Fiera Letteraria - Anno V - n. 44 - 5 novembre 1950

Domenica 5 Novembr e 1950 LA FIERA LETTERA R IA VELCHIE STAMPE WILLUM AUSTIN precursore di Hawthorne * Questo "primiti vo,, alllericano , fu guidato in letteratura da un giu– stissimo invidiabile istinto M ALGRADO l'interesse, a volte pare tenda. addlrltt.ura torse eccesslvo. che al rozzo: sebbene, trottandosi tutto. Europa. va.pre- di uno .11Crltt.ore che nl suol stando da molt'anni templ tu noto come umorista. alla letteratura americana. di pare occorra. tener conto più llngua Inglese, non privo, che non sl ])085& credere a un presso 1 lett<>riavidi di tradu- primo incontro. di un certo .. _ ,, lioni, d'una catonaa,lne in - suo ironizzare che par giusto FlLIFPO DE PISIS - e N:.tura morta ,. (Premio :i 50tt.ca8:loper gli e Amici dell'l .8.A. •> F:J~~.;~'t~F~i ~l~:i~·~riiz:~~r~t t cq uarel 11· d,·Cesare A ugel ·101· indigeribili, 11nome di W11- norl lnvenzk>nl, dentro nlln 11am Austi n continua o. essere maHiorc, .svelata con tempe– dim entlcato; e probabllmente stiva se.v1ezza. E nelb. novella " ia'norato nddlrlttura. Lo soor. è un magistrale modo di rnc- darono. per esempio, due gros- contare, con una. &0&penslone S • • oe e reoentl antolocle di rac- filato e accorta e tut.'4v1a non 000 t t1,ff e po9 1,n e fi l, tll e tll01'&e : fll,ft conti americani, che dànno, da. e etano> ingenuo, che dà • • indubbiamente, integrandosi, Un& •ua auni. blzurra e os- la. " 111e 11101•1(1, " è ,l1,v e nta.tf1, poeS&(I, un otti mo panorama dl quel- sess!onant.e all'insieme. Il pro- !:,n l:t~;~u~~e ~!rf:!: det~ ~:i::~~cèri:~::i:teot~Ì IL questi squt!ft! utonii di della memoria. (e Pistacchi sentimeiitt e 1>arla dt loro l'Austln sia cospicua neppure c pezzl > • Post.erto 1 ~l~I J -n~ttet!lbrc, Il sole ca11imi- verdi, manuiati sul Bosfor'!, (c Df tal genere, se non tali nel paese d'origine . L'Arvers, Le dosai~c, di c~;~tà&Se di :~,! ~=~ta ;~m~ 0 ,~;'1'~ ~t~'~,:;a~i~:!~ s::~~:":;;; :, t::~:~~\;r~,;d,t1,rn~sc:,afouo;: che l !rancesl soprannomina - interesse, 1 va.lori varU <si ve- riposa11te leogere le pagilie di 1,artiene più. Deo'esscre uscito piedi dei monti. Anche per rono lhomme au ro,met, deve danocertlpa~ggl urbani op- ce ,a re A11uelhif. Avessi una da un luogo delJ'OdLssea>J. colmare il tempo della tra– la sua rioomanm a quattordl - pena acce1;1I18t1, ll racoonto del pergola. Av es,f una pergola Luoghi d'Oriente: e la memo- ver,a ta. E badate: 11 tratta di Ci v_ersldi langutda nostatgta. gabetuerc: 11 d~scorsetto del sotto questa luce tosi dolce, ria qui od.ora di ve11ti azzurri u11a traversata df lago, e pare E l Austtn non ~ mmiorab~e banditore , et.e)· tutto è ,'PC- sarebbe quello il luogo adatto e di rose. u,i varco di continenti ». Un se n~n per II racconto che s ~ sato ~~i scaltramente. S In- per leggermi e rileggermi rt- Ccseua, 1 paesi rom aunol l addio biblico. ll 1'fa11zoni rie• letto, e la storia letteraria plu tende. 1 H~wthorne <1804- 64) posatamente le sue quiete e della sua aiovh,ezza solitaria scc a scrlverc stllla veroame – lnsltne, per quello che rlguar- a.veva vent anni quando 11 Pe• umane paohie. e studiosa: paesi sorridenti 11a d'uua Bibbia, quello che da ll Nord America, In Cam• t.er Rugg fu pubblicato per la Scrittore lombardo. Afa 11011 fra campi di l11vinella e siepi 11oiscriolamo a-ul blolietto élel r;:et HU~ 1 °frdaAm.,.dllcauln prima. volt«. ! ~n òdfie:011 f~ 1apremmo dove t,nparentarlo: dl marruclle; pae,i solatll nel- treno. E'. la stessa 1e11sazio_11e 4 ure. ,)i r 00 1 neppure a CO& eru r dove tnca&ellarlo. Non certo la feltcitii dorata delle gh1e- che cl da Il e viaggio del dia- !':te~~te ~i.i:~~ :_r ~C::;i!:~ 1 erJ:i;! A~~sact:;~ lo metteremmo vfehio al Cat- stre: co11_ fresche e raoazzole > co110 . Mart1 110., nell'Adelchi. t 11 • r1 ti· l' 1 :pe in 1841) nelle sue narrazioni Per taneo, al Dossi o. per venire sce,1dent1, net di festiol. dalle Il libro si coriclude con un u1:a!ota~~ ~ ii<,~,~; un DOI conta q~esto. documènto, ::~=l~~La~:~~~~e:~:~al:;i:~: ta~ 1 f;,;~;~;: 11~:; cl/!ac~:ll::l ~r:1!~~s~n~~idf!~g~'a:;:nt%~~ att:ento, ha la sun 1mportan- sta ln funzione d~lla sua In- tele sono fnutlll: cd C ozioso E nuvole e venti e cordiali Un capitolo fine e coii molta Z&. e Possiamo citare, tutta. dubble. vo.Udltà d arte, nncor incasellare oU scrUtorl...J. se osterie. il Cantlnonc l'Osteria arguta 110 e.1ia. Troviamo Pin• .,la, una nov~llo. precedente oggi; e Sia per le idee che può proprio gli vooHamo trovare del Mèrlo, l'Osteria' del Fnl- daro, Orta11i, Serra, Stecchet– a quelle dell Hawthorne, la sug1erlre, non soltanto nel delle e affbtltà >. forse po- eone l'Osteria del Voltone ti, Panzhli, Gozzano, Keatt ... quale pare PIUttofito d'un suo oonfrontl di un cla&Sicodella tre,nmo far (!,, i nomi di Vir'1l- l'Os~rla del trl baset... und Troviamo perfino - udite! - precunore che ~l un segua . ~-=~e americana come lfo e ~fanzo11_i: lomba rdi: e rapida biografia del Naviglio. Bened etto Croce. ce dell~. 1ossessiona nte · 1 quali lombardi. La sua parola La Bibbia. J luoglli santi. U11 Colori 1aphmteme11te 11acl– Ctan .ta.lf ..."Pfng, che un nostro Altra. volta. (Ansedon.a, nu. s'imprezknilce a volte fed è poemetto tolto dal gemmato nati là nel suo &tenunato pa– scrlttore propose una volta di meri 2-3, 1940) scrlssl, A pro- qui che può coml11ciare per scrto 11 o del e Sapicnzall > dal lazzo borromefano. Pagine ;ra durre addlrlt.turn tant4liz- PoSlto della e Serenade > del e,.m un pericolo ...) 11elmiele titolo elegantù,tmo: Alfabeto giovani: inca.,to 11 ate 11 eua st~ aznte) Peter .Rugg, the Mis- Ce.In, del modo americano di elle ,:icorda certi. aurei mo- d'ol'O d'una donna: e tm voe- curezza della Fede. Scritte al– .ring Man di WllUam Austln, dtplnge~e lo.vita ln nero mne- menh d'Ao11olo Fire11z11ola. metto sqitl&lto, di rara felicita, l'alba; co,t il tavolo pre!so la delt. quale la Prima. pa.rt.e irtore. E Interessante , sta pure ltfa ogul 11ti auuuravo di toccato dalla grazia >. J frati finestra c1te dà. 1ull'orto e pub b~lcata. nel 1824 >. Niente lo un accenno rapld1ssimo co- avere una pergola per leuuer- fraucescanf net Fioretti e nel 1ulle carte, come un do110, Il altro, ma. 6 quello che basta me questo, ricordare le origini. mL questo ,-uo 1tuovo libro: Promessi Sposi. s pagllle fa- primo fru,cio della luce. per far vorua a noi lblottonL E S\li&erlre un raffronto tra Acquarelli, (ed. La Scuola , mose del grande romanzo: CARL z. , F.d ecco, int&nto, qualc he al- li morallsmo ~ltano del prl- Brt2cl.a) . Ang clinL co,1 de/lni- e Quel ramo del lago di Co- O lARTL~I tro dato precbo. ml scrittori d America, come ,ce que,te sue vaol11e: e lcooerl mo... >: che il Nostro co 11.afde- cLa novella fu pubblicata l'Hav.ihoi:;ne, e le, esaspernt.e &chizZf a matita o in punta di ra come una 1i11fonia, dal per Ja.prima volta nella New pitture d orrori d ogni sortn, penna , tirati via alla svelta; e tempi lenti>~ che introduce Bngland G«lazv del 10 settem - alle qunlt, og~J,slamo fln trop - che Il tempo fRclhiiente e alla lettura, alla compr en.aio- ~! \~:!;~~~~~an!~~~~;;,~~~ Ì:~v;'e;! !ra~~~/~~e~~= ~~!'!':~:~r1 ~e;~u a:~~0;_1sce>. ~:~,:~,::d~':ze'!: 1~ 1~d~~-pfil bel Ila ln cui la rintracciammo co: ~~ 1 :uol frl!!t\ e.~a dsa- S0110 e memorie >: la sua A proposito del pe?ZO cele– < A.merlcan Short Storie, of nt -ne rosa 5 ,. at.w; e- e memorfa > diven uta poesia. brc della traversata del laoo the Ni~teenth Centu.ru; Eve- clsamente perfidia ~ \'eleno. La raccolta s'ap re con pagi11e Cesare A11oelh1I, atteutisshn~ ryman1 Ltbrary, 1930). I fatti Nel racconto dellAustln Ja dedtcate alla sua Paola: e /or• ma,tZoufa 11o ha fatto una pfc– della prima. parte si rlfertseo- tendenza moralistica non in• ,e la pf-iLbella città di Lom- cola scopert0 . scopri cloè che no al 1820, e la oontinuazione tralcla; poiché tutto è S01!'8n- bardla >. Paolne affettuose; questa vaollta è un e coro>. si rtferlsce al 1826. Tutte e due to rappresent...'\zlone. E 1evi- colorite, ,nu3fcate coii grazia Altri quelto 11a1rnoaff ermato le partl furono ristampate Jn dcnza. non cerca sabbiose e In rara: azzurro df cieli lombar- ed mustrato · ma dopo dl lu1. The Bo,ton Book del 1841 >. tln del conti fa.st.ldlose a-lustl- di, certe .stupite giornate di e Il glor110 che abbiamo &CO• Tbomu Wentwortb Bigaln - f~ca.z1oni. D tono ho. un che 11eve, e questa sorella del st- perto che questa pagina è un son, In TM Independent del d auoluto. Nel giudicare, vien Zen.zio rappreso -,, E magiche coro, fu un giorno privlJegla to 29 marbo 1888, pubblicò sul- voa:lia d1 invidia.re molto que• notti che &embrano trasfiou - e prezioso. Volevamo ocuitar• l'Austln un arttoolo lntltolato sto :,rfmfUoo, 1Uldato da un rate ili romantici soa11i della ce, 1e In pubblico: ci siamo e A Preeur10r of Hawtborne >. 1Jlustl.sslmo istinto. E al suo età trooadqrfca; ori bizantini co11tentati di seunarlo nel no- .La. novella fu ripubblicata. in paragone troppe seriose e te- che patono rapiti a Raoem1a ; stro taccrlh10 e contarlo a TM Lfterart1 Papera o/ Wfl- tre narrazioni., tanto più. nr- moctulazlo11t ar11101dose di. ba• qualche am.lco. Dopo quella g::' 1-= ~iua ~Li~ed1 8 ~ ~ c~t~::~.e ~~n ~:~? 1'~1}11:~ ~f~ ~ !1[:Jor:Z~;~:a;:c ~1~~ ~!~~!r:01:~~c~l~v~ 0 r 0 d:e;ff;i ~~r7. Wenworth Hi&ilmon, nel 1910 to di roba da ridere; mentre glone silenzi. No,i ci ,ono . Dico che uo,i cl (John W. LUce &: Co.) >. qui si fa dBvvero sul serio. E pas,a110 in queste pagt11e so110.Ma questo lo è dl 1icuro A chi conosca l'H.&.W'thome, <WILLIAM AUSTIN: Peter parecchie donne: soavemente Una volta tanto, e ili modo sia PW' per svagata lettura, la RU{lg, l'Errante, Neri Poz- dipinte: Donna In ottob!e, piuttosto solenne, il Manzoni :r:~n1:e~ ~rtt:~~~= za, Editore ln Venczta). ~i::~,:,~~~rt~~~rit: !~: o; ~~; :,~::.:iio~:~ t.ra; 7 s!!~f/u~~~n~~ IL BAROCCO avventura magnifica · * di LORENZO GI USSO Q UANDO Il t quall/1,ato U Barocco iai romantld,mo In an!fefpo, l'oppro,dma– done t tutt'altro che fpa-– bollca. Compakmo frattanto nt:lla pittura t: scultura le agl– tazfOnl. le conoul.llve t:ccentrl– Cft4, antldpatrlci dell'lmpre1- ,1onUmo, le irregolarità incu– ra/Jfll, lo eoocazfOnl btua"e, I r.:laggt df autodilclpllnam•nto, 1 e \Vanderjahre > cd I e Lt:llrc– rjallre •· Caraooggto t una ,or– ta di Puschklll e di Rimbaud In antldpo con l'aggravante dl una ,Indomabile Jacliiorosltd. Aniello Falcone è, per tcmJ)t:• ramento. un autt:tltico 1110• schctuerc, vendicatore di f11glu• rte c protettore di verglnit4,ag– gredlte, Salt,ator Rosa è ego• centrico, rivoluzionarlo ill ute– tlca quanto un poeta dt:llo e Stunn unct Drang > o dt:lla e Jcune flrance >, DI Salvo.tor Rosa il suo biografo de Doml– ntcls fa rllt:Var la •ua 01tlnata prt:dile:lone ~r I e beZU,sfml 1a11I presi dal 110.turale • c/11 gU /accva perfino situare « ,anti e profeti ht campo dt aria c,tia– ra di /infufmo oltremarino >. Eglt cerca, vaglia, 1clcdona una natura con/orme al suo tempe– ramento, come Mo11et predfH• geva ~r I suoi paesaggi le cur• ve dt:lla Senna ad ArgcRtcull o le polverlz:adoni di ponti, Ju– rovlc. cattedrali. nella /oscilla ncbbCo,a.La sua poetica è q111l– la deU'e,t,o rt!>t:lle. d11U'odio al– l'« AUtagltclN1elt.•. cd Il lUO ego– centr1.s-mo è pere11tor/o ver..a ccn,orl o co111lgliericlic rln– tu:z:a, collericamente a/ferman– do che 1pcttaoo «al bottaio /a• re il lat.'Oro secondo la ml1ura t: la capacità prescritta >. e non al plttorl rom.e lui, cl1e o.vera e la mano lfbera e la mente J)OC• tica. >, l.'entu,tasmo dei r,fttorl c1,e •cop ro110 Fontalncbleau o Venezia, df Turner o di Trouo11, paiono pre,entiti da quc.tto pit– tore delle magie acquee e roc– clo10. Del quale è legittimo ,cri– vere col Dc Domlnicls c11e e al• tro pittore 110n a:ep~ meglio di lui dipingere le rarle apparen– :e che fa l'acqua tocca da qual- 1la1ldl1po,l;:Eonedi luce o agi– tata In mare, o corrente 111 /ili• me, o cadente da rupi, o ,ta– gnante In laghi e paludi, e,posta o ,coperta, di ogni ritorno al – l'aria llbora o riverberata. do corpt IOlldl, come df ,aut. ur– borl ca erbe •· Il ou1to dt:lt'ativtntura e de• 1111lngoggt mercenari •I era propagato ownque, e. 11011 do- ver.:4 mancare c/1f adottava la profeuione della guerra totale. Come. nt:garc credito a Salr.:ator Rosa, il quale J)()teoa. scricero aulla satira e La Guerra >: P:l!' che la.Vita nU'uomonon ain pili c :i.ra ~ se n popotnr le tombe d'Alemngnn - VI corrono n ruo• rtr gente A mJgllarn - E dietro ordegnl belllcl e ferali ~ Cerca la morte paUmenU e amba.scle - Come se per morir mancnsser moli. Se pe111iamo alla combatti– vità •cloperata e riuoaa di Jti – chclangclo dei Caravaggto, al duelli, all'attcn.sione cd alla prigionia ca Qut:vtdo, al e va· t/1os > ml&tlco e dongiova-nncsco ad Utt tempo e/te emana dalla carriera di Lopc dc Vcoa, ra.?• .:latore di donne e solabol!Ztore Intrepido, alla ,e11111alltd •fre– nata di Bernlnl, alla quale il Papa Urbano V II I pone una remora Imponendogli 11 matri– monio, alla ro/rattarfeUl, al con• Jorml11110 /amlJlare di Salvato, Ro,a, aU'acct:sa e o,tcntatncc ranaglorfa del Marh10, vi tro– veremo una quantità di tratti e connotati, che ricompaiono, e1cupcratl, nell'epoca. moderna. Si mira, d'ogn! parte, allo ,1r.1- 1urato ed. al utarifco. Lo , trano tltanl,mo clcll'atttrira lnde/cua elle preme ,u Luca Giordano, '" Lope de Vega e su Caldcron. e appena a:orercl1lato dtl quc!lo ehe ltraplomba, in&!eme colla urgenza delle scadrn:e, su BaJ• ::ac. In Lopc dc Vega ,1 pre• fagUcono tratti di Lord Byron, nella mag11l/lccnia di Bernini quella cii D'An nrrn.tio. Che ff leggano drammi sto• riel o .s-lmbollcl o cdi/lcantl autos ,acramcntall. la Iperbole delle fortune e del crolli cd lr.abisuuncntl seppellitori è ob• bllgatorta J)l!r f ,uol personaggi. Che d tratti del Cardinal Vol– sey, fl quale nella e Clsma del– l'lnglatcrra ,, viene rim.ouo dal• la ,ua alta carica da quella 1teua Anna Bolena elle ~gli ha contrapposto a Caterina D'Ara• gona, o dd Re Baldauare, che la vtmdettc dlrinn. formulata col Mane, Thecel, Pharrcs, op– prlme, mentre, /ollcgglando fra la Vanità e l'Idolatria, ban• clletta 11et va,1 ,acri sottratti agli Ebrei, clic st trattt dell'e/• /fmcro prl11ctpatodt Sigtnnondo fn e La Vl.da es sueno > o del potere, breve come una ra/Jlca, dt:lla e la.vnndera > FcUpa Ca- LORENZO GIUSSO (Cont1nun a. P3i , 7) più strettamente reaUsttco. che ALDO CAMERINO attravcr&o la favolosa pote,i!a personaggi, ne raccoglie l CARLO CARRA" - e Natura morta.:,, (Premio a s.ortea-glopt,r gli e Amici dell'J.5,A. >) INJED JI T .Il P AS COLI AN Il Seve1·lno, pe1· Pa ~eoli, è stat .o un nome~ nn .'~ssonanza per · far rima eon San lflarino L .._ AMICIZIA di 01o\'ann1 l'6 un liOr1lO deftnlt1,•amente al sl dire nel suo lume e per il logna, si recò a far valta al mette.re su I lettt nNle nostre riamo. che Il tro,-urct Insieme Slcchè, pace! Lasciamo Il pen– Paaeoll per Sc\fflDO Ma.Mt.ro. Non v'h& dubbio che suo lume, pur conservando l'ln- Cantucci, hanno un slgnlftcato camere - almeno I due letti ci consolerà un po' tutti. Quan• siero. Penserò, )X'r I mlel mor– Purart, nata sul ban· tale rtt.ac< :la ru la c:iuaa che confondibile dc.llCAtasua ,-oce; preciso. RtlCCOntanoI tcsUD\onl- dl poter dormire nel nostro do, dunque? Oggi speriamo che U, n qunlche a.ltta cosa. poi– chi d1 acuola, alimenta- pn)\"OCÒ 1n luJ, ftn dal 1902, I Zt)(lni aveva Intrapresa per che; sollevnndosl dalla poltrona appartamento. Noi ~uella sera 11 via val flnbca: ma. an1\'are chè questa, la più dl'gnn 13 più t1. 1n giovinezza da affinità spt- primi scr1ccblollt tlslel e psichi- tempo la via &ua propria e l'a- entro la quale langulvn, Il Clll'- passe.remo In Vl!Lc:i.,•a.Ilera,n n domani è già lungo>. pocUca. la più gentlle. m'6 Jm• rtWMI e, suooeaalvamente, da cl, l quali doYevanocondurlo Il \'c\·a pcrcot'5nda solo, riuscendo duce!, gli apri le braccia tcncn. prender le chlavl o 11salutarla Ed ceco la lettera. che, U'Cpedlta ~- nece•tt& d1carrtcni. era, nel no- 18 gennaio 1905 nel mtm!comlo quel che ormai sa ognuno: po• dolo n )Unilostretto n sè. Erno- e a rlngrnttnrlD., Non \'ogllamo anni doPO, Il 19 mano 1909, U Chl era Plròzz? Ern Pietro etro prenslero,dJ quelle 1.mictrJe di CoUecti\iato. ove morl allD.wvano agl'lgnarl npparlr remo- zlonnt!Sslmo, U Pascoli, uscendo, cbe s'Incomodi n .-eu!rcl lncon- P:i.scolllnVl.avn n Plrò::: di Son Ouldl, 3egrct:i.rlo comunnle di che non avrebbero dcrruto ftn1ro v1g1].la di Natale dello stesso ti se non oppoat.l nddlrlttura. esclamò: e Lo vedete, che lui ml tro alla sta%.lonc ... s~ ella potcs- Mnuro. eCaro PJr6:::;:,aappl, 1n B:ln MnUTo,amico fidato. col ma1 e che accompapla.D.og :11 uo- anno. Nulla di più falso>- vuol bene, che ml ba sempre se farci mettere 1n Ca&.'I un po' \Cro, che lo sono arcl.stlllo dl quale 11poeta si aprl\•a. libera• =:.tt~~~ c:1:rt~ 01 $,:~r~005~claJh~: actoP:1~e1i:n10:là~~z:n:l: :: 1 ~~s~t:d=.cc1~:~1i::~ 1~r!~ :c:::;~ ~.ca 1 =::: ~ rn::e:..,~i:,.,~. :~ ;:1,fft>o ~ :,cn:;1m~es~:n~ul~;~tod!fi~ Severino, la quale aantJ.tlca-ra e stampò sulla NIU)f.'JC Antolo- l'obllo.- si trattava! V'ha qual- hn mal dato ascolto n ciò che 19 no\·embrc. questo biglietto: molti, del Carduccl. E ml pte• guerra, lasclò &ertLtoche le let– qu,ell'amJciila, è atata acrl:t& net g1 4 del pnna.to 1946 motte Jet- 006a di pca:;io: c'6 di meu.o nor Se\'trlno gli anda\'B SU5$Ur• e No, gentile signora Ida, non paro a quel che tu godi: al rt- te.re in,•Jate dal Pnscoli a. lui. lato. quando U Paacoll aveva %5 tue del Pascoli, Je quali, vl&ted'lm1dla e di gelosia. Mentre 11rnndo? •· fa.cela mctt.cre Il g:as per cu- poso•· Poi, tornando all'argo- nel periodo dnt 1892 al 1911, ~ ~: a~gna~e!to~~t&~ :~J:t: ~C:,r~l~:~sr~ ~::l~nt~n~arv~lfntors~~ tc:: 1q~~~ 1i51e1~g;bl'i~!~~ l ;j :~~ ~-ne abbiamo un sncro_ter- ben:~~~l~~a:~i~:!',1!: rfci;t ~13~~ ~~tn~.l~ov~:!~~t~ za.tt da una loe&lltà. all'altra. Ma adeNO che .iamo a conoecenza Romagn:l, all'Ateneo di Bologna Chlòrboll. In una, datntn 26 E In egentUe signora. Ida.> por onarnre ln memoria del suol rese di dominio pubblico dicci ~~~ 1 ~U:O ~ 1 ~ve:"!"i! 1~h~D ~~~~~~1:, 1:! ~1~~=~to.<~n~~~t.c ~!r~~~ :~i:~ 0 1 1 :~_s. \-~t:u:: ~T ~IL si; : 1 A1:i~rl~~~l~~ètcd:~~t~~~= ~tlésc ~~~~\tlvc'\1:n::-1~:nss~ ~:n~v:~. 1 : ~~t 1 !f[ò~itr\:: ::m~ansk>eo deslderto d1 cn- ~u~ Wt!t'al:ero, '!f:t!!'~a: :fJ:w~:a.~~t.~~: i~t~: =~h~o;:~ec·lu~~i?1A~~1:1;~~ ~3a ~t~1~JcN:et!~.a:~01:': ~~rr:~lach~ai~ f~~f:i~8!~:~ ~':s~1:t~tu,~f:!!"~ sc~~~C::!ia1:c~ Dtsie una lettera del Palco- susa e dirette alla mo,Ue del la auccesslono facevnno vita In strazia ~nUle &lgnoru ,11fede• ,·,uni e Indietro per l'allomi:lo I che a te sorride nncora ment.re aUetU\n dl OloHmnl Pnscoll. Ed U, acntta ad un amico dl San Perrari &bit.ante a. J3olopa 1n comune. Jn dodlct anni di con- le cofflpnrno di quella giovine~- ~tU le chiavi 11 ctirbone ' u n me non sorride plt't c·e già è .1nut.Uc ndes5o che 11 buon Mauro rn nove~e 1181, 1n una. caàa di Via cava.li.era, 0,-e iuetudlnl chissà quante cose al ta cosi lieto e serena e promet- gas..: Dieci glo'mt appres.so ' la qu:llche mio buon amico, che ml Chlòrboll, \'enuto n conoscenta cU1 al tcgse : 'L anno pusat.o, mori, nc.1 1925, cl 111 dom&nda: saranno det.tc e quante ne a- t.cnte. Del resto. ,,erro? Troppi morte del marito, n 2 gennaio odia e Invidia di tutto cuore, delln cosa con lnsplcgablle rttar. dopo uet, per un mese tntero, Qua.odo il PUOOllscriveva que- vranno dct.tc sul suo conto... e Il ostacoli, troppe lnlmlclzic, troP- 1906, trascorse le feste, trntcl- che, anndo forse trnpelnh\ la do. scrtvn (~UOVRA1'1tologia, ot. tenuto per certo d1 •: ebaJ 1t.e lettere alla moaUeddl'amlco nostro jleblle Olovnnnlno vor• pi odi! nucosU al oppongono>, lo e sorelln giungono I\ Bolognp.\'OlltrnldcR, s'adopm, orn a tut- tpbre l9SO) · ePe~\nnlo Chi ha ~~ ~~~C ~~ivo rima: !:':~'i:te1ns'fste~~~e 10 ' d'~t!: ~~~. ~raPfÌ'~c;o ~!~S.S:~O ~ \~~~c~~av;yef~r:r:e:t~~ ~é ~~~::~~mC:~~ ~~a v~°C~~: t~~md) :~~~~o~ 11 ~~rl~~ ~~ ~;i 0 qu~u~ecl\~non~~tc!e ni~ nere a Maua >. E. QU8ndo, nel reau-11 per troVargll l'olloe:rto dire rtdacchlando. E c'è una !et- ora cl vuole la casa. ·Vorrà cl- tlern a salutarla e 11 ringraziar- lnfa.nt.lle Intitolato a Severino è, ha offeso e ofle nd e 11 Pasco- 1195, itll r1U1Cl41 met.tere ple• In Vllta dell'ottenuto t.ruterl- tera' lintomat.ica, riprodotta da.I- la aiutarci?>. E cinque gioml Ja:1-), fila.no direttamente n ca- Ferrnrl, a quel mio amico di g1o. 11 Insieme e 11 Fen-nrl>. Piri>::, dc nella Dotta, quale professore mento a. Bologna (polcM, a ben lo stesao Chlorboll nella Nuova dopo lncnlr.a: e Spero che le rl. gn loro. Due giorni dopo, la mat.. vtneua che, come seppi dopo, ml colui che. conaervnndo le lel• stra0rdlnal10 di çammatlca vedete, In t,0$tanlA, a. ciò 11 rt- Ant.ologia di actt.cmbre 1950, In. ccrche per la caM approdino Un:i. del 4, SCUSQ.ndos l, perehè era &tnto negli ultimi anni suol lt:re di Olovnnnlno, ha messo creca e latina all'Università, non duce U succo di que-Uelettere, vlata dal ~rrarl al Rettore del- presto. Ho I nervi ln sUMulto ...>. enon :i,bblamo per il momento ferocemente e lnsldJosamentone- fn euere l11.C061l, è morto, e n~n ! 1 ;::_• Jr.~~ ::a sàt = :Sr.ia: ~ ~e ~ ~ ~;u~=làdl d~.e~:~,.~~:e; Il ~a~°::b~ ie~u;:d~u•~; ~trasub~~~i!lZa 1~rn~~::; ~ 1 :~~~;1f~: uc:1o~~c~f~~~: :::or1~': 1 ~~~:U~t:~ ne~ re Lh-orno, ICMvCT&:e~ e ferocemente e lns1dloeamenteCo!legla:Uato nella quale. do- runo o raitro ruort rrta. d'A- del i'JCJrzoccoJ sc~lvon:, a!!a \'e- le destinato nlle Q'.lorle delll' P,'\· ~glo1c, e I ,w,•lo u1 1 1gmagna tlo~da~~ :imi:i=: !a f~°: il ncml:c;!c,:~ di uc,tn lnlmtoizla ~~=d~I l~tfl°~fg:o ed:~~~~~ :g~~o~~~~~CC::ta~o. ~rq~e~: :~in·mom;t~ldRj:o du~rglo~ta~ ~n !~~~!~:· r~r~l=o 11 ~:!; ;e cun:m::;~P;;n: ~~,~ ~d!'~i rcmmatJco lnh eo~~it:n e >. ::: Il rhiòrboll, do~eva saperne 5C do come doveva rcgolnrsl nell'lm- /1:la e comodità, &lacosi buonn non slmno poLuUl\ncor ,·enlrc a. lo ero Un lmlta.tore, C nulla. pili, :~;~ ':V:'a! 1,f:~~:gvcc: ~c;;,n 1 ! tro~pct!_~~a~a. Se\•ee:tn~con ~ ~=:'~ ~~:~ 1 :~ ri:!~UI~ ~~r~~~t1uf: rinl~~i:~; ~r1f~~n~r~I 1 ~~lz!ai!v\r::er f~j ~:d:~~• !s:!u::i~è1! :ii::~~1! t ~~vc;o~ 0 s~~.rr!~~ t°o :::m~~ ~g;~: 0 -; 't~~u:;::ao vl~~;\: 1 s~~~ Il~ , Villea :,tre "ì c 1;:orU 1ernz.lonc: e Non DOChl1u.saur- cTlcnml le cose plù segrete che quello di Santo Stdono. Se però plar.gentl (l'altra e amlCll> era taciuto per religione nt ,aepol- ~n già dolorosamente nl 'nostro dine •• e q\lan ~a g11' da rava.no che Sevcrlno e Zvanl puoi. CaplJCI irtà che non è per non è 1100'0, raccia lei. Il\& ml la madre dt Sc\'erlno). DI glor- cri e per disdegno delle ,lgllac- orecchio SC\'erino è un ptttc– PUooll e~ J:: nrt · Ututva non en.no plO.i'UDO,·erao !'al• ambizione nul per un Imponente mondi •ubllo l'lndlrluo, perchfl no l\larlù non può u~c1rt' per cheric ,1\'entl: ll1ll che ho le gto EaÙ s'allontana .. dlleguan• dOdiel ann lnfe~:On'::iare di tro quelli d1 una \'Olta, che l'an- biqno di pace . J1 che, tndub. lo ~ ·a 11pedlreI mobili . Il 15 l'andlrh'lenl di quelli del g.is . Pl'O\'t:del contrarlo. _Ora, at: a doSI. Il suono del sUo nome si i1 Cardu~l Ima a. Mo--Uca lntrlntlcbeu& e comunione blamente, slgn!flca: e Ml racco- ottobre, anche n nome dJ '.\ta- dei cantp:mell\ e di ctnto altre San ~lnuro si faCCS5emnl un t.rnsrorma In UDl\paroln qualun– .~iceoa 1 ~n;c, prrt 1, e m:!et•& d 11 enJml s'etal1o allentate e m:i.ndoche PaJCOll nan ,·enaa a rlu si raccomanda: « La pre- cose. Quanto trbt tnn cl dà que- ai.Ilo lnfnntlle Pnscoll, non rl- que In un'oasonanza neceiS:lrlm. d~ po., 1~ fra di 5 t ~ por- q~I d1&cloltenella lontononzo. ,apcrc che la cattedra di car- ghJ'amo caldamente di prtndcrc Ma Bolo;t\!l I! cui pensiero e fun;lret alL'\ui.ccia. ,del soliti ro- nl Ì>octa per fnr rinÌn con san • .are que ' tt s ~ • U nell'oblio· Severtno due.I è ormnl IJbeTa >. OC! re- e tenere le chiavi delt'appl\Tlll- per noi lndltWKllubllmcnte unito magnoll teneri dellonor di Ro- l\hrlno ra~dosl q~ldlnn 31 ~;~ ,e 1 t:i;.~ :et.rct::. 0 '!.J CarducCt e da lul so: 6to, te parole pronunciate dal mento lei. Noi speriamo, 11C lei a quello del nostro fratello per- magna, d'cpere anche 11! qu~- • · ~='IO%/: ;,!.er :ucced~: pra t,ut,tl diletto, vt\'cvo.per co- Pasco!! qunndo, raggiunta Bo- è cosi buono. di far lnt.o.ntoduto! E pur sl11mo certi, no. spc- sto un concorrente del Ferrnll. LUIGI PASQUI NI Pag. 5 POESIE DI Renzo Laura "li Primavera della farfalla Torlla il verde o/lcf!rtJ::a c/ie 11011 si dimentica della stagio11e e l'alto mare delle 11rbe dov e si vedono i paliscl,ermi oscillanti di raso ut:t volo a vela delle farfalle 11avigarc s11 i culmi. AU sono o para11~c aperte o palpi tif Guarda le libera le come i11m1::,gilli al vOU1. I fiori di Pisello, d; 1m c11t11siasmo ci11cscria, dal verde si cslol,;0110 a folata. A piani vc11ticclli vollcg.f111110. V'è ,m sali scendi di. papizli f 111irabilia, ii, Ciiia, d'aq11ilo11i. Piuta tu .u,a graude gior11ata lrovu 1.111 sall11ario popolo, u l'accoucfo a sua vita. Nel vdico volo ,.:iòrola im'argo11a11tica felice, ladut,a, del plenilunio T:,·11 il mio omore, allo tm,a. 11el circo tli lamcric i, l1mgo 11110 maN11a, e vaporosa, la lu11a, una luce piena e molle piovca &of(iu a picr.o. .Vou s'udia, mo posava. iu quello pista, pialla tutta una lima, e beu fJiU larta d'aUre notti o.stcutavasi. che iu oltri ple11ilw1i. Occ11pò, to11da cad11ta!, quella radura a mare, il v0to ci.reo, co111bacia11doal ,uillimcl ro - e {11 il s11ouo soffocato ili c,vaita , di q1u:l disco divo, e fluido lllcor di. sel~11ite i1Jtcrcorreo da quella lu11a al circo. Poi si ,uciva dal ci11to, f! 'agli albertUi .rvolta11do, a vis to aperta , a amor del va.sto locale, al mar•. Dietro gli arabc.sclii d.:U'arborca rotonda e mra platea clic già tc1111ela lima, ora pi,i gra11de da Qucrcin11clla lll lido di Livorno. Jnçito estivo Gior11ate d'estate ricolme di fr1d ta, Pa111èla. Canestre traboc cavano . Carche balestre discocca110 it /t'11Uo le :am1c. L0t1ta110 sl è /,'011110dal tutto d11rato JZ•i geli: che esploda di vita mi pare e che /!,odo mawro ora L'am10 al Stio caldo. Pamèla, 1m alito, un molle sentore in q11cst'aria, e cfol[resti succulcu.:e. Ti Cf'Cdcrcsti c01l Trinralcio,ie e cou Virgili o i11 ca,npagua, o t',1tsticl1e feste grandiose. Muovi o q1testo esilio •. • BeUo tra i coccodrilli Io .sono 1111 molto ca11dido am,alisla scn:a memo ria pifi dei fatti. Sc rivo sloricamc11te di tm me tolto a faui ~:;,.;;%,u;,i;. p!e;;::q;i~es~~~d/°;~s~of:e da tm perso fiore tlel loto: io, 110n so~ ApoJU, sorvo .•• Molli e biancl,c le PDJ{ill, de/. loto lorgf,,. e scn=a memoria .. Sono ba,,clii grossi, piccf1e, ritagli di la111:11ore ... Alla deri'lla O/:OJ!ll0a11dare (arca ica acquatile 110 t11011ia),e ad ncq11e ftrm e: :;altere e ori'e11tali ceste e lance, là, e principesse e battellieri. Fo1111a e flora, {11g,titive, fo bei ,iatan ti isololli. E cl,i è iu lo11cia. i o ,m uguitarle. Scg11itavnll' in laucia, io 110n so. in barca, ,:on so . .. io son o 1111 ca11dido an,talista: bravo, ai remi, lo ero . .. Q11a11doio snello battelliere dtl Gaugc era. e primi~ia f11i a tulle le domic. io noti pesante scriba, agti adolcscc11ri era tm A tollo 11cll'illicito, e, a un libito in mia legge fare era ,m Assiro. E. nl mio diporto, f,lagl,e i11vc11ircera pio11icre e mago. Tempo fu f!ià clte ero uu lddio : o corsare :~~,J 0 i ,~r'~l,ò u::,c:::~ 11 ig,!;:d~'~1eU~ GOIIK# ccstr di vi11cl1i a scaccliiera tttl fa,rgo: gui::;o frutto beltà o pena di Tan talo CYtl "fli alligatori. U11a ve:~asa cosa. può darsi . pi,i di ,m po• di motrit lio q,m r l1ì. al corpo Jj "" ,:.iava11ef Egli a,1eli tra alligator i dcstrt!~l!iarsi, il, 11/0SSOl!gio del t111ato11el pericolo. Da ,m Gauge ('ulre e graveolc11te - epperò è gra11de/ ura impuro ora sacro, io vivo. Bello tra i coccodrilli è del mio tipo. A w,o come me addict. E clut lasch,a. . • E dunq11e s'oltro, ahi, 1101,fossi, il ceto s'acco11tenti. di mc dei ricciutclti. Altro parabola 11011 mi tenti . Già apptaudo110 i raza:;.:i. La selva Il cauto della selva è uu cauto o"eslo pure .l'Cmistnioso. ed è un corale. Caulare odo gli uccelli e di scoiattoli fugl1e rapite a rtJ,?Ìslrote rame. Odo tm volo cantar breve e calarsi in uidi, i11 fondo a saccl1e nnssicat. di riposo Rina sce. A ,ma foresta v,•ra sfumnn le q11iutc di Presel va, gli eldoradi dei scusi e, cons1m:alo, sol si è fuso il coiiccrlo. Olt re è la Selva. La Selva è uu romitorio e ai solilo qui disperan ti uu asilo. lo qui rcspo11si trassi d'aldild, timido, a frammc111i di ceuui, a scie di wci. E qi,i 110 fresati cl!c me scovi a memoria altra piv t1aza vita. casto per selve 111110110 ura11do Consolazione nel ribes I 1>iccolissi111i f{rappoli dct ribes 11011 so1to le rn:a delle mldi di Gerico daa11late . .\lu lascia, lascia cl,e si disseti ,10 e divcr lauo fam i~lie di t1cccltilli tra i chicchi di ribes, 11dle 111111iatu.-c delle terre promesse. RESZO LAVBAJI.O

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