Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 10 - 8 marzo 1953

LA FIERA LETTERARIA Domtnica, 8 mano 1959 ''TAi-PI IL (;Ll,\'TO Ctli\:ITll'I'; CON LA IIIEDl'l'AZUJ.\'E * '' eden realista La poesia melvilliana * Mt:lville è la conferma che i rea.listida tavolino non fan,w minimamente testo * di MASSIMOFHHCIOSA L'lnt.rwlone del m arina to Herman M.elvWe nell'eden dai cannlball. ~ dtliOt' it.ta dalle pagine del libro eTa lp. >, La nave e Doll)' • ua a.r r1vat& al fondo delle &ue lor.te e del ,uo vtan:lo. e Pot:tra t:tcchla ncuiet Ogni minimo tratto tradisce ~:,i;:' ,!!"'::~c. 1 "bi~a~~or:ar 1 :!f . 0 / ;l:::it~.I ,:=t~u~i ,crcpolott,re. Guardate che barba d'erbino s, tra.scino.dlt• tro. e che orribile amm41so di conchlvlie ,·e Jormato ,ulla poppa, ed ogni vallo eh.e 1m'ondata la sollnia, mo- 1tra gli ,quare{ della .sua riuestltura df rame, o le ,tri.tce i11t4CCO:te che pendono da ogni lato. Povera vecchia nat:t >! Non rNl&\"ll che fu,;ltt. Un ma....nalo cerca In aenere una n ave come cerca la sua CQM.. Per que:MO. !unire ver.io I canntbaH era come avventurarsi consa~olmente lunc o una strada. mortale. Eppure, la fuga di Mtlv!lle ncn è un ritorno nelle bracc!a della civiltà, m'l un lnt.roduul :rr:,~! 0 d~~e ~:i:i:1:ori'1~ ~~oifo1~~\;!~~J~leN~~ fant.a.slose. ma pr!,-e di ~loclnlo. Le sU.Uaz!onl e le per– aone del suoi raoconU sono sptMO il pro!on1o conW'llrlo della. loro dMlnlzlooe, ed ~o &lit.tando venio 11 ro– vescio di ogni q:Jeetlone che re.ppresentano. F.cco, l can– n\ball Talpl, noti pei- ta loro ferocia. a.ppalono buoni. E ~~I :~a~.:=t:~a:~cfir~~~~~ ~~~ f~~:! bell eaz.a della fanciulla F\\lawal dal 1.,61 corpo, è la sede di alt.rl enlllm.L Alt..-ett-.nto. li soave a!salto alla tolda dell e fanciulle delle l~ole nella bR.!a di NucahlVI. E l'e– nigma di Marnù, H tAbù deu·~ol11.. E la preiStnu !tdele di Kory-Kory. E altre fughe di MeMlle. E altri viaggi. La ~=~~l~r fe1~:i:,n;~'1::u:1~a'tf1f 1 r~i0 nella forra J1Ui'neUca lei loro '.TICOntrl. Duro colpo • ante l:ten.m • a.i suoces.sl 1 ' a.I s!anlflco.t! frffldlant. Inut.le de– hnltt n t.a gl!o deHe persone ~do nudi pslcoloa:~I. I lol'o lncont.rl soci.lii e 11 loc:-odestino for mano del punt.! di ,•bta. Da cluouno di questi punti di V'. s.ta 09nl perso– nagslo appsre dlvNSamente klenUflcato. Altra fon:a di kl.ent!fk:a:t!one è l'e!otl&mo della na– tura. La Uno e Il colore del p,:-oC.a&onlstl, colpiti e cotili da una d!lferente lntensltl sola:-e. da. un cl!ma amb!t'n- :~lcg,1{1m~~ e e l 0 :..~crv~o e.:· o::;, ~~:1J~. p~~ opll sbuco. Qumto fu 11 ml.Stero egpre&lvo r.!!COp..-rlo da ~~~·slQuando i!'°~ ~!!i[r~or::.e·J~:F~Ì:~ sort di belle arti ~,Jd>bero a.,·ere • Taipl • soi:tobracc:o. ~ l~r=~ ~~oro.~llf~ a d~t~;:~ ~:~'f- lampade. Ed anche molti c!neMU avrebbero di che Im– parare. In Inquadrature. da un 60Ltlle st-ltt!onamento VI• sh·o del d!ar.o con l Tal!)I. Melvlli e adopera una romi ula di racconto derua di p anoctunic.he e di carrellate, Spr, e.so e,:tll dice: m1mcavMlc)tre• yarde »: tornai ad una• )~a• da l ul: ven ue a ..-edc.rsl a meno di una • yarda • da me. CIJ" rella.te e primi pl&nt. Rlcordnte. &imlle a un carre-llo ava nt .l nel c1nema, la descrit.lone di un Incontro nel bO!CO, con due fanclum. I due primi .selvMgl v:-stt in quella re• g!one? • Un braccio (Ul ragau:o, srnif11a-,co.tto dal ca~lli sciolti della JancluJJa, era gettato intorno al collo di que– ata, mentre con l'altro teneva nella ,ua una mano di lei, e cori eSli atavano. le loro tute inclinate In avana, come Intenti 4l tleve ri,more dd nottrl poni, e con un piede alta.to. come Jouuo pronti a fuggire•· E . se m1 IICCadmse un giorno di datt qualche con.stello f~ t ~:, 1:1 1 :~ 0 ·,!';;~a~i'.11~'i1 4~:i'!:t\~~\r d1 e; no:n a.vr- ebberos,.puto gua.rdftre? Qua.ntt si .urt!bbtro 11c– CMlentatJ di re.o;tarsene al di fuori del mondo lndtaeno. come al di lA deJla N,Ce di un pollllo colOf"lto? Invece Me!vlllie. uc.olla le loro voci. Se 61 im batte In lndlienl. è lui . s~o un kldl&:eno.Fbsa ! vecchi ca.pi, e co.storo en– t.ra. .no oon la loro sapienza nel suol oc ch !. SI comunk:1m.:i con fon. a t.utto quello che. pm.sono. La .serena COICien,a d! tante. lneomprtmlb.ll deficiente umane. r!ffllp!e di pie– tà t.UtU l raJ> P(n'tJ. Co n~cr-e, ap:rendwe. Cf'l'C&l'e di c.a– plte. Non è AOIO lo x.riu.ore ohe 61 brucia n~ MlOI ,,1,n1 a quf6la .soUda e nob!le fiamma. Ma la febbtt ol cono- ~~1::e::u::ewJ~ ,~~.l~:,!~; ~\==ed ~ di far COOO'ICere; di comun:ca:e. La fra.tella.ru. .a ~lmbo• le,salata. dkl U!!legr-alovocale degli 16olanl è Il ve .tbo ire– tllcato da Melvllle. La aua vocn.:ooe di f.Orlttore si dL~– phna davvero a. una -,ponta~ ~tf"t'c.,. della cornunl– catlv11..VI obbtdl8cono I per-gonaggl net loro incontri. nelle loro rtl!ulonl. E lo scrlt.tore. nel suol dovc:rl veno o.1-tl lei;ge. e Oh che dtJrel per un /Ilo d erba - e l)t'r odorart un pt!gno di terra graual Non c'è pfi.i nulla di fresco intorno a nol1 Non c't nn1'a di verde ,u cui si rnnsa Jtrmare lo sguardo? SI, l'Interno dellt murate t dipinto di verde. ma qu uto uude t d'una tinta tanto ,po rca e rip ugnante, qua.si che non una parvente di verzura po.ua /fOt'fre o tant a di.ttanta dlllla terraftrrr.a •· In om.aqglo al 6eYero cont,r-ollo dl"ila comunkattva. la !ant..ala .sl allinea con la realtà. Il risultato è Il p1\'.t aut.ontlco e mo•so e r!levante re.a.llsmo. In cttte l.f)ertu~ di pa~a-:p:I. • Talpl, è come uno sconce-:1.ante e aoorcn- 11,·oUPmo!o di cinerama, o di dnNna. • r.\llevo, 1-1: let.tore è sc.1.rnent11c.anel centro della scrma: ,·ohe l'occh!o. pr!– r:fonlero automt1tlco di quell'eden. Il let,tore è sparito fra le. p,a<;tnedeJ libro. Vorttl ricon.,e,nare • TaSJ)I • n6lle mani di tanti teo-– r'el ed e.ecutotl contern,or.ntl d~ real\smo. Qul!IIMa Vt• rltl d'arte di MeM.Ue ri::ondurttbbe I t.e.nnJni della J)()le– mlca realista neri plu e!usto e lf!Qit.Hmo del 1lanlflcat 1. I ttallfU da tavolino, a t.alc proposito, non fanno mini• mammte t~to. E vorrei t!cordart, da uJUmo. la firma di Luigi Btrti Cche m1 spiace dl non sc0t1e:re In qufl5lo mmtto mtMl– l!anol. che n~I più lumlno,,o del modi ha .sapUto tradurre Il ( t.umultuoeo e fu:,.:10 libro, Ml'Italla. MASSJ'MO FR.AN' CIOSA 116NRY M. JOUNSON - • L' "Acu•hntt" doppia Il C'•po G•r • Henn•n Melvtlle test Alla poesill come 111111 eelebruiont fae:h~uoeP~\e~l~. 1 ~~~~n 5 ,~c~j giungere n e61)rlmel"e cun 11 ,·erso. con IR stoffa più rlr:cn• mente e lnt.ensRmenle h,tes, suta del dlsoorso umRno, gll ~ll'fflll •limiti di quella sua av\'entun. lnterlo~ per cui I• narrat.lone in prosa. perl\no :a~= C:~fa d:fn>1~~~~~f~: Dlck, gli sembrava lnefflcW.ce Cosi. quRndo &J pone Il 1859 come data di avvio del i,uo nuo,·o itinerario oceorre non "I SIPARI DELLA CONVIVENZA,, VITA SILE~ZIOSA DIB.\R1'LEBY Silenzioso,Immobile,morto ullu vita d'ogni giorno pur nella s011 forma suprem11di llbe~là, egli resplr11vasommesso, nel ~lelvlllenavigatore di CAl-lJ~O IZZO di ALFREDO RIZZARDI laM:larsJ lng11nnare rfa dcru, nuntl ~tori. quale In de– finitiva rimane la 'ettera di Mrs Meh'llle alla m11cire. e ~~~°ami~fMt1nt~~~t:~:iuo~: ~!1;!, ll~~nt!t!~I d~ 1 f.ill>~"o\Wi ~ella fama e quella (llorla foe.e 1 tor;<:~ri~~ itY;! dì'e~hl ~~: nl. E' Infine lnconoc;,l~lle che uno scrittore fecondo e ,mpe. i::nato qual'è Melvllle ')l')jllt.ltula• se a un'at.Uvlt.A co.!l"ft"hf',do– "' tuth) un mondo morale e Intellettuale era In gluoo 1.t.m• pllcl dh'e.rtlmcntl e 1,a$& 11.t.cm• pi - ttll lteMI che hl Nklt.A do\·evano allmenln:(' 1111SIU• ~di1's~s'.!d~ 1 ; ir::::e/:~~,~~ to CKloeo quanto 1101te nere ,.h e non rlconOMCt.Mt: I lnc.an• o :~':.: ~=!~=P~e 1 ~1 r" :!~ Ee improvvisamente 111 lnipen• na e 11 lnnalu su un ritmo. un ordln<". una misura t'he nulla h11.nno dR lnvldhue Al ,·erso trad~lonale. Inoltre. r>er rlf11rcl a soll«:lta.rJonl ester.o- ~~~ urro:~~o r8:\'::~~c~~~ autocMUca ohe Yoomy, col ,uo CRnto lan(luldamcntt' C'tfuslvo. ~~r1t /:cif: ~;:::~;~~~t 0 n! carlcatur11. del Meh·llle al prl• ml Incontri 0011 la pot11IR,C'S• ~la di dieci e ph) 1uml prlmtt? Come risulta da tuttR JR u1a opera in prosa. che nel mo– me.nll 1>h) 11.ltl. pen.~ cmh!e• maUcamente a Mobv LJlclc, sconflna,•ft dli ogni l!!tnerc tct·• tcrario del tempo, ;;enerando :~i:Jt:S~e~la~~t'1~ 1't1,.~t rntk>ne melvllllana tendt..Yll alla oondltlone dell11pot.sla. e questa anzi IJOgnava di rt.A• lmAre I.Il un, ,•&.stn J)Ot"tTIIL, che metricamente non reallz.• t.ò mal - Ctartl ne fu lo M'Re• co - ma di cui nelle • µnt\le ~r•~I •d~=~I 1 ~n':m~~~ natura di poeta di taglio ,•e. ramente cla.silco. gn~t~ ~~fi~n~re~~II'~~: no. non .11curò m•I n" 11 fa. :~t~ri:I =~rr· .1i~1d1~ 11 ~~ ::c~':fncfp~~ ~'!1ra c~f 11 ~e~~ri,~: n•rrato~ dl awenture vluu. te, R raccontare la •·!ta 111•01• nosca dell'Uomo che C:TI bUI m11rl fra le lnaldle :lei 1,lrat.1. del cRnnlball, di uni\ naturn lne$plorata. ponendolo 1u•can– to a Cooper e a Dana 11 due ~~~sel~!f: 1:11·:~f1~S(~vi:;~ quand o or mai aveva r1,·elDto n sè ste.ss, - e 80tltatto defl. nlth• am ente al suol cuniem• poranel - li suo vero \'Olto; Melvllle ebbe li coraqlo di non fermarsi alla quieta su, ~ !fl~e ii:~~~~1~~1 cc;~:~ s aggt marini. sens1blibull a s imbolo dell'umana cooclen:z:n, rer espJot11rne l i fon do !Om• me~ e la ,•lta. vt.rg! ne e bru• llcante. nella sua li.neudtl\ pritnllln E nel medes.imo tempu, l'au. torc stesso preda di una lea(le coetante dell'opera d'arte. 1i• scopriva 1e,·e ne più iichhe e prezklu del nfUTfttO~. da nel realismo mln\ll.looo rapito lu• cldo dello i:rrande prosa da Dc foe A Kafka. sia n~l!'etfr:tto muslcale che scaturiva d11.l rlt· mo della sua scrlttu:1\. ne.llR scelta tlaubertlana e. pm, melvllUanR. del ,·ocaboJo. Se R queste dlfe \'ene .si ag– glun(lc. In confuse radici. Il modo biblico della SUIIpJO j. 11plratR retorica, avremo nnn lmnglne completn del Melvllle ormai al temllne dell'esper!t.n• -r,adi mlrratore: QUKlellpl)ttte. ad esempio. con quella ,;upre– ma fusione di attt"g~l3mentl. nel capitolo di Moby D!ck ln• Ulolato • nie Whitene.ss or the Whale •· Co.~l. mt.ntre Il primo raodo t caratteristica t,•ld~n.e di U• n11educa.t.ione riflessiva e spe. rtmen1atrtce, dO\'e l'rs:,,,!rlenta itfoea un ruolo di primo via. ~i =~rp~~!~~nf1 ~~ rondo modo. SOJplnto ti:\ un tl\1660 ritmico lnte.m:>. (',-fini• bile come lii rtrost:iJtl'>lle di un'armonia. appan- per !Il prt. ma ,·olla ntlla .scrouJa ptl:-:e di Mord(, cd è nppunto da que&to tenn1ne ~tremo che 111penna d MelYllle $I lan.:rtA a misurare I c!ell Jelln !l'('INia. Non The Con/1.dence Man, non Pferre e Il tema orrt1,do dell'Incesto, spa,·enl&ndo Il placido pubblico boT1he3C. fe• gnarono la fine della alla tor• ~~ 11 al'lg=I~ :n~<"mif:~::i nel ·~3 In oul iii rlfu!e,o e i,J ~~~1::;~:,10:~I r:1 q~~~II"~: sa che avvenne lentrunt.nte. mM mano cho l'autore &el'VI\• vi\ I propri t<"mp1e Il rloono• sceva le(l:atl nlla pr-.,prla e.i;l- ~~nj~;ltae ~~a.m:1ni1ot~r~t dinanzi a cui Il letto1c. ~~11rl, glonato dagli acheml cu!tu,all del suo tempo. restò lndllte– re.nte. MSOlutamt.nte ,r .capttct a c ompttn dert: di che oo.so si trat! AS.se, di un toma"1P.O o d i ohe al tro. E persino le trt re• censkml che Indicar ono 1n Mobv Dlek Il frut.to di una mente gtnlale. 1TM»otn1,o di t.l· &ere lnWalmcnte ~-'7lat,. da ~l~lo:u~~ò ~~,-rn~~~,~~ di attribuire II un ,,.ner\; !et• terarlo detlnlto qutll:1 • coctla ,plrltu•I<" • alla lnAITnr-,olle Balena Blanca li :-lle117Jo In• torno a Plerrc. u I lt' l .,,,,,– dence M an, a /uoe/ l'OU'!r e• spres.se chlaramcntt' IR ron. danna del pubblico. c.>n CU! Il· ,•eva .strt:tto alleanza ll'll\ cri• tlca offesa o lmpa"Jrlrn. che In lui cerca,•• Il narr•1tore 'di av"enwre. Il Salgari o iuiche Il Vemt dell'Amcrlra 18.ìO, t'O· me In sintesi dice Pllz O'b rlrn nel 18$3 e ripete µol 1.cl 1857 tln due soli del quRt..:ro nrll- ~~ri!lC J~dli~~~ du:r 1 ~fto,:~ nearsl ohe allora Melv\lle A,·t.· ,,n gli\ al suo attivo •mn dccl• na dlromamd, qull.8 1u:t1 ;,ub– bllc11Ua Londra e A N<"'A )'ork 00ntemporane11.ment e l. ll qun– le. sul Putnam'1 MonthlV Ma. gazlne eaort11va lo scrl'lore a • abblUldonare le sue !nnla.~•I• che speculazioni che .-an:b~ro .state la sua ro,•ina • 1-: Il New J.tonlhlll Mog,atlne del lugllo 1853 mendona\'A J'1u.,01r di Mcbv Dlck oome • Il p1\I .iblle lnterprete della super.1• ;.z.'tJ!ll della ,·Ha di ma~. l!war:,I~ e dlsordtnato com·t ». indican– do In Whfle Jack.et li 600 ca• polnoro. ca~~~~U:1 d~~~a ~;~r:uì;>; Il perae,i:ulmen10 dellA fnQ\a.• forse della ricc.hcu.a o l'a&ec• ALf'llt:OO lllZZARùl (Conlliua a pag. S) dopo Il clnmoro.ot.o ln~\let.C~ di The Conjlden« Mnn, t,I mettuse n scrive~ ve~I; rhèl-------------------, !'<Olonllom f\\•rebbcro compre. oo che • tomi\ e to:-tunn non emno dn rngglungel'fil ccn Il romruuo » Se non ros.,ct :mffi• I olente, per fnr dlleQunre ugnl dubbio In 1>roposlto. Il llUO comportamento ,·erao la crlt.l• 1 cR - non 80lo con Pferre. In cui ne trnccla ùna satira <"ffl• cnce. ma col non prendere pnrte direttamente allo vRIU• tu.Ione dtl proprlO nom~. la• sciando agli altri I• re,;po113.'\· bllltA del Rh1dltlo (cosa, OKIJI, qua,! inctedlbllel, cl d:n\0- atre.re.bbe Il suo disintertSbe, e ~1a 1.r:i~a 1 ti'f~~~~: 1 ~1 l!Ti~: blloo. quella lettera prtvu.tls• alma che sertste ad AIIIUlMel• ville Il 22 magg\O 1860e di cui si riportano qui alcuni b; t.nl ad esempio della sua ~:e.n• r,a di scrittore. • Primi\ la CIO· ,a t pubblicata. e mcglk> ~ Lft ,ragione In QUC&to CUv Un• porta pooo o nulla . Per lo amor del Cielo. non rftr tnet• te~ Dell'Autore di Tl/pe<, di Pfdd/t.dee, ecc.. di frunt~ 111 !l~oJo&Cm~:i« la ~~~na 10 ~n1~1!,!, :i 1 ~"rifc~1:~:1::1~t~a:~ 1 ~~: I ma che app11.ta Il libro ... Non dart.l da f11reperché uc11 una un'edlr.kme lngleae contem~ I ~::~~a8:cr~:tl Il 1J)1 Uee\!~~l t j ~~~C:1: p,uò darsi. IR pubbllcn.tlone di I un ~rimo \ 1 olume di ,·er.!I è ~hf ù~st5m1t1~~'i;n 11 mjm~';: tl\nza per tutto li monrfo, ha ancora qu11lche lnt.erb&e per l'Autore. come :lln)Odtraool que.1tl memoranda • Ra(l:lonl. dunque. più privi\• te .spln(lcvano Melvllle alla poula: non Rlorta o phrn~. m11la ntcCMltà di app1C,fondl• 1 re l'esplonr.lonr del l'Mltun U• man11.quia.,I tn e.su a,eA.1.eIn• tulio Il principio t. la line di un'elusiva realtà. ron oueUo aldle. fulmineo me-r,o di ro-1 noscen r.a c he la poeslf\, Ne è I PTO\'a c.hc. mentre Il t'(.oro \'Il• stlMlmo d ella critica e del pubblico lesaltau ·'Ome rau, tore del i:rlomo. e l'lncttava a p~ulre nel auo rr.('.lt:!!re dl, HermanMelville di w. H. ,,vn~·.\I Vtr10 1. f ine n leniò in una nnortlin11ria doltuu E ti ancorò • ti.la e nniunH: la mo1lie, E penetrò rollando nel 11ortodell.1 ,ua mano. i-; oJnl m»Hìn1 fctt' 11 1raHr,atc ,u,o un uffido Come " il .uo impìe10 fo,-c un'chn hol1. La Uonli e!i~e·u: tra quella la nuou ronou· e.nu Il MIO !errore do,cu 11nnull11rdtompl,111mrnlc Pt.rt'hi lui I■ ,edu»c: ma fu il umo • ,pin1erlo Ohrc Il Upo Hom del nJionc,olt •Uf'~,•o Clfe gride: e E' que•I• rocd• l'Eden. i\.ulr•Ja qui>. M■ lo cuordò di tuoni e lo «infuM! di lampi: - L'troe nunl»co f'he in.egue f'IUUI fo,,e il ltforo Il ruo mouro 1mhl1uo che lo ue-.11 mu1ibto del ,u10. L"odio fter l'odio rhe 1ermin» in un urlo, Il ,uptr,1lte insph:11hilc rhe lnfr1n1c l'incubo - Tutto era intriulo e f»l,o; la ,rriti ('1"1u1nplic-e. Il )hl<" non e 111et1ac-olo1u, è tt:m11rr umano, E divide Il le.no e m1nJi11 111c,ol1 con noi, i-: noi ,i è 1,re.en111i 11!1 Bonli oJnl Jiorno, l'rr&no nei ulocti tn un1,1 foti■ di errori: Ila un no,ne ,imile I Billy ed e quui J>erfcuo i\l• pori• 1111• h•ll)lnle come Ul\ll dcrorulone: E tuttt le \'Ohe t'he 1'inron1uno I.i tle••a con dc,c 1cn1hn: E' il Male di•pc..-10 come un amante E dt,e •1tatur brig,1 e 1rionf11, E 10110 cotr■mhi diatrutti 10110 I no,trl ocd1I, l'c,irl1i: or.a egli t.r■ du10 e ,1111eva Ma: c'er;1 111111lrhe 1thr., ro~• ,ht. l'inruho a,e,1 ddorm110 - Chf' m•i nc1•uno è ri1parnil1to Hl non In 101no: l\h .-'t.u qu»lrhc altrJ cou rhe l'inruho •Ht\l defonn,10 - ,\nrhe b 111mizlone er■ unun■, ,. una fornu tl'an1ore I. '11r,,1no ululanle eria 11a10 b 11reun.,. tli 1uo 11adre E tullo 11ueltcm110 era Pl■lo 11ort1110 ,ul pello di 1110 padre, Cl~ ou lo 11,eu drpo~lo pian piano a terra, e abh1ndon1to, ~tau 1111111 iir,111 g111leriadi 11opp1 e cuoh•••: f. tulle le itellc :'ti -di lui untJuno rome nrll■ tua inhnii, • 1'11110, 11H10 è ,:rn11• >, ma non tr■ la ,1e1•1 rot■: l'errhè or11 I~ 11uole ulau110 tom, quiete d■I n1ontl - i\ctanide era »!alo on1br0Jo perrhè 1ntereu1110u1 Il 1uo l11nor• - M1 on etrlarnau uuh■nte e lr,etO • L, Divinhà l "l)en:1111rom( il p»ne. 1'ol nt 1i1tmo i Uummenll >. E ,cdttlt. a !••olino e ,rrh1e un r■rronu,. ,, •. Il. AUDEN (Tro.d, di Al/redo Rluo.rdlJ La ricca costellazione di poeti del mare. :~t~~ ~:, \;~~ 0 ~J:ifhl~tcr:~n~/~e1~Wc·. N\..El,V.ILil,E E I POETI DIEL ..NiAR.E no di reiterata enfasi, di rotta orntorl<:1. CO· me di unn struttura rllmlca, che. ltlUiJ)Ot· tat.e. da una ln altra llngu11.,al 5la rltu,itat.a più tra le panie e gil arr.btl dell'onda ..O• nora - In esc\emotl\·\ e lntcrrogauvl Nomi \tngono In mente - COler!d1te. She\• Jey, K <"atti. Bvron. Tennyson. Swtnburnt., t.ut.to Il romanticismo Urico Inglese - quasi a oon terml\re l'ln.scindlb\Jltl\ del motivo del mare da e;,uellodelln rouumtlcn inquietudine C«Homme Jlbt·e ,toujOurs tu chétlrns la mer». dlrA Baudelalre che di que.sta pcesla e di quClitf\ tnqulet.udlne 11 è n longo nutrito). M:t q:.znledi questi nomi regge al oontronto con Meh'lllc? ALCUNE FONTINGLESI DEL "MOBY DICK" Colerldgt e Byron. sepo.ratamente citati da Me Mlle In MobV Dfck (cap. X."1.rI. p. 22\f e cap. xx.xv, p 1931 , Appaiono come l uue da htl meno lonta.ni. e - ,;eooni:!o nol - aln1e.no Colerld,:e e degno d'en:nlre nella f;alle ria di roloro che lnnuiron-:, direttamente i;ul libro. Il Rhvme oJ rhe Anelent Marfner ala oe.rtam<"nte all'orii[lne .sia del Gordon ~a~dldrcrn:1~! ~~tl~Vl~~m-e ~~~Ì rontL m• E<>lamentedi accostare due ere.a.– don! poetiche. compiute. che pouono prestar• 11 una luce scamble\·ole. La mai;tca Ballata di Colertdge - precoce e stupendo frutto del romanticismo ln,lese - ,enne ispirat11. (se. dobbiamo credere a Mario Praz. Poeti fnple,f dall'Otiocento. Firenze. 19~. p 1631 da reJuioni ,etteoentesche di viagg i. fon te che neanc~ a Meh'llle è lgno:.a In es.sa wt Marinalo ohf' ha 0r!HO lo Spirito de.1 Polo Auatrale uccldtndo nel 1uo rei,mo un bianco albatro, ,•lene tormt.ntato e con luJ tutta la nne e J"equlpalfiiO. di\ bonacce mortali e r.\l6rt~~~fuZ: 1 t~~Je~of11n~3:~~1: ~{t rlnalo u.sl1te, pieno di orrore, al contruto che q,lrltl a°'ellcl e demoni fanno su di lui intorno ali• penltenta che do,•n\ scon• !!~o ~I 1~e~ h1~ !l !~;!\ eti::;ra,:·p~t.~!: oondenne.to a confessare pue.nnen1ente 111. sua c olptt L'oceano che è teatro della lei:r• tenda non manca d1 riscontri con I mllri cl Mobll Dlck. A \'Olta • \•Olla esso è Atroce. ,·lM:090 e 68ngulgno ,;.imbolo di peccato. OP• pure Umpldo e glol010 !J)CCChloal serenità. ~~~~n;:;it:nt~ ~!:.::arr~~,1~.~i~i: e 60ll0to periodare narrath'o di Modv Dlek.. Eppu~ non ,olO 11 Vecchio Martr.alo i;o1nl· RII• al ritratto !lFICOdi Ach ab: • VJ fa! paur,1. ,-C('chlo '.\{ar.na!o' 1;1 f.; ;:,;n .•a la t~a r.m:-o icar .1a 1 e tu rei lungo, magro e bruno. come la sabbia rl,i:ata del mare Ml fai paura tu t U tuo occhio 111clntlllante e la tua mano scam• tanto bruna • <R. A M., \'V. 224-2291, ma anche 111magica atmosfera delle 11ue I\SSOrte o paurou mllrlne ricorda qualcuno del più ,;lgnbcath't J)ll~I di Mohll n,ck già citati L'lnl.('tA bal111t11 si poi ttbbe citare. A.s.sal più ,aga eppure Innegabile t In Mobll Dfclc la int<"rmlttente coloritura b)'ro- ~:ab~,.~~a cf!n~~ :;:~,::;~o Je1Q~e~,r: ntl Il canto del Dort Juan. quan:o alle 1trofe eonclushe lCLXXVII•CLXXXlV) del IV del ~:~rec;t'.~[°;d;_dc:tta~fP::it~ri!~~e~ppunto I • DlsthldlU. prc:fondo e cupo Oceano az lzurro. dlsttndltl' Diecimila notte ti percarrono ln,·al'lo • che dh·entano sotto la ,ua penna. tah·olte fa«ta; 1 Distèndlll, profondo e cupo Oce11no U· Oleclmlla cacciatori di ~~~r;!· ~~t~:~~, Irono lnVMO. Meh'llle ,·uol sottlntendere che I Chlldt. Hll• rold sono un tantino ridicoli sul ponte di una balw!era. eppure qualche ,·olla la .1u11 melanconica ccnt mplhdone del m11re rl• trova I vasti 11ccentl oratori e li grnndl080 e Ispirato tenore di quelle strofe. e Egli affonda nel t-O abls6o ccn un 51:•mlto Lgorgogll lllte ... Oli arm1nncntl che catapult11no J(' mura Le tue rhe sono lmp<rl, m•Jtate In tutto. te Iescluso. z~r ~~1~~11:1e 8 \~· ~~('s~r~ 1 c~l 1 ~·e~ 11 dfl~~1'1~ mlii ~l•matlonl e mo\ ente melvllllane? Meramente cuuall sono ln\·tte I rlscontri con Shelley e Keats che pure tanto canta• roro Il mllte Cio che dlliooat• entrambi da MeMlle In modo netto. ~ la loro Stfmm11ng fc.nd101en1ale di rot;ll de.li< "5taFi.di adora• tcrl C:e.1111 bella tomia r,,gi; i't,a di r.ordlcl ' ··i rnelantl a un ir. ndo di trs. P• "· iblioteca Gino Bianco di FER~ANUA PlV~NO suenltà. E' Il loro aff11cclarsl • • maslchc • lin"tre: C:Imari perlglla&I. In terre fatate deeolate» • Aperte sull11 spuma e Keau. Ode to a NiohtfngaleJ. Ora. Il pllese delle fate è lont•no dalla bi bllca austerità di Motv D!ck. N('mmeno ShelleY, che pure col Prometh:u, Unbound ha ,oluto ere.are un ml•o <!.ella lott.a tr11 l'Uomo e 1ft tirannia :lei Male. può rieon• nettenl col mito di Achab; e questo per IR ragione molto M!mpllce che o.I Pron&.eiheu•· di lotta non ce n·e: cio che ispira SheUey non è la llbe:·az10:1ema li e monoo llbc.nto • Infatti Il mare dove usa\8 dormlrt: Panlhea. « le ilauche grotte del ,·ecchlo Oceano con le: f0$Cm pergole di muschio ve.rdt ~ lpurpuno » IP U.. A 11. se. l•) e quello dO\·e Asia si sperde. ln e. unR bsrca :.ncantata .. come un l:1gno donntnte • <A Il. se. 5•) ~,fl!a~i''~ 1 a1~~jrt~i1~~:i~t~f~1'1u!;!? 1 ~':i !\ ~~i:1~·ng•~~cJ~[orle1~ell:ue.~:~r:ee1!~1! ca. Con c!b non si ~elude, natuni.lmente, Me Melvllle abbia potuto molto sognare •u1 ;irs:h:1 ihe~l~c~"~~fi1'ie'~=~i~~~te q~~'i'~~~ degli ete1el tocchi eaprusM che tah'olt11 fa suol. I:: più o m-:no lo !lte.Esò dltc0no ,•a fatto per KelllA. che nel suo mito dl Olauco ( En• d11mon, 1. un, incastona romane, entro romane, sullo dondo subacqueo di pa\au.t souom11rlnl. e tutto des:rtve con un tono no:1 &Cnslbllmente dh'err.o da que.llo usato A rt:ndere le georgiehe ,•alll e grotte e featt del ,111aggfo di 1.Jltmo 8f1~~e ~~t•no~a~ane: l~~~fat!ueln1~~'! ~ ~•ch·ille una vera tf'l'ccl11. formath a ,. r- ,e·orr_e,. I di bfon plil lrnrortantl Ieri, di cultura che h11nno determinato tm·ece tutto Il suo atteggiamento t.&pressh·o. Olà ~e~vraB}~: e~if~~~:1~: o/ 0 1r~~~u~rJ~ Pvm di Pat:. e DOOf' dopo, doru mdocl dl de, 11nl~ I! sltrtbollWlO Rll'h·llllano abbia.mo al !uso 11111ilnrolare rlcchtt.JJI d'Impasto di QUelito lln(luagjJI0. lllla moltepllcltà di UJ>e· tltn::e culturc1II che in esso anorano e reEl)I· tAno Abbiamo detto, antl, che proprio nella tcultura di queste calcolate rlsonanu e.on• ■tste, roondo noi, Il kr.reto di molta fellcltà alluiiJn e simbolistica 1el libro. Qualcosa ~~I ~~~d~~~~i. 1 1a D:~~à ~~~{'1~i,e': 1 i~ tanta Insolita abbondlnt.a. di latinismi (e e tutti ali altri principi e collegi». • •• do,·e Ettore tf cubo •. • la morte prese ,ubltanl!l cd atra •. e le alpt.stre rocce di che. Po. lit lobi•• • fatto avea prilna e poi ""' Jatluro •· ecc.I. cd cssi nella loro arca!c• !Olennltll. paiono !Ottollneare l'austera oommor.lon~ storica di cui Il canto è pen·Ho. Non si puo dire che la cultura tll Mrhllle !-ID Insolitamente ccmp!eMB. - pw o mtno è ia sttua del d11lui odiato grui po di Bo· ston, con un po' plu di letture nautiche e un po' meno di t,:rcco - rr.a ciò .:Ile lo di· stmgue dal suo contonporanet Rm1rlcanl e lo u\·vlrhtR plutt~to a certi Ing ~.si come Carlyle o De Qulncey, è un congenito l.lltlnto oratorio d«:I ritmo largo, del\11 .sonorità evo• ('lithR, dtl pnrtlto che f'I può tnirre da un ln~llto incontro di slllabe ricche e rere DI plìt, I .11101 filoni di cultura Meh•llle Il vh e con una ,orac(' mtensltà. ta1,·01U1 persino enfatica Qunll siano eMenztalmente, rlsult.n Jlà in SOllnnui dlii sin qui detto: la Bibbia nn1llcana. la prorM e la poesia ellll&bettlan". ~e~s,e~•:rl~~~r•~1teb-1 di::~~~.;: che ç an p erte delle .1ue 1 tture claaslche rs;II !t ft.ce l'iU \f'rolonl lnc:::ICA 5ekt.ntt..<;eht. «m e cl tcs'lricano g I E'.6.lrattl che n~ dAnno cltndo11i m: 1 ~~1-i:/ 11\i% 1 .l~n:1t~~~;~~I S!11~a, B~~: bla an(l:llc11n11, Il mode!IO di due ee,oll al• meno di 1>r06ae,ocuu,·a lnalue Come s in nell'onomastica del pcr~ni&ggl e51a os .su.•lo• nl Meh'IUI", Rbbamo i:r,à acctrmMto. Cc-me ricorra con frcqu,-ntl cltarlonl f1tcendo tra• ARllre il leuore che Il fesse. dl'UtatlO O 1111 po' troppo ccmplncluto nel mllte.rlale dlra• mt1mo di un fatto o nella didascalica ab• bondan7..a di un c.,pltolo tecnico. 11puo AB•· ,olmtnte tscmplltic:ire Mii arduo è \mece definire come CMI\ rleche(tgi nel fruti::glo di profetiche e giudlcanll <",ocaz·onl. nell'en• fatica 1&scluttf''T.t.a di ttrk chlus~. nella ca– dtn7.A di iiln(I le frul o addirittura nell'uso dl arcaici ,ocaboll. •Terrori dtl terribile! è t.utta qucst.'ago• nla dunque v•n•? Fatti cuore, fatti cuore. Bulklngton• I òrt.1ll oon rtrruta, ~mldlol Su dalla schlunu1. df'IIII tua morte oct:anlca. In alto, bftlr.Ala tUII 11pote011I! • (cap. X..'<III, p 130. e Ed ttern11 (tiolR e delltla s11n\ di colui che, dlsponendogl a morite, potn\ dire con !'e.stremo .IO!lplro - Oh P11drel noto a me M:prallutt.o per la tua \ erg 1 - mortale o lnunort11le, lo qui muoio Ml sono ~!orzato d1 cSM>retuo. 1>tù che di queito mondo o ~~i. F:i~h~u~~!~ :~1~11r h~6:~ :e~~{~~;; scpra,\·lvere alla durftta drl suo Dio?• (ca– pitolo IX, pp tl8·63), 1 Dolore su dolore' Oh Morte, pf'rchè non Ml c.sscre tf'mpesth·1t? Se tu R\'t'Slll pre.&0 con te queato vecchio fabbro. prlmtt della .IIIR totAJr ro\ 11111 .• \CllP CXII. p, 5'1~). • Mtt che ne pcns11 IA,u.aro? Potrà scal• darsi le 0111.m ,·101acee accogtando\e alle grandi luci del Ncrd? Non preferirebbe Làt• taro trovar-11. lmece che qui. a Sumatra?• icap. II. p 23). p:;i: rt~~~~.:; f~\i~;~t~~~1!.1~~1. ::~~!CC:-a\~~ , io. coloritura morale., e l'u1tqulvocablle lO· ~~;i ~ 0 ie1~f 1 ~~,~n:1°11.t.~r=e~~:b:~~i; ~tc:c;~ llto Il tono cho cerchiamo si esprime nel• l'uso di un'a.111clult11 elocuzione arCfllcn Ma non poss\tuno In so.stnnru dire che nn• che l'lnfluMO biblico è pnrt.e della grande lezione ell.snt,ettlano-aelcentcsca che ha <du• cato all'<"sp1uslone l'h)dolc vlslo1mrla e con– genlale di Mt.h·tlle? Chi da unK lett.ura di l)Oltl e prO&l&totlelt.sabetllanl I dramma• turghl, I compilatori. gli oratori sacri -. dr(l:11epigoni - 1·hom0& Browne. Fulltr e Uurnett. - e di Mllton, vt.rsl e prose. tm· paua alle pag!.nt" di MobV Dfck, non &em• Pr'e ,·accorge d'a, er cambiato secolo. Da questi ulttm1 Mel\"llle ripete Il gusto d('I fa• st05o e compluso penodare, d<"ll'agettha• &Ione uplente e fantutlca, d<"lla co1orlt,1.m1 mcdltAht.ndo e lnsl<"me concret•. che ha CO· si $0\'tnle fatto paragonare le loro pag1n,. di medltatlone e d'e\'OCnt.lonc a un11 musica .solenne di organo. L'uemplo mu1:llo pro• bante di questo stile, è Il ttmoeo raplt.o- 10 CXI, cThe Paclflc•. do\e In poco più d1 una pagina Meh'tlle condensa, per pura magia all~lva fgtoco d'ai:rgettl,•arJone e dl lunghe 50gnantJ caden:r.e), un Intero cnnzo• nlcre di motivi lirici e cont("mphttlvt, r,ug• t,erill dall'ansia e della n~tal;'lll dl CM·r finalmente sbucati nel grande Oc.tnno. Il ~tp'ITa1~su~~=::ia~: 1 df1~~ ri:1eq~~~ra:~~ che fonetica e \·erbole. che cl sembra tutta ;;~e\tf 3~1ig,_ee aco~~~u~~~n~lar'IT~o1of" d:~~: nito ml\ non fisso ... Le p11roledh ent11no ptu che parole, Il setUO è nccre11cluto dalln sus• gestione e dell'OtRR~mo de.11',mlmo a con• tatto con tRnta belle1.1,a, e le comprrn~lonl si nflollano. tulle vhlflc11.nU e lnlcnslflc1m• tl ». In parttcol&.re ,l'uso di rpltetl RCOi ta• !lei. o comunque dotti <sollnnto nel ~pl– tolo citato abbiamo: li\ • zolln ef~h, ». ti •, 8(1:llbondo m11~0•· la • t'lt.tA Cll!Uornln• ne•. I • Olapponeal lmpenf'lrablll ». Il e Otl– la delle \ene tmlla sua fronte•. ree.I. cl ri• porta alle ricche atmo.,.fere elucubratorle dl Thomu Browne e al m11gicleffetti en>tath l dea:11fpltell n111tonlanl FERNANDA l'l\'AXO

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