Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 10 - 8 marzo 1953

Domcnic.1, 8 marzo 1953 - ______________________________ _.:.L~A_..!_f_.:.I'_'E~R:..:_A~L:_~E::_T..:___T~E~R_.:.A~R~l ~A: ____ Pag. 3 .----------------., ---=--------------~ ~IITOE POESIA DELLA BALENA BIANCA "Moby Dkk" dooo un secolo ,li E,1111,lfl CECCIII Sulla. fine del 1851 in Inghilterra, e con ktll si csaspernno In una frigida volont.à, ritardo di qualche set.Limana agli St.nt.l che ormai può agire soltanto con lnt.cntJ Uniti, apparve la prima edizione di . \fobv micidiali. di perdizione; e soltanto pla– DJck, che dopo un chiaro insuccesso di carsl nel suo proprio ann!chlllmento. Nelb. critica e di vendita sulle due sponde :it.lon- balena bianca s'Incarna la nemica fori.A t!che. e dopo un'Interminabile qunronte- ancestrale, Il simbolo del complesso ;>à.· na nel llmbo del capolavori mlsconosclutl. terno; contro a cui Ahrab dannat.ament.e è 01mal consldcrok\ come ·una specie di s! ribella ed o...otlna: simile a Giona, che Iliade, a rondn.mcnto letterario delln cl- fugge In presenza del Signore, e rlftutu 1 ,•Utà amer!cnna. La rortunn di Mobv Dlck suol comandi, e perciò viene buttato ai In America risale n non oltre venticinque pe-scl: mn allora, contrariamente ad Ahab, o trenUl anni fa. Non molto appresso, il si pente, 00. è salvato dalla ''balenn. una gran libro di Ermanno Mclvlllc cominciò nntlchlssima Moby Dlck, mandatagli in- 1\ essere divulgato In It.alla. La sua traclu- contro esprcsrnmente dal Signore. zlone a cura del compianto Cesnre P:1.- In cose di quosto genere. 10 straniero vesc. come quella di BillJI Budd a curo di dovrà s~mpre giudicare cautamente; ml\ Eua:enlo Montale. molto contribuirono a a me sembro che, rra le trattnzlonl più nobilitare un Interesse lt.'\llano per ln nar- ))rofioue, nella sua mole laborlosn, e mnl– rattva stat.unltenc;e, che nell'lmmlncnzn grado 11 titolo troppo romanuco. sia qu.::1- drlla seconda. guerra e ncll'lmmedinto do- la di Lawre:nce Thomp~on: Melville's quar– poguerrn. ru persino più irruente e indi- reJ with God. che snrebbe: Mclvlllc versus scrlmlnt\t.o di quanto. sul cadere dello Dio (&lit. ,:;Prlnceton Universlty Press ,., sco~o secolo, era stato l'lnt.erese per U 1952). A scnnso di mnllntesl. avverto su– romanzo russo. Sta Il ratto che·n Melvllle blto che vi si t.roverà un genere di critica. e la sua opera sono un vivo e attunle ar- come oggi sl dice. contenuti.sto: che si gomento n.nche nella nostra eult.urn. E concreta nella indagine delle ldce artisti– può CS$ere non lnut.lle rintracciare certi che e morali. derivazioni eulturnll, espe– rincssl del cent.cnnrlo di Mob11 Dlck <che rien1.e vissute e sentimentali, ecc., del- 1>rat1cnm~t.c. per le accennate rnglonl l'nut-Ore studiato. Una critica soprattutto cronologiche. si è svolto In questo 1952), Impegnata a ragguagliarci iugll essenziali nel seru-o di una declsa ripresa d'nt.te.n- clementi che concorsero nell'opera d'arte: zlone Intorno al significato d'uno del libri pur senza pretendere di ripetere sotto ni più altl e più dlba.t.tutl che mai siano nostri occhi Il misterioso jlat. l'apriti se– stati scritti. samo, della creazione. Anche uno stru- Una csposlzlone di autografi melv!Ulanl, mento comparativamente cosi modesto. In cimeli, prime c:ilzionl, traduzioni. cur!o- buone mani, può rendere. E credo che, sita, ecc., è stata tenut..'\ nella blbltotecti nelle mani del Thompron, qualche cosa della Columbia Unlverslty n Nuova York. effettivamente Rbbla reso. ~rot/~~ri ~:t:n: g~~t~~I ~~~,~~~~e?J sm~·o~~n~ :1~::1~ls~e~gf1 d~l:~:;!f ~f~~~~ii e ll.P. Vlncent.. Mn venia.mo a ciò che in America. Melvl!le non mostrn deviazioni per noi lmPorta. Tutti nll'il~clrea cono- dnll'avU-n fede, nvnntl Il viaggio pollne– ~ono ln mnterla di Moby D1ck; e molti siano da cui nacquero I .o·uolprimi libri: più vagamente sono informati circa le T11pee ed Omoo. Fino ad nllorn, egli ne– controversie sulla. lnterprctaz.lone del <,lm- cetta I dogmi c:1.lvlnlstl: che soltanto con bolo della balena blancn. Cercando di tn- le proprie rorze nessuno vale n compiere gllare la ttsta al toro. col negare che e$!• Il bene: che ruomo deve splctntomente. stono dlrftcol4\ t.'<l ambiguità. qualche cri- dlrfldare di se stesso, In quanto creaturn tlco, anche In questi ultimi tempi, lnslstè na.turnle: ecc. Ma doPo le .<uc nvventure che Il libro debba esser preso alla lett.era. rra I selvaggi, rn.coontnte In Typee ed come una realistica narrazione di cacce Omoo. di ootcst.l dogmi egli non è più t.'\n– alla balccn, e sen7-l stare ad occuparsi di to persuaso. Gli entra addosso un sospet– lntenzlonl allegoriche. Ma è purtro;>Po t.o che, In idee come per C'St'mploquelle una pretcs!l sballata: come di chi ':0les.<:edel Rousseau. Intorno al selvaggio e alla leggere la Rima del Vecclilo Marinaio o condi.z.lone dell'uomo natiurnle. POSS.'\ es– nscoltare n Pb.rsi/al. prescindendo da qual. sere! qual-:osn di vero. E sulla validità sia.si esoterismo. di tali Idee, sempre più Io confermano gli S:i Iddio .!e intorno nl slgnlflcato di cffet.tl negativi del prete.so progresso mo– /tfob11 Dick ne furono dette e se ne dico- rnlc e sociale; come gl\ si rlvelnno nelle no. di giorno in giorno. Nell'lmplncnblle 1.one polinesiane dove. d'amore e d'accor– ln1mlclzia rrn Il capitano Ahab e Moby do. pastori eva.ngellcl ed uomini d·arrar{ Dlck, la balena bl:mca. Il Uwrcnce volle esercitano la loro missione di cMltà. Per Yrdere simboleggiato Il conflitto dell'lm- ragioni ovvie, scrivendo ques.t.c C03C, Mcl- raul~~fn~~~- ea~:~~\sL:~r~aj:n~~~ ~:!~1:~~rz:1 ;~n%n~h·èb~~c:;;(':~.precnu- lntellettunllstlche e gli nstrnt.tl <ml mor:iil All'lnc!rcn n questo punto, In sua cul– ('he pretendono di dominarli e di sotro- turo e ln sua riflessione cominciano ad cari!. Ma Il Boynton. nelln balena, rlco- orga.nlu~'lrsl. E se ancora rilegge In Bib– nobbe piuttosto un 'lmm:1.gtne della rie- bla, coplosnmrnte l'alterna con gli scrlt– chez:, .. 'l. della proprlet..ì.costituita e del pri- tori dello seetllcLsmo umanistico: dn Lu– \•llegl soclnll. nclln cui cupidigia lo spirito ciano, a Montalgne. n Hobbcs; non che dell'uomo si compromette e si danna. Men- quelli, come Il Byron, della scuoln e sntn– tre per Il Hrooks. Moby Dlck era Invece nlca.>. che Poi ln tondo sono umanL-ti qualche oo..-n di simile al mostro Orcndel, travestiti da dinamitardi. Non crn del tut– ucclso da Beowul!, nlPote del re del Goti. to Ignorato, ma Il Thompson chiarisce come narra Il più antico poema delle Ict- minutamente l'uso che MclvUle rccc al– tcrature gennanlche: e la storln di Ah:l.b lorn del Dictio,rnaire del Bayle. Con nitri e della bnlenn, unn delle tappe del nor- scritti del Bayle, se l'era comperato lntor– dlco spirito di conquista. nelle S\le lntre- no nl 1848: e ne trasse notizie, schemi plde avventure co:1tro la nnt.urn matrl'!na. i~eologlcl. e !"punti rant.ast.lcl. che si rlco– c i sel"aggl elementi. Quest'ultima. unn noscono quando egli p:i.rla di Ahab e del Interpretazione quasi hegellann; n cui con persiani ndo~torl del ruoco. delle orlen– srumaturc e gradal.ionl diverse. po~sono tali teologie ed eresie gnostiche e manl– rncoosta.rsl quelle del Mum!ord e del Mnt- chce. E' diV"rtente pens.'\rc che nllorehè un thles:sen. La seconda, del Boynton, una giorno Moby Dlck. ln balena bianca, !n interpretaz!one quasi mnrxlst.a. Quella Jn- uno od altro oceano, sarà ftnnlmente rin– fine del L:.lwrence. ispirata ad una f!m- tracciata. arp!onata e squnrt.nta, te tro\·c– bologla se&;unle. che In processo di tçmPo. ranno nella pnnc!n I quattro In-follo di col popolanzz.'\rsl delle teorie di Jung e Bayle, non so se nella edizione dell'Aja di Freud, doveva csereltnrc unn sui;:ge- o in quella di Rott.erdi:1m. stione più rort.e di tutte le altre Secondo Il Thompson. tuttavia, nè In Per verlt.~. a questo IX\rtlcolnre rtgunr- Mob11 Dick nè torse appre!,S(),Melvllle ar– do. non può escludersi che. in esegesi re- riva ad una professione dlchlnrntame,nte ccnt.l e recentlsslmc, spesso e volent!erl n.t.ca : ma p!uttosto nl concetto d'una di\•l– sl rnscnti Il grottesco. SI ricorderà oome. nltà nemlcr.. una sort.'\ di spirito del male, In uno scontro con Il candido e perfido come l'Anmane Jcop:i.rdfano ; divinità cui cetaceo, il capltnno Ahab gli h\sclasse nel- 1'imbolo è la b.;ilena bianca. sorella al te– le rauci una gamba. E come da allora e31l vlatnno che. ne-I Libro di Giobbe. ram.– appoggiò il mo:1chcrl110su un fittone che gurn la collera del Signore. Ahnb battezza 11 .9UO maestro di ri.scln. con un o&o di l'arpione d'eccelsa tempern., con Il quale balena gli ave\'a fabbricato. In una sue- s·accinge a cololre Moby Dlck. Ma In real– cessiva bat.t.aglia col medesimo avversarlo, tà lo batte1,;,.a.con una formula blasfema: cadendo Ahab malament.e. il fittone gli Ego non baptizo te ili 11omille ...: che con sfonda l'Inguine. producendogli Ull!\ muti- la taclut.'1 alt.crnntlrn (diabolica) diventa laùone lrrimedlnbllc. Ecco dunque Cht::come Il e mot.1,0sc:greto> del libro. Ahab è promo."SOal centro di sottili cd Simile a don Giovanni che sfida la sta– inlzlatlche elucubrazioni psicannliste. In tua del Commendatore. nella propria mo– una poesia su Melvlllc. w .H. Auden allud~ nomanin Ahab ha qualcosa che meglio si alla mutllal.ione. E si direbbe ch'egli vcg- direbbe d'un eroismo e faustiano>: mcn– ga Il furioso cacciator di balene. quasi co- tre ln orribile. quasi oscena blanchezzo. d1 me un novello At.tts. il frlg:o Adone, inna- Moby Dlck (nd un trmpo privazione di morato di Cibele, e feritosi per ecccs~o cii colore. e ~omma di t.utt! I colori dello sp~t– nmore. Ir. un libro di R. Ch!lSC.da cotesta ttoJ suggerisce la insaziabile voracità, l'a&– tesi si svolge un cristiano nmmaestr1:1,-senw d! slgnlflcato, In \'1.l.Oteu.a di flnal:tà mento contro Il peccato d'egoismo e d'or- della natura; e a quante immagini Mcl– gogllo. Ahab è li capitano d'lndu~trla, 1an- ville ha ricorso: Il candore sepolcmle, l'al– clat0$i allo sfrutt3mento della. natura. gore del ne\'al. l'nrgenteo della lebbr:1.. In Nell'attual.ione d! tale proPoSito, la n.'\tu- mnschera dcli:::.meretrice. ad esprlm:m! 1: ra, oggetto d'un desiderio di possesso sem- ml.at !co c;enso di distruzione che irradia pre più lnwnnno e demenzinle, gli diventa dalla blanchCZZ..'\ dl Moby Dlck. Sullo stra– nemica. ed infine si tra.dorma nel diretto no l!brctto d'oprra dell'n.morc-odlo fr<l I strumento della sua distruzione. Entro ln due feroci prot:1.gonistl . mettete le pollfo– parabola di analoghi concetti, più o me.no nle delln prosa di Melvllle. Ripensate. vcr s'aggirano altri critici: W. Thorp, H.P. non dire altro. al prodigio d'art.e sinfonl– Vlncent. ccc.• delle ulllme stagioni; lntor- ca, nell:l nn.rmzJone dep:Uultimi tre gior– no ai qua.li non Potremmo qui trattenf'rcl. ni di caccia. Non c'è da meravigliarsi S:' IL SUOCAPOLAVORO "MOBY DICK"E' L'ILIADE DEGLI AMERICANI Herman Melville tecn:~~~nl~~~~!~Pri~~l :,~ La d . ll un'allusione del genere in te questa mia cacciatora: è na" l presenza. delle mie sorelle, Pl'OPrlo quello Che ti cl vuo- e l '~ero quelle COT5erodalla mamma. le. tlenteln. non dovrai com- V &trillando, doPo di che la na- prarne un'altra. Guarda co- ve fu messa sulla mensola del m'è bella. calda e lunga, e :::it~·ln~~/~:~oa~le r:~~ ~~~n:e~sc~!~>nl d'osso. e R .A. e e o N T o perato la rkglone. Questo ml disse mio fra- Non so .e.piegarequesta mla teno In t.utta la semplice e nelle sere d'Inverno a, New strane che lo avevo letto col in rovina. Le onde erano co- da biblioteca lo spectator ln temporanea pa1.zla se non ror– bont.à del suo cuore alla vi- York, accanto all'lndlmeut.i• miei stessi occhi nel libro da lor marrone bruciato. e tutto sei volumonl'con la costa do- se perché avevo letto In un gl!la della mia partenza per cabile ruoco di carbone di lui scritto. un volume dal- quanto n quadro aveva un rata: e spessissimo n~avo 10.libro la storia della nave del il porto d'Imbarco. ma1·e nella vecchia Green- l'aspetto arido come Il deser- aspetto molle e antico. Ero parola e Londra> sul fronte- capitano Kldd che giaceva, e Un'altra cosa. Welllng- wl:~ Strect. usava raccon- to. rlleg3to In giallo pallllio. solito pensare che a 8.SSI\S- gplzlo. C'era una copia del non si sapev:\ dove. sul !on– borough >. aggiunse. •Dato ta1c1 del cavalloni alti come e Guarda che occhi gran- gtarne un pezzetto dovev.l D'Alambert tn trance.se e so- do dello Hudson vicino '3ill che t.utt'e due flamo a corto montagne, del pennoni che di>, su..""Surròmia zia: e gli avere un buon sapore.. gna\'O che grande uomo sarei Hl.izhlands, senza dubbio ri– di soldi. e tu hai bisogno di si piegano come fuscelli. e cl diventarono cosi grandi un L·nttro rappresentava tre stato se viaggiando all'estero colma d'oro: e che un grup– un PO' di corredo e lo non parlava a lungo di Le Havre, g'lorno che si trovava mezzo nntlche navi da guerra tran- rossi stato in grado di legge- po di persone tentava. tutran– ne. ho da dartene, prenditi e di Liverpool. . e della sua morto di rame nel deserto. e OO!il con alti castelli slmllt a re correntemente, .senza ter- dosi, di ricuperare Il tesoro pure Il fucile da caccia. e snllta slno In cuna alla cu- scorse Improvvisamente una pagode, a prua e a PoPPa, co- marmi, quel libro che era chiuso nella stiva. cosa che vendilo a New York e tieniti poln di San Paolo a Lond,a. palma carica di datteri ma- me si vedono In Frolssart: e ad~ un Indovinello per tut.- n&suno prima aveva pensato quello che ti dànno. Prendi- Verament.e. dumnte I pri- turi>. comode gabbi~ sulla cima dtl· tl I membri della rami.glia di fare. sebbene la nave si lo. a me non serve ed è sem- ml anni della mia ,•Ila, la Al che lo ml misi n guar- l'albero maestro. olene di tranne mio pad~. che a me trovMSe là da più di cento pre coperto di polvere>. maggior parte delle fantlstl- darlo finchè ml convinsi che ometti minuscoli. con In ma- piaceva. tanto sentire parlare anni. Allora non ero che un ra- cherle riguardanti U mare l suol occhi erano verament.e no oggct.tt Indefinibili. Tutte In francese come a volte gli Per non parlàre degli altl gazzetto. Qualche tempo in- erano connesse alla terrafer- di una grande7.za ·non comu- e tre le navi navigava.no In accadeva con un nostro do- alberi. del pennoni, dcll'at– nnnzl mla madre. da New ma, a antiche e belle contra- ne. spc,rgentl dalla testa co- un ma.re .u.zurro smaallant.e. mestico. trezzatura di questa nave fa– York s1 ern trasferit..1. In un de, affollate di chiese e di me quelli di un'aragosta. So- l'azzurro del cieli di SJcllla: e Ero solito rimirare questo mosn. rra I C\ll brogliacci di grazl0&0 paese mlle rive del- cattedrali coperte di mu- no certo che anche I miei oc- poggiavano di fianco con una domestico come una cosa ra- vetro filato vagabondavo con lo Hudson. dove vivevamo In schlo, e percorse da strade chi divennero enoiml a furia mcllnazlone paurosa: e dovi•- ra, pcrchè in rl!posta al luo~ la. !anta.sia ftnehè all'alte;,..v\ una casetta tranQ:uUla. Dl- lunghe . .l:trette. tortuose scn- di nssa.rlo. Quando ebbe t.er - \'ano procedere molto ln lrPl- co di fila delle mie domande della randa di maostra non sgraziati contrattempi• a"e- za marcia.piede e flancheg- mine il servizio divino, \·olll ta. fe la spuma bianca al lati mi aveva ptù volte assicurato era colto da un capogiro, dirò ;:~~ :~~~~ :~er~~' p~~ ~~~t~ ~~a~~f~!:1,11 Efi~= ~~e,ti~~~a~~/a~~:ea s~t~ f:!~eil~adle~cv 5 i~ne a una ~k~;;6 n~ dg~t:!~v~ :1~i :;~~ ade:rd~~n~r~u:~ nvvenlre, cosi che la necess!- rai:ini l'aspetto di quei luo- Ml\ la zln ml disse che le Avevamo Inoltre due gran- creduto del tutto: ml pareva erano tutti di vetro come I t.à di rendermi utile. unita a ghl nel giorni di pioggia e g·unrd1e ci avrebbero arresta- di carte-lle "erdì. anch'esse impossibile che un uomo nato bel marina.retti di vetro che una lncllnal.ionc natiurale al nf'I pomerigRI del sabato; e to se aVC$Slmo rntito una cosa francest. piene di stamoe co- In un paese straniero abitasse chiunque ha visto una volta ,·agabondaggio, cospirarono ml chiedevo se mal eslstes- simile: e 0061 non rividi mal !orate, più di quante lo ne oo- con me nella. nost.m casa In col berretto e le scarpe pro: dentro di me per mandarmi sero anche là giorni di p!og- più quel!' uomo meraviglioso tessi Eollevare a auell' ('tà. America. prlo come se fossero vivi e sul mare. gfa e sabati. come dalle no- che era stato in Arab:a. Ogni sabato, I miei lra.tclll e Oli annl passavano, e que- curiosi camiciotti blu con una Nel lunghi mesi che p1·e- stre part.i; e se I ragazzi an- Ma per molto tempo anco- le mie sorelle solevano tlrarlA sto continuo fantasticare su specie di arrlccla.t.ura Intorno :1~~~;~!: I :t~nbt!rr:na~ei :t~d1C:~~~~~~~~ns:~t~r~ ~ol~mv~~e ~~I~~~v~e~~~~~ ~~~~ I n:~~·a~:~~1~ O ~1 1 ;a~: ~a:s~,~ttva~~ri:~iin~~er;r!~ :: :~~~~ 1 ~~~!t 0 ag~llc~:~: vecchi giornali di New York. tassero Il colletto ripiegato. savo che i suol grandi occhl mento. restavano a guardarle tetico del mio destinO. di di- ragazzetti. si arranu,lcavano l del.lziandoml alla !et.tura del stretto dal nastro nero della fossero diventati ancora plù con semore lmmuta.ta delizia. venire un giorno o l'altro un a balzi i,u per Je sàrtle, ma. trafiletti degli annunci ma- cravatta: e se Il papà desse grandi e tondi; e una volta Ve n·emno di ogni ien:-- grande viaggiatore; e propno con tutto ciò, come pot.elcon'– rlttlmi che al miei occhi pos- loro 11 permesso di mettere ebbi la visione della palma re. Alcune riproducevano Ver- cosi come mio padre soleyl\ stata.re . non saliva.no di un sedevano uno !ltrano fa<:cmogli, stivali Invece delle scarpe, C.'\rlca di datteri. sallles, le mascherate. l fìA.- intrattenere I forestlerl dopo solo pollice all'nnno. romantico. che tanto lo detestavo. per- Col pas~are del tempo I miei lotti. le ront.ane. le corti. I pranw con.un bicchiere d1vi- un alt.ro marinalo st.a.va.se– .Tante e t.ant.e.volte avero chè gli sttvall Infondono un pensieri divennero sempre più giardini con le lunghe bar:-1e- no, avrei ra.ccontato un Q:lor- dµto a. cavalcioni della bom divorato nnnunct slmill: aspetto più virlle. disposti a sostare sulle co e re di fogliame t.iu: llato In !or- no le mie avvent.ure a un 1ldl~ di randa le braccia. alte r· PER BR.~MA .. érescendo. 1 miei pensieri che venivano da lontane con- ma di porte e finestre mera- torlo at.t.ento alle mie parole. la test.a.· e 10 non potei :;:ai e II brigantino Leda , ad!- presero un volo più ampio, e trade: e In mille modi 1:nt vtgllose, e di torri e di plnm\- E non ho dubbi-Oalcuno che sooprlrne il perché; un se– blto al trRsporto del rame, cadevo di frequente in Inter- sforzavo di soddisfare I mie; coli. Altre era.no scene rusti- Questo presentimento avesse condo se ne st~wa sulla coffa. o.vendo qua~i completato 11 rnlnablli rantastlcherle di !on- desideri. Parecchi mobili ave- che, piene di cieli az7.urrl. d1 a che !are cott l'origine di!I di trinchetto. con un rotolo carico, salperà Martedl , 20 tane crociere e viaggi, e pen- vamo 1n ~ che erano st.atJ meditabonde muccherelle, rrr- miei suocesslvt v agabondagR:I.di cor~ame di Vetrosulla. spai– Maggio per 11 porto sudd&..to.savo come sarebbe stato bel- pc,rtatl dall Europa. Rimane- me nell'acaua nno al R'inoc- Ma quello che, forse più di la: 11 cuo:::o. con un'ascia di Per spedizioni o ~renotal.io - lo essere In grado di narrare vo spesso a esaminarli, cer- chlo, e pn.storelll e ca.set.te In ogni altra cosa, mutò le va- vetro, s aocava 1 nl rivolgersi a boido. Scalo di paesi lontanissimi e set- cando di immaginarmi i luo- lonta.nanz.:i. mer.,,e •na.sco.~W" ghe fantasticherie e le a.spi- al booca~rto di egn~ tcltno Coentles >. vnggl: con quale reverenza e ghl dove era cresciuto 11 le- fra vigneti e pergole. razl-Oni In una ben deftnita word In un r~~~- di se- Nelle mie più segrete ran- meraviglia ml nvrebbe guar- gno: se gli operai che li ave- E altre erano riproduzltlnl decisione di cercare la rort.1 1 - tro ·· rrev ~ ~., u e ve- t.'\sllcherle giovanili, ogni :>a- dnto la gente. se io rossi ap- va.no fnbbr!cntl ro~scro anr:o- <Il storln n.'ltumle. rappresen na sul mare. fu un'antiquata. coÒ ~ la~to erion la 1 cab~a roln di un annuncio simile a pena rltomato dalle coste del- rn cii questo mondo e come twnno rinoceronti, rl~fnntl e nnve cli vctiro, lunga dlc!ottl'I di vetro~ ment~ee O d to ti' questo suggerivo. Interi volu- l'Afrlcn O d·ella Nuova Zelnn- "lvessero in quel momento. tigri mnculnt.e: ma soprntut- polllcl circa. di tabbrlcnz!one vct110dilla gola un 1~: 11 ml di Immagini. dn, c~me sarebbe parso mi- Avevamo poi dl\'ersl qua- to nttraeva In rlprodu7.lone di trAncr.sc. che mio p.'ldrc circa bb ' · sear a ~ -· Un brigalltino! La paro- ste~loso e romantl~ Il mlo dr! n olio e antiche e r,ue una. grande balena. grande trent'anni prima aveva oor- ~ ala.va :nt[~ ~I ca~ltano, In .stes..<'1\ richiamava l'Idea di viso bruciato dal sole! Avrei lnclskmi che mio p3.dre ave- Quanto unn nave, tutta tra- t.n.toa cnSC\da Amburgo ner tes~ un rre ve ro In una nera Imbarcazione pro- r!Port<1to a casa ricchi ablt.l va comprato per~ono.lmcntc a fitta dn nrplonl. e tre scln- farne dono a un mio proZ10: t ' rumn.vn un siq:aro di v:'tn dnl mare, con alte e SOL-&oUcl di principesca ratt..um Parigi e aveva. appeso In sn- luppe che I~ lnsCQ:ulv:move- Il senatore WcJUngborough. vero sul cassero di _poppa. Se t..111 murate e snelli alberi e e Il nvrcl lndoss.'\tt per pas~ In.da Pranzo. locl come se volassero morto ounndo era membro del ne stnvn nppogglato alla mu- pcnnonl. segvlnre su e giù per le strn- Due di qutsU erano n sog- Avcvnmo poi una grnnde CoMresso nel giorni della ve<:•rl\t.4\, SOS te ne nd osl la test.a con - Per il trasporto del ra- de sequlto dalla proro•ida. getto marinaro: uno rapprc- llbrcrln nell'lnC"I"esso:un vec. ch!a Costltu1.lone, e di cui ho una mano: nbn si sentiva. 1 ! 1 e! Odore favoloso di salse- n~mfraz.!one del gnrzohl 0 cÌi scnt..'lvn un battello da Jl?3Cnchlo mobile scuro. nito co:ne l'onore d~ port.nre Il nomP. bene forse, pcrchè 10 sgua rd o olne! Come doveva Cfsere d1- dr~herln, che si .c;arebbcro to7,1.o e nvvolto rrn sburt\ di una cn6etta; nveva unn Fpecle Alla morte del senatore. la. del suol occhi era assal vitreo. verso dal bnt.tclll dl legno, di- \'0ltntl al mio pMSn;glo. Pèr~ •fumo. con tre maMnal In sco- di bas.'I.JTlcnto.con portoni e ii.'\ve era stak\ rcsUtultn n TI nome d! questa n11,ve cu- ptnti di verde e dl bianco. n.chè it\cordavo molto be.ne mc pebtonl e berretto ro~so, col un chla,'1.st.ello: e più In alto mio padre. rlosn La Remc, ossia La lte– un SOlo albero. che scl~oln- stesso nell'atto di ammirare calr.onl nrrotolall, In procin- c'ern una ve<.rntn n.ttmvcrso Chiusa dentro una scatola gln 1 n. ern dipinto In un punto vano pigramente su e slu per un uomo, additatomi da mia to di bordare una sclabicn. In la quale si Potevano vedere quadrato. di vetro. che vemva del.n popJX\ dove chiunque Il fiume davn.ntl alln nostro zin una. domenica In chiesa un :1.ltro c·ern un promonto- lunghe me di vecchi libri. che re«!'olnrmente spQlvernt..'\ tut.- Potevo. leggerlo bcne ..fra uqa. casa. sulla banchina. . come uno che era stato nel- rio, simile n vedersi n un pro- erano st..'\tl stamp. '1.tl n Par!- te le mattine da una delle follC\di delflni di vetro e di . - Qua.si completato il, ca- l'Arabia P!ctro<:a e dove ave- montorio francese. sormont~- gt, n. Londra e a Lipsia. c·cm mie sorelle, ern collocato su cnvnlluccl mnrlnl scolpiti In ricol Come e~a prczlo~o l nn- n" avuto molt.e avventure to da un raro gr!g'.o tutto In una bella. edizione rllegat.'\ un t.nvollnetto da thè otan- ~ma specie di scm1cerchlo. nunclo: e liberava lmm~n1 1 _____________________________ 1 dese, In un angolo del ~aloLt.o. Questa Regina tronegglav ... di vecchie balle e di casse rl- Questa nave. dopo essere sta- lndlscu<:snsignora di un ver- ~~:1:~ s~1te d~ii~'-~rm! L'lf\QUI ~TA N Al{HArrl VA AMl1~llLUAN A. : 1 0:~f~ ! 1 : 1 ~: 1 ~n~~~e~~ ~:u!"~:~ 10 d~;: 1 ~roic C-:~J~ 0 v!~ m~schinl carichi nmmucchla. dre nella ca,pltale, divenne la nlvano a frangersi selvagg:la- t.i sopra coinrta, di fieno e ASPETTI DELL'UOMO meravlgl\neladellzladltut.- mente, ed !o credevo stesse di legname, tutte cose con le ta· ta gente del po.ci.e dove per perdenl ed affondare a. qunll la mln erp,rlcnza llu- ora abitavamo e molti enno ogni momenl<>. nnchèc dive- viale aveva _ram!llarltà. 1SOlltlvenire a rare visita o. nuto più grande, arrivai a ca. - Salperu Martedl 20 L MALE mia madre nl solo scoPo dJ pire che ned.sun pericolo la. Maggio ... e Il giornale reca• E DE vedere la nave. U\ quale rl- minacciava. va In dnt.n del 5 del mese! cambiava. generooamentc 1 Molto. Polvere e una specie Blm 15 giorni,. di n.ntic!po; lunghi osami eurlosl cui di di tnnugglne erano penetro.ti pensate un P0 , che viaggio sollto era sottoposta. nel corso di molt,l anni o.ttra- import.wte doveva essere, se G In primo luogo ogni suo verso le connessure della c 11,,:. la partenza cm s~t.n fissata ,li ti V ft, VS "f 1 ff "V I li f pezzetto era di vetro, 11 che aeu.a ent.ro la quale era chiu- tru1to te-mpo prima. I batt.el- di per se stesso era già una fa Ja nave. e avevano cop~rto u fluviali non erano tolltl fa- Leggendo Melvllle SI I riconsidera la g!~- i(d!~ ~!~c~~rsi~=· ~~~~u~~1:a \~~r~: meravl&'lla; perehè gli alberi. n mare di un leggero velo ~f ix:nnuncl con tanto antl- ~~m:re~ .~l~~c;ld~!~~~o ac~~J : b;l~~~~ mente rlfertb!Ir a-gli uomini nella loro unllA I pennoni. e I cordami erano biancastro, che tuttavia ne · • saulo di La\\Ten..:edove si ritrova In Mel- di spirito fondamentale. Il suo btst'1;no di fatti In modo da somtgllare migliorava l'effetto complcs- -:- ~cr s~edfziom O pre1to- vll!e Jegsendo ;iel capola,·oro dello scrlttore esotlsmo. h. su:\ rlcere.'\ di e nuovo• si tra- "'50.ttamente alle parti corri- slvo. perchè ~l)migllavn alla. ta?.tom cJuedcre a bordo/ americano Quasi rnl commento epico alle ne- duce In viaggi meno etnmerl di quelli di spondentl di una nave vera In spuma ribollente su"Cltat.a da Pen~n~, ~~daredl~ltoborro di luslonl de: propri viaggi di eva.sodalla clvll- ri:~~~~~n~c ~~udc~~e:d 1 e~ 0 :r~n~C:!~rirl~ Q:radod1 so.st.enere Il mare. una t.empest,a terribile conl.ro ~~rt~ :~l ~mo.e e pr:no~~~~ !~/ u~~a~ t~~~I. rrt~1ri'a~~l:~1v::~~·r~: !elle~. nè vuolr ammettere che non più la Tutt'attorno al due ponti cui stava lottando la buona. un passaggio p~r Brema! k: alfannosa delle impossibili regioni della fe!l- perduta Innocenza.ma la "erltà del dolore e por~va due me di cannoni ReJ{lna. chi Polrebbe n"er blsomo di citi e dell'istinto, regioni cu! hanno ru;p!- dcll'lllus!one sia norma del vivere umano. neri. spesso tent..'\VOdi sblr- E qui racclo punto, per quel nndare a Brema? 5010 ° degli rato fatalmente per lpcrcosclenz.a molti tra Vlagg!a. e non ha. come più t.nrdl Stevcn- clare attraverso I boccaporlA. che riguarda La Rclne. Essa. stra.nlerl senz.:i alcun dubbio· gli spiriti più travag,l~atl In tutte le lette- son, wm ricetta che gHelo prescriva. per vedere che cosa altro cl è ancora. in casa. ma molle ! uomini ciana p..llc rcura chC ~f~r~· 11 :· v\\/~~~~rl~rcdei~~ei~~a~re:~a~h~ m!i!~;eh~e. c!rr:j~ ~ 1 ~~-~':;:e ~~:l~~o; ~~ rosse nell'Interno; mo. le ai>er• parti della sua alberatiura ~ parla.no fra.n~ e portano tut.to c:ò che vede e tenti\ del mondo esterno si è penetrato p!ù a fondo; ha cercato I prl- ture erano cosi piccole e den- del suol cordami di vetro so- folti fnvorltl nero-lucenti. gll ai>r,nrr In funzione d'analog!a e In n- mltM e I selvaggi, Il ha esaltati e amaU, tro era co-sl buio che ~o vi no purtroppo scheiglatl o I - Lo Scalo coc11ties. Vi gura di s11nbolo: U dramma autent!Oo del- ma non hn potuto riflettersi In toro. e In- pote-vo SCOP~lre. O nulli\, seb- rotti - ma lo non la farò r\~ doveva essere all'ancora un l'americano dt"ll'ott«cnto Il quale per forza nne hl\ r~nunciato a dlslruggersl e a rlfar'S!. bene. quand ero ancora molto pnrare: e Il\ sua polena, un gran numero di brlganLlnl e di cose è uno spaesato, apprende con più Quando Jegge Melv111e lo rlconooce un fra- piccolo non dubitassi affatto baldo guerriero dall'alto co- ogn! nitra specie di navi. Lo prort.a er1ozlo~t dell'curcpeo i s~!~H nel!: ~e;~;l~\adef~~lo~~~n~a1~ì'e~fnr~o11~e::nst1:. che se ml rosse riuscito u~a. pr_1capo,giace con In testa In Scalo Cocntl!'S doveva tro- Ifa e!~r~~ : p ~~~e~~l ehi:l~lle \~f~l il Melvlllc non è mal giunto a Ulllt simile auto- vo\r d~I guard.are entro .10 glu nel 1:orgo di un m!\rC varrl presso file di magazzl- peso di una tradizione antica e d'una clv:ltà consal)f'voleu.a e, d:versamentc da Poe. non ica O e romp~re II vetro in tem~toso sotto la. prua ·– nl daU·a.s~tto slnist O stab.Uta dal retan.o del secoli e delle i;cne- s'è cercato un'eva,\one metafls!ca net rum! PC'Z2.I, ml rorel Imbattuto in- ma. lo non lo [arò rimettere porte e 'sport.clii di f:r'ro ~~ razioni, ma ha di fronte un mondo nuguslO dell'oppio e del vino. ma una più reale ton- fnlllbllmente In qualcosa di In piedi, finché non ml rl- rugginitl. e tetti coperti di e remo?.O d" ritrovare: ogni idea che gli oc- tanRnz!l c;ull'acqua del mare. 0!1 effetti tut- meravtglloso. fo:5° qualche mct.ter6 In piedi lo stesrn: tc(:0le: e vecchie à.ncore e. corra è un'Invenzione. tavla rono stati simili: !I mare gli si è oopo- antica ghinea doro. di r:ul perchè fra ::!I e me c'è un rotoli di cat.~ne a...--cat..'\Sl.all Meh'llle for<:eè la fiq:ura più tipica dr!- ~aeWn~:C !~~~:Òn~l~rn~~:m:"h~~~ s;~~~ sempre .da Che ho memoria se~reto legame; e le mie so– sul marciapiede. FrCQueatl, ~l!~t~e~~r:1''ìi~n~eia~.1rrim~g_~o rne! painato ovunque; la stessa "astHA del mare ho sentito Il desiderio. rene ml dicono che cadde dal in quei <!Intorni decr2plt.l ,·lsiblle. l'Immenso vlslblle, il mare. lo at- gl! s! è qunsl rlmp!cclolit11 a.I conlronto del• Spesso avevo l'lnsano lm- suo sostegno Il giorno st.e~~ caffè, popolati di !~pi di ma- trac, lo s~uce e Jo delude: 1nnan10:-atodelle li\ !eg,;endarla e m!sterlosa balena che dalla pulso di e.e.sereenun della di- In cui pnrtll da casa per l\n– re brtn:la.t! dal sole, che en- Idee, di tutto quanto i' umano e opera d'uo- rell$1'1onc e dl\ll'aglograti'l. e da,l'arle e dal gtruzlone dello. nave di vetro. da:e sul. mare, in questo mio tra.va.no e uscivano, c ruma- mo. l'arte accanto all'erud1ztone. la stor:n mestiere stesso del balenl~:I a\.cume una fl- cassa e tutto Il resto. al fine µr11110 viaggio. vano dgari, e parlavano del- accanto nlla sclen7.n,ossessionatone da a.man- AUGUSTO GUIDI di Impadronirmi del bottino; IIERMAN MELVLLLE l'Avana. di Londra, di Cal- te meno esperto dell'c'Jropeo. lnseauamCl\t.e (Corttlnua a pag. 6) f un giorno che getlQI Il per (TrcuJ..dl Alfredo RiuardiJ cutta. Davano un tono di ra\·ola a tutte queste fant.astlche1-Je certe vaghe reminiscenze di moli. di ma'l'au.inl. di tm– ba.rcaderl. ricordi che ml ve– nivano dal tEmPo della lon– tana Infanzia in cui aveVo abitato una. città di mare. Ml ricordavo specialmente delle soste sulla banchina In compagnia di mio padre. quando cl si fermava a guar– dare una grande nave che talp!\va l'fmcora e lcnta– ment~ doppiava l'estremità del molo. Ricordavo Il carat– t~rlstlco grido del marinai che algtnvn.no In segno di sa– luto I berretti di lana In al– to. sopra le murate. Rlcorda– \·o come lmaglnassl la tra– versat..'\ de! gn1.nde oceano: e che qutlb rtessn nave, con gli s~I marinai cosi vicini ., me ln quel momento, qual– che tempo doPo si sarebbe trovata davvero In Europa. Vs ag-glunto n queste rc– mlnlsxnze che mio padre. or:t morto, aveva attra.ver– ·ato parecchie volte l'ALlan– t\co p?r affari. essendo un Flnchè proprio Ieri, un altro di essi: d'un simile libro, con altrettanto impe1no Newton Arvin, nuo\•amcnte prende le mos- che oggi dopo cento anni. si discuterà !ra st dall'interpretazione freudiana. Dalla re- un altro tecolo. e chi <>aancora quanti. rit.a è cagione che in Ahab le energie vt- E;\llLIO CECCHJ '----------------------------= importl.tore dJ Broad Street, Diseg·no dJ llr.nry M. JohflS()n, timoniere, durante. Il secondo vlanlo dtll' e Aeushnet • Biblioteca Gino Bian o • .,10 dt

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