Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 17 - 26 aprile 1953

Domenica, 26 srrile 1953 LA FIERA L::iTTERARIA Pag. 5 "SONORUSSO, CIOE'SONO L'UOMO MENO ADATTO PERESSERE UNESULE" PROKOFIEF LA SUA MUSICA PER L'INFANZl.4 SULTEMA DI PIERINO Sol'tmtto mt autentico se non.addirittura un. grande mUJicista ha la virtuale fJossibilit.à di prendere sul serio il mondo dell.'infantia ,,. di GUIDO TURCHI Tutti gli adulti unno quanto r;la difficile t parlare• al bambini. cono1ccre n loro Hncuagglo, penett11.renel loro mondo enigmatico, lnaHerrabllc, fuori com'è dalla nostra ~i~rf : 8 !rir:t,;;n~ s~ e 0 ro° 1 ,;~n:Ood1o t';Jii':!\t~e p~ 1; quanto riguarda questi ultlml, è parimenti noto qome ~la gearsa la- letterat.ura musicale per l'ln!anitla. Non ml ri– ferisco beninW?ao alla musica per le mani del ban1blno: di metodi didattici per principianti I cataloghi edltorlall seno colmi. Diverso e il caso della mus.lca che, In !orma <1.1<:iat.tlea o no, ,1 vuol rl\'Olgere anche all'lmm1slnazlonc, alla fantasia, 111 ,entlmentl del bambino o che di tutto ~~i:~ :~~d~u~~~i\'rlt!e Pe~~l~~ti ~tl!~a':[:1 /~![~ scorrere un catalogo: di e glro•tondo >, di e minuetti delle bambole>, di e pastorelli> cec. cc ne sono a blizoffe) ma. la qualità di ei;sa 6 apeS&O scadente. Il vano bamboleggia• mento di chi, come capita &0vente agli lldultl, veueggla n bambino con imorflct-tc e artificiosi balbettii è li tono ~:n~~:~;r c~. 03 d~Ip~~l~~1~fti:J jt~t~ea.,:!~it,ade~f~ e r'i!tave 1 ~Jar~~~a :01ra~~ ~~e:~ 0 Umtlco ,e non addlrlt• tura un grande musicista t,a la virtuale posslbllttl di pren• dere sul ,erto Il mondo dell'infanzia, aenza cadere nel• l'errore di credere che la questione si limiti ad un ratto di proporilonl strutturali e sentimentali, cJ~ al e piccolo formato> della musica e ad una ridut.lone psicologica dell'adulto alla ml.&ura fisica del bambino, in una aorta. di Illusoria mimesi, gratuita e assai vicina all'ldlotla. Ma ' 1 ~::~e •:h~e~~e~~un1oe~e r~~-~!~ist!~r:;•~ e In qu1mt0 ea!o è ancora disponibile In noi stessi. allo atato di me– moria e nel contempo ricco dl•60pravvlwmte e originarla frescheua di .scntlmentl (dote questa non comune fra p:11 ateul aullodatl compositori), le condizioni onde tradurlo In termini d'arte sono atrettamente dipendenti da certe proprietà del linguaggio musicale - lmmedlatez.za, 1ntel• llglbllltA e schietta, non falsa i:empllclt.à d'espressione - e dalla capacità di ritrovare o Intuire taluni valori sonori per dir coal elementari senza rinunciare agli apporti di mature e stratificate esperienze personali. Prokoflef hn posseduto vuol quelle proprietà linguistiche vuol Questa capacità lntultlvfl e Individuale. Ha flflputoagglunacre una propria voce a Quelle poche che portano I nomi di Schu• r.ia.nn , di MuS&OntSkl, di Debussy, di Btrt6k, se non vo- lliaf~of:'~~::C1f!~e fl~~!~~~n~ 8 de'lu~:~~~~tlri:~1r:n:rr~ fatte vlrtù di Prokoflef, el si avvede che uno d"usi è In– dubbiamente d'ordine extra o superlndlvldualc: Il compo– sitore rusi:o appartiene ad una raua di narratori, di ta– volegfl'latorl e dll buon tuSM>, secondo una e co1tante • renetlca comune a quasi tutti gli artisti di quell'Immenso pae~e, el è nutrito, sia pure Inconsciamente, di linfa po– polare ln quel tipico clima e patriarcale• della Russia contadina d'un temp0 (suo padre era Intendente nel J.')05• ~~~l~~i:!a~~o 1 .f~~~~t!:a~i~!~flluomlnl di campagnA • Md la vena Infantile di .ProkO!lef trova un movente In certe peculiarità della natura atea!a del compoaltore, 1ft quella sua fondamentale Inclinazione all'ottfml.!mo, $1· l umorismo bonario, ad una sfoconda Ironia, ad un aereno e positivo semo dell'eslncnza. 8$lroe~iurlri~1:::!~~l~r~u~f,'~~or1~~a~\~!H,l!:~1! 1 .' a 1 i'tr~~: ;~egJ~~t~t! ~a:c~;iisr l~~\~~~a /:~y;~:t: 0 ~ ~~~e 6 ~'::ò dirsi che Prokofler ha sublto più che vissuta e In proprio,. la crisi musicale del ventennio '10·'30 - ,issumono In ?~~1i~1f=~e ~~:t'a ~~tc~~ 0 '!11rn:i~ii~ ':ii8~~t~:id1: alle cose e alla nuura con occhi chiari, 11rnorevoll.fel!cl di accogliere tutte le emoi;lonl, I suggerimenti, tutto lo spettacolo del mondo. Quest'abbandono flducl~o alla vlta es~ma muove In Protoflcf Il suo piacere dl far mu•lca; anzi proprio una tal fiducia, non ottenebrata in siffatte opert' da qual&lvoglla problematica Interiore, da nessun at.tenlamento ~llJ)!ist!eo e da. nessun velleitario intellet. tuallsmo. gli consente di carpire Il gran aègreto dell'anima Infantile: l'lnvenzlone asaurda della ,realtà, la misura e!atta mediante la quale questa realtà Inventata, questi\ verità. fantaatlcat.a ha la parvenza. di una affascinante ment0gna. Oltre t.ale misura, v01ll0 dire, al rischia di In– cappare nel senile bamboleggiamento o nell'amara reto• r!ca della caricatura. E' dunque essa a gukta~ Prok,.>ftef nella scelta del tonl, del vocaboli e delle locuzlonl per t ~~i' ~~i 0 ~\ 1 ~~:~~: 1 :d~i1!es~~!u°tl~~:~~:r~~a dtP~~[1~ r:l:nriUm:ere~~~:i,~: ~::~r~ 1-i~~~~~te J::i~;:, iospettoso, un po' goffo, del tema del gatto o ancora la ~1itape1:'t~f~ 1 !efl! 1 m~':t~h~eln}~ ~iut.ap ~~itrf!1tl~~!~ cd;f!~ rlno e Il Lupo>. Anche quando Il disegno melodico s'lni• mallnconlsce, prende movenze di nenia o di cantilena Ce t~:.r~e '!~tl~s!l~~!8t~1~: ~~r. 1 r:acl~~~ :;;~n7r~ 1~ !!,~~e~':i1~e:le c~!~!°~~~~~i~'~!~O: ~\ ir:ia d~il~zlri\1~ &ura anzidetta: ne fanno fede alounl punti de e Il brutto anatroccolo•, la seconda delle e Tre piccole canzoni In– fantili>, Il quarto brano della suite e Olorno d'estate> e taluni brani del e Racconti della nonna>. QU~~~ 1 ~:rtr~~; ~~lt~~~lt~~ton~r. :~e~::~~lc:! 1 i:t~~ bonario. ottlmlslleo e 1101oso.con tutte le più gottlll vena– ture di una laconica Ironia che ln ultima a.nallsl dànno un aecno dcll'lntelllttcnza dell'uomo e trattengono l'otti– mismo t;Ul limitare del vacuo e del ridicolo. lo ritroviamo 1n altri lavori, fra 1 ml1llorl. di ben altro Intento: dalla cS!nfonla cla55lca• a •Chout•. da ak:une delle Sonw.te per pianoforte al secondo Quartetto per 11.rchl,al e Luo– gotenente KIJè • e cosi ,,1a. !: ancora è quel volto che. pur non riassumendo tutti gli uoettl artl~tlcl e tutte le e•pe– rlenu del N .. ha permesso a Prokoflef di dlstlf11'\letsl dnll altri compositori del suo tempo con una non con,ueta cordlalltl umana di cui gli Premo acmpre grati. GUIDO TURCHI Una recente foloJTafla di Strie Prokoflef SITUAZIONE STORICA DEl,L' ARTISTA ·* L'opera aldi sopra della storia ,,. Il", ""'US!ICJSTA. OGG-r * Il rittu,, e,1n1e ,,tt,, di * rrokofle/ ,app,esHta. con ~: 4 ~~c~~~!10:!f:,r'J:•e :1~ di BRUNELLO ROND[ le teMenu pii.I. algniflcative ,e, "ìunge al confini di un Il· tie'::tm'::u;~:o : 0 ut•:gg~~fct ~l':',::al~f~e~a vu::~i~!(:3i amo. airicero sangue e, 111di Id tUI Rlcono.,cfo:mo che in queste notevoli dtchlna.menti 11tlla due voci, o co:pltol~ dello 1pirllo tjteriorltd, che intorbido no lo modetno Prok.ofle/ al muove corrente di opere come I.a con a.,,aoluta autonoml!l. rive• e Suite tetta t, si a!Jernta con stendo~t di una libera. huie. una .sanità. primordiale che è R!conosct.amo cM h4 e0,,1t,ul• 10,se u11tca nel coml )lea.to to. au un terreno /orae più quodro dalla mu..,lea contem. sprovveduto. pJù rbchtoao. di p()ra11ea. 1:,~~:,:/,,f'~~ ";!1!c~f'~~; JL:f elva n~~o~f~~fe ~~! 0 i che ho I.a 1ua lmportorl-.?a. moltepllcl pe,tco!f di quuta L'o:lteu:a df Prokofle/ è che è stato la più perkolosa, nel aupi,ramento fruttuoso d.tl !:nf:~t:ug:~1èfl~o!:/:ea~~tgs 1~ ~·~~ f:''pr~k:~ 1 eJ ne;:;:~lci; remo, and. cM U ncocla.ufci• ,St1ranno le ,ue voci pìi.t. forti, smo non sfiora che molto au· Il ,Umo puro con la au.a:dolo· puflc!almente la mruicolità ~f:ga C: 01 ~~~,;/ios':i°n p::se~~ !~o;gf,•~:,~~lor~m ~~c nd g:~o~: 1fc:~~~:tc~,~~~c vf~%ata da~~~~ ~~~~~~~•~:t~~of11! 1 ;;::~i:~ col suo umaho delirio, divento, ramenù e .senza ,es1d11f ,1,1. senu de/onna..lone, come u11a 1·auto,e delle 111-u.aiche e In• Invocazione e una rl11J1enna• fanti/i> che nella loro llmpi• zfone della vita 11onostan.te dazt1, nell.a loro scopcrtt1 Il• tutto, come un e/amante I nea,e, coMltulscono, delle prc. corto e vago ma fermo e mute neocla.ufchc_ In q1,1asl profondo onnun:lo ddla vlt11 paradosaale rlsolualone. Come, attraverso ogni crlsf. ogni PO· del ritmo e puro>, Prokofle/ ve,tà, ogni solitudine. Non aveva costltutto una concreta, slamo toato lontano, con lui, libero .s0Lu2iont (che de quel· da qu,111 che sono I doni più la stravlnskvana. tutta tesa al veri del ritmo moduno, I donf reperimento del ~igt1lflcati trl'l• del nostro e 111!1I d.u alécle > glcl dei rflmo moderno. pro· solo cl ovvldnfa.mo a c.ssl con Jondomente si dbcostaJ e un se11ao ,:lit libero, più .ttm• aveva adunato le plir umane pifce. /I ,itmo moderno ha in• vcrUci del auo lirhmo, del neo. Jatll stgnlftcato In quasi tutti cl1.sslchmo Prokofle/ costuuf. f .suoi a.utorl questo grido df ~ la negatlonc, la libera as· U/'1./'l vita acntlta riel ,uo aco• auntfone tf.clle .t1U! apero,ue In perto im,ere. rtcuper11ta nella un terreno veramente nuovo. sua verftd umile. ne/1.a aua lr· e •e mal ti neocla.nlcl.rmo, r,ue. rtducfblltJ /orto. elementare, al sto a?timato vuo/o po.scolo di di Id delle strutture di u,1a ,o· tantl'l 1n.U.$ica pari1ina, r,otè cletà cht correva olla sua flnt cono.tt :ere. tlvl'.smo da salotto (com, han.• no fatto i pochi e rfco11osal• bUi eplgo11I dd Utri nt.u.:ilcL,,ill del novecento), è atoto un ain• cero dono 11110 aplrlto cantem• poraneo. C'è qualco.sa nello posi:lone df Prokofle/ che rl• cordt1 Hbtdemlth; cd è quel ~~~ru:;~ 1·'ttti~~;e e m~.r 1 rat: d111UJ d'un ,nu..,icante popola• re, è quella .tl'lnftd primordio• le. quella concretuza del suo• no, che .ti ane,ma oltre ogni ,emo,11 speculollva o ogni so– norità di e cri.si >. Come Hin• demith, Prokofle/ aveva aopu• tn serbare, nel comple.rso e di• sllluso stato del/'anl,na evro• pea che avev!l a.oco1npagn11to fno~iflg/;~ al~e~r~':: ,:~:;~~ .!Il di rlna.sclta. e u,. gu.ato su– perbo. s/ro11tato 9'1UUI, di vi. vere e stu:mare, d1 a/{l.dorai al proprio atrumento come cl al :r~no~~ ~lù tfrr:::~ t!':fc':! credu'.o a un mondo plil alnce• ,o e pili libero. Prokofle/ e Hlndemlth 11an• no apc-,530, /11 molte delle loro optre (In Hfntfemlth Il ,uono come e rf..tlco.rso •• come vlolen• Z1' qua.ti ad ogni dubbio.so cammino era dluentoto un'ac. qul.Jitlone sfstema!tca.J ,enHto e anticipato co,n, le voci. i ri'ml, l gesti mlroco!osam~nte ~a/di e tJerginl di un mo,do nuooo. E t1veva.no douuto Ube· r4rai dalla piii puante, plil dl•pe,ata eudltd ,01nantfca. tutti e due alfe prese col r,lil m,tto, col plil avfdo a,01nat1~ amo! Proko/le/ addlrHtura alle prese col c,omathmo di un. Reqe,. di uno Skrvabin, corteo di cont,addltìonl e dli Amf,:1110 Prokoflef ,,e, quc. orll /lclo.se soliufonf. Ma in sto ,uo rt1ro ma concreto ap• ~g~~raet,?aucg~~slt~.~::,c:;~'; r: 0 ~~ic: :~~7;1;;::,:aV::0 1 . ~e;: anatt.cato e gonfio anche, ma gt posatama ci,mp,endere chia. aenlpllce, a.prfr.sf a una spe• ,amente eh.e Il suo ritmo, Iun.• L------------------•• ,anza, a una verità. elenie11ta. gt dal /ornlre un rfoco primi• Lo grande malattia del crG• mali.smo, che tlqniflca diUO· l11t/one. arricchimento su1;1'l ne.s~I. aen?n orgo11lcità. vt,n, i stata comb:lttutcr da, Proko• (le/ con unl'l n.uc ,va u.nl~ ca. .:ione tonale che, precorrendo tanti t1tteggiarnenti del neo• (Continua a par. 6) iblioteca Gino Bianco CARATTERISTICHE DI UN'INVENZIONE ,,. Lo stile di Prokofief· * Il ~iro armo11ico è fondamentale · Su di esso, più ancora che sul ritmo, riposa il carattere stesso delle me idee -ne .FEDELE D'Al\11..ICO suo paese * di EMILIA ZANtTTI SerieJ Prokoflef nacque U 23 aprile 1891 a ~antsovka, vlllas:10 pe,to nel sovernat,0rato di Eli:aterlno!lav o,a. v1no del Uen1li;) all'epoci ln cui Il padre, un bo:-g:h~e ~I ~~• 4;~~e:;:~~ .s~~d~~ ~~:re~àurài ~~r:~~'::a~ Terzosenlto, la morte prematura ael!e due M>rell~1ece ,1 ohe aul piccolo Sergej a1 concenlrauero le curt dei r,enitori e torturandolo Hl ore al giorno>, <sono sue parole). ptr lmpart.lgll un'Istruzione gentrale. LA sua. precocità mus1c.,1e trovò nella madre planUta un'ahi• va sollecltatrlce. Quando Proko!!ef toccò I quatt.r·annl ella prese a lnterroga?'IO sulle Jmpreufonl suaclt.e.te in lui dalla muglea che a.scollava e più urdl fu ammuso a.1 e alut.arla • a suonare degli ~rclzl. improvvl.samenle b~1·~~p=~~r~;n~ran~il 1 ~,.~~~e a~~tin d:~f~~ng!to;~~ ma.rcla e di un rondò e a otto, l'emozione provata aul• stendo a Mosca per la prima volta a deJII spetta-coli 11- ~1~ef~~g~~ò e W 1 ~f11 8 ~~~~~ gu:uYP;~~ :~~-;:~oro°r~~·i: e $ijlle l,cle denrte >, ricca que1ta di avvenimenti dram– matici nel campo di tempe1te, naufragi e peripezie del genere che ecll ricordava molti anni -,,1U tardi e oome ~~tuC::if!~n:;u:ri~~•t~~~ féot r:~r::s~~tt~: !f 1 i :e~::: torlo di Pietroburgo. portò all'e&ame d'ammlulone i opere, 2 110,.ate, 1 dnfon!a e tutta una serie di peul per -,,lano!orte. Nè atupl~e Quindi che con la s!curtt· ta d'lnit.lativa acquistata dal suo l!lf'nt<1, I aucce&s!vl sti a.n,nl dJ stu'1! dovusero rtu-:c\re dlfflcll! t.!lnto a lul che al suol lnse1nantl da~ l'lnM>ffertnza dell'alllevo A rd~~· c!:n ~~iti lac;:e1::~crt :1a 1 :~1f:!1sec:~et1:!~ov~b~ G)uunov o di ftl!imklJ•Konakov, mtntre altrove, dal– l'amlal1la con li aompau10 MJAf:kflVf:klJ e dalla fervl<:ia. centrale m&dernlata delle e Serate di Mus.lca Contem• porane4 • tr~•va di che Htddlsfare la t.Ua sete di ardiWI esperltnze. Tuttavia, alternando la fur~rla all'lmpu• denza seppt ottenere i auol bravi diplomi di compo,t– rlone. dlre,:lone d'orcheatra e planflforte e definire fin d·a.nora Il suo eatro In pagine rimaste tl)'llche come, l'!.tl camT>O pianistico, I quattro Studi op. 2. &e1Ultlnel 1911- 13 dal e Sarcumu • e dal due Conf1!rtl p~r pianoforte che QUA!!~tent,ano l'lm-ç:mmta penonale del suo st:l.e, Con l'efle~etta Ufficiale di e enfant ttrrl.,le >, il rlo– ,·ane Pr()kofle! &paventa e nel contemw:, affase!na C!l• tlel e pubblico l!Ottoponendo I suol ascolutort a un-, t'.>rta di docela acozztse quando ~I rleordl l'nnwlvlt~ dtll, e Sult1 Sclt11• e la m11lltlosa ~emoll'"itla df'lla cSln• fonia C!a~!ca >, Atteularnento cht egli tloete anche come plsnlua di vltallt\ e di Tlrtuo~l!mo nnn cl'lmunl. e Voi steMO ~lue Il brutto ant1fro:cofo • Jli dirà GorklJ du-po 1ver udilo Quel auo delizioso poemet1() inf11ntne. Ma ei;II riesce frattanto ad Imporre la ,u• indh1duallti

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