Fiera Letteraria - Anno X - n. 17 - 24 aprile 1955

TttARIO SIRONl: La casa solltnrla ""-".OSTRE LA FIERA LETTERARIA P.tg . 5 CRtl>NACH E A.'1.\.1 .!f,ANESJ: I PALADINI PIPPO RIZZ d; LlJ()IAl'WO RlJIHGl'WA Pippo Rluo, nato a Corltnone In quel di Palermo cin– quantacinque anni /a, tftne f ptnnelll In mano da clt-re quaranC'annl t da almeno trenta è prtttnte alle Bltnnalf, alle Quadriennali e a tutte le maggiori Mostre nazionau e straniere; optre sue hanno degna c0Uoca2lone nel prln• cipalt musei, gallerie, colltzlonl private di tutto d mondo; acuto e preparatlnlmo scrlttcre d'artt ha sostenuto e ,o– sticne con coraggio e vigore la nu?va orte siciliana: e chiunque ami davvero la pittura di ca..,anostra e non sia completamente perduto dietro le e,terlori emozioni delle gimcane lntelletualbtiche, ,e deve enunciare venti nomi di « artWI da salvare II v'a/Jerma di prepcteua Il ,uo. Pippo Rizzo e uomo e muore d'avventure: l'ultima ali e caJ')ltata tre anni /a. Ecco come la racconta egli ,teno r:u:u:;~Ja:1~~et~ll~at;!1t~i~elj!1 s~'!i::;~!:ae c::e h:elu;r:. senta I bellissimi risultali (un candtre, una Jellcltd., un umorismo, anche un « mc,tiere •, nel sen,o plU alto del termine, ln questi « pannelli li, tali da a11olverl<, con fOr• mula piena e con ogni elogio dalla punta di lmmoralltd Insita In tutte le avventure): • Quand'ero ragauo uno dei miti dlvertimentt preferiti era U "Teatro dei Pupi"; ma speuo non potevo as,fstere all'Intero spettacolo per• J:is1 ~~~,r,:::;,;;efitm;e~:'dt°jim~ 0 e" dr:J:::o;!:. {[~9~!:: vidi, U giorno della inauguraztone, due carabinieri fn alta uni/orme che guarda.vano un grande carro ,1ciliano. .',ti venne ,ta Il l'Idea di dipingere quella scena, come l'altra di due 1uore di carità Jenne e guardare una testata 4' ccrretto, cosi da /armare ~n. '!1otivo pittorico orlgfna.(e li. Trecento pitture e duecento sculture compongono la se• conda Mostra Biennale d'arte ,aera per la c1uc che ,t e inaugurata la settimana scor.m nelle ,ate deU'A.ngelic'um. VI partecipano, accanto cui alcuni «nomi• della no,tra arte d'oggi (Carrit, De Plsl1, Tornea, Bartollnl, UseUlni, Sa.uu, Saliettl, Consadorl, Carpf. Borrc ecc. ecc.) moltls• slml artisti giovani e arizlanl, ancora a11at poco not1, che nel felice tema indicato dagli organJuatorl della Mostra hanno trovato Il mlglfore terreno per far Jlcrlre fl loro umile, sincero, rigoroso am.o~e .µer l'arte. Presenza.di Mario Sironi tro dei Pupi" di quei tempi era In/atti installato ln un grande magazzino pieno di panche e di sedli rotte, e dot·e un planino e mano11ella~uonava, stonatissimo, due o tre prezzi che facevano da ornamento alle battaglie dei pa– ladini e alle .1cene drammatiche del vari etmodf. In quel curfoso ambiente, frequentato da gente del popolo, lo, di nascosto a mio padre, m'tn,erlvo cauto e ml situavo in un angelo pe.r non euere visto. Ma sul piit bello, quando l'azione era :,luntc al suo punto culminante, une mano energica mi af/erraca per fl colletto e m'Imponeva di /I• lare a casa. Così quasi mal potei as,lstere con agio a una normale rappresentatione, e ml rlma$e tempre da adu!to un desiderio e un amore per ouelle battaglle 0 o quel sim– boli. Dcpo tanti anni ho a.•slstlto a ra1mres~ntazionl, che sono veramente degli ,pettacoll fantcuUcl, divertentissimi e paradossali, che sanno Inchiodare lo spettatore In una visione suggestiva e maglcc. Con questa vl.Jlone In mente Raphael Ma/al, che eapone in questi giorni alla gC1l– Ierfc « La Colonna li (succedendo a une chiara, tmpegna– tl&lma rassegna della phl recente prodUZlone di Franu– sco Del Drago) alcuni esempi del ,uo antico lavoro pit– torico e una serie di sculture, è une delle presenze pi€& utilmente cr europee• della nostra culture JlgUratlva. « Ge• nerosp Incubatrice li - secondo quanto annate Alfreda Mezlo nella bella prefculone al catalogo - della scuola romana, oc rivale• dM Scipione e di Ma/al (senza di Id « una pagina dell'ultima pittura rcmana non ,arebt,e ,tata scritta, o ,arebbe ,tata scritta COI\altri Inchiostri li), Ra• phacl si presenta oggi come una ,cultrlce straordfnarta: « angosciata, strartpante, piena di caitloo gusto e di rara forza p!llcotoglca. 1ballottatq., come una fur'ia tra un ln– te/lettualj!lmo alla Ep,teln capace del pfit orrlblJI incroci e una vcJontd: di potenza che, dopo la so/l!ltlcculone ele• gante dei maestri up-to-datt-,pUb sem!>rare spaesate. Que– sta scultura rlavre tutti I conti rlm4!1tf In sospe.so doPo le morte di Rodln e, cresciuta nella .so/Jerenzc della di~ spora, non dimentica di essere nello steuo temr,o un pro– dotto di quest'epcca genera_t~c! di mostri•• IN MARGINE ALLA GRANDE MOSTRA DI Pl1TURA FRANCESE Valore d l!' impressionismo 'bl'oteca Gino Bianco fr~,nliont~ufg'~~~~~~~n~~dad~;{it~~ ~;a~~:1~~ -~~,::~:::: do scene che sono state tramnndate dal pittori del car• retu e del tdonl del teatro dei pu1>I,acccmunandoll a personagc,t di 01191 che µer II loro co!tume o la loro divfsn plit mi hanno colpUo. Alla "Mo•tra del Meuoglornq" tenutasi a Rema nel 1953nella irala del folclore licllfano, Tra le altre mostre milanesi di questi giorni •I rtco... deranno quella det « nudi, paesa9gi, marfne, teste e na– ture morte li del giovane pittore triestino Ireneo Ra.va– lico, alla Montenrmoleone 6/c; auella che lllwtra l'«avven,. tura nucleare li del 1le1llano Pino Serpi, alla ApoUinalre,· e le due «personali» della pltt,iice Jolanda Schiavi (cera– miche e di.segni dl ,evera gf'ometrla) e delle ,cultrice Veronica van E11ck(allieva di Manzu, prima e oggt di Marini) alla galleria Schettini. LUCIANO BUDIGNA A\\.OSTRE lD"'AIR'Jl'JE IN Jl,.T~LIA P,~emio del ''Fiorino,, .._..t,.1 FAUSTO PlRANDELLO: Fiori e liquori

RkJQdWJsaXNoZXIy