio descrittivo. primo stadio indispensabile « per misurare con la tecnica pittorica tutU gli elementi dell'estetica eletta cubi– sta >), come scrisse Gris, ci si poteva con· sacrarc liberamente al problema che co– stituisce il punto di partenza del cubismo: raffigurare gli oggetti del mondo esterno in modo più preciso di quello raggiunto dagli impressionisti attraverso l'osserva– zione tesa a cogliere l'istante, senza per questo distruggere l'unità della superficie piana di dimensioni stabelte, sulla quale questa figurazione. scaturita da una espe– rienza vittutn del pittore, veniva a con• cretarsi. Si fu cosi portati a creare dei se– gni, che non imitavano più. ma che Io spettatore leggeva col soccorso delle pro– prie immagini-ricordi. Tuttavia. sia da· vanti n Picasso e a Braque, che davanti a Lèger e, per anni, allo stesso Gris, il ''let– tore'' provava spesso un certo disa~io. poi– chè la lettura 1111Caceva vedere degli og– getti ''deformati''. Infatti ll ritmo della tela scomponeva le forme colorate sottomesse alla legge della costn1zione totale, Questa sensazione di trovarsi davanti a deforma1.ioni, che provava In maggie>r parte degli spettatori, lasciava indifferenti gli alt.ri tre cubisti, ma non Juan Gris. Il suo amorp per la chiarezza lo portò a creare un metodo di lavoro che doveva ovviorc ~empre più r1 quello che ii:li pareva un difetto Imma· ginò costruzioni colorate "astratte'', di cui in seguito ••qualificava'' le forme. « Mo· difico il bianco - scrisse Gris - p<'r rorlo diventare un foglio di carta. e il nero per farlo diventare un'ombran. E' evi~ente "le se Gris fosse vissuto a lun,io, la sua pit– tura sarebbP divenuta sempre meno ''in· quietante•'. Egli non voleva ''sconvolge– re1' - per servirmi di un termine caro ai surrealisti - ma rassicurare. Odiava lui• lo ciò che è equivoco nella vita e nell'arl 0 In lui, la purezza morale andava ,•ongiun– ta alla purezza estetica. I segni che ere., va per rappresentare il mondo esterno, li voleva convincenti e. possibilmente, di fa cile lettura, capaci d'arricchire l'immagi nazione dello spettatore senza entrare in conflitto con immagini-ricordi anteriori. Quante volte mi ha domandato mo– strandomi la tela in lavoro: « Non è vero che questo violino o questa brocca o quP– ~ta bottiglia è una specie di mostro?,,, Se vogliamo capire l'evoluzione dell'opera di IPREMI ~AZIONAU allaBirnnale rli I' rnrzia Gris durante la sua breve ,·1ta, ne trovia– rno qui la chiave. Nei suoi lavori posterio– ri al 1921. non si trattò affatto di una ri, caduta in figurazioni scontate, n,a di un co tante progresso verso segni cevri da ogni bizzarria. Temo che ci vorrà ancora del tempo perchè ci si persuada di questo. Quando mori, 1'11 maggio 1927, Gris era ignoto. ai più, e confuso dalla mag– gioranza degli ''intenditori'' con i cubisti minori. Pochi l'ammiravano, l'a1navano. Certo. il suo nome è oggi famoso, ma il ritratto che di lui abbozzano molti storici dell'arte non a somiglia afTatlo al vero Gris. Leggendo quello che di solite, si seri• ve di lui, il 1ettore avrà l'impressione di un essere 1nalaticcio, intento a trascinar i penosamente dal letto alla poltrona, im– magine che desta un certo stupcre negli amici soptavvissuti che hanno conosciuto un uorno appassionato, ~manioso di vive– re, amante delle donne, e da loro amato, pazzo per il ballo, per le allegre riunioni, Non ci sarebbero inconvenienti a questa caricatura, se essa non influenza~ i giu· dizi ulla sua opera. Certe epbrhe della sua vita \"engono dichiarate anni di ma– lattia, e ciò permette di scartare la sua produzione d'allora con un disprezzo ve• lato di commlsernzione. L'ammirazione di questi critici procede, insomma, con andamento in,·erso a quel diagramma della temperatura che senza dubbio essi immaginano affisso in perma– nenzn sopra il letto dell'artista Questa concezione ''clinica" dello storia de"l'arte fa sorridere, tanto più che con gh stessi dati. la precedente generazioni! òi critici sarebbe giunta a conclusioni opposte in quanto. per essa, le tare fisiche r,on face– vono che affinare le facoltà creatrici e la sifilide era inseparabile dal ~enio Del resto. tutte queste sono sciocchezze, e non ci sarebbe ragione di pnrlarne se non ma– scherassero un errore di ben altra gravità, non solo rispetto a Gris, ma rispetto al cubismo in generale. Gris scrisse nel I925: « Se qJello che si è dello Cubismo è soltanto una forma esteriore, il Cubismo è scomparso; se è un'estetica, è divenuto tutt'uno cnn la pit– tura». Troppi ancora non vedono nPI cu– biSlno che una fonna esteriore e consid~– rano cubiste soltanto quelle oper? che ap· paiono geometrizzante, tutte rette cd an– izoli. Ora, da molto temno il Cu'ii•mo è divenuto « un'estetica, e pPrsino t.no stato d'animo•· e l'arte dei cubisti s'è andata trasrormando vin via che nuove mete si sono loro proposte, obbligando cosi co· loro che la seguivano con lnteres.•e o sfor– zi incess::mti. Certo, è più [acile seguire i oittc,ri che non fanno altro che ripet rsi. E' cosi pia· revolc ritrovare 011nl vo1ta lo st,,sso qua– dro, I posteri, tuttavia. hanno f,tto sem pre f!iustizi,r di questi pigri ·nnamora– menti. E al contrarlo, 11anno posto molto in alto coloro che non hanno <'eSS11tod? pro~redire nella loro arte, co!l sfor10 ac– canito. Sono certo che la loro ammirazio– ne Der Juan Grls non sarà più determinata dall'a<o<>tlo delle diverse ooere, m, rico– noscerà in lui il iirande pittore r 1 assico, rigoroso. roral!l{loso che egli f11 in tutte le fasi della sua evoluzione. Non ci sa– ranno più dei finti inl(enui rhe verlranno dell'Ironia in unn frase che Picassn. molto rommosso mi dissP un srtnmo ~nv~nti a, (ma tela di Juan Gris: ,, E' belle,, U'l pit– tore che sapeva quello che faceva n. DANlEL R. KAIINWEILElt. Premio acquisto e Parla– mento> di L. I.000.000, ex aequo allo scultore Marino Mazzacurati {Premi Senat.o) ed al pittore Ennio Marlot– li (Premio della Camera); Premio acquisto Società Caffarel Prochet di Torino di L. 350.000,al pittore Fau– sto Pirandello, e Premio acquisto FlAT di Torino di L. 350.000. al pittore Dome– nico Cantatore: ambedue con assegnazione dell'open1 alla Galle1 ia Internazionale d'Arte Moderna di Venezia; Premio acquisto Irradio di Milano. costituito da un ap– parecchio televisore del va– lore di L. 480,000, al pittore Alberto Ziveri; Premio ac– quisto Banco di Roma di L. 400.000, al pittore Piero Martina: Premio acquisto Società Davide Campari di Milano di L. 400.ooo al pit– tore Mattia Moreni: pre– mio acquisto Giuho Einaudi Editore 'Forino di L. •lU0.000, aJlo scultore Pietro Consa– gra; Premio acquisto Socie– tà Ceramiche Richard Gi– nori, Milano, di L. 400.000 al pittore Ernesto Treccani; Premlo acquisto Società Adriatica di Elettricità Ve– nezia di L- 400.000 al pittore Onofrio Martinelli; Premio acquisto SAVJAT Venezia di L. 400.000 ex aequo al pittore Pompilio Mandelli e allo scultore Sandro Cher– chi; Premio Commissariato per il Turismo di Roma di L. 250.000, al pittore Emilio Vedova; Premio Rai-Radio– televisione Italiana Roma di L. 250.000,al pittore Mau– ro Reggiani; Premio Regio- LYNN Cha.dwick: ,.'Occhio lnl crno,. ne Trentino-Alto Adige, Trento, di L. 250.000, al pit– tore Antonio Corpora; Pre– mio • Fondazione Francesco Tursi • di L. 50.000 da as– segnarsi ad un giovane pit– tore veneto ad Albino Lu– catello. La Sottocommissione ha proceduto infine all'ass,~gna.– zione dei nuovi premi che sono stati offerti alla Pre- stdenza della Siennate in questi giorni: Premlo di Il– re 100.000, per un pittore veneto a Orazio Celeghìn: Premio di L. 50.000, per un disegnatore a A n ton i o Scordia; Premi di L. 50.000, ciascuno per giovani pittori ammessi dalla giuria a Sa– verio Barbaro, FI'ancesco Casorati, Piero Glunni e Francesco Tabusso.

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