Fiera Letteraria - Anno VI - n. 33 - 2 settembre 1951

OHAIUO UELLA REDAZIONE HO,\lANA 11-13 18-20 LAFIERA -- ,~tdar.lont mHantM:: Via ddla Sp\Ja 9 • MILM~O , tETTERAHIA lUanoscrlttl, foto t dlstJnl non pubbllcall non ,1 rulltulsrone - DUEAì\.JlLà FJCLN\.. VJENÉZlCà Il lido è sempre una duna Non è possibile melte1·e alcun ordine nei nostri ricordi che la memoria consuma • la sabbia del lido pare sommergere i troppi titoli di film di ROBf.RTO PAOU.LLA 1 L LIDO, 1crivcva Gotl11ti nell'ottobre 1786, t pur sempre come una duna ed n mare oi accumula una grande quontita di sabbio, che il vento si incarica di dutri• buire qua e là. In p0eh1. mo· menu un monumento poco 10/levato da terra viene mt,. ,o.mente coperto, Pen.1at,an.,, -~i't;;ro a ,~u~t~~1:.at~;;r:e ,7:! t,liare il catal<>go edito a Cli· ra della Direzione Generale della Mt»tra Cinematografica: Duemila Jilrn a Veneva dal 19J8 al 1950. E' ancora ad un vecchio e poco noto film di Jacquu Fe11edr e Grand Jeu li che vi fu pre,entato nel .tecondo anno della e.!po• li.ione. c/1e /w il 1934. E' la ,torla di un uomo che rfcorao– sce nel volto di una l'onn.a, J'e.tpreuiorie piu elle Il sem– biante di un·aura do,1110, per– duta ma non dimenticata. M'I -,e due creature • mal(lrado la somir,lianta fi11ca, non hanr.o però Ù'I steua ooce. E la prc:- 1en.za: di que.tta .teco,•da ooce uccide ad ooni momento li Illusione dd sembionte r1tro– oato impedendogU di trasfor. o:::,~ '4t,,:r:,':':,a:1a r :: :~ re allora nel ricordo e lontai– ne et colme d grive ovec l'ìn– Jleuion de, votx chéres qui se .ront tue.1 •· Fe11der cerca– ve eo&i d'e.sprimere rl ,Embolo di questo mondo pieno di toci che perdettero 11 loro volto e ,1 1/or::ano di cercarne uno Pensavamo proprio a que,to vecchio film, riflettendo 11I de– stino di que.•t'altro mo:1do pie– no, vice~r$0 di volti che hon– no perduto la loro voce e cl1e tornano ,010 per consentirci 11 privilegio di aUi.!tcre, come d.– uva Proust. allo nt»lra pro· prio auen.::a e di con,tatore i progres,i irregolari delfobfio t le /alali intermittenze Nient·oltro che fl ca.10 guida ~rclò 0091 q11esto no,tro ili• ncrario sentimentole, veuo qualcuno del tanti filma cht il catologo presento. Fu ntl 1932 che venne proiettato a Venezio il Jflm di Clair: e A nou.t la liberti •• eol, tjtolo originale che poi dn.'iene ""A me la libertà• nell'edf- . ::ione Italiana, ~rchi il plu– rale fu ritenuto dalla cen.tura, abbaitante allarmante. Ma nel ricordo noi rir,ediamo solo la ,cena del Luna Park con pon– ti, ca.tcate e foreste d1 .:."Jr• tapesta, in cui solo ~r dar ragione alfe irinocue lken:=e poetiche dtgli innamorati, do– .ve ne.uuna liberta t ht peri– colo, J /1orf e gli ucctlll can– tano e,troM.mente, L'anno appreuo della mo• ,tra. ancora biennale e dai' ,id '34, compore e La morte In vacon.ta • la cui ir,1po– •ta.t1011e stai;a a rl:1110!:lrure, che anche la metafi.tica può ritmtrore tra le ricette di Hol– l11wood ed euer me.ua a di• ,pon.tfone delle dattilografe di Manhattari. JUcordlamo po• co di quuto curio.so melo· drammo in cui 1a morte. 1111- personata da Frederich March, 1rre.nst1~1le ntl .suo Jrak. wme un direttore di coltllon, po• trebbe oggi far pe ,uo.re a qualche ,mpogabilt scher.:o di Cocltau o ,11.Jncob. Ma ritro• viamo ancoro nel ricordo la ,cena finale, quando l.z .Uor• te ti ollo11tana co11 la lida11• . :a.ta prescelta e la vh:e,il,. Grazia • e dove il valioo f)f!r i-al di là. t &imboleggiato c!a un enorme velluto nero che /u da .sfondo ad unt: .severa nlla to.tcana del Cinqu, •.ento, nti cui viali. i congiunti, dupo– .tU ,u ba.t1i .sedili di marmo aufstono dolenti e cor./usf a q~sto elegiaco di.stacc.-o, 111 una atmcnfera pavida e crt– pu.scolart, cht sembra q11cll:i di una novello di w1,dt .• va poi le ,torìe di amore r,rcu11- tate a Venezia ,0110 ta11 1 e. la µiu parte tendtnz10.1e e d.>Z::1• nali, ma qualcuna pure m:Cff di tormento e di r,ra:m t-~tn,- 10 dalla quale ancoro st1lla qualche goccia df vele-110 ... e Notte di no.t::e li, e Mar9l1e– r1ta GGuthitr li, e L·11uw1a av• ventura di Don Giot>O.nnl li. E allora iembra ancora d1 rt• dtrle rapprese que.ste .storie, come 0tu1Uf 011de9gianti in• tor,10 all'albero di un solo r1• cordo e di udfre su1111rrore ht.n. go le colli vene.:iane l'mtvlo– ro::1one di Teresa Gu1ccioll a Lord Bvron:, Quo11do 10 pia,1. go le lacrime t•engono dal cuore e ,ono dr ,anr,ue/ •· Ma non t pouiblle mtttere alc&m ordi~ nei nostri ncor• di che la memoria con.tu.ma . Altre ,mmoginl sopravvengono, 11nprovvi1e futìlf e ,0011date. che .tolo il titolo del fr/m rav conto all'opera originale-. Ecco a11cora Cla1r che rrc0.ttru11ct 11el ·, Fontuma ga/ontt: li una Venezia holl11wood1ana, e 110n ptu b11ron1a11a,con lo v111011e d1 un caste-Ilo ,coz.:ese, tra– p1ontato in Cahforn1a, tra pal• me e ~geto:.,oni trop1ca/1. pruso un lago dove trascorrt un'1m1ca go,idola .tolrtorla. E la go11dola riappare e torna a panare come in un diorama. tutte le volte che la nostra memoria, aa la corda al !l'UO fragile congegno. Sfogliando Il catalogo tutte le ,torie cl sem– brano uguali. per il solo Jat· to di appartenere al ,xu.3ato e solo qualche nome soflectlo la nostra fanta.t1a nella ma• nitra p1u 1mprtviata. E nllo– ro il testo d1v1ene ine.stricab1- lt comt un pu.i::le. mentre li ricordo po11e Il pedalt alle :m. m.ag111ianche plu cruente Co. 11 il Jamo,o epllodio napole• tano di Pa.lsi.. li di.sintossìca nella memoria di tutto d jllO cruento reol11mo. per /iucia– re 10/0 1opravv1vere l'tstrwo unpromptu dtllo spmto par– tt110J)t'o /atto d1 mille e.tpe– du:ntt 1ott1h e br.z::arri. da ta,i. tr portenti ~d 111ve1Ltil'mi umn· '"• che offa.temano come un 1ort1le9io il povero negro, cM 111,egueIlei dedalo dd v1colt il piccolo ladro delle ,ue scar~I!!' Ci viene per ciò qua.ti fatto d1 ripetere 10mmeuamente a R0.11e1Uni ciò che Flaubert dì~ ceva a Maupassant: - lo ,i, adoro, solamente percht uo1 .siete un piccolo romantico. Ecco a/fora che .toprovvient folgorante nel ricordo il grande ballo ,tendhaliano di e Backy Sharp ~. durante Il quale v1C'l1e a,mmu,ato che Wt:11,nq• ton ho deciso di dare batta. glla a Bonaparte. La ,cena, in <:olore, t tutta ricca di 1mn1a- 17inl che passano dalle tona– lità .tecche del grigio t waaatr del bleu e di r.:erde, al colore prevalente delle uniformi ;;he t il r0.tso. Mo questo tano /ori. damentale che t qua.li In wr– dina quando ii apre Il ballo. diviene- più raggiante al col– mo delle danze e ,i trasforma in ,carlatta quando gli 11[Jl– ciali .ri allontanano precipita– ,amtnte per raggiungere f re– parti. Intanto la tramba suo• na e Wellington, ,cintillante di argenti come una meduM. .ti affaccia al balcone In me:w ad un bouquet di donne gra– zioJt che trepidano in abito da ,ero, mentre da lontano 11 sente il cannone di Blignv. 6fa i Jedtle il nostro ricordo o le sue i'"4ginl 10110 gia spoM.te con quelle che può aver ,ug– gerlto una rilettura di Rouge et Noir o della Chartreuse? e Allct nel Paue dcllt 1\ltru·l1lle • di Walt D11ne1 No, non bisogna rivedere lnl ge al l"i'cordo. come _nel fil'?11 pi titoli dei /ffms pre1t?1tati retr0.1peuive qualcurio di qu.e- di Fe11der. Perché Il lido, sere- a Venezia e sembra qua.11con di Jiltns. Q1te1te valgono solo veoo Goethe i p11r sempre 11na la. ste.tsa quantità di sabbia a 110rci In uno stato di •n• d11na, la quale sommerge non che il ~nto st •~carica di di– lOddU/azio~ per lo ,trappo 1010 I monumenti poco iolle- ,tribuire qua e la ... che IO nuova prt.tenza ln/l19- vati da t~rrà, ma anche i trop- ROBERTO PAOLELLA iblioteca Gino Bianco l manoscr1tt1, anche se non pubblicati, non g1 restitul..scono - r Data la sovrabbondanza di scritti che cl prevengono con J'espllc1ta richiesta dl giudizi particolari, comunichiam& agi! imere..,;,,satl che direttore e redazione della Flua sono assolutamente 1mpossibilitat1 a dar riscontro a queste richieste. Gli s11ettacoli itl teatro greco-romano di 'l'aormina SI NASCONDA chi possiede la felicità La bifida e rarissima vicenda tll'l "Re Candaule,, !li Gide ha sconcertato gli spettatori, che invece hanno accetta-

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