Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 20 - 17 maggio 1953

Pag. 4 LA FIERA LETTERARIA inteu che come paroJ11 e cot– loqUlo, come ~l~rso e atllc. C'è poi la ltorlA degli Angeli. che Eugt.r-Jo d'Ors riCA\'11.,In pàrtCIUA, d" SAn Tommaso Rclfgio c,t liberto.,. LA Ubcr. tà, che è l'esscrua dcllll pel"fiOo na. ~ anche 60Stanu.. realtà centr11lc. lrrlduolbllc dello 5pl– rlto; eMòll viene a porsi « ln re– lazione con se &lcssa, mediante un atto rellglo60 •· Ma l'lndM,• luo. di pu &e. non può collo• carsi allA prcse.n:.a del divino: passare d'un colpo d111l'uomoa Dio è un salto enorme; ocoortt un grado Intermedio: « !'indi· ,•!duosenza specie•· ('hc è, per definizione. l'A1"18clo,La tco.o– R"laoln "'"'trle che cElstc un Angelo Ciatodc, che ACOOfflPI\• ~na oen,I 1m imA: 111quale è ~ul– dat& d11.ll 'Angelo. scnzll che li.e ne r enda o onto. In modo 60prf\ cosciente. «Eglidiscorre con l'universo •••Assimila le più pure essenzedel pe·n– siero classico,aggiungendovi l fremitod'infinitoche vieneda Romae da Gerusalemme· La sua universalità è l'universalità«gesuitica», quel– la dell'umanesimo spagnolo, quella del Sacro Romano Impero ••• » !o~! f1·~:w~:~,:~za'\u~~ :: ~!b~c~~n:ada~:s?e:~~c1t'i: Allro è Il slgnUICAtO della ~– ~•-coeclenu a..'l;:cl!ca, dal mo• mento che res.._~nu guprema detruomo ~ \'OCU!one. « Vh~rc ~ portare In 5C un Angelo. per daf1ll luce nel!" eternità•· A\'remmo allora. tre •rchetlpl: ruomo angelico. lo uomo satanico( rtman" sempre ncllP. nntura un residuo oscuro e indomabile. raffl,2urato dal Diavolo) e ruomo liOClale. Tut– tu•la. ruomo non 11 con~ mal abbaatan u. p erche. come BMCrh'a Nle \UC.he . « ognuno è ciò che \"I è di più lontano da se &tesso•· D'Ors completa Que• &ta &MtnJone. Rril'cndo che n dei;tlno umano è certamente prtord!nato. ma In maniera an– gelica. r,ovraco&elentc, e non ~I:. ~e D~~~:Sc 1 ft saa~"~: rt a priori. CO&l. ml rloon08C0 ~!~\ 0 ·e nu~1c,•~1g~ 1 1c1:6 1 ~ 'U proMlmo cmomento !o:.'ldamen• t.ale della cultura). Come si \'Cdc. nulllL di Più dl\•crao dalla dottrina roman– tica e ldeall&tlca. D'Ors può anche apparire imparentato al– n:.slStenUallsl'no. a s.fondo re• lfRIOSO,di Marcel. perfino di HeldeHer. mal a QUCl!O di Sar– tre ce g!AMarltaln notua una ~r~r::o~~~~~·,f~c~I~~=~: tereb'oe al Torniamo vero e proprio. La fonhula teorica del d'Or?. non è anora un ritorno roman – tico al claMlclsmo e al puu.to . ma l'auWit.lonc. nel nost n :ti~:.ir~~~r!.~::I d ~:r. uno profondo. nella &torta. ea- 60 non ~ determinato dal ter' mlnl e romanllco • e e clas.slco•· ma da due repenori caterorlct. che &i alte.mano all'lnftn!to, lo uno C"Ontraddistlnto dallo stil.e clo..trico e l'altro dallo stile ba– rocco. Sono QUC.Stldue .ttflf a dar \'OCCe oonslstenta alla n~– Lura e alla storia. L'r.rte abbraccia tutta la vlln dell'uomo. che lavora produ~n– do e che gloea creanllo. D'On ~ attratto sopratutto da Fede– rlC'OSchiller, che voleva supe– i·arc li Kantlsmo e fu, per tut,– l.1' la .vita. un KanUano. Schll• !!!1t1~\~~fca.\~~~ df.i~t~r:;: Mta O'Ors .sviluppa la no:r;lone Schllleriana dell'arte e sostlt'· ne che e l'uomo lavorl\ e glo• ca•· non FOloper fRrc e tra– sformare. ma per rendert bcl- ~1t~i~ f~S:~~~. ; !~p:;~ cht lo affuclna. la belle-.u che lo tenta. Cod. l'anlata l&t-Jtulsce un~ sua partlcclare nornenrhuura nel prodlR•nl e conferire, se– condo la norma della sua Ytta plnea ed lnte,rale. FRANCESCO BRUNO (Continua. da. pag. 3) Il maestroantiromantico Qualcuno st dichiara dl&Ct'J)Olo di un altro, si tende a confon– del m ondo di d'Ora non mu- dere la condizione di di&ccpo– te.ri sè dal campo della DCII- )O con quella di seguace. E. na• tlca o della sociologia paM1,a- turalmente, se la posizione del mo ueU'Elletlca o del• d!Scepolo non è caatt.amente la fla. In un pori~~ ~~~:r:i~:6~!~it~f~ agcÌi~~~ t.o rarlo. Ma un maestro non cl la– centrale della sua fondamen 1 l\- 1:::lamai In eredità le sue Idee. le blttaglla: condotta contro ma Il metodo Intellettuale di J'!ndlvldu,Jlamo dell'uon,., - aoqu!.star]c, l'orientamento. 11 persona con la sua trl'l!ml di gusto, e un repertorio di cono~ relazioni e non lnd\v!duo N.• scenze strumentali. &tratto e lncomunlc1b1le -- : In qeu.sto senso dico che contro l'lnd!\!lduall1mo delle d'Ors è stato ma,lstrale fin nulonl - con l'unlver.sallamo dall'ml1lo. M:a1!1trale e ln50- attlvo. l'unità della cultura, la ,t1tulblle. Ho citato In QuC!ilo a1!one oonl.lnua di acreai!one articolo I quattro maestri di cui eo&mopollt.a-; contro l'lndtvl- onl dispone. nella sua patria. duallsmo delle età - col di- qualunque spa1nolo di vita 1-orcno del e carattere•· la intellettuale nato n ouesto se.- teoria delle coat.ant! storiche. la colo. Tra di w! d'Ors cl ha La flla,sofla è buona, diremo ::i.llora, come si dice che è buono Il vino: non vedendolo vi.Ione flruraUva, come conti• ,:oriunlcaui sJ)eclalmenLe l'amo- e rluatltlcandolo d all'etichetta del fta5eo, e neppure dall::i. truparen •• del blc:chlere. ma nultA in aplrale, del processo re oer l'ordine e la chllrczza, nella -;·eclsa dolce:r.xa del sapore e nel calore e nella rlola del corpo d~c~Urlnc di d'Cn ,n~nno. !::1~1~:m~ ca:t:~tle;;:,t:, e ~ o Applaudlto da ml&Uala d11to presentato al pubbllco da un to per la tona e chtarc:u.a del In ddlnltlva. aco1::1 thlll e, ri• una faciliti\ lmpa,11b11e ncr unl\•enltul dell'U~lvcrs!tà d1 discorso di Pedro L;ain Entral-,problcml dlbattut.l, ma per la cu&ablll. Questo non Importa. l'uso quoUdhtnf'I - oua<:l direi Madrid, Eugenio d Ors ha t.e· go. La lezione di d OB. che lo stessa fona e chlarezu del lln- ~:n"cl~l~~fc!,;~bl!'c!!tlt~~~c ~~ =~~-o - dell'Intelligenza per ~~to 1 ~~~~~em:~~e::it!~tit. pr}i !,m:~~~!:=d!en:!~ 1 i;:~~~li 1 uagglo adopera_u,, e dell'arfa• magia:te.ro. Quando ln Sparn• DIONISIO RIDRUEJO srande ftloaofo apagnolo è ata.lapparsa esemplare non soltan• sc!nante oratoria. (Continua. da J)Gg, JJ ,~eNO e un poeta. un ftloso!o. uno 1tor!eo, un critico•· Egli ha t.occato unti I , _·,:-cm .i dovunque ha lasciato . ,moron– ta poucnt.e. della au11persona– lità. Ma qualunque sla Il &01t- 11etto della sua Investigazione, egli re.sta un grande umani– sta, con Lutto Quel che la ~!fr~1i~~~l ~~~~~~n:.' df~? telllgenu e d'Intuizione L'umanesimo d'orslanO, per quanto di tlp0 euen:tlalmente mediterraneo, non aoml1lla In nulla all'umanesimo pseudo– Classico d'un Maurras. F.Q-U è universalista. e non al rinchiu– de nell'lmlt.ulone e nella lode . Sa. rlcerca.– manUest.a– cubista che co - latina; nelle testimoniante delle Jon• tane Americhe come nel più autent!cJ prodotti del genio 1pa1tnolo. Rimane app&Mlonat.amente att.accato alla nozione d'lntel– llaenza. E' utile notare come Euacnlo d'Ora abbia eomln– clato a scrivere all'epoca m cui Il ,rande. 1for7,0di Bercson tentava d! rinnovare tutti la ftlolJOft11. ed attaccava con vlo• len:r;a una certa nozione del– l'intellla:en:r;a. Contrarlemente alla map!or p11rte del .suol contem porane i. d'Ors ha rlftu– tato di la.sc' arsl Influenzare da 13erg& 0n. Pu r riconoscendo l1 suo merito, e Il valore della sua opera, ha pure rea,lto violentemente contro di lui, Pcrcbt? Perchè dietro queiita crl'lca. ciii temeva di vedersi Insinuare tutte le lt'l!I dl&trut– tlve della ocrsonallt.à umana. Adotterà lo 1tc.s10 attr«1tl•• mento con Fr eud. Anche Qui non sJ deve fat ,a.rc Il auo oen- :t':r&en~f(:i>°or~~~! %r: 0 h!~: no nell'uomo le toric oscure e sotterranee clas•lftctte dal– la. moderna. ps 1 colorla aotto la NoreHlone mollo elutlca d'c lncosclen•e •· E•ll stesso h11. rnto In ouesto c11mpo studi ed e<:ocrlenze moUo 1vanuitl (vedere r" 1•,1tro h1 prima parte del OlaMfno d~ll~ ni!lll– teJ. Ma s! rlftuta di ridurre l'uomo ad akunt itllntl onnl– pot.f'ntl. Vuole l'~ulllbrlo. e ov nl ros a. al auo posto, e tutto Il rea.le . Questo reallamo che. d'al• trr-nd• id unlsc,- ad un lnnato nttlml•mo. h11nruo con,lstf'n• ta e ft1P1Jr• In lui n•I olacevole mito di Tere.ta la. ben "'on,a.. da, Terella la ben nlanta~a. ouest" contadina di Cat-'l llo~a ohe r--r lui lllmholer,la Il s11.no eo"lllbrlo umano Dunnue li n,.nslero di F,oqc. nln d'Ors tende Ad un r,,t,11,to r,-•H•mo. Tntta.vl11 lll pntrebbe obblettnc chf' tutta la aua oOl".-.. è trner•alll da una corrent,. nl11ton 1 1-.11nte.e che on! ouella tcntitn-.1111Iaccen– tna 1tnror olù. Certl'I. nella teo– ria dclh cultur• eh,- tlrt. 11t– torno alla nm:Jone di fonn11. n,.1 s,11) vr.n11hnlarlo• ntlle •ue rec•ntl ricerche att!nentl ,1111 . Ice-mia. 11 r trr,vano temi molto nl,to'11cl. Fnnur,. tali m,il a'arrt~hla nell'avventun ~,.n,.a. urclte d'un ldeallsm~ puro. J1 secondo del erandl temi di Fuunfo d'Or,: è la preoecu- r:!..~1~~~~~~1!im~~1/n u~u~ rruc di Sant'A101tlno è li ,uo m,tto, e rla.uumc Il ~1ll) pen– siero: e La ra1lone uma:11 è una rorza. che conduee all'un!• tl •· Come nel auo sistema d1 cultura ciii ha deflnlto l'ele– mento claaslco In rapporto al- :len~1C:• dle quC:,fa' u~rt~'tò~~ appare t.'lseni.ta.lmente come un claalco. chf~d!:~':°·f0En"/.~:oi1c~u 11 e:~~ lndl:r;I,se anch'e.111non potreb• be dire: e Porto due uomini dentro di m1 •· Nelle tue rea– zioni davanti all'enorme di-. lemma barocco-classico. 11un– te come una lotta, come un .~ea:reto combattimento. Lo sentiamo al tempo ateuo ap- C:~0c~a~ t~~ ~f~eunod~~~lte; che parla) e pc.net.rato dalla necesa.ttà del classicismo, Il cui rrande !!':'~•> e l'unità. C'è In d'Ora un upctto cht :incera non abbiamo &tudlato. e che pure è e...o«M!ale. A mano a mano che la &ultvita. e la sua opera avan:r;ano PB· rallelamente, un problema vl- ;&e tf"ario ~~I~~~- 't?1r:e dg~ Domenica, 17 maggio I953 Oh potessimo giungere a tale stato e mndo di cultura che, nel Jln1ua.1rlo corrente. i termini • superf iciale e • pro– fondo• mutassero li loro u !ore al punto c.he quallflcare qualcosa di •superficiale• equlvalCMe a concc dtrle l'elo– gio supremo! Vedremmo allora eon chlareu.1 che l'et('r• nit.i. delle cose è preclsamen te la loro rorm::i..e non quel ~ !~:• u l~~':i 1:":t1 a~p?~:!~ ~!.::e~r:i:::~!~ l~b~~~~f11:!: clo c.he è più splrllu.ale ""'Il esseri è Il loro pura contor• no. Che , lunrt dal polff chi amare rii occhi • lo specc.hlo dcli' anima•• do\Temmo, a.I contrario, coMldtrare tlplra• tam('nlc l'anima come lo specchio derll occhi. Compren– dettmmo, ftnalmcnt.c, che le parole non sono, come N dice, l'esprtUlone delle Idee; ma che, al contrario, ~ Idee sono preclsam'.nte Il residuo, l'espressione &e si ,·uolf', delle parole. (Dove alcuni anni fa. a,·c,·o posto • lde" •• orci correrro e ponro •concetti•· Ilo appreso abba1tan– u. nel fratt.cmpo, sulla S06 tam.a delle Idee. So che le Idee aono le stesse parole) • manda vitale che si pone a Qualunque spir:to umano, del• la noL!one st-essa dell'uomo. del &enso della sua esistenza. Troviamo Quest.a preoccupa– tlone nelle ricerche a cui s'è dedicato In que.stl ultlml anni. E dobbiamo considerare an– che le b;oirafte ch'egli ha scritto: 11 meravigllOSo Go11a. poi Ferdinando e I.tabella (sta preparando un Socrate che completerà la. trilocla, perche si tratta bene d'una trlloda I cui !rammenti sono unltt da le~nieif~!~~fta è per il pen• siero un meraviglioso stru– mento di lavoro e dl chlarift– cazlone. In d'Ors essa a.ssume una. forma partlcollrlsslma: familiare e dll 1 cor.,!va nel Go11a. epica. In Ferdinando e l.sabella , ruta semt>te nna appa.ss !onata. mcdlta.zlone· sul– l'esisten za. Ho pa.rlato or ora del ruo 01rore Istintivo ed a1 tempo ate..ssocqu!l!brato - che p,ar:e da un sano equilibrio - per cnnl atte;rglamento e teoria che imollchl una abd!cnlone della pem>nalltà, per Il irusto mal$ano delle devlaZ..:onlmen– tali. Epoure egli non to~lle nulla all'uomo, e non lo C'On• sldera 50l tanto com e una mie• china per oenu.re. C'è un te– sto capl!a le. a q uesto prOPO• Jlto, la prefu!one di Ftrd.l– no:ndo e 1.tabtUa. che se;ma veramente una. tappa nella sua opera. E' neceuarlo cl• tarne alcuni brani: e In deftnlUva •.. questi la– vori tendono a situare h:11.onR lucida della v1t11,spirituale, che noi chiamiamo coi;clent.a. non più al culmine della vlt-A splrlt,u1le (donde ven!va &!– tua' & dono che la sco-oerta. dell'Incosciente aveva reso lm– po~lblle l'Jdentlftcatlone car– tesiana dtl t.crmlnt di e CO· 11clenza• e di e gp!rit-o •l. ma In una regione intermedi,: che conftna In ba~. lo ~?– plamo, con la refl'ionc interio– re dell'lncosdente, ma che connna altrNl. In alto, con una tena regione, una tel!'lo• ne suoer-'ore, dl cui comincia– mo aooena a intravedere la esl<:tenza <' le virtù--. e Subcosc!enza. c~lenz1.. su• peroosclenta cos•ltulranno In ouc--to modo tre realtà. Per evita.re una lunga discwsio- ne. e per non addentrare; trappo nella atrada delle rl• velazlonl, contendiamoci, In questa congiuntura.. dell ' e– spressione comoda. di e alm– bolo :.: e diciamo che se la pa• rola Satana può essere Il stm- ~~o df 1 s~~~le~t~. e~~ ~~~:: mente lmmerao nel coamo, la parola Angelo può slmboltua- , re li supercosclentc dell'uomo, ciò che dell'uomo ha salde ra– dici nell'empireo ...•· Un articolo è tro-opo limitato per poter dare una veduta d'In– sieme d'un•o~ra CO!>l ricca, vlYa e complC$!1.& nella sua fondamentale unltA, C05l poe– tica. Po!chè In Eugenio d'Ora c'è un pocu. che non 11 atan• :r~~l d:~n'::~~tfn! 0 ~g~~; come 11 nostro non può ~nde– re Il carattere vh·o e stimo– lante della 1ua crlt!ca e del &u.o pensiero. Ridurlo a del concetti slin 1 .nca deformarne la stessa es.senza Ccl si per– doni questo e beTj&emlsmo •>– Il suono, Il Hpore e l'orhttna• lltà In lui si trovano nell'ap– prendimento diretto e concre• to della realtà calda e viva, che accompaf!'na una potente forza Renerlll!r.:zatrtce, untver– sallttatrtoe. Difatti l'altro aspetto della aua Optra è la. universalità. Come commenta 01! Berru~eta.: e EA-11 discor– re con l'universo ... As~lm\la le ~l~ssf:c a:~1~"nz:e:t!vre1~•~~~ mito d'lnnnlto che vltne da Roma e da Gerusaltmme. A•· R!unge stn:r;a Ptsante1.za. 11lla nota med1tc.rnnea. un r,o· di p11 trlottl!mo iberico, nuasl 11,-– mltlco, che sl rivela nelle grandi lln« del 11uopen,.ltro, e fa di !Ul unR dCllf' ,mrndl figure del mondo spa-znolo. La ~ua universalità li l'uni• versalltà '1"-lUfHca., autlla del– l'umane<:lmo spaf01010, qurlla 1>urc del Sacro Romano Jm– P"ro ...•· Credo che non ~I J)O&lame– glio dennire la ftrura dl que– sto irande auscltatore di Idee, di questo ;rande s.parnolo, dl questo srande turcpeo. AS'DnE' ~IOLITOR (trad. di Dom,nlca R~cchta.> DIOGRAF.IA E BIB LJ:06.R~~-IA. DI[ APOLJ'~J.N AI.HE de 8 r~ofJ,\°;t,loG~~ll~~:lo1~mi!:,::i•n~:~ LE MAL-AIME' di Inediti di amlcl e amiche del Poeta c"•è un De Gonz.a fi{lleF r!ck. un Plertt Albert-BI• rot. un 01el:r ;es.un Sun•aa:e). raccolta com• Warner: catcia alla chimer pllata e pubblicata a Parigi d& Marcel Adé- Z::!;;~u;~~i: ea:arr1!la~u!~U:atà1- o~~gng~ tribuu1t1 a questo scritlore d'ecculone. l& cui o\iera &1lle0Ua.tutt1wla una limitata e 1-pecu ca cerchi&. d'lntereS!I arli&tlcl. Ma la wrpreSA si è attenuta Quando. di g~:~j ~nd~-!~!fal&~ttri~u~oei~t~rela sos~~ opera sono atatl considerati. Apo\llnalrc fu Indubbiamente una perao– nalltA str"na e complesaa, &eha lasciato di iè. nel molti che l'hanno cono&eiulo e nt' hanno scritto, lmmarlnt dlvenlMl.me, come del reato diversamente Intesa e stata la i;ua arte. La prima parte della BlbllograOa cl offre ~a 8 r~~fm~t:Cro~~!ria 4 ~el~ o,':l3iv~t~ :~~ehe~ai~ér:~'r:i. ci! ~~=u!1o~'i! ,·arie CollaboruJonl. le Raccolle antok>glche di ,uol 6Crltti. le diverse Ed.I.doni stranlue. e infine le Traduzioni 1n ,·arie llnrue ,11 libri 11poJUnerlanLsegue un repertorio di giornali e riviste :il quall a,•eva collaborato Il Poeta. ra~l~~11:nf,~t~~:c~ 1 t~a~ad~le ,Yf:.ie:fre~ all'ele.noo dcli~ prtnclpall opere blbfrograllche o critiche da ooruultare; alle riviste, perlo– !~tt: dfl1~all d'ogni Uncua che hanno da~ 1 dffi~lr:~d ~~t 1 !ffi~~: !:~l1~~o~~r~! la ma.uim&. e&atteu.a ed e stato corredato delle necessarie Indicar.ioni lnforfnatlve (ti– ratura. formatò, eventuali corredo lllu.stra– th·o. tipo della carta, ecc.). Il lavoro at-te– sta. lnsommll.. con quale amore e quanto Impegno l'Ade.ma si è accinto al non lieve complto. Da e L'cnchanteur pourissant.. •· lllustrat-o da xllos rat1e di Dcraln cc le boi! orlglnaux ont e.te bnlle5 11prh tlraae »). ch'è del 1909. fJ glun 11e - auravcr10 e L·H~r6sl~rque •· e Le. Bcstlalre •· e Alcools •· e Le Poète as• saMlné •· e nltro. e altro anoora - fino a quella edizione di e Lcs Mamclles de Tlre– siu :t del 1918, ch'i l'ultimo volume pubbli– cato mentre 1'Aut0re era ancora In \'ila. e che reca. ne.I cinque enmr:,Jarl nomlnat!vl e ,;ur Chine•· la firma aut.o;:rafa del Poeta. Poi, lino al 1940, è un &u86Cgulrsldi edl· zionl J)06tume: dal e CRlligrammcs • - di cui se ne 11.nno\'eranoQuattro - a e LR Fcm• me Assi!, li - ch'ebbe nel 1048una E.econdk cdl1,lone, esaendosl rltrovRIO rra le carte del Poeta un secondo manoacrltto dell'opera con le ultime modlllchc cd una nuo\'a. otsposl• zlOnc del capitoli -. a e Ombre de mon a- ~o'z1:1s~·e~~1i::~1~1 r1~~~WC1À~ft~CIJ~P:i 1947,alle e Lcttres à !Il marra!ne: 1915-18• appan.e nel U. 1 48. con lntrodw:leme e note di rr!~/~~~fs?."fn at:e C:ft1i~u:a~~r:=f!t~ a Parlai Il 24 novmebre UH8, Otsla Quindlo~ Q:loml dopo la morte di Apolllnalre. Pubbll· cato nel 1949, questo \'Olume chiude la serie delle opere Jenerari(', ma ncn degli altrl minort e moitepllcl K'tllll apolllnerlant. Del resto ia blblfograna apolllnc.rtana e 1n continuo Incremento. e propr.o di recente si e arricchita.. In Francia. di un riesumato romo:n /eul/l~ton dello Scrittore lntlto a o e Que falre? •· di una e ChO!se • anto10g1ca della colle:r;loncSegheB, della pfrce teatrale e Casano,•a • e di un \'olume di e Poemes • Inediti. Sorvoliamo sulle e Oper" erotiche• - che nulla aggiungono al nome del Poeta -, sulle molte cPrc!a:r;lonl •· sul notc,oil contributi liìdopere collctUve. e fermiamoci brc,·emente alle e Edizioni straniere• e Rlle e Traduzio– ni•· ]talla, Germania. Inghlltern. America, Argentini!., Polonlfl, Sv1u.era, Ceooslovacchta: l~Un~!~~,i~ay~e ch~~~gl~vRadc~~fa 0 t~C::01~~ 11 primato e dlatan:r;lano notevolmcnt-e RII nitri. itfaco~ 1 q~: 1 {n.«t1i~rl!,ii,rl~~u!!~f~~~di!1~~ 1~ futurista• di Apolllnalre. Inserito nella rac– colta mar!neulana del e Mo.nlfestl del Fu• turismo• pubblicata nel 1014 Seguono altre att-o edizioni - e Corni di caccia-., e Alcools et Calllgramme1 •· e Il Poeta auas.slnato •• e ben quattro edizioni del e Pittori cubisti li pubblicate nel 1945. Ultima, del 10i9, e la gratlosa plaquette di Schelwll\er, la e Ohlr• lnnda a Lou •· Do\•remmo agglungen•t - per- ihlioteca Gino Bianco eh~ non comprese nelrclcnco - le • Pot&lc• a cura di Luzl e Mazzonl, uscite nel 1947 e li rec<"ntlsslmo « Ai;olllnaire ne,la veislone di Pnclo Sanflore • (53 poe&!eda e Alcools • e • ColligrAmmes 1), uscito nel 1950. Fra le molte riviste e periodici europei al quali ha collaborato Il Poeta o nel quali fiOllO uscite cose sue - circa unR settantina - 11rurano. pc:- quanto concerne l'Italia. 601a– mentc e Lacerba • e • La voce •· Altrettanto numeros.e sono le pubbl!cazlo• 111 dedicate alla vita e agli scritti di Apolll– nalre: per la massima parte. trancesL ma i;e ne. annoverano dl tedesche. di Inglesi e di belghe. Per l'ttal!a hRurano le e plaquel– tes • di Soffici e del sot106Critto. ed I capi– toli dc! compianto Sa\•ln!o e di Soffici rl.spet– tlvamente facenti parte dei volumi I Narra• te uomini la vostra storia • e e Ricordi di ,•na artistica e letteraria• Un nutrito elenco di articoli da consult.are. c~::~~1t! 1 »u~d:~~~1:,~u;; c~:ien~:n~I B\j bell'articolo di Eugenio Montale apparw nel dicembre scorso i;ul e Corriere della &ra't col titolo e Da un romanzo della Im·ernlt$0 nacque Il Pa pa d el Cubismo»). Come dlce\ ·c.mo poc·anzl, Questo la\·oro C meritorio e, nell'a ttuale rlpret.a. d'interesse per ruom.o ApolllnRlre e çer la gua opera. \Cr&mente utile. Dell'Autore, ossia dl Marce! Adéma, ml piace nnche ,ricord1ue Qui due precedenti contributi alla migliore conoscenu del Poc– lll: l'elegante plaq ucttc - in edizione nu– merata - con la qua.le e(;:11 ha curato l" pubbl!cnz!one dell' c Esrrlt Nouveau et Ics p()ètes •· premettendovi un·1nronnata noti• zl• Cè, questo, li test.amento lctlcNtrlo di Apolllnalre. In sua •poetica•· e per leggerlo bl6'lRnR\'Rfino ad ora andarlo a cercare nel « Mercure dc France• del 1018; e di IL qual- ~ro~:,n7: !~~~fui~ra~~bCf1~ai~~~~~ 1 ~1('\i cohler .spéc1al di « R!me.s et Rolron.s-• consa– cnuo a e Gulllaume Apolllnalre •· In cui lo Adémo ha raccolto - pr",cnt1tndoll con un" i;:Rrbata prefazione - tc.s~imonlantc e riCOr• ~~~~ 1 tap:ra 1 ~n:o~i~; 11~1 ~!~r~plrate agli Ma Il contributo massimo alla conoscenza della ,,un di Apolllnatrc Marce! Adéma Cè lo hR ont'rto In questl giorni con Il drnso \'OlllnlC « t\polllnAhe le mlll-almé •. ch·e la ;,rhnll blo~rn.n11completa e criticamente do– cumentatn del Poeta <Edtz. Plon. P1tris). Esce a pochi mesi di distanza da quelr!n– t.ereMante eplslolarlo d'amore - pure rac– oolto dall'lnfatlcabllc Adéma, e pubblicato da Galllmard - c-he sotto Il titolo di e Ten– dre comm" le oouvenlr • rlunf!;ce circa due– cento lettere scritte dll Apolllnaire alla ft. danzata Mndelelne P11ges.e che - costellate di llrlche, mùlte delle quali !ne.dite - costl– tulsoono un documento unlco della vita d'un soldato ln guerra e d'un uomo acceso dalla PllSSlonc amorosa: un $0)dato cd un uomn eh'~ scrittore, poeta. romantlere. In ratto di biografie. Apolllnalie non pote• va considerarsi davvero un trascurato: Bllly, Faburtau. Grey, Rou\•eyre, per non citare ,-e non I primi che cl tornano In memoria hanno. con magf!:IOre o mlnore rlccheua di notlde rievocato dficacemlffite la figura del Poeta. Marce! Ade.ma ha tatto ben altro. ~i8~ 1 ~1~mcf.~~l~~e~ni~r1::,Tt{~~f1a g~i i~:: i;endarla. ha tratto un'Individualità chlan,– rncnte carattrrlr..zata. pur nella moltepllclti\ della sua natura, senta mat Isolarla d11 ll'am• blente. nC mAI perdere Il contatto c.he legA un artista alla sua arte, Il poeta, lo scrit tore Alia SUP.opcrll. L'lmpCROOcrn arduo e l'Adéma l'hll adem• pluto come meQl!onon si pote\'a. H11raccolto un·abbondtrntlss!ma documcntR:r;lone, ha In– terrogato amici e amiche di Apollinalre. &I è rccRlO di persona n eerc11re o controllare 1,:.stlmontanze n P11rlgi, in Francia, Affc~te- ~·r "~a~I~~r':e:· 0 :~r1e':e 1 ~rr~~~ri;,e ~hf!i~ menti, e da questo complesso - criticament~ vRgllato - ha tratto una obiettiva e nitido narrR:r;lonc blo11raflca \'h'a. colorlt,a, che h" 6Uddlvlso In undici capitoli. contrt1ssei:nati d11llcannRte: dal 1880 nàsclta di un Dulcl• gnl. figlio di 1;notl, al 1018, morte del Poeta Apolllnalre, VITTORIO ORAZI

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