Fiera Letteraria - Anno IX - n. 7 - 14 febbraio 1954

_P_•g _ ._6 ___________________________ L_A __ F_I_E_RA L E T T E R A R I A Domenica 14 febbraio 1954 t UCCIDIAMO IL Cli/ARO DI LUNA» * La prima "serata" al Costanzi,, * Sorse lW «lnovimento-guidt1» ,U rinascita intcl- l,ettuale fo. tm climn nllnrn qualificalo da ,mn stasi nelle ara, nclfo cultura e uel cmtumc * di E,\IIUCO J•IIA.Jll"OLJ,\'I :11:1.rinctli :, !!.~!J:int':i:mi ,.--------------------------------------------------------,,,,TE"" ·~flA"J\11, 10 1809 I/aeropoema del Tenente Colonnello Gabriele Pepe DI Ai,hhvaaaahhhAtt' Sputa fuori dalle labbra lacerate 11 tenente colon• nello Gabriele Pepe di Civita Campomarano ~~=~~ 1 ~~s~~~i"~n~a~o~ 1 ! 11 :1~t~c~1fi~i<~a :n•:a~~T:!~~·;s:1 1 ~; pallottola di mltr,wlla1,1ce •frlcana Torrefazione d"'Ognlamore Disperato Inquieto :Mollissimo ~la gli echi insolenti degli strapiombi di arenarla ver– miglia arroventano In unR furibonda gar..Larra olfat– liva 1aullc fangose ghirbe di acqua microbi sterco rolera puzzi lnscltl slrlllano s1rlllcrcbbero slrllla 1u strilla lui strillino Glaaa giaaa sillabiamo questa fiera e nobile paro– la di guerra generalmente seguita dal colpo•slnghloz. zo finale Vedremo se la sanno ripetere i nostrl fra1clli Echi delle grandi grotte Smisurata fornace rosell bragia a orli azzurrini di un pomeriggio rimpinzato di cenere sabbia bestlame sudato e lanosità stracotte Il tenente colonnello Gabr)cle Pepe aveva tanto <rn– Rlosamente Inghiottit o nel polm oni l'Inebriante afri– canismo di pericolo stanchc7.za solitudini antleur..>• peismo temerarietà ruvlde7.ze sclvaggcrle arsure spirituali e brutalità micidiali c he dovette alla fine ricevere in sè una Intera morte africana Durante il suo volo transmcdltcrraneo Il marconista di carlinga aveva notato gli strambi sobbalzi del te– nente colonnello Gabriele Pepe tutto teso e tremante nel bere a bocca aperta la saliva a7.zurra di quella Incandescente spiaggia agognata Ta!Ccrugllan1e zuf1afesta e zuffassalto degli ascari In rosso giallo verde arancione pigia pigia e urli laceranti sotto sopra Intorno a difendere un nucleo vorllcoso Il comandan1e scalcinato casco spaccato ~h~~l ~e:t~~~b;~~: !~~~~a~~lgl~n~~f!rbfc g~I ~~ termitaio crollato Ecco lugubremente torse dal centro della terra sa• lire un secondo - Ahhhvaaahhhntl * F. Al'\.AR.JCNETTJC Borbotta fischia e si sputaethla fuori quella parola agu✓.1.a contro un convulso Intrico umano e vegetale di acacie ulivi sicomori àloc e schelctracci di car– bone a svolau..antc cutà Qucsla è però di una candida mltcaa brilla talmen– lc da far pensare alle tovaglie famlgll11.r!dove oscil– lano pesche e guancle di bambini su piramidi di 1orroni d'oro S'accanisce Infatti la fantasia acroplttorlca nella vio– lentissima baruffa sparante !asciata d'lmmondlilc carogne e sanguinanti corpo a corpo per estrarne ad ogni costo un'immagine elegante Ed è quell'orecchino di ciliege carnevalesche che da vicino si concreta in orecchio divorato da denti bianchissimi labbra rossissime di faccione negro av– versarlo A cinque metri dal murct10 di un bivacco affumi– cato dove llngueggla una rossablù Istrice di fiamme si ferma. la mula di Gabriele Pepe con le quattro zampe tremanti Bianca pezzata suda carminio sotto il quadrato pet- 10 lacerato del suo cavalca tore Fiata torte fraaa !raaa fr ;i.aa la mula I.A Imita Il tenente colonnel lo G abriele Pepe con un suo faticosissimo strozzato - Fraaahhhvantl Poi giù cade testa spalle gambe giù Dalla sella vuole aggrapparsi colle dita spremere lorsc Il supremo lattevclcno della cartonacea pianta an11lctteraria ma non rlcscc Allora allora si vide e gli echi ne clcllrluano invi• slblll megafoni Incuriositi si vide anzi si ammirò a scoppiante sole torcersi nella lurida arenaria un virile e ancora spaventante corpo di soldato italiano Strapotente muscolatura appenninica' a gomiti alpe– Slrl di nivea giubba Terrorizzò certo e tcrrorl..-.za per l'eternità il pro• fondo Infinito tortuoso formicaio vicino o sognato dove s'affaccendano mlnu,.zaglle viventi pensarill ln corteo di provviste invernali Polchè martella sempre un sole arrabbiato queste saranno addensate Generosamente pure con sovrabbondanza di sangue e fra la miseria delle carogne vulcanizzate dalla bruciata atmosfera sta offerto aa:11 avvoltoi Gabrie- le Pepe . • 11 suo gomito destro schlac.-cla un ventre disseccato come suola di scarpa di un antico cavallo a chllo– mctrlchc (atlchc La sua mano sinistra sembra volvre agganciare un accordo nella dentiera pianoforte schlumarlna ni– chelio avorio e chiaro di luna defenestrato dal sa– lonL focosi del pianeta Marte E' Il cavallo che mostra I denti tastiera dall'al di là alla sml ancora ronzante musica polmonare delle trecento salite Scottante deluso Sorridente soa,·cmcnte in cerca di micie Silcn;.lo cubico che ormai gratta gratta soltanto lo stropiccio di una marmotta Frusciar d'uno scoiattolo Svit svlt di pallottola In paura• Certamcn1e è vicino il mangiatutto nero uccello ser– pentario col suo strascico di piccola vedova boschiva Schizzinoso delicatissimo Ma abbagliante fu Il fastoso tumulto che Il torso terremotato dall'ultimissima for;.a vitale tenta vuole ritentare cd estrae SI sl bisogna estrarre dal taschino della giubba di guerra l'ardita penna sl!lografica Con acerbo conato scribacchiare meglio sarebbe scri– vere a prodigio militare e con cura proprio sulla busta bianca nella carnalltà della lettera della moglie Viene Cuori anch'esso per suo conto lo scritto tenero e sottoscrive - Fora mio 190. vendicatemi vinceremo Intrepidi figli d'Italia mio grande amore La vissutissima solida mano si rattrappisce e Il te– nente colonnello Gabriele Pepe si scioglie In cada• vere già pronto a lonare In dure1.za col becchi adun– chi mentre la penna stilogra fica orm ai padrona delle sue mlslcriose parole in libertà goccia lacrime e sen– sazioni dolci che di colpo lnsurrc;.ionano Il formicaio• mediante un libertario vlola di crepuscolo aeropoc– tlco amico del ,·cllutato ron ron ron ron tortora o aeroplano F. T. :"IIARINETI'I * Marinetti . . . e 1 g1ovan1 '*" di l'IT'rOHIII ORAZI * I UiOv<tnid'oggi difficllmcnto ricaco110 od 11n,nou1norc qu.alo J:'~gti~r~.~1 J:!!~: 0 1t8;: q1w11do -- tre., il latiti di _vir71:.·· lio e 111tcl d'Oro:10 - corai; ra 1101 l1cC(ilUh del e Collegio mm10 • la t:oce dell'avvento del Ptduri.,mo. u, 9oro11tocrt1:K, domin.11t,:ll, cmtorci:olc e diatcrntc, 11cllavita politjç{J. non meno che nella vit(1 cultU(alc. hÌ i; ~:'C:J?o;!'~':i~ d ~oc;;: suioni ocq1uf1tC. le porte, per i giotvrn1 era chìu.,o con 1trro.– tiire crmct1cf1e. E<I ceco, intJ)rovvi&o cd itto• 11i11ato. IUI. • ltO»IO di lettere>, u11 1,octn 1tal1tm.o - viaauto a P(iri{Ji e 11,ttrito dnUc linftJ dcllll correnti lctteroric cd llr- 1~'~~! ~1i,{!icrS'!?i~a~nl~~~ dnUo rol01111e d'1m .quotidiano pcmyiMO u11 prillo di allarme e di rwolta. msor!}f'_ndo etmtro f~~ "~~~?,u,~TT'aa;,,~CZi:! :1r~~:~11:nror,1it~rt ~" fic':: atumc, di un'etica e di una estctiet1, cll'c(lli - ncUa foga J10le111101 1dcnt1/ioo peneri• ::~c:~to 6 Nel 11 ~g::nC:1:af~ • zff~: 1irc3emd1b1le rmnot.11111ento d1 tutti , 1N.1lori: morali, intcllct• tuali, artlalici. Queatci caigen.:a di ritenouo- 111c11to ebbe 1111 nome. diucnne mm bandien1: ..Uarinotti lu chiam6 Puturiamo, e la 11/ftd6 61 P'!~~-j~ pl"1ma t.-olla ai vide d:c:"~"Ji°~~'O~i}i~. n:;;: !}IMO dli Marinctti, impo11et:0 r1l recalc1t11u1tc pa.tbbbco de, ti;otri <111~ pr1ncip1i innouito- l~-----------------------------------,:-■-P'-,,._-,.-~-!'ll-■-----------------"l~r1e 1/t~ 1 ::i:~:;r':~i/c~~: T t • • :'I 31111 editore ai .sarebbe dcgMto es I ID o 111 ,, Il :e * di .1ir::,i;;•,..,,ava i 1'""''"' poeti cd , g1ot.'<rni arhah anl podio o li mett6t1« a diretto UNA RIVOLTA CONTRO OGNI OSTACOLO ALLA LIBERTA' * L'uomo, gli uo,nini e i "Manifesti,, * li futuro è sempre il dominio dell'oscu– rità, ma per i giovani futuristi era pieno "di stelle, e perciò si chiamarono futuristi ,li GINO SEVlìllJ.\11 - L'linporfatf1.a di quel che ha fatto Marinettl per ~fn~ti1~~~fanfn è p:s~cg~f;,~~ ~~~ ~~nn~ ~u"~ 0 a~~I~~~ bilo un'Idea discretamente chiara, se si pensa sol– tanto al Uvcllo ar1lstlco Italiano verso Il 1908. Modigliani ed io eravamo da due anni air.Parl{?I. dove ferveva una !ebbre creativa cd Inventiva di cui non si era mai v~to l'esempio. Nello stesso mo• ~'!f•~~ltalla, -wi mondo artistico imborghesito, ~1..l"ttf1la ~rf"t;,nDfldn.Jo, viveva e regnava In una 3flartn tti tu~ta I J)OChlsslmlche si resero conto della situazione. Con una bella rivista, Intitolata e Poesia>. portò agli Italiani l'esempio del grandi pocli francesi (che D'Annunzio aveva sfruttati per conto suo): Rimbaud. Mallarm~, Verlaine, I poeti sl!Tlbo11st1e ll 1ofo verao libero, da Gustave Kahn, J;lcnrl dc Regnicr. Vcrhacrcn, a Paul Fort. vennero. grazie a Marinettl, sulla scena della nostra lette– ratura. Ma questo non produsse Il risveglio che Marlnetti !lognava, e !u allora che la fiamma di un entusiasmo gfovanllc che Marlnettl chiamò Futurl!lmo divampò. come un Incendio. Sono noti I famosi e Manifesti>, i quali. spogliati oggi della veste polemica che necessariamente rive– stivano. mostrano che cosa sia stato essenzialmente Il Futurismo: una rivolta contro tijtlO ciò che osta– colava la libertà dcJratto creativo e Impediva quella genuina affermazione e superamento di se stesso che è alla base dell'espressione poetica. (I) 11 passato pesava talmente sull'artista e sul 1>octa, che gl'lmpedlva di prender cosclcn7..a di sé e delle sue possibilità. Ora Il vero poeta è sempre alla ricerca di se stesso. e vuol penetrare liberamente Il slgnlflca10 della vita e dell'essere. Marlncttl e I futuristi dettero alla vita un'ade– sione assoluta e ardente. alla vita Intesa come azio– ne. come for✓.a. in tutte le sue manifestazioni e possl– btlltà presenti e nel tempo. J1 futuro è sempre Il dominio dell'oscurità. ma per I giovani futuristi era pieno di stelle, e perciò si chiamarono futuristi. Gra:1lc all'aiuto e al sostegno costante che Ma– rlncttl dette a questo« Movimento> nn dal principio. tutte le possibilità di cs1cndcrc e allargare l'oriz– zonte crca1ivo furono tentale. Indicate e trovate. con una specie di divinazione cd un'<rndacla, che la cui• tura e !'arie Italiana non vedranno ~')iùper un pc7.zo ; e 1uttc le attitudini che verranno do1>0.dal da daismo al i;urreallsmo. cd anche all'arte di og2i (che però lo ha In genere frainteso cd anche traditol, In tutto più o meno direttamente. si ritrova il futurismo. L'Intelligente e generosa nzlonc di Marlnclll. sempre Intesa a gloriflcare !'!talla per la quale ebbe un Immenso cd esclusivo amore. noncllé la sua operi personale. ricca di sostan1.a poetici\ e di lnftnite In– dicazioni, prendono sempre più un valore e un signi– ficato storico indiscu1iblll e sono lle10 di vedere eh~ finalmente ciò è compreso dagli llallanl. GL"'O SEVt:HINI CAULO C.AlmA' ~~~~(l~',fc1~ 1 d! 11 ;e~~-i~~bbl~~!~~ r,auc sp_caclo loro poeaic, i loro romt1t1.t1; c~ponct:a a 1111c s1>eae le loro l)itture. e ne prcd111po– ne,x1 la più tii.stoso delle ,,ub– bl,c,t«. Coal IICIC'<Jucro q1ielle ltpiche man,fcatt1:a<>ni arti$hche che furt?no le famoao e Serate Fu– tunatc ,. ove il contraddilto– rio e 111polemico aalit:m,o a ~1:,1:=,::r:ve'::':;;i ~:;i~~ e Con 101 bn~co urto ,l i,,'i''~!~~:;;g ~:ialf'c~:~~~ c1t,!~~~ va di91dtoaame11te ìmputrlde11- do ,: co.,l 3eriue l'illu.stre gre– cilttci Ettore Roma1111oli. · Ma 11011 ero aolo il vccd1io e mo11- do Clrti.stico, che etidevo; era 1111 coatume che mutcu;a. J\fari11t>ttl, con la atilO' C'3tr• • r! 0 ill~ 1 ri:~ 11 ~ d1i .::,!~'!;;~; lll"ftOrn. u.11 nch1amo all'.ord•– nc e 111d1on.'<I 1't>Pratatto tM IJlll• t."<11t1 ()S!l<J alle foru ~ e i:crg1111 della t.:-tta - lo rM1' nuot-a da acguire per rinbihta~ re lo a1nrito, µer imprimere &l!'I ritmo pirì ra11fdoe 11iùagile al– la vi!ll italio11a. per amplinre l'orl.::ontc dell'(lrtt.1tta crcatora ~~o~':::~';~~~ 1>0aaibilità anco- Se ccc~etto 11el porgere ltL »1C1t19 01 giot.'<lni. ci6 110n dcce ,:~v~r~: fa~m•:,f ~!W/g~r~~lf~~ tura e o a ama11ia di urosdi– ti-'tno: egli ,apet.·a quale chu-n barriera ia qioucntù dovct.·" :!J{[gJ~~:~c:r:c?t:!:o:d~it~~:,: ad1,lti e dr-i t:ecchi; ed era ann• ~~to''"'!":g,::,:. ~'':,fnri~~1: - io facilito i giovani ffd ,:tllcr- 7;;,~{n,:o ";:/,?~o,ff;~~~~ift~~t E rla • txtfori arftt•"t:ci • Mfl· rinctti 110ha lfCQpcrti i11 og,11 C(WlJ>O. \'ITTOJUO ORAZI IL FUTURIS&'\O :NEL A'\.O:NDO * BOCCIONIA NEW-YORI( '* Il Museo d'Arte Moderna di Ne:.UYork ha l'orgoglio di f1osseclereof1ere di -una delle /1iù vitali e creative figure d'artifla del nostro secolo: l'italiano Boccioni cli ,I.\.UES TIIU.\1,1. son,· Biblioteca Gino s·.ancb

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