Fiera Letteraria - Anno VI - n. 33 - 2 settembre 1951

Pag. 4 LA FlERA LETTERARIA Domeniu 2 Settembre 1951 Scrivere per una realtà che salvi la fantasia di LE0,\ 1 E PICClf)1\!f E Il) ORAM}1.I mdlscullblle che gli av– ,·enlment1 dl questi ultimi 11.nnl .J (guerra, llber11zlone, lotti\ politi– ca, e 11 nuovo tessuto del up– porti soc1al\ che cl e stato proJ)05t0) !t:1;n- · no Influito protondamente su! nostri gusti anche letterari, specie nel confronti del\R prosa In genere e della narrativa. Nuovi orlent-amenll si sono :tHcrmatl, nuo, 1 I scrltlorl sono venuti alla rlball11.; impostazioni pitMate, altri scrlt.torl che pure cl aiutarono nella prlnu, giovinezza con prove oneste e pulite, furono presto dimenticati. In· questo senso la guern, ha. purtroppo, lunzionato Anche net conrronU della letteratura Ce ora. pi.irt-roppo, run– zlonano questi tempi lnqulell, lnst.Ablll, rtsch!oslsslmU: una specie di vaglio. Certi orientamenti, certe opere non sono pas– sate: altri scrltt.ort hanno Invece splen– didamente re1>lstllo Rcqulstando nuova torza: del nuovi sono stati rlvelRll o sono giunti a maturità da feconde promesse. resse generRle, che non per una mas.c:.R Eenza nome e senza volto. Se l'lndlvlduo non puo plu contue su questa protezione. su questa e.o;trema comprensione, egli sarà definitivamente perduto•· CUORE, IN'rELLIGR~ZA EmSORA DEDITI ALL'AR'fE Un • autentico letterato di ROMEO LUCCHESE L o SCRIVENTE .!a di tion mc11tc Jofmqlc; e allora no11 gr11cralmentc lodati re&ta 1ol~ cucre autoriuato a c.!pn- p,w. .!'1us11ttere che In dfr,u.!11 to11to l'eco fioca di ~no. vaga mere • .,,w 1 giudizi critici dc/1111:1011e di q11rl che Jor111t1J1Urntrop1a tulta e,ter1ort, tu.lp ., 11 G. n. Allgio/cltl 11arratorc, fO-'.!Rf(1ra mede&1ma de.1/'0Jlt'r~. la tlt_maniera, i~capoce di Jerp ma 5e1itc di po/u p(.lrtare II J>rl"sa 111 eum111,cioc dt"/1artr., ,.. mars1 &ltlla pc1gma: Lo rettort– proprio 0IIICl{lg/0 all'uomo AII- 11110,,0 q11el/o scrlrtorc ohe &li- ca dt'l ,co11ten11todilaga, 11 vuOl {liOlelli, e llll'A11g11)/f'lli pole. (lf'UIICI aflt1 più 1/lodt"rn!' (Chi' I l'llUe 1·1u11a,1ild TIC/ fatti, sot– miSl(I O ,t,relforc di gioriwl~ o 1mO rs~ne a11cl!e ontlcl11ulma1 1t11110 nei {atti, e non .dentro 00/>0 ufficio co 1111 crsa:io 11 i dtl- C'011cez1onrdt'l/arte. In questo '" cose. F. .scomvar.!o Il poe– to Il.A.I. .(e1uo, prr J)O('O chr ci .!I rl/lrt. s~1{1{11~. Jl'//ce co11q11ls!,a _roma";: Cllf. Jrt1 i r,ìoamni che com/n. la, .d .1,rrlr come q11nll 1rno1•1 l1<.'<1, ~ Stfl!".parsa lo . v1.rhiit.a ciaro110 i toro primi t"serciz, te/- a.pf> orl, .ml una. lr1te.rat11r'!- chr /11sost1tmb1llle retaggio dcllar– tuari illtorno al 1930 110 11 rl- •'"'" 1irn 1 ata d1 ogni &f>irito cli tuta; e .,0110scompar&I la Janp ('Orria /a limi,idi.u/m(I 'vre /az.io- illfliprmlell':a, abl,ia110 un '!ro- tasfa. Il ritmo, Il vigore e.&pre.!- ~: di ~~f1d~ic~r./t:U~/~~11ò11~:;i,~ /O~~l1~11~::i:t~~i~:::,u;1~;'~:;::~ :i'~,.!¼{~d~1~: :il~~::: m: i:r~: orncra.rionr - a11prarsa11l'll'A11. rii gi1utizfa ,li A11r,lolettl rbbc- -:Ione 'flOCll.cCI: evocativa. UKO tola9ia dl'gli e Scrittori Nuovi, ro modo di ri/11l9rrl" ,.,I dl.!or- tclitma ~tllutico !111abla.sibasta (Lmic1a110, Carab/Ja Edit.} di 1l,'11c1lr//'1111mectiato ,101,og11crra. 11cr 11,tt,; e t11tl1 &crlvono allo Fa/qui e Vittorh1i? Kcco ,rn suo c:111,111,a/o a clirlgrre In e Fiera ~tctuo modo. ~ue&ta che cos'i, . ,iu.nz :ca:/:uta71~: lellerat11ra :;1~ 1 :~;~':o~,;;:t i,i,4~; :!:·''~~i: SeA!~~n :~~:.~~~? Ma questa di Altre \'Olle cl è an-enuto di arrermare che O. B. Angioletti appA.rtlene alla se– conda schiera, e proprio In questi anni cl ha dato con la • Memoria ,. la sua pro,·a maggiore. mentre attuRlmente la• ,·ora, preparandoci la p!u convincente conferma, ad un'opera di grande Impor– tanza. •Giobbe>. Ma la. provA plu conclusi,•a, e davvero lmport1mte, delhl SUA forte presenzR nel mondo e nellA narrath·A contemporaneR. Angioletti ce la dfl.rl \ prei-to. Sta IAvonrn– do al • Olobbe •. che stiri\ riRS.<illllth•o del rapporti tra l'Individuo di O@gl e lR nostra società. L'il!Jllrazlone viene da quell'lnc– sr.uriblle libro del Vecchio TestRmento che h.ceYfl. fremere, 11,d esempio, Il Fo· scolo - un libro eterno. di Incredibile potenu e di lneguRgllAblle drRmmRtlclt.l\. Pulendo da Quelle umr.ne p:1,1:1:\ne, Angio– letti rifà ,la storlA dell'uomo di ogal, nAto 11nche lui, forse. felice, colpito dur11mente d11ll11.sventurA, ridotto s~o R t11le da non saix-re p!U dove e Il chi ri\'olgere I tuoi .. lamenti•. lndlHcrente. 11.lla fine, 11,,IIR su11. probRblle sorte di rlsollev11r11!. .. Un• testlmonlan1.A dell'umanA solitudine e del– l'umana dlsperadone •· G, D, Anrlolettl a rrara (1932} con le ftJlle del l'relllde.nte l'taioarlk e Il pittore ZruYJ non ,mo euere il progreuo. per. so immto di dcmocraiia, prr ta oggi ,. irmphcemente bruttez– cht t ormai 11oto come l'artt &Ila llh1111lnata .tagge::::a, ma111- ~a. 1t 7,opolo. no11 può amarla non po.o;saprogredfre .!eco11do I Jcstò te sue qua/1/u di a,1i111a- f•ol.tnnto gli 1ntellettua_ll. e Pt!f' PO.!htlatl drlla ,cienzn o della tore. Egli .,e 1, 1>e ln/01Hfere /1- ~a,r,onl che sarebbe d!vertente cpecula:ione: non può cuere due/a 111 clii 11e ur,,iiva gl, :ndagnrc, prediligono d brutto la mOdo perché la 1noda t ,cm. seri/ti. T11tto il bc11c moralr in nrte). Al 1~{'0l0: dopa tutto. prt. variazio11c c.!terfore, pura- delle .!UC Jeco11dcparole .d spar. ~famn .t1a.t1 .. v111 vicini noi cUl te nei campi 111,i dillCr.!i. E da- 1•c11tc,11110 .. Noi che non vo~ ali uomi"I plrì diiier.!f, del par- ltvamo /u.trngarfo. né esaltarlo, !ili più t1iver.,1. oggi scntiamn 110/ C!1c . . te11:a Jra.!i e sema .!e– ripctcre parole di rfco,io.!cen.::a cmuh /h1f, lo a!navamo nei no– al suo ittdlrizzo. d_rl 50/dntf •. IH'I no.!tri co~tadl- NellA g!À. cltatA conrerenia fiorentina Angioletti 111e lunaAmente dHfuso sul par– tlcolRrl e sugli scopi del suo IAvoro. Meglio, qui, riportare, stralciandole, le sue PArole: CRONACA. IA.."-~AGINARJ:A :*, Riparto qui 11n .,110.7xmo dea ~ 1 /r;:/: ":ifr~1f:~': 1 ~=1i:~~ Che Angioletti sla uscito rafforzato ds\ una esperienza cosl viva e cocente, poti-a forse parere strano a chi si era Rbltu1Ho a considerare le ricorrenti accuse rlvoJte contro di lui, accuse di • formalismo. cal– l!grafl.smo, stilismo ecc.•· Ma la ,•erlt.à o che Angioletti hR sempre curalo e perse– guito, a suo ,•nnto, una coerenza ed unA perfezione di stile e di forma. senza tut– tavia mal riporvi 1 suol unici Interessi, o comunque t maggiori e vitali. • Se mAI, il mio difetto era proprio l'opposto, crA un eccesso d1 "problemlsmo ", che lo stesso ml sforzRvo di frenare attnverso una certa disciplina formale•· E ancora: • ln ognf mio libro sono sottintese le dom,rn– de: Che si fa al mondo? • Pcrchc \'!vere? - Perche sono lo e non un altro? Inoltre, sono - ml i;embra - facilmente rlntracciA– blll e talvolta anche t.roepo scoperti. i mo– tivi dominanti del Bene e del Male. del Giusto e dell'Ingiusto, del Peccato e della Redenzione. Ad e~I si J)OS5ono anche ag– gJungrre Il prnblcma della povertà e del!A rlcchcua, della solitudine umanR, dell'ln– sumclente morale corrente, e cosi vlR... >, • Ho pensuo A un signore di anlicA trfl.dltlone, non chiuso nel meschino com– piacimento del ))()Messo, ma sottilmente e segretamente 1nre11ce. come ogni uomo eh, upplA Interrogarsi e ,;appia risalire dAlh1 realtà pratica alle esigenze dello spirito. Egli, come l'Antico Giobbe, perde tutti I suol beni. Non si llunenta. Non lmprecA, non si sente annientato dalla povertà. Plu tardi, come Il suo predece.si, orl". C tc.ccato nel suol arrettl, nel!A sua ,.;arnc; e allora gli appare l'lnglustizl11: allora si apre a.I lamento ... L'antico Giobbe rlc~\'C Il doppio di quel che 11,veva perduto e , 1 tve felice fino allR tarda età. Il nuovo Giobbe, al qu11,le nessuno dlt la mlnlmw. ,i:aranzlA per li futuro, anche quAndo le cat,utron han– no cessato di Abbatlersl sul suo capo, cosi come ce.!sSa la plenA cli un torrente. rimane sempre In allarme... Il nuovo Giobbe im tuttavia dlentro di se un esempio che l'Rn• tlco non avevA. L'ese1np10 di un supremo sacrificio. Al plu i\lt., fra gli uonil:il 111 Provv,aenzfl. non hA µo: to il suo t.ocrorso. Dunque, Il dolore, li 81\Crlflelo sono neces– sul per andare oltre la vicendi\ umAna, per raggiungere la pei-fezl6ne. Quell'Uomo hA µulato: per Insegnarci che sollrirf' Ingiustamente è In pili nlta 1tlorla umana. L'uomo giusto, l'uomo libero, puO lmmo– Jnrsl a una moltitudine di schiavi, di Ignari. di peccntori: co:11 snm degno di portare In .sè un rifles.<;0 divino ... QuRnto al tono del racconto, ritengo che appnrlr:\ alquanto diverso dll quello usato nel miri • libri precedenti. Slamo ti:1ttl portati da una Messa mnren, che è lnncg;abllmcn~e In rtrlusso. li nostro i-gunrdo non segue pili, dnll'RllO drlle l,CO(!;llere, il volo dci,:11 nlclonl dnnmm1.lnnl, e nemmeno quellu del • milioni di UC<:CIII d'oro> di Rlmbnud Scende Invece verso le snbble Rmnre. Mn c'C Chi si dileun di frugare rrn I rcliUI meschini che l'onda hn scoperto. n<'lln melmn e fra le M:hlume. e chi prderl:-cc. Rnchc dnl ba.c:..-.o,rlvoli;:erc gll occhi nlla dlstcsn nrnrlnn. Io vorrei poter dAre dclln renllt\ un R.!l!>CLto che ne snlvl le Imma– gini rnntastlche, che tenga conto 1mche di qualche nntlco lncnlllo tra la dcsohl?.lo– nc •· E non c'c che da Augurarsi In pii.I solleclLa conclusione di QUCSLO lavoro: che Angioletti riesca a trovue Il tempo e la quiete per condurr~ In porto Il suo tentR· tlvo che cl APPMSlona. Ad Aniioleiti ta11tzche .,.,,,pero s1uc1tare 1011- 11.t'Ino.,tri libri, insieme con gli 'l"P I B tt 192, to. p,o/o,._do ·' la,go '""'""? """'"• 10 /,o,cnzioni, 10 eam- ] rem lo agli a ;;:: a~f~'l!~;~~l 0 , "r~:1at:;ia~~i ~V:'ine 11: 14 "~~~:;,::~~!'u~c~:zn~~ ,1. I della e Fiera Letteraria> ,ma s-,,rranza che venivano pro- '' 1946). prio dalla nostra .!olltudint , e Vorremmo c/1e gli italiani. dalla 11ostra voc~uionc •· an:lcl1t dilettarsi ili rurimllw- Angioletti ~ u11 di/en&ore del Ed è una dlchlRrazlone IR cui autenrl– cltà cl sembra Incontestabile. Ma potevA tanche se, come vedremo, recentl"Slma d1chlarazlone) rlrerlrsl ad una conce1!one, ad un modo di sentire il •problema,. t• per mc Il problema del problemi t sem– pre stato la , cosclenzn di C8lstere > - e s!a lontano ogni riferimento n teorie esistenzialistiche) di un periodo lont1mo, prima di queslc ultime csperien1,e nazio– nali e sociali, che h1mno lm1>rovvlsamente caricato di nnul e di vecchiaia nitre ))rove che pure ebbero una loro lmportnn1.n. ).fa si e visto che, di fronte n questo c!\lallt· zatore, Angioletti ha reagito con l'OJ>em sua plu complut.1, • Ln Mcmorln >. E, si badi bene, Angioletti dlmostrnvn che non ave,•a bisogno dl mutare bruscamente: ,;e. &Ultava Rd Incidere sulla nuova rcnltà (nuova, for~e. per come nm>nrh·a nd occhi Ingenui o Inesperti) senza do,•er nbban– donnre nulla di qunnto gli app:ntcncvn. Dimostrava di non nver concesso nulla. prlma. nlln cronaca di nitri tempi, come non era disposto a concedere nulla. oqgt, alla cronaca del nostri giorni. Pcn\ ogni suo lato (sintomo questo anche di mntu• rltA> aveva una carlcn mRgglore, radici plu toccanti cd umane, un più svelato Impegno morale. Col cambiare del tempi e delle mode. 1nrau1. si sa che In storia del sentimenti non mutn, e per qucst.o I classici non sor– frono di eventuali var!Atlonl... metcreolo– g1che. Tuua,•la i;lungono nella storlA di ogni generazione del momenti di pnrtlco– lare lnlensitt\ In cui si vive con mag– giore tensione e con partecipazione plu protonda. Cosi, anche. nella \'lta dcll'uu– mo: nei momenti plu Intensi di felicità o di dolore. le medie cose della qu\ele non Incidono ptu scompaiono. Eguale la. so, te di certe es1>erlen1.e letterarie (per lo plu nate durante soste delle J)Rsslonl, In limbi lndecul, In climi affronta~! senZI\ impe– gno) In au111 putlcolarmcnte scoperti e gettati allo sbnrRgllo. Uno scrittore, dun– que. per non mutare, dove,'R, di neccs• sllà. es._~erslsempre rlrerllo a temi, a pas• stoni. a sentimenti di per se ltnmutAbill, che non avevano a che fare con la cro– naca. e che erano già staU veduti co11 protondo sguardo. Partando di recente a Firenze sul suo ~ lavoro In corso•· Angioletti, per questo lato, cosi conclude\·a: • L'artista ha l'ob– bligo della pietà e dell'!ndulgenta. hR l'ob• bligo di solfrire pe.r tutti, e forse più pe.r l'ind.Mduo isolato. sacrlf!cRto a un lnte- u:osE rlCCIONI G. B. AnJlolettl, tenente d'artl a:llerla da montaina In Albania (191!!) A NGIOLETTI entra e 1i guarda Intorno, E' ve1tL lo di .!curo e neuuno .!e ne merrwiglfa; da tre me&/ pa. re alfezfonato a q1ull'abito grigio ferro dalle .!palle rlal– :ate. Ha il volto del fanciullo, del Ja11clul/o nobile rhc caval– ca per due ore all'alba tra la nebt>fc del Parco, e il &orri.!o di colui al quale tutto è do– vuto. Tra Il fumo di Bag11tta Il &orriso di A11giolelU si schia. nsce. lui/o dlvcr1ta umplice, 11at11role: la /ig11ra. i capdli spettinati, la ma,10 '&i11fstra In tMca e ,l'altra che .!tringe il librettino • Il giorno del Gi11- dfz.lo >. Il labbro inferiore. leg– germente più sporge,1te e cor. no.!O del superiore. ha un leg. gero tremito; s.ard remoz./o,ie. Ne.,1111110 .!e 11c accor{lt'. ,olo Tilla Rosa I- .tcd11to al mio Jfa11co e ma~t/ca rit111lcmnt'11- tr. I.o guarda e gli .,trf-::o l'occllio. 1l 111110uclocr. 1wa inte.,a formidabile esi.!lerò fra I ,ti,e. E11tra ima .!Ignoro e 11a dritta " .,cdrr.d arconto al ta- 11olo della giuria. E' sola. Nes. suno la co110.!Ce e tutli la grrnrdrrno. Ma anche q1u•1to 7H'r un "fllmo. Angioletti rar• coglie trttror" lo ,1g11trrdo dei pre.~rnti. ,li tlitt'Cl'lllo 1u-rso11r occaltlate tltrl Volpolicclla e n1111oro5/ a11or110 Ml un la– biri11to di tavolf. Come In 1111a [JI0.!lr(I di ""' Il trnt/UtlC'tlfle scrittore r il 1,eri10 r11ota11te e 11111.ticale,e gli altri, /r.t/tl· si e 11brlacatl. 111 /olla crno- 11/ma clag/J occhi curiosi I" hl– ctdi, I/Ila /olla cli b(llllbi,11. Sarti u11a serata mrmornbilr per q111",do .!Critlort" ehr è to· lito mcttt"T&i al la1ioro con le mani pt11ill", dcwanti ,1lln icrfro11ia detl"rta. U"o .~crit. tore di pagine litllJlide, c011- trollatc, se11za .!torture, aJJl· date ad u11a 11011 comu,,e i.!pirazioric. E ade&.!0, ritto fra ~itf~:fd;o, 11 i~rl'Jffi110fide½~:::!~ sto. il tln11lrc drl blcrhicrl, ; cro.!tfnl. il vino biancorouo, il 1:oc10 df dicci e dicci c dice, leltcroti, ort/.tli. muciciltti, lo occhio blu delle .!lg11ore, fl Jt'lucio dei camerieri, t11tta Bag11tta h1somma e a11cht' /11ori, il ronzio di 111acc11inr, 1/c~;;;~ 1~~ia~fi~11c 8 1:'';.;of::'è·. far cadere le parole, dl1111cr· derlc. re11dcre vani i miti dr, Re, dell'amico all'o&tcria, del Icone fuggito dal circo, del r.alnclf.rnan t del Giudf:io. An– gioletti difende il bia11corc delle .me m11nl, e Tilla Row gli .!lrltza l'occhio. La .!Ignora 110n vuole an· ,1oiarsi, t l'ereditiera &piritua_ le d, Mada1ric Rt"al. In me.z– w olio .mia c'è il .,,10 Gilllia• 110 Sorel. milane.,e, vefJito di grir,lo /erro, vincitore del pri– mo wcmlo letterario nrllt1 beltola-rl.,torante. Muove I Buoi pro/011dl occhi azzurn dal tavolo della giuria alla JI· gura rftta del glova11c scritto. re. Cosi poua la nota. E poi d• o· D • o· . ~n .ta.!~r· fl rr:,ra:tamento lo : 1 ::~:~,1~:t;act:'~:one~:::!1::·~a~ ~: 1 ~ 11 :;:;~:a,;can,:":en~~7:o; I 1811 ome111co agnt a;.,/a :· qlu,na~·..;· m 00 1 re né llll attimo di Jelfcitll, m• pll"n(I cli $/llmature. nella ,uo ~ ng O e, 11 "e. 11npez:o rii panc a nns,mo, e tr111,llicit1l Ko/f odia egualme1t. ci ,aranno i gi,1dici a distrar- gioletti, e ride compfaciuto. la; vergani dalla parionthia e E' il mio ,econdo libro; vor. facile, Bocchelli granduca rei ,cri~Tne ,m altro, 111gli pettoruto, Tranci tutto 1nor· Jcrlttort d'Europa,. morii. e gli altri: Monelli: e Vuoi che lo faccia annun• Vdlanl Marchi, Stebeninl ciare da Vergani? > chiede verettl. Vcrga11i dice: , li Titta Ro.!a. primo premio Bagutta I9Z7 è ., No. n Ti,agra::io. Mi Jareb- .rtato vinto da Gio, 1 a11 Batti- bero c0111piere ancora u11 91. ;~~r!~~,r,~;:c9i1u';~i~ 1,.lit;11~:: ~ efr!~ 1:a s:i::.,{:~:~n 1 ~l:11:~d~ fa,:;~:: 0 ';/a.,~et~~ 1 :i:r,;i,;[C:,:U; la ., 1 g:~::~ 11 ~~;,:~;o.'e ,/"'[:,~,~ Ila combattuto la guerra del I ci annebbia r,li ocelli· 1><U.st1- •15-·1g col grado di sottpt~- 110 i camerieri, eq'uilibrl.sll nen~e...•. Alla 1ig11ora . &t 11- dalla giacca bianca, i loro go· lum111a110gli ocelli; Gmlla110 miti ci &ftorano le .!'PO.ile.Ttll– Sord, &11ello e ~111.!simo, fa ta Bag 11 tta 11011 dorme. da via tl!J ~co~ta al corteo cti Ver- della Spiga a San Uablln. clor. r11 1 rc11 111 onore dt!l Ue di ... mo110 i 1 ,et111rinl hrntcr, I" 1 ;;;. 'ftf:~o T'f'/1": 11 1~~~0 d~:tr di~; 1~:.;rrtu~~t~~!~a\o~r'o:;ur~~~~ c/1(' 11011c·e,1tra. lo u11rrra tll'/le sali" dtlln bellola-ri.ttn– "on c·e,1~rn con la prosa et, rantc /a 11oce chn legge: A11g{olct11. Parta IJoccf1rlli e • ... Ma ,mo squillo irru11JU' ta~~' 0 :;'1:r{~ ~ 1,:1 ~:,~;~':~:· f :tj ;~r::~. ~~ f;,;JJ°'~i,1/ tl':r~~~ i g{ud1cf, c111c1teVcrctti,. 11w,- mando. S'atlc11uò e .,,1bito ri– sicl.tta. Ad ognu110 ,m rnclu- pre&e ili to11i 1u11glll, accora• 110. Poi ,ma ~ dcii Joncto ti, &i ,lllato vibrm1do ,. i11/f– dc1IC1Mila, ,uw tiocn neutra, fil' 11 obe in C'lllllo uma110 t>t'r 1111 lltl0rt', ,m dicitore, 1111 J>Oe-: tutta '" l'0/1(1 tll"I f'il'l0; oodtll' In clic /l'gge br11r g/1 scr,l/1 .,, JJJnase ... ,. Chi del presn1ti tlcgli aU.ri e mali&ifmo f ,,ro. a.croltrr/1 1,1 lt'tlura? 0Uf'fl'O prii, ommorbidiSCf" {lii a,,,,1au- 0tll'lltamc,111' la dg11ora dt1gll &i: • Nnscrr~ rl'. ru una trlsll' occhi a::rnrri, srchllo aCC'rnto [orLuna. 1&0110 le prrm, paro. al ra,1()/o ,te/la t1itirla. 1,. del libro} Un po11ero b 1 111- e La mia bambl11n !Ila poco bo q1iahrnq11r, 1ie1wto al 111011• l>e11e > dire A11g1olt'ttl e Potrei do come un cldami110 di bo· la&ciarl'. r.,tto ,, ar1,iormc11r? sco, lg11orato, 111odcsto, sogna 7'cmo chr verga11I ii o/Je11da; la 11a&c1IC1 ,,.,.,, Re comf' l'a11. /a Jf'.dll r ,ier me"· 1iarlu cll"l sole, rh,· •1tum11w e Io credo cl1e tu po.ua a,1- cl 1111 trntlo la terra, lll wluto dC1rtc11c > cllce Tilla no.,a e lil"i rhinri 111a//11lh1i. Pcrehr µorla jtllc labbra IW blCClli~rr .tog11i co&I Il OOmbhao, ~ un C'O/J)O /fno o/l'orlo. Poi aggh111- g,~~r1;1~a,~:a ',':'~ic:'~' 11 g;o;;~~ gc: .- Il premio ormai cc l'hai gfar a Mver"i/· 11 1 ~ajlo dcl/a r.lie mi11accimro il s111,re1110 bt'- tr. la d11i,idaggine la vlglloc. : 0ur~; 1 ,gn:,,~, 1 ~ e aA~;io1~;'ii 11e ric011qulsr?.to df'lla m,rrlll. chcria e /a volga~ltd. Epi,11r, gli ~"'j'';dc co,: 1111 &orri!?' : 110~:;~~~ 11 ii ~: 1 :~~~lr~~f; 0 ! 0 .,!;~~ la 1 :, 11 ~ 11: 11 ,~~~~;~a,,:.d~t~:'a~a- re :, ; 11 dj~!>O;ftt~ F.o.,~!rr~;: 11r1la lor'! pili ,,ro/?11tla 11t1/urn .da '!mo11ità insieme .all'lndlvl– glolelti scrolla le &palle. Q,uit. qu~I tlo111 ili uman,!d, di ge11tl- dualm,~o ugrcto d1 tutti t cullo mi cluama tlal/'aUrn ll"z~a. ,di h1trllfpe11_a pro11ta I" crt'a/or,; un .1e,i.,o epuale dello porte della .!ola. mi am~lltll- lniJcnt11 1 a _clii"ri/111.!ero nci mo: .1olltutlinc e della /olla: un mi– ro net labirinto di lm10II tra llll"llfl /l"lif'i drlla loro storia •• tfo di iogno e di adone; uff il /umo a~::urrino. Qriniulo »t'rcl,; allora cl si a111•iel~t'rcb. qrnn b11011 .u,uo unito a "" ~~:r:.;:.~ll-;;,,::::;i 0 ;it,~' 1 n' ~ g~~, %~o h~;p:r:r:a,11~;rt':~~~·,/ ~;~~e~: 1 , 1:. 1 ~:='=~:·-~f11!:e"r~~l~:: è &O/o Ila ricominciato a man. rii,., r11e 11ruu,10 dall r.,tt'mo cl t11l::loni sono filtrale dalla iuo r,iarc • potrebbe rlnrl': e parrebbe pro.,. raaio111'; I i,t'nrro•i moti del &U0 ., A1igiolettl è andato ula e m11a la Jarma::_lnnr ti/ q111'1 • t'n- r11ort' so110 ,ottomes.!l al 011sto ti .•afrlla. E' lot ffioi,anc -µa. r,allrrl",. di c11, tan,1 lamn1tano »t'r/rtto clt"lla ml.tu~ a. Eq/f dlp dre e bisogna perdo,iarlo >. Ai I f11eifa!l"l1::a. Snrt'bll~ nllora an- ,pone d'rrn discern11ncnto. no. 1 iicdl del tai10lo c'è 1111 biccllic. rhe p/11 pro~bllr I n~marlz.1011, rurale t di una t'&attezia d1 top re rotto. di """ C'O&crr"-" 7>0l1tlra. fon- 110 cht lo a11torl.::ta,10 &empre s • R' nato llfi O Tomperlo tlMn nnn &111/asopcrchll"rla I" nqnl llbt'rld d'hnprov1ilsationit. gli è scliiolato di mano> 111; 111l/a t11rbl.:la. m_n ,ml rrclr,rorn Angiolt'ltl ! imo Rplrllo nobl. et/cc TWa Ro.ta, « F.ra nl'fl/0- rfSJ!l'II0 I" s11l d•/ra11ar.d d'Dglll 11", 1m urra .!'piri/o di JXU!la, uno so, questa ura >. r,-,t1d110 di fanatltmo >. dr rari caratteri 111 1101110, let- • No11 me ,1·rro accorto•· E non sono t111tora parole dt tt'ra/n ,. fl,rtl.tlfl a11r<>r ()(Jpf Tap. • F.· i/ aua 1>iù gra,ulc prt"- qrantlr atl11alllil Qlll'.tft' ,tilt' ap- prl'St'11tatrn1 ed C.!emplart. glo, 11011 dimostrarlo. Riso1111aparse t1ell'artfcolo < Scriltor• Or non 11 molto A11glolettl. hl !~~fr~er~~~::~. per a1111f,pcr 1:~a'~~n:?'g()F~e:~11~~://;~:rr:; ~~~::~toaac/,}1ac;:~1a_,~n~;a::t1~:: I N1111nirrl co11ti1111mro la n. 26 tiri 19ol&}: 111e111e componendo, ml df,se, loro clm,za. Lt1 slg11ora è &em- e Ammettiamo p11u che ntl C'Oli la &Ila r,rn11dc corte.rla, dJ pre I~. Nm I ~111.t&iml occhi "1•t'11tr11nio" ti .,crfresu "trop- .,,,,.r h1 wfl<Jrlto un 11110110 ro.– socchn1&i, mn1tre la voce rin/ po /ic11e ". O{lgf, ili cnm 11,.1150, s, ma11::o: •Giobbe•. Q11e&todo. Jo,,_ulo della &ala: e·:· Semwe 1erive "troppo malt' ". No 11 si 11rt'bllt r.tSt're ,ma n11toblogra. PIII do/Cl" ;, Il ca11t1co tlegll I) mal srr/ltn lanto mal,: c. q11el Ila hl "<!lii la "''""ioria di Al't• a11gtll. N1101,aluce accnrrt' da rhl" più &nri,rtnrlr lo srrflin r,ialt'tll adottrrrblir quella Jnr. r~moti orlZ::fJnli, e .!'apre il mal, 11an ;, mal ,tÌarn Q1Jo1Jtomn di 1rnrrn:,lo11r 1/ricp che dle~ c1rlo ili 1111 1111mt'11So /11/gorr. nqaf lodnln , apprt'"::ato Qui'- ,t,. 11 /ln a e Il oior,m del Glu. F.9/1 a&slso Sili Suo tro110 di ., 0 , 11 rr ro,i/ 11 no.,tro, m,ol dire ,,i.. ,o >. Sawnclo l'orfglnalltà, 11inmnntr, alca Il bracci'? e rlltrmorarr 1, lrtt,r,. Uni/a,,, ramnr 7,ronrlc> e rimpermu alta. oomantla ,._ (,,0110 /e. 111tw1r Mltnr, nl 1 ,rnft1 , no#rl titoli me11tr orn~tico e moralt di µorolr tiri libro). rii 11 o1>fllrì Cnll ll'hrl d'O{lpl ii n11t"&to 1'<Ufro illt1mlnat.o scrlt~ • PcrcM 11011 llr11i? > mi cli- , 0110 lrll~rt;l 11,,, Jlaf't'a Jiar •ori" pll"no di mrattrre, di fol– cc im11ro,mi.!nmn!t" TIila no. ,.11, 0 ; 11rn. nrrrlil tnlfl,1ment; lt'ran?n e di temvtramento, 1fap 1n. Prc11do il b1CCl1lcre e lo ,.,.,,m~·ohi/r_ ('hf mir'i rllrnnrr,. mo 111 mn/11 nd attendere COff 1x,rto nllc labf>rn. No,1 m·ac. 1,.,·noirrn 11, """"' n'nrnl1 n.,nlr a,ufn la p11hblica.tlone della ,ua; corgo che è 11110/0. r.,rmnio ,u ,(/fl,- ~, T>llò onal n/. 111101m oprra. GIAN l)Oi\H:NICO C:IAGNI Jrirt al g/0110111? ni molti libri ROMEO 1,UCCHEII■ pcrchi 1111lla.mppi,1 d,•I ... > E ------------------------------- avanti, di /Kl(lina in po9l11a, ingranaggio. La genie out"r- 'J, 7 ... ~· ~:;:::!· ,'!: ·~~, ··:i~ Cr ·, t1· co va come &u uno .schermo A11- giolettl ringrazi'!re e lo .!eg1ie per tutto il giro lento che compie intorno alla sala. Lo parziale per i diritti dello stile scorge appena adeuo: il /umo he una d!tT.erenr.a tra Il ha #oooto l'orlo della sua e r:rltlco di proft'Aslone e Il figura. erttlco d'occasione sussl- • Verrà da 11oi, dice Titta ,ita non .!larà difficile ammct· Rosa. e ordina rm altro blc· Lere, anche 11ele nCQue rAcll– chiere. Col bicchiere giunge mente si Intorbidano qunndo Angioletti. Ha 1m legr,ero si YRnno n cercnre distinzioni sorri110, iJ vincitore, e .ttu.!'ur- nelat!ve n singoli esempi, a ra: • Ml pare d'euer A1ina easl concreti: In ogni cnso &e ~ 011 !{:;a ~':"°P~~la 111 l ~:":tn~~~ ~lrltrcte:~(e~~~l~r;~:epur:~Mi; • Comincia la tlla carriera, c:ost!tulto da un certo sche– gli dice Tilla Ro.,a. mntismo preconcetto e dn un .- Pare di .rl; com.incfa il mio metodologlsmo chlu!-0 (oltre ~I Impegno con gli uomini. E logornr~I della cordialità e d.cl credo &la confortante pre11- mordente J>Cr Il ra.~tldlo di dt!rla cosi alla leggera. tra il Innumerevoli e spc.~so svoglia– vino e l'orro&to >. Ha gfd vuo- Le letture) la 1..Cntn:,Jone più tato il bicchiere. grossll per Il critico d'occn- TiLLa Roso. rlvolgendO.!I n !!Ione conslst-e ne.H'lnl.Cndcrc me: • Sono atato lo a prono- nna letturA come un dlverti– llliccrgll la vittoria, ieri aera, mento s:vAgato -'U\ test.o, una all'angolo di via Tomma.!o ,•uiazlone dellA f1rnt1U1lasu un Groui •. vAgo schernii. lnterpreLAtlvo. • Ola. appe11a me l'hai det· Che dire poi dl quellR punta to hanno acceso /e lud n di complAclmento che In molti Plaua Cordtufo,, dfCf: An- critici o pseudo-critici 11 an• ,li. All,e,•to F1•11tti11l ~:~~,:c~lle trf~u:lb~~èti:nt!~~ . o nccndemloo e pedante habf– nlda tm le pieghe p'lit scgre- ~un prepnrn1.lone ,;torica, ~ulln tu3 di tnntR critica ftne-Otto• le del SUbcoi.iClenle, per quel grnc1ht.à delle sue bnsl teorl• cento, e che Rlà ,il eu, MPllcl• porsi di rroute a un'opera In che d'estetica, sulla dulJbln vn• tmnentc chl1trlta nellA 00- attegglamc11t.o di 1tludlee. cui lldit.à delle sue dlf~c r\.c:..o;un-sclc1w.:l di SerrA. (< quel eh• ~~soc 1 :~~1lih?icg:::~ 1 ~!!~:u~~ ~n~i}~~!~c/~\~: h~i~,~~u~:: ,\~t'tttl~v~:ndct c~~r:,m:nc~ guardnrsl dalla mnllzla e du- po' !I Mlporc del cClcero, pro l'o1>er.1è ap1>Cna un pretesto•). gli scatti di mnhunore non r;l- domo i.un ,. M!I Anglo'lieW Contro Il nRrc.lAl;<;mo dellA. ,crt• RtdOca per Il critico trincerar- non è nè un tN>rlco nè uno tlca trrnetlcn > Jnsor,i:evA l'An– si In una g<'nerlcn e comodn storico, ~ 11em11llcNnrnte 11110RIOlf'ltl, a volt.e qul\SI senta • cquldL,ln111n ,. sino a sclvo• scrlltON": che s:i, occorrendo, ::averne l'11rla. lare nella platte7.?Jt del l'('SO• dlr<'ndersl scn1.. '\ vt>n\r meno Nell'imdeme le pagine che conto, chè !ìlltl un .sottile tlm- :illc IJuone regole del gnlntoo A111:lolcttl <t.oc :llcnva dieci o l>ro polemico può frl~I dclln lrucrarlo, ma <111rL,Jsem11rr Vc>ntlanni rn alla crltlcR della critica sn1>ore e Slml{uc. Nel trov:mdo Il punto vuhH>rnl>\- critica cl liernbrn si poguno segno n1>1muto di tltle pole- le drgli n,•venrnrl. lncnuU o 1111corC>gRIl~gere oon qUaJ• mlclt~-\ - intesa ln un i-enso ~11rovvtdutl. Strenuo cllfrnsorl' chr prolltto: M>r\'Ollflmo pure po:dt!\'o e diremmo costrut- dei diritti dcll'nrte e dt11lostl- MIiie bnttute di ~nsur11. de– tlvo - sono da Intendersi le 11",dell'art(' come stile ce rorst• sllnnlc II cerLI critici - più pa11:lne critiche di AniclolctU. l'urgen7-" drlltl pOlf'mlca con- o mt'no doluti - che hanno Chi COllOt\CC le OJ>ere e la !un- tro l"' l!!lO.ni',ellOPUIL<itlchl" e u l'nlJlt,ud!nr, eS.'lmln:mdo un·o– ga 3.Ul,•lti\ letternrls di que- clf'ma~ogl,;1110letternrlo lo por- JlC'ra di lnsL<;tcre esclll'dVRmcn– sto s.!rlttorc i-a bel\c oomr per ttlno a !mm:tere tro1mo sulln te sul diretti; pli1 lnterunn– lul l'nJ>p('llntlvo di crllloo non r:1dlcnlr .. n,oclfllit:\ <h'll'nne, li e llttuull restano cert.t con– potrebbe usarsi che Improprio.- po~i1.!011eentro In titrnle Lrovn sldern1.lon1 di An1tlolctt1 Alll Noti:ia mente: e tuttnvla proprio quel conscqucn1,Jnrlnnwntc ln !!un J><'rlcolodi fraintendere e pra- • I • f • suo fnr crlt1c11 i-c111.np: 1rt're .Jrn1\t"s1 quel vuoto ccnlllgrn- tlcnre l:i critica come arte b b e qua.1'1 convcri,;nndo o tutl'nl thmo > rhc t'A'.11stts.'-0 oorn• L.'\ genc1d di questa devlAZio; ,. ,. o 9 ,... a ,. e " pili dlscute n <lo, quel !'lf'rvlntl bnllf') l'AngiolNl! guarda al- n,e, 1>er In qul'lle alcuni crtLlcl &, &, • - ~ ' . i:f~n!t~'::e;~~, 1 :1~7!.n 1 i 1 f';:;o~i~ ~;,:~~~!!:~: 117 ·~ 1~ncot~cn1.~d ~:!~ f~~n/~~~u~~ ,;f~~~•~nl~~o CC:~ stil~ arlo.-.o e Inventivo a lllle1>0. Jm11llcitn dlrllde!l7.u vrroo II cui •in poetn parla di un ,J– Q UANDO nd 1947 l'tdltort Tummfntllf df Rom11 s,h 1ta1'1pc>nt/111 bt/lo • CO/– fono • df ,trnoldl> 8oct111 • L'lroho Jtlfr:t •• G R. Anplaltt U ;iruen1c> mirllo rlt'ftta • L'JC0/1a c>ie ,erirt • ti t.al11mecon qut11~ ;i,ro/t: • Se qunto lfbra 1·oltra uurt vn ;iur minima oma9pio 0:/11 bcllt;:u dd mio Paut, ptr q11olt rapione dolref rfpudf11r!ot 5,. mi debbo .rru,11re, t /oru di \In COIIO lroppo tltptO(O, di 111111 nosta/9!0 lr0PPO ICOptrlo, d( 11110 1Ult ,ouobbondonte. rono, no– ,ro/11111 t ,Wc Che l10 t;0/uto IUC• t,u IO IOJClorr qui 111laHI, perrl1t Jactuno po•lt 111e110 d1 u11·1n, ltn;:t0llt /eiltrll'III tht di UII 111odo iioturalt di npr1mtrt1 Q11e1/tp11,t11t ero110 le mie /tlet• re d'11mort 11/l'lt11/la, e 11 u che alle cOJI , p1r1011t 1111101c 11011 p:ire ma1 di dire obbalt11n;:a; ma dt:/'lmpul.,o c'1t 1111 p1nse • 1rrl• u1it 11011 crtdo dl aorermt ptnllre •. i• un faur, cht li -ogno, l'aura po,uc11. 111 ducrt:iont, uno 101- 11:e modernuà d1 1>nma11111i, .SO• no ltn!Plt JCUi 11ella HOCoth'II prOJQ di ,t11010/eltl il ;iunlo df oppopo!o della .i:1101110,0;110 t. dtl U.tO 1t11Cf111tnlaeomt dtllo ,ua m11c1:rlt4up,euu:a. Poichl a 110111011fnltrtlllJ dl11101trart C'0'1 qu11111a ttt11~lo11e abbiamo lttto t U'IIUHII/11 11111 OPtr11d, ICrU (o.rt dit a/In crulcl lii QUt· ,ro Utuo /op:fo /11111po.,,... 1n ct1lf,nz11 o A11ololttrf ~11 bnu QLIIIIIII11m111lra:1011t t dtro11011, p:t dobh111moJ. ,1c111l11mo11tac r prtndert lt /Ilo dt/111 crWco rf• ('l')rd<1ndoalc11111 Jra QUtllf ollt r11r,i111ma19rndht phi tolldl ptr to • 1coptrla • dr!l'11omo t. del· /'art,!IO. c,r:otiu, 1r,le111lrrilo scruto d• Btnt1tt:o \119Hurr :n • 61/an, • , 1t11'.011.-1 dtl dopog:.rrra 1tl!t• rarlo • Jloma, Opttl'1cr. tf:19, pp 26 e rgp,) che Jll 1111I 9T'Ìlllt o parlar df An9lolettf. 1111/tamenle 11 G. Tllla R0Ja (• La Fiera Ltt• rerarla •, u r lZ 9tnnalo IIZIJ, crlf Enrico Pictnl (• Li:i bancorcl/a dt/le norH4 •• 2. strie, ,Vllc,no. Alba.,, z,H, pp. JJ 199.J. a C. Ptl• lt::i <• L• Ltlltrt ai:111,ne del no1Cro .stcolo •• Mf/11110, Libreria d'Italia. HZ!t, p;i. 409•410} t a G. Dc R~rth (• l'epa•o •• f. 1929 : 111p11rrlcol•re 111. Rltr«tto dtl mio pt,Utl pili '" • ScrfltOf' dtl Noi-tttlll0 • (l'lrt11:t, Lemon• nltr. J9f6, pp, MS-109J. l: occ11n• 10 ad cui ricordiamo l'arllrol'– dl G. Rafmondl (• Haifa Lttl"· rarfa •. J 119ot10 HJOJ e Il uoof,, di Al/rtd ,Wortltr le Et11dt1 1111• /ftn11c, •. Parb, Mtorl11, l9JOJ. 1tomt1 daf/11 nota critica di L To•1tlll r, ,\lar.tOCl"O ~. ?, l9JIJ " dal SAiuto ad ARAIOlrttl•('rluor.– d'!':oroJh, di i''lrfeo Fdq11I <• I/ti• Ila l.Ulnarla •• 1:-. /IUJ. E lrn oli ,,e,uu rlvnltf ln 1·0111me· n B.A o Il piacere dcll'lnttlll• ir:en,.a, lfi G. Rartv"anl <• t ('(111- ttmp,Jr11"tl •• Roloirna, Tt•la. 1'JJJ, pp. zss-nz: •.. .In 10/Jrrr,.– :.i dtll'A. no11 l lttlttarla, ma !'"rii e proprfn e,prt1d01tt 11m11• na di uomo 11tl 11101 r11,pportl .-011 Il C"On•or:lo 1un11,110, f;d I t'Otft,CO1110.1/or;:o, di concilfarr la cll'lltà modtrna ron la ,o/1. t1,di11t mrdl111Ht•11. di t11I 09nl orrf.<ra •I nvt,,. chr obbllpa lo •trl~IOtr. prr non 1711,n""'" allo nt911:1onc 11•1o.lura.d1 nlJranti:ir• Il tral),i,to. tbbro t armalo d'111• u//lor11:a St t'I ialrolla il t,n• llllfl'O, l'fll'O r Jtarnmrn.la.rlo, dt! poeta di Hber11,u11r; .11111 ,,u.•Jo r't q11.-Jlo di • r/prtfldtrt COI!• tolto co11 l'11ma11ar,alrd •· Con allrt p,irolt, pur odlandnla o prr lo me11a MJlrt11dola. A119lolefU Jf91io di vno cUld co,mopohta 011• l'uomo ti 11111111/la 1hw alk, a'lon1mo .. ,..nit di do,rr 11cctt• ,art lo citllrC, quol,ll'09II~ 1 JIO ,1,, e ti to•-n,nt11 ptr pottr!o concepir, poelìc11me111e ... •· Importontr, dello .iu-•o onno, Rl9lartlll, • è prima di 1111101111 11 lungo ,a9p10 tfl G1011franc<1 lrlb11to, 1111 re11dt1r1tnlodi 11r•• Cmitilu. Storta ld~lt di O.B.A, :ie, un allo d'GnlOf't .., GBA l fn. • E1ercii1 d1 1 ..1111r11 ,opra ,crUto,. I 0111nlT'Ì, 17/1umori, outorl r.:o11lempor1111tl.(Flrcn:e, le Jllnlufe e Il Ntalten 1e111bri:t· P.,en11. lfJt, pp. J4J./SZ}. che 110 /actl 11ppo.11a ptr ml.1ur11r1I con1fdera l'opera d1 A11pfolelll con la dl.t1k1U rtoltd di un Plltlt /1110al JIJ4, e, purt dtl 'JI, oc- Rt11/tà C"Ompo1lla,ott/111 q11alt tfl• correr4 Mlare /a /1rn911 recen- 1,11110 clemenU di 1111111r11 cd tlt• .tl()fle, /r11 it. 11rnlr, di G11plftlm" 111e111( aoclotl. Cradi:!one pop0/o• Ptlronl 11pp11r1i:1 1 tl num. J dt re e tratft:loue ltllerar!a, 11ppor– • Lt1Ctr11rnra > (111 Il gen.ralt f1 le9pc:ndari e: rh11/li:1ri .rconcl; In ulllo). real•• in,om'"a th• p11ò tlt~rt ~c~/1tf 11 ~11ldfr~o~!~~ d!e~:::: "!: ~J~=~~o'~:n:,~~:, c:::i~;;: 10 1:: 1/ono p1111C1111ll.:taff in /arphe di• di loro e ir,dlu<1l11blll,lcp,ill da ,ci:1ulo"1 ml/'l!nporlan;:o della ima comvn1111:a lii deacinl e di IMa àrtt e ,id/a alc11ra, • frrlme- h1cHnuumc. Or11A11p1oleU1 per lo dfabfle /ttfe/111 al ,110 appa.,IO• IIPPll"IO t ,emp,e p11rsoHl Qllall• natfl credo d'uomo rom1111Clco f lo Jcritcort dejl11ib1ft t rfeono– d'arl/lfa modtrno ... Si ttdana I Jrtbtlt proprio dalla 11u1 cap11cita /re arlfcoll di f'alai,i 1,. , Plu- dt m11r1,, Il '"o fe,nptramenlo ,ato,I e narrolorl tftl Not:tCtnr., tlts,i•co C'OII111111 t"Onc,ere.:.:a I ,tc/fa110• fTor/110, Eino11d,, 11.SO cordfa/114. di f111treui eti,,, I0PI0 pp Z6S-Z7S}· .•11Donati, L'Italia ra11ro pii, 111,1r11r!ct quanto pf{1 ft:Jre t.a ·mrmot!fl p 0 ubbllcal1 "c/1'1101'10 appn1ono •thtrmah do ntl ·4z. 11d •4; t nel' •o: • ... 1111. vn ,::c:11110ptc"o lii tffpn/14 e ptno10 e /dice dtlla 1110 ,teui1 /n~•r lff rim1dtno Uu uomo .. anoo1cl11 ... non ,·t /o,e1111otnl ,. pl11 tfhposto 111d ucoltore che il 1111, e 1opra1Jart dol ,tnlfmen parlare ... lo, ma. doml11a11!1oh,e 1711ldan•1 Can1111ua"do in q11u1a r11ue- dolo, Jt 11't ratio tome di vn• 9no ntct•Jariomenle rapida, Co• t111or11 for:a dl perJ1101/ont...• •trtltl tome 1/111110 11dot:er ,.-e• (,u Dnn:,.ta). • ... li:i rl•ponde:11:a 9/lert 11e//11 t111•!11 blbH09r11/la 1ul• di mothi t dl accrnll 1op11C11 lo JCrlCforc q11tlll tht cl ,rm– ra091Unptrt, abba11do1111lament, brano pii .•Cf'Ul1plfl ralldl ptr (ptr /11 p1cnt~:a} eppurt ,tudli:i 11narono•un:n appro/ond1li:1 del· l•mer,Ct (ptr li:i Jlnr;::.aJ, pi! Ila l!! Jut1 0,1,. rfti)r,tl11mo ancora con1t11ctto di dortl, con t.a me• fil rrctn1lonr d_l RohtrCo R•bt)fi:I morh. un rom11rt:ir1, llh ,:enul.t. 11LII m"mort. 111• R11uea11a tf'I· dore lii rlpor/1ifone 111 capito/, talla,. .J"lfl'•llbrr lf.49 fpp. JSJ. pol,,bbe anclre CHtrt ri9u11rdata .9SS}, e n,llo 1<r•stt lfbM l'artlro• t. ullllat• 111/i:1 ,tre9111 dti ca11 ri lo di Arnoldn ROtt/11 nel • Mon– di un poema ... •· SI reda110 11n• do>, 11.ZO d tl 114.9; di G. De Ro– clit col &.'Olllmedi R. Re1Jor11. btrtf.t fn • Ttmpo>. n. Z.9 dtll(I AnttlOlettl t1'Gtf0~a. Ctdam. 1.944} 1/t"I> Jlllnf'I; di G Otl PIZ!O, ne Il Hpofo di A. se,onl fil .- Ra- • L'Elt/anlt J dtl JO 91119110-1 h1- 9!011i trllleltt.,. frirtn~t, Vallec-- Pilo anche drl ·,,: di C. 8tllon– cl11, 19441, , ouello parlfcolor• o:t ( .. •I.o sua pra.,o no11 ho t'O• •nt11/r hnportantt, oneht 111 c:a/Jolldi crvdt:a.o r ~·lo!cn.2a Lt• L'IUtlla felice. dr L. B111corecu ,1u1ca. 11t parole or909Uo,omc11- "t!I'• /lolla tilt ,cri~t • 11,1 plu• le letterarie t ,1a1191111e c:or-ie pno IH7 Quuro llbro, ,crln ti cortlplane; u,11 .1111,ole r,ioduu, Biblioteca G·no Bianco mo praprir, di b110M lln9uo lt11- lf11n11 ptr bf,09no llt cltlt1rtua q110H/lc111fvi:1 e rapprutntacfra. m11, In una ,lntaul cht dia ad eu,, con il 10110. /or::a tr«11tltt1. L11 papino ha lo pi:1c11ra 11ptt'O• Iuta dtl cianici, ma anc/1t io magia dtl pottl moder11fulml... •I fn • Gfornalt d'Ha/fa•• U pfl1• gno 1ru,. Noltt'Olt /'arllco/o di G11gHtl• mo POronl 111 q11uto glarn11lt (14 91119110 1'411: • ... la prosa d• .A.nploltlll non rlmo11·em•I edro• nta al lellore nemmtno nella mtcea11/ca llt/ IU0 llnpu,ipplo ('1,t 110n t mal ,tmpllct mt:zo. ma co"iftne 1,"11111adt11le C:O• den:a c/1e cqulra/e alla 1nttnJI• Id dtl ,e11llmt11tl cl,e 1·uolt_t1prl– tnrtt e di fro11lr 11iquali la po,– lrcfpa:iont dldtne Jpo11ta11ta po• ,t:fanc del ltttort ... •J. r. 111/111e m qut•lo dt•10 libro rafpa ad orltnfare il ltltOf't Il gh1dbfo a cll111~11r11 tff un lunao df.11cort0 di A119tlo Me/" i" • Corritrt dr' plorno, rzs ,1or,mb1r 114tJ: • t.t ftCanit morali citi dramm,i uina• na cht An9iolttll •u99trhct 11r1• lt p1111f11e ,t df.tltndcmo t11I Jlfo di 11110 t1:oca;:fo11emtmorlolfJtf• ;a ,,!~~1;;./r°:,!c:;g;;c 61 c1~ ~!~~ rt eltoiaco. a11c1,,. 1t rrapunla di 1111,t rtno di m11lf.:i11 ,. di fro11la. Il merllo (frlh) •triltort ila ,r,/ pltno rUronmt11l1> t p<»1r•,o lii u11 ttmpo cl,,. la ,n,morta c!t/. l'vomo matvro C'tlnjlnn '" r.,.a /tllc,. ttc\ dtl ,tntimt11to t dtl!a lnnorcnu; t U roma"ai, aufolt 0- 9,a/ko a1•11m, 011ch, per QlltJIO. Il colore dt.lla /01-0/a vi.sturo • Alltht per • NarciJO• li:1•111111• po 1falfa11a t dafa co"rorde 11d 0111dirarlo ('Om, li mfpllor libro lii AnpioltUI, Qlltllo ntl qua/t 1111~1. tDli hll ro9p11111to lo ~UII p1tna maturlta ,-;irtJ11t.a V11ul• ler1ore elt>1C(Id1 arUc:o.lt rtnlft.• nbbt 11ncoro p\iì art4a quu111 dcll Hrte e della letl.Crnlllrn .-.entlo\l'nto,; una lnl('ll\gen1,a brro o di un:\ nuvola • • aa rauepna; ef lhnlttamo pereiO conternJ)Omncn Cllnche se117 .n non C'W'rebrnll-.tico ne'- c.llsuma- rice!Yand In un certo futldlo nrllc cHuio 111 ricordando 1010 lo dllungnrsl t.ropJ)o In Rn!lll!\I nn pero, :iilntrtlc:\ e nor, e nn:t- 1><-r ·u 11roprlo mestiere, dlfJ\– ,,...,.,10 111 Poola Morlclto cht d dettRgllate, ma sem11re presu11 hllcn. 1-: c:ontro quesrulllmn cllr. e />Jlt!i."-0 ln1trnto ma non 1,11 inurenato plU dlreu11men1, ponendo, In un dli-corro nltl- trovn Jnf!lttl c1,.pr<"s.11lonl M!>Cll1)1:nob,!e, Il quAlc. nell'oplnlo– ptrch~ 01.111toto proprio 111oue,r.a d(I e \'lglle, una conosecnl'.11 rccl,'!, SCJ)l)ur nvvlnt.c ncll'clo- Ili" di nlcunl si A\'Vlil&ceccome no,t,11 • Flrra,. "11 "1,mtro dtl non rreltolosn di dottrine e glo: ~ t::· una lnt('lllRl'nM 11 nvvertlv:i. Il Dc Benedetti> a J. 9e11nofo dt/ ·so. t c/1e parta di tco;tl): tutto questo cl .<;cm- ,·olle piena di lnten.!!ltì,. n voi• .-11ern?Jo prlvnto ad U!IOdel• il titolo di • S11ll1t1 di Narc1,a ~ brn so,tnn7.lnlment.e tclustlflcn• te quasi 111\rncolosa 1,cr ucu- !Il v,rn!t:\ di chi crea e dtl t• ,.. quulo llbro ~ un alfo di /t· re l'lnlenc6sc che :mcorn 'LU· tc7 .1M" e nuc1.1:n, !IJ)letntn e In- torn1oonto di chi stampa>, rr,:;r:~~~,{~~~;::~~':,:~~;:%~~; ~~~~:! 0 \~~~~\ ~~H~ 1 ~.il~~n; !~1~1~:-~e~~-<:..~~:.n~;~ 1 Mri~el~~~n! ~ 1 n7i~ 1 1i:n rJ~~~~~\J~n:z~~ do1·a11111/li:1 q11alt ,, apriva /'ul- di periodici, raccolti poi In vo- 7-'I dei erltlcl. di quelll chi" cqul\'ocn e dnnnosa: ed ecco Umo 11bb,o ne11·1rra:fo11alhmo lume n tcstlmoninnzn di un hnnno cnplto. che hanno volti- i:t cr1Uca lntull'JonlstlcA, 1ma– L'A,1gfolef1i u n·t 1ah>alo, ma gust-0 e di un C:0!5tume lette- to r.::tJ)!re anche 1:1,ddov,enon logL,;Ucn. la critica del sottln– Poehj alirf eon 1111: quanla par- ntrlo On p:i,rLJcolnre: Scrvl~lo c·ern nulln dn c:i,J)lrf' ... ,. li:' tesi, d<'I trap115,1;I JmprovvW, te ntll• pro,a 11•0991 ,101111 l'Om- di g:wrdla, 1931. Le carte pt1r- evidente che In t::tl ca.<",()An- llt'llc Intuizioni fulminee, In p/aet d' 11' 1• •pfl'lnra ,C<11rnf/loo• la11t1. 1941). glolrUI comhuma non cl'in- cui Il Lesto sruml\ come om• ~;::1r;;~l(l:~·:i!~:: 0 !~ 0 :::~ 1 ,!0. C:O l~;?i~\.11(~~! ~~~~ ru~rncr~~ ~c~~'.f1~1\1'~;3 d~u~1W~~11W:K'~:; ~~i1e~~~t;i<>11 1 t~~rl~I!~,. r;~~ '"' cht tr11 u 1a,ip11, t 11n•~o ca: ht ..crltlque dc!I honnr-tr~ che In nlcunl di es.o;I,cl"rcn In prl!I avventura. Tradire IA mt• •I rin,g/111110""Ila hrr1cal/lll dtl• gen<i:, o • crltlquc :-1,ontanile, !'iCstf'..,.,!I unn ragion d'<'S.'tf'rf'. sura ~ ta mOde!!tla - In quel 1·1ncon1e10 comt Jp11r,ntM" r/• la • crlt!que de., J)rorcs.-.loncts, con orgor,llosa :-iuto.o;unlc1rnz.i. comples.-.o cd arduo ra.pportc, flort.tttn:t1 l.'An.ololtru /,o rtJI• e la < critlqt\ie des nrUstc>!'i •· clw non puO non condurre sll:i, dialettico che si genera nel "~ 0 P:~r:!n!, 1 ~;::::;"~i" ~ 119;0. \a critica di AnRIOlettl non po- :~<1;,',"'iic"',~~- :,~1~,~gre:_ll,,•,!,',',',',,,, 00 11 u.n, qc~l!lf: 1, 1,r~.• ),',.,•,uo. ,,m,on 10 oo,u•, lttll no11,fo • dbcaro rfo11artfa,- trebbc lnqundrnrt<I probabll- ,.., "" .. , , ~- , .,. Jo ("Ome poltmbla, come rrmco mente In ncssunn di queste tre niti.rg, nl del tcc:.t.o, il qunle vie• cnt.egorle d! 11lruttura e l'ot– (ubbent ,,u dica , ,crlro 111 pnrti1.lonl e Il suo pregio con- ne com,ldcrato non pili l' ogg.et- kCtto che ft.1l'es1une di quella non ,urre u" critico, per 10 s:ste In questo, d1 rln.<1.~11mereto di un es.'\me strutturale, nrn s'l\fnda - è come tradire un mc,10 mllflanltJ Jlf'rcl,t. ,,. r110- la sem\lllelta\ e In mod~l\n un prnr~to di r~lblzion\ sen- 1m1>eano di verlt.l\, diremmo le ne tiri alla /111t 1 .. ,o,nmt della prlmn. In serietà tiella ~lbllhltcht e culturallstiche di lealtà. Ecco perch~ - ra dtlla "' 11 poti/ce •· roltntlC""rl ri• ~oondn, la flneMa dell'ultima. ·r:i1e rrnomeno, che hn avuto 0:-...">Cn'lreAngloleltl - un crt– ;~~;~~ò11f;r " 0C::,"~'t'J,:i'b,;~~a ,v~~: Con r111e~tonon ~I fraintendo. In :-;11:i. [!\AC snlWol<' ncll::i co- tlco e che non sbbln 11oorAg• ra,di, •An 9 1o1r1u crillto•. pub- che Anglolrttl sia un gr:111 s1ddettn .-crltlcn l"rmeUc:l • gio dt r-snmlnnre l'opera CO• bllcaca '" , ldta • lftl J dlumbr, crlllco o un \'C'ro critico: C (r-~prf's.,lonc rhe 11;lla lettl'r~I me a ~ .~tnnt.-, con freddezz.a uso, d111, 1 1rn11 ac111adf,a1nfni:1 plutto;ilo uno scrittore che co- i-arrbbe una oont.rnddl?lone In e dli-erezione: che non o~\ ado– t drl 111ulo 1t1ttrar10 dello ,rrit- nosce bel\C Il mcstlerr. sa np- 1ennlnl. u meno che non 11 peraro! frasi cd espressioni cor– to,, r tt,110 ,ua po',mlca per /11 prezz11re, sen7.a nmb!gue rlscr- accetta:!.~ _ 11ccondo l'!ndt• rentl per definire uno scriL• n11or11 ,,.urra1iira c/11 fnhfa1u1 "e, Il Ja,•oro del compugnl 111\- cazlonc di J<-:in Starol>lnskl tore, 1. -ost.ul non e un Yera fn • Sc rd; ilo di ou,i,ttlc • '' riba-1 gl!orl e accorda persino In tua critlC'I t\ssal fine di Mnllarmt: critico. P<!rchè un vero crltl– dbrr co" ima prr,bie 11icr 111 COI•• atlma n certi critici anche se - una nuovn eecezloue drl co deve rlmru1ere l'lntt:rprettJ ;:;,:!:~~ •·moro/e "" • LI' cnrtt hnn~o Mroncnt.o I 's{1ol libri. t<'nnlnc rrm~l/$1110 non plì1 necc~~nrlo dell'opera d 'fl.rt, e. A qurllt pavfnt rlccltt di l'0,1 1 Mej,_c;odunque In chlnro 11 rome /anqn9c clo.,: ma come Ekll !-Oltnnto la può capire, /111t tpft1to 1111taoÒ1ore ,ord btu" !RltO che Anfno~ltl non ~ nè e une qm'.!te RUld6c par Hcr- In JlllÒ gludlcR1-t, può ~Pr1· Il lttto•t II rl/arcltt r•r r<1,r1-deve consldernr.11 un • crttl- mè.c:.,dlcu conductc>ur. rnédl;a- re IA SUAorlgln11.Htà: ei:H sol• prtntfnr appin1tt I 00111,111111 t I CO>. ci1dranno automatlcamen- t.eur enlre le v!!'ilblc e l'Invi- tAnto, non il pubblico, hA J'ln– problr•nl '1"1 lungo laro,o di G tt le obble:r:lonl degli soonten- sible •l non e Mato in fondo tull.o .e l'esperienz.a adatti allo B. An9101ew. ti. cht ~• sento prole&tare che :·esaspcrUJ.one e la dege- 1oopo ,. RENZO FRATTAROLO su.Ua sca.ru profondità. della neru:lone di una eslgenu., at.o- ALBERTO FRATT1Nl

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