Fiera Letteraria - Anno VII - n. 49 - 7 dicembre 1952

Pag.4 QUALITA' NON QUANTITA' ~ Il problema delle traduzioni Se ieri si prestavapocae s1 1 ogliataattenzione,dapartedegli editori, a. quantodi nuovosi manifestavanelle letterature straniere,oggi si sta fin troppocon l'occhio teso ptr non lasciarsi sfuggire qualsiasi vera o presuntarivelazione di ENRICO FALQUI LA FIERA LETTEl?ARP Domenica, 7 dicembre 1952 FlLASTROCl'A di UAHLO SALSA dama., UNA ~IORALE CDECONDIZIONA L'INNOCENZA O ILPECCATO ... LABRUTTABESTIA ~ E' come se il fa,mpo, in questa falahria col continuo tornare di sta~ioni uguali, fermasse le cose e i paesa;gi in un quadro antico e forse immutabile ~ di P. FESTA CAMPANILE. R. M. DE ANGELJS JI.NTEIRVllSTE FUO.RJ[ TE~PO ve certamente a una. ricerca tutta la. loro evidenza barbara sulla origine del male, al ten- e poetJca, le vialoni dl questa tatlvo d.l un rendiconto totale terra: le lunghlsalme coste, Je del personaggio. In Emilia, la pianure lmput&te di argilla, connivenza col male è connl- l boschi, gli ortl, le oplaggle venza con la parte plù lrrldu- deserte, le caccle al cinghiale, clblle dl ,e &te&a; e quesu è la le torrl nobiliari, gU Interni umana e pletooa glustll!iazlone patrlarcall delle ca.se. NeU'ln– del peccatore, U modo con cui temo di queste caa e vivono De AngeU. gll t.ende la mano donne ed uomini antlch!Mlml: le tlno all'Ultlmo istante. La don- donne rlcamano al telato, glt uo– na che non riesce a dl&bicarsl mini col viso acceso bevono U dalla sua _,-..ta carnalità vino dolclftcato col miele, le l come se vivesse nel cerchio serve pestano il aaJe nel mor• di un deatlno lnesorablle che talo, taglluzzano e lnsa.ccano la ra &chiava di ae stessa; ed è U maiale, la vecchia nul.rlce. U deatJno dl questa sorta di oon 1• pelle plù ruvida della peccato orlglnale che esprime pergamena fa ançora bollire l'amarezza. di una redenz!one le erbe, traccia ln aria I se– che non ~ venuta e, di contro, gnl delle e mngarle •: e le CU· un bl.S08no di giustizia e un clne l!lono piene di donne e di A .colloquio COll ·G. B. Gelli * desiderio di salvazione. Ecco, fumo odor050 1 nell'aria chiu111 prob&l>llment.e, perchè De An- del cameronl al diffonde l'o• Le dichiaraz'ioni dell'illustre letterato del secolo XVI hanno un "i"o sapore d'attualità 1ella non è glu.stlzlere del suol dore agpto delle olive e U pro– Jjeraonaggi, ma un loro pietoso fumo delle mele apane sulla lnt.erprete; egli ne segue la paglia e increspate dal freddo. vicenda con un amore profon- Le &t.agionl tornano, 1n quest.o di FERNANDO SALSANO lioteca Gino Bian do e pensato, con una pena sud sensuale, con le loro ca• segreta e compogta, con una pacltà taumat.urglche: e matu• rf.,poae, quando II tornò, eh.e comprensione che propende rò l'est&t.e ,. grandi solft cli cwet, 4 fa.tt.o loro la. mia. a.m- talvolta al perdono. Tant-0 che canicola col canto monotono bardata# e che eglino rtn>o,,e· la atessa deviazione sessuale - delle cicale, e le donne appari– ro che fo aveva /alto molto ~ U c;uo o.mblguo di Armaoca va no stonllt .e rul davanzali del– bem • umflfarmf. Con/.. &an- che rl.scbla dl e.ssere lesblce - è le ftnest.re, come glraaoll cari– domi fo dappof, e raccontando già l'atteaa dell"amore, di qual- c hi di &e mi... Cosl era ormai 4l con./usore la. dutgenza /at• cuno che ancora non estate. l'amore tra gli aposl, ,tentato ta e m.oitrandogU com'fo era Ed Emilia, la grande peccatrt- e dolciastro, senz.a collera e ~~!~~• f.~fo;e ~1:, d~J°:~ ~ ce, non ': 1ganna, In fondo, che !urloee gelaele, un frutto con– danni, aono &tato a,soluto. e se atea.sa. misera creatura n:iat servato 1n soffitta come U rl• sommi comunicato •lmanco oo rr lapoeta, ocnl volta che !ug. cordo appaaalto dl una at&glo- tre volte l'anno. ge porta con sè gioielli. dena- ne forte e violenta•· 11 oeuo a.vev.a -,:messo n suo ro, vestiti, nella speranza àl Ma De Angella non ignora. la.voro, U Bartoll e U Della non tornare p!ù indietro. ln dl queot& Cal&br!a terrle,-a e Volta erano uscltl da un peo- virtù dl quNto umanlsslmo borghese, gli n,;pettl ca.rlcatu– zo. Non ml resta.va. che sa· modo di riguardare il pecca.- rall, La sua aatlra sferzante lutare. to, è evidente nella e Brutta crea personaggi e prezlael • al- - Se altr• volt•, ne /fa da- bNtla • u peso che ha la car- la Mollère - come quello del ;:o ~f~"'~~j4;:,~' ~C:::,e,:,::~1; ne sulla psicologia del perso- Marchese - che attingono al– per I• gr•ta audfenz• che vof nagglo, In quanto U rapporto la rana, ali• commedia ridi– ne avete 1>rutata. Vivete /e- &eSSUale, prima ancora di es- cola del aettecento. Uno stesao lfcemente, e ricordatevi del sere contatto llsloo, è rapporto rld!oolo copre da secoli que- vo.1tro Gello. puramente umano. st& borghesia viziOl!la ed egot- A'>biamo rl!erlt.o con ... o- Queato mito della carne ac- sta. noblle e decaduta. retro– Iuta fedeltà le parole dello qulata, comunque, m questo 11- grada e provinciale. Qui la po– sc:rittore. Commenti non ne bro, una aua particolare tra- lemica dl De Angeli.a, aJa pure ~f ~~~ 1 c? 1~F;a "'t~~h~~~ ilcltà e purezza per lo stile In chiave satirica, si fa aperta prio dimentica.re che ~Il era ease.nrlalmente classJco dl De e precJsa. un classico: nelrandar via. era Angelis. Nat.o a Terranova di Ma è come se restasse U ~m• tale la slmpat,Ja da uomo a Sibari, De Angella ha ricavato po, Ml questa CaJabrta.. col uomo che egli aveva saputo dal modelli della Magna Gre- cont!nuo tornare di gt.a.gtoui suscitare, che 111 a.vremmo eia lo. forma e i mcxii della uguali, a fermare le coge e t dato volenttert un bacio aul- sua letteratura. dal lessico sem- paesaggi in un quadro antico ta barba appa.s!lt&. pllce e nitldWlmo, alla esem- e forge immutabl1e. FER.._-ANDOSALUNO p:are razlonalltà grammatl- P. FESTA CAJ\IPA.'IJU: CRONACHE DI POESIA A CURA DI LUIGI CAPELLI ... Arietta d' Areadio *

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