Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 20 - 17 maggio 1953

Domenica. li maggio 1953 Una ns::rote fotoc-rafta di Pablo Plca.sM> PABLO PICASSO: Natura morta con dold LA FIERA LETTERARIA CIIITICLI S'.l'HLl,\ 1 1EJl,1 l1\l'.J'OH1\ 1 0 " PIC,ISSO * Pag. 5 La tristezza del suo spirito * Possiamo non amare, o addirittura negare la su,a opera; e passeremo attraverso la sua pericolosa distruzione della forma, come gli antichi navigatori auraverso Scilla e Cariddi * ~~ ~~~"~!,~n~:r~:z~ lJ I ~ A L T JE R J[..C E R N" :n~t\u! 1r1!~1 1 il'~~b l;::~~~I e~: ~:~!;'! 4 d~b.l'lo 3 '::i:O re> di Klerlt 11 gaard si mostra formulata. da Sedlmayer è gensl, e con Que!.t.aanche 11fondamente e che l'abbia rap- me Sellmayr ammet.te In lui acori<> p, euo la Gculeru:tcosl umano come Plcas.w nel- queua cui g,unge A1e,.andre aolore, la dlsperazaone, la e vi. presentata In modo più lm- Il plu ennde Inge gno del no– d'Arte Moderna, au a pre un- la sua opera? Ad un proton- t.:iric1-Pe111ccn (3) Quanao rtle > trlst.ezui del suo spiri- pre4ionante. E;U e il f!allo at.ro tempo, anche Harllaub è :a. del Prt,ldtnte de.le Re- do contemplatore delle sue nel suo libro ded1cat.0 alla to >. Ponendosi al di fuori e la vittima del nostro tem- pronto a considerare unica e pub~ica, P~bl>l~hlamo t l u- opere, ca-Il non dischiude so- produzione p1cass1ana del pn- dell'lllusono ordinamento del po, ma ne è anc he l'lnlerprc. scnu p aragone la sua arte. 0 fnte ;:ig gio di Walkr Kern, lo e nuove att.rat.tlve >, ma lo mo periodo, sino al 1904, 6Crl- mondo, contrariamente agli te. E &0l0un PO POioaccec:A t.oottenuta 'pericolosamente con rl ~: u i: sta.re lnteruu r,t:r conduce entro Pflesaggl Inti- ve che P1cag.w rappresenta 11 ldcallstl, ha un occhio lncor. ucciderà i suol veggenti. e trov ate ln!antlll o pazze- 1 rlc~ttmi ~~i c~'a°c'c e,:;~ ml, .che non dànno, è vero. tipo dell'art.ista interessante, ruttlblle per la nudità ed il Conosciuta e la r,sposta che sche > e la e disperata pagUac- 111ca di dlveru eroche. molta eon&alaz.lone, ma che d1alett1co. introverso e specu. deserto. . Picasso dette ad un ufficiale olata e buffoneria del suo ni- ncssun artista h:\ saputo prl- latl\'O, come appare sempre Nella rivista e Dtrr!ère le che durante la auerra ali do- chlll5rno e del suo dlspreu.o Con 1&sua arte affasclnan_ ma di lui crtare con tanta alla ftne di una civiltà. Lo mirolr> <ottobre 1950) Miche! mandò. davanti al quadro per l'umanità>. Ma. come t I.e, Priva di qualsiasi compro- Impressionante umanità. La Ste'S50 PleaMO dichiarò una Ragon vuol t.oglltr di mezzo e Guernlea >, se fe&se opera grandi fenomeru. egli non può messo, Plcas.so ha coatrett.o li storia dello sUle, secondo volta al suo amico Ja1me Sa- ti mlt.o d! Picasso, e non sa .sua: e La auerra? - rlg:pose esser considerato tipico, antL mondo e due a-enerazionl a quanto Scdlmayr constata bartès che la sua è arte di- egli stesso come vicino egll Uuplto e sorridente _ C'est. elpazlone e preannuncio di un seguirlo. Egli ha dominato giustamente, non cl fornisce struttiva, creatura della pena giunga alle realtà quando, vou.s qui l'avei falt.e! Que- qualche cosa che potrebbe ve– ne1la pittura con una forza nesgun criterio per giudicare e del dolore, ma ch11nella pe- pensando di aettarlo al ferri sta semplice fnse non man- nlre ad avere una genenle maalca ed lrre.sistibìle. come del valore splrftuale di una na si hanno le premesse del- vecchi, scrive: e Picasso sera ca di profondità. L'art.lsta non validità nell'arte>. Anche qui uno strea-one sulle sue tribù. opera, e per questo cl trovta. la meditazione, come nel do- blentOt con.sldéré par la gé- Interviene nella realtà con la una prete.sa. partendo da un Simile a un re, egli ha do- mo su di un terreno ben po- !ore è 11 tondo primlE:enlo nératlon nouvelle camme De- azione, ma truforma In ope- mondo d'arte e-dovuto>! PI• natD Intere provincie dopo di co &alido, come dimostrano I della vita. lacrolx le fut par Jeg Jeune.s ra d'arte quanto e.siate. Non casso ha parlato a milioni di ave:le conquistate. lasciando- divergenti giudici dt:lla critica Nè la fama veramente man. tmpressolntstes de 1865. C'est è respenu.blle di quanto ae- persone. Cou <leve glun,ere le alla ammlnlatrazlone del di tutti I tempi; vorrei allora dlale nè ti sole della Costa sani doute le dernler grand cade, ma d1 quello che egli nell'arte ad una generale va– suol feudatari cubisti, neo- rimandare all'opera di Max azzurra sono riusciti a to- pelntre réaliste >. Egli à forse fa dell'accaduto: IA opera lldllà? Potrei immaginarmi classicisti. espressionisti e Raphael: e Versuch elner gllersll Questa pena. Essa e veramcmte l'ultimo grande d'arte. una U ngua, parlata solo da. surreRllstl. Grundlcgung des SchOp~erl- veramente la nota fondamen. pittore, dalla cui opera si po- Quanto più profondament.e alcu.ne dou:ine di persone, più I 1uol eccentrlcl caprlchos .schen, <• Tentativo per una tale del suo essere. ed è con trà un giorno riconoscere più queste vool critiche contem- perfe tta di quella parlata d& Pltt.orlcl caddero come brlclo- determinazione del creallvo-.), raalone che Walter Erben (6) chiaramente la nostra epoca poranee lo toccano. venendo t.utto ti papolo. La. grande le di pane dalla sontuosa ta- L'unico criterio assolutD di ha dedicato ad essa uno stu- e Interpretar]& meglio che cosi a riunire un prezioso ma- personalità artistica Innalza. vota dol ricco, e si sentl a ,•alutazione è dato dal grado dio particolare. Anche Erben dall'oPera di qualsiasi altro terlale per la loro diagnosi an_ 1ftsua legge ad una cenerate volte chiedere se quello fosse di figurazione. aNOluta rag- cita Klerkegaard. ma egli rl- contcmparaneo: egli non rl- che dal campa deH' arte, tl\n- validità, mentre flcure più de. veramente Il elbo del re. giunto nell'opera. Ogni gludL conosce: e Matlsse e Picasso. copre Infatti la crepa che sl to più toccano solo la realtà. boll e personalità che al at• Non bl&0gnerebbe nemmeno zio su di un'opera d'arte de- l'Incanto ed Il brivido, Il bel. è formata sulla terra. • egli e non l'opera d'art.e. E' nel tcnaono alle reaole di una più chiedersi .se Il suo domi- ve alla ftne esser 80tt.ratto a lo ed Il ,·ero che e at di sotto l'allarga ancora di più, cosl nostro pieno dlrltt.n. partendll presunta ,·alldltà generale nlo sia stato legittimo. Come criteri stilistici, puramente di della ,uperflele, l'esteta e lo che ~Il uomini possano getta- da un mo ndo e dovuto, di \mpa!Udlscono gll dopo una. nessun altro pittore del no- a:usto e legati al tempo. Que- scettico disperato! Solo que- re uno 5gt1ardo nel terribile e constnwi.re la p('rdll3 dt-1een- meu..a.~enerazlone. stra tempo, ea:11ha attinto sto può avvenire solo quan• ste due possibilità fanno la fredçl.o mcccanlsmo dell'esse- t-ro. S olo oartrndo da un po- Ammettiamo che non sl alla pienezza di un ingegno do contempliamo- l'arte come pienezza della vita. Se a.mia- re,. (Erben) stulatD Idealistico potremmo creda nll'indlvlduo creatore unico, precoce ed Inesauribile, un mondo a sè. cosl che e tut. alla pro!ondlt.à ed alla Jar- te le condizioni e tutte le PoS– gheua di un particolare mo- slbllltà per la su a esistenza do di vedere le cose. si t.rovlno In es.sa ste&sa. ed Il Onl cl si chiede, se non lea:ame colla realtà ala Inter– erriamo, sino a che punt.o u rotto. Solo insistendo eomple– suo dominio sia stat.o beneft- tamcnte sul 50Hetto l'lmpul– co, e l'apporto della nuova so creativo si riconosce non critica è stato quello di v'c- più come riproduzione e dl– dere nelle sue opere una lm- sposlzlone della realtà, ma maa:ine della decadenza della come un porre legittimo del– nostra civiltà. Prendendo lo le funzioni in M: Immanenti, spunto da Kierkegaard, Hans quando la realtà non è più Sedlmayr <1) ha Iniziato la rivissuta come sensaz1one nel battaglia. Lo storico dell'art.e tempo. nello spazio e nella viennese vede le cose da un causalità, quando non la si punt.o di vista molto alt.o, ns_ pretende più come categoria, sat.o con a:rande precisione. ma essa viene tonnata come nel suo libro e Perdita del un nuovo modo chiuso In sè, centro> (2). basandosi sulle legai del dive. Con un tennlne jeanpau- nlre degli oggetti ... solo allo_ liana, egli vede In Picasso un ra l'Impulso creativo rag– nlchlllsta poetico, e sort.o dal- giunge il suo ultimo, più alto l'arbitrio senza legge dello spi. a:rado di fla"ur,zlone: la Hgu. rlt.o del tempe > e che e di- razione a.s.soluta, che però. strugge egolstlcament.e Il mon- data l'umana nat.ura, non po. do e l'universo tutto per po- trà che rimaner sempre una ter sfogarsi nel libero spulo meta lnftnlta >. SI metterà del nulla>. Ma la diagnosi sempre IJJ campa l'art.e - e diventa ancor più seducente sarà ognora necessario farlo quando Sedlmaycr segue la - quale mn.terlale necessario Immagine del e Seduttore; &Ila diagnosi di un'epoca, co_ kleregaardlano, non basando- me fa Scldmayer dal suo va- Una delle pili recenti e plit discusse opere di Pluao: • La ruerra • si però gul test.o originale. sto punto di vista: ma non bensl s u d1 un'ampia Inter• si potrà da ciò trarre un glu- mo t·uno. non possiamo chlu- Anche Wilhclm Hauaensteln commettere l'Ingiustizia di come a colui che determina pret.az: lone che ne fece Wal- dlzlo valutativo dell'opera d ere gli occhi davanti all'al- vede Innanzi tutto In Picasso misurare la figura di ogni le leggi, ma si creda &alo 1n te.r R chms nel suo libro d'arte. Per fare una dlap:no.sl tra>. Per Picasso non esl1te li pas.slb1hsta, l'uomo cui .sono cittadino col canone di beUez_ una leage Immanente nel e Klerkcgaard und der Ver- del nostro tempo sono inol- la fuga In un mondo senza aperte tutte le passlbllltà, e za areca. e farlo per.sonalmen- mondo. che sia .solo necessa– ruhrer > <• Klerkega11.rd e Il tre necessarie anche le o pere peso di bellezza, In un'altra che con esse gluoca scnia un te reaponsablle della deca- rio e estrarre>. NeMuno ne– seduttore >).Quandosi lenll di Bonnard. di Modlc. r.d i Ma. vita, davanti al viso di Dio>. punto di vista determinato. denza delle proporzJonl e del- gherà la esistenza di questa. Il e Seduttore, di Klerkeuu1rd Llsse e di Chaii&ll. tutti arti- Il .suo non è Infatti un esiste- Ma egli vede anche In lui un la bellezza. Dietro a critici di leRae mondiale, e oanl intel– sl può esser In certo qual mo- stl la cui opera non può ve- re e per arazla di Dio :t ... Il repertorio personale, partlco- tal a-enere si ha una lmmacL lett,uale la presente. Ma In do atuoltl che si tracci un nlr chiamata nè distruttiva suo e55er trascinato dalla fu- Jarmente preciso, del gen,ra- ne lde;-,.!lsllca del mondo ed nessun campo. come In quel– parallelo tra lui e Picasso Un nè macabra o morbosa. L'aJ:o ga delle immagini è dispera- le stat.0 della nostra epoca. essi parlano - In tutta se- lo arti.stico. dobbiamo resta• Aiuto In qutsto .senso cl dà della bilancia è certamente zlone. minacela. C una male- Sono la grandezza. di Picasso arete-zza - per un nuovq re entro I llm.lU delle umane l'lnt.erpretazlone di WalU'r olù Inclinato In un•epaca de- dizione per affrontare la qua- e la vastità del la su a capaci- idealismo come ad un mondo misure, e non dobbiamo pre– Rehms. che vede n..l e Se'dut. ali estremi com" la nostra di le gli è necessario l'impiego tà di .sanz.loni e.he fanno di come deve eMere e non come ttndere altro che opere che t.ore> e un uomo lnttrtsMn- 01tll'.I,!llù che In rerlodl di disperato di tutte le forze a lui come di ne.ssun altro un è. allora Picasso u.rebbe sta- rientrino ne.I limiti posti al– te> che ha prr caratteriali- magJ:lore tri,nnulllllà: cosa sua disposizione. per trova- sismografo di tutti I comma- t.o l'ultimo grande realista. l'umanità. Compito dell'arte è che essen11l11tl i ,: r1uoc11.re cfl l- che oer nra bl.soi;-n"rebbe In- re sempre di nuovo un punt.o vlmentl di cui gli altri .solo Entrambi sono nece5Sari: Il proprio quello di umanizzare le no.qlbllltè.. l'l ronlf l " ]Il tt-rnretare nel senso che di appoggio, dal qunle poi e(!:ll,si accorgono Quflndo 50no a:là reallsLa. che mostra splet.ata- l'Inafferrabile, post.o dagli Del m111lnronlR, tutt-"' ousilltl di runmri si è creato un plù va- Vftlendosl del 5UO lmpul,;o divenuti una realtl dlstrut- mente 11 volto della suft epo- aecondo le loro m sure. Se– cui Plcft,w,. c"'me Prt••ta. è -.w eamoo di 117.lone.llffer- creativo. del,.nnlna I confini trlce. Non ha ;là dipinto nel ca e l'Idealista che parte da condo Va.léry, è Il Demiurgo C"rt" un m·,,t,,.tlon. M11 j, """•- matlva e c,,struttlv11, Ria vt-r_ ed I contorni del suo mondo 1904 e nel 1905 I suol S!nza un mondo stabltlt.o. e dovuto> che h11diviso Il caos, nel qua. ,!bile tr11d,.~re rl•l rt11tl ,., ~ le "'~ur1tà ef1 Il m11 c11bro ed I suol rappartl con esso. patrift, i suol Individui 5011- e trova dtcno di configura- le erano ancora mischiati t.uttl f11ttn um11n1ln Kl .. r1<ro-a•rt1. CDs-11. ErMt. ButTrt,) r.he vcr- E noi e comorendlamo orA tari e dimenticati, In un pe- zione .solo l'ldea che egli al I contrari. In bainato cd •nl plano dellA crt117i"'"" 11 ..,,~ so Jq chl11rer-" ,. 11 ltl:lt erez- forse la nesglone colla qualf' rtodo di pro1perltà e di atti- fa di esso: Lautrec e Puvls asciutto. ln irande e piccolo, 11t.1r11. M-nt~ v,n .. r cr,r,f11 rf•ll• ,..a (MAtl.s.-=-e H""l"'r. Brinnard) Plc11ssonfferra e Ura v~rso di mlsmo per Il mondo? Ora che de Ch avannes. Picasso e Ma- in acqua e fuo co. in morbido e ~11hl'i,,olon" ""e 11••v'"""n111 1111 sf"r" d•ll•11z 1 n!'I" um•na è sé Il fondo del fenomeni e lo questi genza patria .sono ml- tls.se. duro, creando co.sl un primo ,.,,,,""""',, della fhrnraz.lone dl\.'•nuUI molto nli, vai;t11.. rlcRcClft ool lontano. quf'ste llonl essi non banno encora Al e fenomeno, Plca.s.soan- WALTER KERN pltt.nrlr11? N,,n tltvf'rSR da11q ~"'nc\11-trlrantesche confessioni, l'ros- tro\'at.o un Interprete che sap- che G. F. Hartlaub (8) dedl. E quando mal n e scd\ltto• slone sull'opera di Plca550 sessione dello spirito e del pia rivivere la verità. plù pro. ca un cont.rlbuto nel &uol (Continua. 4 Pll!1, 6) Discorso interrotto su Pablo Pieasso * La sua lezione - dice Jacques Maritain - è tanto utile al filosofo quanto all'artista P4rl4rt. dt-1 genio d f Piea.uo astrattista ( E ,o di dfre cene. mi pare 0001 qu4.ff luogo CO· euf .sembrano oppor.si altri giu– mune ractrlo .scrit to nel 19'6. dfd dt crftfca. trop po lmpe• quando non era di moda, &pe- g,iatl a una indagine forntall. clalmente a Vene,tfa. mf &ard &tfea. pur ralfda e 11ece.s.,:arfa for&t. df piccato merito) ma la allo &tudlo di Piecu&a). parola r &e11tadubbio t·alida Non Ju « Q,Jtrattf,ta • ncm. ,e genio i:uol dire dilatazione m1"'noquando poteL"a eucrlo 00. e lnftucnza, fantHla e domi- m~ ndle ceramiche di quutl n!O e perfn.o gfonde artificio ultimi anni ormai pacifici e o esagerazione c1/ruttcth troppo recicmt,tf. Dc/fnirlo an tklpatamtnte ci t. nemzmente e decadenti• con parole qua.si mitiche. come tra la t'Onitd "ro.,.,o/ana e protclforme o demoruaco e an- l'e&lblt!o11i1nw 1/acclato, IJJC· che facile: cla1euna ha qual- cfalmentc tenuto cdnto del– che vallditd di ,o,tcgno letU• l'etd, che doi:rebbe Cl&cre di rarfo (la più recente. credo. la .sil enzio ri&pc t0&0 e di ret•crcn– tolgo da una rit"Llta lnglue, ta , ottomc.ua al ml.rtcro. rMa ma certo ,pccialluata come e 1't"ro. non &lamo i11pe"nau e la Plcture Post e the hydra• • quuto » gludl:do nwrale.J. headcd gentu, o/ mod'ern arb} Vog(lo aolo tentarne la ,to– mo ~e non cotoono le ragionl ria, aiutato da poche I for1e delle ,ue /o,'f'M- e neppure ln1u(11cientf doc1.m1.entadonl1 quelle delle 1ue e oosldette • per intenderne le poulbilftd mutazioni. le &Coperte, le e inve11donl•• Ho ,ttollneato co,ldctte. per- le conqul,te. chi tl rerm(ne mutazioni e un E 1ubfto alcuni c&emplarl termine valido solo ,ull'estemo r,lo1a11UI caratteriu:0110 i colori delta &ua oJ:)(ra: non oog/fe delle due epoche orlgl11alfdel• la più. profonda unità di n:OI• l'artl.sta tentcnne, che lenta• gimento ,he tfene 1trctta tut- mente Il .stacca e della ICUO• ta la n:arlata produzione di la (pattrna e accademica, t! quuto pittore. dalle prime fn/fuen~ parigine Ed e quutc che io t'Orrd, /or&e più ambientali cht 1tlll• anche nella forma pla.Jtfca 1tlche lnttrnl alle Toulru•e. i::t~,;/'::~f;ed!~a q::~t~P!;a- •/:uot::Jta d~n~fo&~ 1 ~ rt,pr&~~":, La quale ho Il corar,gio di lt.ggcrmente satirico.}. dire, non è allatto dftficlle, Prima cioc di alcuni esempi, proprio perehè Pfca.,M> e .so- che penM> ecct.llentf, del pc. prattutto un pittore di con• rlodl e b/ru • e rosa» (1903· tenuto, un pittore narratlto. 1906J la « lillette aux piedi un pittore polemico, un pitto• nu.i • dt'l Jb95 - Piea.uo ha re morale 14 anni• - gfa c&primt una E' infatti lmmt!dlatamente Jorz:.a e une .slcurtua ddl'lm– .slr,nl/featlt'o che Plca.tlO. che pianto ,r,aordfnarfe te fm– fa tutto nel quale cfor &I preuionontiU e in cui cl 10110 trovano auorblte o e :rntlclp:1- alcuni llf'f;nl earatteristi~I che ~,ii ;~::~e 1 dclld 11~uii~~rf::: ~r!' ~Ffl':C{!af. o':a:;/1i~,~o:i: temporanea - non Ju mai un &barrati. O e fl mcndieantt.1 del J&!'J5 la cui mano destra è anch'enc un ,egno anticipato - un dominio /~male del pit– tore- che rlapparfra per e– .templo usuale a/l'epoca cla.r.sf– ca tra il 1921 e fl '23. Quutf due quadri .t ervono &ubito a eliminare le accu.se superficiali di uno fnc cpa clta rappre.sentatfrc o df1eg110Ut·a. di mt1tlficctione. ,o.stenute .tOfo da' neo.rurreall1mo o di una paZUICa deformcdone (turlbi– le .!IJ. I poveri ,ono del 1903.Que– ,u e .sulla rflia del mare• ,t impongono lmm,.dfatamente per la inten&it à umana che dt.scrl110no.pt! rcht" prima di tutto Jl fondan o. o n4.fCOno fil una chlareuo e 1emplicita compo.sltit-t. e dL&egnatke che .sono ,empre e,emplarl: ,enui monotonie nelle e t·crtfca11 » delle figure. eo.si .r lcure ntlla loro «proporzione•· eo.sl legate nel gestf e nelle posftfonf (ln– cllnarsl delle teste. le due brac• cla fncrocialeJ. lntcru,antl&• simo anche la donna &enz:.a dubbio: nella donna la .t0ttana be/lf1.sima e ant lclpo di certt' con..1'imut e colonne• del ,uo momento più dcfno al grec' ro agli Italiani dtl '5001. E Il mare eo&i alto! Que.,ta e vita • ,. uoualmentt compo.,la e /or• &e è ancor plu commovente anche pcrchl"' Il .slmboll..1'nw ,. t.utto nuOt'O,nfenle allatto ltt– terarfo. tanto meno tradliio– nale e in cui certe Ubertà pre• parano l'audacia di certe crea• doni po,terforl, come I due gruppi di Jondo, e uguali• In• .sleme e dft-cr.si E dell'• epoca ro..,a• (il 1905 aoprct1u1toJ que.trc e /a miglia :mc,,i~:f~;tfa~n:~,g:;ee/~~ tlea un ecpo/ouoro: al r4ppor- ib iot ca Gino·Bianc.o tf t•trtfcalf precedentf Plcc,.so ha oogfunto la gra 11dlo.sltt1dtl contrtuti di ma.uc tre Il g,rup. po In piedi t. l a donna (e la brocca} a destra, con il va,. .saggio, direi di moto e di propordone, preparato dal due /anelu/H e dallo 8Ciog/ler,t graduale (rctlatllt.&coJ delle ftgure. /e tre che eo.ttltullcono un un.ico oolume, il nudo al centro e fl bombino In. bleu– lndaco e lo donna .t eduta e he e riforma» un'altra ma.ua di « tqufllbrlo • alla pri ma. E come rl.salta il colore degli .tpozl del ciclo e del terreno.' Dello , te.uo momento que• ata e pett in atrice• rlcscc in. rcce meno grodeoolc, ma il pirlore non t mutato. ha tro– rato l'11nlmaztone cht t nel ge,U ritmici del bambino. dt.l boccio con lo .specchio e dl qut.llo che .sostiene I eapellf e nella .tpfrale (tre po,tfzloni ruotanti dei corpi (e tre a/– tette: doppio mot•fmento quin– di 11ell' unloo $J}OZIOI. ./\fa qui /ln!Jce (o pare /fnfrc) la penetrante rtrlta e /e com– moua lnterlorita umane ,g1a tiplcamenre e Sociale I per e,; ,e r,U ar170mc11tf .10no e pote– ri», e &tJltinbanchl », e pettf. na•rlcl •i di P!ca,so. che non po.uono trot·are ne dflf/eo/ta di acctttatlone, ne contrasto di « accu,e •· Tutte le .ttoria dtll'arte prt• cedente. Immediatamente t•ici– na rlmpreulonllmo, che lnt<e– ro non appore: o mtgllo anco– ro Gote o Il Grt.COJ ci aiute• rcbbc a car,fre ceru f\S~"nzedi i-olum". certe indlOertnu olla pro.tpettft;a dtt Jondl, che l rnetleolo&I e pro/c&.t0rf • o f cfe. chi creduloni &ul pre.sunto uro di un banale '&00 ,,,otinefcr/e, potrebberò oncora credere di /orci notare come difetti. E' certo dunque che l'fnte– rcue umano, poetico e perfino letterario. diminul&et. do que- 1to momento per una preoceu.– pazionc Jormale. per un inte. rta&e artiltieo e d c,tctico, che .t'Impegna a un rfnnotcmen.ro totale della propria OJ)Cra e /oru di tutta la plt!ura. E il momento del cubflmo. ma le gato, ,peclalmente fn Pl– co.uo rnon In Braque lnt·eet.J con l'apporto culturale e &tl- ~:~f~o d~~~~telu:~~:a· c~ fi~ una pausa tr a Il 1921 e il 19?3. con una parente.si Inter– calata. di controllo e df « ldea– lt. •· dtfmita per /o più clas– sica fe t:icne in Jtallal. Bellll– aimo periodo. preci.sato cncht un tema e antico•· a cui è 1tato tolto ogni fndfcozlo11e ,aero - ma tutto in quella tradizfon'! - qutlla dtlle ma– ternità. In ena ,f al/onda &em– pre piU la ,ma /orta o la sua gc11lalftd re una calma &treno e nolullulma. come nelle e donna in btonco • di New York/, la quale andrd in.Jleme &empre di p'ù UJ"cendo dalla ln&l.ttente 1utratteua orutrut– tlt•a del cubi&m~.per ricom– por1i a una tematica una al. tra l'Olla drammatica e poi ,ocla/e, t•er.fO Il 1930. Anche que.,to momento lnte.s~uto di ~n~:re;~em1:! 1 aC:t~ 1 ~! ':;, I rapporti col .surrealf.tmo. dal oucle derfrare certe ttrfb 1 ll /f. bertd dl &COmpo.rlzfone e inJ"fe. me di coMmzlone architetto• nico. n~f quali certt lntultloni e e reclizzatloni » me.scolano il più &a:tanieo aua/to ella recl– td, con una semr,/fcffd pittori• ca:: bicolore td dtme11tare, CO· me In que&ta «donna 111pcrta .tul mare• - a::zurro del ma– re. ocra delle tura: In una 'folata conttmr,l~ione c&ovru.– manc » e In.sie,~ dtllcata che hitreccia a un .stn&a disperato o e rf1•0/u::fo11arlo » quello di una dt'ilcatt::za &orprcnde11te e ancora &pcrante. E l"lnz•eri– zfone della tc1ta spaccata - tragica e terrlbUe - e di 11110 audacia magnifica, per qru:1ta trasparenza del mere - e del– l'aria che vi entra c t•icfr. cola e fa tutto t'lbrcrc fn una e.ttrcma fineua pittorica Alla fine cl &ard quernica' che dfi•enterd un programma e europeo• - e una: e profe– zia• -,eia/e, al A~u6t':r!o.m~1n e ;i~~~;c!~~ mento che comincia quella di/• Jlcolto pratica di comprtnsio- 11e e di lettura e uterna • del– la sua opt'ra (e di m oltiufmt actrel che rtonde ca.si arduo ac– certare anche certe e .tr,lega– tfonf », eh,.. tra.t/crf.rco110 il dl– .scor,o a uno indagine e Inte– riore• e ,,:frltualc o e.su11zlc/. mente tecnica e 1'1tutfec che :;ai::a Pr,:i~ /a:~~f· :r,;,c,:;~ con tanta chiarezza e /orta r,,fcolog 1 ea per/lno - e lo Ja. rà In str,ulto Jino a rircleg– olare con alcune pure::u del clnqu~ccnto Italiano (dlltr,nl dc.ani di Leonardo/ - r pur ntcuaarlo domandare il per. eh~ e Il che oosa vogllon dire qut&te brutture. che umbro, no d'fncapaee, di ro::zo, di dCmtnt,.. o di malt"aglo (Vcrrchb" pcrt' le peno di mo,trarr quanta: della .sua e dt• torma•iont » (' gfa nella &tO· ria dt'/t'crte, antica t mod'rr– no · nrf greci [arcaici e poi alt1&a11drlnl}, negli etru&chi o nel e ntr,rl ». nel romcnlei o nd &uoi « calo/ani 1 - e come certe complicale a.ttruM:rit. ap. paiono qua e la nei barocchi. ami di ogni cfrfltà o nelle fan– tasie :,/renale di ogni popolo Ma que,ta documentazione rr,r:it:;i;o d~~zii~:n.: 1 ~el:~: proprio quando ce,,sa e muore /a copia accademica (nata ertata) e lo « ,rllf.tm.o • pro– gramma - ma non scrt'e piu quan.do il no.ttro tempo trot"o ,·erame nte un.'cltra eo&a, ,f ~~u:r.~ee ::,g~~t .. nuitrr:a~r'~,a~ &tiehe e compruflh1e.J Per cui rni par po.s.,iblle tra– /a.tela, qui una pur bret•e fl. hutra.zione di certo e e,pre.t• ,fonf..rmo• ,elrar,glo, che 11 in. contra a nehe ne/l'opera di Pi– ccu.so. plu dfreucment1: in– /lutnz ato da quelle che fu dct-. ta e la scoperta• dt/l'crte a/• fricana (di cui e bene rfC01"• dare la potenza /orma/e - e la lnt"c11zlo11e continuamente rlnno11ata - plll oo.seK'11te di qu,.//a che .ti 1co1,re talt'Olla nel bambino) e cariche df una ln,ondata lnten.1ltà e&&enzioJ– mtnte ,aera e rrllglo..,a.. Di qul'.ito mom"nto l'ol)l'ra più e acanda•~,a • ma più cornple&• ,e nell'adattamento al e qua– dro•· .sec~ndo reoole antiche - compo.,l:font di nudi -. t! Il Jamruo « Signorine dl Al'l– r,11ont. • ( 1906J, In cui Parigi .si 1alt'at'c - o &I rf/letttra. ptr/ettcmente - solo In que. 1ta barbarlt. Ma I quadri che non 11 ca– pi.tcono &ono f qucdrf e e11bi- 1tl ». l! non qur/11 che 11:mr,lf. Jfca110la natura /ino a ridur– la a .w,li 1'0lumi gtom,.trlcl fquc.tto limpido «pce&agglo a Tarragona• del 191l9Jeht tutti sanno e&l&tere come spczfo-11- mite delle CO&t (cilindro e .tJt• ra, dttrdri o paralleloptpedlJ ma quel/I in cui e·r Il Jrazio• namento, cht a me part dinc- :!ì~c~: (' tcrrn;~~~·1a~~t e~ C0171ptnet,ar&I - come In que– ata • arle&fe1111c » del 1911 o in que&to (ancora t'i.siblltJ e rf. tratto di llollard ». I q uali ar. rfrano aJle piu decf.sc e /atcU ~eompo..,ltfonf .seguenti. eom..t 1n quuto e uomo con le ca,. te• del 1914 (con fl gu.tto dei e popler1 colli,• che non man– ca nemmeno di tradl.tlone ot• tocentc&ca e J)OJ)OlcreJ o In que.sto tccedonale e co11quhto te nature creata, tutta chfa. reuc, ordine t «canto». ln,i– tol«ta Il po11no rosso (1922). Ma qui oomlnCl'a t'Cramente l'arte moderna nelta e.sttn.tfo ne r,iu che temporale. spfrf. tuole del termine. Direi per• fino che .se I documenti di que.tto genere pot,011110 ancht e&fcre perlturl fuori del loro progrcmm!l ldtale (e eontart perciò meno in ude e.stetlea. che in M de 1torfet1 o cront.,tt. eaJ u.sl non prrdono ralorr appunto, p"'rehl' .JOnola forma dt/la n0$tra e tecnica». dtl no.,tro gu.tto deeorotit'o (gla dlt-entato comu11eJ,una e rh~– lazlonc • pittorica ehe libera la pittura dagli f11fluMi delle « macchina /01ogrctlca » e ridd 1>0/ore al colore, alla oo.strutio• ne a.ttratta di e.s.t0 nl!'/ .tuo .spa: 1 0. che r .t0fo un plano. ,, acco,da con le t<era archtttt. tura e rczfonalt » cd e-11entic• le. con le •ua nudita t nettez. :a f. poi con la moda e lt tlei,anu I' qui 11011 c·e fc1~ primltfvl&mo, ma. una /Offe te ,·alide' prt.tenia e ratrona• /Litica•· che impone una &trut- tura n1Jot•a. oll'orte frt ge. nerale. Ecco un.~ maontflca pavfna. di Maritatn, eht:. fOprattutto df quuta pittura - e di que– ,ta /orma - parla nella aua e Arte e Scolc,tlccr•·· e SI direbbe cht da un mez• 7.0 E.Ceolo, un altro ecces.~odi lnt~pt!z:lone a't Impadronita dell'arte, dando l~o a una rt\'Oluz:lonealtrettanto impor– tante (che nellA Rln81.Cenul. Un'opera eqme quella dJ pt. CASSO mostra pef la pittura un terribile pqrcMO nella co– .sclcnz..,di ge stcMa, La .sua lezione è tanto utile 111 !lil)lt()• fo qu11ntoa l'art15ta; ed f'! prr questo che un rn010ro può di– re. dal suo punto di vlo,taqual. che parola. Per tl"OVareunn e,.preWone pun. anche libe– rata dalle lnttrr,o.sl.tionl u,na. ne e dalla letteratura che ,·le– ne dall'orgoglio dtgll occhi e della loro sclf'!nza acqul~lta, noi \'edlamo PlcaAAO eUondere una \'Olontà troiai. e Mfronla• re l'lncog:nlto con forza Oopo– dlche la pittura A\•rà a\'Bnz&– to d'un p!WiOdel suo proprio mlst~ro. La poe~la Plc&s..c;o la rag~lunge percht t &empllce• mente plt tore... Le sue aperc. non dl~rezzano 1ft rtaltà, ts- 1",fl ra1150migllano. di quella ,a,. .t0mlgUan za i:;plrltual e sur• reale per adopcra.re una pa. rola ,era in se ste~a - H non t.Oln.mentele co..•es i tr a~flgu– rano passando dal f.UO occhio 11llaSUAmano ... ~, scopre un' altro mistero: r.or' IO l'anima. e la carne del pittore che fan. no l<'I gfofTj() ~r M'l'itltulrsl agU flQ~ttt che egli dipinge. cae. eiandone la N:>5tanta,per en– trare e donar,:I ~tto le ap. pn.renze di quC.\teco.~ed11. nulli\ flgunte ln un C'lttadt'(Ie che

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