la Fiera Letteraria - XI - n. 8 - 19 febbraio 1956

Pag. 6 LA FIERA LETTERARIA Domènica 19 febbraio I956 OLTI~E LA STOI~ IOGRAF.IA UF1~IC.IALE * Mille anni di storia veneziana Ton una semplice cronaca municipale, non le vicende di una «polis» per quanto va ta: ma un itinerario luminoso, di ampiezza europea e mediterranea Singolare è la fortuna della storia dl Venezia. La mancan– za di qualsiasi elemento miti– co nelle sue origini e nella sua prima nffcrmazlonc, e la peculiarità stessa del regime politico che si è dato - dopo qualche esitazione in!Zlale - tino dal pl'lmts.siml tempi, ed nl quale tenno fede Imo alla sua scomparsa, hanno impres– so alla storia veneziana quel carattere renllstJco che sem– P re mnn tenne. * ria di Venezia che tenesse conto delle attuali esigenze FABIO FAILw\: Via Latina Nessuna. o pochlsshnn, aura di leggenda, nel racconto del– le sue origini. a parte quel tanto di Ingredienti agiogra– fici che era allora necessnrlo; e nemmeno alcun carattere aulico. La stessa cronaca del Diacono Giovanni - operru1te nell'ambito de} secondo Pietro Orseolo - pur mirando alla esallazlone di una !amiglln che - sull'esempio di altre (Partcipaz!, Candi ano l ten. terà la trasformazione della ducen elettiva in padestl\ ere– ditaria. In d!nasUn. non si può dire cortigianesca: ed hnper– scmali sono Je altre più anti– che fonti <Cronaca alllnate Cronaca gradense, etc.). E talè unpron ta rimane anche a tu l– te le altre fonti cronarh!st!– che che. pur comp11ate ad ope– ra di particolar! e. a ,·alte. con speciali riguardi ven:o l'una o l'altra lamlglla patri- LA Vll ftVADIIIE;, 1 A1ilLE Jl'ARTE *· Il discorso insoluto dellagenerazione di mezzo DI ~AURO INNOCENTI zle. non hanno. nel loro com– plesso, alcun spiccato caratte– re di parz.talltù. Ed anche quando un Doge, Andrea Dan– dolo. si farà cronista della sua Patria. rlmarrà fedele R que– sto principio. Cosi, mentre. In altre cltlA la storia locale (forse latta eccezione per Firenze comu– nale) farà perno 5Ul Signore e sulla sua famiglia. sul Prin– cipe. affermatosi doml:rntore sulla rovina delle liberti, co– mw,all e le gesta sue e del suol daranno motivo di esal– tazione prosastica e poetica agli storici cortigiani. a Ve– nezia. anche le maggiori Im– prese. come quella della IV Crociata. che dà alla Repub– blica U suo avvio imperlale, hanno un'eco 1mpel'60nale nel– le Cronache veneziane e. se vogliamo sei<Ulreli Sir de l'Ost Il veèchlo Dandolo. destinato n riposare in Santa Sot~a. dob– biamo ricorrere a due storici francesi. 11 V:lllchru'duIn ed li Clar,v. Al seguito del Doge Jeg– iz:cndario. che porta V cnczla a Bisanzio. non c'è, fra l vene– ziani, uno storico ufficiale: o !orse quella che. agli stranieri sembrava impresa !uor del co– mune, al Venezlan!. avvezzi dn secoli a battere le vie dello Oriente, poteva sembrare or– dinarla ammlnlstraz!one? In francese è pure quella cronaca di MarUno Dà Canale che. evidentemente, per la lingua in cui era scritta. doveva es. ser rivolta più ohe al pubblico veneziano (fra U quale non risulta che essa rosse poi tan– to diffusa anche nei ceti più elevata) a quello Internazio– nale. dove J1 francese era un po' Il tramite linguistico co– mune. Ed anche queste fonti t.ro– vano, naturalmente, un limite di difl'Uslone nella tradizione m=oscrttta (e lo scarsissimo numero del loro esemplari. ora esistenti nelle Biblioteche. no- Si suole Indicare, e no_n del sterpi, gli anfratti di Ennio meriterebbe. Un'arte viva, In- ~tre e straniere. ce lo prova). tutto, propriam~nte. c~:m11ter- Merlotti testimoniano di una telligente. colta, giovane, tanno Ol qui una scarsa, lncomple– mine. « gene:az10ne _d1mezzo>) ricchezza pittorica e di una di lui un pittore ricco di qualità ta conoscenza.. anche presso 1 quegl1 artisti I quah, n~n sol- suggest!one poetica che pongo- poetiche; la bagnante è un qua- contemporanei. della storia di tanto per dati a.nagrafic1, ven- no questo at;'tista nel numero, dro dei migliori che di lui si Venezia. ed un frequente tra– gono do~o I costdetti maestri: non grande per Ja verità di co- sono visti. Giuseppe v1v:an1 di- visan1ento del suol avven!mèn– coloro cioè che partendo dai toro che sono consapevoli della pmge a grosse macchie figure li. ed una incomprensione tc– resultatl delle esperienze che ta propria rorza e che quella ado- ed oggetti che sono evocazioni nace di certi suol attejlg!a– arte dei metri. consegul si sono perano alla ricerca di emozioni dt un mondo infantile arricchi- menti, dovuti anche al !alto Inseriti nel v1vo della cultura nuove trasposte In chiare visio- to da una trasl!gurazlone con- che la stessa posizione della eur?pea e di quella. segnando- nl di !ntel!!genza. Nel cinque sapevole e sottilmente dolorosa: Repubblica la obbll~ava ad ne ti crinale, hanno presentito dipinti di Giovanni Omiccioli i cinque quadri con I quali è una politica su due fronti. lo la !lessiont e gli !mpennamentl. forte rappresentazioni dove l presente alla quadriennale ne Orientale e l'Occidentale, che Ess1 sono pittori i scultori temi si accendono m smalli, sono una degna rappresentazio- spesso poteva _dare lmpressto– tanto più per ~uanto Il loro in- quel che si acquista In colore si ne. R emo Brindisi ripropone Il ne di duplicità e di Inganno. senmento nel! humus della cui- perde di Intensità. ca.so della sua ultima mostra Col sorgere ed Il diffondersi tu~a europea_ è fondo e fecon- Fiorenzo Tornea, presentato milanese e della sua più recen- delia stampa, anche Venezia do, ma I nsultatt della loro da AIConso Gatto con un testo te personale alla galleria Ali-1 sente 11bisogno di mcU.cre nl arte sono spess? condlzlonaU a r,cco di r!lerimentt letterari, si bert di Roma, caso che G!or- propri servigi qllcsto Corm!dn– delle menti p!u pertlnent, la rivela anche qui eminentemen- 2 ; 0 Ka!sserllan ha largamente bile strumento di propag•nda; problematica della c~IW:ra eh~ te pittore maestro di accordi ènunciato e spiegato tn numero- e volle (\vere una sua i.::torlo– s! articola secondo _d1rez1oni dt- cromatici sott 11! che dichiarano si articoli sul Popolo di Milano. grafia ufficiale. SI !n!zla cosi verse quali I_matenall, le tecn!- nella raggiunta ingenuità della Il suo realismo cattolico è in- la serie degli storici ufficiali. che, le poehche. Immagine rappresentata un in- dubbiamente un punto Impor- che si apre con Il Sabelll- Clò che non esclude, al con- timo lavoro di scavo niente al- tante nella polemica ora in co (?) e dura fino alla caduta trano, quando genio cl sta che ratto semplicistico. Il Parco a corso nel campo delle art! l1gu- della Repubblica. questo si manifesti in espressio- Villa Sciarra più che ~li altri rative. Giovanni Romagn0ll, Per quelle stesse ragioni che m esatte e compiute delle più quattro dlptn'tt ma anche quei- Giuseppe Graziosi, Ugo Berca- danno - come si è visto - vive necessità dello .spirito e li. di Riccard·o Francalancia, sconi. sono tre ritorni che ci alla storiografln veneziana me– che preannunci modt, gusti e nella civiltà della composizione rallegrano: di Graziosi sono d!oevalc un carattere di lm– rnode della mente e del costume ancora una volta rivela il don0 esposti anche cinque bronzi. personaJltà, anche la nuova per cu~ possa capitare di ri- della chiarezza di questo artista Primo Conti espone tre sogget- storiografia veneziana tnodcr– trovars1 in forma ed elementi che per naturale istinto mette t: sacri nei quali tuttavia non na. non posta al servizio di che appena un dieci anni là ci In luce 11rapporto di traslll<U- è riscattata nè dall'Impianto nè un Signore. o dl una dinastia. parvero astruse complicazioni razione tra la realtà e l'arte La dalla materia la d!Cl!coltà del ma di uno Stato oligarchico. lntellettuatl. C'è chi lamenta 1a mostra de 11e opere de 110 scom- temi. Impersonale. mantiene nel suo mancan_za fra I nostri. artisti, parso Francesco Perntt! nelle un altro vecchio pittore del complesso. questa carntterlstl– ogg!. d1 una personahtà che suggestione poetica data dal quale varrebbe 1a pena si occu- ca che la salva-- In genere - d_!getto cl doni un quad_ro che quali « domina una particolare passe la crlt!ca, violando ma- dalln smaccata cortigianeria s1~ di nostro plen~ gr~dtm~nto colore immerso in una atmos!e- eari la schiva riservatezza del- e dalla lusinga adulatrice. sen– e_m armonia con il cluna mte; ra chiara, quasi palpitante» pa- l'artista, è Antony de W!tt, pi- za che ciò !m'ped!~a però del nore del nostro tempo, magan lesa le derivazioni di questo ar- sano di angine. residente a FI- tutto - ed è p!u che urna• che preannunci m~o stile ch_e Usta che Sl nutri dell'impresslo- renze, orma! ottantenne, che no -:- qualche traccia di par– ei sarà consono. Un artista _cl"':, nlsmo Giovanni Consolazione ancora produce opere eseguite iegg1amertto. che dl ~etto, e con I m_ezz, p1u Cesarè Breve !ieri Guido Pej'. con magistrale cura e sapienza Questa storiografia ufficiale sempllc, del! arte del p1ttore: I ron Luigi Alersa; 10 Giovanni tecnica delle qual! tanti giova- ha ancora sua Itmltaz!onc, nel pennelli, I colon e le tele, ci Donghi sono presenti In questa ni alla ricerca di nuovi mezzi senso ,che solo la Signoria (c. sappia ricreare quella emoz10ne rassegn~ con opere che 11 qua- di espressione potrebbero Jarga- per essa. per molto t.empc. 11 nella quale si appagano anche liii d . mente giovarsi Tutto un man- 1 Conslgl!o del Xl poteva met– te esigenze dell'intelligenza. nat::!° ~f 0 ;itto~e 1 1[ 0 J~~e,;~: do di silenzi e di bellezze si: tere a disposizione degli storie! Questo è un lamento superlluo. Franco Jurlo in tre opere rial- anima sottilmente nelle tele di Il materiale documentarlo scel– Vale soltanto quello che è; e de Witt che v!vdno In un'atmo- lo - naturalmente - con cri– oggi l'ar_te, gl! ~rtlstl. per. un~ ferma le aspettative che altro- sfera d1 surreale staticità. Leo- teri dl opportunità cont!ngen– necessaria funzione di osmosi ve avemmo modo di ~ugurarci. netta Cecchi Pieraccini espone te: e la stesura dcl1a narra– dall'uno all'altro clima intellet- Francesco Trombadon nel pas- cinque dipinti di •~graziata zione storica dove,·a rlcc,lcre tuale, hanno !orse bisogno di saggio a livello, si_esprime CO!} Cattura che ricordano Ja slngo- l'Imprimatur. mira nte a garan– crearsl una base comune dalla un ~ st0 e una misura di arti- lare figura di questa artista tlre eh'!, nulla vi los.s e d! dc– quale potrebl>P. scaturire una s_ta sicuro. I toni del colore ca- che ha avuto la fortuna di vi- trtmento alla Repubblica. DI espressione dell'arte più gene- llb_ratl ed eloquenti, la campo- vere In un ambiente eccezlona- più. specie negli storici urna– raie e non solo di alcune civi!- s1ztone svelta e serrata, ragghm: le di cultura e poesia. Ferruc' nlstl <Bembo. Narngero. etc.) tà. . tll. attraverso !_ntarst larghi d1 clo Scattola pittc-re veneto, an- è una soverchia preoccupaz!o- vl e taentò un ingenuo esca– motage storico, Includendo nel– la serie delle fonti storiche austriache. I documenti dlp:o– mat!cl veneziani più antichi Eppure. malgrado quesl.o cli– ma avverso, malgrado queste llmltaz!oo! ed ostacoli. un ve– neziano, Samuele Romanln, et dà la prima storia organica, documentata di Venezia. che non sia nè una aglografìa nè una demollzione preconcetta. e che faccia larga parte alla documentazione diretta. La storta del Romanln re– sta ancora. In alcune sue par– ti. pienamente valida. specie là dove tutto 11SUCCCSS!\'O la– vorio storico non ha ancora lllum!nato sufficientemente al– cuni angoli del pas.sato vene– ziano. Sulle sue traccie altri si sono posti e la conoscenza della storia nostra si è gran– demente approfondita. specie dopo la costituzione di quella Deputazione veneta di storia patria. che è sorta Intorno al 1870 appunto per coordinare e disciplinare questi studi e che og~! può allineare, a ri– prova di una ln!ntçrrotta at– tività .. oltre I~ serie delle an– nate dell'Archivio veneto. pub– blicazioni di fonti. esemplari per rigore dl me~o. e ml• scellanee di studi vari. SI veniva così accumuinndo 11 materia.le per lo storico chP av esse tent ato di riprendere 11vasto disegno del Romanln. rivedendolo alla luce di quella documentazione che ora si ren– deva possibile. essendo cadute quelle barriere che. Austria imperante. ostacolavano Ja consultazione diretta degJJ Ar• ch!vl. Ma !orse la vastità del compito. rivelatasi Intera pro– prio a contatto della riordina– ta ricchezza documentarla. sco– raggiò gli studiosi e li Indusse piuttosto a concentrarsi In ri– cerche e studi particolari, sca– vando In profondità: o Illu– minando solo 1 particolari a– spetti della storia venezia na. Entro questi limiti s 1 eb– bero appQrtl veramente !on- 1~1t1f::net!~im~~=r~~1ain~~af1 ~ rispondono nomi di storie! In– signi. Tutto l'orizzonte della storia veneziana si è venuto ampliando. SI è comprc30 che la storia politico-militare. la storia en panache. tutta « bo– gl!or d'armi e di COZZRlltl brRll– dl » non era che un aspetto della oomplessa vita di un po– polo rhe, nel suo m!llcnnlo di operosità. aveva creato una lnconlrontablle civiltà: che al– tre tnnnl!estazton!. forse me– no appariscenti. ma non meno sostanziali. avevano diritto di esser poste In evidenza; l'eco– nomln. il cost.t:me. le isUtu– z!onl, la religione. l'arte. la letteratura. le tradizioni popo– lar!. etc .. perchè Il quadro riu– scisse completo. Non sono manca te. anche recentemente. apprez.zati.<:.sime sintesi di storia veneziana (fra le al tre. quella del Cessi) che hanno come sottinteso. In co– noscenza e la valutazione cri– tica del vastissimo materiale elaborai.o da decenni ed offerto al nuovo (od al nuovi) rico– struttori della i;torla di Ve– nezia. Abbiamo detto al « nuovo, od al nuovi» ricostruttori. ma crediamo necessario insistere sulla parola «nuovi"· perchè quello che lu possibile = se– colo la. alla !nlzlativa wrag– glosa di un singolo. non lo sa– rebbe più O!!gl, e non tanto pcrchè manchi chi possa, per altezza di Ingegno. abbraccia– re tutto l'ampio panorama sto– rico veneziano, e lo possa pu– re efficacemente far rivivere. quanto pcrchè la ricordata complessità dell'assunto con le sue precise sprc!allzzazlonl. e– sclude - Rllrhe nel p1ù at– trezzati studiosi - la compe– tenza specifica In campi cosi diversi. che il Romanin, ad esempio. polarlzzaoo sulla sto– ria poli t!ca. ha del tutto tra– scura ti. sclentlfichc e delle molt<•pllc! I specializzazioni. L'Idea venne allora 1anciata un po' come la semente della parabola evangelica nella spe– ranza che trova.sse il buon terreno su cui !ruttllicare. e lo ha trovato. con accogliente prontezza e con gencro5a ade– sione. In quel Centro Jntt•rna– z!onale delle Arti e del Co– stume di Pala1.zo Grassi (a Venezia) che specinlmrnte lo anno scorso .con la Mostra di « Venezia viva» ha consaC"rato la sua piena veneziénltà. Mn le mostre p86Snno. e re– stano solo nel ricordo. più o meno labile. ma la nuova ini– zlntlva. promossa e sorretta dal Centro. inlende a.o.curarlo a Venezia ln maniera plu du– ratura. Cosi si è concretato 1 quei programma di una Storia di Venezia che comprenderà almeno 17 volumi In 4. gr r,c– camen te l!lustrn ti. e che an– drà dalle origini (anzi dalla preistoria) al 1866. L'ampiezza dell'assunto e 1e molteplici dll– ficoltll connesse (ed a quanti ne abbiano fatta nncne mml– ma esperienza. ben note) di un lavoro di collaborazione ranno prevedere la possibilità di pubblicazione di un palo di volumi all'anno. quindi la iniziativa si presenta proiet– tata nel tempo. Il che è Rll– che garanzia di serietà e di j ponderatezza. In realtà va tenuto conto del la tto che se - come già accennato - molto è stato studiato ed approfondito del• la storia nostra. vaste zone sono ancora scarsamente e– splorate e per queste zone oc– corre anche preparare 1 pio• nler! d!ssodator!. perchè gli anziani hrumo già raggiunto o passalo. l'età sinodale: luor di metafora. occorre stimola· re ed approntare forze gl0\'8· n!ll che possono sostituirli. Nessun'altra città ltn!lana (e forse nemmeno europea) può vantare uno sviluppo lineare nella sua storia come Vene• zia. per un m!llennio inconta– minata da conquiste od occu– pazioni strRlllere. mentre al– trove. ad un dato momento (pensiamo, ad esempio. M11a– no) cessa la storta autonoma della Città. per Inserirsi In quella di formazioni statali straniere dominatrici. mentre la Repubblica compie ancora per scco!! Il suo ciclo storico Indipendente. Recentemente ho avuto oc• castone di scriver.e (a propo– sito dc! «Milione» di Ma-reo Polo):•« Scorrendo Il Milione può sorprendere il lettore la lac11e adnttab!lltà del Polo a costumanze tRllto diverse dalle Occidentali rd a condizioni di vita tanto distanti: mw anche questo sl spiega nell'ambiente cosmopolita veneziano ch<' era ~~rrerd!sè r~i:rti~~!1"~tf c~;!: raccolte dnl venez!Rlll stessi nel loro ,·!aggi .o ad essi ap– porta te dagli stranieri. E3li\1A REYES: li dramma nel circo TORIA DI U A Pl1TRICE COLOMBIANA )f. Emma Reyes mc EN.R.1lCO JP.R.~A::'\..POILINI Nell'acceso dibattito - figuratlvtsmo e non figuratlv!smo - che agita le arti plastiche contemporanee ciò che interessa e rende vitale auesto dllemma è proprio Il vagllo delle opere, Il traguardo degli artisti In competizione. Se nell'arte non-figurativa degli attuali pittori e scultori è Insito il germe vitale del tormento creativo che cosa p0ss!amo dh·e degli artisti figurativi .che ancora si attardano intorno ad esperienze già scontate presso la grande tradizione del passato o presso un passato-presente? Nella fiera delle arti, che si celebra ovunque con un •crescendo> incalzante e preoccupante <fiera della quantità, so– prattutto) chi emerge? L'Incontro singolare. per noi, con una altrettanto singolare artista et Induce ad alcune considerazioni: Intendiamo parlare di un'artista che giunge di lontano, dal )fare delle Antllle: di una pitrrice colum• biana. Generalmente noi europei abbiamo stra– ne prevenzioni - talvolta addirittura di origine scolastica - circa gli artisti d'oltre Oceano, siano dell'America del Nord che del Sud. Fatalmente l'emigrazione europea degli ultimi duecent'anni In quelle terre, ha !nvalldato Il sorgere di un'arte genuina, che si nutrisca di autentica tradizione locale. Le test lmonian,.e che cl vengono o!Ierte. oggi dalle Americhe - In campo arti– stico - arta < i11formel >, Scuola dal Pac•• fico, non dicono una parola nuova a noi e!ll'ope!. Anche le nazioni del Cenbro– America o delle terre che ebbero una millenaria c!v11tà precolombiana - quali le Azteke, le Maya, le Incas. le Chibeha - non hanno recato alcun nuovo potenziale plastico-figurativo prlruigenio. La pittrice Emma Reyes - autodidatta - viene all'arte attraverso la vita sel– vaggia e primitiva delle foreste vergini del Paraguay-. ove ha vissuto I suol primi anni. La natura prepotentemente aggres– siva ed esuberante di quelle terre. gli abitanti aborigeni. col loro carattere di prtmord!alltà di tipo e di costume. hanno lasciato una profonda eco - d'Immagini, di ricordi - In Emma Reyes. Dall'Argen– tina passa nel Messico, poi negli Stati Uniti, Infine eccola In Europa, a Parigi, ove afferma la sua personalità di artista originale presentandosi con successo al giudizio di un pubbl!co senza prevenzioni ma altrettanto difficile. L'arte di questa pittrice è elementare e raffinata al tempo stesso. e comunque si rivela profondamente connaturata con la sua terra e la sua razza. La sua • for– mazione plastica•· però, è complessa: il suo temperamento - autenticamente Istin– tivo - mira costantemente al valori es– Genztali dei tipi che formano oggetto della sua !spirazione, mira al carattere oriml– genio Insito nell'Indigeno di oggi, ch'è poi lo stesso del più lontano di Ieri. La lezione ol'fertale dai paesaggi nat!,i. da quegli abitanti, dal miti e dalle leg– gende precolombiane è sempre presente all'Artista ,le cui opere sono un ril!esso, espresso con un vigore che è raro riscon– trare nella lolla degll artisti contemporanei. Osservando le pitture di Emma Reyes non riesce difficile notare le caratteristiche formali della sua espressione - cosi in– tensa. llbera e vigorosa -, la finezza di Interpretazione del vari tipi, U plastico consolidarsi degll elementi strutturall. Al di là dl ogni assunto intellettualistico o puramente formalistico, la Pittrice narra le sue visioni con uno stUe personale, ove un linearismo incisivo (obbediente peraltro alla verità anatomica, nelle figure) ed una colorazione spietatameote esasperata si associano per rendere le immagini - quasi monumentali - di personaggi che sem– brano balzare, aggressivi, da un mondo Incantato. Ma In questa lirica espressione Il richiamo all'ordine plastico è sempre vigile. ENRICO PRAMPOLINl « Doveva essere Indubbia– mente nel veneziani di quel tempi un senso di cittadinan– za mondiale quale solo. !orse. nel romano antico o nell'In– glese vittoriano. Un quais!asi I'--------------------------------------~ registro del Senato. ad aper– tura di pagina. cl test!mnn!a la eccezionale ampiezza di que– sti orizzonti !ntemnzionall su cui spaziava lo sguardo del veneziani. Nemmeno Roma pa~ pale (cui era precluso Il mon– do Islamico e. per tanta parte. quello ortodosso) poteva. In questo, gareggiare con Ve- MOSTRE RO-MANE Carni.assi alla Medusa - Toppani alla Marguttiana • Sughi al Pincio Achil/i alla San Marco - Negri e Apolloni espongono alla Fontanella nezia"· ALLA MEDUSA sta sostanza sta li valore della un ca.so singolare. Non è a,c- Dun9ue, sotto questo asoetto, Nella pittura di Arturo CBJ'- sua pittura, da questa nasce la CQ,ltotra ! neoreallst! pure es- la stona di Venezia non è una massi l'elemento naburale si tra- poesta della sua pittura la quale sendo la sua pittura di netta semplice storia municipale, s!erLSCee si realizza In llgura- è colta, accorta, avveduta ma marca polemica, soprattutto tn non è storia di una polJS per zlon! di piena espressività colo- non soggiogata dalla cultura, cert<, grandi composizioni; ma quanto vasta: ma ha afflato rist!ca; espressività violenta, dall'accorglmento anche eeniale proprio In quello che sembrettb– ed ampiezza europea e medi- che può apparire Inconsapevole, dalla trovata anche intelìlgente. bero volerlo riammettere nel terranea. tradotta con una materia ag. gruppo romant.ico-reahsta il gio- MARIO BRUNETTI gressiva la quale Invece trova ALLA MARGUTTIANA vane artista manifesta la de- la sua cosciente soluzione ne, Toppanl espone 21 quadri nel bo!ezza della sua pittura. Sono Premio letterario de,· Laghi rapporto colore di netta luce e quali la sua natura di pittore opere nelle quali si perde una in quella placa l'immagine dan· ricco dl Impulsi natural! e !on- tdea non n utrita sufficlentemen- Ad iniziativa e cura di un Co- dole la ragione poetica che la tano dalle problemat•ch.e che te. e rl.su! tano grossi mozzetto– mttato sorto sotto 11patrocinio sostiene. La pittura di car- si ~!tana oggi nel mondo del- ni s oste nuti da un mesti,re della città di Como e del Comu- massi non è racue; I riiertmen- le arti l!gurative. ma ugual· scaltrito non sufficienti tutta. ne di Casap!ove d'Italia, è lstl- ti ci sono, palesi, chiari, ma lor- mente lontano da qualsiasi a.e-vi'!- a giustificarli. Mentre nelle tuito per l'anno 1956 il « Premio tunatamente !rlusti!icatl da una cademlsmo, si manifesta con un p!u piccole composlzionl, ad e– DI qui la necessità di un'am Ietterat'lo dei Laghi» aperto a personalità che ha saputo ren• linguaggio sciolto che si arti<» Sl'mpio. • allo sportello della mu– p!a collaborazione. coordinata tutti glt scrittori Italiani anche dere proprie le suscttazton! che la tn ?.One aperte nelle quali tua••• Mendicante a mezzogwr– e d!rettR entro un programma se residenti all'estero Il premio un certo genere di pittura può gioca la luce che circonda gh no», la compo.sizione più arti– ben calibrato che non trascuri Indivisibile è diviso in due se- aver procurato. Nessuno nasce oggetti della sua pittura. Una C<?!a4'I plani serrati _la materia alcuno degli aspetti che com- z,on!: L. 500.000 per un raccon- senza I genitori ed è legittimo luminos,tà fresca e st upita di pm vibrante ct=no v,ta a scene pongono la poliedrica vit3 ve• to Inedito che non dovrà supe- che un giovane si volga tntor• natura. potremmo dire po.st, m- che si realizzano SUI piano ~l– nezlana del passato: un lavoro rare le 30 cartelle dattiloscritte, no e veda e apprenda. Questo press!onista da vita ~ ques te l'arte anche se I pa~on! so– di équipe ln cui le parti si li- e L. 500.000 !)Cr un gruppo di 3 è successo a carmassi u quale opere che. nella loro dimenslo- no molti Quelli che vengono al- Juru!nlno vicendevolmente. poesie pure inedite. nella mostra romRlla documen, ne, vivono elementi che appar- la mente e i rlchlami palesi, Questo è il concetto !nfor- Le opere dovranno pervenire tata delle sue qualità premlnen• tengono solo alla pittura. non seml\re assimilati tn modo matlvo che prevalse quando. alla Segreteria del Comitato ti cli pittore si rivela personale da apparire quelli che doV'n'b- lra una ristretta cerchia di (Palazzo del Comune, Como> in Interprete ,di un motivo d'arte AL PINClO bero essere insegnamenti, moti- studiosi veneziani. lu dapprl- IO esemplari dattiloscritte entro che ha la suggestione dl una Alberto Sughi è un pittore V! di su.scita.zloni personali. Va ma ventilata l'Idea dl una sto- Il 15 aprile 1956. sostanza lnttma di vita. In que- romagnolo. di Cesena. Presenta ~?~~u~~"';:~...!lu, q::ies~ slmilaz!one e di resa felice, an– Con questa prospettiva. !orse tmte, fanno _dt ~ue st .0 quadro che nelle cinque tele esposte ne della perfezione ronnale troppo rosea ma sedu~ente, as- una delle voci piu nitide anche qui ripete con ;a tavolozza « dal (specie nel paludamento latl– sistlamo da trent'anni alle se- se non di gr~n C'?rp_o.Le favole ton! madreperlacei rilevati dal- no) più che della sostanziale quenze vane. tutte vive, dei più e le b~tta2lle dt Pippo Ri~o s1 1•a-ccento acuto dèlla pennella- aderenza alla realtlt storica. diversi spettacoli. Ma ciò non a_mcch,scono di ton~l!tà p,tto- ta che diventò espertissima at- Quindi la lunjla schiera de' fa che aggiungere, ove ce ne nche '?e! so~~ettl dt semplice traverso innumerevoli studi In gli storici ufficiai! di Venezia. fosse bisogno, al gusto della ri- lmm.agmaz,one. oiccole tavolette secondo un nel suo Insieme. se non del cerca, la speranza. ratta mag- Franco Miele con tre quadri l!l!Sto tmoress!onlstlco svilup- tutto trascurabile .al fine di g_,ore dalla necessità, di un ar- beli! di materia e di colore, giu- patosi a diretto tontatto col ve- una ricostruzione attend!b!!e t1sta che possa_rlassu!"ere quel- st; ~1 t8%llc:>,dimostra le sue ro»: una eamma di colori sen- del suo pa._ssato. certamente le espress1on! m puri elementi quahtà dt p1ttore colto e accor- sibile e viva. va usata con molta cautela. di poesia che sti!!stlcame1;te ed to. Il giovane Sergio Rom!tl Con le seenalaz!oni di Carlo cn Integrata con quelle font! artisticamente. travahchi 11pro- nelle due nature morte esegui- Mattloll. Felice Ludov!s!. nom,... cui essi non potevano accede– prto tempo_ nassumendo 1• quel- te secondo un mo~ulo di a.strat: njco Spinosa. Romfl'o Oaneo, re e che ora et sono operte. lo passato e preannunc,ando t,smo llgurat!vo m toni chiari abbiamo esaurito un Jun~n cam- La caduta della Repubblica quello futuro. Dobbiamo dire e di materia ricca, riconferma m•no attraverso 32 sale di oue- e che non spalanca gli archivi che nessuno degli artisti del II. merito che dalla critica. ~h è st~ Settima Quadriennale. Nel veneziani. ma. purtroppo, con- -,.-,. 7T:J» ~I~~ J[ ]['][' ~ L Jl À' ~ .l[ quali parlammo nel preced_ente g1à st~to nconosc!uto. I cinque orossimo articolo parlnemo del- trlbu!sce anzi In parte, alla ~ ~ JL .::311 JL ~ ~ .;.. 'SS che se vorremmo metterlo In guardia contro questa !act!ità che potrebbe risultare dann06S alla sua dote nà turale di pit– tore capace di bella materia articolo e nessuno di quelli del quadri dl Carlo Corsi. 11pittore la scultura e ln quello della ,,... loro dispersione) apre !a SPrle quah oggi parleremo 1\uò esse- bolognese nato a Nizza nel 1879, euente de~ll astrattisti e del delle storte polemiche della * re ind1cato come !I nsol,utore sono una palese tesllmonlanza neo-realisti Repubblica . .ma55lma. Ira tut- della nostra crisi, come l epico dt questo artista non abbastan- · te quella del Daru G . H ' • AL lniz1atore di una _nuova era, z:i noto quanto 11 suo valore MAURO 1/lòNOCENTI Poirhè gli affossatori della 11 li s e.p p e o e rt..._ LA SAN MARCO anche perchè. se ciò Cosse. ac- ________________ Repubblica aristocratica. I Amilcare Achilll espone 71 dl- cadrebl,e senza rumore e !orse Francesi. avevano giustificato pintt di piocole dimensioni, e,;e- non cc ne accorgeremo nem- LIBH I D'ARTI::, il loro operato come atto di gulti con un gusto troppo grl- meno. ◄; giustizia storica. per mettere g,o alla tradizione e un valore Proseguendo la visita alle sa. - fute ad un regime che usur- cromatico di pretta nascita to- le della quadriennale, dopo le pava il titolo repubblicano - W nale. Certe marine adriatiche e aspre immagini di Nino Macca.- CESARE GNUDl e GIAN· R. Longht (1935); una blbllo- dicevano loro - per nascon- T tirrene. le Vllrie dizioni della n, troviamo Pietro Melecch!, FRANCO CAVALLI: Guido grafia annota le pubblicazioni dere Invece una feroce ollgar- di campagna romana respirano con cinque dipinti net quali la Reni, Firenze, Valleccht, 1956 sul Reru dalle "notlz1e att,. ch!a. ora .a tranquillizzare la GIULIANO AN T O G NOLI una serena e composta unità ncerca dl una unità attraverso _ 20 tavole a colori e 205 m nent1 all'arte del pitton " de, loro coscienza Inquieta, vole- cl) esecuzione. Il pittore, pu~ la scompos1ztone degli eleme,:>tl nero - formato 20 x 30, legato, Dtar, del Senato_, presso l'Ar- vano rintracciare. nel passato Le forme che Giu.seppe Macrì evoca dalla sua fantasia oggettiva dell'artista ma vengono compresi con intelligen- runanendo in un ambito di a.u- formal_i, giunge :<d un~ c?mpm- L. a.ooo. chiv10 di Stato dt Bologna, del di Venezia. la prova di quella e che crea con il suo ormai sottilissimo mestiere sòno za da, suo, « aflclonados "· • todida.tta, si solleva p,:oprto in tezza f1~urattva 1mprez10s1ta dal 155:;.1635 fino alla "Galleria loro funzione di g!ustlz!ert sto- quanto mai fellci, legate come sono alla« memoria àrtisti- Il «mestiere» di Macrl non si cela dietro travestimenti virtù di una vena lieve ma pu- toni dei colore. Il bel volume sul Reni si ar• Borghese" di P. Della Pergola, riel. facendole II processo. ca», senza alcun legame oggettivo e che hanno la loro scientifici, che spesso portano a delle fatture artigiana!! ra di poesia su di un piano di Gianni Vagnett!, ugualmente tico!a in sei elementi: un lungo uscito l'an?n passato. Poi, ad Intorbidare ancor più prima lsplraatone ne, disegni dal tratto delicato eppure es- di «oggetti-a-sorpresa», con influenze e tentazioni « ma- compi1Jta misura artistica. presente con 5 tele che ricon- saggio Introduttivo di Cesare A questo unponente lavoro In· le acque della storiografia ve- senzlale, per poi realizzarsi completamente nelle sculture giche i,, che assopiscono l'inventiva e la creazione condu- fermano ,1 gusto pittorico di Gnudt; una crono/cgia della troduttivo allo studio del "dol· nez!ana cl sl mise di mezw pigmee e che destano nello spettatore una meravigliosa cendole fuon rotta del raggiungimento di un /me di com- ALLA FONTANELLA questo artista cui la lezione vita e delle opere che si svolge ce Guido" !anno seguito le 205 anche IÌ Romanticismo, ed al- ~~~/?esltàunita ad un senso di perenne freschezza prima- pleta unità st,llstlca, llensl si attiene sempre ad un sano Maria Negri e Gianna Apol- lrancese è stata ricca di lnse- dal 4 novembre 1575 (data del- tavole in btanco e nero, le ta- !ora abb!Rmo avuto. In prosll e vigoroso sfruttamento delle «linee», che anche quando ioni due gtova.ni artiste che st gnament! che egli ci ha resi con la nascita, a Bologna, e non a vole a _colori sono !nt~rcal9:te ed In verso. e nel melodram- E questo senso di gaia contemplazione non è che sia sel7'brano disperdersi - a causa del loro minutissimo in- presentano con opere di severa una maestna compositiva r~- Calvenzano come s, e sempre net test, t1pogral1c1. Glt Indici ma. una vepezla tenebrosa c":'uale o propriamente insita net soggetti trattati da Ma- trecc,arsi, accavallarsi e arrotondarsi - dimostrano rigore robustezza scevrè una e l'altra gmnta attraverso il colore, di- creduto) al 18 agosto 1642 (data comprendono un elenco degli (del resto non Interamente crt, che sono cavallini, gatti, viali alberati, palmizi, ma e pulizia e soprattutto un senso responsabile di non lnge- di la.ciii gingillamentt. p,nge figure dt un mondo di della morte); un catalogo ra- artisti nominati e un Impor- scomparsa e ne sono testlmo- p!uttosto concreta, allorché si è di fronte alle ricerche at- nerare equivoci, perché per Macrl «una linea è una linea». Maria Negri, cui una frequen- mallncon!a introspettiva che si g1onato delle opere che l!lustra tante indice dei luoghi e delle n! alcun! 'films), la Venezia tenie ed elaborate, per scoprire nuove forme dl mou, dei , Quanto poi ai suol «cava.luni" ,n bronzo, esposti nel- za quotidiana con artisti di ten- avvalorano d! belle materie. Ro- ben 115 voci; una antologia opere. del Due Foscart. di Marln Fa- suol recenti liisegnl, tre del qua/i esposti neile sale supe- I ultima personale, vorremmo più proprtamente definirli denze diverse ha dato una ml- landa Monti nella autopresen- critica completa che elenca le Questa lunga descrizione del llero, del « Povero Fornaret- rlorl della Vll Quadnennale romana: 1 cui soggett, rasen- dei graz1os1 e mlnuscolt « 9nagri », tanto si /tssano nella sura di autocontrollo che si ri- tazione scrive a proposito di testimonianze, fra le altre, di volume vuol essere di mv!to to •· di Antonio Foscar!n!, del tana un cubismo nie nte al/atto d'accatto, mentre I risul- immaginazione di chi guarda, per quella loro proprietà vela tn opere nelle qual! la sem- uno del suoi quadri: « ho cer- G. B. Marino 0620), V. Malvez.. per il lettore all'esame di un Ponte del Sospiri. della « 51- atartrtt•·a"tloinMeaarclr»l.ci dic ono ,l grado di maturità al quale è di animalesca v1v~1tà accoppiata a quel gioco brillante plUicazione è rrutto di ricerche cato di ridurre t soggetti a mo- z, < 1651), G. R. Bellori C 1664>, testo che si presenta esaurien- gnor!a Funesta ». del « Bra- • di volumi che sono poi, 1n sintesi, le qualtta miglior/ delle stilistiche e lon;nal! ci appare tiv! formali che si compongo- C. c. Malvasia (1678), Ch. de te e documentato. 1 nomi dei vo » di Cooper (stanno 8 par- sue opere, ma, statiche e stucchevoli. fra le due, quella 'che megllÒ no in zone di colori e attraver- Brosses (1739); A. D'Argenville compilatori, e di Gnudi in par- te le gigantesche Intuizioni Inoltre I uot 11 /ormat, nd ottl», e 111 disegno e in scul- Egli e nuscito lld incanalarsi d'autorità nella delicata, conclude In ritmi di ferma com- so questo linguaggio ho tenta- (1745), J. Deynolds 0749), J. ticolare, sono garanzia assoluta scespiriane del « Mercante di t_ura, ancne se ,nsequollo • 1 gioco elegallte della linea, rea- elegante e allo stesso tempo modesta vena delle nostre posizione. to di esprimere il senso e la Wmcke!mann (1755), F. Alga- della serietà della compilazione Venezia• e dcli'« Otello»). liuata nella sua piu completa caratterizzazione volumetrt- arti figurative, In quest'epoca cosi compresa di una pro- Gianna Apollon! indulge alle meravigliosa materia di quel- rotti (1761), W. Goethe (1786), e dell'autorità della descriz10- L'Austria conquistatrice e ~~i/i'fp1r.f:t~d,:ienoe ~~;,;~,:~~ 1 f?.t~i;~ 1 far!i~ 0tà ggr,u,;,,tt:~::_ blemat,ca che raggiunge spesso i due opposti estremi: forme più stilizzate le quali, Je... ,, altrettanto potremmo di- L. Lanzi (1789), W. F. Schelllng ne. Il volume, del quale nella dominatrice, non Incoraggiò turale. una tragicità retonca e u11piatto conformismo; vena che speclaJmente nelle sculture, si re della medesima aspirazione (1807), Stendhal (181 l ), J. Ru- collezione monograllca degli ar- certo gl! studi storici nostri speriamo non si esaurisca tanto presto, perché il dono che appesantiscono per la rinuncia palese nelle altre opere anche skm (1844), E. De!aoroix (1853), tisti italiani sentivamo la man- per non alimentare no.;talgle Insomma un'altalena che ha perduto completamente il essa elarglsre è quello d, non stancare e di aUletare e ras- dl soluzioni formali. Qua,;; di- se non ugualmente raggiunta. J. Burckardt (1855), T. Gou- canza grave( nacque come pre- di un passato relativamente suo sapore aneddotico, di piacevole astrazione figurativa sere11are l'animo. remrno che l'equilibrio perse- La pittura figurativa di Monti lier (1867), A. Venturi 0895>, cisa necessità dopo che a Bo- recente. di cui erano ancor l!"r acquistare attraverso un notevole progresso di sintesi Che Macrl olJbla scoperto il segreto della II perenne pri- guito dall;autrice si tramuti in si articola secondo un !Jnguag- B. Berenson (1897), G. Sabotka Jogna fu allestita la mostra del vivi moIU testimoni. Socchtu- aella meterla, nuovi e più validi valori grafici, composi- mavera »? Sono molti coloro che se lo augurano! uno squiliDrio di !orme che non gio manifestato attraverso una CJ910l, M. Marangoni (1920), Reni nel 1954. se - non dischiuse - ln tlvt e volumetr.c,, i quali non rimangono mai esperienza GI LIANO ANTOGNOLI si risolvono m attrazioni geo- fantastica realtà. I dirupi, gli A. Soffici (19221, H. Vo56 (1923), ni. In. qualche occasione, gli orchi- ___________________________________________________ __!I metriche 1\1. In. ,,

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