Fiera Letteraria - Anno VII - n. 49 - 7 dicembre 1952

.Pacr. b nandola e voltandola poi ver,o la città, lo Incitò :,. risalirgli In g,·oppa. E fu uno cor:a a. perdifiato che riempi~ va la campagJ!a d'uno scalpito immenso. Nemmeno un'ala, ne! cielo. I greggi sl fermavano, smettendo di brucare; i pa– stori sembravano statue; e proce.$Slonl di formiche aJpettavano di sncrlflcarst rotto quello zoccolo, nrnntre i 1nillt eran saltati fuori dai loro buchi. perchè mai ave\·an sentito la terra tremare e.ltrettanto. Cavallo e ca., 1 al1ere attraversarono un nume: passar~no lungo •,ma spiaggia che, quantunque soffice e profonda.. non riU$cl a. impaoelare quel galoppo; seguitando, fe– cero fa7ille su clottoll lucenti; fu Poi la volta d'una strada in cui si rnHevò una nube di polvere che Il nascose: più velocl che mai, rasel1tarono un albero immenso, chiarl.:sirno, sotto il quale si raccoglieva gente Jn una merenda. E quella gen~ s·al• zò e Il segul correndo. Flnchè eccoli sulla p:azza della città. Adesso San Paolo esita. S:t che non sarà creduto. Li! parola non gli basta, nè gli basta 11 suo Mpetto d'uo– mo che. ha rkevuto un annunzio divino. Oli ,lmpo.stori sono tanti, e orm3i 11 popalo si difi!'nde, esagerando in incredulità. E, del re.sto, c'è poi U!la visibile differenza fra l'a,spetto d'uno che ha vlsto e quello di chi finge di aver visto? Quasi vorrebbe torn:u-e indiet!'o; ma una- visione non è un privilegio da serba re par sè, nè un dono, nè tanto meno una r1comoensa: è la notizia. • Amici, gente ... > si prova a dire, Pr!• gendosl sull'? reni, « il cielo ~1 è aperto ... >. Lo gu!!rdano ansio31. « Non m2 l'aspettavo: in nessun modo me l'aspettavo ... ». Questo è già aippena :also; e molti di=tolgono lo sguardo da lui, d.fllden'I e <i elusi. • Non ho travisto: lv, visto: i raggi che piovono dalla profondità del cle10 spal.!cnto non hlnno nulla che fare con quelli del sole: d'oro, \li di:o ... >. San Paoio non è un par• latore. Qualcuno sorride. uno. circondan• do col braccio le spalle della ,noglie, cerca di tarla voltare pet mcamminarsl con lei: un altro picchietta il selciato col ba6tone in segno di imp'lzienza; i bambini che te• nevano U flato ed eran· tutit'occhi, son sul punto di far ~azz.arra. "Amici>, ripreude ormai sgomento. e se uno che, com~ me, ha visto. 1:on rimane fulminar.:, - fulml• nato dalla giola, fulminato dalla verità - è perché deve raccontarlo>. Si ode qua,1. che bcffardiJ mormorio. San Paolo rientra nella vlta; le parole lo hanno abbando• nato irl.sieme all'ardore deUo sguardo, e la sfiducia gli ha vuotato 11 petto. Non c'è dunqua Eperanza d'es:;er creduti? Il ca· vallo, fln'allor::i tnmobtle, con uno scatto prodìgioso, sbalza a terra il ca.vallere, e rtmane con le zampe alt~. più ~rande del vero, sde-gn~nòo del suo sguardo quel po– polo, che è Incredulo per povertà ùl tutco, di curyre, dl mente, d'udito. di pupille a fu:sar~ lntr=pidC sopra di sè. e: Guarda.t,emi >, diceva quel gesto. Lo guardarono e cadjero in g.nocchio. Quando ml alloni,anal dal d:plnto dl Nic– oolò ctell' Abbate per passare al quadro succes,ivo, ero trafelata, tanto avevo cor• so In quel dlecl minuti. Le ostriche Dalla gl€a al e Mar P:ccolo > di Taranto ho riportato un rametto di ostriche: PIC· cole e ancora infon.'lli. Ap~rto a forcella, ne Eostie-ne sei o sette, i:1 parte coperte da una pa~lna d'alghe; ml n=.'!le scannella– ture a ventagllo, pullte. s'alterna,no tantl verdi malati. dai più cupi al più traspa• rentl, pzr arrivare a qualche orl3,.t,ura ct·un vlola cristallino. n corno più alto sl pro• lunga in un altro, rosa, che par di coral• lo: e, nel punto Jn cui si biforca, il nodo grigio, setato, d'un tubero ,embra 11 po– ,·ero Sole d'un disp~rato mondo di larve. Color! e forme sottomarini che. solle• vati nella gnn luce d'una trionfante mat– tlna. d'inverno, diventano fantom3.tic1 e d'una preziosità sospetta, ohe attrae e re– spinge. Della gita, questo rametto è un ricordo e un 6rnblrn1a.. · n mare era d'un a?.Zurro sfacciato, a garà col cielo. Barconi neri e rossi vicino alla riva: navi ln disarmo, caverne dl ba– stimenti, in cui trovan riparo piccole bar– che; gru; ante:nne; quel non so che di ferrivecchi, quel fal•o e patetico abbando• no che copre una brullcante smania di rifare, quasi ardore operoso òella miseria a cimento col nuovo e la vertJice insolen– te di le,·l. Cl sl sta.C<ladalla rlva. DI qua, penne!• la.te fitte di color! Poveri e sgargianti, lo scenario tutto ainimato di Taranto ve<:• chla: <il là, l'arcata, chiara della pJSSeg. giata. Poi il mare: poi Il vivaio delle ostri• che: infine l'approdo a una spiaggia stra• lunata. Pir.l piccoli, vaga,,nente canuti, e un orlo dolcJSs~"'Ilodi mare al limite d'una pia..nu• ra che attime ricordi. Non è l'eco am– pliata d'un nosko oriz.zante segreto, l'oriz• wnte jl oui sentimenti lontani ftcero Il proprio qua1ro per.sistente? Un cielo sen– za volta, su una terra sup;na. Fra l'infi– nito ondulato di due pian! parallell, si nio· aula uno struggimento, una calma smar• r,t-a. per cui !l paesaggio ap1xirtlene su– bito all'anima, e resuscita la favola della fanci1Jlle:!za e della giovinezza. Merende. giuochi, idilll: ma tutt,:, sul disegno ante– lucano d'una stremata nostalgia. C 'era.no due bamb.ne fra noi; una nel• l'et.à del .-doppio gluoco > fra l&. fanciul• l!"zza ormai perduta e la giovinezza non ancor.:i afferrata. e l'altra p!ccola. biondi• na, occhi nonti ..cordar. Tenendosi per ma. no parlottavano. si allontanavano fra ~li alberi, indaffarate di nulla. ritornavano, r!partivano. Con imprudente e candida cii• mestichezza. tenevano in lungo e in laÌ·go uno spazio che er3, solWmto il ragg10 dei vostri sogni di adulti, lo strascico d! una chimera. SI che Il vocio d'un grupPo dl marinai, che giocava.no al pallone, ebbe tutta l'aria d'una compiacenza della for– te per dare all'illusione un tocco di veri– tà. Pochi passl ancora e 11 paesaggio di– ventò gt-ntl11ssimo. Un flumicia.ttolo rra un duplica filare àl alberi chlarl e leggeri, sollevati da uu accenno di argini, arriva al mare, ada.gio. Dl là da un Ponticello di legno, vicino a.Ba. riva, una capanna: e. disposti su una. s1Epe provvl:;orla, enormi, µesantl festoni dl frutti di mare, neri. ammuèchiatl; e fa,scinc, e alberature d'ostrìche. Fra tavolini, panche, ceste di mozza- 1·el1ae di pane, alcuni pz,scaLorl, un ginoc– chio a terra e uno sollevato. aprivano le ostriche porgendole. Mi piaceva.no? Non mi piaceva.no? In• terrogavo quel sapore, quelrambigua con• sistenza. Co!ltìnuavo a mterrogare, non . persuasa e tentata da qualche cosa che non apparten2,·a al senso, quanto a un piacP.re reso pungMle, da un timore se. greto. E Poi c'era un dllettoso sospetto d, cosa proibita ln quel contatto delle labbra col frutto dlsslglllato e tollevato nella meu.a .;onchiglia. Il colore? Una lu• mes:enza pre-natale. E stiupisce, tn tanta pa1lld~zzr:i, l'3vventato arom-a che subito si scioglie in tetra .rnavità. Scocca la lingua centro ll palato. e l'essenza di quel gusto è glà lnafferrablle: è giù ricordo. Non sem.bri\no finite di nascere, e Invece sono a.ct ·1lte,adultis 0 lme. Un amico diceva: • Er"0ol fra diecimila vergini. Queste han. no circa due anni. Due anni fa. dunque, una lacrima fu spremuta da ostriche ~.l· trettanto grandi e sollbarie. In quella stil• la. la ln··va, rhe. d'fesa ~oltant.o dal pro– prio ardimento, viP..ggiò nel mare ap!rto. flnchè stanca à'avventure e di libertà.. si fissò su arb•1st1 co:ne questi; d rivesti. fece sempre più spes~a la sua corazza, la. rtise impenetrabile; insomma disse dJ no al mondo, e iniziò la sua claui=ura. Intan~o prebbe, maturò. Nel sa.pere d'ogr.una. tutti 1 peccati del suo vagabondaggio, tutta la r.ç.1,cerazione della sua vita di reclusa. Ec• cola servita in uno scodellino !ridato rhe appena :e basta: il suo. Ml sbalestra, questa sua fisica affinità col palato, con la gola, questo suo furtivo e. rub!taineo aderire che !iembra effetto di estrema remota confidenza; e quel dimo– strarsi pol cosl Insofferente d'indui:lo, cosl precipitosa. A quale Indagine della me– moria deve sottrar.si? Mi sbalestra, quP.l tanto :li sfibrato e lnsleme robusto che è la qualltà della sua tenerezza; e, della sua. te-nerezza. quell'essere lubrica. B~re -fino? Mi parrebbe un modo ~pie· clo di dimenticarsene. Al gluoco si sta o non si sta. Neanche una goccia di limone. Intanto 1u~ Rmici cammina.vano in sù e In giù., lungo:nare, parlando fttto, un po' gobboni, con I paltò p,santl, mos, I come da uno zelo conventua \e, dandosi senza dUbblo ragione, aiutati, ln tanta facile cor• dlalità, dal paesaggio e dalla glta.. Le bambine si era-no di nuovo allonta– nate. Nella fiducia. della maggiore, la pic– cina si senti .ra promo~sa. Alcuni marinai PoSavs,no di fronte al fotografo, sollevnn• do, comt! tn un film orientale, petantissime collane di luclde cozze tra frastagli di ra• mi d'o:~,riche. A un tratto, una sig11ora si avvicinò a ur. tavolino, ormai sguarnito: ne chiamò un'altra, le gettò nella borsetta guanti e anelli, 31 mlse a sedere e ricominciò a mangl,re. Con la destra Impugnava la mozzarèlla, con la slnistn\ affenava l'ostri– ca, la beveva. Era rimaita ultitna. n ma– rito la guardava, a.mmjrato. e SI ricorda di Costantlno,x,11, quando era ba,l)blna. Ha ntrovato un per.w di mondo - mi spiega -- inghiotte ricorài >. E anche per me, in quel sapore troppe aperto, eppure indz.ci !rabilmente marino, in quil!a sgomentante tenerezza, era un vago ritrovare qualcosa; la voglia d'una malinooaia: quella, grave. che forse è l'al– ba della vita: c un'avidità, un che di In· saz!a•to, come li sospetto di una perpe• tua rame. Tutti noi, del resto. :ntermedlarlo que– sto f1,ut~ di mare, avevamo avuto a che fare co.'l ricordi. Ma di quali sePoltl ri– cordi si tra.ttava? Venere è nata dal mare. Sl era levato un filo di brezza. L'acqua del fiume s'increspava appena. e gll aiberl 1ui1go gli argini, ora mossi, sembravan plil chiari, cembali luminosi di foglie. GIA.'-JNA M~'-lZINI Que3tf racconti .,aranno i,ub• blfcati i,rosstma.ni.enUl n.el oolu• m! .- Animali sa.ori e p:ofani •· che u.!;ira nelLa collaM 4:Galle• rta, de.l'~itore Ghera.rM Ccuini. ,, .. 111111111111111111111111111111111•111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111,11111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111 Iibri Iibri regalate Iibri ifu@tiif44Wbt.J@i lioteca o Bianc LA FIERA LETTERARIA ' -- ►·•• .... c.• ,. ,J - e:;_. - .. - _e~ ·""'-. Domenica, 7 dicembre 195% E' uscito il VENTO periodico d'arte diretto da FIDES STAGNI LIRE 40 SOMMARIO G10vA?t"~I BA1to1: Considera. z,oni 5ulla crit1c2. FmLs STACNJ: Relnione- sin– tctic;, 2112 chiusura della XXVI Bienn,le di Ve– nezia. A:-oREA ALFA.so : Vanità (poesia). C1usi::PrE PE:-SABE!'l"E: Mo– tivi dcIJ'architcttu12. CARTACANTA * G. PtREZ: Notte nel deserto di Tobruk. BEli\'E~UTO Fu.RAZZI: Pove– ro cane (poesia). C. DELL'IsOLA: Astrazione nella scultura ionica. C. D.: Libri e riviste. Traduzioni: O Nobel o no Oh Dio, oh Dio, st può vin- dere questo se~o di Firenze. ni. Per entrare nel mio giardi. g ungere che anche l'autore cere il prem.io Nobel a venti• Bino Samffliniatent sul Tempo no posso da via della Pergola può essere influenz/z,to, o add,{. Sul Corriere d'/u./ormazione cinque anni? E t11,tt.aviasento del 3 dicembre. Ecco 11 porne- scantono il teatro e m'inftlo ;71. rit-tura sviato da. forze estra– di Junedl 1 dicembre Marmo che solo il massimo premio let• riggle. un vicolo cieco. Spesso incontro nee all'arte e provenienti dai Moretti ci racconta con una terario europeo servirebbe in « Dopo 111,euogiorno si fa U una cort3ta che esce frettolosa costumi da tempo o da certe punLR di leggera e éonsapevo• questo ntome.,ito ad avvicinar• vuoto~ La terra è colta da apo• e male incipriata, un carretto esigenze pratiche., dt me.attere. le ironia il caso del giovane mi alla fanciulla che amo. Oh plessia. Da certe. lontananze che. sparisce sotto a un m.ac • Spetta alla critica, ed alla stes. scrittore ' venticinquenne che se sapessi. giuria di Stoccolma! vengono le armonie delle chi• chinario di scene e di quinte sa interpretazione sceverare e trova sulla sua strada di in· E poichè non rispondo, il vcc• tarre dei povert al solicchio, o polverose, due gatt~ di sesso mette.re in luce quello che c'c tcllettuale pavero una ricca ed eh.io si volta, cerca un volume una lezione di piano, o un pas. contro,rio che st di.sctol11ono. di veramente bello _ e. quindi affascinante fanciulla, eredi- in un. palch.etto, ~o trova, l'a- so solit~rio che s'identifica col QUasi ogni sera, (Quando no1i eternamente attuale - portan– tlera del re del miliardo. An- P'.e, lo sfoglia e st capisce che battere del mio polso, o un t morta secca) la Pergola offrfl!, to in secondo piano la parte dando per Ja prima volta in giunge_ alla. pagina_ dove. son. tram ~erd;uto nel deserto del o.l passante questo antico spet- cad.uca, legata a mottvi COJt.· H. D. Ltw1s: Contro lo sto• ncismo. 5,,.0: P,ssione (tr>d. d,l greco di G. Dm). ARTUUR RIMBAUD: O/dia (trnd. di Federico Barci,). .\:-ACRE.ONTE: Dicembre. ALCEO: Tempest, (tr,d. d,1 greco di G. Dar,). \lisita a casa del suo Eperato segnati tutti i premi Nobel per mertggio inerte. Ma nel fitto tacolo. La stamperia seguita a tingenti> e insperato futui:o suocero, 11 la l~tt~rat!'ra, dal primo anno sil~nzto dell'ora morta e.eco il fare il suo rombo di motore giovane scrittore Zeno Zari dell ist,tuztone: 1901. chiasso delle ba.1,,~bine delle subacqueo. Tutte le po,te sono Abbonamento a S nuumerl de lJ ., Vento • L. 200 al conto corrente n. 1/13733 Dtre.tion.e: Lungotevere P'la• mlnlo, 70 • Telefono 39a.072 - Roma - LO SCHEDATORE'-----------~ (la zeta è Il suo magico segno - No, voi nor, sirte Piran- Oblate de.ll' Assunz,o_ne ~he fr- serrate. La strada, buia e sen-1----------------------~ astrologico) !i trova nella in• dello... - borbotta tl vecchio ro,npon.o nel loro giardt~to. per za aperture, sembra fatta per felice condlz.ione - ben nota con la lente sulla pagina , la ricr~azlone pomeridiana. l'irrompere d'un torrente o per a ·parecchi a.spiranti letterati non siete Knut Ha.msun... e Dal~ m~ finestra vedo anche lo sbocco d'una rivoluzione. C't di ogni paece - dell'intel• nemmeno Gide... e nentmeno il giardino delle Oblate, con soltanto una porta a vetri che lettuale o preudo•lntellettuale Eliot... Non. sarcst., ner caso un fl,co spoglfo, una capinera e manda un chiarore rosso e ve• guardato con la solita suffl- Rabindranath Tagore? le. ba.si per le co!'ch~ dei limo- lenoso; e.. dietro, qual..cuno che cicnza dai detentori del da· Com.e non ridere? Sono t n~. Un muro dtvide. t. due gi~r•. spia, come un ragno in ag- Si prezano vivamente i Signori abbonati chein. tendono rinnovare l'abbonamer!l, di volersollec~ tamenteversare l'importo re:ativo per evitare la sospensioneell'invio del Giornale. naro e quindi della vita mate- miei baldi venticinque anni dmi. Le finestre. det came.~m, guato •· . Conto corrente po.tale n. 1/31426 rtale del, !l)Ondo. che quasi folleggiano al pen. della Pergola guardano dfill al• • .. «Come la /a.cela del servo siero di camuffarmi così. cfoè to, quelle della slam.pena so- Tradimento e tradizione I",-___________________ •:::L:A::F:1:E:R:A:L:E:TTE:::R:AR:::I cht. apre la. porta e s'inchina? con barba mosaica e uizura no basse e S(!ffocate, rischiara- 1· Come. mi pr~sento? Consegno bianca, zazzera e barba del fa• ;e notte e qiorn<?. Ho tutto un La Locandiera per la regia. di la carta ~a visita? Questo non moso poeta e santone in.diano iond.o sottocchio, ,tchematico, Visconti, seguita con tanto so, non ricordo, nta so però che morto, se non erro. venti e pill p~rtito 71;ellesue dlverse _lun• successo dalla critica. e dall'ap~ la stanza dove vengo mtrodot• an11i fa. Quanti leogevano an- zron,i e in buo,na annon,a. E passionato pubblico romano, ha to (e che, più esatta 17 ~ente, cara i suoi Gita1Ùall! Qvantt og~ii azione d U?-4 delle fle dato la stura (come tutti i ten– tr_ovo benisshn? da me) e. per pochi leggono ora il mio Zeus! pa t' anche se l !Lna con I al- tativi di Interpretazione e àl ~tr ~tft~~-. 1 ~, bibli<?te_ca1e~t P~-. - Signor Gow - esclamo ~;1t~o~;;a1~r!te; ~l i~,.~~:f 0 P~i realizzazione di un te.sto asso- p::.Sa're 1 :aB~b~;a~ i~e~os: ;er~ nell'atto stesso _che mi r!C<>n:· mo~do. . ~~~~entet~l:~:at~h~ a~~~~ sonaggio "m"r;~.,no i11 ,;t1::ita pongo-. non avete. lett.o tl nuo Dietro. al chiasso che fanno P0, • 1 • nello studìo·biblioteca del ban. nome ne!la carta da visita? VI)- le bambine, gli scucttt accordt preso nell abr~acc:o Jjl a· paa chiere w. w. Eathorne nella str_a figl1a non ve l'aveva detto musicali s'Incorporano in un &Ionesia 11 cr ! ca r o e con: città chimerica zenit inimapt. pnma che. entrassi? silenzio __ scolorito e p~ritano: ~~~'ktorrc~egll u~'61ritr't 1 ~~t~~a nata dal _noto rom!!'nzte;e Sin~ I_l vecchtQ cerca la carta. da Ne st:nti il P.rof';mo: (!he que~ti 1 più interessanti è stato quel– clalr Lewis: "U_f!d l~b:eria com. visita - Zeno Zari - lenge suoni vag~, ., orgamzzano in .. lo fra Ermanno Contini e Ma• pos~a per lo piu di intere col• forte, con la consueta fredde~- u~i odor d ospedale di viola... e rio Vinciguerra, colleghi al lezioni in rile11ature corrette za. E ~ freddezza miliardaria di portone, . che la preve. oior· « Messaggero >, e nell'interno e trf7dilionali in aziurro e oro che. puo far verdere le sta.I/e a nata non riesce a smaltire. della. polemica (la terza' pagl- pal!ido . e in. lucida. vitella ... la un povero diavolo>. . Scoppia, a un. tratto_, il VO· na del 2 dlcebmre) Vlnciguer- scnvanr.a d1 quercia~ scura e crone della radw: unica .1to• ra ha trovato modo di inserire tncen.s11,rabilesotto oont punto Senso di Firenze natura che il tempo e lo spazio una lezioncina fllologico-mora- di vista... le sedie lievemente non riescono ad assorbire. Di le sulla parola e tradizione > che al''-?-t('te ... " •· Firenze non è solo un com• notte Firenze è un deserto. val la pena di riprodurre. L Incontro non ha miglior plesso architettonico una clt• Quando non ci sono le serate ola t ad' • è sorte, rispetto a quei prece• tà moderna. una sedè di esseri di gala, il teatro della Pergola « La 1 Pa'. 0 . re izit:7ie .... ::~uo denti timori. umani. .E~sa. è anche - e in• accende una luce sola. Tre o un neo ogis,n ~ ssa . ~ ,., . e - Mia Jiplia m'ha d.ett'J dlcibilmente - canto. clima e quattro automobili col radiato• fonto. la pro1: 1 g ~~d:Z~i~etl~~– che voi scrivete - comincia il atmosfera. Le ore del giorno re fasciato per il freddo. un ca• enana, com u . u . l' - vecchio in perfetto italiano, vi passano dentro come den• vallo slombato, aspettano nella st0 tsfel '~t'r°ctap't{~':~~f~ v":: senza cadenza yankee. Seoue I tro una particolare vernice: e nebbia. Due vigili. una ma- gu ico. en. . ! · un.a lunga pc.usa. Il vecchto· si sente subito che quell'ora è schera e lo strillone delle vet• so il fedele dizionario latino df rialza il capo e mi guarda. fts- norentina, a qualsiasi punto ture. (uno storpio r.on la voce Georges. e 10 squaderno alla rf. so: - Siete scrittore? Avete çtel giro solare appartenga. 1'oca d'acquavite.) scherzano o cer~a. del verbo t~adere. Ecc_o avuto il premio Nobel? Con molta qualità riesce a ren• sputano o .,i sofjtano nelle nia- g::ftc~~d~~i~~i:t'o ;cgUe~} 0 3 iit ·BIBLIOTECA consegnare in mano ad alcuno rimettere. Da questo si passa ai sensi di afft.dare, confidare: e infine tramandare al posten quasi come eredità (si badi: questa fra.se non è un'amplifi– cazione nJ.ia, è tolta di peso dalla pagina che ho davanti Q u AD N ACl Nicol, Abba.guano (EslstenzJa.- alcuna su-o.parte. e ciascuno del ~:!fo~c,:);,~:s:~r: 11 tb~~:s:~~ ER I · · · llsmol; Raffaele Guariglia (Po. momenti di cui •I compone è non come occasionale, ma me-I L'attività conferenziera, che Ittica internazionale>. E l'ot• completamente logico, ma l~ è dlante consegna, in certi ca~f qui in Italia è modesta. e ad• ~vo, tnnne, Gl~pe Tucci nel suo svolgersi ~mpless1vo, stabilita da norme giuridiche diri!tura Irrisoria, In confronto (Il demoniaco in Ofie.nte); ~et suol personaggi. Charles, 0 religiose: come quando si di certe nazioni; ha avuto una C~a.rles Morgan (arte e ge• I ucciso, Tonton. 11 2lovanlss1mo con.segna in sposa la propria notevole ripresa da quando, a.I. mo); Denis de Rougemont nipote del portiere legato da figlia a un uomo Ctradere ali– cuni anni fa, l'Asroclazlone (l'Europa); Glani Stuparich grande amlcizln e ve,nerazlone cui flliam>. Culturale ItallanR promoc-se i :;~~6t.e) · Altri Iaseicoli gegu.1• ; 0 ~f~~ 1 ti-a~t!l~; clr:!:l1;:a ~~ Il teatro, che e opera d'arte Ve,nerdl Letterari. al Teatro · cui si Può dare un'Idea soltanto prodotto dell."t.ngegno umano Carifr?lano di Torino. una serie LEPORINI parngonandola a un gatto: al• non può essere co,isiderato in di conferenze su varissimi ar• trettanto Indifferente. altera, 111,()d,o diverso dalle. altre ma• NOVJ7À GIOVANNI HfEGGB PER UNA FEDE Questo è un llbro di meèltazione sul teml della fede cristiana guidata da.I costa.nte desiderio di non dimen– ticare. di non sottovalutare i probleml e le difficoltà. dell'uomo di Oiril. Quell'uomo che ognuno di noi è. Per il calore apologetico che lo anima 11 presente saggio può considerarsi come il discorso di religione Ci un uomo che non è ciecamente impegnato nella lotta per i pro– blemi del nostro tempo. Pp, 245 - L. I.Z50 * §1.110,\'E WEIL La condizione operaia Questa opera che raccoglie tutti gll .scrtttJ dettati alla pensatrice francese dalla sua esperienza. d1 mtutante sin– dacale e di operata, è un documento forse unico nel nOIStro secolo. la relazione appassionata e .sconvolgente. condotta con una intera probità lnt.ellet.tuale, dl un viaggio nelle regionJ della condizione operaia. Nelle lettere agh amici, nel rltarlo di fabbrica, n~gli ar– ticoli !Crittl durante ,rlt anni che vanno dalla guerra di Spagna a Quella mondiale. le Contraddizioni di que&te pa– rine sono quelle steMe. nc.,n ri5olte, della n06tra civiltà In– dustriale. Pp. 340 - L. 1700 INTUTTE L MIGLIORI LIB ERIE EPRESSO LE IlI fl0~1UNITÀ gomenti tenute dai me~iori B. LEPORINI: I piccoli cam• eeotc.t 11 inerte iòit.atrlce dei nt/estcuioni del pensiero. Quan– ~crittort, artisti. . 0 scienziati pioni - Genio, l\lllano, 1052.. t.etti~ Per lei 1•a'mtcizia di Char- do si parla di tradizione nel itall,ani, 0 europei. 11 successo Dalla prima pa.gina de / pie• les e Tonton viene turbata e mondo della creazione intellet– dell intztattva fu no~vole, tan. coti campioni si comprende che rotta. e i torpidi avvenimenti tuale è chiaro e tncontroverti• to che I attività dell Associa.zio• l'autore di Celestino tEd. Genio del libro si scuotono e si succe- bile che si parla di coloro che I'--------'-----------------' ne s1 estese ben presto da To 4 1950 L. 300) ha abbandonato 11 rlono convulsamente, prendendo creano e del loro mondo inte- rin_o. a Genov.a. Poi a. Roma, mondo dell'apologo per a!Cron• l'ampiezza indeterminata e vt- rfore, vale a dire i rapporti coll .. ---------------------– VIA BIGLI, Il - MILANO • TELEFONO 79,32.85 e infine :-1- _Milano. In queste t.are un tema realistico. ma brante d'un sogno, fino alla ,tra- passato e con la socteta nella quattro citta si svolgono suc• non per questo il racconto ri· ~tea morte di Charles. Il signi- quale vivono, e delle. irradia• I c,esslvamente le conferenze del. suita meno SIJligestlvo o indica ncato di questa storia? Si può zioni che si d~te.ndono verso I A.C.I, e non è da. ~tudere al ragazzi un campo più rlsLret- dirlo con una frase che lo stes- la societa avvenire. Quando che sl e~tendano dl plu. ~ to sul quale liberue la propria ~o Mortlm"'r. nell'altro suo ro- noi diciamo e petrarchi.1nto >: Ora l .~.C.I., sollecit~ta an• fantasia. Infatti. se esaminiamo manzo, Father Goose. n,Pt,te in vogliamo intendere la tradi.zio- 1 che da molte person~ deside• con attenzione / piccoli ca.m• bocca un personaggio: e Il mio ne dell!arte pe.trarchruca nel rose di leggere e rim 1 editare µioni ci acco:-giamo dei solidi cnore era sempre Alla ricerca. Rinascimento e ft.no alle ,1oglte Quanto avevano asco tata, ha legami che un:scono questo ro• di una scu11:aper noter battere del Romanticismo· non certo com.melato a pubblicare le manzo a.I precedente. L'assunto un poco olù rapido•· H diverso mod,o coine .1i decla• I con_fere~. In ele'lantl ~a.sci· fondament.ale è identico: le ne- Le qua.lltà di Mortfmer come mava Petrarca al tempo dt eoll. In!Z1ativa quanto ina1 DP· cessit.à della pacifica conviven• scrltt-Ore son veramente note- Bembo e al tempo dell'Arca portuna e gradevole: non &ol- za. l'amore per 11 prossimo. In voJl: eqJi sa. suscitare un'a tmo- dia I tanto chi a.veva precedente• Cele.stino erano le bestie dello sfera con vera arte. :c;a rtescri- s·i dirà. anche l'arte d'tn mente a.~ltato le conferenze zoo che dimostravano la vali• vere con ~gevole precl5ione con · . , • pot'°''a. ritrovar.e. con piacere In dità di questa principio mora.le, umt lucidità. che stupisce', tià lerprela.re. la"';ecikaz~one ,.c~m,e I parola. non p1u affidata alla con l'aiuto del loro guardiano; ~lla i.ua vlcencfR un andament-0 la dtrezi~n.e I.More e.! ra. '"": e sua. memoria, delle lllustri per• qui sono undici ra.gazzi che cRlmo. e tutt.avla. internamente !"e trad1«=i~ni. C~rto, pe:che la sonalltà che gli avevano par• compongono una squa<irretta. di f"On~ltRt.o. pieno cH tRnstone. mterp~etaz one e un ripc,tsa. lato: ma 11nch~ chi alle coiv calcio, e il e deus ex machlna > Notiamo anche 1 , 11,. 0 delle me- n_1e~to,ma ciò ha f suot stretti ferenu non aveva. partecipato è Il loro allenatore, un vecchio tJ\fore spes.c.o di rffetto fulml• hmtti. Appunto pe!chi non è a.vrebbe goduto di quel bene• complone che, come Celestino, ni:inte: e ... al ~uo fianco giaceva una creazione originale. l_a tn. n.cto. nono.stante tutto il male e la Pina. ~bbRell~nte nella fillB terpr~ta~iO!),e _deve.soggiacere In breve, otto quaderni. niti- cattiveria che ha visto intorno a bli:inr.hf '?.?,R, s1""'1le A un colt"llo alla disciplina unposta eta colui damente sfampatl. ra.ppresen• se, continua. ancora a. credere $òUl1'alt,::\.r'" ,._ .-Dovet.tl nrendere c~e_ ha creato. ln<Jlt.re _ la. tra– tano 11 brillante bilancio del• con O.Etlnazione e con fiducia n,.lle JT\anl. corn!" r"!dinl scon• dizione degli (nterp,:ett e ptù l'A.C.I. In tre anni di vita.; e nel bene e nel buono come uni- volte. le ml"' facnlti\ ::ibh::1.ndo- che a.ltro p~odotto di m<1e, dt ba.sta sfogliarli per trovare In che forze ca,,acl di risolvere nat.e, n~r pvJtar 111 cadPre .,_ e I te1utenze Pi?f o meno arb1trarte essi varietà. eccezionale dt ar• ra.vorevolmente gli eventi. i-uot r~n,:lerl, rapltti come. un e transeunti. 1 ~~~nE~~~r~~~~~~l. ~r~:~~~= 110 ~n st~~~~~o,s~rt~on~:~i ~= ,atto ferito•· (m. pie.) C'è appena bisogno dt QJJ-, ml smagllant.i; i nomi più fl. vertlre i ragazzi, trasportandoli lustri della nostra. cultura, e in un mondo a loro cosl caro, e . d 11 I tt della cultura europea. em'è quello del calcio. ma che orr1eree e e ero Nel pr1mo fascicolo .sono ra- presenta. alle loro menti anche '- dunate quattro conversazioni, qualche problema. attuale - decllc,at.eagli orlentame~tl Jet• quello del professront.-;mo !por• * L'Ed!tore Albtn Miche! d.J P11.·st.atu11. d1 un 11.nieto In Ssnua,o, terar. del dOPQS!Uerra. d, G. B. Uve, per esempio - intorno al rl;tl pubblica nella. tradul.lone del n<>&tro colla.bOratore Frsnoe Angioletti (Italiana), Vittorio quale è bene che anche l gio- tr"ncese dl Juliette BertrP.nd u ,co Tentorl, che ranno pute del LH~li (france..c;e). Mnrlo Praz vanissimi abbiano le Idee chiare. romanzo I Baroni di Ollm Paolo •uo llbro « I destini•· ata.mp.Ato ~~t!st)•u E!~~~~doLorac~!\1~ MQRTIMER ;"~!e!:;:~uonte&hno. Premio Gon- ~~~1ota~~;~~U equ~,.~l~::i nel !mleme Concetto Marchesi ohe court • è &~oto o&&egnoto a prl.- * L'edlt.ore ca&tnl ha pubbllcato par!a di Lucrezio, Lulit Salva. CHAPMAN ì\tORTIMER: Lo mo .tcmtlnio allo &crfttrfce Beo• tn qu~tl a:lornt II ventesimo vo t~~elli ..che del!nea un prot'l;,o 8J:~:~ntl1'~!~oa,-l~~.er;~: ;rrc~~n B~~~r1:e~r!~r:~ o~~~ui:;:t~ ~~::1~. d:! •g~~-~ n•anzic:it~t,~e dvl se... oli XIX e XX, Boib.• rlne lì O, L. 600 t« 1 Romanu ,ono andati allo 1f9nora Seck. che In breve t&mpo &l è flt!etm...ia r:n!1~a ze~l~~~~= if:~~~~~ dell'Ambra», 18). ~~Ja:ttt~i"~o~;~ iJ,~~d:,~:ein~ L:: ~~~ l~t'nc~~~~~l v::~1t.'~ne~f:• cc!a Carlo !.C\"l che parla. ùell'• a.I• --.- . . A.:L9u.1tln Robinet per fl romanzo cezlone, che p~r l'aocuraWL scelta tra. civiltà,. uella dei conta• L autore d1 questo roma.nzo .- Le& haut.H1eu:c•· delle opere che la compo~ono di • d I M · Q l no Nel terzo viene presentato per la prima L'altro grande premfo letterario VI abbiamo letto, dltat.t1, &enttori ! m. f\ 7zzog fr di Adelaide volta in Italia; The Stranger in polfo. IL e Theoplmute Renau- lnglest, 1tall1ml. greci. amcrlcAn!. ascico O .s par a on the. Stalr usci cinque anni dot • t atoto a&.!e9natoa Jacques !rance1i, auat.rA!lanl. avede.,I, e l Ristori. d1 Belli e le do~ne, di fa in Inghilterra, e Fatkcr Pern; per H ron.ian.20 • L'omour nomi di queatl acrH,ortaono Va ~~'\?;~li p e~e 1 ~~n;~rl~~oMrt Goos~. col quale Mortlmer_ con• :evo~fnc~n/: 0 ~~';!~ 0 :t~ ! 1 i~or;;~~i~~ ft~ei'.fé~~\ie~~~nN~~~n·p!;! spetÌ,i~atl1.ente Corra.do Tumia. fermo le sue non comuni doti rre Kleber per • Parfa in&olfte •· Patti. Mortlmcr, SAllnger, scan tl. Pietre Paolo Trom.oeo. Ma• (uscirà presto ancl~e QU~S~ * L'editore Mermoddi LO&,nnarl- zll\.nl. Fra e,ssl 111devon rttevare n:tra Valglm!g_ll,Albe_rto Mora. !~~ll:e~~~:ii!~t~~~~~o;ei~~U- ~~u~:;~Ltn;~ere::tnco~o;~~~;iu~: ~t~,~~o,~~f~,~al! f~le~~;'~\~z~~ 0 J 1 \IIR. Il quarto e di Antonio Ba). mer hfl quarantacinque anni e t.l\di un manipolo d1 poesie lnedl- Lou1sHémon, Adriano VIT di Frc dlni, sulla lingua feriale e fc- ha pubblicato soltanto le due te, a curi\ di Jcan Chuzevl11e. dcrlek Rol!e (oper11. che In seguito stiva; di :5t.&phenSpender, sul• opere che abbiam rammentate, * E.tee ,pre.uo l'e~itore Sk1ra (Pa· :n~~!'"in e~~~~f 11 J 8 ~f!v:~rta~~ la. cri.si oella libertà nel men- n1a lR sua fama è solida nella rapi ~ Gtne,~r~~ il CaravaKglo, di lurlJ O!escla. Pure' rr11.le oi,.ere do di oggi; di Concetto Mar• sua patria e lo sarà. pure spe• Robe to Lo 9 '· nuo,·e quante novttlv Il rom11.n chesl. sulla favola anticR.: di riamo da' noi ' ~ E' In corso dl 1t.am1>a:p:-eMozo di ·vaq~er ebbe ~hl !a:vorevo ~ichard Wright, ~ulla.u!~;~cn~j Lo Straniero· all'uscio raccon- ~~ 4 dl~~ia P~b~.,,! 1 iia~f!~, 1 ~. \t; 11 ~~~o~~1;,~m~p;ar~~prceaa!n~no~~1r(i.~i: ta~a negra del d pog · 1 ta una strana e semplice storia, ChuzcvUle, che s1u.ì preceduta dr. te dello ~crlttore· Venezl• i 11 ptu Qumto fascicolo co,ntiene 1 e con pochi personaggi e pochi un·1lmpUas1maprerazlone di circa notevole scrlttor'e greco e Terra conferenze di Andrc _Mauro 3 • cambiamenti di scena (quasi 200 pagine. d'Eolio la aua mh;llore e più poe su BalZ\l.C: di Dl~o \ialen. su tutLa•l'a7,IOne si svolge in una * Diamo H sommarlo del t1. 2 del- tlcA open:1.:Sehulbe:-g hA .scr1t.~ Racine; de~ P_. ~arrl~ou-La· stanza). Siamo a Parigi, ma non lo rivi.da .- Malta. Letteraria. or· col Palo,zzod'argento l"' pl\1 bel ~range, sull en:1chca «Human\ p detto nel libro. come pure non pano clt:lla &ocfeta u11iver&ftarla d1 la., e poetica blogrl\!la dello scrtt Generis,; di Mario J?~llotti, è specificata J1epoca e la sta• ~~e;g,t~~raLll it;:;:;::: cr:-pe~~~~~~~ ~~~lt.~~7'Sfc~rtre~~er~~~I ~ei\ s~lla lotta. contro_ 1I clo.01e. Nel 5tione: un uo.mo attra\lersa cer• e Guido Gozzano df a. Curmf. J'11.ltr'11.nno: Mort.lmcr e &l1n.ter S~-!tOfa!CJC:Olo Vl sono André ti luo:-:hl dei bassifondi. entl'a ."i.\'anti. (ver&i) d.f Vfnc. Frtmdo ,on due scrltt.orl e nuovt • dl gTAn Gte.gfried (ge,osrafla, e recenti in un portone. sale una. scala a ..t::opard1: L"unmc.-.z1onedell'Eu• di i)()Miblllt.à. trasf('rn,azlonl del mondo). Fe· chiocciola e bussa alla porta di rqp11., d.f Bennv Tonna; Ricordi Au-: :uru1.mo R lll\ bella eollez.tone d!.rlco Chabo<i (nazione e Eu- una camera: uno strano indi· lctterul. di Vine. Frendo Aiopar~ un succe.Mou;u111ea quello che rcpa nel pensiero de~l"8001: vtduo Edouard gli Apre e a dli li Mondo tott.o proceMO, d1 ha lncontrsto nnora. M3ru.ra ValgJmi.~11 (Car,:lucci questi lo straniero chied~ no• V ctor Grech: 1 llbr1 e le rtvl,t.e. * Monda.dori h..optibbhcato d.u.e 3 negro): Francesco Flora. tizie di Charles. suo fratello, * Tavola Redonda, rlvt11tAb1me- Qro&.!lvolumi fllmtrati iu Napo:/ (LecparciiJ. li set.timo !asclcolo che 11 è morto. poco tempo prl• !~!lem~~~~ghf:,e l~ 1 ~c:e1,~t't.o~:~ ~~~~- 0 ~~ ~"';,;V:;f/i.;;~; .. : 0 :;_ 1 La. I Edizione del rt!Centlsslmo volume di racconti MUORE UN CANE di LEOORANDE è esaurita. L'Editrice sta. eurando già la U Ediz!one, riveduta, cor– retta e ampliata, col rlnnovat-0 titolo "InLucania muore un cane ,, dl J~E-OGHANUE Si accettano prenotaaloni che debbono MSere indirimate, entro lt 1S dicembre 1952, alle Edlflonl del « Don Ch.J– sclotte > - VIA ARBE 65 • MILANO - contro ven;amento di L. 360 (L. 250 se la prenotazione raggiunge almeno 5 cq>le) che sarà. RSSolto da.I committente al 1. febbraio 1953, CONTRO ASSEGNO, allorch~ la nuova edhslone dol llbro rlt perverrà. raccomandata. Alcuni giudizi di stampa alla prima edizione Raccolta. di novelle 111quanto strana è QUMt.a dt LEOORANDE In quanto si va delle rlevo– ca.zloni nostalgicamente .senument.all per Jr. terra natale, la Lucania, a dfvaga.z.ioni ·n1osotlco~ochùi rellgioso•morall. ' L'Impegno_di VMtt problemi non facilmente &1 accorda con 11 tenore narrativo e il riaultato ~ plut.tosto discontinuo. Quando lnvr-ce LEOGRANDE SI abbandona t\lle rlevocaztont, alle descrizioni naturali &I· l'onda. puramente -,entlmentale della wa. '!.&pi• raz.Ione, na.5eono pezzi di notevole efficacia ~;A ~-LE GUGLIE>, e AGONIE•• .- PRIMA~ Uno stUe a.pparentemente dl.sartlcolat.o, nel S\IOpericxlare, sottolinea, con lll(:~iva torr.a, in• quadra.ture paesistiche, .senu devlaz!ont o .,en. tLment.&llsml: .su questo tono l'Autore sembra, nell'ln&ieme, trovare la sua. più felice mani• fest.utone. CORR.IERE DEL POPOLO del 16-11·19$2 • OeDOVt\ * In eMe ;unarltudlne dl$J>erata dt chi cerca aenza. trovare--. Tragedia dell'uomo superiore, stupefatto, che Indaga e vuol S&l)ere,vuol con06(:ere, ma ln!ine sl &marrl&ee e china 11 cap,o Innanzi. all'enigma spavent050, In mezzo a tanta inutile e sgramma.tlcata c&rt.A stam.pat.a det giorni nostri le tormentoge, pensose, dignitose e quast sde,gn05e pagine di questo libro, .stlllaticamente corrette, ra,ppr~en– tano punti derinit.ivi del pensiero umano che non morranno più. NOTIZlARJO DI MESSINA E CALABRIA del 7-11-1952 - MeMlnA * I lettort di que.sto llbro sl aocorgeranno che prevale negli scrltil di LEOGRANDE quella de• licat.a vena poetica. che ha cont.re.ddistlnto tutta la sua opera. letteraria. di un ventennio; per• &Ute a.ncora quei tocco di pennello straord1narlo nel d1plngere uomini e cose, ma più la nat.ure.; m&. con gli «nn1 e l'amarezza l'una e l'altro \•anno a.Ifievoleru:1051 per dare J)05to aJ. pen• .!!iero, al tanti perché e punti lnterrogatlvt &Ul· l'universo e la vito.. LA SICILIA • dell' 8·11·19$2• Cai.nta * E' certo chè con quc.,to nuovo ltbro LEQ. OR.ANDE ha ratto opera poder05a di pensiero e dt ~la e che la lettera.tura italiana si è e ?i.fUORE UN CANE, e e STRADE MORTE ... GIORNALE DELLA LlBRERlA del 15-10-19$2 • li-Ulano racc,...glle Paul Géra1dy (Vous. m11.Ed E<louard raccontA. 1M2 pubbllca, nel ttat.0 e nella poleonfc4attracer&Q l.n paro/o e et moi1: Concetto Marchesi La. storiR che ascoltiamo è rerilone di O:-b11no T!lvaru Rodrt• 1'immC191ne dti ma99iori 1toric1,I (Ora.zio e l'Ulisse dantescol; quasi irreale; non è lrreale In .uee, le tr• poeale dedicate ..."i.Ua &crfttori e a.rtiHi d.eU''BOO. '----------------------....1

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