la Fiera Letteraria - XI - n. 8 - 19 febbraio 1956

• Anno XI. N. 8 SE11JMA ALE DELLE LETTERE DELLE ARTI E DELLE ZE Domenica 19 febbraio 1956 SI PUBBLICA LA DO fE ICA Direttore VI ZO CARDARELLI QUESTO UMERO L. 60 DlREZIONE, AMMINISTRAZIONE: ROMA· Via di Porta CJaste!!o, 13. Telefoni: Redazione 555.487. Amministrazione 555-158- PUBBLICITA': Amm1nlstr. « LA FIERA LETIERARlA •. Via dt Porta Casteilo. 13. Roma. TARIFFE; Commerc1ait L. i5U Editoriali L. 80 al mm. - ABBONAMENTI: Annuo L. 2.700 · Semestre L. 1.400 . Trimestre L. 750 • Estero: Annuo L 4.000 . Copia arretrata L. 100 . Spedizione In conto correrte Postale CGruppo lll . Conto corrente postale n 1~!142fi A PHUPUSITO IJB~ IJIU,\TTITO sn li Ili SGELO" * Il ron1anzo di Nekrasov non è soltanto un fr11tto polemico. ,.. di GIAL,'CARLO VIGORELl,I Sul corriere della Sera del giorno dell'Epifania - come vedete la /onte non e sospetta - una corri&ponden– za da Mosca dt Piero Ottone era cosi intitolata. in ter2a pag:na. su quattro colonne: « In Russia c·e qualche gio– vane disposto a discutere il marxismo». Il sottotitolo por. s-pecijicat·a prudentemente: « Sarebbe follia soprav– valutare simUi fenomeni. ma e certo che le nuove ge• nerazioni, a differenza dei vecchi fenomeni, si rendano conto che ci sono molti egoismi. corruzioni, ingiustizie»: e pe.r essere onesti, si sarebbe dovuto aggiungere « e le denunciano». L'articolo si. eh tudera con queste parole. e su questi fatti: « I seg1ii di un 1iuot•o stato d·animo. di una nuora mentalità. alquanto piiL mat,ura e tollerante di quella dei padri, si riscontrano piuttosto fra i giovani. E ciO derira da U{l fatto. a mio parere, molto semplice. La realta del 1956. t primi rivoluzionari. quelli del periodo eroico e intransigente. assolutista e violento. la sogna• ti'ano. la immaginavano secondo i loro desideri, secondo le loro spera1iu; i gior;anì, invece. la t:edono davanti a sé. coi toro occhi. E t sogni s0110 sempre piiL bellt della vita reale Oggi. la gioventù prende atto di molti casi di opportunismo. di egoismo, di corruzione. In parte. li sco– pre da sola. In parte. li conosce attraverso i giornali. , romanzi. il teatro. L'altra sera, vidi in un teatro della periferia. qui a Leningrado. una commedia in cui s, rappresenta la vita di un immaginario ministro ucrai– no. e della sua famiglia: ta vit.a più imborghesita elle s:a possibile descrivere. con la figlia e con la moglie che pensano solo ai vestiti e ai dischi americani, che hanno il più profondo d1sprezzo per il bene della comunità. Non e questo l'idea1e in cui t riroluzionari, un tempo, s-peravano. Granin, il poeta contadino, quando gli chiesi che cosa lo avesse spmto a scrivere romanzi, mi parlò a1icJ,e, fra l'altro. delle hifiiustizie che vedet'a intorno a se. e del desideno di rimediart>i. Quest.o contatto con la realtd quotidiana. iTiduce a motte riflessioni: e a una maggior maturitd dr pensiero rispetto allo stadio pri• mitit'O e acerbo della rivoluzione. Altri giovani mi par• larono tn modo simile a Granin: e scoprii in loro una tendenza a- rifuggire · dall'assolutismo. ad aprirsi più vasti orizzonti. Essi dieono che bisogna rispettdre le idee dell'avversario. che ciascuno na diritto alle sue opinioni. La lor'? adesione al comunWno. naturalmente. e sempre completa: ma da rn'tstica dft•enta crit!ca. Un poeta trentenne. un giorno. mi diceva che l'arte dere essere sociale. cioè ai;ere un·utilità politica: provai a chiedergli a che cosa doveslero essere utili le sue poesie. ed .egli rispose: • Alla felicita del popolo•· li suo co11cetto e u.n po· più vasto. come si vede. di quello della critica u fllciale, che parla di u costruzione della società comuni- 1ta ». I nuovi atteggiamenti sono vaghi appena appena de•)neat1. e ben /1htgi dal filtrare. alme110finora. nelle piil alte sfere del regmre. Eppure. può darsi che anche esSJ abbiano contribuito ad alcuni interessanti feno– meni, avi;enuti negli ultimi mesi. quale il rin 1Jovato entustasmo per Blok e Jessenin. o la revoca di condan11e contro glt impressionisti o Picasso. o qualche parolina di apl)Oggio.sia pur timida e fugace. per il «reprobo» e "decadente " Stravinski ». Ho voluto riportare ampiamente la testimonianza di U7l giornalista elle è sul posto. e per giunta di un gior– nall:lta «borghese». per dar la prova che certe cose oramai. oltre ad essere nell'aria. non sono solo regi– stratt! da specialisti, o da studiasi (del resto. chi areva letto fJ pianeta Russia di Emanuelli. clte pure è del '52, se ne era accorto). ma dìventa110 di dominio pubblico. Certe trasformazioni in corso. prima elle sul terreno politico. sono avt•enute su quello ideologico e letterario: o In altre parole la letteratura. dopo essere stata prona alla politiea. lta rialzato la testa e. spesso.ha reclamato per prima uria meno dubbia «distensione» Tutti sanno. infatti. il clamore clte c·e stato. l'anno sco1so. per un romanzo. tradotto anche In italiano. di llia Eltrsnburg. Il disgelo: gid il titolo era allusiL'o. e sintomatico. Il romanzo oDriva un quadro polemico della società sovietica. e /'autore non taceva sfoggio di con· formismi; anzi. ne reclamava « il disgelo». Ma, tanto per essere ciliari. quel romanzo. benché importante. non era un grande romanzo. e Tifa Elirenburg era un recc11io i:olpone che avera ser11ito varie estetiche e svariate di– rettive: il suo. insomma, poteva anche essere. o sembrare. un romanzo tattico. Ma il romanzo. uscito da noi i11 questi giorni. 1i.011 è scritto da uno della « veccl1ia guardia•: ed è un bel romanzo. Forse. un grande romanzo. Certo. uno /Jet più significativi di quest'ultimo decennio. - e se11z·a1tro è il più hnportante romanzo sovietico della letteratura postbellica. Nell'U.R.S.S.. questo romanzo di Nekrasov non è ancora uscito in volume: è staio pubbl:cato. in due v,ste run– tate, sulla riv:sta moscovita NovyJ Mir. diretta da SI· monov. alla fine del 1945.. e le polemiche dlrnmpate no11 accennano a spegnersi. Basti dire Cile sulla stessa Litera– tllinaia Gazéta sono comparsi giudial appasti; u11. cri• · tico ha scritto e/te è « un libro ottimista. ottimista in senso buono. e veritiero: iv questo libro lucido e severo regna un·atmos/t;.1a pura». e un altro ha contrattaccato, diehiarando clte « /'Intenzione polemica fa dimenticare a Nekrasov U rapporto di forze realmente. es!stente nella societd sovtet1ca ». Ma la po/emica che si è scatenala sul libro e sull'autore è compe~diata bene in queste pa– role conclusive che s, leggevano ultimamente su una del– le maggiori rtt·iste russe, la Zvedzdà: « Nella sua c!ttA ha suscitato un largo scambio di opinioni. Esso ha amici e nemici Ma che cosa attrae in questo libro? La ten– denza di Nekrasov a non 11ascondere niente. a mettere talvolta a nudo veritd spia,;et-oll. il rigore e il coraggio del suo stile privo assolutamente di se11timentallsmi. la espressionepudica e allusiva dei sentimenti. Tutto questo contrasta molto con la tendenza di altri scrittori pronti ad ammonire a, lettori la pappa bell'e pronta ...•· Né - questv - e un elogio soli a nto « ad uso russo »: onestamente. ognuno di noi potrebbe. e dovrebbe. sotto– scriverlo. Ed e fondandomi su questa conuinz'o11e. si• curo cioè del suo valore letterario oltre cl1e de! suoi sottofondi pole,nici. elle ritengo doreroso portare l'atten– zione e l'interesso su que.to libro: che. a più titoli. è una grossa not'itd per tutti. e dopo al'ere appassionato il lettore comune ha qualche cosa da dire agli uo111i11i di cultura. ai politici. a, sociologl1i. agli educatori. tanta e /a rappresentazione elle vi e offerta non di una tranche ,.,e vie della Rus:,,a di oggi, ma soprattutto dei suoi valori umani. Del romanzo di Nekrasov. a documentarne /'i11111or– tan•a e /a clamorosi/a del « caso letterar:o •· da noi sono •ixite a ruota due edizioni: Einaudi e Feltrinelli se lQ !0no dis-putato. cercando ognuno d'arrh.:are primo sul mercato librano. Nella edizione di Einaudi. il romanzo si intitola Nella clt:à Natale. ed è tradotto da Vittorio Strada: in quella di Feltri nel/i Nella sua città. ed è tra– dotto da Pietro Zreterem'clt: è a quest·ultima. in qual• che citazione. che mr atteTT6. A raccontarne la trama. f presto fatto. Ma. natural• GIANCARLO VIGORELLI ------- (Continua a pag. 21 LUIGI RARTOL!Nl; ln•casa mentre cade la ne,•c IL PRIMO VOLUME DELL'EPISTOLARIO DI DE A CTLS * Dalla pro, incia ll'Europ L'opera, a cura cliGiovanni Ferretti e di Muzio /Wazzocchi A le– marini, apparsa in questi giorni nell'edizio11e Einaudi, com– prende i 20 anni formativi del grande critico tra il 1836 e il '56 * di F•:nnt~A~Do , 1 1HDIA La presenza di Francesco De Sanctl.S nella cultura letteraria ita!!ana ha subito ~ sia pure In un temPo relativamente breve /come quello che cl separa daila sua morte avvenuta nel 1883 - vic!ssitudtn! piuttosto contra– stanti. Alla sua fortuna non fu rono eccessivamente favorevolt i due ultimi decenni deilo scor– so secolo, durante I quaU la cn tica romantica fu in certo mo do ostacolata da forze spesso tra loro contrastanti come il raz10- nallsmo umanistico e paganeg giante della scuola carducc1ana o della !Llologia documentaria e analitica di un Acn o dl un Del Lungo, con la schiera mfmtta del loro alhevi e con le picco le e grandi sottoscuoie che da essi si dlpartirono. per non par lare del positivismo allora lm1•e– rante con le sue « tnv1ahtà este– tiche » (come ebbe a dehmrle li Croce). Il nostro secolo vide a– gli imzi non soltanto una ri• presa di studi desancti.siam, ma la riapertura stessa d1 quel\l che !erano stati 1 suoi problemi este- l tic1, che tn Benedetto Croce tro varono quella sistemazione teo– retica che Il De Sanctis non R ve va dato t< cosl da far sorgere I una filosofia dove egli aveva da to semplici saggi su part.1colar1 scrittori e delineazioni di storia letteraria, e, in conseguenza, u– na critica, e una storiografia nuove In più punti, e nuove nel la loro fisionomia. per effetto d1 quell'approfondimento e stste- 1 V::,Z~~~~l1~~~i\~~•d\ ';,~~s ·e s~i: I ~:,"re 1 ~nte:~';,';;'t~~~;'~~~!rtt• i:;; l stetica crociana come schema e c~me canone di giudizio conti– nuò a rifiutarsi a quella che era stata la lezione di concretezza storiografica e critica dell'opera desanctisiana. Sono note le riserve e ancor più le reticenze di una parte del– J'ambientt vociano. que-Un, tn modo particolare. che gravitò attorno al Papml. ma ancor più !a posizione negativa di fronte al De Sanctls della Ronda pre- sa in blocco, vogliamo dire de!!o splrito stesso della rivista ro– mana, J)06lzlone negativa che m- l'opera del itrande pensatore na• quanto esse recano d1 Iluovo ne.I poletaoo, riscattava quasi due contesto d1 una cultura lettera– secoli d1 tnerzia e di isolamen na moderna, appunto. diremo. t1 riponendo ad uno ad uno tut- oer la vitalità d1 quell'opera e ti t problemi msolut1 al lume è1 ner le poss1bihtà 1n es.i:;atnsite un pensiero critico umtano e dl 11 riprendere qual lanlo esame un pensiero critico unitario. ..he un .croc1anes1mo ormai trop-- La ripre a postbell:ca degl: oo stilizzato nelle sue formule, studi desanctisiam s1 affida ad 'l crocianeslmo degli epigoni, esieenze moltepllc1 dalle ·quali non di rado ~1usti.!icaz1one, con– non sono forse escluse anche tro le intenzioni dello stesso preoccupazt0ni e 1mpostaz1on1 '11 :aestro.di antiche pigrizie in• pohtiche, ma essa è oprattutto •e!lettua!i, dt abitudini accade– i! frutto di quella necessità che miche, dt un culto deila !orma è stata avvertita da molte par 1 a sé stante che mvano ha cer– di rivedere 'e di nelaborare dal cato una g-iustt!lcazione Puropea le sue ongin1 la SLStemaz1one r.el simbolismo e nell'erm~t1- teorica e stono(?;raflca compiute smo. ha talora impedito. dal Croce da~li inizi del n0'-fro Oltretutto le due ediz1om at– secolo sm quasi a1 nostn gior tua.lmente m corso d1 pubblica,. ni, tn certo senso di ritornare 1:1oneverranno a recarci un'1m– atle oruzin1 i:;tesse di un pensle mae:me del De Sanct1s uomo In• ro storico e critico che, bene o ~r1ta nella stona morale del male, per il corso di un cmqucln ,;uo pensiero e della sua opera tennto è stato l'elemento propul e altresl m quella dei suoi tem– sore della cultura 1tallana, an 01. E' apparsa appunto In que– che per coloro che sm daH'or1 i:;t1giorni 11 primo del tre voiu– gine o ln una rase di sviluppo m1 CXVIII nell'ordme del 01ano st sono trovati m Posizione d· Pditonale l che l'edizione Elnau– contrasto col crocianesimo. E n :11 dedica all'Epistolario del De tornare alle ori~lnl può sl~nl!1 Sanctis a cura del comp1aotn l ~A POl~SIA l~EDl'l'A DI ALl<'ONSO GA'l"l'O • SOPRA UN RITRATIO Passano al tempo dei tuoi occhi passano gli occhi · e l'ombra che alla mano ricetta e fonde la mano, tenero di quanto a sparire fu nulla il palpito ove· rinvieni, J)OJPO CINQUE VOILUA:'\.I ll>I I.,iOA.~ANZC * fiul direttamente o lndiretta– mente su!!'esc!us1one del De Sanctls delle 1etture e daila lnr. mazione culturale della maggior parte dei letterati che aperaro– no in Italia nel ventennio che di quanto alla nebbia canuto fis i il ricordo del sole. Oblio la trada che ricordi, memorie la strada che oblii I 111owe11.~i •~utohio1t1.•08ei ~~ii~ ~~~~1!i~ee ~?i1nfz7om~e~~~ condo. Comunque per tutta la durata di quel ventennio con– corse non poco a relegare il De 'i\la non dc tarli con la tua parola, o mono di quanto a morire fu bello. ALFONSO GATTO di Jaeqùes -Uhardo1111e . ' Sanctls in una posizione tutt'al· I'----------------------------' tro che di primo piano nei no- care altresl espertmentare le po& prot. Giovanm 1-·erretti e di Mu– strt studi 11 sospetto po!!tico del sib!!ità di nuovi indirizzi. rtesa- zio Mazzocchi Alemanni. e ohe regime dittatoriale, nel _suo ti· minare quanto del pensiero de- comprende un ventennio (dal more <non certo ingiust1ficatol .sanctisiano è tuttora rimasto 1836 at 1856) della vita del gran– di un richiamo, ftequent; nella Inesplorato e negletto, quanto de critico. Ecco segue dt poco opeca desanctistana del! i::ittmo ancora può prestarSt a sviluppi U grosso volume delle Lezioni rapporto tra letteratura e vita e a integrazioni. Il ntorno a De e sagg1 su Dante < v de!!'edtzio– nazionale, quella ricerca del- Sanctis è tutt'altro che un tn· nel apparso ne!!a scorsa estate l'uomo nel letterato, quella sen- vito retonco e nemmeno un co a cura di Sergio Romagnoli e Il sesto volume delle opere con,1pletechi'ude degnamente l'opera di un singolare scrittore, i cui libri hanno la, q_ualità delle acqueviti della sua terra di Charente Deg!! scrittori de! periodo per la F'ranc!a in lc.t.teratura tanto fortunato trascorso fra le due guerre Jacqucs Char– donne è uno di quel!! cul si ri– torna più volentieri e ron maggior profitto. Egli è In– dubbiamente uno stilista ma è anche un narratore ,•arto d'Interessi e personale di ac– centi. un autore che ha scritto e pubblicato soltanto quando ha sentito di avere qualcosa da dire. Pur appartenendo in– direttamente al gruppo della! « Nouvelle Revue Françalse » dove parecchi libri suoi sono usciti a puntate prima di es:! sere stampati lo votmnc. nc;m ha mai seguito una moda. non ha mai rappresentato una cor– rente. Ha sempre proctdulo quasi scri\'esse soltanto per suo d!lett.o. Ma nulla di dilettantistico vi e st8to mai nella sua ope ra dove ln\'ece si nota In ogni libro un rigore di stile e di p~siero. una .,e\ 1 era esigenza dovuta all'alto concetto pc.s– seduto sin da!!'in!zio de!l'artc letteraria. A,~endo commcfato tardi. non essendosi mai r.0 ret– tato a scrh'ere per conc,udere deliberntamenle a settant'an– ni giusti quando era ancora tn pieno possesso delle -.ue singolari luminose facol:à cli scrittore egli ha crcalA> una opera net.temente del:.tJnlala raccolta ora in sei nitidi vmu- . mi. Queste « Oeuvres Cvmplè• tes. (A;bin Miche! edil. Pa– ris) vorremmo caldamentr. rac– coq,andare a quanti abbiano un interrsse non del t.uu . . o oc– casionale e superficiale ,1.lla letteratura francese del nostro tempo. Cinque del sci volumi de!I• opere cont-enitono i rom«mz1 di cui « L'Epi!halame ». • c:al– re » e « Les Dest!né•s $on tl– mentaies » sono I più ri<ppre– sentativi. quelli dove Jacques Chardonne è nuscito a rare un riflesso artlsttcam"nte più concreto e perfetto della sua 1·isione degli uomini e :!ella vita. Il sesto ed 11ltimo ~ de– dicato Invece agli scritti au•'>· biografici. quattro libri di ri– cordi. riflessioni. cronaca ootVl forma di un epistolario In cui l'autore. anche come roman zier• sempre autoblograllrn nel fondo. ha rinunz!alo alla c:rea– ZIQJ"\e di una magari tenue v1• cenda romanzesca. e del per– sona:gg! destinati a frar,porre uno ;;chermo fra la vit,i vis– suta ed 11 rlfle5.<o art!stlro eh• ne ha. voluto dare. prr riirarre se stesso e JZII aitrl diretta• ment.f" dal vero Va subito A~IZIUillO "ili' in • L'Amour d11 Prorha!n s • Le Bonheur de Barb•z!eux ». « Al· tachemen t.s » e • Lcttre;; c. Ro- ,U GIACfUlfl gcr N!mler • la vo{onLHI,, ri– nunzia ad Wla nozione ruman– zesca non significa afYat tu una rinunzia alrl\rte. For."c per ~uella parte di sangue anglo• ERSSOneC'he gli scorre nelle vene Jacques Chardonne pur cosi essenzialmente francese In ogni libro ed in ogni pa gina è naturalmente portato alJ'autob!ogral'ìa. Egli !s ac– costa con. una deilcatczrn di tono ed una preols!one d, d 1- s~gno. con una sincer1tà nri· va di compiacenza ed una si– curezza di gusto atte ad tn· fondere ad ogni quadro 1·!ta e colore pur mantenendolo in un clima di classica purena. Anche se nòn a vesslmil on\ le pezze di appoggio deg!I scrit– ti autobiografie! cl sar~nuno presto accorti che I protago 0 nist.ì e le circostanze dei ro• manzi da « L'Epithalam-:? » a « Vivre à Madére » attrJ, erso « Les Varais ». «Claire, <t L 0 s D~tinèes Senlim•ntal~s • e 111! al Lr! sono riflessi tn maggior ilL\lTONl.'111 o minor misura modificati per es1genze artistiche di episodi di vita vissuta. Jacques Char– donne romanziere malgraoo la s!cure-zza del pennello. le qua– lità di scrittura. la genuina ispirazione narrath~a è, stato sempre povero . di fantasia creativa. Nel suoi romanzi si cercherebbe in vano un rort.e intrercio. vicende drammati– che. personaggi eccez!onalrper il carattere od il modo di com– portarsi. Essi scorrono come spesso con gioie e dolori. mo– menti di crisi e magari di frat– tura scorre le vita. Ed è anzi quf".sta aderenza aila vi I.a non Insistita SCC'lndo i precetti del neo-rea11"1II<'ma reallzzata nel fondo, quPsta loro intima e commovente ve– rità a, conferire ai romn:1zl di Jacques Chardonne. a « L'Ep!– thalame » come a «Claire» e « Les Destinèes Scntlm•nta!es • il loro valore. Ma 11 pa.,;.sofra una narrativa del genere che appena traveste personaggi e clrcos,tanzc della vita vissuta sibl!!tà versv i problemi della vi- modo schermo di difesa per de- quello delle lezioni e saggi sul l!mttandosl a ricrear!! artisti- ta pubblica che non, ootevano terminate posizioni polemiche. Manzont e che porta ,nella sene camentc m modo da ritirar!! r.on tradursi in un Idea della bens! 11 frutto de!!a consaoevo- il numero X e che ra parte del In una sapientemente dabo- cultura. anche letteraria. come lezza di come alcuni problemi ~pruanPoP<;! 1 d1scvnotitu 1 msu'cLhae ,:"'ttgegruratp-u- rat.a pit.tura e n~n in una !dea del progresso e della li- attuahsstmi nella nostra cultu• ~ M;; [otograna ed una nevocazlone bertà. ra letteraria (si pensi a quello ra italiana del secolo decimo– (rancamente autoblogratlca in- D'altronde qualunque possa di url nuovo realismo narrativo. nono che costltutSCono con que– tesa pure come una forma di essere il rapporto Ideologico tra a que!!o del ricambio tra tette- sto !'Xl. XII. XIII della serie) erte letteraria e breve. ~\ven• l'opera del De Sanctis e la po ratura e vita nazionale) abbia· a cura d1 Carlo Muscetta e di do ~n gran parte ~ùr1to d sizione di ogni singolo studioso no una radice profonda e come Oano Pucctm. Come è noto. !a suo impulso di romanziere Jac- e saremmo per Qtre di ogm sin• essi si Inseriscano profondamen• ediZione Einaudi ha abbandon~ ques Chardonne non ha es!- goto cultore di letteratura e d1 te nena storia de!!a nostra cui to 11 cnterio tradt.Ztona!e della lato a compierlo. problemi critici, Ignorare [)e tura: specie quando essa s1 con• oartlz1one de!!e opere del De Egli tuttavia si è reso subito Sanctis sign!Yica Ignorare il pri- nette, come nel Risorgimento. Santctis e ha dlstribuito, ·aJ!o conto della necessità a; mu- mo grande sforzo rigorosamen• col problema delle strutture che scopo di rendere più organica. tare 11 tono. il registro, i'•n- te critico che sia stato compiuto sorreg~ono la società 1tatiana allo studioso !a vasta materia golo di visione. Quando !nei- ln rtal!a di sistemare !'immensa Le due edizioni dell'opera de- i S!U?gtcntici tche ne!!a vecchia Ulto da Jean Pau!han nò ab- materia della nostra letteratu- sanctisìana a!!a quale si sono ac- edizione del Morano e In quel!a bandonare lo schenno della ra e della nostra cultura lettera- cinti da alcuni anni due editori recente det Laterza occupano tre creazione rom"anzesca prr evo- ria e di Inserirla nel quadro d1 benemeriti della nostra cultura nutnti volumi) a seconda dei va– care direttamente ricordi e ad una cultura europea. dt speri· que!!a dei Laterza. diretta da n argomenti. pubb!!candolt ac– annotare liberamente rlfiess!o- mentarne le condizioni di vita• Lulet Russo e quella di Einaudi. canto alle 1ez,on1edite O già me– ni sulla vita e gli uomini si lità nel suo ptù attivo ricambio diretta da Carlo Muscetta. rl• d1te e ad altri scritti connessi è accinto a comPorre « L'A· DoPo Vico non v'era stata ln spondono 8d una tale esie:enza. al smgoll argomenti, cosi da rl– mour du Procha!n ~ -.;rive: Italia altra voce di una cui tura Si può non essere d'accordo con sultarne uno strumento dì lavo– « Pour la prern!ère Cois je com- capace di uscire dai !imiti pro- determinati cntert o con sine:o- ro quanto più possibile eH!cten– prls que j'él.ait un romanc!er vtncial!, dagli schemi accadem!• le impostazioni del vart curato- te e cosi da prestarsi a introdu.– Un romancler est hor 9 de la cl di quella che era stata - al ri, e non è Qut 11 luogo di esa- zion.J e a commenti che centri– vie. Lcs mots qu'il écr1t n·ont vo alcune ecceztom .. l'mda2I• minare le ragioni di taluni dìs• no nella sua complessità e nel GIACOMO ANTONINI ne critica e storiografica. e il ne sensi: esse comunque vanno ad• FERDINANDO VlRDlA Sanct1s. ripercorrendo le stra~• ditate per !'or~anicità della !o- che appunto si dipartivano dal- ro concezione e soprattutto per (Continua a pag. ZJ (Continua a pagina 2) GI.I J NCON'll'.R l ••et .N E,."-\\ATOG HA F IC.I * DI. FEDELE ' VALORE DEl:J DIA~OGO GU a1ttori di cinema si la drammatico-sentimentale, f~ di GIAN LUIGI RONOl serodelledomandeadequote, detenninate problematiche. 111<mtano~pesso che t./, Ptlb· per il genere avv~•tllroso. i5 i problemi che esse so/leve- Di fronte a certe opere. an- blico non li capisce e, anc/16 per il oe,iere comico. 18 per rebbero non ri1<scirebbero ad che sbagliate, il nubblico rea- più spesso. dichiarano di •ion il ge11ere mu,sica/e operistico. colo.qia. a 11che di rece11te, chi ci dice che 11011 accette essere capiti e megat, da qisce i11 modo chiaro e trova capire cosa desideri il pub• 18 per la rivi.sta. 11 per il ge- ha ampiamente a11ahzzato; rebbe con gio,a anche mag tutti: ci so110 certe es1ge,ize i11 sè ra111damente le ragioni blict> 11ere passionale popolaresco. qua 11 cto è a/ ci 11 e 111 a . a se• giore, ed affl1te>1za a,u:he pii, dell'anima. certe 11ecessttcìe i moti·vi di certe sue esi- Di ·tanto in ta11to. però, 15 per il genere storico. 13 conda de/l!e[à. del sesso. del- sensibile. qualcosa che, per il dello spirito che. ui q1te•tu qenze. Il film le illumina lan– venqono curate alc1ine stati· per la commedia. la 1Jro/essione - si lascia poi momento. il cinema 110n c1li 11ostra epoca cosi 1mmediuto che se non ha molta luce/ e stiche in ba,1e alle qool, si Queste cifre dovrebbero sodd,s/are da questo u quel pro1xme1 10 qli propone sr,lo e sensibile. 11011ri11,1cireblle• questa esige11za di luce che dovrebbero conoscere t11tt1 i chiaril'ci ampiamente i gust, genere di film che piit ri- di rado, con risultati pnì •·he ro sempre a trovar la via del spesso il 1111bblico sente di desideri del pubblico. U11adel pubblico pere/tè, in ge,,e- spo11de alle proprie esige11- probanti in questo sensof '1 ragio11amento logico: si trat· fronte a 1t11 film che ne ha delle 1<ltime rcompiuta nel re, si tratta sempre di 111- ze. ma ness•ino ha mai pen· veda l'incontro vasto di pub· ta di i11tuizioni. di sensazimu poca. può essere comu11icata maggio del /953/ ci diceva chieste condotte co11 ri_qorosa sato di chiedere a questo pub bl,co che ottengono quei rurt di impressioni clte ste11tuno all'autore del film in u 11 :lia– che la maggior P'lrte dei sog base scientifica e SIL IPta 11a• blico che si dichiara soddt· film in cui è sof/.disfatta l'est ancora a catalizzarsi i11 llll(l logo c·ivo che è trasmiss1<me getti cui era stata rivolta /u sta scafo di soggetti. In real- sfatto. per esempio. dfll ge- ge11zaspintuale; l'1<ltimo ra· idea precisa. Una domanda 1111mediatadi se11sa.::io11i e. /i· domanda ul!e e forze di at· tà. nonostante la /011dotezza ne1·eco111ico,se non ci sarPb· so è quello di Marcelino Pan aride, e secca 11011 arrit:erPb nalmente, di idee: imparerd trazione> che l, spi11gevano u di questi r,sultati. non -~i può be altro genere che potr~b y Vino che è stato tmo dei viii ben tu11to ed è probabile che l'autore le nersonalmente se recarsi al cinema. aveva ,.,. 11011 ritenerli 1nrziali proprio be soddisfarlo di p,it e che. cospicui stLCcessidella stag10 otterrebbe risposte vagite e ne gioverà/. imparerà 11 p11b– sposto: perchè piace il pro per il punto di vi.sta da r,11i per il momento. lo schermo ne e non solo non corrispon con/1<se. Per chiarire. ini·e blico che. specie se q1wliflca– ta.Qonista O la 11rotago11istu. si son mes,i coloro che tare· non gli offre. deve, ai gener, preferiti se· ce, queste esigenze al p,,b' to. saprà trovarvi presto ,,na perè)1è piace il titolo, pere/tè vano le domande. Prendere Avremmo. certo. delle n tondo le statistiche, ma "on blico e chiarirle ag!, autori ria di co11creti chiarimenti. coxosce l'arqo111e11todel film, 1,11 individuo a freddo e clue- ,poste ,,tolto interessanti che, soddisfaceva nemmeno l'rasi che tanno de/ cinema fidun E' questo. "" esperimento percliè i(fil111 viette proietta· dergli pere/tè va al cinema e più delle allre, ci illamine- genza del divismo: aveva. pe1 do nelle stati.site/te o nelle importcrnt,ss,mo che può aio– to ìn 1<ncinema vkè,110.per coscegl, Piace di piti al cine· rebbero st<i gus\i. le esigen,e. t1<tti interpreti, un bimbo e forr.Ìt<lette dPl successo co,ua tiare più dt quanto non si le· i-àcco1nandazio11i di a1111ri. m.a non sim1ificn ottenere i11 le aspirazioni del pubNt•·o dodici frati .../. te dagli ttffici stumpa delle creda al 7J11bblicocinemuto– perchè ha notato i manifgsti ogni caso 1<11ari:T']Josta esuu- Dato che il c,11ema è oggi Come. però. scoprire que ditte cinematogr«/iche nien ?rafico. aq/1 a11ton e in de/i· Quanto ai e generi> riel rienld s1<l problema. 11n'esigenzc1q1wsi i11elimi•w ste pii, fonde e più segret~ te è più utile d1 trn disrorso •1itiva. anrhe a tutto il cmè• fil 111. le preferenze. su l!OO ri- Si, il p11bblico è spmto al bile. è 11at1trale che i/ µub esigenze del v11bblicof Anche v,vo ed 1<ntano. di un collo GIAN LUHll RONDl sposte. era 11o state così ripar cinema da 1111 bisogno di sva- blico vi scelga q1<ello che piit se ql, intervistatori delle QtLio di fronte a 1111 fil111 r.lte tite: 62 a favore del genere go e cli evasione che la psi- trova. di suo _qradime11to.ma age11zie stati.stiche /ornudas- ponga, a11che alla lonta11a, CContmua a pag. 2) ••

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