Fiera Letteraria - Anno X - n. 9 - 27 febbraio 1955

Pag. 4 010\'annl. - (A Giovanni) 1n,·cce proprio tu. Giovanni, r~u Il pi ù Mpr o con mc. ml faocstt acnt.lre più deglt nlt.rt la tua SU~· rlorHà lntellettuale, ml ponest i Il d.Jlemma: « Se. abbrad:1 scnu rlscn-e Il meM&ggio di Ge.w. re&ta; allrimcntl ,•ai altro,·e. Israele ~ grande•· OtoVANNr (Irrequieto) - T1 rlcordal sempUoemente la parola d.J Gesù: e Chi non· 6 coc me 6 contro di me•· - Ma fone la• verità ~ un'altra. ELIA - Qui occorre dU'la. O!UDA - Dilla, la tua verità, # GIOVANNI - LA vcrtt.à è che Giuda, d'un tratto. dl– \.-enno geloeo dJ me per la predllcz.ione che Gesù ml dlm0&trava. Venute meno certe ne– ce&ltà pratiche della no.stra comunità per te quali. da. prtnclplo, Giuda e Oc6ù &'Incontra– vano Quu.i ogni sera. I auOI contatti col Maest.r:o &1 fccerp &empre plfi rad!. FUI lo, Invece, che da un oertQ momento in poL comlnclal a raccogJJero le confidenze dJ Gesù. GIUDA - Sentitelo, 11 ragazzo! Che eerutbilJtà da adoleaoente! GIOVANNI - So&te:ngo che tu gelosia. la gua_ In un primo tempo cercò d1 avere la mi& am.lcJ.zia. bench6 ftno a quel mom.ento m1 avesse OObl– plet.amcnte Ignorato ... OJUDA - A\'evo Ignorato tutti. non te 3010! Non potevo per der te mpo a coltivare le am.lciz:le. avevo da f11.re, mJ rnuovcro di qua e di là tutto Il gi orno. OIOVANNI - ...poi ml &J mise contro. apartamente. Non c·è dubbio che qualcuno del Sinedrio seppe ~ ne&tro contrasto. e ne approtlttò per Indurlo al t.radlrnento. GIUDA - Adolescente! E p~untu050, anche! Dunque avrei agito pl\l per una rlvalaa su di te che per una opposizione a CJcalll vuol CMCrel Jul, non Gesù, aJ centro della mia azione! Lui! - Ma su questo punto può par– late 1J Gran Sacerdote C&lfa, &e erede. CAIPA <A malincuore) - Su quale punto? SW prezzo dei tuo mercato? OIUDA - Su quel che passò d.J aegreto tra nol gU ultimi gioml. CA!l"A - Passò d1 segreto? Niente p&61S6. Non p as-– sb proprio niente. Che poteva paggare t.ra noi del Sinedrio e te. Giuda di Kerloth? GIUDA CAJ gtudleJ> - Non vuol parlare. E' evi– dente. Ma lo vi giuro che cl furono parla– mentarl e lnte:ie. anche se cauo. vorrà .smen– tirle. DAVIDE - PArla. 01 quel che pa.ssb in quel giorni. GIUDA - Quando entrammo a Gerusalemme. prl– ma della Par,qua. • fummo aecoltl con fiori e d.ra.ppl atee! per terra, Jo ero oramai con– vinto che Oeaù a,-eva abbandonato ogni pro– s,os!to di aolle\·a n I.sn .cle. P'U proprio 1n quel gloml che I vost.rt em1a:s.ari m1 lnvlta– rono a parlament are. ELIA CA CaJfa) - E' ,·ero? GIUDA - Non Jo nega! - In una rlunlone t.ra IUU.lanl .all'indo– mani dell'ingresso 'd.1 Ges ù a Gerusalemme. s'era Infatti dcclao di giungere a un accordo con lui. Biblioteca CAJFA - Devo r:lcon06Cere che 11 fenomeno mJ apparve plulto6to prcoccupute. DAVIDE - I lermln.1 del paUo? CAil'A - Noi lo avremmo l"8Ciato p.-edlca~ libe– ramente pureh~ nel gu61dUcorsl aves.e pre 4 el&ato che 11 regno che ognuno doveva con– qul6tare era anzitutto ra.ppresentat-o da 16:-acle. - Volev•te In q~~~~od.o metterlo con– tro di noti OAIPA - Volevamo solamente che cJ toa.se u tile. DAVIDE - Prcndt.6~ o no cont.àtto con Giud4,? CAJPA --:- Non lo. DAVIDE - Non aoftltlchiamo! GI UDA I - VI &56lcuro che tratt.al qUf&to accordo con uno d1 loro. OAVrDE - Non col aommo sacerdote Calfa. GIUDA - Chi parlò con me ,·enlva e&pre&SSmente da parte del Sommo Saoe.rdote; e lJ Sommo Sacerdote era Calfa. DAVIDE - Andava da parte ,•os~a? CAIFA - Sl ( - A\'tel dovuto ~l:7r~ a GC6Ù I tenn1ni della propott&. - Come fate a non capire? Se Qe.,ù d'ac– cordo co n 1 Sactrdotl a,·esse aocet.tato dl predica.re la rl'l"olta del popolo d'I&ratlt. IO 6&l'el rito rnato a lottare al 6U0 ftMCO.681tl stato lo Il auo prlmo ge11er9Jel La mia vita avrebbe avuto 1J auo 8COPOI DAVIDE <Anticipando) - In\'tcc ...? GIUDA - Invece non ml fu neanche. J)OMlbUeav• vlclnare Oeslt Per due giorni cercai In tutti I modi di parlargll da aolo, ma Giovanni sembrava che non l'abbMdonl\.\.SC dl propo– sito n emmeno per un lstRnte. AllorR ml dc-, cl.si a chle dere la compllclu\ di OlovRnnl. Oli parin i del pat.to che &I Mtebbe potuto con– cludere c on I Sa cerdoti. Ne R\'TtlTlmoparlllt.o a Gesù Insieme, gli d!MI. Ma Giovanni ri– fiutò la mia pm;cnz.a: ne a,•rebbe parlato do solo al Maestro. (Pausa) DAVIDE (Oua.rda OlovannJ) GIOVANNI - Io parlai a Oeaù queha &Uà auu.a. GTUDA o Biando LA FIERA LETTERARIA Domenica 27 febbraio 1955 BtlSSEGtwtl DI FILOSOFIA A CURA DI LUIGI fUA'l'TROCCHI *" CRITICA • scienza

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