Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 3 - 18 gennaio 1953

Domenica, I8 gennaio 1953 I VINCENZO GEMITO - • Ritratto di Mastro Ciccio• :* Rivive la leggenda diN poli * Nulla può sminuire la felicità dell'immagine, indipendente da tutto che non sia il tripudio d'una u1venzione geniale * di CARLO BARBIERI Nella follia di Gemito - la ventennale str·uggere alln luce dell'atmosken e nel ca– Incubazione di sogni. Incubi e speranze - leldoscoplo delle Irradiazioni dello spettro par cht: s'appunti, e di sinistri bagliori arda, solart:, nella trasecolante vicenda del pleln– non solo Il dramma della sua personale vo- alr, la saldezza e santità della forma umana, cazlone ma quello di almeno due generazioni Indistruttibile e lntlera al cospetto di Dio. di artisti - taluno eccezionalmente dotato che Ja foggiò a sua Immagine e somiglianza). - dibattt'ntLsi tra QPPOSte solleclUI.Ztonl. tra Quello che· non avevRn potuto cervelli più occasioni divergenti e sproporzionati atteg- cqulllbrRtl e sagaci, non erA certo dRto di glamentL ottenere alle geniali Intemperanze di due L'l pazzia di Mancini, Il suicidio dl Gaeta- pur grnndJ cd Jstlntivt Cl'Catorl, at quall no Esposito, le virtù creatl\'e di tanti, mor- Sempre mancò ogni attrezzatura di P\,lr som- ~lfl:1~~8~e11';~~d:~1 t~~w: !oi: 0 ef~ift~ ~~~a l'~~i~~og6~:m~on: 11~!~:clt~he tr~:\at;u~~ fisica e delle acquisizioni dell.'esperlenz.a tee- ogni sorta cÌI stenti, gtungevan~ al miraggi nlca; a dispetto quasi e a contrasto d'o1rnl della e VIiie lumtè:-e •• e alle accaparranti naturale svolgimento; testimoniano drnm- lusinghe del mercati, arramall e male In matlcamcnte di codesto fplet.ato contrasto arnese; riportando dn quelle esperienze, !n d! fflcoltà e di disposizioni. deHnltlva, poco più del lancinante Insulto del n perpetuo classicismo campano, fedele • mnl frnnzese ,. alle fondamentali quallflcazionl della spiri- Ma, fra tentazioni e sconfitte, pur s'nlll– tualltà greco-romana. che non concesse alll- nenno esempio di grA.zia perfetta. d! plastl– gnassero presso di noi Innesti romnnlol o cità mlrncolosamente anLlca nel guizzo di ramlflcn-;lonl gopche: che soi:i:gtncque nl RI- una nttunliU\ parteno1>ea, naturalistica e - ~~":1~:1~ d~C~;!~1~~~ :~ro~~!~l~tl~~~ ?!~~ :~~~01~:~tf1trfiN!:1ntn s~ 01 r:r;n~ ::~~~U~l~~ f~r~~bl~~e a~~~~:r~f:~o"1~!~J~~t~ai~ti1~a~ :1 s~•e~~~o n~f1~~rrcit~~~~lo~eng\~tr~~ 1 : ~~tug~~! sperimentale; la lnestlngulbllc classlcltà na- ombre e delle luci, che Intenerivano plani J)Oletana fa tutt'uno con un naturnl!smo, orn e volumi. puntuale ora poetico, ma sempre alleno da Da una pnrtc la serie delle terracotte - ogni sopraffazione di stlllsml. In prevalenza busti - dove Il plttorlclsmo z!~clo~~~r.~::\:..u ~im~fir~~ l~ l~m~~~~*~ ~il~'\ 5Cn!~al:a f!a~~\ 1 \o'~:~~t:r~r:~~ ;:~~·~g~~ 0 1ac~~~~a~ln~ldl~v~u~~st~?t~ ~~~tr~;e u~: 11 :1n~~1 ~;~~e~Y~:a e~~ f;!i del costume meridionale> Italiana ed euro- dnlla vita stessa l'emozione vitale. A questo pea, Il nostro terreno ne restn, smosso, e le gruppo si pot.rebbe nccon1p.i.gnare quello del ftorlture variate. ma non nell Intimo delln rltrntll nnche se redatti In più consistenti creatività: cosi che vedi, in un Bcrnardo Cn- e nobili mfller!e· appropriati sempre e liberi• valllno, spriz:zar di nuovo la Yiln del colore. nssl nel centra'rc quella rlsolu.i:lone c.sscn: ~nurp~!~:l'!i :~i:~fen~v~r:e~;~~ti:~lz!~ ~~~:;; g:t~o:~.c~r~~~~~~~~~~ g:\~~l~lfc'i alternanze chiaroscurali. , non vengono mal a sopni.Uare la qualità ph'1 pl~a c~a:~c!t! ~~i:~1: t~r;~;l~~tl~n~~~ji ~'1:~~1:,~~li s!~~ ~~ct~C:~~~~I~~\~ fgre~!! aspetti della realtà onohe più trita e cotnu- strutturale. r1~~n~:. !~~~::~ e~:. ~11ep~~~~cl~~notv 0 a~~:j edDa!I;~~~: 1:J~es~~~t~g~f~i-J!~~l~Ì. ;~~:i~ 1 !u~l b~~e~ 1 ~dt·~~f~~~1~:~r:redr 1 s~f 1 ~= b~~t:n~r~:~~~~~- d:r,~~~~ 1 ~tdf d~!ca~:~ 1 ! ~ere I problemi della plastica da quelli del- Grecia sulle spiagge e alle scogliere di Posll- ~g~~\~n~·e1f~\~f!W:e~~:a1rlcee ~~1:: 1 ~u:n~ lipo e di Mergelllna. smo che verrà composto solo nel capolavori Vengano pure distrutti e livellati capi e delll\ gioventù rade famose. plaghe d'Idillio e romlte tnsc- st~J~ ~~n~~inft~~ d?u:~l~~os~~~;v; d~c?i~: lt~~~~ ~~e 1 i~~~d!vt~rtfti~ 1 e~~~1 st~~ mente vitalità nei plani tormentati (e per scranno a contemplar quelle Agili concor- ~~~~~1~1u~;ru~lr~I:) , 11 t~~~om~Ials;~';;.~"~cli! ~:~~~l~~/\t~n~1:~1~c~t~t:1c~1~~zi!a~:· ~~:::: sua ambizione d'ldenle coevo degli anLlchl ffrme ispirate ad allrl canoni che quelli del- r.'as\~os~~I s;::s~I n:e~i:n:!~:u~' :C?~u~t!t\~~ ~:~l~Chl!~t~a~ 1 t~;r;c~~iar:e~i ~1~!!1c~~l':- tenatl ercolanesi e pompeiani. Ed I relitti del meticoloso gusto dell'epoca delnJ~~!~ri'~!rfs~itd~rnp~tl~~~lv;!c~~~ :fs 1 ~~p~;,:~~!1/e~~~cu~e,c~~ 1 l~~~~~ie 1 ctrt ~::mesdi ~ifu~~ttr~;;° ~~~ti~~t!~t~a;~ cic~= ~~~~al~l!~frt~I dio~~c~~er~r~TiA. ~1:i~~~i trall apoteosi dl 0 r!bclll. Non che Gemito ~1~~f~la1i:·d~f1 1 ~1t~a~~ll~l~s~ell'i~~o fosse neppure una volta per venire traYolto: solare. e Indipendente da tutto che non si; ma un che. di quel prosastico e corrivo e dc- li tripudio d'una \menzione geniale ~~i!~~vocieurgl~ 11 s! 1 ral\t~~i~i~toqu1~!1 t~~~u~~ slo~/e:r f~~~~fgde1f~is}:nt!sra~Jitf ed~~fà :nil~~ :i~ 1 ~c~e;~. ~I q~ 1 a::nr~~~~-a~~~l t;~~ f~~n:~:~:~ d~Wan~r~d?_ niA 1 ev: 1 ~1~a~~1a 8 i~ tlcolarl In sotthrl!ezze di toreutica clas.s!Stlca. sapiente, un fanciullo. una matrona del vi• Ed un sospetto di neo-classlclsmo. non colo. la molto amata francese, un pesce. un fi~~~pa~a laan;:a'!i:• rer~~~{ r~~ntini1\e~ ~f~j· un'a!)parizlone -: quella del suoi cupcrl formali. Qui SComJ>Rionodisagi. contrasti e rémo- th~g~liu~~iia~~~!to / 0 Jr~~~~~soa:ltl~ I~~= ~~: ~u~i~~1~·~~1~fst1~. gretto naturalismo, compatlbl.lltà tra un \'lgoroso ~ predace Gemito cren con la luce, col segno rapido !,;tinto d artista creatore cd un oornn~zza- e tnfalllblle. con rombrR pittorica, con le ri– z:lone Intellettuale manchevole e casunle. tra sorse dell'entuslnsmo pagine e p11gine di un ~i:c1?~~e1f!~i! 1 v:'ecri?e/ ed:~~~~}f:re~z~~t~tt rie~~ ~tr~~~~b~j~~i 1 ài :~~~~ ~I~:~ ~r~~e,A boÌl~r:ieeni\l:!~r:h:e;i~ferif:~ 1 ~tb~ f~~n~a ~r blt~~~ ;1..~~sc~a.rcrei ~~~~~i"~ schhmlarsl e volare In schegge: n momenti picneu..a di slgnUicato espressivo, alle mira– che esso scompaia dentro un alone di opa- colose antJclpazlonl delle sue donnt: e ragauJ chkvara~ggl, ancora. e soprattutto quello ~~t~t~:fn°~ 1 àe~e~f 1: 1 p':e~~n!a pft!i~~= quasi obbligatorio A PArlgl, anz.lchè Tecare tensa e più lieve della matita sulla carta vitalità di nuovi clementi a Quel cervelli imprigionano In luce e fanno vibl'are d'unn strambi e avvampati. finivano con l'essere pànlca cbbre7.1,a In formai; dalle meditate e fecondi soltanto In cqulvocl, fraintendimenti scavnte Indagini nstonomlche alla foi,:or:i.– e malintesi; defl:11!mpresslonlsll quasi nes- zione d'un risa, d'un sorriso. d'un'est.a! nel– suno s'accorse, Gemito s'inchlnnvn all'auto- l'itnnt1neo t.r!llodella. luce, subito smorz.'lta ed rltA di Melssonler cosi come Mancini era appnnnata; I suoi di.segni sintetizzano plt– fellce di seguir In scia di Sara:cnt fino a tura e sculturfl, scn:no e realtà, !)()CSla ed Londra, e tutti I più qualificati artisti napo- umanità, In un re'!lst..ro cosi alto, In una tal– lctani del tempo si estaslnvano nlle prodezze mente piena e cosrnme coerenza e disciplina cromatiche ed al gros.solanl Ylrlw>sl..sml di della fantnsln. che anche Il lungo e dolo1'0&0 un MariA.no Fortuny. cpl..sodlo della follia finalmente si chiarisce I nOfltrl plt.torl più avvertiti si spinsero - pur nell'angoscia e nello strazio - come flno a scoprire gli antefatti dell'!mpresslo- una necessaria via della Croce. perchè egli nlsmo (gruppo di Barbizon>, e Dc Nit.ti! potesse, 1>0veroCemlto, dar vita aa:11 Impulsi come Boldlnl nnlrono col perdere In sorgiva profondi. a quel che lo tormentava. senso di– autenticità quel che andavano guadagnando vino de)ln vita. eternità della bellezza. pur in eleganza. disinvoltura e brio salottiero nelle piu effimere e traS<.:olornntl apparenze; (Nè Zandomeneghl Intese pienamente qUeJ!:11 aerea trasparenza del plu sacri trasalimenti est:mpl al quAll pur tanto s'accostò, per della vita Interiore, LA FIERA LETTER,\RIA IL \'EROPADREDEl.LA NOSTRASf.111.TURA ATTUALE * Vincenzo Gemito l ' . otlorento e noi * qi FORIUNATO BELLONZI All11ram;i ili molti tra coloro co11111i<'rc d -lJ'arte i111li1111a dello i::ranrlc ~cultore i1alimo mo• rht: forono ron~itlrrali. RI pro• O1toccnto. e porlcr:,, ,·on la 11:iu• ,lcrno). 1,rio tcm!io, •~cl. no\C~o dei 11iù ~!i,:i11. le 1ori1re•c e l'irrita,:io• Gli ,cuhori italiani d'og,-i in• ~rr~llrnt, ar11~11,]rii Ottorcntfl 11c. Cerio C c-hc il 1,1:11~10 cou• faui. c-hc itono coni't" noto i 11ri• 11a!11111~ t.c. 11nt~1ralmc1!1c, a1111hc tc11111or.inco. ha r11110 di op1i ('r• mi del 111011,Jo, iti rirongiun 11 ono 1lc1 11.r1.1111 l ,tr1 lll'l i'\;0H~~c1110J ba un f;t.~c,ocd h:1 lm111110 ud rai::ionrvolmentc 111 i;: .r.in <lc napo, 1H cr11,r11con1c111por1111c11 e YC• fuoro con le cffitu('rc notoric1ù lctimq i~tinti\·o c,I inroho _ e 11111n i rcr~mlo rol1,i. mo_r111li,n inwhc 11ualch~ au1c111i~o lici no- u veriitlll_. p<'r 1r11(fo:iunc rampa• 11~r1ea~A.• hcnc "~,e11111, a ra- mc. dci;:.110 dt ~01>r;1H"I\Crc.Ve- 1111 di \'i\•ari r n:-ali intcrc,~i 11 11a g1onc, e 111 1,i1rtc ;i torto. Quc- clc1c un 110',·1,c C 1:'lpi11110 c1l an- \ila. romc 11irnostrcri111cll'11l1c!o s!i u!timi. vui •·ol11i. nuui,•ini. rom cì111i1a :1 Vim·cnzo Gc-mi10: lihro !Ul111 « S1oria ,lcll'Anc Mo– ~• .~111r1urno con 111i:10\1mrlc e rhc •111:1111l0 u111t Qua1lrienn11lc~i 1lcrm1in Italia· 11 il Lin•ai::nino_ 1rr,vcrcntc hald;.111"1.11 drllc tc11•upprc11111 1 ccld,rnrnc 111 111c1110• piuuo1110rhe a Hoi<(" 0 a ,1n;i. 1lt11,:c11110\'C, 1u11crit·onducihili ria. 1·om't pur 1l0H•ro~o. :oniro Jol. Nc-1mio lihririno Jimi1110 a 1111cl ,·ivarc 11111 :mrhc molto e rorte~<' ro51umc. •111alrlic1·ri1i. ai ,ti~ini 1\i Gc111i10 1 hc rurono 11ro,:nun111111iro tl~~iclerio ,,li tr:1- e? autor~,•olc le rim11ro,·cra ~ho c~iio~ti alla \Il Qu:ulricnnalc, e 11cc1~clcre la rcuha o~~c111v11:he !1 11rc1111ri a conm11•mor:1rc«1Hut- ~rchi appunto 1,cr ru:io 1 ,c ilia– rapufa111c~1tc h~ rallo 11111rnrirc 1os10 un ar1i1ti11110 d1c 1111 ari.i• mciralm<'nlc op11o!t,111c1uella 1 1cl i<uperato ,I \'<'ri1mo ottorcnlel!'ro !l:1ll, 1111 ,·crr,hio ~cuhorc morto \'Ol<'r1e1111cllirc i vivi coi morti nel ~uo clu11lirc:1•11c110: e ,li ar- e ~c11olto (i11c111n1rc ,li parlurc a11rilmi1a111i ,la Lionello Vcntu• r1ulrmir11 .linru:1 e tli immctli:1• e- cli ,lc~turri interc~i<c) ormai ri tc:Comp1cntnri>, J, Romu 1a tr1 1clui:1.on ~ 1lcl_b.r<'altà ll"O~Ìruori_11rTa110.,lalla \'i1•;i1toria ilei J0.';2). ritcu,:o d'a\'l'r<', ,ia purt: ,..,,c~~oco111_r•.1l~1111 I '"!•. ron I~ no~!r1 '!~1mcri e •f'ntim.cnli _ecli 11a1tSai;:.i:,io, acccnunto sulli- 1ena1~ ,11011ra\Vl\tuz11 _,li111lcrc-.!'~1 1 111 al pili lmono 11~ollcc1111rc 11 ricntcmentc :ii ratTromi rhc ~i 11cr il ,oi:gruo no\ulc, 11er 11 rattivo i;:.11(10 ilei non intcndito- 1101rrhhcro istituire tra Gemilo (laudro Jloriro o 11cr la \'asla ri. 11uindi a intorhitlarc le li1ffc e Fazzini e Marino e l'o\anzÌI ca,uppi;:_.1111 accon1?d11111 o all'~roi• cri~lallinc 1lcl i:.iudizio f0ntcm- CffCtcra. Motivo per cui rondu– ra »: I altra eon I~ yro11rng1011cpor1mro: un veristi (i1lcs1: il devo, e non ho rh,• da ribatterci 11er ~ fìg11rc11e un'.11!, per le.uc· r~r11r11r!o clcl 11oc1a)di.'IC!l,lllllc . la ronrlusionc, come 11roprio Ge– ne cli genere, per I co11ten1111 !O· ,h,11ro111nmo. ron un:, 11cno1111l1-mito. ,•aie a dire Io stultorc ro• ci_ali. per le ,-i.~tc~'.101i1li:11_1e ~ 111 inccr!11: in 1lefìnith a, senza nmncmcnlo ritcnulo ,lai critici 11.1uore5~hc: autl"llllct pc:i:z1 1h prr$01111l11ÌI vera! e da,:li :mini di uj!:J"i come ili \'Ila .ed, natura, ~a ~ternare con N~i<:111110 .nci:,a rhc Vincc111;0 111 eno conlcm 11 oranco, ,i ri1ro• !crmrl~c N1'.111en1l11me, ... pc1;1;11t~, Gc!m10 ah~111:1~1110 11111 885 111\'i, 1 1 11uhimo. c~ ... crc il vt"ro 1111• 1rrc11mc.tc ,~1111omm,1 ~ uon fim- 11oi lunJ1:l1.1 periodi di smarri• ,Ire della no11ra sruhura anualc. le 11. allinrlie nrll11 foutc,:i:a non mento (« w 11011 1,o 11i,ì <J11l'lln NC ,11i dirncn1irhi dir dal 1870 ~bl'.ia ~ co11,:clar.,.i l'cmo,:ionc fNlio/i1~ ,li l'rimn r mm m.i all'8S 11rc~sa1111oro l' pl"ra di Gc•I 1.111Hrat~1rcl. . •emo P!" I~ < /r.qo ~wmo n: &rr~·mito 1:omi1rcll1lc,ohn· il giovi1- 0i;111 trmll"n7.a rmov:i, 11.11a. ha \'CVIIGrn1110. nc-11 85. alla S,. 11ilc Gioca/Ori' rraliuato a se• le sue bcncmcrcnr.c e le su.e i:ol- i:.•~or:•.Mri,1,_•~11icr: ,~cli O. I~. ,Itri ;mlii e ,iii ro~i nuovo cd 11c: e nel rurorr t'OI~ cm qc!òiaG1Ahoh. ccD1.srg,u ,/1 C.», F,. irni,Nuo,11o, il /Jrulo '1870) e il atTronta c 1r11volgc d 111-1uato rcnzc 19-H): ma 1111rhc O\'C man- rocvo Molntirllo· i hu,11i di (proprio il p1.ts .'latopiìi rcrcmc) n,~!cro i se.pii ,lella ~ultuari11 so- Verdi t" cli Mich.ctti (18]3)· il ronuneHI" molte ini:,i11s1ir.icche 11rav,ive1111a del ituo i:rnio negli f'r.«:lllortllo cd il Ci 11 t,ino (cn- 110.11.tono 1111~hc wocl:unar!i 11.tt111• "'!c.tsi 11111:i p i, 1ctri 1lclhi f~llit~, 1rarnbi del IR76), qn~t'ultimo leij,. darch? nel •.no~nc,'.to hal· rummc I open ~1111 della !~0\'I· mirahilc anche per ill\·c,nionc 1a1licro ll(li el'rC.t.!11 s1 1ilmostra• nc,:u e della Jlrllllll ma111rc1a - compo~iliva e nii·ntt" atTa110 j. no ~J•e~4o.~a.hu1rf'ri. 'la orcorrc dai_ \'Ct1li .~i ~111ara11t':1n11i tlt-llo ,r:nolo. dirri. ad 1111 '1arini: il d~~ Jlfll .'11 rn•c1lano le ros~.con art•~l:1 all 1!1r1rr:1 - e '.IIIC!llil f'r.;cofQre ilei lforgc-llo (18171).1 p1u 11ara111 meni<: e r~n 11111 :i• 0!1cra 11011 e i<ohunto.meritevole co,11ieai,are ,li 111111:iiarc oi;:.ni 11er10,cuore ~ che /lii. ro1~11_11a d c.t."'crr.,::1111r~/111:1 ,·d ~111crro,::~1a. no~lro gc!?mctrico dilcuo nella 1111cll opera da rc11le ,:1us11,:111, 11111 ro1111rnc 111 luce il t:11111111110 : rmonia e,uta dt:llc membra che romu11cn1cn1ei<i,lil'C a11p11r• drllu ,rultura i111li1111n do110Cr- romiio~tc 11ua~i :1 dimo,11trazionc 1cn~rc ~I tc111110 g~l1111111011~0. . mitn cd è. in 1111<'~)0 1'11<0: più FOKTUNATO BELLONZI Non e ncrc~,arto fare 1 11om1(rroml111111ror:1 lrll opera d1 Mc- ilei Jiittori e clr,:li ,cultori rlic lanlo Houo (rhc è p:1rso l'unito (Conth1ua a pagina f} la trilirit ro111cm11ornnc11. entro lo ,pazio ili un \'Cn\c1mio cirra, 11reripilò dal 1>iii 11ho fas1i1tio ,!ella fa111a11ellamor1111torn dc– it:li olrografi o dcsr:lis1a11111ri ,la ,1r11p11z10. E in ,erilii hi"'oi;n:i rfrono,rcrc rhc rcr1r fatirhc ,li ma1tgiore im11ri110.di (Jt1ci pii– tori r 1r11ltori. 11011mc-ritav1u10 ,ri allori di Parna"'o rhc iti ne• 11ui,1aronb al 1r111110 loro. Se11i11 ilol'crc, 11crò, .111imarrquegli 11r- 1i~1i f0lllC mc~ticr11111ì di nullo v11lorc, #'la ,li ratto t•hc i loro ra11olavori, romc a!ll)r:t furono rre1ln1i. oi:,gi fii l)fl'l!'lano ,oha11• 10 ml 111111 >atit'1tlcantolop;ia thc v111la intorno ron lt"forbici a ~al- 7r11:,~:. i~ =t 1 ~ 1 .c1fi 1 :,::i;c 01 :1~!·11ri!'. men1r ~bagliatc, 11cllc •11111li Ji C,!1,llllrironoVll!llllllf'IIICin111cgni prorr,•ionali ,eri~imi e ,i c~er• 1•i111ro110, per nitro con 01tni liuo• 1111 volon1ì.a,li hcn riu,circ. er– ronee ambitioni. VINCENZO GEl\ÌITO - « Ritratto di bambino• Pag. 3 VINCENZO Gt:J\IITO • l\tarla la dnpr;1 .. Maria la zin~ara * Contemplatela quando si trasfigura 11el voleo, le labbra appena d,schitise, nella ,mminenzri della parola La testa del filosofo per la struttura com• Maria la zingara non ha alcuna nota che plfca!a della barba non poteba essere tra- valga a collocarta·nct tempo: ha la data del dotta m una materia Jraf}ile, fu quindi pre• 1881 ma C nata fn un'ora che no11 e fra scelta la tecnica del bronzo ma. la testa di quelle di un quadrante: e di una perenne Maria la zingara, In cui Gemito ha rag- attualitd, tanto è, oggi, a più. dl settanta giun~o una sq1.d.ttla frucheua di modella• anni di dl.ttanza. /a sentiamo conrempora– to. aveva esplicita la de.!&Q'na.:tone dalla nea. Al primo vederla sentiami, ùttnttra– crct:t di cui egli seppe sfruttare tutte le monte il bf.soc,no di guardarla negli occhi, ri.Jorse. come .ti fa con le persone vil:e>tci, per .ror La creta supera In bellezza e In versati• prendervi l'ndfz:lo di uno sguardo e in/ntU lttd ogni altra materia: Il legno, il bronzo, l'unlma non avverte l'arre.tto biu.sco nello il marmo, aucht l'oro, quell'oro prede.ttina• urto con una materia opaca ed merte. to a ritrarre le sembianze delle wvranita E' nata In un'ora di grazia quando la ma– mlcence. La creta 1rn de.,tfnaz:fOnf origina- no non C torpida, la materia non e aorda e rfamenti carnali: il versetto hibltco che cf pare che anche le parole et giungano col vuole derivati da essa 110n e un traslato. prutiglo del rttmo e della rima. 1/a anzitutto una morbidezza che tl pol- Eccola: .tf .xilleua fino a ,101, anfma con- llcc 11uOadeguare al limite del ,oogno: mor• tro anima, po.s.rlamo .terutarla. percorrerne bldczza che ancl1e dopo la cottura. se 110n l'adornbllt atruttura. interrogare le tante anche· per la mano che la toçchl, rimane co.se che .r/ di.tcoprono solo a ron.slderar/a per l'occhio elle la guarda. per poco que.rta mcratngliosa avrentura e/te Ha una fragilitd che l'accomuna alln è un uolto dt uomo: l'Jncasso delle orbite, caducUa del nostro de.rtino: C una bellez- I due archi falcati, Il sen.slUoo, .squl.rito di• za che dobbiamo difendere, e pertanto cl è ieg:io delle nari, Il taglio delle labbra e quel• ,. anche plu cara. l'indefi11ibl/e .sorri.so . Contemplatela quando il trasfigura net Ecco Il .regreto di que.rta .scultura elle con. volto. /e labbra ap1,e11adisch.lU.\C,nella lm- th1ua la realtà senza tnolarla. la iupera mlntnza della parola. ienza: rinnegar/a, perdendon nelle va.ctdtd Contemplatela qua11do, /uorl dell'orbita dell'astrattezza. artistica, ,, ridotta in blocchi, In u11ltà CO· A cl,e peri.sa la zingara? A guardarla 61 atrutlltte e si l'f?8le def colori di ogni rfver- avrerte In eHa un vago malC$scre, dtsnmu– bero. appena il .sole la tocchi. r.d Ora si fa lato appena da un sorriso .tmarrlto. Ella a&– aurca. ora si Incupisce di una suggestiva slsteva J)(l.1'.th:ame11tc al lavoro di Gemito. orai:eua storica. qu!l prodigio pauava lnaooertB:> come era- Quando nell'osscnàre Maria la zingara no pa.t.sate tante CO.te senza 11emmeno sjio– vl sarete liberal\ dalla lndetermh1ateua rare Il suo f11teres1e di creatura sperduta, delle ,prime impreulont, i;i att:tliete che rassegnata o,mal a trovarsi .sempre lnnan– quclla paolna non somlolia a neuuna altra. zl ad una tncogntta, ad un d1rlcto Ila ti carattC1e di cute opere altere: se .t0· Maria la tingara. Gemito: quel due euc. no quadri avvertite la fastldil,sa co.rtrl:ione rl pur cori dlver1I e lontani si incontrarono della cornice, se sono datue l'lngomln'o della ndlo .ttuio maleuere e cantarono lo stesso ba.se: è come reclama$$ero una colloca:lorle canto. più legittima in quella steua rea!Ld cl1e .\O• Ora sono spariti per iempr,i;, non v'ha no c/Jlamate a dominare. che la testlmol'ilanza perenne della creta Ecoola: ulenc avanti quasi ina.vvertlta, oi·e C rimasta qualche cosa df quell'Incontro come sogliono 1;enlre I capolavori. Fa pcn- e d! quello .tmarrlmento. ' iare al libri che cominciano a i,facere tanto di pfu alla iecondo o alla terza lettura. (DI.Ila rlnoou.tone d1 Otmlto tenuta a NapoH da· Mattia J.Jmonce\11) Nel mon,lo cicli.i por~iu 11011 r'è IIO~to l)Cr mli oi,rre: e ~r noi l'i 1lomamliamn ror11c e 11cr• rhè 1rnrcit~cro clci;:.ni~~imca,:.li ocrhì dei nostri 1111clri e no1111i. quu1n è donuuula rhc non inr plica la nccu,iti: che i 1105tri 1•rrrhi 1111111r11.t.'lcro ,li ,:.imli,,io. Più itcon11lircmc11tc. è da crc1lc.– rc. c-<l..~i iti c-ura,· ..110 meno ,li 11or~i11 rhc di 11hrc ro~c. 1·onh· hontit o mor11li1J. o map::111111imi itcnl!i tli tari1il cli 11airia o di IÌ• l11111ro11ia r i allrc"'ì R\C.\'llno ,•11• p::huu ,li \C'dcrc om11tc le !!Ciii 1111hlilirhc ili 111111 N117.ionc rito• ~1i111i111 l111111oro. Nelle ,:raneli 1l"lc e mumi ritrO\':lmlo e.te111• pl111i<'Il l'nh11ti 11ut'lli cd ahri 11111i:,11animi ~c11.<1i. no~tri \'CC'• rhi rc-la\•111101111Jhi c. noi nnn ~iamo ;iutoriuati a 11cn-•arcrhe LETTERA DA PARIGI 11,c~-cro lorto marrio. 1l11rchè le loro grandi (11cr il r111an10) uul- lurc e pit1url'. relcbrn1hc 11111c ili 11mdrMa rho li ll•rt'fl\'11 o pP• rcva li locras~c 1111 drino e in * "Vendete, vendete, vendete subito tutto qùello che avete di mio ...,, 1 1_r_ofonrli1il .. aS:lloh·c~• 111 ~0 i 1.1fìnc a Non &l è 1ttt11saputo con La cassa non è ancora ar- Io sto con voi, vi bacio e Poi Alberto ml ha doman• ohi luiol. Il bisogno lo co– r•o rh<'. C.'1"' 1 111 <' 1 !c,( 11111 .rlncdc,•a; ,uf/f,clente certezza se a dc· rlvata. slamo andati Ieri con crt!dcteml e amate pure Il mio dato una base di bronzo e strlnoc a dividere la stanza 11 ?. clai;:.h•r,alp~lh I'.' d~ 1 \l.rnn~lh terminare il primo vlaoolo di Alberto alla stazlonc per pren• pen"are. state In pace, in fe- quindi è necessario che Ma• con Manchtt (un franco al 111 u Rrrrr• tlat~ e "~Hcnti .. Non Ge1nito a Parigi furono le let- dcre conto di quest.a e l'lm- de amore e coraggio: cara stro Ciccio prenda la base In- giorno). llo 1• 10 opl'rr. th poc.;;c. 1 1 1 11c 1 11111· tcre che da quella città rice- piegato disse che ordlnArla- MatUde lo aspetto tue lun- tera e la porta da don Pe!)po Nel '78 lo raogiunoe la Duf- 1t111r" 1:en~•. r:m·°','. 11 di tarmo veva da Ma11clni o gli e11tu- mente a grande velocità cl ghc lettere nelle quaU )'ogllo e la fArà flnlre di ritoccare faud. Gemito ve,ute una sta- ~,;1;0 '~,:- ~i:; 11 ;1~~.'. 1 t/;~~tai'i';~ !i;u:")e:C~~:r::."aud d~1anzi ~~t~:~/=: :~~l~~\nd~:;; ::~~~e ! ~~;g ~l~m"!~i'~~ ~= ?.:,i n ~~~o r:/o:r:~:: ~~l ~r~:l,~1tt$ta a vochl r 11~•~l~\'Re • 11 i" 0' h,~o~uc~a 1 ~cri- P::r certo l'Idea no,t /lt sua. lunedl, e Portarla al Salon e tra lettera. Addio tutti, l\Ia- lare dal sergente uguale a.1- All' EsposUionc Universale ~e; 1 111 ~in~ • 1 ~'. 1 ~,orui r ,e 1101. 1 Gemito si limitò a dare ascol- là avere Il permesso dl pulire stro Ciccio attento a tutto, l'altra base che m'ha fat,t.Q del '78 al Trocadero esPQne ~opari;;r:~ '.,~~11~;~~~.~c11i:11 1•c~o~\~e1g'~~~ ~:i°r!~e~:~~i:::,ngh: ~~~~amfo~e P1!.1~nf~=·d~ :1: bacio tutti. Vosl~EMITO>. ~~~ta~oe~tem~~e d::!~a,I~ ::Sifrad/lM~~:i1fa!or;t v!~d/ Al~ro .ilo\c-~c m~oml,e ~ lll)I: e un artista in Italia torna gorn1I Il trasJ)Orl-0: e pare che Passano tre giorni soli e già venti giorni dl temw. Medaglia d'oro e menzione rlil' e •:-. ~~u_il;11rc I tac•tnl oltO• celebre. JlO/t lo diventa>. voglia essere gentile con me; Si avvisano le prime dif/f,coltà.: Poi ho 180 franchi In Scl.C· d'onore, llCSSUJUl vendita. Ma rcntrr 11 r I r 1 ,ero ~mala lt"m- ,11,forelli e Palizzi il lor6 e do- li giorno della apertura del e Parls 21 Marzo 1877 ca, con Questi penso di vivere è uoualmc11te felice tanto da ::rii ::~~b~•;~t11t':~:~ 0 ,0~10° 1:~~ ~r~;ù ~ :ii:ci:a:~~it~tt:~t~~ ~:i~r; l~r:i~orl~~!g!fn~ ~~ ... Ho portato la statAJa al :~~rope~~:è n~~ nd ~a ~~; !~r~vc;:r:b: Mc:asiise C~~~~erg rllnlanwntc ra,luic c 1•cr !cmprc dal '68 Za1tdomè11eghi dal '14 giorno 25 mano <non lo dite Salon II giorno 19 ed è a nd a- mandarvi denaro ancora· fa d i~ ?hlio; 1 1 crrhò .11011 .,li ruilo ~i Mancl~i CUJ.l '75. ' a nes~uno); ho veduto un po- ta molto bene. pare che do- te Il possibile ncll'lmPoSStbil; gr;~f er~omhtcfa1to glt stenti 1111 _i 1. ra(o dic ~u, :ilol~~ano a\ulo Gemito arrivò a. Parigi nel CO qualche museo e la scul- vette., piacere e perchè Qual- nel tirare innanzi mangiare, le privazio11I. Matilde a tan,:. ~~!~ri'ric~:: 111 ~/i,~;,/;;~~:~ 11 ;,c:~: ~: marzo del 1877 i11sieme al tura non è molto originale. :~ldce~~~l~e e ~~e~~om:~ 1: non siate tristi perchè cosl to non rcgoe e 31 ammala. ;la1111?r~; e 11crrl1t- tr~'.liti lini ~fi'1ILCso1~~er:,~a c ~'~,\~ 0 ~1~~~ ci e v~gi!~~~ ~~~a~en~ 1 :e~ u:i~ia;,i ~~ ~ti~: Qi:rc~: ~e~:1a~!•~~~~ 0 ;r~n!\~~~~ ~:,: 1 ;~:, ~!~:r:!t:u G:ia s;~- :r:0;~r~:io\;::.ta/:ii1~10~1;;:11:1.11 ~~~ speranza. . . vivere: ho fatto t.utta l'eco- m~ e ml pare che c'è da do, lo PtnSO a voi con mol~a rigi 110 n ,;e trova. Ha'nno illi: I I . f 1 . . . . 1 1 Appena gw 11to scrive ai nomla possibile e ml m~m- aspettar:~ un poco ma potrò calma e riflessione. A Parlt.1 zio cosi le sconsolate rtcldc- ::~r11~:i~~ol~~"~11;t;ct:t.''ii':~:i;:.n~: suoi: e p ls 18 M 1877 ~onoc.!\~~~~ l~Ou!\~ l~e~~i fare moÌto. 1~rr~/qhuces~nn;~ ~t:cn~I:~: ~e az-"iella f~mirzla cie da ~1ipunli .rlal ,:r?: .e sono.t 1 1.0 r~, Flnalm:~te vi· ::tio per Hotel pcrchè quello di Ieri e co~~~~,n~ eft.as- :lo~a ~~oc~;! te; le cose piacciono e si com. u,'::!:,e'df ~1Zf~crc f~e~:O\ g::: 111 1p1r•11. to•• 1rrirono~t• 1 1 n· l'altro Ieri non ml piaceva prano, quando l'artista è nella /f.gllo ~11 ruo n riO rl1c 1liH•111aronopoi non farvi stare In pen~ierl e~a a pJau.a degli ·Invalidi care Il per~esso di poter la- la sua dignità irrcmovlbtle GI '· 11. di Ge 1 siilrrnlo in r:11n1t l" in iml)or1nn• vari\; sopra dl vostro Qemlto. 1 vorare a pollre la mia stat.ua , ·T f appe I m to si ,: 1 , ,li rommiuioni. rhr non 1 1,110• posso assicurarvi che ml s~n. mollo lontano dal ~centro de • e questo mi sl perm~tterò. dal nel .prezzo. fa1mo. htta1'to sem~re più. fre- no 1,ii1 i 111e1le~imi r. ,ll"•lamlo to bene In salute <coin che : 11 :H~.a~o~r~ tt 3 ~~~~~t~a;:.~ 25 aprile In poi. ( > X que1~~1 e sempre plu disperatL. ~1\t'c\~:\~:~:'o;~~J~:,:::~~~ .. ;~~;~~ :~n :1~cdE~~~- ~~~:~ v~~; Lre, m; in qu~sta ·cas."\ no,n on~·1:/o;e~~u~s~r~~~ ;~~~ mi'~fc:~~!c;':u!~tf:::ro ~ ::,ti~ ~'et:~/raglco e del dicembre =:uo ·f:111111-~ia ,;111 11cr:amcnto e e sempre freddo. cred~ che strb 1 P0Ch\ giorm: ho trovato il mio pre:r.zo . Ieri 11a, ed al posto della firma e Vendete. vendete; vende- •iu11:,1c~ono ;loti 1 m, 1,rie di 1111 Arrivai a Parls che faceva mo. u puo scr nrm · . sono st.ato a pranzo dal can- trna sigla: X). . te subito tutto quello che ave- ar1i~1a. le , 1uali doti \rm1cro :1f- buon tempo e questo ml glo- e ... si cambia un naJ)l)ho- tante Pandolflnl, quello che Gemito t!erte fede a tali te di mio. Vendete quello che fic~olcudo~i nrl ,·,1n1111ino 11ci;:.livo molto per farmi avere 1'1m- ne al ma~~\no. e a mez.wgfur'- ha cantato le musiche di Ver- provo,lfme,iti. Il e Pescatore> ho di più caro! Anche I dl- 111111i prr Hlrio orclinc ili r:1i:io• pressione di Parls molto g,·a- no non cie plu, se vi servono di a Napoli, un br~tVOam~co, nel maggio è esposto al Sulo11 segni di •Fortuny. Vendete ni. , 1 uali. -ari c.•cmi1io, r111~c rre• devole. clb che non fu Il glor• danari andate da Lepre. questo la voleva per 800 frnn~ co,t 11oteuole successo e vlenl LuLto, teste e busti; ma non denzc ~ull:i n111ura e ,..u!ruffido no dopo, chè allo svegllarml Fate far presto la statuet- chi. non l'ho voluto dare pe1·. collocato al posto n·o11ore. 1\-!a vendete la creta non lavora- 1l<'lla 1 ,ouia, cd and,c raniH trovai una specie di nebbia t.a per Lep.re e la cannuccia chè immagino che si pub ave- le 30.000 lire richieste so,to t.a ancora ... > romi1ai:11it',di le11cr111i e •li l"ru• umìda fredda noiosa !ragas- .:01·ta al piu ventJ centimetr:. re certo di più, pure perchè giudicate troppe dall'amerl- Cosl pateticamente ft1tlsce diii. e•I impro\\i~, 1111111110 in• sosa e dl~pendlosa; e que.;lO Ml saluterete domani t miei ho pensal-0 di Indorare la ha- ca110 Roscworth. Gcmtto 11or1 anche Il secondo a11110 'P(lrf– i::ann_c\oli amori 11cr 11110,irr- ftn ieri sera: ml ritira! a !'Ho- cari fonditori e dite a don :,;ea!ftnchè pare bella la Lesta cede, e preferisce non ven- gi110 e con esso anche ora,t 11cr1i 1lc-ll'indu~trio~i1i. umana. te! molto stanco, freddo e Achille che tre b!cchlerl d'ac. sopra come è. sarà pl(t ori- dere. parte delle so1Jere11ie. come la t-rom110.•i✓.io11e ,lclla Jn. tardi per tante ragioni primo qua ml hanno costato 24 sol- glnale e plù ripulita; non so li '77 si trascl11a cc>Si, a PIERO GETZEL cc 0 la fo1oi:n1fìa. di aver male distribuito U d!. pJ!r lui cl vorrebbero cm- quest:1 doratura quanto ml ste1Lti. Riesce a vc11dere u,w {"l da • Nuova Antoto;l111, • ... ----------------------------' Una 1.1lerc\isionc C tuttora Ja t.empo. quanta lire al giorno. costerà, ma la. farò. testina ad u,~ amatore: po- no umi. quella naturale riluttanza, tutta Italiana. a CARLO UARBIERI ibliotecaGìno Bianco

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