Fiera Letteraria - Anno VI - n. 45 - 25 novembre 1951

Domenica 25 No,·cmbre ,1951 CONSTHTIXE FITZ GIBBOS ALLA PRllU PROH * L'ARABA FENICE * All'insegna di molti nomi illustri, questo romanzo rivela uno scrittore di classe di. ,UAR.10 PICCIII • I 1,1• 10eca 1anco LA FIERA LETTERARIA Pag. 5 NATI IN ITALIA I "SONETTI DAL PORTOGHESE,, * ~\Elizabeth dagli occhi d'Auro * "Amo la verità - scriveva la Barrett - più di Platone e del paese di Platone, più di Dante e del paese di Dante, e persino più di Shakespeare e del paese di Shakespeare di LIVIO JANNATTONI P IO" CHE UN RJTOR NO, una ri. !.t•mpa: la IV de.i famosi soruttf dal portoghe.se, nella !ortunat.a. traduzione d1 Cino Chiarini. eurat.a per et gioitili dtll'Erolca > di Ettore Cou.ant. Ulllma tappa di un cammino evoluuvo, ne t confr onti dJ queat.& vtr– sion~. di cui s'è cercato. qui P.O C(t.nto, di dare n.1lone e eonosccnu. N.lcquero in Italla le &P?a.55\onak liriche della PGt– tusa che rlvedumo &tilare ne-ll'Ode /&r tht Dltunond Jubike o/ Quun Victoria di P'rancls Thom~n: st.rore ndle quali e the /trritf brtathlnp > della Bi,nt.\ ben risPonde - oss erva rouvuo - all'l?npeto ane• Jant.e del suol rit.ml, in contra,to al e gtntlt-taken , riuplro. alta. pace asct-t.lca delle rlme di Chril.tlna Roll.setti. Nacquero in Italia. ove. IPOII funluchl. ella e l11uo Robert s'erano rifull'.l&tl; ~r lui furono 6Cntte e a lui' vennero dedicate. ~nza lllcuna preoceupuion, di pubbilco. del futuro pubblico di l~Uort e di critici, Naturalmente li marlto non volle tenerle solo pe:- sé. e rluscl a perauadere la mos;He ad affidarne la pubblicazione ad uM loro ~mlcn. Mt11, Mltford. In quello st.esso anno vide In tal modo 1& luce un volwnetto anonimo, con le iole lndkJtlonl Sonnet.s, bV E. B. B. e Readln11. 1841, men~re bl&ognerà upet,. t.are il 1850 perché I 44 son!hl veni;ano offerti alla ammirazione di tutt..l col titolo di Sonnet, /rom the Portuaue.se, tltolo voluto da BrO\\'OinJ In luoro del– l'altro surterito dalla mOi'lle, SonneU tran.1lated /rom the Bo.snfan. E .!SIcapirà mnlio la. prdtrenz.a, coDOKendo che. a via di ctrt.a p oe1la di Eltzabeth, Catarina to Camoen.s, c,u usa.va. ctilamarh,, tah·olt.a. e la J>Ottoghe.sina,. Un fuoco d"amore ha mondato t 50nett1 da qual• Elast impurezza di stUe o di ritmo, - dichiara F'. O. Kenyon - ed esli rer,t-.,no non tOlbato come 1& più. alta m.lnlfesta.zJone poetlc• della Banett, m. li collocano di diritto acunto alla mlcllore produt!one della. Urica. amorou d'lt\i'hllterra Eecettmto 03nte Gabrle!e Ro!.settl - contmua uno dtl più noti 1tu– dlosl della. vita e delle opere della cop-pla - nessun poeta ID.1lcse mod!'Tr.o ha. scritto d'amore con tanto MOSTRAlH MANOSCRITTIAl LA BIBLIOTECA1H BRERA' MANZONI INBOZZE EINPRIVATO Jl materiale fu in buona parte ordinato dal poeta, che io età matura attendeva con zelo alla sistemazione delle sue carte ,enlo, con tal.e bc.ll& zu. con altrettant.a albcer1tà, eome I due. che. oon la loro tteMa vii.. ne diedero J'esemplo pfl). bello. Ed e561 fect"l"o -di Cua Guidi 13 rec:sta dt QU~to amore; una gevera abltatlone f10rentlna, preu,o Plt.tl. lntf-ramente dedicata alla loro mNnor1a Rlllffl• pie di commozione teigere l verM tntz:lall del J)Ofma che prende appunto il nome di Co~a G1Jldi Wtndou:.s. incili sulla lapide di Via Mazuu.a: e Ho udito ienc.ra un fanciullino che cantava. pu.,ando aotto le fln t• stre di Cua GuJdl. lungo la chleaa - Oh belli tJ. butà, oh bella! ,. E la chftta e quella di S. Pelltt, dalle pure forme quattrocentt-,che, <'he rimane ~ umpre a.,sociata al ricordo della poetca&a lnrlts!. Net1·androne del 1>3lau.o vti:-lla. fusa nel brot11.0, la t~ta barbuta di Robf>rt Browntnr. e aula fa,,. data. in Via MagJto, un'altra lapide reca l'eptrnfe famosa, dettata dal Tommaseo, Il quale rammionu al posteri che la B..\rrett fece e del ,uo ver10 aurto a.nello fra. Italia e Inghllttrra '>. In Quella casa ella .spirava nel 1861, 1w.surrando 1erenam,nt.e al marito adorato: e è belll&&lmo, - e, a dlstanz.a. di pochi irlorni dalla lmm.-nz;a perdita, ll poet& di Pa racel&tn, non 50ppartando di re1.t.are nel luoghi che aveva.no visto la loro t-llC'ltà, !'armo– ni& suprema. delle loro esl6tenu fc cominciavo ad a.ndare a pezzi,. ~rlverà più. tardll, fini col fur,tre da. f'lrenv-. ove non rlmi1e mal plt'I ul•de VI m~rt• col&e anche tu), nt:11'89, In terra tt.allana, a P.tlat:.0 ~z:zonlco, sul Canal Grande; ma, mentre te 1ut s;>01lle vennero '°lmnem--nte restituite aha madre p1trt1. Ellmbet.h. dorme ancora l'eterno &Onno n!I Clmltero de,gU In&lest, a P'ir,n~. aua clttì predJ. letta, e rtpou. nella btll'arca dtuanata dall'amico Frtderlc Lelghton, 11 pittore che, In memorla di lel. 1"impr0\'Visò 6CUJ.tore nd medaglione col rttntto della defunta. Non liOlt.tnto tn riva all'Arno, perb, al rltrcrv1110 le VMt1&1-a. di questo amore perfetto. P'U a s1.-n1, ad e,,;em-plo, ln cua. dello scultore americano W1ll1am ELIZABETR BA.RllETT IUI.O\\'NISO Wttmore Ston·. che Enrico Nenclonl conobbe la PGeteS!a in una. sera dell'&;06to IM!J • Deliutl!&.!• ma, e aià. malata di petto - rammPnt.trà po1 nel Meda11Uoni - essa era In quell'ora vetpe:rttna tutt.a avvolta In un ampio aclal1e di lana. Parla,·a poco, td & b..usa voce. 01 t.rat.t.l non rcaotarl. e non bella: ma un ,·olto esprimente-. lndlmenucnbllc-. B~muunl, abbondan ti I ca ~,UI che portavn. sciolti ed Inanellati. Ma FOl) ratut.to ml colpi li &uo SA"Uardo; quel suol (Z'randl occhi non ml usclron più dalln mente. Cl vldJ l&~ione e 13 malinconia, le prostra~lonl e a:11 en• tusl115ml che tplrano dalle p."\f::lne di Aurora Lcft1h ,. Quel male ella tentò di allevlnre con lun:hl 501• r~o~1~g;f;;a:~·rl:·1~;~~n~bft:t~;~~~u~~c:::t~~1t.~~': latn. In Via Bocca di Leone. nncom sc(l'.nA.tnda una. la.plde. I coniugi ln~lcsl si rccnrono più. volte neJla. città pnpale. spesso col loro !Htllo Pen o Pr,tlnl, come la mnmmt1. amnvn chiamarla: e l'lspirntlone non mnncò loro, vhiltnndo I monumenti o vlR[l:IZIAndo a.t– t1 averso la cnmpn~nn de!itrta. Una. ,·olla, eon Lei,rhton e la scultrice am ericana. HarrltL Hosmer. compirono una llftn ,:1t: 1.al Cut.elll, e fu proprio la predllet.1.a tlllleva Oibson • l&1ctareJ una. vivace e non breve des.:rlzione dtlle movlmen• tale t,appe del vlugio. Ma alla Homt,r &lamo debl• tori di un altro curioso e più prezioso dono; di a,u ricavato, cl~. U calco delle mani del due poeti nel momt"nt.o In cui esse sLanno ~r strtns:er&i. E' 1trano che ne.s.suno ricordi ma .i qu~t o p.,rUcolare, ntm• meno I blo5nh inilM:t, mtnt.re ne ff'C<' a suo ~po ~&Oro rHav.thorne. comune a mico di qutl rttanu, nel romanzo The marble Faun, laddove &er1ve delle Ll\'10 JANSATTON'I (Conttnua: a pagina 1) Go !rom me. Y,t. I ree! t.hat. I !hall ita.Ad Hencerforward in thy lhadow. Ne\'ermore Alone upon the thre&hold or rny door Of Individuai lit,. I shall command The use5 or my g oul. nOt" lift my band Sennal.Y in t.he !Unshine u before, Wlthout. the sen,ge o! lhat. •·hlch I forbore. - ThY touch upon the psl m. The ..... tdesL lAAd Doom talcrs LO p:irt us. lea.vt- s lh.y h"'-art in \Vllh pul.ses that beat double. What I do And ~ hat I drea.m include t.hee. u Lht "'me MIJM. t&6te or tt.s o" n rra-p~s. And "'ben I 1ua Ood tor mysdt. Hean that. nam!! of t.hlne, And ues -..:lthln m.y eyes the ~ara of two. mw, Ed ecco alcune ver11onf ttalfan.e, fn. ordfn.e cro– nologico. Con qu~st'una che lnvan volle e-$Ser &ua: Arbitra I' non son più delle mie t.tmpre, Ch'oinl pensiero, o~n.l voler s'lndu11, E di desio la man par che si stem-pre. Batte a doppio il mio eor s'I' ti son tolta: E come U nno o.: :nor serba con seco 0,1 ma.\6no . s.uo tralcio il iUSto e U ,•anto, Do\e ch"io mov.a o so.ru, e tu sei m~o; (Continua a pagl114 1)

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