Fiera Letteraria - Anno VI - n. 12 - 25 marzo 1951

LA FIERA LETT E RARIA Domenica I. aprile 1951 LAPRUIA STESUR,\ DIUNCAPOLAVORO ,,. ITINERARIO DIUNARIVOLTA CRITICA '* :STEFANOEROE CECCHI,SERRA ."K, _In un momento di sconforto, dupo il ventesimo rifiuto dPgli editori, ]uy , e gettò il suo mano– scritto nel fuoco: sua .moglie, a rischio di bru• Pancrazi, De Rohertis _'ciarsi le mani, riuscì a 'trarne in sr1lvouna parte PAUL LEAUTAlJ D A ~r2jR~i df ":tit,~;:/!!:~~,ro::;~,d:' ,:;~; ~,.r::~ uuUe"'"· stt1enssirtto, ,,uons,uto c,·itico teatro. f 1o1f!; •1uccJ/~u~ir~'~:~~s~':,.m:;~~t~o~: 1 • d'~ !,~~:: [ ·.· itole c11ltu,a, di t'nflrnato t voluta d1iar.:.:so; o.rscroa• tort d,e /10 oa/ii lc,iticolori, ma e re11dt~, sulla /'O· 'gi11achr scrivtt, n11de11te , indimtmlicobilc tutto quello rlic ho veduto: uco, ili brn1t:, rhi ( Pa1tl ltavtaud, !~:'i,~~~ st ~;aaf ::::::::. 1 A!~:j °}~~"J:;o e p~~ù ;,~i;;~ /Jt'i,'; la sodd1sfa.:ionc di poter leggere, st1i g1ornalt, 11u- d~":,~' :a~!~:r~:r,d: 11 1::,r , 11 ~:: 0 ~~!~~-j :,;:,~\ ';i~ lo, hanno stnlifo nam,ra.are rome otti,,,o .a11tologo (in– sieme ad A. Virn Broer J della /)orsia frauctse dallo I fitte del suolo .rcorso. all'i11i$io del Jfresente; in umJ antologia edita dal e Mercurr >, cli, ebbe 11110 s11apo– . pola,.,tò anche da 11oi. NoH crt'du cht' 11rss10so abbia /)cn.rato o lt'adur,.e, da tioi, • Il piccolo anu'co », ,l r'On1a,uo di Lla11.la11.d. .\'ot1 aedo c/u t1essuno pcHsi di darci uno suita d~1 suoi scriJti; di quei suoi pensieri che lo appareHIOHO, a t1olle, a Chamforl, per urlo r,1orde11te effi cace e it1ci.sivo. E dò q11i '"'a sct!llcretla di e prnsieri,. vari; che potrat1No i11votlia,.t i leflo ri a cercar dell'altr o. (E, cl1issòf, 1111 coragiioso ttditor'e a i,witare 11nab1!t! Uasugl,tore a preparargli 1111'011tologia; clu fi11ireb– be, ,t10/to probabilmente con l'rsscre 1,11 buon affare). ( • Si può star certi>, strrsu dd Ltautaud A11drl Rotttuyrt', • dl'llo sua iHti,na alll',rr:.:a . .\'011 j possi– bile ro11osculo. lrggcrlo, stn:a rrcoHOScere lo sc1nul– Jio di un rnte/letto d'uusionl', dl'li:ioso. solid,,, ,,-aN• q..ilfomt11te n11ico, o for3a di ardore nella cl1iarot·\•&:· ,gtnzo e ncll'tfficacìa. NtssuHo /)uò accostarlt, ,1111,;, 1 ess1r,1t! si,1zolarmc11le preso t conquistato> J. Profilo di se ste ss o e Si perde la paziensa, invccchia"do, il /)iacere di dtdico rs, ad u"a occwf>tu1o"e. La pe11na ,ro11 va cn" rapidità s"ffit1e11te. Ruop1are , ptrchì i tapoz raf , pos– sa110letztrt, t un suppluio, Non s, ha più vo.~h11 di scriu er, che cose ~rivatt. corr,,,do, tenni,r a11doappl'na le parole, un:a preoccuparsi di es/trt ltig1b1h, ptr VECCHJLE .> STA~PE PAVL LEAVTAVD maldicenza di un intellettuale poi tltiuderle i" "" ca.ssctto, l0.Jcio11doad allri . veNuti dopo di 11ai, lo cura di decifrarle e di farle stampare, se 1'e uarrà la pen11 ... • Ho trovato morto 11tlla .rua poltrono "" uo,no che avtvo lascia to, il giorno prima, vivo e d'ottÌINO umore. Era U, lra11q11illa,11ellastessa posa ntlla q,u,le ~,a~Ì~~o a~f;:;~":;~,,~!."ifo~~;"~a diJ;f,/o;~,zi::~· /;'/: dtl viso, dorn1iva. verame11te. Una coso da 1tulla, la morte, o vedula cosi. Un p,Ccolo malessere, ci si "'elle a sedere, si son11ecchia, ci si addorm enta, 110n ci si svezlia più. Proprio_. uno cosa da 11ullo .... e Dobbiamo scrtv ert q,ullo che abb101110vcd1do, quello che abbiamo udit o, q,ullo cl1t abbiamo provat o, qutll(I clie abbiamo tiiss11lo ... . • Una doNna 1Ni raccontavo che stava per uparars, dal tttarito i" seguito a u11uioltnlo disaccordo; e, allo stesso tt111fio, mi faat•a di lui , maggiori elogi. Nel ved,,.e che mi nwstrav o 1111 po' sorp,uo da quel ;~r';:::::'":r~~;~~ ;~·, ~·i!tt ;.'cRr~~,~~n:'7 :ntcj'~cio 0 c~ ca. Non tli porlo che d.ci s11oi difelti". Q!ul zio,.110 capii q11alchc coso di p,ù, per qwd clze rtg11arda le do":' u.. ,; uomo, elle 11011 lta ,11ai f~llr, gra" cf1e 11t~lo vita, dicevo se,npre : •:A ~ltt .Jrrv1rcbbef 11 Non. ab.bt' !_: mo 1Hai tempo. La vita e troppo brt'tlt . Gli drss,.. "Ma perchì 110n avete j,r'f'SO moglitl ". "Percl1t r,i1 un1brassc più lu11ga",. mi ris pose• . . • Q,usto lo si caprsce dopo oi 1 tr . btn r1fl~llu to al: l'arte dt'llo scriver e: lt' mda fort , le rnunog1n1, le frasi cadentatc, gli epiteti ruri, sono mere sciocclieszt >, e (J110 scrittore può avrre 1111 tra "de ingeg no. o a11chetsstrt 1m tt11io. Se t oswro, o si tratto d'infe r– mità, o d'impotrn:a • · • Curioso muca11ismo i11tt'llett11ale, quello dello scrittore. I-lo f>r'tr.Jati groudi dolori. Co,, la 1nat1ia di scrivrrr tutto. li l10 messi i,a corto. Subi to: co1tsolato ... • Poco prin,a dello Rutrra. Co11vusa:ionc udita in tre110,fra due in,picgoti della Prrfrttc,,a della Senna: U.\10: Sarebbe turib ilc u scoppiasse la g11trro. L'.4LTRO: Sl, caro fftio; ma u scoppiasse la tiur– ro, X... partirebbe. U.\10: E alloro! L'AL TRO : E allora! Sr X ... partisse, divc,itcr1:i vice rap11{ficio! . Milioni di uomi11i s~no ,norts perchi q,ttl bel tipo divelftOJst via ropu{ficio. E lo t dwentato! E. poi vmiono a dir"II clrc la gwrrra Han st,,...Jt o_nulla!•· • Sullo vole ,mliii. E.,o guì 1N questa ;t11u drspo– siz,o,re di spirito, avt"tlo solta11to VC11(a,111i. U110sola cosa res1stl' all'esa,,,e: l'i.omo cl1e 110 1111 campo e lo coltiva per trarne d~ che vivtre. ~l ~csto, scl1cr3~tti elce abbiamo i11ve11talt /)tr dare 1111 s1g,11fteoto alla vita. :{/.~t:~d, 0 ~~:;EHa;i;:~:o ~o~:'; ~i;' a1;~~t~~ 11 :la~i~:,'~; lavora to, '"' so" divertit o a scrivtrl', a passare il ttHtfJO >. e Qualche 011no fa, è n,orta uHo MIia vici11a, clte :~l!:i~: ~~ 1 :c:is! 11 ~"~07:t~l:,'~t'~u'>i~~:":i 11:'ov't: ~:; ozio j,i mtno ai zi,.tti e ai CONÌ che COIIOSCet/0 di VI· sia e cl1t lo lasriano start 1110/to tra11q11iUa; t, a poco o poco, ha perso lt loro abitudini. D'estat e, i11 giard1110, si mette come loro, s11 di 11ng11attcialt al sole, e d'i11- verno, q110Hdofa fr'eddo e il f11oco l acceso, sa be– ni.rsimo entra ,, ùt casa, dalla porta srm(!re aperta, e metttrsi datxmli alla st11fa. rn di 11110 poltro110, i11 mc.u-o ai golti che fa circ0Hda110, r st ite sto li, come loro, a so1111cccl,iare,a godusi il cald1ucio, co11pigolii di soddisfa2iane. Spetta colo, insit'11U,comico c commo– ven te, elle ,11i fa scoppiar dalle risa t mi rapisce •· e Ctmoscett lo scritta c/11-• Bcaumarcltois mise sul i:1ff1c~~t.dei~o~ 1 :,~ai :f:i: \~~~~~~~~i;;!~noAii,fd!/~ 0 r~:l bo1dr.;ard''. Cosa dcli~ioso! Che dipinge tut/o "" 11omo >. e Mi trovan o imm orale, sowtrsivo. privo di ri- 1:'~~:u:o;,,:i~=~:: >~""e lt cose, n,m1mcno 1111 quarto . e Sitizolore scrittore! Tcrn,i noto il 111a1toscritto, il piacere dcllo scrtt·ert mi basta. Non ho alc1rna ;retta di farlo s:Ompart . Quasi quasi, mt la terrei per '"e >. • Tutte le passio11i cons1m1a,10, a,,clic quello clte co11siste urlio sfa,,sr11c sed11to davanti a 1m tavolo o scrivrrc •· • X ... 1111 d1cet 1 a, d1tra,1te la i11erra, a proposito di 11Na battaglia ,he era costola lo vita a molti tcdtscl,i: ".Va n 11eJ,an110uccrso abbosta11::a". V,c tedesco, 11n ollro zior110, a protosito di u,c'oltra battatl ia, l,a det- to, b,~:ot;! ";~; 1 tedilop::~i!~, ~~sa dci fra11ccs1. • Ho fatto 1m'osscrvo::io11e:q11aNdoso110 conte11to, sptndo il n1io denaro. Q11andoso110sco11te11ta.d1Vt!nto economo, q11asi avaro • · * ~on sono d1 ouci C"io"ani. come puccchi dei miei amici di Ott'i, che si mettono a seri, ere senza sapere null a e senza a, 1 er visto nulla. * Kon ho biSO;:?nodella compainia di nessuno. nè di nessuna cor'n,ce attorno a mc. Una camera nuda. una buona poltrona, silcnz10, una pron 1 ista di candele, da scrivere: in testa ho la più intcre~:.antc compa~nia. lii Avere ,•cnt'anni e non a\'cr sot nato d1 conquistare oualco sa. ~I isera c-iovinczza. * Sono le ~ci di sera. Sto preparando le ,1uattro pa– tate della mia cena. Quatlro palate: son l'in,•uiab1lc componente dei nuci pasri. C, ,,uol rcc-olariti. nella vita. E rtcrolarnà di vita ,·uol dire a,·erc buoni costu· mi. anch e a 1a,·ola. • Un ia!antu omo. si fa presto a conoscerlo, senza con. tare che spesso son bestie Con la c-enlaccia. si sodtlt• sfa di più la curiosità. • No!, nulla "aie null.1.: nè l'amore. nè l'amicizia, nè il lavoro. nè. alcun piact:rc. Tutto è mediocre. passei– }?'Cro,infantile. c-onfiato . • Perdinci!, che piacere provano a scriv ere questi muti? • ~euun'altn patria tranne ouella del cuort: e del– lo spirito . • 11 saprrt: non m'int eressa . in letteratur a. • Considero le immag ini come la PC-'!'gior sccmr,iaf– gine letteraria . • La letteratura che ~i bau sulle r,arolt:? Nessun in• tere sse. HJ!rédia ne è. un bt:ll'esempio come poeta. Valéry ne sarà un altro. un giorno. • C'è sempre un po' d'incoscienza nel lavoro di uno scriuore, per ciuan1Oquesti possa es, cr cosci ente. • ... Ciò che ho scritt o è assai modesto. ha solo un u– lore d1dilcuo. di ric reazione, scritti d'un uomo che ha scritto innanzitutto per il suo piacere. • Ncn a,•rc1 potuto Care il POCl.l hnco. Non sono abbastanza stupido per Quelle cose. • Sono soltanto uno scnllore per letterat i. • Ciò che spcuo seiupa i p1acen dell'amore è la mancanza d, spiri to delle donne. • Chi non capisce come si possa straniolarc una don– na, non conosce le donne. • Evide ntemente manco di romantici:nno . • Disprena 'to è una oarol a che non è nel mio voca– bolario . • Non ho perdut o la caraucrist1ca che mi conoscete: la mancanza as.soluta di paura . non per conicrio. parland o propriamente, ma per una specie di ltiR'e• rezza di spirito. • Non sono patriota, non ho spirito nazionale, sono indifferente a tulle le cose di oucsto R"enerc. ma la iuerr.1. mi avvelena d1 più che tulla auclla gente. Non l'ho ancora d1mcnt1cat•. Mi capita spesso di pensare alle sofferen ze che ha causato. Non so come dire: mio malc-ndo ne ho consenalo in mc qualcosa. una amuezza. un'os~css ione. un aHclenamcnto, è proprio la parola adaua. • ~I i chiedo cosa avrei avuto nella ,•ita. Ho a,•uto un'infanzia 111.:,ho tra scurala. un'ad olesc enza molto sposzlia. matc r.almcntc. Dai sedici anni in poi ho la– ,,ora to orr guadaJ;:"narmi la vita. I miei l!'USti.e cosi il mio cara1tcrc, m'hann o portato a scri,·ere solo per il mio piacere, e non mi ci sono .1.rricchito. Vi ,•o in dispaÌ'tc, non \'Ildo in nessun µos1O. Non a,•rei avuto S? i o i e dalle donne. dalla posizione. dall 'ac-ia1czza, e possl) ac-c-nm~erc: da lla ,•anità . per uu ;i. particola– rità del mio car.1.tterc che m'ha sempre fatto dar poco peso a1 miei fcritti. e m'ha reso indifferente alla fama. E sarCi stato felice. o. se si prefe risce. non sa– rei stato per nulla infelice. E' mera"ic-l ioso. • Ha falto mei:lio che scri,•crc e lasciare una bella opera. E' slatn un mdl\·iduo curioso d'una \'ita stra na, sin1rolare. e, con quel chr c-li è capit ato, potrà scri\'C• re una bio1?raf1a non comune. soprallutto nella nostra tpoca. • ~on rra uno S('Cttico. Un uumo che o<'n~a. che ha l'intcllil:!'tnza sensibile. non può restare scettico da– ,·anti .1.llo sprttacolo che oHre la socicti. Bisoi;rna, per non csscrr sei;rrctamcnte attrista ti dalla vita , esse• re uno stupido o un incosciente. • LCJ.!J:O il Mis,111/ro(Jo. Son commosso. quasi fino alle lacrnnt:. d.1.ll' ammir a:1011e. e dalla somi,:lianu. • Non è curiosa la co1wi\'enza cosi frequente di ori- 1?inalità e di bonta? Son potrete certo dire di ,o,.osccre Liautaud, adrs. so. Eppure, qualcl1e lato dd suo carattere d'uomo r dS scriltore, ve l'ho ,weltito; a11cl1eco11 q11.este su, parolttte brevi. Al.DO CAMERINO Biblioteca Gino Bianc·~ Renato Serra, educato alla acuola carducelana, t un ca,t,ttz.. ~teiut~~ ,~~~a\b1f~~~tede~1: mc dolce merriorla e Incitamen – to retorico; da clb 110rge Il dua• 11.\modella sua personalità, cht ali al accentua a motivo d'un naturale austo verso la poesia Irrituale {d'Annunz.io e PMColl, :uc~r:r~~Tn~• c~:llt ~~~! amo come rtol5orta dell'ute va ln.slnuando negli spiriti non nati per rielaborar e freddamen- !~a Il ~::!e~r1!riul~~~nlct tata nelle e Lettere > e nel• l'c Esame di coicftn.za d'un /et• terato >, dove sl tenta uno sto– rleluamt:nto dell'ora aplritua – lt:. E· Il S. un Ingenuo, un semplice, un mora l1Sta7! Sl. come lo furono li Bolne e lo Slataper. A confronto d'un Cec– chJ, fermo, scaltrito, fors 'Ul • ~l~:C:~tl~ct~t':ic ?:':i~ 0 ·u;;;f. na poesia. tcstlmonl11.tanelle pa– role Ump!de e costruttive, nella confessione di amore vcr50 la vita. nel flssll.ra:I . poi al e mo• menti puri dell'arte>, d'una. da• !:n~l~c ~p,t:l~~: >~~~~l ~: : a1amo aplt:!i&relali schemi tre• ptdamc.ntc vl.slvl t: fonici dell• sua critica. accanto al ._ trava 1 gllo di chiarire e ,cloglfcre e valutare>, E' questo un suo Im– pegno diletto, al quale aceudl.!ee I In arbtocra-zla t:d In gru:la . con l'animo di carpire e quanto al pud df piU 1egreto alla pagina, In quel primi .sondaggi che pro- cedono fl gludl.tio; ma è. lnt&n• to, Il suo punto debole. l'or!g"lne della sua cattivante amblgul– ta, d'una esitanza che più vol– te }o Induce all'amore pcl fram – mento. Il dannunzlAn eslmo del– l'c Alcyone • lo ha, Ce&I, Inter– prete dlvoto e teneramente cor• rivo, lui che indugia con ostcn• tata talentosltl 11.I frammento del Soffici , all'epbodlclMno del Paplnl e. Intanto , s"11UOSpettt• ace al Pan zlnl. Sebben e qua.si tutte le sue paalne siano com– p03tc in bellezza ed eleganza - e d11.taluno suole ripetersi che egli sia scritto re ln.supcra– bllc - , non è sempre al centro poctlco dell'autore, bcns\, nel ~~~!I :~~~:·, '! ~~oe~~ abbclll.sce. gluoca con rtflusl dJ umbratlle epicureismo: nasce cosi la bella pagina Inferma, che, nel fan! , dice d'un talento la cui equivoca avveduteu a umanlstlca non sfugge allo stesso Autore. sollecito nel ,en– tlrsi uomo di crisi e pur anch6 un e ,avant > q:glomato e au• torevole. Finanche allo Slatapc r, al Bobine, n.J Rablu.anl. l'ha cedu– to tn materia di poslzJonl Indi– viduate o ben clrco&eritte: dello Slat.aper non ha la bramosa, drammatica ricerc a deUa veri• ta, nt la coertnta e rettitudin e

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