Fiera Letteraria - Anno V - n. 44 - 5 novembre 1950

LA FIERALETTERARI ANNO V • N, H SET1 '1MANALE DE·LL E LETTERE DELLE ARTI E DELLE SCIENZE BOMA·•" I NO'l'DIIIIII!: m• SI PUBBLICA LA DOMENICA Direttore VINCENZO CA.RDARELLI QUESTO NUMER O L. 50 DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE ROMA, VIA D'ARACOELI n. 3 . Telefoni n. 684.097 e 684.098. Puòblicità: Amministrazione « LA FIERA LE'ITERARIA• o PUBLITAL,v laConclottl, 5-Roma. TARIFFE: Comm, L. 60 • E<llt. L.40alm/m , 'f ABBONAMEN TI : Annuo L. ~.200-sem. L. I.ISO • Trlm. L. 600 - Estero: Annuo L. 4.000 . Abbonamento speciale (Insegnanti e studenti): rata mensl)e L. 185 • Copia arretrata L. 80 • Spedizione In c.c.p. (Gruppo lll • e.e. p0Stale n. l/31t26. CIELODELLE STELLEFISSE * Assunzione della _Donna '* di DIEGO FABBRI M ARIA , la madre di Ce- ■1cohato è ,.er.i >, e la gioia e 1à, 1menti1ce in 1011 l'eJa.ltanu non avcuero più li· la 1aa •ila, la pcuan• mili. tuu e la monotonia Fnola nra, Il prodigio della della n1tur■• Smentit a 111idu1, vh11della Vergin e Maria: dctl:a netta, imperlo 11. Donn a eenza m:icchia, madre e ?ttaria è J'eccc1ione ,empllce vergine; e della Donna rapita 0 1 mhurata; è il rovucio in· dagli an1tli e portala - au ua• tqro e Immacolato, o par fr tll - In ciclo. condo, dolla no1tn umanità In- Entra, entra violentemente nel· creU:io,a, chiuut a, compro01e1· la 1toria delle apparcnMt co· u; è l'avvertrti continuo, ar• 1idde11cvere, o favola vcrlul· un o e au.bllme di queUo ti.ilo ma della Ver1ine Maria! di beatitudioe o di fe"oro III Nol, ormai, non sappiamo che cui Invano Hpirlamo e aolo • rett:ar dubbiosi di fronte alle htantl ,fioriamo: la felicità, ~te veramente imporlanli, E' la cioè, di poter amare e creare no,1ra colpa, è la no1tra pena. e aa«aro conuctame1110 ne.I• E' la pur a di veder chiaro l'auoluta lnnocenia. che d trattiene; la paun che Tatti I mhterl 10n •• di Lei I no1tri occhi velati 1lano como raccolti o po,atl, ma Lei li por· fo11orati dalla troppa luce ••. ta 1utti con una templlcili; che E' la paura d'we ro contolati ptnnade. che d fa cotì dubbioli, polehè Lei, ereatuu, madre di un que1to no1tro anurdo mondo Dio; Le.I, creatura, concepita che ti torce nel convuho di ona .,. 0 1.1 tncda di macchia ori- 01curiuima di1pcradone, non 1ln2le; Lei, Incinta, 1tnu e•· vuole, in fondo, ~uere nerume• ,ere mal 1tala pouednta; Lei no con1ola10,non vuole con.10- madre, ma ,empro ,-er1loe; Lei, lani, no? vuole anrapput:i alb fin:ilmente, rapita al e.ielo, an- con10l1t11onequando la co1110· rhe ne.l corpo, da un nlo di ladone 1li pana accanto e lo an1e1J appeoa il lun10 tonno tocca. , . dc.Ila mort• 11a per addormen• Ha paura; forte b:1 paura di tarla...: dicevamo, an continuo euer buono. arre,to, una perentoria rottura, Mo1trno1a pauni. una futuioH 11:nenlila al rJ· Cu11rd:ire in alto lii figura 1ore udlano della natura. della Vergine Maria che ule In Eppur cootlD11ameute, con una i morbidi ,cieli d'autunno deve in,lutnll caparbia e perfino certo dar timore a chi non vuo– freneliu (e a dhlansa, alla· lo arrcndeni alla comolulone, menle d1nliicatln). nel cono pauro10, d'euer atimato drbole dei 1empl - da qoeUJ più na• da uomini cbo Io 1000 almeno turalmenle e in,enuamen to do• quanto lui. l'alermo (Cb.lesa della Martora na): e Morte della Madonna • IL LIBRODEL TRAPASSODEL A * MA TERNlTA' * di VINCENZO CARDARELLI Misero dom10 dal tu,-gido se110, tu. non ui ricco d'all,-o d1e del tifo latte . E qHt111to 11'hai prndigato, uci g iorni dell'estate ormai dcf1111ta, al 1110 florido bim!Jo. Con i11esausla t1e110 le ,111.trivi, litio di ,-ifiorir, 11cl suo fiorire . A OKHilin•c frignare 1l #tlo uscit·a libero e nudo con casto impudort. Tu cl,e non bella sei li sentivi so11a e piace11t, nel ,:aio mist,,-o: il bimbo si forma va, madre e figliolo crescevate insi1t111. Cast è passato per te 11n',stat1. Ora il ve11to d'autum10 ti 111ortifico. Dolentt ~ il tuo aspetto, madre indefesso, genitrice i,,dize11tt, finora cosi smem o,-ato. Clie J,ossa 11tl tuo p, nsicrof E' lo malinconia dell'opero comp,uto o il nero COf'lt'O di miserie e di moli cl,e s'awicina, a fa,- mesto tl tuo visof \'IN CF.NZO CAllD.$.RELLl MADRE DI DIO GLIARCANGELI ABRIELE MICHELE PILOTI DELLA VERGINE vali, al nottrl più pnidl o dub· Ma la 11H 1c.n&a lremalii e blotl e ribeUI - Il popolo, tal• incutenc., aali per lo gradinate to il popolo, ba plaudito a que· dd e.i~o. o Donna adorabile - Jli arntd, a !ptllo •t>nlitc, a perenne f■aciaJla - pert.DJ1e nu• M I.NTRB U Noatro Slacort; Oll apo1tol1ave,-ano aortf!Q'lalo • Aa;pc.ttlamo quando mortrt. una nube. dal luoghi dove Jlft• 1tolato. Io IODO J'ulUmo, 1n mta- quelJe tNafltte ddla aa1ara1 d_re• 1orrbo " Il.lor"' «-111i11... ; 10 ,5::~ O~• ;:J: ~•=m~= -~~r:,,etdate!,!; ~1::0 :n~ q~~~~ ~c:a~ "=:n'ta i:,.e = ~e!u~• ~e:ix:'°t.tfvt:U:-d~ DOD tol~ ... non PllO ali pla~- 11• uaio~ .. attna e ~pi· TC-Ua del mon~ era :ip- restò nella casa del suol 1c.nltoJ1,bruceremo U tuo corpo•· dell& casa dove abitava Maria, snz1a di Dio che aono quel che dlrt, doe di utdtre • qatl mt· mento • r1pol0,e con10lauone... pcao al lqno della croce, 'fide, 10tt.o11 monte desll Ol1vt Ella dunque cond1.111e U aanto Madre del Salvatore:, e, pienl d1 IODO •· rtcri, ba implorato che quel ml· Sali, Con10laa1oue. 10lto la cr'OCe, la aua Madre elle • • • apostolo osovannl ntl Juoeo plà 1t.upott:, eu1 sl salutarono di · aterl diventauero ,erit à, ve-ritìi Con 1 o1azione di rinnonta ttf'• 1tav1 ln piedi, e O'°vannl l'cv11u- , appartato dtlla casa, e 111 mo- ttndO: e Pudl6 Il Signor-e c1 ha pd~ò cu~iàDOdubt,a;:~tove~i:onim~lena lp~r il d~r-edenlo 1p1tt1ril~: :~~.;i.;h~II ;~ev:eai:r~:i sùvr~~a~~c~:1 :n: :em°c:: ~~e.~~~~:Ìu~v~,~n:.~z-:trd~ rt'g'l~u~~dio Paolo, che u 81- m1?J :i~C:O\lo. :,r~~~\l; mala_!iUe,do,m,. 'Como te al ;:~:t 1 :=. ~u'!:r•:ede:ee.' ~ =-~~e "'f::! 6 J:U~ ~.~~!! ~i~;. 11 ~: 0 d::i~-~'IJJ:-rt:: -------------- ~v:::e~~ ~e~~r:.er=~:1~. ~ ternune di una mcn vl1Ho11 lo· 1a11Ioccasione di pof'ti1, d'u, 1 di corpo. L'Incaricò d'aver cw-. lere 11 Salvatore, era aola, un VERG I NE ebbero det.to Amen, l'apoatokl ,ot:. il prodl1io10 raccontatore, ttn timento almeno di poe1ia, della aaota verilne Marta, d- storno, In un lu010 .appartato LA BEAT A Giova.noiandò a loro ed annuo• intcrprtlaado una '!lata 1appli· •~ poula tignifica anco~a Hm: :er:i~!:o E f':u!" F~:f,/ladrc, e ~~1!n~S: :is:::~:~~è de:- I~ cl~ ~°zi~::1 n ~t.DO ~ do- ca nes)..Iocc.bl!1_e1hHcohatorl: p1da. e c~nci;et• 1ener1111one d1 Da allora, la B&nta Madre dJ de luce, Al prnentò a le1 e pro• COME UNAFJNV,STRA v'era Marta, Madre dc.I Nott.ro concludeue cou. e ... ora lo ,1 1ent1men11d amore. Dio rtmue affidata a Giovanni, nwncl0 le Pft.r0ledel aaluto, dJ• 11~ Signore, 0 la •lutarono dlcendo: dico elio quuta fuol■ cbe avete DIEGO FA.Bll&l per tutto n tempo della 111a ,·tta. ce~~: saluto, benedetta dal 51 • d,· '/ llO'[A S 'IER 'I ON ;; 0 ~: ~hoa:a 1::~t~d~t~le~ 0 s:; gnorc, rlccvl Il aaluto di colui 11 H terrai• Ed ella di.Ye: e LA. pa- che ha m1nèato 11 saluto a Ola. ce s1a.con voi, tratclll detti dal VN LIBRO ALLA PRl!.SENTA10 DA SE'f1JM ANA CARLO BO ::Obcc:,r 1rh~'\!~L.~ 0 l:~~i Poicl,é il mio vo/ur è semplice COlllt 1111a fi11tslra Slrnorel •. Ed elio. chiese loro: di palma dtl paradlSOdi Dio, e L~ 11011 ,o 11 oscc l'orgo,:lio drl s11oloori,:i11ario, che tu farai porre davanti aHa Afiu ,,ita è morire, come vrlro, di luce: ~~al~~iA q:!1u~ta,~n ~~i:'~~ Trncidota ,il'i ,-aggi vigo rosi del sole sposo. Il luo corpo. Potche Il t.uo Flgllo Pflirlié 1 t mio omo,-e è umplice come 1rna finestra t.'a,petta, con I Troni e con 111 J!. 11011 co 11 oscc t'o11ta ddla originar io polvue, i~e~I. e tutte lo Poteme del Sospirni tr,tta uotte (qua,,do ao visibile) l'alba mia Allora Marta disse all'anrclO: [morte: d!' :is~e~~~e l°cii:s~uc=to!: f/~a:;~r ;r~Jr:;,~;u~lta~1i:;:i~11~ i i~ll~:."adito: rl1t,=~ ~~toa:: 1:~~t.U gli La luu, tl 11110 a,natrtc, m'i,ivola io segreto la vit~. spoetol:1 &&ranno condotti qui og. Vauisco 11tl giorno ,.; lascio altra ombro ·*· Piccolo Giudizio Universal (Continua a pag. ZJ Allepagine 3 e 4 GALLERIA DEGLI SCRITTORI ITALIANI * 11 dal potere di Gesù Cristo•· Clic fo geometria della mia croce, MartA dl.5st: cTl prca:o di dar- La c11i forma e str11tt11roso11la for::a u M BERTO =-~t~1::~fur::!!!1c~ O11de io muoio, ma solo allo _terro, poua attaccare quando la mia E so11levata ol àe10 vila t111a. DI ROBE RTO P APl anima uaclrà dal m1o corpo, e Qu,rndo divengo sosta11::adel mio ama11te, arttnch 6 non ve.daIl principe. àl. (Clic so11 t•rt,-o 11bbidic11tcimmacolato) SABA le tenebre •· ..i,_noog11icoso cl1e ardii la vita del mio ama11t~, L A STORIA della. recente parte dcolf 1crlttorl del nostri zo Ed~~~~~~6 ~f::::u • ~=~= V d ·1 · · M · Il narrativa italiana l ab- . - glorni,11on1oloitalfantJ.Que- no.llSlgnoredlcutaonloeehla- Ilio per o1111re, 11110 ,-i,rulo altsnc:1,:,: s~!~~:, òaltanza chiara nrc/1' ,u sono f due termh1f e11en~ vo e 11 mt$SO, u darà retema 1e ne debba. /art oggi U zfaU della loro vocazione e ll benedlsionc: non ml ~ conceseo - Le vostre sta11::esarebbero tombe, e pu ,:to. Allo ,tesso modo che -:::?'!~,i:ii ;: crani.sto ,i trova. co,tretto a di far al che tu non po5,5a vede.re Volti d, buio, tcrror8 e ,norie. nel giro dtoll ultimi ouincUcf /:~~ • rcgl.strore tl .succtllo di qual- il principe dello tenebre: c10 S'empio110 della cl,iare:::a dd t1ivo Cielo, ~ :ft' 4 i~a~~V:[~ :~:~i:!~~t:;! __ .,.,,,:::__ _ che buon? 1peculaz1011e orfgf- =~toa~:tu6 !1:n:3 1 :~eehf~ 1::~:::~:::~, d 1~:,,~,~~~~ 1 .. ~:/ivi110 Gerusalemme: def inito, coll Il lavoro dtl gto- , ·I. ~ ;a;:u~~!~: 1 ::;;~,.f!'~n:c;:~~: ~~11 :i~ 51 ~te nd e net aecoll Poiché muoio di splc11dor, e di Spirito Santo, / ~ - ) vonlufmi e quello del fedeli di ottime 1"ttnzlonl, l111om• E l'an1elo, dctt.e queste parole, Il sole ,:ode del tuo carce,-c, o Cri.stiano in t.Ìlloccliio, (& D X'r O RE N& R X PO ZZA . VENEZrA) G. B. S. Disputa tra lo scet tico e il credente : G. B. Shaw e G. K. Chesterton irridu- cibili e cavall.ereschi contradditori G IOVEDI' SCORSO, a Ayot St. Lawrcnce, dove era tornato a trascorrere la convalcsccnu dalle due operaz ioni subite in seguito all'mcidente nel suo g-iardino, è morto Gcorgc Bernird Shaw, il più vecchi o e illustre commedioirafo con– temporaneo. Nato a Dublino il 26 luglio 1856, da famitlia borghese , qua.odo il commercio paterno non bastò più al comune sostentamento , G. B. Shaw si trasferl con la madre a Londra, dove si impiegò quale esattore. Ma abbandonò presto l'impiego per dediani alla lettera tur a e al giornalismo. l primi tentativi non furono incora,r,rianti: un 1uo romanzo, scritto nel '79, !u rif iutato da tutti ,:li editori, né i quattro che seguirono ebbero mi,:lior fortuna. Mal,rrado quct.to, il giovane Sbaw non si perdette d'animo: socialista a1dentc e vc,rctariaoo convinto, si diede a frequentare?' le riunioni fabianc e a tenervi discorsi, finché, vincendo la. sua natura piuttosto timida , dinnnc oratore c. polcmbta es~rliaimo. Intanto , chiedeva al ,riomali1mo un reddito più convcnimte. Critico d'art,, musicale e drammatico, scandalizzò non poco pei suoi giudizi, riunendo poi la somma di queste espe rienze nella Q11intessen.:o dcll'ibsenismo, nel Per fe tto wai,.1riono e nei volumi delle Opi,.ioni drammaticht. La sua prima commedia, U ca.se del 'fl,dwo , fu ~~cr:~~ied~:tda aLR: ~:~?, 1•~~:~~ :tt~ A!':~/i~~! di allora. i suoi lavori. a parte le recite private, restarono, per lo spazio di dicci anni, ignoti al .(ran pubblico londinese. Difatti, L'irresistibilt, Lo prof,s– sio11e dello Signora Wa,-rtn, Co11dida, L'uomo d6l destino, Non si so ,nai, Il Disc4polo del Diavolo, Cesare e Cleoj>atro, La co11versio11e del Capitano Bross• bo,md, L'ammirevol# Boshvitle, Uomo e S"pe ruoMo, Il mat.1:iore Barbara, Il dil,m,,,a dcL dottore, Il Mo– trimo11io, prima che a Londra, ebbero il loro battesimo più vasto in Ame rica, in Germania e nelle provincie. Tutti i tast i più sensibili dc.Ila. società inJtlese e del tempo erano toccati dal commediOJ:rafo nelle sue opere. che, se suscitavano le ire del censore, accrescevano l'interesse e la discussione intorno alla sua opera. Ma J:li anni passavano e la prima ,:ucrra mondiale trovò lo scrittore orientato verso una forma di umo– rismo drammatico, se non traJtico. A11droclo • il Leo,.,, L'lt1co di Per11.salc,mne, A1111ojausko, Casa Cuo,-in• fra11to, Ritorno o MatusaUm,n,, sono le tappe del nuovo cammino c.he ragg-rnnge la sua cima in Sant a Giovan,io (1923). E' un trionfo ; la trajt'cdia, rappre• scntata in Europa dai Pitocv, ottic.nc dovunque uno strepitoso successo. E, con questo, venne nel 1926 il conferimeoto del Premio Nobel. Né lo acrittore se ne appaJt'a. La sua attività non ha soste: altre commedi e, b!:!:n~ 3 ~i:~~1>, 10 ) imf:!Pf~}o,.~'tfa b=~o J:r é::t:. Cimbeli110. Prometteva ancora altre opere, quando la morte lo ha colto, a novantaquattro anni, in pieno fer\'ore di mente. ACHILLE nocco PATRIOTTISMO MEDIEVALE delle 11uove1cuole ,em bra non ma Il lavoro di una ,cuoia o s'allontanò circonfuso di gran (Ove pur ora piat1Ki e serri i Jc 11 ti ~ oJJrfre ponfbfUt4 dt"1oluzfonf - .,, meglio di uri gruppo di per10- luce, e la )Xllma•che aveva re- p I Il · • / - ) lnedtttedthiterprctazfonicrl~ 1 ~ ntchchafacomuucl'fllloddf- calo brtllava d'un mcra.vtru 030 rr sapi·re ,a a 1111a stm phcitd la for::a deUo fede). \~\ tlche, 1u,cettf blll di altri 1vol- • ~\ . stazione det modelli mumhaatl aplc.ndorc.. D,111q11t: 11011 t'af{amcare dei t.iildi::i del t110110, E' STATO sempre con ' gl~ntt e dt nuove ambizioni. e l'Incertezza della strada da nu!v~rl~,"~r':nd!:~~~ 111 i:i:~. Sta i colmo 1.• pr,.:Ka,calmo, o sccoudo figlio, rammarico cht abbia- Dove biaognerebbe, dunq ue, ( 1egulre. Per questo qua11do cl che aveva ricevuto dalle manl .Vo11 temere le armate , i ,uri valli mo dovuto diaintere,- ,ente, 1' COn.tldtra veramente tuttt eguall. E' Il Unguagglo del pen.,ferl e det ,entlmentt claulcl. ctrcare dtlte aollecltazfont In- ~ capito fra le 1nant un.libro che dell'angelo, andò al monte. degli Veli, P,oggc nva11:onti e i11dietreggia11ti: sarcl dl quel che gU uomini 0t ntu , dttle proi,oate di.stacca- non. rl1ponde a priori a una OIM e .slmise a pregare acendo: .VoK tollero cli,· il ful111i11c 11ccidola bia 11 clie==odello ~ politici andavano dicendo nei te dall4 moda. '1"dalla 1trttto , / ~ delle due categorie, quando cl e Signore, non ero degna d1 r1- (ti.a sta 11 :a. loro non infrequenti raduni. La lezlo11e cftl tempo? St ,a be- /~ / capfta tra le -•nt la t"•tfmo • oeveru, ma tu hai avuto com- S qualltd det loro ducor,t _ .,_ .,.. 1 di bo to ebbtlh! sia l'ora estrem o del giorno, nlulmo che l4 noatra lettera- ., , · ~ • - ,iia:tZ4 df un l"eoolorc, di uno hte50oi:: che :';~" evi .i:;;:~ 11 Guardo sell~0 timore: onzt, del loro llngu09gio - non ~u,a l fnJo"do t~~a 'ittero.- , ~ . aerlttorc che ha. fatto JJtr ,uo chiedo perdo, Re della gloria, La squarciata temftsto lascio entrare, al ,uarKint :e":C::i:o "f,.~t;,°::,e~e!~' 1 :U: c':,':;o:!tm: e:' me:fFo,: :: L_ /. f''to U lavo~o dl dùboscamc11. che le pote.me dellWerno non (del moHdo, Saggie articoli di: es,cndo di larga. e pro/onda la.- metro che ,1 ,tabUiace a f)rlorl -- - - oro~a~11': ~1t1~f)(!ha "~1/l':i:- ~;un=o :~Jl!ll te.~ Tre irrue11ti raggi diritti come la scalo di. Giacobbe: tttudlne umana non rinunciava 1ul IUCCtllo dl un•o~ra op- Boberto Papi tato la comJ)Ognla del pfù o quanto di plù, e con plù rq:lone, E. 1H t·tJra; il Solr, mi9 Figlio, 11eUoS 11 a Sostan::o, LIBEROBIGIARETTI ad euere anche cletterorlo•. :r;::s1:t:f:!';:!t!';o'::'J:j ,1 ricade 1n un dl.!cono vec- ~r!1:r!u~~:;; 0 1 ;~w:,:,~~- : : 0 1~~ ~°::,e:~~ ~:!j; i·c 111110 collt·inccr~ il "' 011d0 dtllo 't: ::f,/~;:~:: GIACOMO DEBEHEDETTI !ratfn;:er~ ::fi~r~a~pa:: /Ta.m~nto t dttla prOJa. J>Ot· chlo e abu.,ato: ma alla. Jint cerchiamo df vedere quali ~fon c~~ nh~la rl~~:!,~~~ Sorridere agli ama11tidt'l giorno ;" sorrisi di sa,rgue: ADRIANO GRANDE buone, autentiche da quelle tfco e d4ll'altr " parte Il pen.tt tutti damo d.'accor~ nel dare nuove 'J)O.s.tfbllft4 et vc11oano, bontà! Tu ac.l u Birnore D!o. Per il mio amore, Egli sarà il loro Fratello, men buone e dl maniero, e alla voga del neoreoltamo. allo la colpa.alla milerta originale quali ,tradt ,eorcte ifa po.s- sempre ben~detto nel aecou <iel .1/ia lua - l'Ag11c/lQ della loro Apocalisse. BORTOLO PENTO gJunge a individuare con utre- 1/orzo deoU ultlpif 011111Ptr della ,,wstra .vi.ta ,_alla povert4 .ribUe derivare da. una lezione se.coli•· ma preci.rione l ,egnt dt.Ue rinnovare completamente cU- e all lmpa,siblllta dl dt/inl- cosl a.uolutam ente personate. Dopo ch;eebbe detto queste Pll· TUOMAS MERTON GUGLIELMO PETROHI crep~. le scaltruu: e le ma- ma t condizioni di quel lavoro. zlone della no.stra ,octttd. Che E' ~ro però clic non .sempre rolc., tomo alla sua ca.sa . (Traduz . Ji Aui;:usto Guidi) ETTORE S RRA acherature dtU'artf/fzfo, I vvo- Ma 'il conformt,mo t UJIO ttr• eo,t:acftvono raccontare t no.stri alla .solitudine corrUpondt una • • • ti dtll 'in.str«!trltll, cosl noi di ribUe ,cuoia di 1uggutlonl /al• 1crittorl1 EcLtccoU Jatalmen- condizione perfet tam ente cri- Ora. mentre U bealo Giovanni fronte a quel di.scorsi politici ,e, perdute e vane e la co11- te legati alta ,orte della pura tlca, UIIO capaclt4 di ,oluziot1I prcgavc.a Et=. ••I giornodel * ; ,copriva.no ,proprio aiutati da clu,tone ,ta ,em pre /atalmen- fnven.zf ~ne, della d1vagaziottt concrete, a11z.f di ,omo cf li s~!~o~~~ot~ ~;a v~i~ ul~ luce che ave\·a rlcevulo dall'&n- more aveva preso tra gli Ebrei un criterio e da u.n giudizio te sul dflco dell'accademia. /anta,ti ca, deUa mlJura poe- accorge aublto Quanto ala dli- :OuevO,da.vanti'a tutU, e lo oor- gelo, e gli nccomandò di porre per annunciare II Vanaelo at E poesie di df linguaggio, le crepe, i vuoti, Proprio percht qutltt piccole tica. oppu.re coii<ùznnatl alla ftcUe muoversi fuori delle t0 davanti ali& porta della casa la paima a.vanti alla sua bara, OenUll. E, mentre tra loro s'lnl• te ma,cherature e le ,caJtrez• rivoluztonl ,0110 condotte dal atcrile e monotona ripctlzlorit ,trode battute e lot1tanl dal dov'era la Vergine Marta. Madre quando aarcbbe 1tala portata al eia.vauna pia dlacuS41one per sta- u M BERTO ze del contenuto, t dovevamo df fuori, f)roprto f)trcht Il di un4. reattd. freddamente ri- gregge: aiiche In letteratura c!.1 Dio. Spingendo Ja porta, egli stPolcro. • • • blllre chi d1 eM1 avrebbe rivolto conclul!ere f)Cruna sostanziale crede dt pottrt arrivare a un prodotta (e c/rt dctamtnte rf- conta Il lavoro comune ha. un entro subito. per prtmo le 1ue preghiere al , inJlncerttd, per un fncon,a . rinnovamento con un fmpe• JJrodotta > percht a uria real- stoni/ lcato Il ,entlrsf ~ccom- lo ~id;d~ l~u 5 1 ~~t~m~~r~I~ .. ! 1 t~~ ~~~;~::/ != ~~ :~!n:~· :i~~:!'c,~ ~~~n oPI~~~ pc.vole o deliberato inganno. gno del tutto citeriore e /or- tà ltnz!l voce e ,erim anima pagnato e aegulto. Ma. acLogni ero, 'oiovannl, rirUo mio, r1- t.rO, da ao!o, pre~rare 1 tuoi ru. chiese a Paolo di pregare per Notauamo, allora, che .s'era male 1famo coltrtttl a dtnun- bi.sogna per fo,rUJ. apz,llcare modo et .sono le eccezioni top - :rdatl le parole del Signore nerall. &e I mld frate.lii, I d.lAcc- prlmo, Paolo rls:po$e: SABA oramai smarrit o quel llnguag• ~;:J;l~::;r,;;,i;::~;~ ~w:::"?.J:i"J;t~j'';;,~ttt:: f punto una di·""~:::·!:' r~:Er~l:;t~~~i!H~~ ~~~:r~~~):~;~~:~!f· :~fu-~:~i,iri:~"ii~ f!~,tn~co,,::. ·: ";,~:;~: una. m.'ilera lnteltiotnu dtlla ur.'arte applicata. Che t poi N'nll~n t Giudei che trnenM . Subito. ptr ordlnt di Dio, tutti Chlua, '- perche t.u hai la prece.- ~~:rc;;;!~n~u1~:toglf 0 ; 0 :i~n/ar,1 vita , La. cotJ)O, di chi t'! E 0 ,,1 l'arte ilistgultc: dalla m'.lggfar 1Co::iunu, In , pai•n21 con:lil~I'). e che dlcc·:•no: iii Ap,,llcll furc!'lo lnna.ull In denu 5'JI tuol collee:;hlnell'apo- "-------- --'' blioteca Gino Bianco .tiravamo 1empre ptU Pff'· 1ua.t1 - e ogn, giorno C01l e.sempf nuovi - che l'uomo moderno apparlv4 Invece ,em– pre plù udotto t lrTellto dal lingu.agolo r,artlcolore, 1pecfa• ttz.tato o tecnico, per cut og1ut– no jlnli;a per parlare In. ,igl,a o in ch.laae al , tuoi •• alla .sua e categoria >, al ,uo e partito•• comunQue a un ,uo apecf/lco e 1peciaUuato uditorio: Il J)OU• tlco a uomini politici, Il ,aar – dote a oente glll drvoto, il letterato a oente di cultura. Tramontato, ftnlto lt ducor,o da uomo a ,,omini, quel dl• scor,o va.sto e ,ovra,tante ch.'i reUglo,o e 10cfeùe e ~ttero.rlo fn,feme percltt i f)ro/onda– niente umano. Que,to generoso preambolo per ghutljlca re, anzttuUo a no, ltt,sl, la vlvacitd. dtll'ln– tlmo comz,IOCfmento che et ho eolto a.tcoltando, qualche tem. po /a, un dfacor.so n.on . z,ro• pruimente pol1tlco, 4 dire il vero, ma ceruunente altamente civico, qual't stato quello ri– volto da Lulgf Gtdd" at 1frtd4• et ct'ltalia. In arte sC soieua dire co.

RkJQdWJsaXNoZXIy