Fiera Letteraria - Anno VI - n. 45 - 25 novembre 1951

LA ·FIERA LETTERAR Al\'111'OVl - N, 45 SETTIMANALE DELLE LET1 ERE DELLE ARTI E DELLE SCIENZE DO~IENtCA U NOv.M'.BJ\E 1951 SI PUBBLICA LA DOMENICA Dire11ore VINCENZO CARDARELLJ QUESTO NUMERO L. 60 DIREZIONE. AMMINISTRAZIONE ROMA, viJ. D'ARACOELI n. 3 - Telefoni n. 684.097 e 684.098. Pubblicità: Ammtni.st.razlone • LA FlERA Lt.:TTERARIA> o PUBLITAL. via. della Conclllaz1one n. 15 - Roma _ Tariffe: Commerc1al1 L. 60 - Edlt.. L. 40 aJ avm ABBONAMENTI: Annuo L. 2.700 _ Semestre 1.400 - Trimestre L. 750 - Estero: .'.nnuo L. 4.000 • Abbonamento speciale <Insegnanti e studentll: rat.a mensile L. 226 Copia arretrata L. 100 - Spedizione In c.c.p. tOrupPO tu _ Conto corrente post.aie n. 1131426 • In eaoseuno di Un disastro minerario e l'occasionale riOeseione di una modesta infermiera di provincia mi trassero fuori dalla palude di scetticismo in cui mi trovavo prigioniero, per trasferirmi .sul solido ed alto terreno della fede di ARCHIBALD J. CRONIN mia opera con l'aiuto dell'infermiera di quel tlhtretto, una donna 1emplicc, di mu:u ciii-, di co11111leuionc rolJ1ula, e con un ,·i10 tutto segnato dnlle ru,:hc. Quanta riioluu franchn· :r.a in quei ~uoi lim11idi ocd1i grigi, cho 111i11a nobihi conrcriwino ai lincamcn1i co1i comu• ni. Quando u11ita\·a un c11•0diHicilc, )a tuia inc,11cricnza 1i r:lhicun,•1 coll11 10111 1ua 11reaenu. E-!a a,·cu una maniua tutta 1rnrlicola.re tli iou■re al ca1u::ualo di un nmla10, di uu• neggiare o 11or,;i:re uno urumento o un inJu. n11:1110, di 111om1orare 11n:11uuola incorni;1dan– lc quando il mio dubbio crn ,e,.•identc. Finii con l'apprc:r.:r..arla enormemente, Da circa \·emi anni l\'olgcn la 1ua 01,en di unica inrcrn1icra in quel distrt!tlo. La 11111 , igilan:r.a ininterrotta ,i cHende,•a su una 7.0• 1111 di IO miglia. Spe~o rimane,·o 111111ito allo apcllacolo della 11111 fortcz:r.11 d'anin10, della 1ua puienr.a, della 1ua calma e della rua 1c– rcni1Ìi1,Il suo inconacio ahrui~mo, aopralluno, era la nota dominame del ,no carntterc. Spe1• ,o mi loccò di mcr:n•igliarmì della 1011 p■• A. J. CRO~JN ticnH e del 100 lrnonumorc. Mai tr0JlllO oc- cupata per non u111crdire! una 1111roladi 1im• G LI STUDEZ~TI in medicina, generai· paliA; mlii troppo 111111<:111 1 er non ah.arai di mente, sono noti Jler .In loro a11regi.udi• nollc. e ri!11011derc ■ una d1ian1111auri:ente. caleu.a. Quando d11 g10,·anot10 emdia\'O Naturalmente, n1oho ben,•olu111 dalla geme, medicina all'Unh·enilit ili Gla!gow, non ero il 1alario ehe riceve,•• crn molto bauo. e uno dh·erao dagli altri della rombriccola. Nella aa• none, doiio un penoto in1en·ento, menlre In• la di anatomia, o,·e 1uio1111\'0 ead1n•eri im• 1ieme prendevamo una lau:11 di tè, mi nzar– pregnlli di formalina, il cor110 umano non dai a pro1u1are per le condizioni che le \'C• mi 1embra,·a altro dio un:i matchin:i com· nh•ano fatte. pleua. Neuu11a au1011~i11mi mO!lrò <1ualcou e Pcrfl1è non ehiedete d1e ,,j aumenlino )a che io poteui iden1iUcare con un'anima im• paga? E' ridicolo che dobbiate fnre l■nto ruorlale. Quando pen~a,·o a Dio lo faeevo con lavoro per un compen!o cO!Ì meachino >. un 1orriao di 1upcriori1G, che indica,·a H di• ln1irr:ò Jic,·en1ente le aopratcigli■ e 1orri1c. 1pre&io della biologia per 11uçsto mito tor• e Ne ho • ,uUicien:r.■ per tirare avanli >, passato. rhpo,e. L■ureajomi in medicina, andai per il mondo e Parlo .crian1cn1e >, conlinu■i. e Voi do• e capilai in una romunilà di minatori nelle ,·re~te guadagnare almeno una 1tcrlina di , alli del Soulh Calle~. Qui, nella pratica dt'Jla piì1 11l!a ac11iman11,,E Dio 1a te non ,·e la mia prorc,lione, cominciai a ,c<lerc b ,·ila nteri1ere1te! > •I 1uo ,bocciPre, a o!,crvarc il coraggio e il Vi fu un■ pauu. li ,orriso rim111e sulle buon umore dei miei tomp.igni che luvor■· 111c labbra, ma il !UO •!U■rdo efprimeu uno 101101101ti a dure priv•:tioni. Per la una ,;r:wili e una inlen1i1i cht1 mi imprct• prima volta pcnclr.1i nel reJno dello 1pirito. 1ion 11rono. Cominriai a rendermi conto della esialenn e Douore >, dine, < se Dio ta che io mc· di nuovi ,·:ilori. M'accor,i che la ,·ita cr■ ri10 quel denaro, il Suo ricon01eimento mi i: qualco!a rlit1 andava al di I~ di (Juello cbt1 mfficicnte; >. i miei liLri di 1~10 mi 11,·cH1110rh·clato. Le 1,arole erano 1en1pliei, m■ il loro aigni• ~:~u!~~o "::~::tiu;:::~,":/e\a molto di più :ft:i':rasi 1 ~1:u:.~:ie::i ... u::I o;;!\,~:~i1r;si 11;~: In bre,,e io 11eni 13 mia !UJ)t:rioriti e que• rn 11 alme,:nrionc, era u1m coalante 1ea1imo• 110, be.nchC 11011ne foui allor:. c:011u11c,·olc, nicnz■ della 1ua fede in Dio. fu il primo 11aHo ,~r,o fo ricerca di Dio. In un attimo intuii il grande ,ignific■lo La gente di quella mi11 piccola comuni1Ìil della 1ua viti, e lo J)aragona.i ■Ila .,,miti del– del Galles, gra\'C, ,cura, !ilenzio111, isolala Ja mia. dalle squallide montagne che b. cirronda\ano, Un disutro n1inerario e l'ocr:uionale ri· era profondnmcnte religiosa, con una f.ede flc1cione di un11 modesta infermiera di pr-o– che pcrmca,·u lune le •~ioni dell:a aua ,•ila. ,•incia n1i 1nucro fuori òalla palude di 1cct• R■r:imente paUa\3 acu1mana che non l'!Ve .. 1ici,mo in cui mi tro,·a,·o prigioniero, 11er tra• ii I■ prova -«widente della loro fede in Dio, sferirmi 1ul 1olido ed alto 1errc110 della (cdc. Mai d!n~cmid1~rò lo !l)t:llacolo ~ui aui!tc!li Oggi credere in Dio è un argomento da cui alla numera d1 carbone, qu:mtlo 1111egu110 a molti 1 j tcn~ono lon1n,1i, rome ai 1ra11aue di u.na poterue e!1>.lo1ione tl_i grbou. 14 _mina1or! problema di gu!lo ditctllibilc. .Mni, in,·ece, rin1Hero 1e110h1. Per cmf1uc g:1orn1 {JlH':glicome ora, euo è 1lnlo 1anto incalzante e ,·i.· uomini rim:uero l,)rigionieri nelle ,•iscere del- 1ale. Mcli del noitro pia1,e1n e impegnala in la llliniera: lutto il ,·illag:gio pre,::nva. li 11uin· un nuaho im11lacn1Jilee ipietato contro l:a rc– to giorno, mentre gli nomini rlelle ,quadro Ji,:ione, in umi cnidelc e in!lanrabilc lolla pc1 di tah■taggio 5i a~r_il·ano fn1ico~umenlc nn Hatlicarc per tem11re il conrctto di un Crea, ,·arco nelle 11rofond1ta scOn\Ohc dellu tcrrn, tore. Menlre noi, J'ahr■ meli-, malgr:1110 I■ fa. ecco giungere d~~Oli!•ima la. fie,•ole eco di nic 111iri1ualc dte rode pcni1tentcmenle i no un canto: era I mno: e O Signore, uhczza ,tri cuori, sion10 per i. m11ggior p:irte, così nHlra in lutti i !empi>. apatici nella no!trn condotta ,·cr10 Dio, cotì A que!la !0rgcnle au.ingcvano il loro ro• morti 11 vero 1igniliu10 dell'ctil!tcnza, da non ngi:io quegli uomini teJ)Ohi li in fondo nlla curare i fom1id11bili pericoli dclh ,,i1:i dello · · . . • t11iri10 che ora ci minarci■no. Per molti in• E quando furono portah alla 1upcrhc 1c, de• fatti la tcnden:r.a del pcn!iero moderno, clic boli ma incolumi, la grande folla ■ccalca111 \•iene a rafforz:ire i progrc•!i dc.Ila 1cicn:r.a all'inl!reho dell11 miniera ripcli: • gr.in ,·oce. e della dec11de11t■ della tradiiionc, è giunta il can\o. . . • . , . penino a porre 1erian1entc in tliaeus~ione la Mentre ragg1unge,·o n n11a ,·ohp I u1c11a, rulli di Dio, - ahri, diurug,:cndo un uni• abbacinato dalla luce dopo l'o!curiti del po:,;. \'Crso d1c &cml1raoscurnto di dubbio. di ron• r.o, quel c:inlo mi in,·c!tÌ come una n1are■ flhto ,., di p:rnra, cercano !olt:11110di ~fuggire montante. Commo,·eva e intcncriu al di li al futuro nella v:irictA delle di!truioni. delle parole, Que!la è 111crisi dio mi induce a spiegare Benchè allora. non ne ~rovaui che u_na.mo· alcuni dei pro~Hi e,·oluth i di mente e di mentanea emozione, 0JIIE1 gu■rdan~o md1e1ro 5pirito che hanno plasmato la mia (cdc. ritono!co che quuto rallo ha luc1ato la 1u■ Come c!Ordio, de,•e eHcre ben $1:ihilito die impronta ,u di 01e. la fede nel eoprannaturnle 11uò prowe11ire 10· Un anno dopo luciai quella_ v■llat:i del bmcnle da Dio: da Dio che n'on ptl0 c •1c.re Calle• per un':ihra condotta med1ra nel )lon• dimottrato e pro,•■to come ,i dimoa1r■ e 1i moutluhire. Era una localit~ 11iccol1 e 1irre• A. J. CRONll". trala. prha di o~pcdale e d1 adeguate nlln!r.• uture ~:initarie. $\olge\O i;ran p~rte dc.ll11 (Continua a paflilt4 Z) iblioteca Gino Bianco UN IJHRO ALLA SET'f lMANA PRESENTATO lJA CARLO BO Filosofia, poesia estoria ,li 111!.WlìllE'.l''.l.'f) CllfJCE (Edizione Riooiardi) IL PREMIONOBELA UNO SVEDESE PAER LAGERI(VJST * A Juau J. Ca~tro il Premio \ erdi

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