Fiera Letteraria - Anno V - n. 45 - 9 novembre 1950

Pag. 6 LA F I E R A LETTE R A.R I A Domenica 12 Novembre 1950 L' ][TA L][A LETTJERA ll.UA . Lettera da Lucca · E_NCYCLOP.EDJE, ASTRID BABBITT oc (Conttnua. da pag. 2) La ristampa lucchese della "Encyclopé– die,, al centro di una interessante mostra DJCTIONNAIRE llAI S ONNÉ DES SCIENCEs : DES ARTS ET DES MÉTIE:11.S, • 1'Alt. UNE .rcc1ArJ. l>E Ci!NS JJE u rntes. mia volontà e infine un terzo elemento, qua.si lmmanca blle era veramente !lnlt.o. Mal più 1n queste congiunture e facile a avrel potur.o rlau.sclLare altrove imma ginarsi. A San Re.mo la l'lllu.slone vi.ssuta 1n quel piccolo stagione balneare, per quanto albergo. Come non capire che limitat a alle famiglie della città 11 mio amore, simile a una gran e a una piccola colonia di vll– febbr e, a una malat tia d1 sta- leggtantl , In ma.salma parto pie- u. ... ~ ... ""'-,., >LD/Dlllhr.4 ~~,>M...-...,.._., St ••- · glone, s1 sarebbe dileguar.o a.,s. montez.1, era al culmine. Io L A PIU' importanù tuff .. compilar e da e81>flrti per modi • lumt, la ,comunica pontf/fcla, .. ,..., ,..... , • .,.-'ffl t.Nh 1tl.Alm y,H;,,.. M..D'~.•t'"- c1 di passavo le mie giornate ogni =~~=:aat?r::er~~~ ~~a:,!t~ ~,:;tr::;!%:e:zou e:cr:,;f! ~~ daluc!~ ~~ t ede!~::i,g:J ~~ ~ 4 •"""·" ·· 1 i..i.f'td.,u,1> ~"°f••,....,. ~~ P::: inch/ ~~~~ o ~~~ volta che Mt fid non mi per- Jn, dalle OTfgfnl (secolo vame-nte rhJoludonart, .1pecfal- principiando col rif iutare l'c a e- ('...,.. ';, .... -r.f'~.;;ç ,r.::.; """'· • ~~f! \i:a ~ ::at:r: ;:i!~i ~et~~; r~ f~ ~~~~~ : 1?!:i;:~; :: ) :::t:rc;:n:ntu":t~1:i~1~:~ ::i,:':o~io~rr;r ri~~u:n:·r~; :~.,~~1:i'"ukl.~ V>~:/e:i':m!~~:~ :: T O M E p k E .\i 11::~ . sorprese che non nol di sag- Casino>, dove si ballava dalla della nostra cultura nelle .tecon• Dlodatt U mmtar e Carlo Giuliani e Irregolare > e e Incongruente>. g:ezza, Correr le dletro, dllsert.are mattin a alla sera. I primi giorni :: d~:lo ~ ,;!~~~1:!oris1a:~ i~u.m::!cotrJ:~o J!~ff: 1~ ~:en: st :,.~z~tai,':" ':ua:: ~ ~~~ Suo.ii!ieEditiuntn1KhicdcAf!k\,&:dOMte,uJl!l.blk quel luogo cosl pieno d1 lei, di lo spettacolo, per me nuovlm - deJla monumentale e EncucJo~- st, primo /r4 tuttt per . acutez- provocato dal tipografi venezla- l'..tR N, ot..·r,-w,~~• DIODArt NO/JL t LUC,t,.vpu. cui avevo bevuto ll !11tro, per mo, del due sessl che con tant a dJe> di Dlderot e D'Alem~t , Z4 e dottrina il padre Glooa.n nf che non potevano rassegnar- ;~•t',!,. cosl dire, era per me la sola leggerezza s1 mescol: vanoerrl :tr:~c~~e ~:Tt a::n~n: 1 ~:s; :i:~i::a~:a~I~~ Éfu~~; ~:,. e~r sorgere pertcolotf con- ~ '•. ~~~~dl ~ug::~:~:~ n~~ ~:~ ~ "e~l~~: :'1narinlt; cl 1716 ctoi a ridosso dell'edltW- fl Dlodatf , che JJOf.tedeva una Pure fl padre Man.d e gU al- turalmente, seatiendola, lo ncin malinconia. Vedevo ln og:nlfan- ne or101nale che ft pubbHeò a cultura va.sta e aggiornata e cM hi reJlglosf .tl ritirarono In buon pensassi clie a commettere la clulla Astrld e ml doleva di Parigt dal 1751 al 1772. cono.tceva lo apagnoJo, l'lng~,e ordlhe. Il Man.tl aveva ot4 PTe- ') mia ultima foWa. tutte. Ma poi ml c1 abituai e 1 ventotto voluml deUa rutam- e il Jrancue, fu U dfrettore e parato le note del quinto e se- Un paese m'incantò , un altro tinll per trovarci Il mlo dlver- ftoo'~bt~:i/oJ!:f:":!'er: ~: ;:n~~n~!t '!f~= •t~ ~ 1 ~~~: ': ~~~"d ez'f·~erJ::{'co!/';~'J:;e~ ml tol!ie l'incanto. Due setti - tlmento anch'io . E fu cosl che rlcB dello Tfpogra/ta. Lucchue ro tipografico coadiuvato da mae- dopo t primi i ette wlumt com- mane dopo che ero in Riviera una ragazzina dag:Uoc.chi verdi allutfta tn un ,alone della BI- stronze lucchut CO$lcome luc- P4r.sJ con l'lrn:Hcazlone di Lucca la mla caldana si quietò. ml aiutò non poco a liberarmi bUoteca Governativa l'antlca Il- cheri /W'ono I dtaegnatorl, Oli e fl nome di DlodaU, I succesrivf E' inutil e aggiungere che 11 da quelli d1 Astrtd, che eran o brffla det monaci di Santa Ma- lncl3ori e t rilegatori; dt fabbri- u.sctrono come allo macchia, on- corag:gto di troncare quella con. soltanto turch ini. Chiodo scac• ri4 Ner4, dalla dlrettrice dott, cazlone locale la car'4 e lucçhe!e che se ugualmente curatt nel te- t 1' suetudlne amoron, ormai spae- eia chiodo, dice 11 proverbio. BlenB Amico Monett che ha cu- la ,teua /utlone det carattm. ,to e nella .stampa. f· sata e agonizzante, non potevo Sebbene certi rimedi non tac-- rato con prectrione e lnteUfgenu E' certo fhe dal punto di vi- Lata teme:'~ e,4 ormai •ca~ ) . , ,.,. A t, U e ~ U t, ~ ~ averlo che lo. L'adorablle Mt.rl<i etano che sprorondarcl sempre oni:C :i~re,~i1eur::::;:~ a ;;::c:~n::,::: t~c:l';,,.::U~~ ~ maf a~to llaliloi~a~tfo'e , •,":. Ch:'.-'".V i~çr.-. 1 Gi v ,l'.,r.< Jmprin,eç, , avrebbe continuato a tannl più 1n quell'inferno da cui~ Lucca non t prit>Cl d' altre pa- un Impegno Importante, il che dava Il via ad un4 nuova fm- .• . J sortrtre senza fine. La vedo lmposslblle ascendere alla beatl- O'ine tmportantt, ma quella de- può giiutt/lcare l 'a.uen.ao e la r,re,a l4 .ttampa della e Bfblfo• M- ° C <. l \' 1 1 I .., ,1-; ancora .s ian 1 miei passi, men- tudlne, che sl trova descritto dfcat4 aUG mtampa deU'c En- aucceasfo4 re,tatenza alla .tcomu- teca teatrale Italiana> che or- * " ' • " "" t -1 • 1a fil t mi ~ tanavo per sempre nell'Etfca di Spinoza· capitolo cycloptcUe» multa di usere let• nlca ponttfida. ricchi di un ,uo e tra!tato di ..__ """ • ~ •• '• ~ ....a re a on i • atreztonl > ta con attenzione. Fu aublto /Ornl4ta una società 1raf~turgta. >. N 1 ,el tomo Prlm 1 ° 1 Frontespizio del primo Tolwne dell'c En01fllopéd.le > in geguitotlad~a !eU~ 1 ::; • VINCENZO CABDARELLI n kco?o stato ollgarchleo op- di aziontatt e U prezzo di ab- ..i a.., opera eg accomuna esaaperan , pone~ per ,ua natura ui più bonamento all'opera tienne JU- Dfd-flrote Il D'.Alembert neUo ma opera a atamP4 mcita a la Hbrerfa del duca Carlo Lu- stando un po' nascosta, col taz- M vigile i,rudemo alla pe:Utrano- .1ato fn due zecchlnf a volume ,teno entu.tla.stlco uludlztò tù/1- Lucca, nel maggio del 1477, dal dovico di BOTbone zoletto agli occhi, tra le per- "'T' ;i: deU:u:iC: ~:\7e~~:tAc~~; ~i'::i~ °.J:"tff:St~=~~ ~-:e':~ :ù~.:!e;,:':';. lu~ ed eterno ~re';! ~~S:!""M:7:'eo~e \:~':,; ra~on 41 :!~ ':1/l:~~ n~'"c:: siane socchluseal~~& ~:~e~ A proposito Mlla cAntho - "::!eralme1Ìte , tudiO.ta anclie ta deJ primo volume .tt conta- A.I teatro fl volftiro nobile htc- cértamente 4 ,~ z 4 priorità <kl- tuehe dello ,tampatore Vlncen- stra di Osped • bo di ei lo"1/ o/ Botteghe o.scure > il :e O cU erudtztone ptuttoSto ar- vano già settecento abbonati che, cheae al.lflvadato deJ resto t}(Jrfl! l 'lmpre.ta SI tratta di una Ya• u, Brudraght fra eut le not1elle l'ultimo ricord o che ser 1 New York Times ha Mdtcato retrata vernat>Cl lo città non stando a quel che scrtoe Salva- opere, co.1I come ff era cimenta- rls,tma edlzfone del e TriOn/1, deJ Molta e del Bandella e opere Ecco dunque in che modo si un lungo articolo .sUQU&crit – lmmerrio/: delle .tue origini pre- tore Bongt (S. B, e L'Enctclope- to nel ca~po della lirica e ,n del Petrarc4 dampala con bel df Lorenzino de' Medlct, df Ao- perse, sfumò in via&:'tlO, come tori ftalumi J!Tt.!entatf in vedente-mente mercantUl. NobU- dia In Lucca » In e Archivto Sto- quello dell architettura dl.segnan-caratteri fn cui le angoto.tltà del nlo Paleario, cfel Guarino, del in viaggio era nata , la mia in- lingua inglese .so/len,,.ando– tA gtudtzfos4con ofctno una bor• rlco Italiano 1o, serie 111, t do I progettl del "'4 rd tno della gotico appaiono gllJ.attenuate da Pontano. dimentlcabUe avventura con la ai partfcola.rmente .su e La ghe.tta. tmpegnatf.ulm4 net trai/I- XVlll), aareb~o raddoppiati villf a;,-rz.o!:;,a Collodt e dt un una ptu rlpoaata a"rmonfa di U- Ma fl Settecento fu anche per scandlna.va . Ma. non bisogna ca.sa . ri muove > di Guglfel - ~ e~r!zer::i ~~ lonta• f::fne<:he l'edlzfone giungeu~ a tea ro ucc :· • • :!a :~,i:, es;:;:::r l ;~ e,i! ~or::,ra¾'4c,::c~M:!e,.~t,e«tC: credere che &equ~n~:clu - mo Petront edita ultima • La ,o,-vegll4nza.4ell'atttoftà U- La ,tampa ruultò soddta/a.cen- N~ all'Interessante mQ$tra daUa Palattn~ di Parma (l'al- ffbrt ragfl'iume un altiulmo in • SIQne &l P0tes;, perv tam ~ mente in Ita lia nella coUe- 1::Jt~Jj/;lt,U:O,J:'::~c=~ 1 :::~ ~p;,!~ui:.Jt1'7';~!!':·q:C~ir:c:~ ~~~':a~. 1 :n::~:r etbe~~~ ';: !'A~1:: :O~it~ 4 z:i~ ::z: dfce. FELICE DEL BECC.utO :~b~~~~ CC:O~e':aupure:1la ::::r> cdf~~~:~ italia - dluuato da un Vlcarto VescovHe all'Ol/l do df Gluriadfztone cha mo.ttrò,nell'eaplfcare le .t~ man– rioni, una lodevole tolleranza, tanto che nel 1761, discutendo– li fn Senato un'edizione del Da• cameTon.e u.tcfta qua,t alla mac• chla, Il Corulgllo Genera~ del– la BepubbUca ti trooò coatretto 4 rimprowrare a detto 0/flnO per la facilitò con cui concede– va i penne.sai di ,tamp4 e J)er Il /atto df passa r sopra a frregolo– rità co.sl gravt "DlO FERMERA' QlJELLA GlOlA lHE ll AVEVA PROMESSA ,, La nstampa deU'c~ncyclo~– dfe » /u fdeata appunto da un 11obtleluccheU, che I cronUU e '111 storici locali de/inUcono di ,outo e .1plrtto btzxrro >, tra– ,curando cU oaseroare quanto et /o,se fn lui dl aggiornato TUpet– to at tempi altrot1e,,ormat ma• turi per una profonda revtnone LEON PAUL FARGUE HA SOGNATO L SALVEZZA Pochissimi hanno avuto come lni una sensazione così netta e reale del- 1' "impero dei morti,, in un misterioso coll9quio di anima ad anima dello ,octetà umana, e quanto E' VICmo il terro anniversario della perctò di moderno e di contra- morte d.1 Léon-Paul Fargue. I suol atante col auo piccolo amblen- numerosi amici ed 1 e vrals Parl- te Fu que,to nobile Ottat!lano slens > si apprestano ·a rinnovare ::i~t~ '!!a1i~~':!,':~z!~~~':: U commosso ricordo dell'uomo che è v18- tl4 la parentela con la pili elet• suto tra 1 e fantasmi > di una esistenza ta nobiltà della Spagna straordinaria., sconfinata nell'immenso: le:t!-,!~r-ma:'°:':,,!~ ~~::11~ Ho tanto sognato, ho tanto sognato avvtata, 4 quanto pare ,aggtaZ,:più c:U questo mondo. [che non mt se11to ;:;::,teJ.e, n:~;~f°Jf J o:!S: e ;!.. E riapriranno il bel volume del e Poè– ~ta vt::'"'4~!. dl//tu0 coahi• mes > che GaWmard ha presentato in pre– . Dalla ,ua piccola Lucca, do- gevole edizione tre anni prima della. scom – tire rtveatl, otooonlulmo, alte ca- parsa del poeta.: lo riapriranno per rltro– rtche e dOve un amore contrBSta- vare 11 mondo merav lglloso di Léon•Paul, t.o per una ragazuJ di umile con- 11 mondo e a.l cui termine non ci sono cose didone ozi fece più ·che mat pe- serie, né un e rendez-vous d'atfalres >, né ,are queU'angiutta dt oedute, U un biglietto dl banca , ~ un sentimento, Dlodatt aentl la neceultà di di/• ma un fa.ntasma >. Lo riapriranno per tro– !f:~~ ::rz: =[~ica~~ varvi non una poesia squillante o concet- ~rtea~~ ,:ieot;!~ ~a;'ren":!'if =~ u:.~u:ia una VC:~P:~u~~~u~~:a. il U c;t concttta4fnl che, ~ amore del• chiamo dei morti nella notte, che s'innalza l'utile, ri ' untfva tentata 41 su- dai poemi fra.gW e perfetti, rigati da una. puare aecolart pregtudùt a dt lacrima leggera ...> (A. VendOme). :-,:; ::::o :::'na":rv:fri;!~ E dimenticheranno, forse, il e pleton >, Gfd. nel l7S6 a Dfod.att datl4 11 parlatore, lo scrittore per non ricordare alle ,tampe neUci tipografia dt che il poeta, l'uomo che ha definlto la. poe– Vlncenzo Glunttnt 14 prima oaz- sia e questa. vita di soccorso in cui s1 im– r.etta pubblicata a LuccB: il para a.d evadere da.I reale per ritornarvi e GIOrnale Endclopedtco di Lfe- 1n forza e far lo prigioniero> . gt tTadott.o In lingua 1t.alklna oon Fargu e era ftgllo d'un ceramista: da suo ;,~~~h,:gtu~~ 1 ~i':att':t padre apprese l'art.e della. rifinitura. mi- to le Vl!atldi -un e tgnoto cBva• nuzlosa del verso, del cesello accurato . E lkre » a,ricurava che e 14 gran- vi sl votò come ad una religione: de ~rcB > che del giornale en- e Il modo migliore di giungere & Dio è etcropedfco at:irebbe Indubbia• di far bene clO che sl fa.. Quelli che si oc· mente fatto l'Italia, e amentirlJ. cupano sempre di Lui ml tanno pensare :=t= ';':::!/e' g~ ad operai che chiedono incessantemente l'Italia ormai più non ,14 che di parlare al loro padrone. Durante questo una 1nuttle depcnitarl4 ctel mo- tempo, 11lavoro sta fermo> . nu.mentt del ,uot antichi, e fa- Era in perenne ricerca. di espressioni orl– rt conoacere che unlversalme-n• ginall , perfette: e la ricc hezza del dizio– te fra noi tnve ancora Il bel oe• narlo francese non g:11bastava più: mo– nlo delle scienze e del~ arti oo- della.va parole nuove con una veòa lne– lendo essa saper tutt.o quello sauri bile intessendo ·veri poemi musicali eh.e .tu.ecede nel mondo sciffl U• dl una 11'.mpJdaarmonia . 11 ~: ~ MZfonalltmo auggtrUo La sua. fu l'epoca del Claudel, del Valéry, dal vivo daftùrio di un'unttà cul- deg:11Apollina lre:. eppure da tutti .ell sl turale europea tn cui l'Italia a- staCGòcol suo stile ln1m.ltablle e con la sua vrebbe dovuto per con.sensosto• fantasia llllmltat:a , sottraendosi ad ogni rlco occupare un ruolo di pri - schema tismo di scuola, isolandosi ln una :1~ ;::;::a;,!';• e:::! --;;J ,!: splendida. solitudine nella quale domina da eco di mpoata alle cwer•. inoontrasta.t.o. Le grandi tragedie del mon– a:IOntdel J)(ldre Bouhour.t e def do - la guerra. soprattutto - non lo han– .tuof compabiottl, mci ~ ,econdo no toccato . Far g:ue ne è uscito senza segni, noi una manifestazione aasat .ti• con la sua anima limpida di bimbo e di gnl/f.caUva, tenuto conto che' sognatore; la sua. poesia, forse, non ne ha quella voce risuonò I.solata nel risentito che in quel ricorrere continuo ~~fu~hr::i;:lo's~c~;:t::t al ricordo amorevole di un fellce periodo la cultura nazionale. , della storia: il periodo di Montmart re e Lo , te.uo motfvo che suggerl di Montparnasse , di Verlaine, di Jammes, al Diodati la zetter4 lntroduttt- di Jacob: e Arrivederci, Jammes , arriv e– va al giornale df Lkgt, giornale dercl , amico mio. E se dobbiamo rivederci. che "Plerre Roiuuoiu: aveva /on- voaUo ritrovart i come t'ho conosciuto ... >. dato In q~I medulmo anno 1756, E scriveva anch e, parlando del passato: torna con maggior t!lvaeltè d,t ac- e Oggi, non ml resta che lui... > E, poco ~;:,' 1 ,:f:! 4 :'~~=i:~ 0 J.!t dopo: e Tutto c10 che volete per un' ora :;:/~i'i!~~ e~•·Ja::!;~~ «::lopre~ ~~!u >~~li :::i~l s~~ie'!r':e~1!.1d;l~~~~ cede certi punti df vtata: che fu- e dell'odor e d'un a. minestra par igina che rono cari a Lamartine . usciva, la sera. del 9 febbra io 1928 , dal nu- L'entlUfa.tmo dell'uomo verso mero 14 della strada. dl Dunk erque, od.ore le idee IUumlntatfche trovavci uno che s'avvolg eva attorno ad un 'alga. mu– ~~~ :ffez!:~°ctcff/° aualo m'::: sleale caduta dal quarto plano della casa da .1enthnmitole. Escluso, per U di fron te ... >. ,uo e turpe » matrtmonto, da Potrebbe !ar sorri dere: eppur e Fargue e tutti. glt o/fitti cU h.Onore e di a.veva Il grand e dono di capire te piccole utile», dtaeredato e perfino Pri- cose. di coglierne la. bellezza. nascosta., di voto degll aumenti dal padre, U sentirle palpita re di una. vita misteriosa Dlodatl traf/ormò la .tua attl v1tà che sa ad un tempo dell'inf ant ile e del ~1:;{:n;,.~}i:,~ ,:~ ~tùrato in at- divino:' ' Due anni dopo Clwre inlzklt.o e CiO che ml irr ita ln D'Annu nzio, in la traduzione ,e 14 pubblicazione Barr ès ed in altrl c -bellA.tres :t 1n lettere, i del glOrnale di Llegf, realizzò la qua ll pur hanno meritl innega bili, è che ardlmento.ta fdea della rUtampa non possono anon ta.narsl dal lusso. .. dal deil'c Enc11cloptdk >, pure pen- lusso dell'anima , dal lusso lirico. Essi non sandalo come una .concl!la.zlOne sono capaci a lavorare con p,oche cose... {;~ J;~:~s:': ie !e!~ 1 ~: u~ :: Non riescono a costruire su un fondo mo– la nostr 4 cultura che aveva una desto... Non viaggia no che In prima cla-sse... iua li nea eta , egulre, anche con- E non si accorgon o che si possono fare ml– sentendo con entu.tta.smo all'fn- ra coll con tante piccole cose, col mediocre, derogabile procuso df rinnova- con l'anonimo. Essi dimostrano di non se.– mento. pere che l ragazz i fanno viaggi a.vventu – ai:'~ :ta ~n° ft~:t!' i, !': cJ:e rl; rosi in una piccola cassa, giocano alla fer– provvedette a corredarla di note rovla con una bobina, costruiscono un • lM 1kuo C011J,pUO o Jece molino con una. noce vuota, e sognano su queste semplice cose 1 più bel poemi>: In queste parole c'è tutto Fargue: che delle minim e cose ha sentito la semplice poesia, e le ha cantate 1n uno stato dl smarrita esaltazione 1n cul vive tutto il suo cuore di romantico bambino, innamo • rato di ogni istante e dl ognt gesto, anche il più m.13erevole. c Menusler du verbe> l'hanno dert.n1to: cesellatore accurato dl descrizioni dal ma– gici effei.ti, Intessute di nulla eppure vive e polpose: e Alcuni !an segno di tace re, con un che, alla. fine del tempi, raccoglie le sue creature, come un pastore 11 suo gregge di– sperso . Dlo e s'avvi cina e prende la. forma. rotond a di un tunnel> , E saliamo verso l& luce. Quaile? Qui, Far gue tace: è il' suo tragico silenzio. In una visione confusa scorge le singole coscienze come ¼nehlottJte da wta specie d.1 006Clenza univ ersa le, l'entrata nell'eternità a spese del tempo, la.conda.nna ·di ogni forma. e di ogni personalità: un an– nullamento completo. Epp ure anche di questo non è sicuro: Aetèrnmmemorimpatris Dopo, riman e per .sempre, .sospeso nella mia mente e colmo dt dolor6, Dilavato, indurito di salsedtne ed inacidito, come una ragnatela tt.! a 'in-una c'tlnJjna, Un velo di lacrtme sempre pronto a stendersi .tui miei Occhi. . Non oso più muovere la. guancia; il più pfccolo, inconsapevole , movimento nerVO.to. Si risolve in lacrime . [U più legoero tfc Se dimentico per u,n istante il mto dolor e, D'improvviso , in mezzo ad un vial e, nel respiro degli a.lbert, Nell'intrigo delle strade, nell'angoscia delle ataztonl, Al braccio d'un vecchio amico che parla con dolcezza, O in un lam ento lontano, Al richiamo d'u n fischio ..• O hi un odore di cucfna, una sera. Che ricorda un sil enzio d'altri tempi a tavola .., Trascinato dalla :Più pfccola cosa o toccato come d'un colpo &ecco dal dito di Dto .tttlla mia cenere , Essa.r isuscitai E sfodera l'arma! E mi tra.ftgge con un colpo mortale nato . Co.sl forte che la •cata..strofe fa scoppiare .il tu nnel; [ctall'tn vl.dbile ,battaglia , Cosi pesante che la lama si intride in wi mare fermo, Cosi alto che il vulcano lancia il suo cuore tra le .steUe. T'avrò dunq ue lasciato partire senza nulla renderti Df tutto ciò che dt te hai mt.!so nel mio cuore! E ti avevo ab~ndonato, e tu m 'hai abbandonato , Ed è stata necessaria Questa. nott e d'estate perchè fo comprend&si ... .{'ietàl Ed ~o che volevo ... Non ho saputo ..• Perdono , in ginocchto , perdono! Che io possa infine anni entarmi, JJOVero mucchio d 'o.s.sa . che si #OM:La., ohi , s,overo • sacco d'uterutlt dt cu:i la vita .si sbarazza, con una. spallata , in un angolo•.• Ahi io vi vedo, mi ei cari. Padr e mio, tl vedo•.•Ti vedrò per sempre .ttt.!o .sul tuo letto , Gius to e puro davanti al Signore, come al tempo della t ua giovinezza , §aggto come la barca ancorat a. nel port o, le vele fmbrogUate, t /a nali spenti, Col t uo sorr iso misterio so, chiuso, stagliato per .sempre, fiero Ml tuo segreto, Ineb 6r iato dall 'odore dei ceri che sa di mar tirio , [soll evato di tutta kt tua. fatica , Con l fi ori che per te erano .stati coltt .tulla terra?.za; M entre una canzone di povero pfangeM sopra. il tétto del laborato r i in un cortile , Ed 'il rumor e del passi al/r ett att si urtava. e .si ing annava da ogni parte. Ed t tamburi della Mort e apr iva.no e chiudevano le JJOrtel O Vi~ , las~tamt ~icade~e. abbando~a le ·mie ~ nfl Tu vedi che non set più tu! E' il tuo rtcorcto che mi sorr eggei LEON-PAUL FARGU E <tra.d. di G. Visentin > lungo pallldo dito , su lnvislblll labbra. Questo e gia.llo >, dall'aria di sap iente, sem• bra. ascoltare da lungo tempo i segre ti del– la. te1Ta. un altro. col suo casco bian co ro– derato di sughero, pare un esplorato re e se ne va. tutto solo nelle gra ndi ombr e. I loro piccoli forma.no come delle bolle sui grandi piedi neri degli alberi. I vecchi sl caccia no sotto 11 loro rotondo berretto da. notte e fanno labbrone. Ma delle giovani lattughe , Increspate di chiaro , ap rono doJ. cemente l loro lunghi ombrelli d'avorio e dormono in pied i, in attesa>. <e Un complot de cha mpl.gnons >) Nel suo viaggio lncanta.to negli e éspaces lmag:lnalres > Fa rgue scopre affasc inato la. vita lnvlslblle del mondo: Il grande miste ro che noi non vedremo mal, o, meglio, che non vedremo più perchè solo il nostro cuore di bimbi poteva svelarlo. E in tutto questo c'è pur anche una. fllosofla. e à sa façon >: al di ·là di queste rrast crlstalllne, di questo artouarsi d'immagini nuove ed lna.ttese sentiamo la profonda verità dl una visione aperta dell'universale, dl una domanda alla. quale purtroppo Fargue non sa dare che una triste risposta: e Non c'è altro da fare che attendere>. Perc hè tutto muore : e Ciò che si ama finisce sempre per decldersl a In.sciarci. SI resta soli. Tutto ha per termine la soU– tudlne >. E bisogna allor a dare un senso a queste morte. Ecco in ( Vulturne > Dio nell'angosc iosa. incertezza. del suo pensiero inde tlnlto egli cerca una via di scampo al– l'a.nnientamento : qualcosa che dia. un filo dl speranza: Tutto sarà consuma to, tut to .sarà perdona to, . La PUJl.izione .1arà ri nverd ita e la /ore.sta [novella, E Joue un gtorno, per dei nuovi amfc i, Dto f ermer à Quella gioia che et aveva. [pr omessa. (e Sous la. lampe >) Ma non trov a. ima via, la via: e ritorn a allora, forse un po' sconsolato, alle piccole . cose, al suol melanconi ci ricordi : e Non chiedo altro che di resta re sotto la mia pietra , nella mia. vecchia. casa, nella mia cucina , col ricordo dl mlo padr e che è morto>. Col ricordo che è la vita della. morte. Per Fa rgue, questo non è un gloco di pa– role, ma una profonda verità. Perc hé e i morti non sentono più Dio dir loro che vivono; e allora dubitano d1 se stess i e si lascia no andar e: muoiono d"un attacco di scetticismo> . E bisogna allora non lascla.rli, farll ri– sorgere dalla. notte della loro condanna , offrir loro 11ricordo, che è come l'à ncora di attracco ad una seconda vita. Donare tutto noi stessi al morti perchè non siano veramente morti. Fantasmi del passato çbe U giorno tur - iblioteca Gino Bianco binoeo cancella ... Per questo, Far rue è 11 poeta. della sera.: nell'incerto chiarore del giorno morente le sue favole acquistano consistenza. e Tempo di mistero>: le prim e luci trèmolano nella. pianura, un canto sl perde lontano: e 11 cuore, questo povero cuore gonfio dl sog nJ, sente ll soffio di una. trepida melanconie& speranza: e Ab I Vorrei stri.Dgere al ml.o petto tutt.1 1 ricordi per offrirteli, Ma sono lontani come del segnali. Seg:nall della •sera con la loro mln&cclosa dolcezza... Fana li del treni e del b&ttelU, dallo sguardo eterna– mente triste ... Segnali d'amore, teneri e dellcat i come dei cuori alla finestra ... Se– gnali del cielo, come del fiori in un campo d'ombra>. E tut to sl anima: dagU anditi tenebrosi i morti avanza.no In silenzio: è bello sen· tire 1 loro J)QSSifelpat.1 nel buio. E ogni sprazzo di luce, ognt suono &mal'I'lto è come un messaggio dell'ete ~nità: e Una. barca cariça, ar riva nell'ombra da cui le cappe vlt.ree delle medwe salgono obliquamente ed affiorano come 1 primi segni della. notte çafda. Del alngoJart passan ti sorgono come tan a tasmL .. con una oscura dolcezza. Delle for– me lente 81 strappano da.I suolo e si sta– gliano nel vuoto, come piante d&lle larghe foglie. Le ombre d'un'ora di debolezza sfi– lano su questa sponda su cut sl rifugiano la. mu..slc& ed U pensiero che vengono dag:11 anni della. giovinezza . Da.vanti alla villa, nel giardino nero una volta cosl chiaro, un passo, oh, quanto conosciuto!, risveglia le rose morte >. Il passo - 11 passo della mamme. morta - ea-11lo sente come una te.,timonianza di vita . . I ricordi sono tutto, per Fargue. Della loro sotti le tristezza e8'11intesse un intero libro: e Sous la la.mpe >. Nel cuore della. notte, steso sul letto, evoca attorno a sé 1 suoi cari scomparsi. Tutto 11 suo es.sere è teso 1n uno sforzo sovrumano: e Ecco, tutte le mie forze sono raçcolte per attenderlo , sto tentando perdutamente il mistero, forza.ndo l& notte che vorrebbe riposare, sgranando gli occhi cU fronte alla morte per imma ginare come potevano es– sere la sua seria. f!g:ura , U suo abito col col– letto, la cra vatta ed 11 cappello dell 'epoca., 11 suo sguardo teso al lavoro , e la sua pa– rola che ho conosciuto quand 'era triste e quando ogni speranza era ormai perdu ta >. E qualche volta. g:11 pare dl essere riuscito a richiamar e presso di sè 11fantasma del padre: e Papà.I. .. Ascolta!. ..>. Poi, una frase .sconsola.ta : e Troppo ta rdi! > Oppure s'il– lude cU cogliere un sussurro nel silenzio: e Ricordati ...> Ma è un attimo: e La. notte s'è richiusa ...>. E pur tuttavia s'è stabillto un legame con colui che non c'è più, e dal cuore sl puO ora scacçlare l'arranno di una se– conda. mor te che a.vrebbe anni enta to lo scomp arso se nessuno più si fosse occup ato dl lui. Per questo delicato senso d'a.more, per questo imm enso desiderio di tr ionfare sul– l'oblio, per questo canto semplice ed ac– cora to di un ricor do che non puO svanire si è, potuto scrivere - rlfere ndosl ad e Ae– ter nae Memor ,l.ae Patrls > - che dalla penn a di Farg:ue è nato 11 più bel poema sull'amore filiale che mal sia sta to scritto in lingua francese. n giudizio non è arr!schiato : pochiss imi hanno avuto , come Fa rg:ue, una sensazione cosl netta e rea le dell'c impero del mor– ti>: poohlsslml banno avuto la facoltà dl poter come lul e spaz iare nell'immenso>: di vivere cosl, tra. la folla. di quelli che oggi sono e fantasmi>, in un misterioso colloquio di anima. ad a.nimn, tresco come un lncontro con gll amlcl di ogni giorno . Per questo Parg:ue non sarà dimenticato: perchè, anc he se nelle piccole cose egli sl è smarrito fino a perdere di vista li e tutto> , ogni suo verso è tuttavia. un'arter mazione di fede In una gioiosa sopravvi venza. Senza di che, Fargue , venditore d'ombre, non vi– vrebbe che per la grazia, pur anch'essa so– vrunlana , di un purlsslmo canto d'amore. GIOVANNI VISENTIN (Coxtinua da pag, 1) ralUbllmente le tue Idee a qual– ala&t rlguardO alano Sl!mpre le plil.progreuiste posalblll,In ma– niera. da essere Sl!mpre protet– to e cl& non offrlre mal a neuuno n minimo applg:Uo per ridere di te come .tlll..&teo CO· me vecchio rea.zlona.rloo come uomo d'artari dalla mentalità spaventoMmente ristretta? » E. versandosi una meua- coppa dl Borgogna spumante, la au.a raf– flnata bevanda tavarlta, Gay– lord Babbltt mt rla:ponde con franchezza: eE' Rmplle1&81mo. Prem:Ua– mo, per eaemplo, la politica. Ogni qual volta ml tocca. sce– gliere fra due Idee pollUche, scelgo sempre quella delle due che è più e avani.ata •· Se so– no entrambe avanzate, al che non ml è dato di sug l.lere, al– lora teno quanto e The Na– tlon » e e New Republlc » ne dicono. E per quanto rlguàrda U campo dfl.ll' arte e del seao - sai, l'arte, 11 sesso, quella roba li - beh, t.alVOII.$ le m.e Idee sono oosl avanzate cbe lo ste&so tttmo della mia au– dacia». Se U Memoria} Hall rappre.– Sl!nta uno degli 1ndlzl per com– prendere la nuova dlretUva della Babblr.terla, un'altra chia– ve ci è data dalla mutata !un– zione de cThe New Yorker>. Esso non offre più sUmoU se– lea:lonatl per una rlst.ret.ta cer– chia d1 ra(tlnaU: ora è una groa.sa. Impresa, con pubblicità 1n grande e torte tiratura. E' divenuto la rivista preferita d1 Oaylord Babbltt, cosl come quella preferita di Oeorge Bab– bitt. era 11 BolletUno della Ca– men. di Commercio. La algno– ra Babbltt vt dirà ora: e L'al– tro giorno ho Incontrato il plQ: caratterta:Ucamente t.ra.dlztonale degli autiaU d1 plaua; era lm– pa.gabUe: d!cev& le cose più bla:Sarredel monda». Coal l'at– teggiamento del e New Yorter > è alato adottato da quelle stea– ae penone per prendenl beUe delle quali la rlvillta era sta– ta orlgtnarlamente creata. Es– aa non ha cambiato 1l auo U• po di umorlsmo e 11 suo aWe, ma è la società che è cambia– ta; è Il ftl18teo che h& cam– biato muchera. BsamlnJamo ora, rlspeWva– mente, !'a.spetto poUUcoe l'a– apetto let.terar1o della nuova Babbltteria. Ved.lamo prima la poUtlCL Per meglio precisare la questlo– ne, citerò da un recente ar• Ucolo d1 Robert Bendiner, con– direttore di e The Natlon > e ben noto progresslata: e Su HO millonl d1 americani, almeno 139.500.000, a sentir lo."O, so– no pro,iresslstl., Il termine e pro– g:reaalata > euendo ormai dive– nuto prea'a poco slnonlmo di vtrtuoeo, one.sto. umano e pro– t.ettore degli anlmall. E' raro U cittadino che a'lnduca. a di· re: e Certo, sono conaervatore. B con ciò?». B quatsla.sl ame. ricano preferirebbe cadere stec– chJt.o piuttosto che proclamarsi reaztonarlo. Pertlno ll · senatore Tart al dichiara pros:N:SS1.sta.Babbltt Senior era repubblicano; Bab– bltt Jtmior u. che e f& ftno 1o andare a sinistra . e Se c'è una coaa.· cbe ml sta a cuore ~ U Prog:ressQ. 8e volete sapere la ml& opinione, quell1 che par– lano di lene e di ordine non sono che un branco di reut e d1 ex. La democraata. politi.ca. a. auo modo funalona. Ma c'! qualcos'altro clie v01 conserva– tori dlmenUcate. E sapete eo,;•~? La democruia , economica I La democraala economica: ecco U numero vincente alla. lotteria soclolog:te& d1 4oman1. Come dice bene la mia preferita tra le po.ete.,se son.stJcat.e, Dorotby Parker : " Non p!Q. Io, ma NOl"l>, ne non è già dl passarsela be– ne, ma d1 IJ 'a.8met.te.re In buon, condizioni queato compleao al– la nuova generazione. Solo la conSl!rvazlone di questo reta,. ilo morale dell'OcC'.dente Pilo fermare ll !a.scl.smoatallnl..&ta t Impedire la rtna.sclta di queJfa sciamo hlUerlano contro cU1 h nostra generazione ha combat– tuto la seconda g:uern. mon– diale. Porse che l'accento poe:to dal. l'umanesimo aulla perte&lone d! lndMdul dotati di gra.ndl JlOI.. sJbllltà creaUve suona troppr arl.stocrauco per un'epoca d formicai? Porae è proprio coa· che dovrebbe suonare. Non ab– biamo bl.qno di un e secolo dell'uomo comune»; lo abbia– mo g:là. avuto e ha prodotto ! 'uomo p!O:comune, l'uomo-u. nltà-della-musa. lmperaonalt lrrespon&abUe,privo di rad.le ... QueJlo di cui abbia.mo blaoino, e che un'educazione umani.u . ca non utllltarta favorirà. è U seçolo dell'lndlvtduo, un aecolo che non traa rorm.t pJù: g:11 In– dividui 1n maaae, ma ,le m~ 1n Individui, Cla.8cuno dei qua: dotato di pcrsonalltà e di seDI( di respo taabW tà ,. cla.scuno dtJ quali rornJto del sent.J.mento ~ auol doveri morali a 6ilanc1ar , I SUOI dlrlttl ma te:rtall. ll le • colo dell'uomo comune Slin l• fica un aecolo di flllstell:mo aterlle e tirannico, che si tzalL d1 tnlatesmo di destra o di d-– nlst.ra , di quello del Colonello Bllmp o del Compagno Bllmp Un secolo che tornl all'Ideai, umanl..&Uco dell'uomo deve te– nersi ugualmente lontano da George Babblt.t. e da 01t.)'lord Babblt.t. Il radlcallsmo e la rivolta nor sono meno pregevoli del con. ti~~ ~o ~~~~è ~ &torture socia li, ma non amc più pregevoli quando li loro af!erma.rsi accentua, anaic bt correggere, tall atorture. Nti paasato, quando la società a! abbandonava troppo al laada ! correre , U rumottgglue de tuono a slnlatra era un efifca. ce correttivo per le 1ngtustJ.&1e soctall . Ma oggi che 11 mondo è aftlltto da troppo faaelamo , :stallnl.smo, la &1n1atta. acoen. tua, non corregge, le storturt della società, e ctb perchè Li società è cambiata. Nell'epoca. vlW>r1ana, la cJ. viltà sapeva di chiuao e d etantlo: conservatortmno nell: forma.pegstore. Era notoeo avt re solo la legge e la tradl81on e era salutare e utile che poresi, e quadri ermetici e 8Un'ealiat. ecuoteaRro quella placida real · tà con un'arte da Incubo. Era salutare e uWe che 1Jiovan1 rl· belli venissero a pumecchlatt. la Vecchia rtollda civiltà tm • pettlta. neU& S11& cam.Jcla 1na. m1data; l'en!ant terrlble le"1 rà veramente a qualche ~ Osi1 tutto U mondo è e ttr • rible >. Tutto 1l mondo ~ di– ventato un dipinto surrealista. Quello che sconcertava nella prima pittura aurreaJ.1.sta erano quelle gambe e braccia stacca– t.e, quelle case tventrate a mo– strare l'!nlemo. Ciò contraàl• va con la aoctetà raccoI t.a t .m– t.atte, dall'epoca. di Vittoria e d1 Coolldge. Onl, tuttavia, la realtà è tutta sparpagliata e a pezzi,. Per noi che abbiamo combattuto ln Italia , arti. trm – caU. e case sventrate e fa~ a pea:1 rientrano nella norma– lità. Se 11 Babblt à colui che lii d.neh!na con reverensa alle oon-– venmonl d1 moda, allora il flll • steo è 1l poeta In temuional• mente oscuro e l'artista sutrel• llata e il genio d1 OreenW1Cb VWage (3) che pos:a ad enfan! terrlble, potchè è Oui) ad ac• centuare le storture della ao– cletà. D morallat.a tradlzlooale il conservatore 1n polJUca e In poesia, correne quelle atortutt Quando l& realtà stessa è un Incubo, allora un'arte 'che a1a lucida e calma e che nobUW - un'arte neo-cla.ssica tipo di· ctottes1m.osecolo - rtsulta. ph utile, plil originale e più rlcca d1 lsplrulooe . Per una generulone venuta su non già sotto la regina Vit– toria, ma sotto lo scettro di ;Jletty Boop (4) , che abbia avu– to come confessore non ,ità Ellot, ma il dott. Klnaey , una Flamlng Youth (5) non è roa– te d1 e:ntuslamo ma di nota. L'unico modo per scuote..-e U lettore in un romanzo moderuo non-vittoria.no - se questo cl 81 propone - saubbe d1 usare Il parola e membra> lnvece d. e gambe>: questo ecuoterebbe 11 pubbUco a.s.sat plà di tutte t, monotone escenl tà d1 Normar Maller e dl D. H. Lawrence. Proprio come t cllchéa del fl llstelsmo vecchio SUie giusta· mente provocarono la prima rl · volta, cosi I cllchéa della. rtvol• ta - quello che lo chiama,.: Oaylord Ba.bbltt - provocht– ranno lnevtt.abllment.e la rivo!· ta alla rlv'>lta PETER VIERECK Analoga.mente, Oaylord Bab– bltt ha anche proclamato una nuova. diretUv& e softatlca.ta . 1o per la. letteratura . Recensendo un& poco 80dd1sfacent.e rac– colta d1 poesie (possibilmente un'opera mta) una delle tante Piccole Riviste Intellettualoidi alla moda conclude.va ph). o meno cosi: e Purtroppo non troviamo in questo Ubro QUella ricca O&Curitàsurreall..&tache Il nostro a-usto moderno ~ sta– to edtlcato e.d at.tendersl >. Quell'cè stato educato> è una espresalone quanto mal rivela– trice. La i"IU.Stitfoaz1one della rivolta modeml..&ta contro l cllch" vittoriani tu appunto d1 dare al pubbltco quello che 110n si aspettava; quindi d1 sooncertare opportunamente U pubblico del Babbltt aenlor con ·u- aurreal1smo , con t rlch1aml alla Joyce, e oon l'O&OUrltà In poesia, un'0&curità che Bab– bltt pedre con oomplactimnto detlnlva degna di tipi dalle lunghe chiome arrurrate, e che Babbltt :ftgllo con par i complaclmento applaude perehè alla moda. A lungo andare, Babbltt Junior è ancora pii) Queato articolo di Peter Vk– perlcol0$0 per l'arte di Ba.bbltt rec k è at.ato scritto sulla tn.r Senior: 11 vecchlO George Bab- eia di un discorso pronunciai, bltt non fa che odiarla; Qa,y. nel mano 1950 alla Ellot Houx lord Babbltt la. sortoca In un Vlereck è attualmente profes ampleaso mortale. sore incaricato di Storia euro- I cliché, del conservatortsmo pea e ras.sa al Mount Holyol sono ataU bandlU dalla politi- College. E' autore di e SUD ca e dalla poesia, e ciò è be- Throug:h tbe Mask ', raccolta c. ne. Liberiam oci pure del cli- llrk he pubblicata recent.emen: chéa conservatori. Ma invece dalla casa editrice Charie. eMi sono stati aoatltuitJ. dal Scrlbner"s Sons . Quando &Il cllchés del radicalismo e del- cora. studiava. ad Harvard v1t la rtvolullone, che sono altret- se 11 Premio IJoyd McKim Oar tanto stereotipati. ma meno rlson per la poesia. e que!l sinceri. QuanU rra noi app:i.r- Bowdoln per la prosa. DOP tengono a quella che Robert aver conseguito, nel 1942, Bendiner chiama la mtnoran- dottorato in storta ad B arv,J(. ra e con.sen-atnce >, con que- ha alterno.t.o I predlletU sts.. sto .stesso per lo meno ammet- storici alla poesia ottted~ tono che noi crediamo alla con le sue liriche il Prem: tradizione. Ma le teorie di sin!- Pullt.zer 1949. stra e ll culto della rivolta prc• Fra le sue opere plà impol tendono cU possedere doti di t&nU s1 J)OSSOno ricordare: e J,h giovinezza e di tndlpendenza: tapolltlcs: From the Romande< e Invece hanno, pur senza am- to HIUer> (1941); e Terror an• metterlo, un proprio gergo e Decorum: Poems > 1940-19-1 del dogmatismi ncchlo sUle. 0948): eConservatlsm Rensi· La situazione che ne risulta ted: Th e Revolt Agalnst. Rt- f:n dlèu~el~er!\~~~v~I . ~~~!; r:!!:an~! ' !)ci ~~i:a~t~:C:. tragico. La società è su una l'Europa mOderna. brutta china quando c•è qualcu- Tradutlone di ~~::: ~:c::e c~uesf!ùb:;uepfg FIAMMETTA lUORONTI audace che dlre che due più _ _ _ ~u:u ~ila i~~ ~ 0 .ch~ qS,:!cJ! ,1~) d~lc~~~ 1 c:i ~!~ u~t 1 •:i;e~· !~~ :er~~~~ro~e ~~t :~~~ ~!fe 8 :r'!~~!/!~ ~:re~1:er1i:.:~; . morale, politico e artistico per- (2) La atrnde dopo la 50.. e, chè In tal mOdo possono meglio quartiere più. cosmopollto di Nt ~t~ 1~Jn t:trfn~!~~~1t · Y%~ LN·:~~lue degli artllU :r:~~nfrag~~~~~u1!~!;~ e n:l Ne:) y~!i~ ·\~1~ a del e com tempo. La ' necessaria !unt.lone •tci• 1o J~;r~~tto d'avangu ard conservatrice dl ognJ generazlO• del dopasuerra 1918(N,d.T.),

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