la Fiera Letteraria - XI - n. 29 - 15 luglio 1956

• Pag. 2 L A F I E R ,\" T E T T E R RIA ·---------------------------- TOBINO continuaztonc dalla 1. pagina) turaz.ione più completa di quella che è la sua inclina- 7.ione autobiografica e lirica, di quel suo tormentoso gu– sto di un'indagine interna at– traverso i meandri delle me– morie e degli affetti, di una dolorosa penetrazione (non diremo che vi è assente lo psichiatra, ma non in un 9eDSO soclo1oglco e positivi– stico, bensì in quello di una ricerca morale) nel fondo di intricati rapporti affettivi, nel groviglio più segreto del– le loro fermentazioni. Non è qui il Tobino dalla sensua– JHà accesa e pressochè sur– realistica dell'Angelo del Li– ponard, e nemmeno, nono– stante alcune parallele pre– senze effettive, il tragico e talvolta diabolico studioso– narratore delle dannazioni delle Libe,-e donne, non è nemmeno l'acuto e persino spietato iro~sta del Deserto della Libia; ma un Tobino le cui tracce sono, è vero, in tutti gli altri suoi libri: una certa sensibilità talvolta os– sessiva e decadente, il gusto dell'introspezione condotta si– no all'estremo. il macabro e il crudele che si insinuano profondamente nella materia degli - Uetti. così da lasciar · pensare a una sorta di roman– zo nero riinventato da una fantasia lirica puntuale al– l'este:-!!o nellè sue readoni, ma qualcosa nello stesso tempo di diverso e persino di più intimo e connesso a11a sua personalità. Si tratta di una storia o di una cronaca familiare, la cro– naca della decadenza e del– restmzione di una famigUa, i Biassoli, alla quale appar– tenne la madre dello scritto– re, in un paese della Liguria. Dal ritorno della madre nel- la vecchia casa, per morirvi tra ]e memorie di oscure tra– gedie che divisero i ~ratel- li in anni lontani. la mi– steriosa brace che per lunghi anni ha covato itt lei, ormai sposata e lontana. che ora torna ad accendersi di fronte alla morte. E in quella bra- ce bruciano altresl i ricordi dell'infanzia del figlio, una zia divenuta folle dopo la morte delle figlie, lo zio Osca- re («l'emblema, la disperata libertà che vuole la vita •l, scapestrato e reietto dal seno della famiglia sino al punto che il suo stesso nome non può essere pronunciato. l'in– trica,;si e ìo sciogliersi di an- - tichi enigmi, il risollevarsi di memcn,ie perdute. La poesia del racconto si affida a un POESIE di Paola De Martino * La poesia Parole, suono d'onda che persuade a uno scavare lento d'affetti e di memorie. Un desiderio di posare e compiersi in loro palpita dl silenzioso stupore. E come Lnquieto mare su fermi scogli placato ti muove un'ansia di perpet.uo moto verso un immobile so gno. * E la mort4> venne Entrava dalla finestra socchiusa la violenta ferita del sole. Sul chiaro viso si spegneva piano lo sfavillio d'un ultimo pensiero. E venivano a noi le· sue parole mormorate con quieto ansito. Dolce restò sulle labbra fermate, Ianciullesco e abbandonato, un sorriso. Anche la mano della madre, staccata era da lui, per sempre. * La favola d'oro O chiusa come un'anfora murata musicata, Indecifrabile frase d'un racconto ascoltato all'alba d'una mia vita. Perduta nel sole tra i sassi, lungo il vento di foreste appena violate, la raccoglie senza intenderla più, come una luce di stella riversata all'orizzonte della Terra, questa mia sera lenta persuasa d'una compiuta sua pena. PAOLA de MARTINO La rivincita di Morand (Contlnua:ilonc dalla. 1. paglna) eccessiva fretta e senza una certi aspetti affine a quello assoluta necessità ha sapu- nostro di ie1·i o di oggi. Ne1- nario « Milady » nel volume to meravigliosamente ripren- la ricreazione della Cali!or– " Les Extravagants n (Gal- dersi. Oggi egli va per la nla del primo Ottocento quan– limard edit. Patis) la storia maggiore ed i più brillanti do Russia e Spagna vi con– di un cavallo e d"un ufficia- e promettenti fra gli scrit- Jinavano in una specie di de– le della scuola di cavalleria tori sorti in Francia nell'ul- serto fra il Pacifico e le mi– di Saumur degna davvero di timo dopoguerra: Roger Ni- steriose Montagne Rocciose, Merimée e di Maupassant per mier, Félicieo Marceau, An- in quella della Vendea e di la concisione, la delicatezza toine Blondln, Miche! Déon, Nantes all'epoca della Rivo– e la precisione del tratto, la Jacques Laurent fanno per luzioòe francese o del Perù magia dello stile. l'uno e l'altro verso capo a agli albori del secolo scorso Paul Morand scrittore è lui. quando lo splendido impero delb famig!Ja di Valery Lar- La rivincita decisiva PauJ fondato da Pizzarro crollava baud e Jean Giraudoux. A Morand l'ha presa con alcu- quasi d'un co_lpo_ al vento loro si apparenta non sol- ni lunghi racconti pubblica- della rivolta mdigena, non tanto per una comunità di ti negli ultimi anni ed ora v:i è alcun estes1~mo. Morand gusti e d'interessi dovuta _ad riuniti nel volume « La Fol- ha saputo coghere con un origini affini, alla formaz10- le Amoureuse » (Stock edit. sens? per~ett_o ~ella .~sura i ne in uno stesso clima cuJ- Paris) cui si deve aggiunge- particolari s1puficallv1 com– turale, ali' « aria del tem- re il pure recente « Hécate ponend? c~n essi un. Quadro po» ma anche più prof on- et ses Chiens n (Flammarion straordmar1amente vivo. damente ad una naturale edit. Paris). Cinque in tutto « Hécate » si svolge a Tan– t:endenza dello spirito aperto essi testimoniano di una for- geri alla fine della prima a tutte le manifestazioni dl za narrativa, una fantasia Guerra Europea quando la vita, al passato come al pre- concreta, un'originalità, una città aucora piccola godeva sente ed agli apporti artisti- eleganza dello stile e sicu- già I privilegi della zona in– ci, culturali ed umani di al- rezza d'espressione quali nel- ternazlonale e cominciava ad tri paesi. Accanto a Valery l'arte del racconto la Fran- essere un centro di leciti e Larbaud egli rappresenta eia negli ultimi decenni non meno leciti interessi Jinan– nelle lettere francesi del No- ne ha d'uguali. Parole di lo- ziari e d'intrighi d'ogni sor– vecento il vero europeo, lo de non eccessive riguardo ai ta rimanendo provinciale nel scrittore cosmopolita, a suo meriti di « La Folle Amou- fondo ed orientale nel ritmo agio in vari paesi ed in con- reuse », « Parfaite de Sali- quotidiano di vita. In sessan– tatto con diverse culture ma gny ». « Le Dernier Jour de tasette capitoli brevi e ta– profondamente 'attaccato alla J'Inquisition "• « Hécate » do- gliendi Morand presenta un propria palria e magari alla ve il singolare talento di caso di aberrazione dovuta regione pur rimanendo alle- Pau1 Morand giunto alla pie- ad una quasi stregata pas– no da qualsiasi limitaziòne na maturità raggiunge i ri- sione sessuale. Tornando a nazionalistica e provinciale. sultati più alti. Avendo fat- Tangeri a trentacinque anni Narratore d'istinto Paul to nei suoi confronti severe di distanza in un mondo del Morand appartiene alla scuo- riserve quando nel passato tutto diverso da quello che la di P'rosper Merimée, di ci sembravano doverose non aveva conosciuto da giovane Gobineau, di Guy de Mau- esitiamo a riconoscere oggi Spitzgartner, un banchiere passant. La sua forza come le non comuni riuscite. protestante che ivi aveva la loro è nel racconto. Ba- Tanto « Hécate » quanto i fatto le prime armi, ricorda sterebbe « Milady » e le no- quattro racconti de « La Fol- la sua furiosa passione per velle di « Ouvert et Fermé ie Amoureuse » sono imper- Clotilde, una giovane ed ele– la Nuit » a dargli il primo niati sulla pazzia dell'amo- gante signora della società posto fra gli scrittori fran- re cioè sull'illusione e l'esal- internazionale, che calma ar– cesi di racconti dell'ultimo ta~ione della passione amo- moniosa e quasi passiva du– mezzo secolo. Ma Paul Mo- rosa nelle più diverse forme rante il giorno si trastorma– rand che fra il 1930 ed Il e sfumature dalle aberrazio- va di notte in una menade 1950 ha visto impallidire il nl del vizio al sentimento perversa ossessa da viziose suo astro in seguito alla pub- incandescente e puro. Pur visioni che come la dea de– bllcazione di troppi libri spingendo fino in fondo l'ana- gli inferi lo trascinava len– pensati costruiti e scritti con lisi delle passioni e sfioran- tamente verso la perdizione. do pericolosi abissi Paul Mo- Il giovane sfui;gito per mi– è dovuto ad una misura per– fetta ed un coraggio che è del vero artista ad affronta– re situazioni perlgllose sen– za esitazioni conservanc:Jo una nota di leggero humour co– me preziosa vnlvola di si– curezza. In « Parfaite de Saligny » interveni;ono altri elementi. L'esaltato amore di Loup de Tince per la bella e fortu– nata vicina, compagna di giochi d'infanzia che non ha da allora più avvicinalo, e la morte terribile che lo uni– sce a lei durante le orrendi « noyades » di Nantes sotto il Terrore quando I veri o supposti avversari della Ri– voluzione e specialmente i sacerdoti venivano stretta– mente legati in coppia e Poi gettati nella Loira, sono il filo conduttore di una nar– razione dove il clima rivo– luzionario fatto di leggerez– za all'Inizio e di crudeltà poi è rievocato con una penna acuta e sottile. Senza alcuna diretta od indiretta allusio– ne a quanto è avvenuto in Francia una diecina d'anni fa le analogie fra il passato ed il presente di Ieri divengono evidenti. La descrizione del– la batta.l(lia per il ponte di Nantes cui i chouans tenta– no di dare un disperato as– salto va annoverata accan– to alle più famose della let– teratura francese, da Sten– dhal a Merimée per la lu– cida inesorabile efficacia. E un grande ma meditato elo– gio. « Parfalte de Saligny n è nel suo genere una novella esemplare come « Le Der– nier Jour de l'l,-quisilion ,, ed in un altro reitistro • Ln Folle Amoureuse ». LETTERA D'ARTE DA VICENZA rand guidato da un gusto ed racolo all'abisso ne rimane a un tatto perfetti evita ogni lun110 tramortito incapace di nota scabrosa ogni compia- risolvere mai il mistero del- * cente insistenza. Laddove l'enigmatica Clotilde. tanti autori sotto l'influenza Morand è riuscito a ren– Consuntivo sul Calihano di Jean-Paul Sartre da un dere l'angoscia dell'uomo che lato del neo-realism o dal - si sa quasi stregato ed è co– l'altro si dilungano voleoi.ie - sciente di correre alla pro– ri in scene lascive ed auda- pria perdita senza avere la ci descrizioni egli suggerisce forza di liberarsi nppunto • Les Clefs du Souterrain n cl ha personalmente convin– to meno. li ritratto della ma– niaca Agathe invasa di un esaltato affetto per la ma– dre indolente e ghiotta che mal sopparta la sua vivaci– tà, ci è sembrato forzato. li finale dove dopo la tragica morte della madre Agathe si trasforma e si sostituisce a lei troppo ad effetto come in un l;ioco prestigioso nel quale Morand è passato mae– stro ma che rimane un fine a se stesso. « Le Dernier Jour de l'lnquisition » colla colo– rita evocazione di Lima du– rante gli ultimi tempi del go- * Successo di pittori e Incisori - Rassegne di classici del Sei-Settecento * di GINO \TOGAHA e sorvola ottenendo un !- per aver mantenuto intatta (etto ben superiore a quello l'incertezza circa la natura dei fotografi del vero. di Clotilde, per aver saputo Pure Paul Morand non è preservare il mistero. Que– mai astratto. di volta in voi- sto vale anche per « La Fol– ta rievoca un clima ricostrui- le Amoureuse >) dove il ri– sce un ambiente scegliendo cordo della alquanto leggen– con cura le note incisive i daria vicenda di un'antenata colori atti a dare risalto al bellissima e folle nelle fo– quadro. Forse per questo reste d,;lla California otto– ogni racconto oltre a ren- centesca con un priucipe rus– dere con allucinante eviden- so esiliato dallo zar salva za un caso angoscioso di amo- per contrasto dalla morte rosa follia ricrea nel tempo una giovane spagnola duran– o nello spazio un momento te la Guerra Civile. Se il particolare che tutto concor- racconto è artisticamente va– re a rendere lndimenticabi- lido e suggestivo come uno le, singolare eppure sotto dei migliori di Merimée ciò verno vice-reale spagnolo, l'ombra cupa e terribile del– l'Inquisizione in quelle lon- tane terre sopra vissuta a se stessa e la raccapricciante fi– gura di Don Esteban, genti– luomo colto moderato ed au– stero durante il giorno, visi– tato e tormentato di notte da orribili incubi ance!-trali di origine inca è fra i rac– conti più singolari nel fondo e nel contempo rifiniti nella forma che da molti anni si siano letti. rapporto di sottilissime evoca- 111 una nostra zeth.Ta da Vi- Padoa. partecipante a varie vese vantò un tempo in Italia. zioni che legano attormo alla cenza cli alcuni mesi :!a, sul fini- Biennali veneziane, in cui la L'interesse che rivestiva la col– figura della signora Maria. re del 1955, lamentavamo il fat- lezione di Guidi era rivissuta lettlva, oltr~ che dal confronto la madre ohe ogni gio,·no di to che la • Galleria d'Arte mo- con una personale concezione delle singolari personalità arti– più scende verso le rive derna », aperta illtomo al 1951 di quella sintesi figurativa che stlche del cinque espositori, na– di un R•oe arcana. i ricordi dal gruppo del «Cal.ibano » e Guidi stesso ha condotto nelle sceva dall'esame del rapporto del figllo: « Mi mettevo a che per_oltre due ~i era stata sue uit~e •marine» all'estre- con la tradWone, dalla misura parlare, laceravo i ricordi che nella città pallad1a'?a _vessilli- m~ lirrute, del concreto, al con- con cui i cinque (tre al di sotto da bambino mi si erano im- !era delle espress1oru più avao- fim con I astratto. Laura Padoa dei trent'anni, Planezzola, Sa•– pr si come uno stampo di zate delle arti figurative con- esponeva paesa~gi maru:ii e fi- tori, Tasca; gll altri due, Pari- fu o. immagini lontane temporanee, tenesse troppo a gure nelle quah la sobrietà ri- Di e Petucco, nel pieno vigore 1--------------------------, I . ' lungo chiusi i propri battenti. gorosa del disegno, la pulizia della maturità) hanno saputo Gli allori della giovinezza iinpallidiscono accanto a queste vittorie della maturi– tà. Ma da « 'l:endres Stock » a « Ouvert et Fermé la Nuit » attraverso « Milady,, fino ad • Hécate » e « La Folle Amou– reuse • si ritrova guaTdando bene lo stesso scrittore di una leggerezza inimitabile perchè è grazia ed intelli– genza soffuse in un'Ironia che signc•rilmente attenua ogni punta troppo crudele. Scanzonato ed originale Paul Morand pur avendo per un certo periodo di tempo pro– digato con eccessiva larghez– za I suoi beni va certo an– noverato fra gli scrittori più significativi della Francia durante l'ultimo trentennio. Lasciando cadere molto ma riunendo più tardi in un gros– so volume i racconti più riu– sciti si avrà l'opera di un maestro dell'arte della no– vella. Non vediamo davvero chi fra i suol contemporanei in Francia potrebbe In que– sto preciso settore stargli a pari. e. !)ree se! m1 sorgevano con Poco più tardi la galleria fu del colore a campi ture modula- Inserirsi nella tradizione nove– g101a e 1ns1~e dolor«-:, ero riaperta con una raccolta di col- te, si associavano ad una eleva- se tentandone un rinnovamento. avvolto e .v:mto ~al piacere lezionisti locali comprendente la capacità di rappresentare un E' UD problema, come ben scri– d_ella verità, spietatamente opere di Afro, Luigi Bartolini, mondo psichico infantile di rie- ve Magagnato, di « cultura e di nvivevo ciò che era _stato». Campigli, Guidi, Maccari, Mo- ca suggestione. Altre personali civiltà» e i gtovani artisti mo– La ~orte deUa ma?Ie evo- randi, Santomaso, Semegbinl, sono state quelle di Franco strano di intenderlo cosi ten– cata m una dimensione ele- Tosi interessante raccolta e in- Flarer presentato da Neri Pozza tando di risolverlo con uno spi– giaca « l'a_ffanno. ~u compa- dicativa per alcuni degli artisti e di Antonio Fasan; pittore rito rilormista assal prossimo gn'? delle _un~ag,ru de; B!as- rappresentati, come Afro, San- smaliziato, di natura composita alla rottura degli antichi sclie– soh. sul nep1logo, sull ultimo tomaso e Guidi, ai fini del pro- e di estro rattlnato Il primo, Il mi non più vitali. La collet– addio. Mi accorgevo che di- cesso formativo, di evoluzione secondo di una sensitività e-a- tiva dava Il segno di un aggior– stinitueva le scene. I giorni O di trasformazione, della loro pillare che avvolge in un'atmo- namento estetico elaborato e erano stati tanti, ma alcuni arte. Inediti erano due oll di sfera incantata. metafisica. di nelle forme e nella tecnica, dl attimi. alcuni minuti. alcuni Maccari, esemplari per la pe- un colto semplicismo, di un ri- un ridimensionamento figurati– episodi, erano il risultato, ciò rizia cromatica e la incisività cercato arcaicismo gli oggetti vo che, pur non rifiutando lo– che era rimasto ... Queste im- della rappresentazione. Iniziò plì:l familiari perseguendo un talmente la lezione del passato, · d · t Jt ciel di si riporti ai gusti nuo,.i, alle magini non erano :icor 1.m~ con q_uesa racco a un o . Ideale perfezione cromatica esigenze di nuove espressioni figure che davanti a lei si undici mostre testè conclusosi nella minuziosa tecnlc-a con cui partecipi del costume e della muovevano, vive, presenti, la alle porte dell'estate. La gal.!e:la stende il color e accosta toni vita contemporanea. realtà così com'è in ogni se- ba condotto perciò una attività di magliante e luminosità in condo, e con in piìi la risul- contin1:1a durata sette_ !'lesi, com~ooe di vibrante llrl- Un impreveduto successo di tanza, il grumo, la verità, la con cnteri meno ambiz1os1 che smo. critica e di pubblico, che per farina passata al sottile se- per Il passato è di meno larga . t ti d Li fu~dl~oJ!.o~o ~ll~r~a vg![~ taccio di tanti anni». risonanza ma che le hann_ o _per- c1·slcno genMagna!~aptroe,senesaposerao ;.: i tenza d t _.. = nelle manifestazioni più clamo- E' a questa materia estre- messo =~ es s . igm osa collettiva cinque ceramisti delle rose (per esempio le cerami- POESIE di SARA MARZI "* Distanze Giace lontana la terra che ti toglie alle mie braccia Plumbea tristezza greve, sopra il mio spirito abbuiato. Splendido i! cielo delta mia terra e ardente il mio pensiero fuoco fedele acceso su un altare sconosciuto. La tua donna è qui ed attende e getta nello spa~io il richiamo soave. * GIACOMO ANTONINl Errata corrige Poesie d Franco Mazzi * D. Franco Mazzi, un giovane chC' è stato segnalato in diser•I concorri letterari. pubblichiamo quattro liriche. le quali, per il loro clima elegiaco in c-ui la • morte • i> iL personaggio dcnnlnante. po~ono esse-re htte.,e come una testimonianza della ,u.a vita 1plrituale che qui, nel mondo della ventu:r0y non .si e.rterio-rizza ma pati.,ce trepida lo propria condizione come un la.bile avvenimento che prepara tempi incerti e angosciosi ln cui i1 poeta, per ora, 1 n sa vedere che un traofco e doloTO.,b fnterrooattt.:o fn. atte sa di esspre spiegato Questa testLmonlanza poetica slnceramente soffertn vuole essere oltreatttLtto la prova del suo inipeono con tratto nel cor10 del a ,ua esistenza morale: dl uomo e df poeta. Al di fuori di ogni ambizione ~•tetitn. Ra.ccolta In una pena che testimon ia. d ella sensibilità di una creatura dolor!"lnte cui ta. vita n.on ha ancora saputo da1'e una f'i spo•t• • * l>1·e~a,-i 11e1·noi~ mad1•e ! Vestita o lutto. lenta salivi nel tuo pPllegrinaggio duro, alla rlcerc8 dei tuoi morti. alla speranza IV'iva del bene dei tuoi tigli Ncll~ musiche di fantasia che solo i vo~ri cuorl udivano. nel trionfo dell'estasi del vostro spirito. io t.i rivedo! ,1adre. che nel dolore avevi la vita, t"he. spezzate lp catene delrillusione. che. bruciate le speranze. p0savi il tuo capo stanco sul mio petto. io ti rivedo! Cantavo per te la primavera. t'abbracciavo a farti male, bruciando le mie lacrime sui l:uOi capelli bianchi. Sussulta'Vi., mamma, fl,ssando il cielo d'oro. e serrandomi nelle tue braccia d isJ)'?rate. sussurravi piano: Dover mori.re ! * Sop1.•a la tomba di mio padre Riposa in pace, chè Il risveglio non Infranga l'illusione rimasta con la morte Vic!no a noi c'è ancora miseria e qui, accanto alla tua tomba. canta orgog!Josa ancora. Né croci, né angeli adornano il tuo misero sepolcro Solo del verde sl ostina a vivere In questo freddo mondo. tremendamente morto. Un ,-e1.·1.•ai * giorno, •l'im1)rOTÌSO Un giorno. verrai à "improvviso. nuda, irreale. come fantasma che vaga la notte Non 30 se nei tuoi occhi di fuoco scorgerò la tremenda iverità che l'uomo nasconde, e se dal tuo cuore saliranno al cielo note squillanti dell'anima che non ha pace. D[ notte ve.rral. Quando la luna sarà alta nel cielo, ravvivata dal brillio delle ste.lle. Quale nenia cauterai per addormentarmi per sempre? O le tue fredde mani s'affonderanno nel cuore. piccolo scrlgoo dl sogni per raggelarlo in eterno? D'improvviso verrai, quando la luna sarà alta nel cielo, ri.sohiaraodo i tuoi occhi di fuoc~ Raccolto e rasserenato dalle ombre notturne, uniche testimoni, ~arò pronto all'Infrangere di un sogno che ml è nato nel cuore. e che tu. nuda e Irreale, Il porterai nell'eterno. D'improvviso verrai, quando la luna sarà alta nel cielo, quando ogni sogno dorme nello scrigno rosso del cuore. * Tu nel dolore mamente poetica nella sua ed m 0 ~ c_"': 0 u:,rorm_ata al- Nove di Bassano. La fama dei che di Picasso), Incontrò la mo– carica di affetti che s1 affida le finalità_ ori~arie, prunaria- manufatti delle Nove legata stra t'litografica di Bruno Bul– la forza il vigore della nar- mente didattiche e culturali. a una tradizione plurisecolare, zaccbi la quale oUriva un ma– razione, ma anche all'intimo Abbiamo parlato recentemente ci dispensa dal tracciare un terlale più che su:1lflciente per rapporto di quel tessuto di su queste colonne della perso- profilo storico. Due rassegne un discorso di estetica figurati– ricordi con una lucida evoca- nale di una promettente pittrice impartanti organizzate a Bassa- va. In Bulzacchi la perizia tec– zione di immagini: il raccon- vicentina, giovanissima, Luciana no e a Vicenza nel dopoguerra nica. assai notevole, non è fi– lo si chiude con la tragica Sonda. L'aveva preceduta un'al- sono servite a testimoniare il ne nè limite, è il fondamento esumazione della salma del- tra pittrice, la veneta Laura posto primario che la scuola no- di una rappresentazione sog- lo zio Alfeo che lo scrittore ________________ gettiva della realtà I cui risul- ritrova miracolosamente in- tati, spesso ispirati poeticamen- corrotta, in una pagina dove ILPREMIO 'STREGA te, sòno di ordine pittorico e il dramma dei BiassoU si le plastlèo. riassume in una sua estre- '' Ad una collettiva degli al- ma e amanssuna pietà : lievi della scuoia di pittura di « Mentre camminavo, Alfeo Valdagno diretta da Angtolo si ripresentò con lo stesso (continuazione~alla 1. paglna) vi a 51, Pat_ti a . 31, e Troisi Montagna è seguita una mostra sorriso che un momento fa alla seconda votazione Levi conferma~a i suoi 29 · E qua71~ di stampe giapponesi del xvm avevo visto, con quel sorri- era dato per favoritissimo. do tra gli applausi di tutti. 1 e XIX secolo recanti la firma Assenza Chiede La mia do!c!ssima pazzia che tu ritorni. E' eterno il tempo nelle vuote ore senza ii tuo viso. Ptmge spietatamente dentro L'anima il desiderio. SARA i\lARZI Nel penultimo numero della Fiera Letteraria, per un erro– re di impaginazione, l'articolo sulJe letture teatrali all'Uni– versità di Genova è apparso con la firma di Giovanni Ca– leodoli. Esso è invece di Gfo– vannl Cattanel. Ci scusiamo con Giovanni Calendoli e con Gio– vanni Cattanei per l'involon– taria sostituzione delle firme. Un giorno, non 'lledrò piì:1 le foglie rosse del lichene, e Il grigi~argento degli olivi si perderà coi sogni nel fuoco rosso della morte. Tu nel dolore. anima di me ti perderai oel cielo. alla ricerca di Lui. dbe ti rinnoverà quegl"anni spersi nel gloco della vtta. FRANCO 111AZZI so cosi malinconico e consa- All'inizio degli scrutini la P,'.':.,5,.elntie dopo L'abbraccw dei maggiori e più noti maestri pevole che ebbe per tutto il folla che al assiepava attor- "''":" e di A?" 0 rta_ Bellcmcl, di un'arte che grande influsso pranzo al matrimonio di mia no a!la lavagna dove Renzo ?utdo ALb_erti gli conse_gnò eserci~ su g I i impressionisti madre. Al pranzo, alla scena Tian segnava le varie fasi L assegno di un mitlon~ ci fu [ranceSJ: Hirosblge, Kuny_osh:i: finale. all'addio di quelJa fa- ogni cinquanta voti sc,-uti- res~a a~torno _a lui d1 amtcl Utam~ro, Toyokuni Infine il Cl– miglia che viv,:va da diversi nati, non nascondeva il suo e_dt estimaton per ra!Legrar- clo se .concl1;1so con due ma– secoli .e poi si diradò, fino a nervosismo, ma Bassani SC/lt- st. Molti furono anche atto:~ nlfeshwonl didatti?he organiz– spegnersi il giorno prima con tava rapidamente in testa, n? a Petront e pan,e a piu zate. in collabo:az1one con la mia madre con mia madre g •i d p t oni L'esito fl.- d un? che U numero _dei voti Bibhoteca americana CU.S.I.S.) h d . B.· li . ta se ut O a e r ·. . raggiunto da quest'ult1mo fos- di Bologna: la prima forniva LA 1B II IBLIIOTE<CA * CADlJTA DEL TITANO S e . e1 iasso era 11mas nale se_gnava la vittoria del se un'indicazione più che una documentazione del nuovi 1 ultima ». primo con 119 vot,, mentre esp!icita del valore di un'ope- concetti di razionalità e funzlo– FERDIN>'\NDO VU!DIA Petroni saliva a ?9, CaTLo Le- ra, un'indicazione, diremo, oalità che regolano l'edilizia La caduta del Titano di Gou- tellettuale. In realtà Gorin moglie M-arie, _ fatua e senza zialmente ingenuo e ramanti- di un • Gigolo •, Cheri, gio- per Le giurie deg!i altri pTe- privata e di pubblico interesse zenko, edito da Baldlni e stesso, massimo rappresentante problemi, ha amato a suo mo- co, che finirà per ridursi sul vane figlio di una mondana Lettera a N oventa (continuazione dalla 1. pa.clna) to, se oggi che i tempi sono cambiati, e sempre più vivo si fa il desiderio d'una poesia che serva non sol– tanto a consolarci, ad accettare rasseg.natamente gli eventi, ma a prendere coscienza del nostro destino, af– fermo che il tuo libro è l'unica voce di rlnnovam<?n:o poetico levatasi con perentoria sicurezza dai grigio e indistinto orizzonte delle nuove generazioni. Perchè, ma questo discorso resti fra me e te, al rinnovamenti tipo Rocco Scotellaro non credo affatto. dato che sotto l'intenzione realistica è facile scovare le tracce d'una origine e d'una formazione all'ombra degli ermetici. Di buone intenz.ioni, purtroppo, è lastricala la via che mena all'inferno. Cosi almeno dicono, cantilenando ar– gutamente, i vecchi deJla nostra terra veneta, dove per l'autunno spero vivamente d'incontrarti, nella speranza di farti apporre uno straccio di dedica sulla prima pagina ancora bianca, e riparare quello che resta un tuo peccato verso l'amicizia. Tuo G A. CIBOTTO h d . -'b itl I li St ti U t Castoldi. della cultura sovietica soffre do il marito ed è persuasa lastrico e soccombere sotto il amato fino all'adorazione da mi c e saranno istn 1L ne, neg a n ti attraverso la E' un nuovo libro di narra- ln sè una dura I tt t ' t · · b h' 1· l' bb' di · · L corso deUa stagione che Lo riproduzione :fotografica di abi- t1va sul dramma dell'1nd1"vi- che il reg·1me loo ra1·t'1·enane op pr1lu- c e a11c eg l a ia amata, 1>eso sgraziati eventi. ea, mondana anche lei, assai s t t t I zl i non avendo disdegnato per suo Con un Indovinato artlfizio di più anziana del giovane. E' _tr_ega apre con an a au o- 8 on · fabbriche. scuole, 1sti - duo nel clima etico-sociale colo proprio per i lieviti di conto di cedere occasionalmen- impostazione, Paul Vialar. au- un amore strano e torbido in rita. tutl di ass!S t enza e PeDSionati, dell'URSS. nella costrizione idealismo che suscita nelle co- te all'avventura. Ma la vita tore di questo romanzo, noto cui il giovane trova, non può Ma quest'anno, per La pri- tutte_ opere p~e~ate ? segna- collettiv1stica e livellatrice del scienze dei giovani. Incaricato del signor Dupont era in realtà in Francia, oltre che come nar- fare a meno di ricercare an– tn.a. volta lo St:rega eTa ac- late in concorsi. Ricordiamo per regime sovietico. Un libro di di sorvegliarlo, Nikitov ne pro- diversa, poichè un'altra donna, ratore, anche come fortunato che dopo il matrimonio con compagnato anche da un pre- i suoi notevoli valori decorati- intenzione che ha tutta l'aria voca l'arresto, ma è cosi viva interessata e scaltra, Jeannine drammaturgo, è riuscito a co- una ragazza d'onesti costumi, mio • opera PTima • i cui giu- vi e per la fedeltà al princi- d'essere esemplato su reali dati in lui 1-a suggestione di quel- Fréjoul, l'aveva interamente struire con mano felice un ro- il soddistacimento della sua dici .sotto la presidenza di pio wrightiano, •la casa nella di !atto, come una !estimo- l'anima (egli ha ormal risolto dominato, tessendoeli attorno manzo psicologico di buona istintività un po' primitiva e Atberti, erano i premiati del- natura. la natura nella casa», nianza viva. Con grande senso in sè ogni dubbio in una lu- abilmente una rete che dove- fattura, un romanzo non pre- animalesca, la sua vitalità !e precedenti edizioni. Anglo- la villa lacustre di Ricbard J. drammatico ed acuta sensibili- mlnosa certezza), che l'uccide va perderlo. Per lunghi anni, tenzioso negli assunti, ma di •man iosa di piaceri. Alla fine letti lesse il ve,-detto di que- Neutra. tà psicologica, l'A. narra la in cercere, come per soppri- pur resistendo al desiderio di indubbio interesse. Nella tra- del primo racconto v'è solo un sta straordinaria giuria: Eté-- La seconda mostra, compren- spregiudic~t3: ,avventur_a di mere . l'oscuro richiamo ~ella lui, ostinatamente fedele al duzione italiana, il libro è edi- presentimento di luce umano . z Mi tt 1 dente quaranta esemplari ripro- Feodor N1k1to,, un giovane propria coscienza. Nominato suo uomo, Jeannine era riusci- to da Gherardo Casini di Ro- nel giovane, ma nel secondo mtre olla per nue o a - d . ni rJ . d 11 w intellettuale ambizioso, che, peraltro Accademico e inviato to a tenere in pugno François ma nella collana del Romanzi racconto si realizza pienamen- l'in(erno. L'!7-ssegno di lire y ~f Gr! ~c 0 &cie~ • a~e~a rinunciando alla sua llbertà di in missione oegll Stati Uniti, con la prospettiva d'una vita io dell'Ambra. te in lui lo schiudersi della co- 300.0~0 passo nelle mani di l'i~tento Ji ol!rire un' ra Ido cos~1enza, trova nella • mec- l'accompagnerà però la consa- comune, spossessandolo da ul- • • • scienza alla considerazione del un giovane in abito da sera uff' . t .Il t ~- canica • strutturale della so- pevolezza della propria condi- timo con l'aiuto del socio di Nella stessa collana, in que- dramma della vita. E' la guer– t · "d i t ' ma s ICJenemente 1 us ra ivo c1età sovietica le possibilità zione di uomo perduto la con- lui in affari, l'equivoco ebreo sti giorni, dopo «Gigi•• un ra, a quanto sembra, l'evento tmi 0 • :" 0 • SI ass _cura, n= excursus a_ttraverso quattro se- ideali per una rapida carriera. sapevolezza che la su~ ascesa Libert. Anche I figli di Du- altro dei plù noti libri di Co- esterno che ,uscita io hu que– te!Ligentissimo. BelhsS!me, e coli di pittura americana ad Sfruttando la ragione poli- e l suoi successi segnano solo pont, la cinica e spregiudicata lette, la prestigiosa scrittrice ste •opite energie spirituali. legantissime dame si passa- iniziare dai cosiddetti primitivi tica ordisce i suoi accorti ma- la su-a definitiva caduta. Denise il ribelle Roland, con- francese scomparsa meno di Comprende allora d'aver ama- vano, sfogliandolo avldamen- del periodo coloniale, per lo neggi, e cosi, autoelettosi sto- • • • lusamente ansioso di giustizia due anni or sono: Chérl che to sempre e solo Lea e quan- te t! suo • gettone •. docu- piil ritrattisti legati alla scuo- riogra!o della rivoluzione, ot- Il signor François Dupont è sociale, si erano posti contro risale a trentasei anni or so- do la ritrova vecchia e ormai mento, si diceva. di una !et- la inglese del Sei-Settecento, su tiene una cattedra universita- morto per un collasso cardia- il padre, sebbene trovassero in no. Esso si compone in realtà inibita all'amore si uccide. temtura Libertina e incendia- su fino ai contemporanei, allo ria e poi il Rettoralo. Ma un co: amici e familiari ne se- lui un'affettuosa e liberale di due racconti lunghi. •Chérh Ritroviamo ancora m questi Tia curiosissima. Po! chi si a,trattismo di Arthur G. Dove, altro scrittore lo sovrasta con ~uono il feretro riandando alle comprensione. Cosi s1 disegna e • La !in de Chéri •. legati, racconti i personaggi cari alla pr~cipitò alle danze, chi si al realismo magico di Andrew i_lsuo. ascenden_te sp!ritu 1 ale, ed vicende dei proprio rapporti la vita . • reale•. dolorosa e oltre che nella figura de1 pro- scrittrice d'oltralpe, il (.uo stile appartò aL Museo Etrusco. IL Wyetb. e_Gor1!', che gli a_dd1t9:I aut~n- con l'uomo e retrospettivamen- grigia d1 quest'uomo, la vita tagonisti, anche in una conti- personale gioco era fatto. GINO NOGARA t1ca missione di hberta dell ID• te a tutta la propria vita, La d'un povero borghese sostan- nuità strutturale. E' la storia G, Gr •

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