Fiera Letteraria - Anno VI - n. 12 - 25 marzo 1951

.. • Domenica I. aprile 195, aplrlt.uale, nè la ,•!sta fecond a di ritrovati; del Bolne. U trop – po e il convuiso In umanit à. e m QUUll(Ull'hlen 11: del Rllblt– bant. la puntu alità brillante. Epperò gli e l nt ditl >, dove to– no d& nota r,t gli acrltU Intorno al Klpllng - Il migliore del SUOI sa;:gl, dopo quello .suUa J)Otsla e sulla critica fino al suo tem– po -. al Ferr e.ro e al Kant, ata.nno a indicare un tnrran dl• mento crltloo. un SOfiere di ln– tereMi storici e cultur aH cui ,·ol;:e l'occhio sempre pltl fran– co. Lui. al quale il Croce pur acrlveva con rl.spetto, e che, acerbamen te. la morte .sotruse ad operosità. donde era. lecito attendersi quanto ba&taue per meglio onorar e e degnamente arricchire la cultura del secolo, In Pietro Pancra21 U cro– clanealmo non s'è attenu ato &I punto da tealttlmare una lndlvlc1ualltà . n P. usoc la la eo&e:lenu della tradizione ad un prudente iWto U croc.l.smo finisce 5empre con l'lmpejna.r- ::;r:tt'1::~o 'df 1 p~Jt;:!r:!~ crociant, per lo meno nel senso dl condizionare ll rludlzlo alla lntelllaenza penonal e, un 'lni.el– llS'enza non laraa e nè &0llecl– ta. 11 prot>.ema artlu lco r1col– leaato ad un concetto, a.nzl ad una direttiva critica che con– temper&&e le esigenze della teoria. con quelle del au~to, gli &I. era rt._ presentato in e Rao– guaolf d1 PaNlQ.10 > e, subito dopo, nella compilazione d'una nota antologia dl poetl moder– ni, In collaborazione col PaplnJ; e '% d:,~o~rot!!~: ~~r~~~= ri:1 estetica , in rispondenza ad una sua intima sanlt.&t05Clna. Ma eall al avvale, in prima. delle sue qua!Lt.àdi scrittore, Il chiaro, colorito, scaru.onato au– tore di e pJtce1> che mòve tra intereul e.stetlco-tlslognomlcl e lmpres.slonl.slcl (e Venti uomini, un. iatlro e un burattino>, e Donne e buoi dei pcut tuoi>) , In quella che potremo dire la 1u1. democrazia critica, 11 iU• sto avolae la parte principale; non di rado, si risolve in iluo– co di bravure dove, occorrendo, s'insinua. la scrulo umoresca, o la inclemente cella, o certo flltstewno stronca torio che, con = aob~~~ ~~~~-~j cOdestospirito anche nell'c E10- po moderno >J; e clò acca– de, anche quando UP. non ca- g~:a~to1~~1~e~i':hstanf~c!~ pacltà a. intendere certuni, e, del resto, crociana. e conjen lta polche Jl suo orluonte cri– tico è limitato dallo stes– so ortzzonte culturale. Ol– fatto, 11 çontrlbuto del P. &l iran di od lmpejllatlvl proble– mi, in part.lco! a.re quelli lne– renU la estetica, la atorioa-rafla, 1&metodolorta critica, e poi,an– cora, quelli che riguardano 111 aapettl e le vicende della civll– t._ letteraria, lo studio e la dl– scwalone del più vasti, contro., ~~Z: 1 ~~!f~hre!~1~• ~!nre~ mente tlloglca e scletlflca, non curricolo di dottrina In aengo 1J.stemat1co;e certi ravvicina– menti che faccia tra auto– ri di aecoU anteriori e autori moderni, non sono approfondi– ti, nè sempre felici od esatti. In que.sto U P. è sempre uguale, vuol quando tratta ili e Scrit– tori ttallani del nOtiece-nto >che e ScrlttOrl d'oggi> ee Scrittori ital iani dal Carducci al d'An– ruuu-lo>. Per qualità di penna e per equlllbrJo, molte aue pa– rlne sono ~:''~· Giuseppe De Robertb è ritenuto da tRlunl Il promo– tore d'una partlcoll,re e lettu– ra > del testo artistico, come lnlziazJone a quanto di profon– damente o remotamente vive ne.Ila potala, in quella o queata ~:jò 1::-i!n='rifé,,C~!11~ ~'t!. ali si dlsfa o &i corrompe in e&H, perizia che risente Il contaflio del Serra meno ade- ~~ e afi1ù re'::~~~~~ ~~~e r~:w:~t:, i: :.i sotto un cielo est.etico, senza anche. quella pigra, distante dl– mestlcheua con la storia delle ~\le~e ,1o~~! ~~~~,~gn!~; conseauenze manlertstlehe e calllaraflche, con Incrinature e Jatl che ad una sola orljlne ri– salaono: li frammentl.&modella seconda e Voce >, Eill è, In ef– fetti, un ;otico nel cui apirlto l'intUlzionecrociana rtuoca lar– vatamente: d'un poeta flstca– mente trascorso, vuol intendere quel che la sua voce tuttora contiene di t n0-1tro >, cioè di perenne e, quindi, di moderno In un Intimo rapporto di e /fe– rf, con Il poeta che viene, che attualmente sorge. E' questo U cu~~r~e~~u:~~c~~et~ equivoco che passa dal com- ~~~1g,,t~~ 1:°J!~~l 'in~ft2e~ di.aperse, etc. dell'Ungaretti . Es– ao ata anche. a dlffl()jtrare, ln– a.leme alla careru:a metodolot1- co, Il difetto d'orlilne che tlen :n= e~.d~~. ~":ci~ae~\j non ba saputo, o voluto Inten– dere, che la poesia è un fare ed un fan !; e quando si e fa> e cl ,t e /a > poeticamente . clb avviene mediante una morfolo– fi~~/nor folorla, e non meta• Dal Leopardi agli e Scrittori dtl novecento > (piccolo dbal– done di profili, recenalonl e chJO&t) Il difetto d'Impianto è u mpre lo stesso. Le sue po.stU– lazlonl aUl contemporanei, in– fatti , funzionano bene e meglio l._dove a presente una egte.tlca • di//fdle >, della quale e.;11 vuol NSere U più qualificato lnte.rpre.tf ' ( ma le POetlche variamente Innovanti rurono a auo tempo lntett ssl critici del Cecchl t d'Altrl). Le sue sol111- ghe escoperte > (Il raccordo !O• nico, l'ultra-ritmo, l'lmmailne– analo; la, Il crittogramma, •Ila fine) ri.!lalgono, perciò, alla aua forma mentale. Se non vi sen– U&&lmo della passione letteraria e della persuasione, oseremo parlare d'un let1oso. • iuprème dillca t >, caduto, per debolez– za di sensi, ln un arammatlcl– smo Jeratlco e slllabato. Cosi. la ltorta della Urica gare.bbe Identificabile come vicenda atl– llatlca secondo quel ch'e11IIIn– tende per stile, cioè risultato della sua e lettura> ; onde, la estetica derobertislana è lui stesso, li D. R. L'equivoco si at• tcnua là dove procede sen:i:a lnlb!zlonl di e lettura >: o nella analisi della prosa cosldetta di arte, malgrado l'uso del pa.ra • loil&moper non luclar la pa– ll'ina In cracllltà : 11che talor;, ra con richiami artistici <dalla pittura , al bianco e nerol; od anche nella critica alla critica, c, .. ,e rhrh qualità fl"rme.,pur– chà U fatto non superi datl confini o dato •am biente >. l"JCCOLO' SlGILLlXO . R ITAR.E la strada di cau , f0&1,e meu ortorno O ,.era o notte Inoltrata. ;li &vev&aempre dato un rrande sollievo. Er& una 1trada dlJutlle lunao un fturne con l1. proda. alberata. e di lt. dall'acqua una 1elva di orti. La città appariva tra le fronde, I campanili al solleva.vano suill alberi di noce, sui quattr o olmi foschi che buttavano l'ombra. ;lù per la rh•a, ,una. corrente O&Cura. E fosse primavera col ftorl e ali uccelli, o l'estate ' più torrida, o l'autunno con la. nebbia o addirittura notte I Invernale di luna e atelie, sempre rifare la strada di CM& ili &\'e.va.dato aolllevo. In prossimità dell'acqua sen– tiva la. temperatura abbus ar&Ie l'aria. cambiare odore; e allora accorciava 11 puao, spalancava gli occhi e ai distraeva dal pensieri abituali. Paren ridestarsi come chi deve vedere una bellezza da. portar con d ftno al mo– mento di dormire. Stefano non avrebbe mal rinunciato a fare quella strid a. li paeaaa:slo er& talmente va.sto e Intenso, coal pieno d1 senso ad 0inl 1ta1lone e coe\ uruale a quello che vedeva. da dieci anni, da lasciarlo sempre insicuro di conO&Cerlopcrtett-amente. Tante volte aveva chltUo 111 occhi rievocando l'lmma,tne e non era mal rlwclt4 a. completarla. Cosi camminando auardava e sentiva 11. mente adaalarsl, ftnchè aveva ranlunto lo sbocco auJ crocevia, di 11 del quale era la 1ua casa. A ctnquant·a.nnt all succedeva d& qualche Utnpo, quando rlnca.aava la sera, di fare a memoria U conto delle visite e del denari ruadasnatl . La prima volta, 1ul p\lnto di mettersi a scrivere, s'era ribellato a 1e at.e.sso. e Che cosa facclo1 > - aveva detto buttando la m&tlta e strappando la carta ; e rii era. tornata alla mente Anna, sua moglie, morta da tre. anni nel pieno della guerra, che gli teneva. In piedi la ca.sa come facesse un gioco di specchi. Adu.so la. cu& la manda.va avanti Paol-., sua. flilla , ma a. fatica e con molti denari. Costei aveva ptt$0 una domestk& che. faceva tutt4 In fretta e niente era più lustro, stirato e' In ordine. Paz.Jenta. Molte C01Serano cambiate dal tempo In cui Anna era morta. !: non soltanto a ca.aa sua. La fisionomia. delle strade e U ainttmento de.Ila ;en te. pensava: I sln&oll bl.&oanle il senso del diritti umani ili sembrava. &\'e.s– gero subito lo steaso trauma . Nlentt al rl&Me&tava, nem– meno quel tanto che poteva darall un volto toUerabUe, almeno provvisoriamente: come una ca.a&che vien rlpu• lita delle rovine. cinta da una 1tacctonat.s, impalcature e tralicci, In modo d& f&r supporre al pa.s.santeche ib operi vi stanno lavon ndo. Paola era atat.a. una r&iuz.& vara.mente lunat!ca, vo– lubile, lmpula:lva,ma. buona di cuore e capace di slanci aenetoel. Alleva.t.a.con cura, tenuta. lontana. dalla. iUer• ra, negli ultimi mesi neppur lei s'era salv1t.tadaall or– rori e daa:11 affanni. Ade&&oer& una disordinata, una. violenta. Meill0 Erldlo, benchè non ali placwe Il modo sornione del flSllolo e la freddeu.a calcolata. di oani atto, l'occhio sempre più sclaltio e incolore, dalla torma rotonda, dite.so da cotte clalla. di C0niiUO. Sempre - quando Stefano tornava • ca.sa di sera, e quell'estate rlncasna puntuale alle nove - trovava tl cibo freddo e abborractato net pl.attJ e un btaUetto acrit.to a matita, ne.I quale Paola, data. una bre\'e no– tlrJ&del rtom o diceva d'andare a pa.s.sen10col fratello . A.& !lcun.va~c he aarebbe tornata pmto . Poi, sotUntea la. preaena di Ea'ldlo m quelle aorUte aerali, aveva acrltto laconica. Lui manrtava e leneva senza staccare gll occhi dal foglietto, seru lva I caratteri della scrit– tura , se rltrova.;;.seIn quelli I tratti d'un temperamento }'Oto da. aran tempo. Infine anche Il bl; Uetto tira scom– parso, s'era ricordato che Eildlo aveva ventidue anni e lei appena venti. Dentro di aè, all'Improvviso. aent\ una trafittura, a'er& ltria:ldlto. Una. aera era stato ad aapett.are che I due rlncaa,,.agero.lm.moblle nella. veran• d& a fumare la pipa, 111 occhJ fissi sui tetti e nel cielo pieno di. stelle, tuu.'ore.ccbl al rumori della at.rad&d'un ,uono cos\ tamutare. At'eva cercato di non pe.naare al tlalloll, auppoeto bonariamente che la. mancanza di un ultimo serno di formale rispetto per lui tosu dovuto a dLstrulone. Im– mediatamente ,·era rlpmo e aveva avuto contro la pro. prl& debolezza un moto di collera aublto dominato. Ades– so ruardava anche più in là: • Che cosa me ne faccio di un peu.o di carta1 > - a'era detto. e Da due setti• mane ml trattano come se non ewessero più bl.aogno.di "ederml in faccia, di parlare con me •· E con sorpresa. si domandava. dove 1 11111011 anda.a.sero,se a passeia lo tnaleme o separati , e se la raguz.a aves!e qua.tcuno. Non s'era mal flJutato Pao'la ad aspetta rlo, seduta all'altro capo della ta,•ola, come faceva Anna che voleva sapere del malati e come avesse pa.s.sato la alornata. Immaainava la flall& accliliata e aenu parole ae~ iUlre I auol aesu mtntre manalava. e, appena avesse Jlnlto, al.tani e domandargli d'wclre . Forse non an– dava. con qualcuno, Era Sif'&ziata, col capelli diritti e 111occhi aggresalvl, e nella. fronte ere.spa e dl.rltt.a un corruccio che non capiva. Stefano cl aveva pensato, qualche volta, quella. fronte e queill occhi lo avevano Indotto a far supposlt1om e domande, alle quali Paola. aveva rlspoato sorpresa. Era un suo modo naturale. E hll, affettuoso, aveva passato lergermente le dita su quella pelle 1Jovane come per cancellarne l sernJ precoci. Allora aveva preso da parte E;ldio, glt aveva fatto molte. domande aenu ottenere una. risposta che lo aolleva.ue . Non s'era r&Aernato. e Stalle vicino - aven detto - lo 6000 ln alro, Come po,ss,ofare.1>. Dopo l& morte di Anna. umbra.va. a. Ste.flmo d'av,rll perduti. Erano stati di qua, di là. ln campaana da. auo fratello mentre lui, In cltLà, curava I cllirruJ,au della iUerra senza debolazr:edi parte, quelli che al te.rl – ''ano ,parandosi nelle Imboscate e ;Il l.nnocentl colplt1 dalle bombe degli aerei. Non avrebbe saputo ricostruire la vita del flill, probabilmente avevano fatto le Idee lontano da. lui, nettamente dlvene se non opposte alle sue: e quando la auerra. era finita. Il aveva ritrovati fuor dalle sue bnccla, estranei che veniva.no a cas& come & un atbera:oe davano al padrone ien eriche at.Slcuraziont. • Vorrò sapere> - di.s&ed&ndo due iT'OS,Se boccate alla. pipa. En stanco. I rumori della. strada 1·att1ochlvano, I pual diventavano rari. Doveva e.&&ere tardi quando udl acattar e la sei'nturL S'alzò tn piedi e accese la luce pusando nell'altra stanza. • Buona aera.> - disse Paol& entrando. e Sei sola? > - étomandò lùl. • EcldJo verrà tu. poco > - dlsae lei rest.&ndo Im– mobile. • Bene. ho da parJarvl. Siedi >, La ra;azu stava. In piedi ln'e&oluta, l'occhio più torvo del solito, rlocando con la clnahla dell& borsetta . ..Siedi • - rlpetà lui con voce pael!lca. e 1Jcur&; e SC06tòuna sedia, allontanò I piatti eporchi dalla tavola.. Teneva ali occhi au;II a.l'anzi.del cibo nel piatti pen– Hndo che Anna, fosu stata Il, sarebbe corsa a togller– illetl dalla facci&. Non disse nulla. Cercava di sfron– dare I pensieri, di dare alte cose che avrebbe detto 11 senso ph) naturale possibile e con la voce più dimessa. Come un ammlnl.st.ratore che deve tare I conti ed e.sl; e che dare e avere quadrino perfettamente , e se c·e am– manco vuole pezze d'appon:lo. Oli venne una domanda dlfflclle. la fece senza esitare e senz·attendere U ritorno di Egidio. e Che vita fate da un po' di tempo?> - domandt., ln tono it'&Veruardando in faccia la tisi!&. • Non so nulla >. Coltà di sorpresa, Paola rea«>a ruardarlo senu aprtr bocca. •Dico > - continuò lui con pacatcu:a - • mi pia– cerebbe saperne qualche cosa. Sembriamo estranei . Voi da una parte, lo dall'altra >. • Lo u. l bene, papà , la vita che facciamo > - dlhse lei In frett.a. - • che blaoeno c'è di splep.re 1>. Lui socchiuse gli occhi. • C'è un bisQinO estremo• - disse - • se tu avessi fatta , per esempio, la 1te3.sa domanda a me, 10 t'avrei raccontato le mie vl.llte da stamane. Tu stunt ed lo vocllo ora. subito, una rtapoata preci.sa . no,·e sei stata 1t.a.se.ra1 •· La porta si apen e td entro Eildlo. e Buona tera > - dbse con \'OCe molle. • lmmartna, Egidio...> - disse Paola. eNo> - dl.sse Il padre alzandosi In piedi - • ri– spondi 11ubtto. E' coaa the devi dire senu. veraoana •· eSlamo u.scltl. lo e Ei ldJo• - disse lei con lenteu a calcolata- eabbiamo fatto con ali amici un lun;o alto per I viali de.Ila città> . • Bene > - disse Il padre andando loro Incontro - • ogni aera fate un IUrtJO ;:lro con cli amici per I viali della città. E chiacchierate, tenendo\•! a braccetto. Dopo questo esercltlo lslenico, to:-nate a casa >. • o, ru sera, auff, sempre C01l.sono stanco> - disse Ealdlo. e Avendo fatto un lunao t iro per I viali non ant e le scarpe molto impolven te • - disse lui con ironia. Poiché ne..Munodel due tece oblez.1one, lui torno • sedere. Voleva dire: ePaola, levami que.stl platU dalh\ tac• eia > - e Invece Il spinse In là. e Bene-. - disse ·– • slamo al sollt.<>punto. Voi non vi Interessate della mia vita e non permettete che lo ml interessi della vostra . Io non V0ill 0 farvi la spia. TU, E;:ldlo, sei maa– glorenne. potresti andartene di cu a domani; ma. tu , rafaua , ha.I a.ncor.s otto me.si di tempo per arrivare al traguardo. Tra noi c'è qualche cosa che non \'& e lo de\0 saperlo. Devo saperlo subito >. Ave,•a sollevato li viso e li ruardava. I f!ill cnn o seduU au due sedie vicine, tenevano ali occhi storditi su di lui. n padre la.sciòpa.s.are qualche secondo e &iilWUe con ,·ou. caJ.m.a.;• Parlate >. Biblioteca Gino Bianco LA FIERA LETTERARIA FANATISMO .... Raceo11to di N~RI POZZA e Abbiamo tdee dJverse > - disse 11 ragazzo con voce molle - • ehe C06& 11 può dire tra noi? > Sllenzto. • VOillO dire > - continuò Egidio accomodante .....: • è dltflelle parlarci, aple.i:are, raccontare •· e Hai una. ment.al1t._ vecchia > - disse la nia:ta con Impeto. e l"orse è vero> - dWe a ba.sia voce, contento che avwero cominciato a parlare. . e Vedi. papà > - disse Eildlo In tono falso - cne;:U ultlml due anni ci &!amoun po' persi. TU da un& parte e noi dall'altra •· • Questo l'ho detto lo > - dWC lui condJscendente - e ma. come avrei potuto fare altrlmen111 U mio ~t o cr• qui •. - e n poato di un medico è dappertutto > - diste Eatdio aente..nz.tosamente. ... .... ··~~ _,_ odio veno que.sta gente. Odlo1 Che COtSa 1l1nmca queat... parola1 Un sentimento cosi comple.sso e fatiC06o non nuee rra tultame.nte, e nemmeno per quattro schJc.p– pettate., Avranno delle Idee >, . E questo pensiero Insolito alla. sua mente atentav& di farsi st.raèla. e Idee per qualcuno "· Provt., a riCOrdare se I fasclitl avessero ammauato qualche compagno di Paola ed Eildl o. e No, no, non per que.sto > - disse - • sono Idee d'allro aenere. Come dlre1 Idee cl'(I.U?Che idee J>O"(lno avere 1n tatto di so– cletà1 > - si .domanc!ò - • coal iiovMnl, cosi lontani, abituati 1n casa fino a Ieri?> Ora ure bbe ,·aiuto sa.Ilare dal letto e correre ln ca• mera loro, sve;U:uJl. e A!C0ltat&• - dlcen - e ecCG, volevo dire: _, vtte delle ldee1 Idee che vi fan."?oartre 1n questo modo? > E;:idlo sbadigliava dicendo: e Che Idee vuol che abbiamo. p3pà.1 Lat.ciact dormire >. E Paola1 MARCELLO MUCClNJ - e Pe.eatorl • e A te non t importato nulla curare delle cana; lle> - di&&e Paola.. A questa. usclt&,Improvvisa il padre credette d'lnco. mtncl1re • veder chiaro; e frenando un moto d'1mp11- :rJem.a dl.sse: e Vedi, cara, al sollt.<>,noi, per curare qualcuno, non domandiamo nè le ienerallta nè la tede•. e Quest.<> è Il punto , - dl&&ePaola. corrugando l& fronte e scattando in piedi. • Che stupida • - dl.sse E;tdlo ae.nza alterar&L e Quale sarebbe, Paola, Il punto?>. e n punto , - disse lei mettendosi dall'altra parte della. tavola e ple.iandoal \'en,o di lui - e è che in città neS&uno ti 1tlma più. Dicono cne sei stato li medlco del briganti, deall us as.sinl. Chi ha aalvato Boolr? g Damlttt? Eri sempre per le lnfe!'mcrie del fasciati >. Il padre guardava Il viso 'contratto della figlia di l._ dalla tavola come se, dopo le parole, quello tares.c;e nella sua mente una luce semprè più forte. E mentre la ;uardava, ri\'edeva la sua vita. di medico negli ultimi mea.t di iUerra, le inferme.rie atnbocchevoll, t feriti pi– fiati nel lettucci, le cataste del morti nelle celle del– l'ospedale dopo 1 bombardamenti. • Non ho mal pen– sato > - disse - e che I feriti, I moribondi fossero bianchi o neri. C'era la auern. , lo dovevo fare U mio mestiere Il meallo poulblle, senza rlspa.nnio. Per queato sono stato chiamato . Al bi.neo o al nero deall uomlnl cl avrebbero pensato t ;ludici •· e Ma Bo6lr> - disse Paola. e.sus,trata da quella risposta - • Bo61r è stato quello della spe:dlzlo4e d1 Campetto ; e appena rlmeuo In ptedJ, ha comandato la. 1tr11e che tutti sanno >, Lui non rlspooe. • E Damlttl? > - cont.tnut., lei 1pavalda - e che COS& dici di lui?> ~ E' stato Il capo della. pollzJ& • .._ disse Egtd.Joruar– dando a terra. e Dove le avete sentite que&te swte1 > - Jomandò U pa.dre. e Le aanno tutti , papà.> - dWe subito ZrtdJo. ..Do\'e le h&l ,aentlte. Paola 1 • - domandò U i )ad.re . Lei non rispose e sl voltb di fianco. • Senti, •Paola > - disse lui frenando la collera. ~ ese un prete venisse chiamato al caPtu.ale ...> e PuU, un prete • - disse lei con disprezzo. e A&petta, piccola. bestia., - disse lui con Impeto - e ,e un prete venwe chiamato al capezzale d'un mo– rente, credi tu che ,entlrebbe ti bisogno di domanda.re a C06tW i;e è bianco o nero1 S'inte~erebbe dell'anima, perehè quella ;-11 Import.a.>, e Oh, l'anima, che stupldar;lnt. Che cosa c'PnLra. il paraaone de.I prete col mt'dlco1> e A ornuno U suo. lo ero Il medico d'una zona della clttl e l'obbll;o della mia professione era. chiaro e &e:31- pllce come l'acqua. Ma. vof. perchè prendete la parte. di chi ml condanna? Non siete capaci di ra; lonare con la v01tr& testa? > • Senti , papà > - dbae Eafdlo con ,·oce mite - e l'ob-, bl1'o deU&tua cc..sclenza., che dici semplice e chiaro come l'acqua., non t'ha tatto penaa.re che v'erano altri uomlnl che si aarebbero meritati le tue cure?> e Non le ho mal neiate a nessuno > - Interruppe Il padre. e Altri uomini • - contlnub E;ldlo - .,che combat– tevano per una causa iluata e non Infame >. • TU vorresti sapere > - d!Me lui con ener.i a - •,.. ho curato qua.lC'uno di queatl? E' P0611bUe. La reaola, in certJ cu i. è no·n domandare mal 11 nome del mali.tu . Che CO&& ne sai tu?> e Non ri&ulta che tu lo abbi&fatto> - disse Ei ld10. A questa rl&poat& li padre tbbe una vampata di aan– aue al vl!.o. • A chi non risulta 1 • - disse con sd@ano- e & chi, aclocco1 Al qileaturlnl che foni:e frequenU1 C'e stato qualcuno che s'è preso la brlia di 5'iUlrml quando me ne andavo per la città, notte e alorno. sen~ rlpo6o, da una casa all'a.ltra, da una clinica all'altra? Del reato > - contlnut., calmandoel - • pcrchè me la prendo cosl? Per Il gludltlo della gente? Non me ne Importi\ di toro. Ma m'Importa di voi e che voi lo condlvldiAte• - e qui. ora l'uno ora l'Altro, Il jUardava In viso - e ~ni .s cludlzlo, vol che avreste l'obbllao, per avor vWuto con me tanti anni, di conO&Cerml me;llo deall eatrantl. Vor– rei crtd en che qu!.Sta non i la raifone per cui ve ne andate per una. stn. da e lo me ne vado pet un altra. Preferlsco pensare che aono vecchio, che le mie Idee m Queato momento non re.no no plu. Che Il noetro morio di \'t.dere la vita è opposto. Buona notte > •- disse al• tan dosl. e Buona. notte, papà > - dWC E;tdlo. Paola non ave,·a tlspo.sto. S'era Incamminato al buio. Con06Ceva la casa, :,o~ teva andare a. tentoni. Mise la mano sull'Interrutto re, acceu e 1pense. Ragi;iume Il letto. Ora. si &pojllava con cura, lentame.nte, ascoltando I rumori che Venlv&no dalle altre stante. • Stu.;1dl • - disse - esciocchi. E' J)C)S,3\blle che 1olano I nliel •flcll ~ raalonare cO!l del loro padrt ? • Non riusciva a rt ndene ne conto. S1 rettb sul letto. e Seni.a test.a e senza mi.strlcordla fino a qu~to punto? Che ml!-Crlcordial • - a:iifunse - • la mtserlcotdla non c'entra nulla. Sono stati Istruiti per bene >. La. luce scialba della 11rada aalin fino alla fine.stra aocehlwa. Stette a penure chi pote.va aver messo In te.sta al ra;azzl quelle Idee su di lui; ma non andò molto lontano con le supposizioni. La memoria, come accesa da. lampi lnce.n anll, ; 11da\'e immaalnl staccate de;II ultimi mesi della ;u erra: Boslr che si torceva sul lettino come una biscia ferita, O3nuttl crivellato li viso e Il corpo dalle schcn e di una bombìl a mano. c. Che cosa c'entra tutto questo tra mc e loro> - al domandb - e l'amore i Uarda anche a que1te cose?> Fece uno 1fono . ten1ò di capire l'animo del due e la divisione con lul. • Vero o falso eh~ ala Il loro aenUmento-.. - continuò - enon c'è dubbio che. ml dlspreu.ano •· Ma non caph•a. non coglie\·• Il centro, la railOne tnUma di QUI! dissidio. • Soldati, i\la rdle repubblicane > - dbi e - • che co..a al;-nlflca1 ., ,•rei potuto flllmerml d1ll'obbUt o quando ml chlun&vanol J. ra;uzl sono dall'.,,ltr_! put e, _!.9rQ ~a..l)no _ . Spettinata, l'occhio stralunato - lui lmmaalnua di af. ferrarla per le spalle -: e Paola, dlmml, &vete delle ldee1 lo non riesco & cepire>, e Certo che le abbiamo, - rispondeva lei - e Idee cht.are, precile. Va a dormire >, E &i buttava ;:l'ùper riprendere 11 sonno. e Ah, per questo mi di&preuate >. Ma. non riusciva • apeclflcanl di quale natura foa• aero le Idee. SI voltò sul flanco e chiuse all occhL Lo aveva preso la stanchezza aJl'lmprovvLso. Dopo quella aera St~Jano a.vev&ce.reato di non rive– dere I 11111011 nè alla sera ne\&Imattino. Al tunedl a.ve, • lasciato sul tavolo poche mlallalA.di lire per i blaofnl della settimana. - meno della metà di quelle che dava di solito - ed era uscito presto. Non per rivalsa aveva lasclat.<> pochi denari, ma perch6 non ne aveva. In ta.sc& di più. Tuttavia. quell'a.ccldente Gli sembrò venisse • propo&lto. e Voa:llo vedere , e a mell tettlmana Paola 'domanda qualCOEia >. Ere. stato deluso. Il biilletto sul tavolo, Oifll sera, dlcev& In dettaglio dove I due fO&Sero andaU: al cinema G1atdlno, al tennis. all'unbarca dero Plpfetta. n cibo abborracciato nel piatti adesso er& poco, miserabile. Lo calcolt., a moneta. • E' aiuato > - dl&&e - • ho dato poco, &0nostato uno elupido >, Nel biglietto Paola non parlava di Cibo,n~ diceva che per loro era ln.surticlente e che occwre,•ano altr i denari. Imma1;lnò I due flall man;:lare In sllenzlO una patte d1 quello che era avanzato. In fretta. tolse 11 portator llo e mlse sulla. tavola alcuni blallettt da mllle; poi si alzò. Nel ba.gno, gudlclo e In disordine, 11 aaclujamant tra no vecchi di una Mttlmana, le piastrelle spruzze.te di risciacquatura, l J)t<tt!nl con ciuffi di capelll, e Sporcac– ciona > - disse rloonosçendo quelli di Paola. Entrò ln camera.della rag.s:tta e lo colpi un cattivo odore di chiuso. Il letto era di.sfatto, la biancheria buttata so11ra una. 1:edla. e La domestica non ,•e.rtì. da quattro ilornt > - pensava. E pMSè In camera del 11110 Qui c'era un ode.re dlsawtoM>di cuccia. di cane. e Potrebbero fare Il ba;:no • - dlaae - ccosa cogta?> AVttbbe voluto a.spett.uli, me.t-– tenl a fare una pattmale . e Ordine, puliti&. Le vostre Idee. lmmailno, non vi proibiranno di adoperare bian– cheria di bucato. di lavarvi. dl•spaz;zolarvl. E tu, Paola, che cou fai tutto Il giorno} > Rieccolo alla storia di sapere che con lei facesse t.utto Il ;:!orno. e Sto In casa >. • Ma non vedi che schifo?> • Ho cercato di fare del mio meillo >. e Pull&ct, pullact, lustra, che la casa diventi uno specchio >. • Oh, quante 1torlel >, - Pau b nella veranda, si allun;ò nella sedia d1 tela e accese la. pipa. Sentiva ptr la 1ua cu& un senso di lntolle.nnu &eonO&Cluto e gral'e. Mal prima d'ora g'en. accort4 della. mancanza di Anna In un modo cot.r ape– clflco e crudo, U -vuoto che aveva lasciato. Pensava che la famiglia è un'uaoc tatlone di taJt elementi 111& quale • neaauno può essere tolto senza che la sua 1t.ab111t._ sia. minacciai& irrepar abilmente. La sua andava' a rotoli. e Nulla cl tiene più uniti > - dlS&e a voce alta. - e che c01& ho fatto per dt,taccarmell1>E al alz.ò In piedi. Le ;:ambe ili tremavano, eCI era Incapace di star seduto. C 'e.ra ne.Ila domanda rh•olta a se stesso 1in tale cc- . coremento e insieme un b!sQino tale di confldtnza e di abbandono che se ne comm06le. Ritornava ora. alla caw.a che .gli aveva allontanato I flill , e Per aver fatto tJ mio dovere • - dl&&e rorte pem~ando al capo d'accuaa; .=, strinse I den't.t. • Non si ripara più a nulla, - conti– nuò - • non ragionano nè l'uno nè l'altro . Sono in una J)Ol!Zione incomprenslblle >. Ora ·1a vercosna di vederai ; ludJcato e tenuto lontano da loro come un mlserablle ali dette un moto di sdc;no. Entrò nella stanza., accese la. luce. • Che diritto a.Vete1> - Supponeva In quel punto di \'ederll spalancare l'uscio di cua, fermani entra.mb ! d1 scatto con ill occhi alzati ,-u di lui che avanzava ml– naccloao. • Che diritto a~t.e di aludlcarml cosl? Che cou. sono diventat o? Fuori le caUAe, le cau&e i lU.Ste,In concreto. Non ho più tempo per uc oltare le voet.re chiacchiere.•· Un J)a.5SO dopo l'ì.ltro Il avrebbe caccletl In un an- 1010 senza nemmeno torearli. Parlare ad alta voce lo &0Uevava. • Dunque? Sono V05tro padre ed è sperabile che ml &la rlm~to qualche diritto per parla.rvt a QUe&to modo: almeno lo ,t<CS&O che ,·01 pensate di ave.re 1u di me tratt.andoml da pari a pari. Che cosa sono per voi? Un tradito re, un essere abbietto? Io nome di quali lc!ee ml considerate un mlaerablle1 E se veramente sono t&le per voi, perchè Vi\'ete ancora con me e frequentate la. cau e malli:late Il cibo che procuro? Non avete orrore di un esse.re schifoso che si è prodigato a curare e a guarire ~Il us assint? Ah, capisco. cl vivete percho non \'Olete darvi Il fastldlo di ru ad11t narvl Il pane, pere."lè pensate che sono obbligato 11. farlo lo fintanto che tu, Paola, sarai sposata e tu, Egidio, avrai una profes.o;lonc. 1'1& In un ca.so slmlle a quello nel quale vi trovate voi, un caso di cO&Clanza e di ld,e, sapete ciò che lo, che ho l'animo lncalllto. ,a pe.te che cosa avrei fatto? Me ne sarei andato di QUI.Biso;:na aaper51 difendere dal con– tat ti impuri, dal cattivi esempi•· SI ftgurava I due sbaltere le palpebre. muti; cestire debolmente come volessero frenare quell'Impeto. • Voi avete c:telle Idee > - conUnuava - c. su, met– tetele ruod. Per:chè è chiaro che, dopo esser•,t schierati contro di me, ml a,·ete eludlcat9 sommariamente tn bue a delle formule, de.Ile quali non si capisce ne la raii one, nè Il senso. Che formule 10no? A che Idee rllpondono? Almeno abbiate la franchezza di farmele conoscere. Come? State zitti? Allora sono Idee da ver&:Oinarsene>. A questo punt.<> Paola poteva rlbellarsl, dir p3rolo con• fuae per la ccillera. eSta zitta - - u •rebbe risposto lui - • do,Testl ca– pire. alle tua. età, che alle domar.de &I rl!.ponde con IU'• ;omenti e non a:;it.a.ndo le llneua •· I due flgl1 pare.vano uccelli malam,nte riparati ,otto un ciuffo di foglie men1re cade,·A una ploi;sla torrent!ale. e Dunque > - riprendeva Ironico - • non parlate. Siete 0&tlnatl. 10 ho una mentalltà vecchia, supe-r:,,1a. Non potrei capirvi. Non potete più parlare con me. Sem- . bra ne abb~!-.te ricevut~ l'ordln_e.:.... "Non siete ~~~OC?'~,. _ Pag. 5 da ,upporra che IOnon capisca. Avevo scoperto Il i1cco, m01trat o le batterle. Sapeta come ,1 chiama.no ili in– dividui come voi? SI chiamano fanati ci. E' la pe.-ctor sente che esista, e la tlzzanla del mondo. E' lnutlle pre– dicare di civiltà, di educazione, di dli nltà e libertà fln– chà eslatono al mondo I fanatici: fanatici dl una dea., di una. rell;lone , di quello che 11 vuole. li mondo sarà veramente. sollevato nel giorno In euJ l'ultimo di cotesta. aente u rt morto e iepolro. E allora non 11 vedra.nno più occhi freddi come I v011tri, occhi fl.&11, lnaen.siblll, ttJ– ataccall: i tuoi occhi Paola, e pento ancora. l tuol, E;ldio •· In quel punto. lentamente , la. porta della ai:tanta si aperse e Pula , col capelli arruffati sulla fronte veMe avanti. Dietro lei c·era l:fld lo. • 68.lve, buonasera > - dluero . e Suona sera a voi, - d.We l'altro sorpreso e con– trariato . Stefano fece qualche puao attorno alla. tavola, poi &1 fermò a r.ua.rdarll in vlao. e Perchè non continui U tuo dlacorso?> - doma.ndò lei con arroea.nza. -e e Dovrei ricominciare > - d!Mc lui con uno scatto. e Puoi continuare.'>- dWe Efldlo - • abbiamo sen– tito tutto dal principi(). Non ha. senso quello che hai detto >. • Come non ha. senso? > e Non ha semo > - rlpetà Eatdio - e c'è tmposalbllltl a comunicare 1\nchè non ti pleaherat a caplre U noetro punto di vLst& >. e Non lo conO&Co > - di&se U padre - e ma poicJ,.9 un punto di vista nasce dalle Idee, non avendo le tue Idee non potrò ma.I avere 11 tuo punto di vUta. 'I'I pare? > • Non ne hai nwun& > - dlsae Egidio - e come tuttt della.. tua generazione pavida e tenz& lntereut, sei un Indifferente >. Stefano s'era fermato di fronte al ra;au.o p!ao.tan– doCIIIn faccia. gli occhi scintillanti. • Dico socialmente, professionalmente > - continuò Eildlo In tono maruueto ·- e non uma.namente. Oh. umanamente, tmmagtno, sarai stnort1inarlo >. e Che ce&a sono questi aofilml? > e Non 1000 sol'l&ml • - dl&se Egidio sedendo e J)C)– aando le braccia mollemente sulla tavola - e tu con– fondi l'att.ivitl dell'uomo con lo scopo che le è lntrln– uco . Come puot esercitare una professione sostenendqla entro I limiti meccanici aenu iUatdare in faccia. a che coaa serve? Dico, nel tempo di iUerra curare un iis:sas– elno come .Boslr non è stato un dovere ma un crimine. E Damlttl1 Se al pronto &occorsotu fossi a.rrlvato non • un minuto dopo che Il bombardamento aereo era ces– sato, ma dopo un'ora, Damlttl 111.rebbemorto dls!.an– euato. E diciamo di due fatti appariscenti, che cono– sciamo tutti . Allora sei rtma.,to In città senza preoccu– parti di sapere che c01a cl f06&edi vero nel movime.ntt contrari alle canaalle che dovevi frequentare per obbllco profe&6.lonale.Ne avrai sentito parlare, no1 Gente che 1t&va In montagna, che vlvtva. alla ma.echi&,che faceva atti di aabotauto. che veniva catturata. e fucilata . Perche lo ta.ceva? Alla domanda, ti 6&%'11 rlapogto strinaen dotl nelle apalle. Sicuro, che cosa valeva. occupa.nene1 Etano pauJ. acalmanatl , e la. lene che manteneva. l'ordine aveva 11 dovere di perae,ull&rll. A un certo momento'> - contlnut.l Il raaazzo con voce plù *sa - • neUa vita. el tratt& di fare I&propria ,celta, e soltanto questa bn– porta. Perché la. scelta comporta una riflessione, ùna valutazione tPt.&Sipnata delle c~e del mon(\o e de;ll uornlnl; e questa scelta. tu, papà, hai gempre evitat.<> d1 fan . Adesao è troppo facile dire dove 1ta U bene e dove 11 male, U clusto e l'influato; m& la scelta non è ancora. del tutto qe vole. Do\'easi farla OHI. per esempio. aa– rebbe un cuato. Che cou. pos.,lcdl per orientarti? Do– vruu tornare Indietro di vent'anni, cercare vecchie Idee, adoperare strumenti lnadeanaU; e ro,·tsclarle. far ch.laro aftannou.mente In qutlle. Capiresti che la r.celt& che ti riusci tanto d1fflclle allora, ogat urebbe addirlt.– tur& dllpera ta, Eppure allora. le C06e 11 poneva.no esat– tamente come al poniono adeuo. Ma perchè fin d& Quel te..mpo non prendesti poalz:lone,de.ciao a. servire con la tua protK&lone un mondo aperto e umano? Non l'ha.I tatto, hai sub\to Il tiranno, l'hai servito come tutti pcrchè noi lo credita&simo e f0&1imo buttati nella guerra. Set un indifferente, al; che è pe.agto. che dire sei bianco o ael nero, perchè l'Indifferente non è n6 l'uno nè l'altro. E' nulla, un automa: incapace dunque di conft&sare • -e ate66Qla propri& colpa, rlcon01ee.rla, din la orooria. mise.ria.,battersi I& faccia col puro!>, OU occhi toadi del naauo erano rimasti fissi. Si bacnò le labbra. arse con la. unrua. e ,te..tte a guardar e 1n v1lo suo pa.dre. DWe: • Anche queatJ ,ono soflmu, papU> e Sono idee> - ammlae quello lealmente - e ma. tono fuori dalla atrAda della. verità •· e P06SOcontinuare.?> - domandò Efldlo. Stefano fece di sl col capo. e Quattro anni fa > - db&e Efldlo - • - tu non te ne ricordi, elcurt>- fosti chiamato all'utflclo Leva per fare Il controllo delle visite mediche militari. P'u un ' lavoro che durò quattro 11ornl. Te ne 11orlut1. In ran. Ml ricordo. dicevi, c'era. un sacco di fannulloni . di bel raauzi forti che volevano dar di iOmlto, porLare.carte fata.e. Eri conosctuoo per un p.tantuomo, un l)atriot.& talmente specchiato che Il Colonnello. che t'aveva chia– mato par atuto, poteva dormire 1ulla corretkzia delle tue vWte. A quel tqnpo ti aucctwro del tatti atnnl. Un 11ovane ti dilse aU'orecchlo - anche questo ricordo, chà ne f&cesu uno scandalo - che se lo avessi t>&<me– rato dal servizio mllltare t'avrebbe pajato una. som,na pluttoeto rroesa. Avevi carta bl&nca, potevi ac :nu.re, am– mettere, rimandare, proroeare . Non t'è pasaa.to nem– meno per la test.a che quel r•a•u.l, che 11 preparavano a partire, andavano &I macello. TU, diritto per la tua. strada, suarda,vl In viso, non as;coltavl n6 suppliche nè ecUAe,consideravi le malattie e te convalescenae. Due colpetti a martello sul torace e via. Abile abHe, Avevi un colpo d'0Cchlo Infallibile. Nun tanto però da. non man– dare soldato anche qUalcuno veramente acciaccato, che dopo due me&!di fatiche b&tlall veniva. rispedito dal fronte a domlc1llo. o penlo lntern&to In un aa.natorlo. Qualcuno di questi 61 ricorda la visita milltal'f: e le di– aavventure. Ho con01e1uto quello che L'ha offerto tanto danaro, l'altro che à tornato con una. lealone polmonare - e.d è ancora vivo. Ma ce n'è uno - lo dovresti ricor– dare benlaalmo perch6, a un certo punto. lo ca::clUU vi& In malo modo e qua.si lo picchiavi - ce' n'è 'J.no 11 quale, mentre lo vi&lt&vl, ti domandò se poteva farti delle confldenze. 011 avevano fat\.o fare la auezy&d'Africa, r'to~b 1 t c~ a 5 ':n~:1~[~~v !h~~as;&~~I i:e:r:~~;~i:_:, di rtual!Zia.-di clvllt._, Er• un anaelo. Tu atavi,.& ruar– darlo, 10 battevi di.stratte tiulle opaile, Incerto 1e farlo abile; ·e aacou.tvt q\Jel du.corso . .Vedevt che era gracile, deperito, capivi che manda:lo nelta. naja sarebbe stato uoc.iderlo.Poi, di colpo, lntua tt che aveva delle Idee rl• voluzlonart,, che parlava Il Unaua;;lo della ribellione. Capiltl bene. Quel ilovane st chlama Emanuele Ferrara.. Non U dice nulla. 11 nome? M'ha detto che ha. tatto tre cuerre. novanta mesi d1 urv1z10 mllltare dh·W 1.ra la trincea.. • le caserme e ali 01J)tdali•· Dunnte 1• com·er,ulon e Paola era rUnasta ritta contro lo stipite. ili occhi accesi. le mani atrette l'una nell'altra. Pareva che un moto di commozJone le ps.s- 1au.e di t&nto In tanto sul viso. e 11 mordeva le labbra.. alrava la. faceta verso U buio della atAnza vicina come VI cercasse un'ombra.. E;ldlo Invece, dopo le ultJ.me pa– role, aveva. incrociato le braccia e 1tava. con lo .,i.uardo Auo ad upettare una. r11P06t&, • Ho capito, ho capito > - dlu e U padre alzandosi cont.riStato - e potrei tl5pondert1 ,ublto, ma vo;:Uoche tu veda che preferisco riflettere . Sappi tuttavia che co– tcato tuo modo di rarl onar e, paniale e futObO, non rt– flette la verità. Per cui ne riparleremo >, La. fronte d1 E;ldlo ai 1ncresp6 lenerment.e. e Va bene > - dl.sse con dolceua . Camm)nando per tornare a cua. Stefano non riu- 1clva. a liberarsi dell'lmma;ine del dottor CamUM.O ac– cova.cclato nella poltrona , coperto le 1ambette d1 uri panno acoz.use e dell& stanza lmmerua nella polvere. li vecchio, lnara.ss &toe r~ eo, soffriva d1 J)!0ril.!i. st spella.va le;-a:ermente In vi.so e nelle or~ hle mettendo • nudo una pelle di neonato. Risponde\'& alle domande di 'Stefano con una traco– tanu sottile che lo divertiva e ali Interrompeva le frasi ln bocca. Allora ridendo di un rllo breve, fat.t.o d1 ,10- aultl acuti e atrouat l che ali accende\•ano le ;ote, ba.t.• teva. le mani come uno che &Mii.sta a uno Spettacolo. La. 6trada. ali era familiare. Coperta di ~rand! om– bre s'allargava ali& luna e t clottolt brillavano. Std auo conosce.va. le case fin dentro le stante e d1 qualcuna 1.vrebbe potuto descrh•erne perftno le suppellettili. Mal• arado quc3to i li squarci tmprovvl11!, le rovine delle case crollate che appari vano 0;n l tanto gli davano un eus– sulto. Ritornava cos\ :1lla cua Inalterata e uruale da quaran t'anni del dottor Camuu o e lo risentiva p,u l:lre. • Ascoltatemi • - diceva quello - • !a.te com, ,·1dico. LI mettete tutti e due In un colle;1o. Non di qu~UI d'aeri. ma di quelli di antica fama. Prende.rete cNl due plcclonl con una ra,·&. Flnlranno ali 1tud1 e sl la!Ce– ranno paua.re dal capo ce.rii "'1111 ,. E qui g'erìl mea:.o a. ride.re . • Non cono:.co educatori ph) bn vl del rell.il~ Hanno una mano! Che dico. hannQ c:.erto un loro se– greto,. Slrluav a l'or.ch10. • E lei. la rauz~ . laschte fare t Ut &lfl)ore che v'ho conalallato. Pa.n nno a vosLra ft;Ua · nn'educu lone Onlt.a.•· ·

RkJQdWJsaXNoZXIy