Fiera Letteraria - Anno V - n. 44 - 5 novembre 1950

Pag ..4 V,V.ElU. sc,11v NDO LA VITA * LA FIERA LETTERARIA Domenica 5 Novembre 1950 Saba, coel come nei poeti dl canto piu aperto ed avvertito * :~~::to. ~~I Il !~~:::ei:i UNA VITA INTERA PER LA POESIA BIOGRAFIA E M ODERNl T 4 ' ::~l~:~;: reu.;;:~n~ ! : 3enzJ.alc (non dlremo maslca, .. ma plut.tosto anc41t.rale e ml- di LJBl!RU B GIAR l!.1 11 . LUN GO LA POESIA DI SA BA ; z~,;.~~f::~r D A tanti anni che leggo kuol echi, per altri lmpercetU - . vll all'Ottocento e alla tradl- Saba, non ml è mal blll, i minimi accndlmcntl Se zlone, per li Saba che vn dal PAROLE P R SABA riuscito di dar conto Sa.ba « mette In bella > la vita E PRIME poesie di Saba 1900 al 1931, sono ph'.lpresaan- con un discorso del non lo fa con In calllgrnlln L (e Poesie dell'adolescenza * vera > e, da ultimo, con la tl se r.i ponga mente al modi scntlmento che ml lega alla ma con una capacità propi In~ e gtovnnlll •> rccnno le e provvida formica • • ma mal della acr1Uura, pol la materia sun poesia. Un giorno, ot.to o mente magica e p1ofctlcn dnte 1000·1907 Sono gll di BORl' OLO PENTO :n nes3un momento Inciamperà (11 contenuto emotivo) sJ ac- novc anni !n, osnl mettere tre quindi poetlca In sommo grn~ nnnl In cui la sfera delle gravi- nel mauditlsmo. Un accosta- cende alcuna volta. di queste versi suol sul frontespizio d1 do; e niente della sua poesia t-nztont poetiche poteva casere mento, ma sfuggente, per re• rapide lllumlnulonl della :sen- un mio romanzetto che Saba fa pensare ad armc ggll m distinta grosso mod 1 baudlsmo e laforghl.smo), ger- con le quali quotidiana mente mota aftinttà di propeMione slbUJtà profonda, Je quali già. non ha mal visto: 0 non era gicl O m n a- ' o, n tre mt fecondi di poesia nuova cd comunichiamo ed nglJ amblen cont-enut1stlca potrà se mai un po• la rt.scat-tano dal rista- prendermi troppa confidenza 'rutto vi ~nuu que esoterici set.tori. quello dann11nz.lnno,ac. innovatrlcc, infine, li crepusco- ti dove iitom~ per giorno ai aver luogo co'n un altro poeta ant classico-romantici. o approtlttarml, ma solo un lutore e pror~c;;d5;m:J:;~· s!- ::~ •t!I\St~o cd ancora \'lgoreg- larl!mo, la cuJ appassita dolcez- svolge la nostra e.<1latenzaOn dell'Ottocento, del tardo Otto- Ma con e Parole • ll933-1934>, timido, ed estremo, tentativo un verso di lamenk) 0 di ; 1 m~ non e' 1 settore PASCollar.o, za e svena~ musicalità dUa- autoblograftsmo, questo 41 Sa- cento stavolta· Vittorio Bette- e plu ancora con e Ultime co- di surrogare con un piccolo pianto senti l'energia 1 occutt 06 e a{pa 1 rifente, eppure gav~ un po dovunque, ed al ba, al cuJ centro è 81 lui con toni; ed ancora, plu vagamen - se• 0936-1943), con e 1&44•· e gesto, quasi un ammiccare a scatto' del cor lo ' 0 di am n e n enso e lrrn- qua O non erano estranei, ln le sue reazioni emotive ~on I te, con certi sbocchi biografico- tina.J.ment.e con eMedlt.erra• me stesso , un gra nde abbrac - nudo e Nudità :ngd vane e ante, teso a maturare In se• fondo, nè 11 pascollsmo, nè le - brMdl della assorta 1n'teriorf- realistici della nostra tradlzio- nee . , che ne è la de.ftntlva con• cio di riconoscenza. Altra vol- 1 • I povero, greto ed In silenzio, gomito a stremo esperimento simbolista, tà, ma. popolato di numerose ne urtca: di nuovo l'Alighieri renna e, per ora, l'estremo ap- ta scrissi un articolo, che ap - ~e8! ~:ta >didli!o ll GJrrdnn~ Umberto Saba . , tempo della c \oc e • ~~r1~~~f1/ Jll Ultimi portaU di cui anzi esso rappresentava ngure umane I genltort, la nu- ,meno stilnovista - più reali• prodo dell'ultima maturttà dJ partencva a quelle presuntuo - scoli a nse I par · Mu mo europeo (rim- un marginale esito, • per ora, lrice, giovani donne la moglie sta -, ancora li Petrarca questo ormta, !laba si fnseri• se, petulanti csercltaztonl ln è I P rte,I a forza di Saba -=-- - -- - --- ------ - -- - - --~ 11 rt.sullato plu lnedlto. Verso la fanclulll e popolani· lnftttl~ qualche realista minore dei ace complut.amente nel clima margine che si chiamano re- ral~'.'rui"'~:;:,tlsslmaòn~tu - VlS1TA DI ADRIANOGRANDEAL POETA ?ncdiquegliannl,U!uturiamo, all,esl di pa,.aaato ~ di clllà: Due-Trcc emo, I grandi lirici poetico della con1cmporan cltà, censloni: e cosl, mentre ten • la rima èon !lero, pu are n gestazione nttomo nlla ma- I vicoll, le piazzette, le ca.sedl· del Quattrocento, 60pratutto n tl pifl fruttuoso ed U più vl- tavo goffamente di lndo5S'l'e ( la più I or; 1 J 1 fm",!,e "' rine<llana • Poesia •• comlneln- messe O borgbe,I l'anenale li BO!ardo del , Canzonle,e , glie. Non plfi II sallua<lo l<a• la toga senza essere abllltato 1'TW11 an ica, I IC e l T va appena a dlvincolanl trn gli porto, I fondachi.' 1 bo.r, 1 chle- amorooo, e su su. ffno alla poe - 51>artredella seru.lbllltà scgre - nll'avvocatura, non seppi dir lut :r -~ :me: : ~ntasse Irretimenti delle suggestioni matografl, la sua bottega d'an - sia lllumlnlsta, al Mell, tino al ta attraverso le lneJJabtU E<'D.- nulla nelle molte parole che r o, n spon - E' I I I ? domlnantl Sorprende pertanto tlquarto Insomma tutto intero Parini delle Odi sazlonl ed Impressioni. Ma es- entrano in due colonne di t.aneo e JM;rtlnente nl suo can - t che del Saba giovanl.ssimoque- Il volto~ la vita v~rtamente &r• Questo dunque lo scotto che sa e onna 1presente, comi: Jett- glornalc. Fu perc!0 giusto, : v i un!,accos~ mento. ma un auge o Cf lS 1ano ~ l~l tl5SI e poetlcheseduztonl, tlcolata della sua. città di tra!• 11 Saba paga alla tradlz1one motlv coe:tante, al fondo del- anzi generoso (si veda, In e u pare eve, come un es tlblU per 1 principianti In flcl, cll bora e di mare, con le Ma non c'è solo questo in lul: l isp1rnz1onc steua: è ora, del Me•lterranee, In poesia alla gl~~ di muslc• <flore-amo- cui era l• vocazione della poc- colline cfrcostanù, e poi nnche ché, altrimenti, egli sarebbe amgoll componlmcnll, Il colori- Musa che Incomincia col mio re anche la rivelazione f sin, n6n abbiano operato nè !n fugacemente, altre clt.tà (Sa: poco plu che un riesumatore to e quasi la mwlca CMCmla.- nome) I! rimprove ro: Sono senza mlserlcordla e della ln- profondità, nè in superficie, Jerno. Padova) ln cui 11poeta di atteggiamenti e ritmi passa- le Tessuto connettivo delle buont r agazzi. T'hanno ama ta nocenza spudorata. del flore e fluite sopra di lui, come se egli sl troverà a. vivere tempora ti, scaduti di attualità fuori sparse ~"Cruazlon\ rtmane pur _ anche diminui ta, anche ac- del oompllcatl Ingan ni d'a mo- ~* le avesse perfino Ignorate ncamcnte Alltoblograftn di ~ della nostra viva anima dt con~ ,sempre li aentlmento, o .,t.ato cecata . Oro. che ml sl presen- re. Io non saprei dire nep pu- Un solitario dunque, già al• uomo, autobiografia O un t.em- temporanei, e non sarebbe sa- d.'nnlmo, od emozione origina- ta. l'occasio ne <non dico dl re in che rapporto stia la sag - ',E per capire H Pascolt ci verametite da quet momenti hi le poche volt 1 lora, Il poeta triestlno SI po- po di una clt.t.à vivace O mul• lito a quel ruolo di Maestro di rla E" questo li patrimonio lne- riparare) di aggi ungere a ge~~ di Saba con la. sua cul- sL rifaceva alla coslddet ~ cut u dolore ,varcando i li-miti strane tdc,itit C e Le la vidi, trebbe pensare ad una solltu- tnnlmc. poesia, che ognuno ormai gll stimabile che li Saba ci'oggl, quello scrl1.to sclagurato al- turn. sl ascoltan o da lui le , ta estetica del ~nnciulllno delta sopportabilità sembra a. cllne di innovazione ln senso su un tale fondo dl umana. riconosce. C'è sopratutto In lul, n Saba plu propriamente mo- meno tn saggezza dt nltrl anni più. spericolate e azzeccate - e cioè all t11genuttd, 110 ,i /arsi piu se,it tre. L'ange- • • • tutto personale. Neppure que- e quotidiana realtà, tndlvldua - cosi come hl ogni autentico derno, ha ereditato dalla sua dl att.enta e amorosa leLtura, lnterpretazlonl, tanto su quel- alla Jre,chczza df se11sarloni llctta del poeta, ormai, era Saba 110" può plu vivere a sto. Chè n Saba si avva.le su- le ed associata, sl ritma O al poeta, calato ed agevolmente più che trcotennnle , conaapc - lo non riesco a dire se non 11 che sl chiamano e fatti del- det bambh1i - per capire Um- sottoposta a uno sforzo di re- Trieste, ma da Trle,te non e blto di un modulo espressivo - proietta dunque questa llrlca adattato alla consuetudine di vole e schiva adesione a1 modi che ml sta sempre nella men- lo spirito,, quant-o sulle e pas - berto Saba btso~nerebbc, /or- stste 11 za, a un l'Jgorlo slegabile. una delle raglom una prosodia ed Wla tecnica del di poeta tutto volto alla verità, una prassi poetica secolare, 11 di Wla tradizionale ricchezza. te una differenza, che sento, = umane >, ma non si pu0 f;• /~~dare u11 estetica del• Fllli la auerra, /m iroJ1o II cielsuo sco11Jorto attuale è eh, ,crso - che non è dl!HCl!eri- dolo,osa e alolo.<a, del nostro timbro ldeutlJlcnblllsslmo del- Ecco di che dunque In lirica tra Saba e gU alLrl Poeti, pur aginare che lul le abbia ange smo. I bimbi sono an- fuggire e Il nascondersi• e ft- la sua c1ttd sfa come ,ospesa portare a quel generico clima vivere, e da questa realtà esra la propria voce, 11 suo perso -- di Saba si avvantaggia nel con– amatl: ml sta nella mente , se 1n qualche modo e impara- fora angeli, ma è prcsumlbf- nalme,ite Umberto Saba pote in aria , sull'orlo df tm abisso formale che caratterizza, In 1 ugge li suo nutrimento più vi• nallssimo e sommesso, eppure JronU di altri celebrati ed tn– è lecito, quel che mi pare u te >: che abbia imparato dal ~ che Dli angeli, pur avcrtdo tornare alla sua Trieste ma pronto ad biglilotttrla, a stac- pocsta, l'Ottocento di mezzo, tale. Un'orchestrazlone larga, \1vido e folto d'echJ, modo di novatori poeti d'oggi, che a suo segreto dt poeta. Questo: libri, tra cui pure ha passato :, illnoce11za del Janclulll, co- la clttll non era ,1iu la sies'!a caria da Qitella patria a cut II polarizzato sopratutto at.t-Omo a di cui gtò.nello poesie dell'ado- narrare se stesoo e gli altri, nel• questa lunga dl.!cipllna, 11que– cosl immutabilmente arm o- la vita , ma , sl badi, 11nehe osca,io nef suol effetti sugli Anche il mondo di tutu i glor - era unita con tanto patlmen - tre poeti: Prati, Zanella, Tom- Jesceru.a è 11 presentiment.-0; e la penetrante luminosità di un sto SOttomesso ed umile tlrocl– nJosa, svincolata. per &razla per ragioni di un diverso uomh1f Il dolor e. I ndenni dal ,Il non era piu 10 stesso. era to e ta 11 te Illusioni. Ma U suo maseo E' come riallacciare Sa• che conflulace nella concrttez - d.Lscorso che trasfigura mira- nlo di una paziente trequenta – dl Dlo da ognl obbligo di 05 • commerci o ?,14}ei Dll a11gelt ne san110per(J già questo mo,ido brutale do- piu pro/o,ido scori/orto t che ba, sotto questo riguardo , alla ta, trasfta;ural.a per vlrtu d'bpi - colosamente la quotldlanltà e zlone col passato, M sono ,·to- servanzn alle scuole e alle Certo, molto più di ogni essenza. ve le macclifne dove la-s~len- il mondo sia dfvlao In due· piena tradlzlone della poesia razione lirica di un diario non Ja terrestrità. C'è Wl verso di Jentemiente sottratti: s1 avvan- mode, la poesia di Saba è tut,.. altro poeta italico, Saba sa, • • • za chbnlca e ~eccanlca ml • clic l'atmo,fera cfie re1Plrta: ltallnna l rimetterlo nell'aureo Eollpslstico, n'on eh1uso al mo- C06l piena ed articolata neces- taggla di questa armonlcttà del t"una con la vlif: la su• e la anche per essere nato e vis- Qua11do,molti a1111f fa, utag, 11accfa110 l'uomo come UII 111• mo echeggi di mlllacce di dC· Hlono di essa. Ed li senso della do del glomall Intimi, ma dia• altà espressiva, levlaato nnche scnwneuto unlftcatoA, 11 qua- nosLra, la calda vita. Saba ha auto al dav?,nzale di quella !1- Dlando ver rauiont dt a/fari, cubo continuo ceriti d'odio ; e questo dopo le tradizione In lui permarrà ala- rlo dalle targhe rt.sonanze 50 • nei minimi battiti , che ~ sol- le, oltre a fonde~ e a compor- risolto 11 dilemma plran del- ne.stra che e, per t'Italla, Trie- lo conobbi Saba, Trie ste si era .speranzedl pace e/Le tutti 11!(- ere, anche se sottinteso o cela- ciall ed amblentall. Realtà, tanto suo. C'è lnfine Wl mon- re ln armonJa i ITruruncntl de!· liano: 0 vivere, 0 scrivere la ste: spalancata al venti selvag. da poco unita alla madre pa-, • • • trhnmo. to, anche quandoi da ultimo, In umana realtà di ~ e degli al- do, Wla zona d'umanità tutta la. vtbraUie sensibilità, dà a.Un vita. Lui l'ha scritta vlven- gl della SlavonJa, e ai pesanti tria, e subiva u11acrist di as- E adesso Monte Mario e Dtnar1zt a cl6, Saba. sente sua solerzJa di poeta senslbl- tri, lievitata e depurata per vi• particolare e ricca d1 vibrc.zlo- llrica la perspicuità dl unB CO• dola. e l'ha vt.ssuta scrlven- som nibelungici del mondo s,estamento cut non giovava Via della Cammllluccia, qut a la propria lmpote,iza. e qui rf 11.sslmo, che vive e sotrre 11 pro- gore poetico. eccou segno vero ni universali; c"èuna vita, tut - st ruzlone llneare e traslucida, dola No.n c'è da far confu- germanJco e al complicati zef- l t11vaslone df Junzlona r lt mal • Roma, resteranno legati nella rivela, ancora una volta la prio tempo ftn nelle più ripo- sotto cui g1 pone. fln da quel- ta una vita, nel chlaroscuro di ne diviene la. complutena e la slone con l'Butoblogra fl.!mo Ori viennesi Ma. non basta ldestrf, e di co,nmerc iantt che mia memoria alla figura di sua fnge,iua, alloellca nat'ura ste ftbre, lo porterà nel bel le prlme Jlrove, la poesia. sa- bene e di male di cui essa real• cantante chl!11'ezza. Fa ln:.om• dicendo questo Saba non e re- La sua scienza è anche una nel confro11U dell'a11tlca pro- Umberto Saba. Proprio in Jac- Egli al sente e corrcspon.,abi - mezzo dl un poetare vlbrntlssl· biana come lontana, (i1àa quel mente s'Jntesse ; non tnegua- ma dl essa 1 umano mC!>Sa(fgio. cup era > nè e anticipa.> nè lun ga. sofferenza, e, anch'es - bità austriaca apparlva110 po4 eta alla clinica dove il poeta le, . E vorrebbe /are qualco,a tll--,,-.....; -""""'...,...,___ _ __ gllablle vita di poeta, una vita cllvenuto realtà C'atte, I.li un e commemora , la prop ria vi- sa, vita . E che vita lnesaust.'\ co lodevoli. Umberto Saba, è m questi giorui degente, Il vorrebbe fermare l'oridata del: •...,• .~ , , Invece che lnflnltl altri uomini autentico sentimento d"uomo ta. Le. insegue, anzi Je tiene e avida. Dopo Il congedo del P'lu curvo e magro di adesso colle dovo 1m breve sterpeto l'odio, aprire t cervelli e i erto- pos.sonovivere; m a. come tnve- Ed 11 mezzo espressivo, Il Un- dietro int repidamente fino Co.,nzonlere, dopo gli add lt e inquadrato neglt scaf/alt del- scoscende rapidamente e rl - f' degli uni e degU altrt al - àtlta dalla poesla <e solo allora. au_aggto, 11 ritmo si sono ratti dentro l'antro di castigo, come le dichiarazio ni di stanchez- la sua lib reria o dalle molta - vela,_steso laggu, uno dei più •amore. -. resa tneguagllabUe), e con che plu distesi, sciolti da ogni no- lui chiama 11 cuore dell'uomo za, la stupenda. ripresa di nat ure, oU specchi e t tavo • vasti 11acsaggi roma11i. Anche pensoso garbo d'uomo detta O dosltl\, più sensibili e rtcettM E non so se vi sia cora1a tO Medlte"a11ee e, dopo, dopo lini df qitalche ca/Jè, rapp re- Tri este è città dt colli, e di , • • • 'b,- " piuttosto, modulata a noi! ci d'lmprontc anche !u;acl, on- più grande di questo: 0 eroi- altro soffri re e lnoltrnl'sl ,iel m1tava con poche al!re per- pa11oraml 0 distes i al suoi pieal . . Be11elle fuori aet erlstla11e- (,~ ,ono insomma gll elementi del• che temd. Una ~pio lnequh·oc• smo, ch'è virtù. disinteressata nero magazzino di carbone, sone, pur f uori della politica Anche la mia Genova. Ma t,1 s11110, Saba è d1111que ua a11oe- , la originalità vera: non visto- su questa quas. improvvisa e e Innocente da att ribuire me- la nitl da, davvero alata rl- la miglio re ltaltan'ità di prima Queste due città ogni panora - lo crtstlcrno. GU ma11ca, ahi - .., ~\ ,(~ .. ~.e:.... sa; e, perclò, più valida e du~ vasta acccntuaz.lonc d1 moder- gllo al poeti che al gumle<I. sorsa del gruppo di poesie e dopo la guerra det '15, In ma /1111,ce 11el '."""· A Roma mé, la fede nel miracoli, ti ~ 1111urn. Una origlnalllà sostan - nllà In Snbn, ,1 PUÒ' ,nvvtsnrc Non vorrei neppure si traln - agli uccelli; dove Saba mo- una città curio,tutma di ogni Il mare, bc11che presente al• con/orto di credere alla prov- t z.lale, di accento e cll moti\'1 anche nella sopraggiunta. pre- tendesse che Saba e trl\scri- stra ancora unn volta la sua fenomeno culturale, Interna- l'ortu~:mte, è lontano dalla vi• videnza: lo aiuta, solo, la Jedc 4 JJ;'. Corlglnali, pure nella loro usua- dlletlono dl lul per le compo~ ve, In propria vita. àore bbc, straontina,ià salute poetica zio11all,ta per animo e per slblllta. Le manca, perciò, la 11ell'Ll1telllge11,a elle u11glor- lllà umana>, la quale fa di slzloni brevi, di opedito e, per oltre tutlo, pessimo trascrlt - E' come non augurargli che P01J::l!'11e geogra/fca. aperta t1cvrastc11ia delle 11ostre pa- 110, ~hf,s(J, !lua11do, forse tra .,..,....,V' Saba un grnné:te poetà: ,. toccb.l preananU , e.ssCUJJale tore, essendo impossi bile per gll durJ a lungo, a lungo CO• ai ptu moderni e stravaganti trie marl11e; le manca tl se11so secoli. potra metter pace tra Pin " nel prlmo groppo delle . ,\'Ollimento Jlrtco. SI vedp, f-II lui 11 rlferl ment.o anche di un de.!lta salute? Ma Saba s'ar - Influssi. sempre attuale, quasi tangi - gli uomfn1. Durante le visite -~<; sue liriche c'è tutto q,uesto, an - "~tr:o i:,<>tto,<ma..sl ~trcb))ero aneddoto senza operar vi una rabblerà a 1 eggere questo A voler f11te11dere Saba, al- bile, . dell'infinito. L'i11Ji111todegli amic i, egli accem1a fu a ~ ;, che se, più che altro, tn uno citare molte altre llriçbe~ trasflguhzlone che non altera ,ugurlo. lora, bl,og11ava ridirsi oltro a che 1t iocca a Roma è are/ii - gaceme11te a tutto ciò, 111a 11011 • stato ancora gcnnlnale e d'ln• •,Sobborgo,, , Tappeto>, ,Dal• ma mumlna e prolunga nel, LIBEBO BIGIARETTI Qualche 1xmla di e Trieste e tetto11ico: lo i11dicano le sce- vuol co11/ortl. Rifiuta, per ti dlzlo; • ma già espllclto 00 I erta• • • Ponwie Da , , con- una do,ma >, le strofette Jfe- 11ografle barocche~ lo suggeri - momento , a11che quelli della c Versi mUltarh. E, subito do- tovello>, cProspettlv&.>. cFe - vt e danzanti di qualche sua sco110, allusivamente, le pro- s-ua. poesia. Alla Urica degli po, robusta ed e'1dente appare dra •· e Campionessa. di nuo- uguale se11tpltc1t4 e vote11za co. Ecco perch.t anche fl ml- unico /orse tra t poeti italtam ~ versi di e Ca.sa e campagna > e to ~'l muove contro te. n mal- RI LEGGENDO canzonetta. Una lirica di 1pett1ve di marmo o di stuc- altri porge sempre, però - l'orlginalllà della. sua voce nel to •• e Raccontino • ecc): e Tut- ;~~;fri~. ~11~1~::;;oa~g;~,~;[g ~~:r~~~~• c~i,n~;,f (~~.;:~~ ~!~aJ;'::1u~~~r:tf:11~~ 1 ,~:~ - '\ ~I ;~:,'~.!P~• J 0 ~~- :: ;~~i.•v~~l~u~c~~ ,:! 0 ; a proposito della sua arte, a dà taluolta un senso di clLtu- Gtouanlssimo ancora nel suo guarda al passato, all'ottocen - Wla raffica e a. te cara - per u,i certo e dialetttsmo > 11011 so, di e t.roPPOfinito , Roma spirito, infantile qua,i cosi to, plù che al suo tempo ed al 11 male soff'erto, Je speran-.:e - IL CAN ZON )ERE sembrava accorgeni che JJer protegge, '"!a so/Joca anche n,llereaziontalla malatÙa co- 'V4 >t.lt .~t futuro, cosl nel generico rttmo deluse, qualche beno ln lei go- va essere passati, prima, per tutto nella vecchia Roma, cosi malgrado essa mostra per gli , ispiratori: e Or che blancheg- re un rifiuto - d'obbedienza l cantare a quel modo btsogna-,un poco C16 accade soprat- mc nell'Interesse mnano che e linguaggi.o, come nel motivi duto - n pare Il sopravvive- • diversi otro11t in/ernalt ed es- i" quella architettomca eh.e ili alt ri, Jri lui che nit dette, gior - gla in ciel sulla pianura - la alle cose. E nello schian to - (Continua:: dalla pao J) no lncont10. - Lei è u signor serne usc1tt alla luce, e che quella secente.~ca o settecen - 1U fa, l'intuizione del suo au - UMBERTO SABA (dn un disegno di NI P 1 I) solitaria falce della. lWla - o ddel vetro alla finestra è la con- - ------ Saba? - dice WlOdel due tut- btsognaua possedere l'ltalta,io tesca. geltsmo. Piu acuto e profo,i • no erzr. abbandonano 1 monti ad una anno •. Un lnftcttersl del dl- 1ppa11~om u llmOrtl per fargli to d'Wl fiato. - Ebben~, ml no1t eo,ne tradotto da un dia - Tuttavia i quartieri di Prati do, ho ritrovato 11cl suo viso ~~:• ~ecl.snmente moderno Ar- tempo, dnlle fumisterie della ud un11- le mandre ch'eran scorso lirico ed un npprof)n– ~Cimre 1,m lncsoraulle li d1- creda: per avere scritto la poe- letto ma 11ella sua ,nfgltor e e Trionfa le rammentano ab- quello sguardo e al di sopra em, questo suo segreto lstln - surrenltl\ e dai ra refatti sim• sparse alla pastura; _ cosi dtmento, uno scavo nelle cose 1et.0 u amure, gll r1dipmge I sla A mia m-Of/lfe, accetterei di linea melodica di linguaggio bastanui zepopolose dtstese di delle cose> ell e mt colpl tanti to di artistica fedeltà. ad Wl boli ed nnalogisml mollar- buona la Ten:a. cosl pla _ ~ln sè, della acuta senslbWtà, uoa,u adut g10vmeua, t1rcon- cambiare 1 miei anni col suol classico rammodernato anonime abltazlom che accol- an11i /a a Trieste E i,ioltre foro vasto e luminoso che ha meanl! sembra in quest'ora. devota del 11 e ~ qualcuno ha potuto fur tus. di:ua luce d1giorni, da cw A qualcuno torneranno :n I n verttd:, Saba già allora 00110 a Genova e a Trieste eal! stesso, iiiaspettatame 11 te'. a voce del secoli, 01 punto di Della. quotldinnltà dlarlstlcn l'Ave, - che un tnganno soav~ mcor are Montale. Ma r.on di evu e p~r sempre i.agllato tuo- mente gll spunti quasi favole era un'a11tma i11q1lieta e divi- migliaia di JanugHe dt operai m'ha raccontato una bella !ai-gli nd ottare, plu avanti, 11 si allment.ava, in quel primo - tiene l'anJ.mo e 1 sensi 1n sua 11 ~nt;Usmo esige che .il parli n. hceo 11 mare di ·rr1me, gL che Saba ta lvolt~ ha uUUzzat~ ,a Cercava unftd nella p.stca- e di plccol-0-bOrohesi. E il Via- /avola d'angell, laa,urnclosl ~n:t'o speditamente cnntllenato decennio, nncho la poesia dei balla > (e La. sera,>; e Malln- ~ a ultimo: se mai, J.cl na- 1.SOhmi dalmati e beut come per da.re contomt umani a cer- 11alili, che gli o/fnua le sue le delle Medaglie d'Oro _ su che 1111 tempo ah uomini u : 0 ariette e canzonette metn- crepuscolnrl Ma la realtà mor- conta amorosa - del nostro t~f e e quasi fatale lnco!ltro 1mer,,hd1•· che la notte annui - ti motlvl della sua t.spirazione aride evasioni scle11tl/lctzztm- cut s'arram pica 11 o co 11 tmua - vcdenero. gli augelf; ed ora 8 :Inne e romane , ed un ende- bldamente estenuata di costoro cuore, - come una cura sccre• d ut con 1 poeti dcll.'\ p!ù. Jn• la La l!lt:0(1:rafia dei lu~hi di- fc Del mare sulla nva , otatla tt, le sue tllu1ort e Hbera:fo11i me11te, f/er raglfando al/olla - non pfu ca llabo talora non alleno da è cosa tanto divena dalla real • tao un fervore - solltarto plu :ap~endente modernità, ma rc– v1:n1.a,m w1a modulattone le,- - non so se 111 sogno O ve• E già allora i suol lhnpldfsst- tissfmi tramva, _ c~n le sue Per vedere gli a,igelt biso- ~~venze petrarcheggi anti e, tà paJpltante e piena, dolonm- sempre tnUma e cara; -• per t an f sempre vivo ~d operan ~ serll>luna, 1;1.ppenapercett.lblle, ouando, ho veduto - quasl an• mi occhi di fanc iullo avevano .tuolte a non piU Juure, con I gna e volerlo >. E bfsogua , 1111 r.:ugh°fe;:ra 1 r~rse, dantesche: te o gala, virile sempre, del te , w1 dolce pensiero ad ~t~:: ta triestino. come Wl IS'e<J&r..n11 e cronotogta dell'aru• cor olova~tto un marmalo .. •J. un pizzico di lucldttd extra - suol modesti palazzi che si poco, creder!! ,iet miracoli. Rf - e • s ad.I bene, degli poeta istriano . Anche la. prima un amara - rimembranza s1 8 PreziOIO fcrmen – ma e uog1 Il mio reono - e Per noi quell'apparizion e sulla umana. Rfvelava 110l'lmpossf- dan t11ttf ane di villa somt- pertsa,ido a Umberto Saba ~a.stonali componimenti amo- Urica del Pascoli si era abbe- sposa, - discaccia li tedio che ~ 0 •r:u~ con la c onquistat:1.mo– queua urra di ne.snmo. Il por• bàttlma viareggina e un mes- bilita che Il male scalfisse una glia u,1 Poco alla salita del una nott e lo 11e vidi uno di 1 rn~coltl nel e Canzoniere •• \'erata. ad una scaturigine, an• dentro rtstapia, - e pol tutta 11 c di tonne e dl spunti, to - accende ad alt ri t ,uot saa:gto della poesia con una 11atura irrim ediabilm ente an- Vomer o a Napoli Soprat tutto a 11gelo eh~ teneva la sua ma- n part colar mOdo del sonetto gosclosa, di verità autoblogrnt\- In. vita t'accompagna., Cc La senso della tradizione, la. lumi; me al largo - 106plnge Invenzione materna, essa con- gelica, ma del male rivelava• .somiglia. a certe str ade di cir - no careuevole sulla Jro,ite del ispirato a Lisetta e ·- Passa lJ - ca e familiare, ma la venava, malinconia. amorosa>). quaJe, mo nd ata. di ogni residuo ancora il non piegato IJ)lrito - traccambia la fedeltà di Saba , no anche l'assedto : un a.sse- convallazlo11e montana di poeta Era i•a 11gclo df cui certo ~etta baldanzosamente Quan- con una seduzione lnftnltn , un E tuttavia luccica qua O là, accaiemlco e retorico, J)Crmll• e della vita il dotoroso amore, che te depone tn grembo l'an• dio che costrl11geva. il poeta Trie ste e dl Ge 11 ova parlava. tal volta la balla del O Llsetta. accomiatar si vede cruccto vividamente lnclso, da On da principio, qualcosa oso- ~~ lui sopratutto come nl- Qucsta lirica st Intitola Uliase. sia del proprio vivere E trova a fuggire dalla realtà me&cht- Ecco perch è, alldalldo a Piccolo Berto : l'angelo che ;i:a quella parte dove amor cui è tanto lontnna la rlpoaa- late espressioni, frasi, Wl'lm- brtpezzadel canto, come cqulll– Ancora Wl& volta, 11 grembo la via per rtsarcirlo anche del 11a11elle tras/igura zlonf della trovare Saba, soltanto col sa- presto plachera ,i ntale del rga, - Tutta dipinta di ta, c~lmn, quasi sorridente ed maglne, un aggettivo> che ha om e dlsclpllna espressiva, e matt:rno ha rlapoeto alla t1du- più. tmmedlcabile degll utrrontl. /anta.sta e nelle consolazioni lire m tramvai già m, par di bimbo cresciuto ma rimasto vergognt drlccle•· Non sembra - anch essa virllc mesti.zia. del un sapore nuovo, non consue- ~ ~ urr;:na realtà che q:U, eia dei poeta. Ha rt.sposto con quello degll anni del ritmo. e,it rar e UII poco nell'aria del- fantastico che ilueg,iera al- ~~ v~" cl primo Saba, Il Sa - Saba, la quale, se pure dari. to alla. poesia del pn.ssato, sl la~n o, ricrea e rende qua- una !•vola, con un .c'era una IA ' • • • ta sua uma11lsslma poesia l'uomo ad accettare I propri trattlsta felice e lucido una volta. nel gT!do Intensa - neanche a quella romantica. E olosa volta •. Per Il dolente Ulisse o CO. IO 'BENEDETTI Rividi pot Saba in drani- .Monte Mar io~ la vllleooiatu• fimUi di debolezza e dl insu/ - dl agili figure cll giovinette mente ~esolnto de c La. capra.• questi lucenti tremori dl una Chissà perché, 11 nome che mouerno, ha ritrovato, dal !on• matlche circostanz e della sua ra domenicale di molti pove- /1.eienza. Egli ridarà sapore a~n~ (e Quell uguale belato era fra- sensibilità in.solita.si ranno via ~lu J 1 pontanenmente 08'81 acca- do dei miti, Ja stort a del vec- * vita, dt passaggio per Roma e ri , la passeggiata delle ser- alla sua vita, cert l/icandooH m n e nel tempi delle liriche temo - nl mio dolore. Ed lo via meno infrequentl, pur sen- e accostare n Saba., qunn- chlo Uila:se. come u dire che per Milano, anni dopo. L'of/e • vette ilL libera uscita come i che l'alletto degli amici oltre e,ovnnlli Umberto Saba -nppa- rlspost, prima. - per cella, pol za mal cosUtulre 11 tono e Ja do ..si pensa alla sun poesia, C attraverso Je desolazlonl di Wl e E L s A ,a della campa1ma razziale, la com di Genova e di ' Trie ste quello det Jamtgliart, e ie hn- re un I.solato.La.su~ 1splrnzlo- perchè Il dolore è etemo, - sostanza fondamentale di inte- piuttosto quello di Cardnrelll. mare senza lume d'approdi al· ossesslo1Ledella guerra e poi Poichè le mie visite al poeta maginl e la gloria della poe- ne 81 enuclea, fin d allora, at - ha una voce e non varia .. In rl componimenti ftno a e 11 ptc• pure senza che per nulla lo due tri sono già paasatl, altri pas• Cella J1a diciott'anni E' la t pericoli sempre crescenti del- st svolDOILquast sempre di do- sia son beni per I quali vale ::o a quello elie resterà, con una capra dal vl.so semlta - colo Berto , (compreso), data - dl.sUnte personamà poetiche tn– seranno, questo fa part e del ftglfa dl un oste. Porta agli la JJersecuzloiie Io fecero O menlca, ogm volta che faccio ancora la peria dt emte re sia 111 costanza appassionata ed sentivo querelarsi ognl altro to 1929-1931. Ecco qualche t.er! erlscano fra di loro, dato destini umnnl. La conaolulo ne uomfnl f,npazfenU - borgM1I lu11go emiarare di qua e di guel viaggio di tre quarti à'ora ,:iure hi. un mondo mt11acdiato esausta , 11 centro cll tutta la male, - ogni ftltrn vita >), con- esempio, che è possibile co- che clnscW10 del due riman e del miti é di accomunarc i al- e mllftart - U vino, U pane e là, senza. reoute, coi nervi all o attrav erso t Quarti eri vrccolo- da apocalittiche ctlstruzlon t sua produzlone poetica· l'auto - S'Crveràsempre w1 suo intimo pllcre perfino nelle prlmc cose. isolato ed ancorato alla 6 ua l'eroe, redimendoci dall'angu- le 1,-foonde. Due vetri dcll'o1te• scoperto e l'an imo in subbu - borghesi e su per il vrale che Le quaU d'altronde non è blogmfln Non nutoblografla equilibrio, che è quello della e Trilla .va.un cardellino_ nel- nettiss ima singolarità .rtlstic a JUa della. nostra aorte perso- ria ol(elt hanno rotU t tede,chf, qllo La nuova poe&ta. aucor ho detto, ritr ovo una colori - po, detto' che debbar; proprio portata tutta Intera su un pia- vita stessn. un intreccinrsl ed l'attonlta stanza, _ e 11 sole Vuol dire certa mente che ln nale. Ma. Wla madre vuole of- uno un 1oldoto fnglut, un al- 1'1ù soffert a e pro /o1lda di tura di me stesso che nacque avvellire. no di solltudmc Intimistica, li• avvicendarsi di buio e di luce. s'oscurava • (e Dormlveglla >), comune tra I due c'è ormai, rpre consolazionl più. tenere e fro un americano Sul rimanen• quella passata, nasceva adesso a Genova e trovò a Tri est , , berat a. cioè di ogni socla.lltà e E poi, nel PascoU, In. purezza, e E 11 mare solita.rio 1 miei pen - nella lirica contemporanea, un viClne, lnslnu&rle con una 5J>C- tf 1f e1ercftano , ragaalnl del• e, ADRIANO GRA.""IDE corporeo riferimento a persone, a. volte perftno cccesslva, del sierl - culle con le sue lWlghe slgnlftcat-0 dl esempl& rl.tò. 0 dl cie di connJvema. Prome"terc fa oontrada, che, di. quando In __ ___ ________________ _ ________ _ :__. dettato lirico w1 po' n&SOttlgUa onde grigiastre, _ dove li tra - guida, che spetta o.Ilaloro ,oc c non pu0, tinchè non ha cen.ez - quando, /anno frruzfone nel lo• s • • il dato blogrnftco, gll fa perde- monto sctvolO con piastre _ dl poeti ze, ma sa la luce dello sguardo, cale, rove1ciando 1edle, fuggono e ...--e. la tf)'I e e ro e t . . re COl"J)06ità e S'OStcmzn. Men - d'oro, rUuige in llquldl sentie- BORTOLO PESTO che la.scia credere ancora alla con orida uJoaoge. Celi a - co- • f1. ~ .., eon •n· tre la biografia di Saba è tut- rl • (eDi ronda a.llaspiaggi ) spenuua: a Ulwc, aul fondo mc la ma4re t=a - sopporta a, a, tn ,coperta, tutta ,a ngulgna ed , Negli a,pettl di questo i:.;e: UN VECCmo CON LA BARBA dell'orlzzOnte, à rlapparaa It a~ tutte l.s ffl4le/at~ dd 1uol ftgll ampiamente dialogata. Ed al· rtgglo _ troppo bello ho so! Frequentava l'o,tcria romana ca, vcdraJ E fra ttanto, que• E, ,. ne parla, ,orrf4<. ITALIA MIA ,1 è 1ccfla t,a le pocfie - ,om- oompllm,nll, e, ,. qucsla r/Lar- roa.ionarlc , Qual'è l<CClld !ora, dove ricercare, nella lld · !ert o 1 priln! fasti_ ddl 'autun : :'"',,.~le prendo I mld pa1tf sta madre ha lal'a1to I doni che Qua,do Il glci,anel/o , 11 , 1 ,. 1 , !;fr1~~ "~lg,;, ''::a~oslttia pu• ,a, •1 alw, SI dirigo alla ftn•• - glt chlui un glorllO _'! ~ ca Italiana, un nitro esempio no . Il cielo è azzurro come II to dau':"',,,':U':a,~ba. 1"'"'· aveva: una Itaca già è stata E 'i~R1;'fi~~· LQAMIA BALIA (tutta la ,ua famiglia'_ eolf mente; e qua~do h:'a /ìnft:d~i ~~~lan! n!:=fa 1;etdn4dl,ulla ft"· d~/erenza. che pa.ua /ra un rea- di poesia che cosi instancabll• primo cielo - che Dio lnar • dalla ,ua. naturale ... a~:,gf:uaa toccata, Wl approdo dl poeta, E uando la mia racconta, ma chi 1a pof 10 ,a- mangiare,' rlcuole Celia Il /a rami , 1 abbaua 4intrne a 0 • : nario e un progre,1100? • - mente e fedelmente attinga cava sulla terra nuova Po e non soccorrendOlo _ co,é nell andante severo e mesto di povera balla dlunto molto vec- r4 vero? - i morta ,otto f faro da 1e1 Il conto Nt' ritorna te,ta' nel vaj() e · 00 ;x1uce da e Il primo - ml ri.tpole - 11a. I.spirazione nd un rtall&modella che foglie sugll alberi 'h - che, corno st t cisto non ac– quei verst In quella melodia da chla, l'0s1<ulona"" l'ldoa del !IOm!IOrdamonl/a Canb10 / è prima di potor loddll/are Il IUO appoggiate alÌa 'mei:'aol: uo:,,: 1<1 1, 1•",,~ardoVOlloal pa,,alc; 11 vlla vissuta? Anche gli Scapi- Il verde _ del vivaci acq ""';~ cadde a lui wto - ne,oun bar– crecltar c~n,ando , che del na- ladri SI ora tinchbua nella ,ua ,en:a ioidi ,rend e po1lo ugual· dobflo, la quai, cosa aovtene, ella la cuo=a (la madre 'di e,,: • n ' 0 , lvelatore >, gliali cl avevano dato wta poc - del !ancluJU _ mtl6t ue? 1 tumc di 1en10 ft1loM01l<0,ora 1 d • ca,otla - r!11C1tlto a'odba at- mon1< • una laoola dol/a mia ,egolarmenlt, u.o , al plu duo ,a) , Ma guardi un po' ,,. 1 Sul mio taco/o era apcrlo sia gr<>ndnnte di quoUdlanllà I In ' rano a • Oltlnalo a ,odml alla mia ta- v ~:',;,e ":!:'"tu• lndom/to fa travmato dalle ,ondm l :_ , •••:,ria romaaa. .5010, non dice olornf dopo una rolla ,ola /qu,: dlii< u11giorno Cella che--;;.. . per nccmfld di lavoro, 11 ma 110: mn quel loro snlnnlsmo tll t rosso di passione - ~'•· e • ooler parlare con m,. ;;so mag e a, un n to ri- non volova plu aprir<a ne,,uno :::'a °;,;.,:•~el l la/7,gnn7~:=;r, :•,~ !~~::n ~~e~c::~o .,1-:;;~;~ :.,:' i:O~~e"!f..\1,;:,~~1; 0 ~ 10 ao:::_ :~ 1 \:,0 ,~ 1 1, 5 ';~1~C/ta~~~E._!u/~ bohèmlcns, che li n~ralcllava m:'do g co::".1:'~:~tot~:•~rnl~ m~'::i,,,1g;I, gin~~d::':'; ~ba~ E adesso, Increduli nmicl, non e Non può u sere - mt dlue Jfglfa del padrone e dea del Juo- va allora Cel! a - . era un ra• non sembra un bambfto che questo periodo - la lineetta In al e maudlts , . 11 scosta vlolen- o tnnto bello nttrtst a, _ tanto gUa_to regl1tro Gld rfton1ava al cl accusate di dare troppo cor- Carletto (Il mio olovane lm- go) con occht che vorrebbero gauo eod strano, ma pareva chieda a , ua madre la mam• alto , pinta all'ln/uorl (vtTSO temente dn Saba, 11 qua.le ci che ngll occhl è sover hl vot, gM accennava qualche mez- po al simboli, se qui vogliamo r~~~af~o:: , •;~l e;.::,. ~; 110 10 ~j ~~~si" 1 :'l:/.~\~rgn1r"tcf;g /'f{,; '.lia~·.. ~t•, 10 0:•,~,,.'~; 1 ~f•,:::.~• ;:~:a~:,, ~" ';.;~/• ,,:! .~ fl~rl!n l~a • ~1~<~ di;t n:-:: 1~ J:,a~1:; :;, 0 ::o l~a~•;,,i° :;~a~~~ Cchla- non dura , C, II pomeri~~• , t ,o r !~l::.Oa1~c:.~•:~· un glorao ml aggiungere un aneddoto, che C questo /atto _ clte per f veeeltl ha capito be11l11lmo)olf Il av- Ed d 1empre solo Ila visto co- va di lui 'ie fece vedere P met~ r,erchè) t addlrlUwra ommeua ramcntc v~ t d slnco- Perfino nel secondo del due pas- chlcic il 11crmeuo di accendere un po' la riprova di quel che si e eo,I J>tr la sua vecchfulm~ vicina, e (/acendo /fitta di non mc t veiuto? Oh, qucita guer- coi l grande _ conthiu 6 pt(t ad Trto11/anlc, mo,trat a Pierino di quel ~ e e espresse!) sl nddottl a testimonianza del la sua i/garet ta alla mia r,luq, è detto fin qui Un glorno di balla la aura d 1 f 11 1 aver capito tiullaJ oli dfce. e Co- ral •· alta voce Celia _ ell e trcbl>C e l lnlzfo rivelatore, suo r sponderc nd una superstite ottocentlsmo sabiano u,t /avare che non ,i ue'7a a qualche anno rn, Saba era In paur~ di ~,ere ';orta~fr via ~al~ !f 7 ;'"~ :;!,ch:ua':~o g~r~~ ~: Qua 11 do Invece Miclwlc può della sua lingua). e uu v;:iagaizo e Ebbtlrn:, cl,e co,~ vuol dire :~~:.S 1 ° : lle tr i~entlflcaUonl, è dato sorprendere qualche no: :~~!!:g, Non a'~ - dice IL Versllla (gli ero. stato dato 11 1 u te ,po d 11 1 r pagare a contanti, d 1no1tra Ol4 quasi /ar e Il partfofano (vo- con qucito? • - e voollo dir e ve a e tuose, di sua ta che ha 1J medesimo sa O - peggior 1ordo di clii Premlo Vl:u-erigglo> e pa,acggla- a ;o~r.: ;; a11<1>a r gione C•r• rr; ,,3 "'g r:::r:''t,,t:) ';"~,,;; r!~.;,~%f~ 11 \ g:~.,,g~ 1 "~~"· •u•~:~ :~"".,: :re,.~m::''~~• 0 ~.; .. ; : .~ : 011 ; ;~' ";;\\,;;; ~·· ,,~ 1 ;~t"' CO• :::~:'' :· bl: ~:e~~:tr~t ~ ~~n r' "'f' or ora rlponall: • :~~ ~:~ :;~ 1 ,-~~-·~r. ~~1,.iu•~i va solo In va al ma.re. Im• letto. Ma lo _ conoiccndolo _ un poco 10,tenuta) Oli 1ert.-e di vino una ga.uo ,a. 0 tm'aran- · la 1g 11 ardo rlt.~lto al avere una e avida. lo • n neon n amorosa > e, più anco - alla mia tavola, nà alla 'infa provvlsl, come suscitati dalla lo guardat merarilollato (nasr n: : n~ un $0rTII()) un clata; ma. soprattutto vuole ei- PIERINO (Il mio amico co Domandalo al più lltodef':,' ':r~ Wla. rWl g venca *• con ra, e fervore solitario •· E' già Ollcrla, llè nella contrada For~ fan tasta, due giovani gli si fan• UMBERTO· SAB\ ~u:~c1la plct::ui dge 1 ct'ftlalln;, sere servito subito Chiama Cel• munt,taJ ml accu,a ,pcuo _ ; /olooo •· - cp~vldcn. co~~ 11 cagna •• con la l'afftorare di una sensibilità ~ I lo / i:rlJ. invc,ut o u 11 •autonw4 . ~ e g orno C ,e sa con altra voce, le /a me110 non IO percht - d2 euere UII UMBE RTO SABA dine - cheg t~; ~~o~nl\~:~: ~ ~!~e;ol:1t:t~n :U~~~ier; moti d,ti/~ ~r::01:t ::::_1to per 1empre ' USI In Uì\1UER1'O SABA blioteca Gino Bianco

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